Acidi e Basi, Sistemi Tampone
Acidi e Basi, Sistemi Tampone
Acidi e Basi, Sistemi Tampone
Acidi Volatili: ovvero la CO2 la quale, prima di essere smaltita a livello polmonare, viene
idratata ad acido carbonico secondo la reazione:
CO2 + H2O H2CO3 H+ + HCO3-
L’equilibrio della reazione è fortemente spostato verso destra. in ambiente acquoso l’acido
carbonico si scinde in H+ e HCO3- . Come vedremo la funzione di HCO3- è proprio quella di
tamponare H+. L’escrezione alveolare di CO2 è di circa 9 nmoli/min, pari a 13 moli/die.
Questa quota rilevante fa si che la CO2 costituisca il 99% della totalità degli acidi.
SISTEMI TAMPONE
pH = pK + (Log[A-] / Log[HA])
Fig .1
Ci sono varie forme che rappresentano una curva di titolazione. Tutte quante le tipologie
differenti comunque esprimono il concetto che dato un certo sistema, aggiungendo un
acido la curva si sposta verso sinistra, verso quindi pH inferiori, se invece si aggiunge una
base la curva si sposta verso destra, verso cioè pH più alti.
Il potere tamponante, la ovvero capacità da parte del tampone di neutralizzare l’acido
aggiunto, è rappresentato nel grafico dalla pendenza. Quando la concentrazione della
quota dissociata si avvicina alla quota indissociata, il potere tamponante è massimo.
Questo si verifica quando pH = pK .
Ogni sistema tampone presenta un proprio pK. Quello più efficiente sarà quindi quello che
presenta un pK più simile possibile al pH della soluzione da tamponare. Esempio nel caso
della cellula il pH è pari a 7. Una perfetta sincronia tra soluzione da tamponare e tampone
tamponante si avrebbe con un sistema che presenta un pK di 7. Invece nel caso del
plasma, che presenta un pH = 7.4, il sistema tamponante migliore presenta un pK di 7.4.
Sempre riferendoci al grafico si osserva che ci sono due curve: la curva nera è ottenuta
con una concentrazione di 50 mmoli/litro, mentre quella bianca pari a con una
concentrazione maggiore, 90 mmoli/litro.
Qual è la curva migliore? Qual è la concentrazione che permette un maggiore
tamponamento? La concentrazione maggiore, in questo caso quella della curva bianca
quindi, è migliore. Cioè è spiegabile se si ragiona sulla pendenza. Se io ad esempio
aggiungo 20mmoli di acido, passando da 20 mmoli a 40 mmoli, osservo una variazione di
pH: da 6.96 si abbassa a 6.94. La variazione è quindi quasi nulla.
Quindi se la pendenza del sistema tamponante è bassa l’aggiunta di una certa quantità di
acido o di base sposta maggiormente il pH della soluzione. Se invece la pendenza del
sistema tamponante è maggiore, il pH riesce a rimanere quasi invariato. Se la pendenza
fosse paradossalmente verticale il pH quindi non varierebbe mai.
In definitiva un buon tampone deve possedere due requisiti fondamentali:
• qualità: pK = pH
• quantità: alta concentrazione
TAMPONI FISIOLOGICI
Di questi tre tamponi i più importanti sono il primo ed il terzo. Anche le proteine
plasmatiche fungono da tampone allo stesso modo delle proteine intracellulari e
dell’emoglobina, ma non sono così importanti perché sono molto poche. Si parla infatti di
una concentrazioni di circa 6, 7 gr x 100 ml nel caso delle proteine plasmatiche, 30 / 40 gr
x 100 ml nel caso di proteine intracellulari, mentre l’emoglobina la si trova mediamente con
una concentrazione di circa 15 gr x 100 ml Mentre le proteine plasmatiche sono molto di
meno.
Come mai le proteine possono fungere da sistemi tampone?
Ciò dipende dal loro pH isoelettrico. Il pH isoelettrico è il punto per il quale il numero di
gruppi anionici è uguale al numero dei gruppi cationici.
Questo concetto è applicabile anche agli amminoacidi. Infatti possiamo scrivere una
proteina semplificando a:
NH2-R-COOH
Questa scrittura identifica la proteina come una struttura che presenta un estremità N-
terminale ed una C-terminale, separate da una serie di radicali R differenti.
