Halloween 2
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Halloween 2
Analisi antropologica
“Il territorio che il pensiero laico ha sottratto ai teologi è sul punto di cadere in mano ai negromanti”
(Italo Calvino)
Inizierò con una diagnosi della complessa situazione dell’attuale “bisogno di spiritualità” e delle
ambiguità che tale situazione sta creando.
Praticare rituali magici, cantare sortilegi davanti al mazzo dei tarocchi, evocare
energie occulte, frequentare sensitivi e veggenti, credere ciecamente nell’astrologia: ecco
le nuove frontiere dell’esoterismo, spesso scambiato per spiritualità alternativa. Dopo il
crollo delle ideologie politiche e dell’impegno «rivoluzionario», alcune di tali forme
ambigue sono praticate dal 12% delle persone e dal 35% dei giovani dai sedici ai
ventiquattro anni, e sembrano costituire un’alternativa alla dispersione urbana,
all’isolamento, alla neutralità affettiva, alla confusione dei valori fondanti, alla crisi della
famiglia e delle istituzioni. Tale interesse per l’astrologia, la magia, gli incantesimi, la
stregoneria si impone nelle città ricche e annoiate e trova vasta eco tra ragazze e ragazzi,
portatori di un maggiore disagio sociale.
L’opinionismo imperante, per cui chiunque parla ha ragione, e il «politicamente
corretto» pongono sullo stesso piano oscuri culti magici e grandi tradizioni religiose,
seguaci della dea Kali e teologi impegnati, satanisti e neo-protestanti. Il mago Otelma si
paragona al Pontefice Romano, astrologhe in cerca di clienti festeggiano paganamente la
Candelora convinte di essere divine. Nelle università si invitano sedicenti sciamani
siberiani a realizzare i loro riti magici mentre professori di storia delle religioni recitano in
classe le formule segrete per ottenere il potere occulto, celebrano riti esoterici alle divinità
pagane e sono convinti di diventare simili a Dio.
Tutto appare migliore della tradizione cristiana: i sacrifici umani dei Maya, la
magia africana, le orge sessuali del tantrismo, le profezie dei druidi. Le catastrofi culturali
del Novecento, l’abbandono graduale ma costante delle religioni tradizionali, hanno creato
un vuoto sociale in cui maghi ed esoterici senza scrupoli organizzano culti dal vivace
proselitismo, che si configurano anche come centri psicologici «del potenziale umano».
Le tentazioni dell’occulto
L’ingresso in una setta magica è presentato ai giovani come un dono prezioso, una
sovrumana possibilità in quanto permette di raggiungere «poteri» di auto-guarigione, di
purificazione, di potenza, di immortalità. Moltissimi ragazzi portatori di un disagio
interiore non necessariamente patologico, corrono a dissetarsi alle fonti impure della
magia e dell’occultismo, entrando in sette para-sataniche o esoteriche. Avendo io stessa
subito più di sessanta iniziazioni, posso garantire che i grandi misteri che vengono rivelati
dopo mesi e mesi di lezioni melense e noiose, sono penosamente simili.
Prima c’è la grande rivelazione della nostra natura «divina», ricavata dalla cabala
ebraica, dalla gnosi, dalle filosofie orientali, da una pseudo scienza «di confine», dalla
massoneria di frangia, che già nel Settecento aveva cucito insieme una mitologia di
seconda mano.
Vi sono poi le pratiche e i rituali da compiere alla perfezione, senza sbagliare mai, pena la
non divinizzazione dell’adepto; si tratta di un caleidoscopio di riti che vanno dalla ripetizione di
parole potenti alla meditazione, dall’auto-ipnosi alla purificazione a base di saune e persino di
clisteri esoterici...
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Da dove deriva la moda della magia, il credere nei poteri occulti dell’uomo? La storia
dell’occultismo ha delle tappe specifiche: la magia del Rinascimento, l’occultismo sei-
settecentesco, la sintesi operata dalla Massoneria. Nei gruppi esoterici settecenteschi si definivano
le potenzialità dell’uomo, capace di diventare «simile a Dio» con iniziazioni e cerimonie segrete.
