Chirurgia Del Cancro Del Retto Con Accesso Laparotomico e Laparoscopico
Chirurgia Del Cancro Del Retto Con Accesso Laparotomico e Laparoscopico
Chirurgia Del Cancro Del Retto Con Accesso Laparotomico e Laparoscopico
Parole chiave: Cancro del retto; Anatomia del retto; Chirurgia del retto; Laaroscopia del retto
altamente specializzati, meglio se nel quadro di protocolli di ricerca Bisogna definire con precisione il modo di misurazione di questa
clinica e dopo consenso informato dei pazienti. [82] distanza. L’esplorazione rettale ha come scopo principale da un lato
valutare l’infiltrazione in profondità e la mobilità o meno della
PRINCIPI E LIMITI DELL’EXERESI AD INTENTO lesione, dall’altro precisare i rapporti tra polo inferiore di una lesione
CURATIVO DEL CANCRO DEL RETTO ed elevatori ma anche valutare la situazione circonferenziale, in
I limiti dell’exeresi ad intendimento radicale di un tumore del retto particolare le facce anteriore e posteriore. La misura della distanza
debbono essere definiti in quattro settori: estensione della in rapporto al margine anale all’esplorazione ha importanza solo
proctectomia verso il basso; exeresi del mesoretto; conservazione o per apprezzare la situazione del polo inferiore delle lesioni situate
meno dell’innervazione pelvica; estensione della linfoadenectomia. negli ultimi 5 cm. Bisogna poi specificare che nei casi difficili solo
anoscopia o rettoscopia sono affidabili, considerando che in caso di
¶ Estensione della proctectomia verso il basso
dolore sono esami da eseguire in sedazione. In tal modo si potrà
In pratica si tratta di discutere la distanza di sezione del retto al individuare un tumore insorto su lesione adenomatosa, piana, non
disotto del tumore. Classicamente si affermava la necessità di una palpabile e che si prolungava nel canale anale. Infine, diversi lavori
AAP quando il polo inferiore del tumore era palpabile hanno dimostrato che la distanza variava a seconda che la
all’esplorazione rettale. Questa asserzione si basava in gran parte misurazione avvenisse in vivo, con retto in sede, oppure sul pezzo
sulla «regola dei 5 cm» che, in base ai primi lavori anatomo- operatorio fresco o sul pezzo operatorio fissato in formalina. [76, 83]
patologici sull’estensione macroscopica parietale distale del cancro La distanza deve essere misurata in sala operatoria sul pezzo
del retto, imponeva almeno 5 cm di distanza libera tra polo inferiore asportato aperto e non fissato.
del tumore e margine anale. La regola dei 5 cm è stata messa in
discussione all’inizio degli anni Ottanta da alcuni lavori che hanno
¶ Exeresi del mesoretto
dimostrato come l’estensione microscopica parietale distale,
misurata sul pezzo fissato in formalina, si estenderebbe oltre i 2 cm Il mesoretto è il tessuto cellulo-adiposo compreso nello spazio
dal margine distale del tumore solo nel 2% dei casi. [84] Inoltre situato tra parete rettale e foglietto viscerale della fascia pelvica o
l’estensione parietale distale era associata, quando raggiungeva od fascia recti. In avanti la fascia recti partecipa alla formazione
oltrepassava i 2 cm, da un’estensione neoplastica che escludeva la dell’aponeurosi di Denonvillers nell’uomo e del setto retto-vaginale
possibilità di un’exeresi ad intendimento radicale. Diversi studi nella donna. Questo tessuto cellulo-adiposo contiene i vasi ed i
clinici hanno confermato questi dati, dimostrando come la linfatici peri-rettali. È soprattutto sviluppato nei ¾ della
sopravvivenza dei pazienti ed il tasso di recidive locoregionali erano circonferenza del retto sottoperitoneale, postero-lateralmente sino a
identici se il retto era stato sezionato 2-3 cm a valle del tumore o a 2-3 cm dalla giunzione ano-rettale. La faccia anteriore del retto sotto-
più di 3 cm. [1, 62] Bisogna però notare come questi studi fossero peritoneale e i 2-3 cm del retto pelvico sono solitamente sprovvisti
retrospettivi e come noi non disponiamo di alcuno studio di tessuto adiposo. È nel mesoretto che avviene l’essenziale
prospettico randomizzato a conferma di questi risultati. Nonostante dell’interessamento linfatico dei tumori del retto. L’estensione