È quindi facilmente intuibile come questa dicitura sia anche applicabile al singolo
amminoacido.
TAMPONE FOSFORICO
Altro tampone è quello fosforico, che complessivamente presenta un pK = 6.8 che rende il
tampone fosforico il migliore dal punto do vista qualitativo.
NaH2PO4 NaHPO4
NaH2PO4 è presente a livello plasmatico, mentre NaHPO4 si ha soprattutto a livello urinario.
La conversione determina l’acidificazione delle urine è importante perchè correlata al
sistema del tampone bicarbonato
TAMPONE BICARBONATO
Acido carbonico bicarbonato di sodio che è il sale . secondo le solite dissociazioni della
CO2 si ottiene:
• CO2 + H2O H2CO3
• H2CO3 H+ HCO3- Pk = 6.1
• HCO3- H+ + CO3- (quest’ultima non si trova questa dissociazione perchè può
avvenire a pH molto basici )
Quello che interessa è la seconda dissociazione. Il pK 6.1 è relativamente vicino al 7.4
abbiamo varie forme della CO2: CO2, H2CO3 , HCO3- , CO3- .
Le varie forme sono sempre tutte presenti nel plasma ,ma a concentrazioni diverse.
Scrivendole in proporzioni osserviamo che a pH = 7.4:
CO2 = 600
H2CO3 = 1
HCO3- = 12000
CO3- = 54
Quindi la distribuzione percentuale riafferma che le varie forme sono sempre
rappresentate, ma che si trovano a concentrazioni diverse.
H2CO3 è così poco rappresentato perché si dissocia immediatamente, formando HCO3-
(12000).
PRINCIPIO ISOIDRICO
Si è visto che ci sono fondamentalmente tre sistemi tampone nell’organismo: uno costituito
da proteine, soprattutto proteine intracellulari e emoglobina, il tampone fosfato e quello più
importante il tampone bicarbonato.
Questi tre sono connessi, coordinati tra loro in modo molto stretto, come è osservabile da
questa equazione:
pH = p Ki + Log ([HCO3-] / αPCO2) = p Ka1 + Log ([HPO4-] / [H2PO4-]) = p Ka2 + Log ([Hb-] /
[HHb]) = p Ka3 + Log ([HHbO2-] / [HHbO2]) = p Ka4 + Log ([proteina] / [proteinato])
Grafico 3:
Fig. 3
Grafico 4:
Fig. 4
Se, analogamente a ciò che si è sperimentato nel grafico 3), si aggiunge un acido, la
presenza di altri tamponi limita l’oscillazione del pH, che da un valore di 7.4 raggiunge il
valore di 7.3 quindi semplicemente poco più acido rispetto alla linea tampone iniziale. Il pH
varia quindi dal punto A al punto B. si rimane sull’isobara 40mmHg. In seguito per riportare
il pH nel range fisiologico si passa dal punto B al punto C, correggendo il pH. La pressione
parziale però cambia e passa all’isobara a 27 mmHg di pressione parziale.
Vi sono due fenomeni quindi:
1. risposta all’acidosi
2. compensazione dell’acidità con il tampone bicarbonato, variando la concentrazione
[HCO3] (nel rene) e la concentrazione di PCO2 (nel polmone).
La differenza tra le due figure è molto evidente. Nella figura 3 non potendo variare la
pressione parziale si ha un’escursione di pH maggiore. Nel caso invece di figura 4 grazie
alla risposta all’acidosi ed attraverso la compensazione dell’acidità con il tampone
bicarbonato la variazione complessiva del pH è molto limitata.