L’uomo doveva recuperare il suo sapere precedente alla caduta nel giardino dell’Eden e diventare
onnipotente, quindi capace di operare magie.
La cosiddetta Filosofia Perenne, presente nella Teosofia di madame Blavatskij,
nell’Antroposofia di Rudolph Steiner, nelle sette massoniche dedite all’occultismo si è riferita
costantemente ai «classici» della magia rinascimentale, all’ermetismo, ma anche alla Kabbalà,
costruzione simbolica del misticismo ebraico medievale, e dall’Ottocento in poi alle filosofie
indiane. La magia stava diventando una gnosi operativa, una conoscenza volta a trasformare gli
adepti in esseri «super-naturali», per i quali le comuni leggi etiche non avevano senso.
L’esoterismo massonico è stato il grande serbatoio dal quale hanno attinto i principali
movimenti magici contemporanei, dalla Teosofia alla Golden Dawn, dai Rosacroce alla New Age,
dal neo-paganesimo alle Chiese gnostiche.
La prima sintesi (che viene riproposta puntualmente dagli esoterici) tra scuole pitagoriche,
kabbaliste, alchemiche, gnostiche, rosacrociane e templari fu fatta dalla massoneria dei riti. Si trattò
di una sorta di archeologia mitica che riciclava credenze e istituzioni dissuete, tentando di fornire
strumenti di ricerca speculativa attraverso l’esoterismo e l’occultismo. Anche chi contesta le origini
«mitiche» della Massoneria non può non citare autori che fanno risalire «l’istituzione della Libera
Muratoria ad Adamo, agli Atlantidi, a Ermete Trismegisto, ai re di Babilonia, ai Magi, a
Salomone»..
Gli scrittori interni alla Massoneria sono concordi nell’identificare una tradizione presente
«nelle civiltà dell’Indo, dell’Eufrate, del Nilo, delle rive del Mediterraneo e nelle terre dei Celtici»
che postula ... «una unità creativa e un concetto animistico di divinità nell’uomo». Tale concetto fu
tradotto in simboli e affidato ad una società iniziatica, gradualistica e segreta, mentre al volgo si
propinava una versione essoterica dogmatica e chiesastica. La Massoneria postula così una
tradizione primordiale (a-filologica direbbe Benedetto Croce) a carattere iniziatico-spirituale,
perdurante nel tempo, spesso gestita da Maestri occulti e segreti come i famosi Superiori Incogniti.
Tali tematiche, più o meno articolate sono equivalenti dal Settecento ai giorni nostri. Secondo
alcuni autori fu Elias Ashmole (1646) che gettò le basi della leggenda che faceva risalire le origini
della Massoneria al re Salomone e al suo mitico architetto Hiram. A.M. Ramsay collegò la
Massoneria ai Templari mentre altri autori affermavano una derivazione delle gilde dei muratori (o
dei fabbri) dotati di esclusivi segreti del mestiere .
La Massoneria esoterica si manifesta già al suo sorgere come sincretica e gnostica. Il
sincretismo è palese persino nelle strutture simboliche: secondo il Rito Scozzese nella «cripta» sono
poste le statue di Confucio, Zarathustra, Buddha, Ermete Trismegisto, Platone, Gesù, Maometto e
una stella per «colui di domani». Si presuppone così una catena ermetica che mai si sarebbe
spezzata nell’ambito di una religione universale simile a quella proposta dall’attuale New Age. Lo
gnosticismo è richiamato di continuo (anche se pochi sanno bene cosa sia): René Guénon dice
espressamente che la «gnosi è l’essenza e il midollo della Massoneria. Per gnosi bisogna intendere
la Conoscenza tradizionale che costituisce il fondo comune di tutte le iniziazioni e le cui dottrine e
simboli si sono trasmessi dalla più lontana antichità ai giorni nostri, attraverso tutte le fratellanze
segrete la cui lunga catena non si è mai interrotta», dando una versione un po' riduttiva della gnosi
stessa. Guénon continua affermando che «l’iniziazione massonica si ricollega alla Grande Arte,
all’Arte Sacerdotale e Regale degli antichi iniziati». Per Guénon il più importante filosofo gnostico,
Valentino già aveva adottato come simboli ermetici gli utensili che caratterizzarono i Muratori
costruttori. Egli contesta che siano stati Ashmole e Ramsay ad inventare gli alti gradi che comunque
presentano i caratteri di una composizione (a suo dire) fittizia, artigianale, inventata di sana pianta..