ciò, la regola dei 5 cm non rappresenta più un dogma e deve essere avviene in tre direzioni. Principalmente verso l’alto: ciò giustifica la
modulata in funzione della situazione del polo inferiore del tumore: resezione in blocco del mesoretto contenente il peduncolo rettale
– per i tumori della metà superiore, il cui polo inferiore sia a più di superiore. Come nel caso della parete rettale, possono esservi anche
10 cm dal margine anale, non palpabile all’esplorazione rettale salvo degli emboli neoplastici linfatici o dei linfonodi infiltrati verso il
in caso di prolasso neoplastico e quindi situato a più di 5 cm dalla basso nel mesoretto sino a 4 cm a valle del margine inferiore del
giunzione ano-rettale, si raccomanda di sezionare il retto e tumore; [34] ciò giustifica il margine distale di 5 cm per il mesoretto
soprattutto il mesoretto (vedi sotto), 5 cm al disotto del margine (vedi sopra), ridotto a 2 cm per la porzione più distale del retto ove
inferiore del tumore per evitare qualsiasi inutile rischio di non vi è più tessuto cellulo-linfatico. L’interessamento linfatico
infiltrazione della sezione, a fronte di postumi chirurgici non laterale nel mesoretto verso la fascia recti è noto da tempo, ma il
significativamente minori in caso si lasci un moncone rettale più valore prognostico dei margini circonferenziali è stato a lungo
lungo [1] (Fig. 1A); sottovalutato. Oggi si considera che questo margine abbia altrettanta
– per i tumori il cui polo inferiore è a meno di 5 cm dalla giunzione importanza del margine distale e che esso sia probabilmente
ano-rettale, la maggior parte dei chirurghi considera che una sezione all’origine di un certo numero di recidive locoregionali non ben
del retto 2 cm al disotto del margine inferiore del tumore sia spiegabili nel cancro del retto; [13, 64, 65] ciò giustifica l’exeresi extra-
sufficiente, a condizione di eseguire un’exeresi completa del fasciale del mesoretto sino al suo piano di sezione in modo da
mesoretto [1] (Fig. 1B). evitare «l’effetto cono» descritto quando il chirurgo che disseca il
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Tecniche chirurgiche Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico I – 40-630
mesoretto ha la tendenza ad avvicinarsi sempre più al retto ed al lavori hanno dimostrato che, rispettando questi principi, la
tumore mano a mano che la dissezione diviene più profonda e più conservazione dell’innervazione pelvica è possibile e permetterebbe
disagevole nella pelvi. [12] di ridurre le sequele urinarie e sessuali della chirurgia del cancro
In clinica, Heald, che ha messo a punto la tecnica di exeresi completa del retto. [29, 47, 52, 54] Persiste però una certa vaghezza su ciò che deve
del mesoretto (in inglese Total Mesorectal Excision), ha descritto con essere rispettato e ciò che può essere asportato, in funzione
questo metodo un tasso di recidive loco-regionali del 4% a 5 anni in dell’estensione locale, al fine di conservare una funzione uro-genitale
pazienti non sottoposti ad alcuna radioterapia né pre- né post- normale. [81]
operatoria. [33] Questo tasso, confermato da altri Autori, è oggi il più
¶ Exeresi linfoghiandolare
basso tra quelli pubblicati in letteratura. [3, 5, 18, 30, 86] Questi risultati
debbono essere interpretati con prudenza perché si tratta di studi L’interessamento linfatico perirettale avviene nel mesoretto la cui
monocentrici, retrospettivi o prospettici ma non randomizzati e exeresi extrafasciale deve essere condotta con le modalità descritte
provenienti da centri specialistici. Ciononostante, il tasso di recidive sopra e prosegue nel mesocolon verso l’origine dell’arteria
loco-regionali riportato in questi studi è inferiore quello dei gruppi mesenterica inferiore; il livello della sezione di questo peduncolo è
di controllo e dei gruppi trattati negli studi randomizzati che quindi discusso. L’infiltrazione linfatica al difuori del mesoretto è
valutavano l’efficacia dei trattamenti adiuvanti o neo-adiuvanti nei possibile lungo gli altri peduncoli rettali, soprattutto verso i
cancri del retto. Ecco perché molti chirurghi considerano che peduncoli iliaci interni; è stata pertanto proposta la cellulo-
l’exeresi completa del mesoretto rappresenti uno dei risultati più linfoadenectomia iliaca.
