Simbolismo e Divisionismo
Simbolismo e Divisionismo
Simbolismo e Divisionismo
Figura 2 Paul Gauguin, la Orana Maria, olio su tela, 114 x 89 cm, 1891,
Metropolitan , New York
Edvard Munch ( che esalterà la deformazione lineare e
cromatica finalizzata alla rappresentazione di stati psichici
ed emotivi che costringono ed umiliano la sua voglia di
esplodere )
Figura 4 Auguste Rodin, La mano di Dio, 1886 - 1902 , Musée Rodin Parigi
I precorritori di questo movimento e cioè i pittori Gustave
Moreau e Pierre Puvis de Chavannes, utilizzano appunto
una pittura allegorica e simbolica, con ricorso alla
mitologia e alle storie bibliche rivisitate come un’
apparizione onirica ed anche la stessa natura appare nelle
tele come un sogno dagli aspetti più sfuggenti, anomali,
inspiegabili.
Temi fondamentali della loro opera sono il rifiuto della
copia dal vero, l’esaltazione della memoria e
dell’immmaginazione. Sulla tela si ha una fusione dei dati
sensoriali con quelli spirituali.
Figura 7 Giovanni Fattori, 1872 - 1873, tempera su tela, 21x 31 cm, Galleria di
arte moderna, Firenze
Diffusosi in Italia ma con principale centro artistico a
Milano, il divisionismo nasce ufficialmente nel 1891
quando vengono esposte le prime opere all’esposizione
Triennale di Brera.
Il soggetto che guida i divisionisti è la natura colma di luce,
con tratti più frastagliati e colori sovrapposti ma con
l’aggravarsi dei problemi sociali si cominciano a vedere
contenuti pittorici più gravi come lotte dei lavoratori, il
mondo contadino e i temi religiosi.
Tra i principali maestri del divisionismo italiano ricordiamo
Giovanni Segantini, nei cui disegni predomina la montagna,
i suoi silenzi e la solennità della natura,
Figura 9 Giuseppe Pellizza Da Volpedo, Il quarto stato, 1896 - 1902, olio su tela,
293 x 545 cm, Galleria d'arte moderna, Milano