L’occultismo contemporaneo è il segno della regressione della coscienza che ha perduto la
forza di pensare il mistero e contemporaneamente di accettare la realtà oggettiva: invece di
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differenziare l’uno e l’altro l’occultismo li mescola arbitrariamente. Eppure questa panacea inferiore
denuncia una sete condivisa di conoscenza e di senso profondo, da cui la cultura ufficiale sembra
escludere la gente comune. Questa sete non è saziata dall’esoterismo: le rivelazioni spettacolari date
dopo anni di percorso iniziatico noioso e melenso non vanno al di là della bizzarra poltiglia
culturale in cui ogni storico delle religioni può rintracciare agevolmente le fonti, anche senza
illuminazioni particolari. Occorre distinguere da una parte la miseria culturale dei moderni maestri
di salvezza, dall’altra l’emergenza di effettive istanze psicologiche, etiche, sociali di coloro che
seguono la magia, o che fruiscono sistematicamente di prestazioni degli occultisti. Emerge il
desiderio di un nuovo incantamento del mondo, di una rivalutazione del soggetto, di una
autorealizzazione totale e soprattutto del ripristino di relazioni umane forti. I gruppi a sfondo
magico mostrano un bisogno di aggregazione, mai così forte nella nostra specie umana da quando si
è determinato uno stile di vita basato sull’isolamento urbano e su una generica e piatta elargizione
di servizi sociali. La moda della magia e dell’occultismo non è un relitto del passato ma uno dei
valori dominanti del mondo presente e una grave ipoteca del futuro. In questo panorama variegato
ed inquietante sorgono e si diffondono gruppi a sfondo magico che pur nella loro eterogeneità
propongono linee programmatiche in cui ricorrono vari luoghi comuni fortemente condivisi. Il
mondo dell’occultismo è un ramificarsi di sette e gruppi intercomunicanti per cui una stessa persona
può essere iniziata a più gruppi e praticare un «nomadismo» esoterico assai spinto, persino nella
stessa serata. Può accadere che un adepto frequenti i Rosacroce nel pomeriggio e di notte vada alle
riunioni dell’Ordo Templi Orientis, può seguire un week-end di sciamanesimo e una cerimonia
teosofica il lunedì successivo...Nelle mie ricerche ho definito tali persone “nomadi spirituali” ,
intrigati in un “turismo dell’anima” assai lontano dalla vera religiosità.
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hanno il problema di far quadrare i conti della spesa, come nel ceto imprenditoriale, in ambienti di
professionisti, tra gli studenti. Il panorama dei seicento e più punti di incontro di associazioni
magico-esoteriche rivela una tipologia quanto mai complessa e ideologicamente sincretica: dai
Templari ai profeti del libero sesso, dalla Fraternità Bianca Universale alle sette religiose neo-
orientali, dai gruppi satanici ai centri di ufologia sperimentale, dalle più nobili dottrine tradizionali
ai più confusi «credo» nati negli ambienti della provincia italiana. Gli adepti sono interclassisti e di
tutte le età: sono giovani donne, anziani professionisti, intere famiglie, persone colte e meno colte
residenti nelle grandi città come nei centri più piccoli. Un altro dato che emerge in maniera
determinante è la grande capacità di proselitismo delle sette magiche ed esoteriche.Questo mondo
caleidoscopico e bizzarro presenta una grande difficoltà di classificazione: le tipologie sfumano le
une nelle altre e ad esempio gruppi satanici si configurano come vie di salvezza, sette religiose neo-
orientali praticano la magia, confraternite religiose insospettabili come i Templari praticano
l’esoterismo. Questo universo dai contorni sfumati e imprecisi è caratterizzato dalla eterogeneità e
dal sincretismo. Inoltre un demone scissionista agita il mondo delle sette che nascono, si espandono
e poi scompaiono, oppure si dividono intorno a figure poco raccomandabili di capi carismatici.