importanti di questi ultimi anni nel trattamento chirurgico del
cancro del retto e dovrebbe essere considerato come la tecnica ¶ Bisogna legare l’arteria mesenterica inferiore
chirurgica di riferimento negli studi prospettici randomizzati dei all’origine o dopo l’origine dell’arteria colica
trattamenti adiuvanti o neoadiuvanti del cancro del retto. [33, 77, 81] superiore sinistra?
Uno studio prospettico randomizzato eseguito in Olanda, che La questione è stata posta sin dai primi lavori sulla chirurgia del
comparava i risultati dell’exeresi completa del mesoretto isolata o cancro del retto. Il rischio è di lasciare dei linfonodi infiltrati tra aorta
associata alla radioterapia preoperatoria, ha confermato che l’exeresi ed origine dell’arteria colica superiore sinistra. La distanza tra
completa del mesoretto rappresenta la tecnica di riferimento e che origine della mesenterica inferiore sull’aorta ed origine della colica
deve essere associata a radioterapia pre-operatoria. [40] superiore sinistra è solitamente di 4 cm. [58] Si possono trovare una
In conclusione ed alla luce delle attuali acquisizioni, l’exeresi quindicina di linfonodi lungo questo segmento arterioso. I lavori
completa del mesoretto viene raccomandata per i cancri della metà che comparano la legatura dell’arteria mesenterica inferiore
inferiore del retto, a prescindere dal ripristino o meno della all’origine o dopo l’origine dell’arteria colica superiore sinistra non
continuità intestinale. [1, 81] All’opposto, non risulta giustificata per i hanno mostrato differenze di sopravvivenza statisticamente
tumori alto-posti, per i quali è sufficiente una sezione 5 cm a valle significative tra i due metodi. [74, 78] Questi risultati suggeriscono che
del tumore, a condizione di asportare il mesoretto corrispondente e la presenza di linfonodi infiltrati all’origine dell’arteria mesenterica
seguendo la tecnica dell’exeresi completa del mesoretto e cioè inferiore corrisponde ad un tumore che ha già disseminato metastasi
rispettando la fascia recti corrispondente al livello della sezione. [81] più in alto lungo l’aorta e che quindi va oltre la possibilità di
un’exeresi ad intendimento curativo. Sebbene si tratti di lavori
¶ Conservazione dell’innervazione pelvica retrospettivi mai validati da studi controllati, la maggioranza dei
La conservazione dell’innervazione pelvica e quindi della funzione chirurghi ritiene che la legatura dell’arteria mesenterica inferiore
sessuale è sembrata per molto tempo incompatibile con gli obiettivi dopo l’origine della colica superiore sinistra sia sufficiente
oncologici di un trattamento ad intendimento curativo del cancro nell’exeresi ad intendimento curativo del cancro del retto. [1] Ci
del retto. Una migliore conoscenza dell’anatomia dei nervi pelvici sembra consigliabile prelevare dei linfonodi all’origine dell’arteria
ha dimostrato come la conservazione dell’innervazione pelvica fosse mesenterica inferiore a ridosso dell’aorta per valutare l’estensione
compatibile con l’exeresi completa del mesoretto. [81] Tuttavia, i rischi del tumore e la sua prognosi. Indipendentemente dal problema
di lesioni nervose sono molteplici se non si cerca di rispettare gli oncologico, la sezione dell’arteria mesenterica inferiore vicino alla
elementi nervosi. [19] Nonostante il promotore della tecnica di sua origine sull’aorta e della vena mesenterica inferiore al bordo
escissione del mesoretto impieghi il bisturi elettrico in modalità inferiore del pancreas, sono talvolta necessarie, ad esempio per
«taglio» per la dissezione dei nervi, noi riteniamo preferibile permettere l’abbassamento senza tensione del colon in caso di
impiegare la coagulazione bipolare e le forbici per questo tempo anastomosi colo-anale (vedi poi).
