Avere La Mente Dì Cristo

Scarica in formato docx, pdf o txt
Scarica in formato docx, pdf o txt
Sei sulla pagina 1di 2

AVERE LA MENTE D CRISTO

(1 Corinzi 2: 12-16) ( 3: 1- 3)

Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate;e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali. Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perch esse sono pazzia per lui; e non le pu conoscere, perch devono essere giudicate spiritualmente. L'uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non giudicato da nessuno. Infatti chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo istruire? Ora noi abbiamo la mente di Cristo(1Corinzi 2: :12-16). Fratelli, io non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali, come a bambini in Cristo. Vi ho nutriti di latte, non di cibo solido, perch non eravate capaci di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perch siete ancora carnali. Infatti, dato che ci sono tra di voi gelosie e contese, non siete forse carnali e non vi comportate secondo la natura umana? (1Corinzi 3: 1-3). Laffermazione che lapostolo Paolo usa Ora noi abbiamo la mente di Cristo sembra a prima vista unaffermazione forte e irraggiungibile se non per pochissimi eletti che conosce solo il Signore, in pi sembrerebbe al primo sguardo unaffermazione slegata dal contesto, una frase bella ma incongruente perch irraggiungibile, in pratica qualcosa buttata l senza nessun senso. A unanalisi pi approfondita del testo, ci rendiamo conto che non solo ha un senso ma oltremodo un grande significato. Al v.14-15 del cap. 2 (Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito. , L'uomo spirituale, invece .), come vediamo dal testo, parla di uomo naturale contrapposto alluomo spirituale,e ancora al v. 1del cap. 3 (Fratelli, io non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali, come a bambini in Cristo) , parla di carnale contrapposto allo spirituale. Anche a un lettore poco attento risalta la vicinanza di significato tra i due versetti citati, infatti, luomo naturale e chi non riceve le cose di Dio, mentre il carnale chi si lascia sopraffare da gelosia, contese e divisioni, ed entrambi sono contrari alluomo spirituale. Nella nota presente nelle nostre bibbie leggiamo: Luomo spirituale, lett. Lo spirituale, cio chi ha lo Spirito, quindi chi in s ha lo Spirito del Signore e si lascia guidare da Esso e ha quindi la mente di Cristo. Avere la mente di Cristo, nello specifico vuol dire: 1) MUOVERSI SECONDO LO S. SANTO. Al v. 4 del cap. 2 leggiamo: La mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza ci ci fa comprendere che lapostolo Paolo aveva maturato, nel corso della sua esperienza, che pur essendo un eloquente conoscitore, ci che fa la differenza non sono le parole e quanto siamo in grado di usarle ma la dimostrazione pratica e tangibile della potenza di Dio. Avere la mente di Cristo vuol dire agire secondo lo S. Santo. Ricordiamo come lo S, Santo oper tramite Paolo a Filippi una potente liberazione: Mentre andavamo al luogo di preghiera, incontrammo una serva posseduta da uno spirito di divinazione. Facendo l'indovina, essa procurava molto guadagno ai suoi padroni. Costei, messasi a seguire Paolo e noi, gridava: Questi uomini sono servi del Dio altissimo, e vi annunziano la via della salvezza. Cos fece per molti giorni; ma Paolo, infastidito, si volt e disse allo spirito: Io ti ordino, nel nome di Ges Cristo, che tu esca da costei. Ed egli usc in quell'istante. Atti 16:16-18 Oppure come leggiamo in Atti 19:11-12 Dio intanto faceva miracoli straordinari per mezzo di Paolo; al punto che si mettevano sopra i malati dei fazzoletti e dei grembiuli che erano stati sul suo corpo, e le malattie scomparivano e gli spiriti maligni uscivano. E tanto altro potrebbe essere aggiunto a favore delle parole di Paolo. Come lapostolo Paolo importante realizzare nella nostra esperienza spirituale quotidiana, quella crescita che ci avvicina sempre pi ad avere la mente di Cristo, per cui come Paulo anche noi dobbiamo ricercare lefficacia della dimostrazione di Spirito e di potenza.