Tutto questo costa molto: i nuovi movimenti religiosi e l’esoterismo muovono un vertiginoso giro
di denaro. In sintesi gli affari della magia sono di più di 6.000 miliardi all’anno. Secondo il
telefono Antiplagio la cifra più consistente sborsata da un singolo cittadino è stata di 1 miliardo (in
provincia di Torino)., al secondo posto un camionista di Bergamo che ha sborsato 850 milioni.
L’evasione fiscale dei maghi ed occultisti è stata di circa 25 miliardi dal 1990 al 2000. Le vetrine
più utilizzate sono le linee auditel e le chat line ,i numeri telefonici 166, 002 ecc. , le Pagine Gialle,
le Pagine Utili, le televisioni locali (circa 600) , le radio locali. E’ un fatto molto pericoloso che vari
gruppi esoterici e persino satanisti si configurano come Associazioni Culturali ottenendo fondi
considerevoli da Enti locali (Comuni, Provincie e Regioni)
Satanismo
La mania magica ha la sua punta di diamante nel satanismo . Non vi è dubbio che il
Maligno alita il suo fiato infernale sui tempi che corrono. Non penso di essere catastrofica: almeno
la metà della musica hard rock e heavy metal propone invocazioni e consacrazioni al principe delle
tenebre. Abbiamo poi messe nere, pedofilia, riti orgiastici. «Parteggiare» per il diavolo è un
fenomeno recente, anche se la figura del Maligno si presenta assai complessa nella tradizione
occidentale.
Satana rivela all’uomo i suoi impulsi segreti: il desiderio smodato di perdersi nella voluttà sensuale
e l’ansia di affermarsi come centro di smisurato potere. Nella modernità il diavolo gradualmente
perde i suoi tratti temibili e diventa l’alleato di chi vuole il potere magico. L’Illuminismo è percorso
da correnti sataniste, e se di giorno combatte le superstizioni clericali ed oscurantiste, negando la
realtà metafisica del diavolo, di notte pratica le scienze occulte evocando demoni, spiriti ed entità
oscure. Il rapporto con il demoniaco fu emblema di libertà dalla legge e di trionfo dell’Io.
L’adorazione di Satana inizia nell’epoca dei Lumi.
Il primo club satanico, chiamato «Hell Fire» (Fuoco Infernale) sorse nei pressi di Londra nel
1750 ad opera di Sir Francis Dashwood, un filosofo libertino amico di Benjamin Franklin,
scienziato e padre fondatore degli Stati Uniti d’America. Lui stesso fondò la setta degli «Illuminati»
che mise sotto l’egida di Lucifero, visto come la forza vindice della Ragione e del libero pensiero
che lottavano contro l’oscutantismo clericale. In California circola la voce che gli «Illuminati»
controllino ancora tutto il network satanista clandestino.
Il Marchese de Sade, maestro di tutti i perversi, osannato come «grande scrittore» nel nostro secolo,
mescola satanismo e pedofilia. Già nel 1791 (in piena rivoluzione illuministica) nel romanzo Justine
o le disgrazie della virtù, de Sade descrive una sventurata bambina, Florette, che, vestita come la
Vergine Maria, veniva violentata e martirizzata sull’altare del diavolo.
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Molti gruppi satanici o para-satanici si oggi si definiscono «neo-gnostici»: ma il satanismo si rifà
solo miticamente al passato. Esso è figlio della secolarizzazione e dell’attacco ai valori della
tradizione.
Se i membri ufficiali delle sette sono scarsi e non superano le duemila persone, pure il satanismo ha
creato una moda che coinvolge numerosissimi giovani. I veri adoratori del Diavolo, coloro che
venerano la figura biblica, immagine metafisica del male, sono presenti negli Stati Uniti, dove le
varie chiese sataniche hanno un riconoscimento ufficiale ed hanno i loro «cappellani militari»
all’interno dell’esercito americano.