operatorio. I tronchi pelvici possono essere lesi sia al momento della
¶ Bisogna eseguire una cellulo-linfoadenectomia iliaca?
legatura all’origine dell’arteria mesenterica inferiore, soprattutto a
sinistra, che a livello del promontorio quando inizia la dissezione Diversi lavori, redatti soprattutto da equipe giapponesi, hanno
del mesoretto se ci si tiene troppo posteriori; una sezione in questa cercato di rispondere a questa domanda. [27, 79]. Con l’aggiunta della
zona comporta alterazioni dell’eiaculazione, della lubrificazione cellulo-linfoadenectomia hanno mostrato un modesto miglioramento
vaginale, della motilità vescicale (incontinenza o minzione della sopravvivenza a 5 anni, ma al prezzo di morbilità post-
imperiosa) e rettale. Più in basso il rischio è laterale e soprattutto operatoria urologica e sessuale molto più elevata. Si trattava di
antero-laterale a livello del retto inferiore, là dove i nervi rettali, lavori retrospettivi basati su piccole casistiche ed i cui risultati sono
attraversando la fascia per entrare nel mesoretto formano i legamenti stati comparati a un gruppo storico di exeresi senza cellulo-
laterali che «attirano» i plessi se si esercita una trazione laterale linfoadenectomia iliaca. In assenza di studi prospettici randomizzati,
controlaterale sul retto; non si debbono impiegare pinze o legature a la maggior parte dei chirurghi europei ritiene che dal momento che
questo livello per conservare il plesso ipogastrico inferiore il beneficio della cellulo-linfoadenectomia iliaca non è dimostrato,
separandolo progressivamente dal mesoretto dal dietro in avanti; [81] essa non sia pertanto giustificata [12]; un’equipe giapponese del
una lesione a questo livello comporta gli stessi disturbi della lesione National Cancer Center ritiene persino che essa debba essere
dei nervi pelvici. Le radici parasimpatiche sono a maggior distanza, abbandonata perché responsabile di complicazioni che mettono a
lateralmente ed in basso, a livello del II o III forame sacrale; la loro repentaglio la prognosi a lungo termine [53].
sezione comporta problemi nell’uomo e nella donna; i nervi
erigendi, fuoriusciti dalle radici parasimpatiche, decorrono nelle CRITERI DI SCELTA TRA AMPUTAZIONE
banderelle neurovascolari di Walsh, lateralmente alle vescicole ADDOMINOPERINEALE E RESEZIONE DEL RETTO
seminali, molto a ridosso della faccia anteriore del retto. Una lesione CON CONSERVAZIONE DELLO SFINTERE ANALE
dei nervi in questa zona, soprattutto da coagulazione, comporta, a La scelta tra AAP e resezione del retto con conservazione dello
seconda del numero dei rami coinvolti, impotenza o disturbi sfintere anale dipende dalla sede del tumore nel retto,
minzionali che possono arrivare sino alla vescica denervata. Diversi dall’estensione locoregionale del tumore, dalle condizioni funzionali
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I – 40-630 Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico Tecniche chirurgiche
dello sfintere anale, dalla morfologia del paziente e dall’esperienza ¶ Condizioni funzionali dello sfintere anale
del chirurgo. [21, 35, 63, 77] L’estensione loco-regionale del tumore e la
sua sede nel retto vengono valutate con l’esplorazione rettale che In pratica, i due elementi da prendere in considerazione prima di
deve, quando necessario, essere ripetuta in posizione ginecologica decidere di eseguire un’anastomosi colorettale bassa ed a maggior
in sedazione, ma anche da esami morfologici, in particolare con la ragione un’anastomosi colo-anale, sono l’incontinenza anale
rettoscopia con strumento rigido. Il ruolo dell’imaging, in particolare preoperatoria ed il grado di contrazione volontaria dello sfintere
dell’ecoendoscopia e della risonanza magnetica nucleare, è oggetto all’esplorazione rettale. L’intervento di Hartmann, che evita i
oggi di valutazione. È obbligatorio, comunque sia, decidere se si problemi di cicatrizzazione perianale dell’AAP, può rappresentare
eseguirà una amputazione o meno all’inizio dell’intervento ed in una soluzione di ripiego, in particolare in caso di pazienti anziani.