2) PARLARE SECONDO LO S. SANTO. Al v. 12 del cap.2 leggiamo Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate, . Se in noi vi lo Spirito di Dio e tale deve essere la nostra situazione, conosciamo e apprezziamo i grandi doni che Dio ci ha elargito mettendoli a nostra disposizione e non solo ma quando siamo chiamati a parlare non ci perderemo in . favole e genealogie senza fine, le quali producono controversie piuttosto che l'opera di Dio, che fondata sulla fede (1Timoteo 1:4), ma parleremo al mondo delle cose grande di Dio, dei suoi meravigliosi doni e dellinsuperabile guida dello S. Santo nella nostra vita. Certamente ci rendiamo conto che parlare guidati dallo S. Santo rende il nostro dire molto efficace e molto penetrante, allora si che vedremo belle conversioni, cuori sciogliersi alla presenza di Dio, vite realmente che cambiano. Inoltre da mettere in risalto che, quando parliamo sotto la guida dello S. Santo, il Signore ci d una forza interiore ineguagliabile che vince la paura. Appunto leggiamo:Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavit per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: Abba, Padre(Romani 8:15). Non abbiamo paura di aprire la nostra bocca, quando siamo guidati da Dio, perch Egli ci far proferire cose che non sono alla portata umana e una sapienza che sappiamo non possedere. E in pi la sua guida ci d la certezza di essere figli suoi Poich tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio (Romani 8:14). 3) PENSARE SECONDO LO S. SANTO. evidente che per pensare secondo lo S. Santo dobbiamo coltivare una particolare comunione con Lui con lo scopo che ci riveli il suo pensiero e il suo volere. In proverbi 28:5 si legge (Gli uomini malvagi non comprendono la giustizia, ma quelli che cercano l'Eterno comprendono ogni cosa), ricercare lEterno lunica possibilit che ci rimane affinch la mente di Cristo sia in noi e il suo pensiero pervada e diriga la nostra mente umana e limitata. Nel testo letto allinizio (2:15) leggiamo L'uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non giudicato da nessuno., egli giudica ogni cosa non vuol dire che ci possiamo arrogare il diritto del giudizio, che come sappiamo spetta solo a Dio e come erroneamente molti preferiscono intendere, bens come tutto ci che viene compreso perch frutto di rivelazione dello S. Santo. Avere la mente di Cristo vuol dire comprendere e conoscere oltre la possibilit dei limiti umani, dare spazio allo Spirito di Dio di muoversi nella nostra vita, in piena libert ed essere in perfetta sintonia col suo pensiero. Vediamo questa particolare attitudine in Pietro quando ebbe a che fare con Anania e Saffira Ma Pietro disse: Anania, perch Satana ha cos riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere?... . Allora un gran timore venne su tutta la chiesa e su tutti quelli che udivano queste cose (Atti 5:1-11). Quando siamo guidati dallo S. Santo, Egli ci rivela ci che nascosto, affinch Lui possa esercitare il giusto giudizio. Pertanto importante non soltanto avere una mente aperta allo S. Santo ma andare oltre avere la mente di Cristo. CONCLUSIONE Una vita cristiana esuberante non pu prescindere da quanto detto, infatti, il contrario vorrebbe asserire soltanto che non ci si muove secondo e nei tempi dello S. Santo; parlare senza quella guida che viene dallalto, pu voler dire soltanto che lo spirito del mondo ha ancora il sopravvento nella nostra vita; non pensare secondo la guida di Dio, pu voler dire soltanto che ancora non lo abbiamo cercato appieno nella nostra vita come Lui merita di essere cercato. Domandiamoci quanta importanza e quale posto diamo a Dio nella nostra vita? Or a colui che pu, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di pi di quel che domandiamo o pensiamo, a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Ges, per tutte le et, nei secoli dei secoli. Amen. (Efesini 3:21-20). Apriamoci allo S. Santo di Dio e allora vedremo realizzarsi ci che fino a ieri sembrava impossibile concretarsi in noi, dentro di noi , attorno a noi. AMEN Aceto Giacomo