In Italia i gruppi satanici ruotano intorno ad un capo che pretende di possedere il potere
magico e, onorando Satana, di accrescere la sua potenza. L’elemento voluttuoso e trasgressivo è
parte integrante dei rituali, spesso parodie alla rovescia dell’Eucarestia cattolica, con profanazione
dell’ostia e affronti alla Croce. Varie ditte specializzate inviano contro assegno l’occorrente per le
messe nere: paramenti, ceri, tovaglie, simboli dominati dal più bizzarro sincretismo che pesca
nell’immaginario pagano, orientale, esotico, nella magia cerimoniale, nel versante luciferino e
gnostico della massoneria dei riti. Molti simboli satanici sono accettati acriticamente dai giovani
che si ornano con la stella a cinque punte, la croce rovesciata, il numero 666, simbolo della Grande
Bestia nell’Apocalisse di Giovanni.
Il satanismo raggiunge gruppi estremi come la Chiesa dell’Eutanasia, che propaganda come
strumenti di santificazione il suicidio, l’aborto, il cannibalismo e la sodomia. Lo scopo della setta è
la scomparsa dell’uomo dalla faccia della Terra.
In tutto questo marasma negativo, si evidenzia un bisogno del sacro «a rovescio», un desiderio
abissale di potere, un’eco della voce dell’antico Serpente: «Sarete simili a Dio». Il diavolo propone
di non essere più sottoposti alla distinzione tra bene e male. Il dualismo dell’etica cristiana viene
attaccato come riduttivo, si cerca l’Uno del tutto, e il potere degli dei.
Tutti i mali cominciano dall’intelletto, dalla mente che si ritiene libera da ogni ancoraggio morale.
Cattivi maestri hanno intossicato la cultura : Il Marchese de Sade è una bandiera per gli intellettuali
trasgressivi, un maestro di pensiero, un corruttore da imitare. Georges Bataille, scrittore francese
novecentesco, andava in pellegrinaggio nella foresta del «divin marchese» de Sade, e fondava una
setta occulta volta alle trasgressioni più totali ed eversive che dovevano sboccare in suicidi
collettivi.
Dopo un secolo di indottrinamento fondato sul mito della trasgressione, su inni a Satana, su simboli
ambigui e perversi, ora dobbiamo fare i conti con i bambini martirizzati o con fanciulle vittime e
carnefici. Oltre al satanismo dei figli occorre evidenziare il satanismo dei padri. Satana diventa un
paravento, un’immagine mitologica che garantisce il superamento di ogni morale, che promette il
potere magico per restare impuniti, per farla franca. Satana ha sempre rappresentato per i suoi
adepti l’abolizione della legge e il raggiungimento dello smodato piacere e del totale potere. Oggi i
corteggiatori di Satana non sono solo filosofi libertini o artisti «maledetti» ma ragazzotti di
periferia, intonacatori, dipendenti di supermercati, meccanici, commessi...
Eppure questo satanismo straccione esalta la vischiosità del negativo, e sembra la messa in
scena da circo della dissoluzione dell’etica, auspicata da intellettuali e maestri di pensiero alla
moda. Cosa dire dell’omicidio della suora di Chiavenna, operato qualche mese fa da tre ragazze
minorenni in onore di Satana? Sono fatti che lasciano senza parole.
Il satanismo è un fenomeno della modernità, collegato alla iper-trasgressione, al nichilismo,
al materialismo, all’occultismo. Esiste una «moda» che coinvolge numerosissimi giovani (come la
musica hard rock su cui ritorneremo). I gruppi satanici si definiscono «neo-gnostici» e «neo-
pagani». Il satanismo si rifà al passato ma è figlio della secolarizzazione e dell’attacco ai valori
della tradizione. In Italia i satanisti pretendono, onorando Satana, di ottenere poteri magici. Il
satanismo così sfuma nella magia. Si ritiene che i condizionamenti (legge morale, tradizione,
rispetto ai genitori, ecc.) tolgano i poteri occulti.