ogni caso prima di aver iniziato la dissezione della pelvi. In effetti,
tecnicamente i piani di dissezione non sono gli stessi e la dissezione ¶ Morfologia del paziente
per un tentativo di conservazione sfinterica che si avverasse
impossibile comporterebbe un’ampia apertura della loggia Le difficoltà tecniche incontrate nel corso della chirurgia rettale
neoplastica con rischio annesso di recidiva neoplastica locale. È una variano considerevolmente in funzione della morfologia del
delle ragioni per le quali, contrariamente all’atteggiamento classico, paziente. La chirurgia rettale è più difficile nell’uomo che nella
noi iniziamo sempre la dissezione dei casi dubbi con il tempo donna dato che nell’uomo il piccolo bacino è più profondo e più
perineale, tornandoci magari dopo per concludere l’intervento stretto. L’obesità è un fattore supplementare di difficoltà.
quando si sarà presa la decisione chirurgica. L’associazione di un’importante obesità e di un piccolo bacino stretto
e profondo può impedire tecnicamente la realizzazione di
¶ Sede della neoplasia nel retto un’anastomosi colorettale bassa, anche se le regole oncologiche
È in definitiva uno degli elementi più importanti per decidere se dell’exeresi, correttamente applicate, permetterebbero la
conservare o meno lo sfintere. In caso di tumori del retto alto è conservazione dello sfintere anale. La laparoscopia, tecnicamente più
sempre possibile conservare lo sfintere anale rispettando al difficile negli obesi, sembra paradossalmente agevolare in questi casi
contempo le regole dell’exeresi oncologicamente corretta definite in la dissezione della pelvi, grazie forse alla sottigliezza dell’ottica e
precedenza. Nei tumori che raggiungono il canale anale, o posti a degli strumenti impiegati.
meno di 1 cm dallo sfintere, l’AAP è spesso l’unico intervento ad
intendimento curativo realizzabile (Fig. 2A), a parte alcuni piccoli
tumori trattabili con metodi conservativi: escissione locale, CRITERI DI SCELTA TRA ANASTOMOSI COLORETTALE
radioterapia o proctectomia con resezione intersfinterica (Fig. 2B) ed MECCANICA BASSA TIPO KNIGHT-GRIFFEN ED
ANASTOMOSI COLOANALE
anastomosi colo-anale.