DIAGRAMMA DI DAVENPORT
Fig. 5
Il diagramma di Davenport riporta alcune informazioni già conosciute: in ordinate si ha la
concentrazione del bicarbonato nella soluzione considerata [HCO3], mentre in ascissa
sono rappresentati i diversi valori di pH. Le linee parallele tra loro rappresentano invece le
isobare. Ciascuna presenta un valore di PCO2 ben definito. Le linee passanti per il punto A
sono le linee tampone. Le linee tampone hanno ordinata che equivale alla concentrazione
di bicarbonato nel plasma, mentre l’ascissa corrisponde al pH (esempio x 24mmhg pH
7.4). La pendenza delle linee invece rappresenta il potere tamponante di tutti i sistemi
tampone presenti. I sistemi tampone sono diversi a seconda del distretto in cui ci troviamo:
il potere tamponante del plasma è diverso dal potere tamponante intracellulare, perché
diverse sono le concentrazioni di bicarbonati. Le linee tampone rappresentate sono quelle
del sangue arterioso (più a sinistra) e del sangue venoso (più a destra) sono diverse. il
potere tamponante del plasma è inferiore rispetto al potere tampinante del sangue totale.
Il sangue venoso ha concentrazione di bicarbonato maggiore rispetto a quella arterioso,
ciò gli permette di avere una linea tamponante con pendenza più accentuata.
Se a pco2 aumenta ci spostiamo verso sinistra, mentre se diminuisce andiamo verso
destra.
In clinica si incontrano situazioni patologiche in cui varia il pH:
- acidosi : pH < 7.4
- alcalosi: pH > 7.4
distinguiamo ulteriormente queste situazioni in :
- acidosi metabolica (più frequente, anche nel soggetto sano)
- acidosi respiratoria
- alcalosi metabolica
- alcalosi respiratoria (più frequente, anche nel soggetto sano)
ACIDOSI METABOLICA
Fig. 6
Riassumendo:
1. A F : pH ; [HCO3-]
2. αPCO2 (iperventilazione): F G ; pH ≈ pH = 7.4 (PCO2 PCO2 *)
ACIDOSI RESPIRATORIA
Fig. 7
pH scende poiché diminuisce la pressione parziale di CO2. questa situazione la si riscontra
in patologie respiratorie, come insufficienze respiratorie.
Dal grafico si comprende come dal punto A si passi alla situazione descritta dal punto B: la
pressione parziale di CO2è aumentata , il pH diminuisce e si passa ad un’isobara posta a
sinistra rispetto all’isobara sulla quale si trova il punto A. Per ripristinare il valore di pH nel
range fisiologico si passa dal punto B al punto C, posto sulla stessa isobara del punto B.
Si ha un aumento della concentrazione di bicarbonato data dalla neosintesi a livello renale
di nuovi bicarbonati.
Le urine risultano perciò acide perché vengono escreti H+ affiancati dall’escrezione di
potassio.
L’acidosi respiratoria è più lenta difficile rispetto alla metabolica, ed è superata grazie alla
compensazione renale.
ALCALOSI METABOLICA
Fig. 8
In questa situazione si assiste ad un aumento della concentrazione di basi nel plasma.
Non è una condizione fisiologica e si ha soprattutto nei casi di avvelenamento da farmaci.
C’è un aumento della concentrazione di bicarbonati.
Per rispondere a questo aumento di bicarbonati dovrò quindi aumentare il valore di
pressione parziale della CO2.
Ciò è possibile con un meccanismo di ipoventilazione.
ALCALOSI RESPIRATORIA
Fig. 9
Questa situazione si verifica ad esempio in alta quota (è quindi una situazione fisiologica),
dove la pressione parziale di ossigeno inspirato è minore.
Si ha quindi un’iperventilazione che determina un abbassamento della pressione parziale
di CO2.
Questo abbassamento determina quindi un innalzamento del pH che determina un
alcalosi.
È necessario quindi che venga abbassata lo concentrazione di bicarbonati, riassorbendoli
e quindi aumentando l’escrezione di H+ .
Questo meccanismo non è altro che il meccanismo di adattamento all’alta quota.
La figura 9 indica come da una situazione iniziale A si passi alla condizione patologica D.
per ripristinare il pH iniziale ci si sposta verso sinistra lungo l’isobara alla quale appartiene
anche il punto D.
DIAGRAMMA DI DAVENPORT
Fig. 10
Vengono indicati gli intervalli entri i quali sono possibili le compensazioni renali e
polmonari.
Quindi in casi di acidosi ed alcalosi non eccessivi è possibile ripristinare i valori iniziali di
pH.
Dal diagramma inoltre si evince come una situazione patologica metabolica la si possa
superare grazie al compenso respiratorio, mentre una situazione patologica respiratoria
viene ad essere superata grazie all’intervento renale.