Varie sette furono fondate negli anni Settanta: The Family di Manson, la Chiesa di Satana, il
Tempio di Set. I simboli sono sincretici: pagani, orientali, vodù, magici, gnostici e massonici. Al di
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là degli scarsi seguaci (non più di 100.000 nel mondo e non più di 5.000 in Italia) il satanismo ha
influenzato un particolare tipo di cultura iper-trasgressiva, che ha ben più penetrazione tra i giovani
delle messe gnostiche e dei lambiccati rituali .L’attuale moda dell’esoterismo e dell’occultismo,
propone una violenta polemica anticristiana secondo cui la Chiesa avrebbe spento e distrutto i poteri
magici dell’uomo, come sostiene lo gnosticismo massonico. La necessità di trasgredire ogni legge
per esprimere pienamente la propria volontà è un dato comune ai satanisti e agli esoterici New Age.
Riti sessuali segreti per riconquistare il potere magico si compiono ai livelli più alti di iniziazione. .
Queste manie convivono con il progetto di costruire un nuovo mondo libero dalle leggi, dalla
repressione e dalla religione istituzionale.
Occorre riflettere sul fatto che le proposte trasgressive, divenute di massa, tendono ad
abituare al negativo e a presentarlo come se fosse «normale». E’ la banalità, l’ovvietà del male che
avvelena le nostre anime. Il male riproposto nei supermarket dei mass-media, nei talk-show della
permissività consumistica, perde persino la sua grandezza abissale, la sua drammatica intensità.
La trasgressione si stempera in un cattivo gusto che ne annulla la potenzialità trasformativa e
catartica. Quando Milton fa dire a Lucifero «meglio regnare all’Inferno che servire in Paradiso», la
frase provoca un brivido di titanica grandezza, ma se la ripete un satanista campagnolo mentre nutre
i polli nell’aia («servono per i sacrifici ai demoni»), l’effetto è solo risibile. Eppure questa
banalizzazione del male, questa ovvietà del negativo ha i suoi effetti perversi che ottundono la
sensibilità e offuscano lo spirito.
Il Principe delle tenebre è diventato un povero satanasso da rotocalco che, evocato dagli occultisti,
non trova di meglio, per contrapporsi al sommo Bene, che indirizzare le sue forze tra le gambe di
qualche ragazzotta di periferia in cerca di potere magico.
Il corteggiamento nei riguardi del diavolo sembra diventato un gioco culturale che garantisce
spregiudicatezza, libertà dagli schemi dogmatici e adorabile frivolezza. Il revival di Lucifero mette
in scena mostre, dibattiti, libri e film tutti dedicati al Maligno, come il vero dominatore del presunto
inconscio collettivo. Oggi chi condanna i crimini del cuore, i romanzi sadici, la perversione di
alcune avanguardie, i cattivi maestri di lussurie, i pensatori del negativo? La cultura underground
ha celebrato l’anti-giubileo con filmati dedicati a Satana che mandano in visibilio gli amanti del
«trash» diabolico. Un anno fa il sito Internet ufficiale del Comune di Roma ha ospitato in uno dei
suoi link le teorie della Loggia Nera, che proponeva una «via satanica alla conoscenza».
Malgrado tali segnali inquietanti molti studiosi sociali negano il ritorno del Maligno, o
meglio negano che egli sia l’immagine metafisica del male, bensì una realtà simbolica a cui
attribuire il negativo che incombe sulla vita umana. La trasgressione portata come bandiera dalle
élite fascinose surrealiste, dadaiste e «demoniste» si è diffusa tra le masse. Ma la banalizzazione del
male, l’ovvietà del negativo, hanno i loro effetti distruttivi in quanto spengono la sensibilità e
offuscano lo spirito. Oggi la discesa agli Inferi, proposta continuamente da psicoanalisti, scrittori
alla moda, operatori culturali d’avanguardia e autori del rock duro, non prevede la risalita alle tenui
atmosfere purgatoriali e alla gloria dell’Empireo.