Il problema più difficile è quello dei tumori il cui polo inferiore è La morbilità delle due tecniche è equivalente, a condizione che
posto ad 1-2 cm dal margine superiore dello sfintere. Esiste l’anastomosi sia protetta da una stomia temporanea. [14] Parimenti, i
comunque un accordo per affermare che la stragrande maggioranza risultati oncologici sono identici a parità di sede della neoplasia nel
di questi tumori può essere trattata con un’exeresi conservativa a retto. [84] La scelta tra le due tecniche deve essere guidata dall’analisi
condizione di rispettare le regole dell’exeresi oncologica descritte in dei risultati funzionali a distanza. Quattro studi retrospettivi hanno
precedenza. comparato i risultati funzionali di queste due tecniche
anastomotiche. [9, 15, 41, 45] I risultati di questi studi hanno mostrato
¶ Estensione locoregionale del tumore come le due tecniche abbiano risultati funzionali identici a
A pari condizioni di distanza dal retto, un tumore di piccole condizione che persista, nel caso delle anastomosi colo-rettali, un
dimensioni, che infiltri solo parzialmente la parete rettale, può moncone rettale di più di 2 cm; questa è quindi la preferenza di
talvolta essere trattato con exeresi conservativa, mentre una lesione molti chirurghi se la localizzazione del tumore lo permette. [9] La
più voluminosa verrebbe trattata con una amputazione, non per discussione resta aperta quando la proctectomia lascerebbe solo un
ragioni di invasione locale, non essendoci alcuno studio che dimostri moncone rettale di meno di 2 cm; i migliori risultati sono quelli
che l’infiltrazione dello sfintere sia legata al volume del tumore, ma ottenuti associando un serbatoio colico all’anastomosi che può
per ragioni tecniche e di dissezione locale o nervosa. La radioterapia essere, a seconda delle scuole, coloanale manuale o colorettale
preoperatoria o un sovradosaggio locale possono egualmente ultrabassa sec. Knight-Griffen che taluni chiamano, per differenziarla
portare ad evitare una anastomosi in una zona molto irradiata. dalle precedenti, colo-sovra-anale.
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Tecniche chirurgiche Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico I – 40-630
Tecniche chirurgiche conservative tal sede, in particolare a livello del Douglas e delle cupole
diaframmatiche. Si valutano la sede del tumore in rapporto al
Gli interventi conservativi della funzione sfinterica comportano una Douglas, il suo volume e la sua mobilità. Si palpa infine l’asse
resezione parziale o totale del retto e del mesoretto ed un’anastomosi mesenterico inferiore alla ricerca di adenopatie sospette. Ogni
tra colon e retto o canale anale, evitando in tal modo al paziente la lesione sospetta, anche se di significato evidente, deve essere
colostomia definitiva. L’anastomosi viene talvolta protetta da una sottoposta ad esame istologico, se possibile in estemporanea.
colostomia od ileostomia temporanea. Tutte queste resezioni
Mobilizzazione del colon sinistro
possono essere tecnicamente eseguite per via laparoscopica esclusiva
o mediante laparotomia videoassistita. L’aiuto tira verso destra il sigma con una garza umida per esporre il
Il chirurgo può scegliere tra quattro diverse tecniche: mesosigma i cui ancoraggi alla parete sono suddivisi in due gruppi:
uno obliquo in alto ed all’interno e l’altro verticale e che forma col
– resezione anteriore del retto con anastomosi colo-rettale diretta, precedente un angolo acuto verso il basso. Le aderenze parietali del
manuale o meccanica, alta o bassa, ma comunque con conservazione mesosigma vengono liberate dal basso verso l’alto con il bisturi
di un moncone rettale di almeno 2 cm; elettrico o con le forbici. Si continua lo scollamento colo-parietale
– resezione anteriore del retto con anastomosi colo-rettale molto dal basso in lato incidendo il peritoneo parietale della doccia parieto-
bassa, con la suturatrice meccanica con stapler inserito per via colica sinistra. Questa apertura avviene in un piano avascolare. Si
transanale, tra serbatoio colico ed apice del canale anale; scolla quindi la fascia parietale sinistra (la fascia di Toldt dei
chirurghi, in effetti fascia urinaria di Gerota) dall’esterno verso
– resezione anteriore del retto con anastomosi colo-anale manuale l’interno con un tampone montato. Questa manovra permette di
eseguita per via perineale sul serbatoio; una nuova tecnica, adattata individuare l’uretere sinistro che può essere isolato su fettucce. Per