La neo-stregoneria e il neo paganesimo si configurano come un insieme d piccoli gruppi istabili,
i quali presentano un curioso sfondo culturale che si rifa' a studi "antropologici".
Nel 1933 la studiosa inglese Margareth A: Murray pubblico' “IL dio delle streghe” nel quale
sosteneva che la stregoneria europea altro non era che un residuo di antichi culti pre-cristiani che
mettevano in scena cerimonialmente un dio dalle corna" e una sacerdotessa legata ad una dea cui
Diana sarebbe una tardiva manifestazione. I riti, segreti notturni, trassero in inganno l'Inquisizione
che bollo' come “demoniaco" questo culto. Tali idee si mescolarono al revival druidico, al neo-
paganesimo, alla magia cerimoniale che Inghilterra si espresse nell' Ordine Ermetico della Golden o
Alba Dorata, che vide nel suo interno come abbiamo visto intellettuali, scrittori, e artisti.
Nella Golden Dawn era presente anche Aleister Crowley il più famoso e colto mago del primo
Novecento.
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Da questi apporti eterogenei trassero e traggono tuttora ispirazione gruppetti di neo-stregoneria
come l'anglo -sassone Wicca (presente anche a Milano presso un elettrotecnico) o le associazioni
statunitensi che conterebbero un milione di adepti.
Tali gruppi sono altresi' influenzati dall'attivita' di G.B. Gardner che pubblico' nel 1954 il misterioso
Book of Shaddows o Libro delle Ombre.
In Italia vi sono almeno due ordini segreti a sfondo femminista: le Ierodule di Iside e Le Figlie di
Mat.
La magia di Aleister Crowley ( di cui si hanno descrizioni diverse della "messa gnostica" a forte
contenuto sessuale e con paramenti di gusto kitch) vive in due rami del Ordo Templi Orientis ,uno
a Bologna e 'altro a Milano.
Il neo-paganesimo e' piu' fiorente: oltre allo storico Centro ellenico di religiosita' politeista del
ragioniere e Antonino de Bono di Milano e al Cenacolo dei Lari di Roma e' sorto nel 1993 sempre
a Roma il gruppo denominato Eliopolis che si prefigge come scopo la religione degli antichi dei
pagani, depositari della magia
Va ricordato che la piu' importante comunita' magica d'Italia, Damanhur si trova in Piemonte,
presso Baldissero .
Alcuni governi europei stanno osservando il fenomeno con apprensione. Già
l’Assemblea Nazionale in Francia aveva fatto eseguire nel gennaio del 1996, un’
indagine nota come “ Rapporto Guyard” in cui si indentificavano alcuni movimenti
magico-occulti o estremisti-fondamentalisti da tenere sotto controllo. Nel 1997 il
governo tedesco ha messo sotto sorveglianza alcuni culti, mentre in Austria i partiti
hanno ratificato una delibera per escludere nel loro ambito gli appartenenti alle sette.
Il rapporto del Ministero dell’Interno sul Satanismo, Neo stregoneria e Neo
paganesimo del febbraio 1998 ha sortito in Italia non già allarmismo ma
indignazione da parte della maggior parte degli intellettuali.
Si sono moltiplicate le iniziative a “difesa” dei nuovi culti , . mentre la
semplice analisi neutrale su una setta, ( che non sia altamente elogiativa
o scopra le attività finanziarie spesso assai prospere), è tacciata di
“intolleranza”. E’ altamente scorretto usare la parola setta, vista come
discriminante e negativa.
I nuovi culti , con intraprendente aggressività hanno iniziato una contro-offensiva
in nome delle libertà religiose. Si moltiplicano gli opuscoli difensivi , in cui si
stigmatizzano i governi dalla linea “dura”. Oltre alla strategia di difesa palese,
alcuni culti hanno messo in atto tattiche per rendere più rigorosi i segreti nei vari
circuiti di iniziazione e mentre svolgono campagne pubbliche a favore della libertà
religiosa sulla stampa e in TV, nei circoli interni “privati” degli inziati i giuramenti
di segretezza, e gli obblighi al silenzio si fanno più pressanti. Le presunte
“persecuzioni” rendono gli adepti degli eroi in miniatura, più esposti al plagio dei
dirigenti.
Molti gruppi magico-occulti si sono nuovamente immersi nella
clandestinità, rendendo meno agevole il controllo anche scientifico dei loro
rituali e delle loro cerimonie.
Uno dei gruppi estremi, la Chiesa dell ‘Eutanasia che propaganda come
strumenti di santificazione il suicidio, l’aborto , il cannibalismo e la sodomia, ha
cessato le sue pubblicazioni. Il capo Scott La Mort e il suo vescovo reverendo
Korda, fino a pochi mesi fa sostenevano che la Terra non è in grado di ospitare
l’umanità per cui il compito di ogni fedele è il suicidio, o se non si è ancora maturi
, l’aborto e/ o il cannibalismo. In ogni caso è d’obbligo la sodomia. La setta
prometteva di raggiungere il suo obiettivo, la scomparsa dell’uomo dalla faccia
della Terra , proponendosi attraverso un circolo più interno detto il “Fronte di
liberazione Gaia “ di diffondere dei virus letali sul pianeta. i battenti. La Chiesa
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non conta più di 500/600 seguaci ma il suo sito internet è stato visitato da oltre
duecentomila utenti. Ora sembra sparita dalla circolazione , ma probabilmente,
passati alcuni mesi , riaprirà i battenti.
Nell’attacco alla religione istituzionale e ai valori dell’Occidente cristiano, i nuovi
culti sono in linea con il laicismo e il nichilismo del pensiero debole.
. Oggi la trasgressione dalle élite fascinose surrealiste, dadaiste e “demoniste” è scesa tra le masse.
Ma la banalizzazione del male, l’ovvietà del negativo, hanno i loro effetti distruttivi in quanto
spengono la sensibilità e offuscano lo spirito.
Oggi la discesa agli Inferi, proposta continuamente da psicoanalisti , scrittori , operatori culturali e
autori del rock duro, non prevede la risalita alle tenui atmosfere purgatoriali e tantomeno alla gloria
dell’Empireo.
Che fare?
Insieme con la pars destruens vanno considerate le reali esigenze degli esseri umani che nel
marasma dell’attuale pluralismo e relativismo dei valori cercano un senso profondo da conferire alle
loro azioni e alla loro vita. Un dinamismo insensato che conduce al buio e al nulla è un dato
intollerabile per la specie umana, specialmente per i giovani.
Il Cristianesimo è la vera risposta ai problemi di oggi. La dottrina cattolica va di nuovo proposta
nella sua semplicità e profondità, il mistero della grazia va di nuovo sondato e il Cristo nella sua
natura “paradossale” di vero Dio e vero uomo va presentato come fonte di salvezza e di sapienza.
Inoltre il bisogno profondo di ritualità che oggi emerge da più parte va tenuto in considerazione.
Nella dimensione estetica che erompe nella liturgia cattolica , nella forza che nasce dalla
condivisione di musica, sapienza, mistero e grazia è racchiuso un messaggio di speranza, di
creatività e di bellezza che salverà il mondo.
Invece di parlare di Satana occorrerebbe parlare del Paradiso, liberando le potenze angeliche dalla
melassa dei luoghi comuni e dal pasticcio che su di esse ha inventato la New Age. Perché non
rivolgersi agli Angeli, magari con i versi del poeta Rilke:
“Voi, primi perfetti, viziati della Creazione / Profili di vette, creste di tutto il creato/ rosse d’aurora,
polline della divinità in fiore/ articolazioni di luce, passaggi, scale troni / spazi d’essenza, scudi di
delizia e specchi: la bellezza che da voi scorre la riattingete nei vostri volti…”
BIBLIOGRAFIA
8
Il Risorgimento esoterico, Oscar Mondadori, 1997
Nomadi spirituali, Oscar Mondadori, 1998.
Affare magia. Queriniana , 2001
Storia esoterica d’Italia, Piemme, 2001