da quella di Babcock, che associa la proctectomia per via anteriore un’anastomosi bassa sarà necessario liberare una lunghezza
con sezione del canale anale per via perineale ed un’anastomosi sufficiente di colon ed eseguire un’anastomosi colo-rettale senza
manuale differita di 5 giorni per via perineale; non è previsto il tensione. Bisogna perciò variare l’esposizione cambiando di posto il
serbatoio. divaricatore autostatico e posizionando una valva a divaricare
Per semplificare la lettura di questo capitolo ed evitare le ripetizioni, l’arcata condro-costale sinistra impiegando un’asta fissata sopra la
gli Autori hanno scelto di descrivere per primo l’intervento più spalla sinistra. La posizione di Trendelemburg viene
complesso e di fornire per gli altri solo i dettagli specifici di ognuno. momentaneamente eliminata ed il letto operatorio inclinato sul lato
destro per favorire l’esposizione dell’ipocondrio sinistro. L’operatore
esegue questo tempo mettendosi sulla destra del malato. L’incisione
RESEZIONE DEL RETTO CON ANASTOMOSI COLO-
RETTALE BASSA MECCANICA SEC. KNIGHT-GRIFFEN
peritoneale viene proseguita dal basso verso l’alto sino all’angolo
colico sinistro. La faccia posteriore del mesocolon sinistro viene
Questa tecnica si indirizza ai tumori della metà inferiore del retto scollata da dentro a fuori sul davanti del grasso pre-renale. Ci si
che non richiedono un’amputazione o ai tumori più alto-posti, ma porta quindi sulla porzione sinistra del colon traverso. Si esegue da
quando l’anastomosi colorettale per via addominale, manuale o destra verso sinistra un distacco colo-epiploico, che permette di
meccanica, non è tecnicamente realizzabile. Ha il vantaggio di non accedere alla retro-cavità degli epiploon. Il chirurgo afferra con la
richiedere la borsa di tabacco sul moncone rettale, gesto mano sinistra l’angolo sinistro per abbassarlo ed esporre il
particolarmente difficile in caso di bacino stretto. La posizione è legamento splenocolico che viene allora sezionato tenendosi vicini
quella che consente un accesso addominale, laparotomico o al colon per non ledere il polo inferiore della milza (Fig. 3). Una
laparoscopico, per realizzare la proctectomia e un accesso perineale volta scollato l’angolo colico sinistro, si dispone in ipocondrio
(quantomeno un accesso all’ano) per l’introduzione della suturatrice sinistro una pezza laparotomica umida munita di fettuccia
meccanica. Il retto viene quindi sezionato al disotto del tumore dopo l’estremità della quale viene repertata con una pinza.
averlo affondato grazie all’impiego di una suturatrice lineare;
l’anastomosi viene realizzata attraverso la fila delle agrafe che Legatura dell’arteria mesenterica inferiore
chiudono il moncone rettale, impiegando una suturatrice circolare
La legatura dei vasi mesenterici inferiori deve permettere un
introdotta per via transanale. Descriveremo di seguito gli accessi
abbassamento senza tensione della giunzione colon sinistro-
laparotomico e laparoscopico.
sigmoidea 2 cm al disotto del pube se l’anastomosi arriva vicino
all’ano (Fig. 4). A tal fine bisogna legare e sezionare la vena
¶ Tecnica con accesso laparotomico
mesenterica inferiore alla sua terminazione a livello del margine
inferiore della terza porzione del duodeno e dell’arteria mesenterica
Incisione ed esplorazione
inferiore a ridosso della sua origine sull’aorta, rispettando l’arcata
La via d’accesso addominale è una incisione mediana sovra- e sotto- costituita dall’arteria colica superiore sinistra (Fig. 5). Bisogna tenersi
ombelicale, che aggira l’ombelico sulla destra in modo da ad 1 cm almeno dall’aorta per non aumentare il rischio di ledere il
permettere, in caso di confezione di una colostomia iliaca sinistra, plesso nervoso ipogastrico superiore.
temporanea o definitiva, di avere due incisioni distanti a sufficienza, L’aiuto afferra l’ansa sigmoidea al suo apice e la tende verso il basso
facilitando in tal modo la gestione della stomia. L’incisione sale più sulla linea mediana. Questa manovra mette in tensione i vasi
o meno al disopra dell’ombelico in funzione della morfologia del mesenterici inferiori che vanno a formare una corda che solleverà il
malato e dell’altezza dell’angolo colico sinistro. Verso il basso, essa peritoneo. Al disotto del peritoneo i vasi stessi sono più o meno
deve scendere sino al pube, aprendo il peritoneo sino alla vescica. visibili in rapporto all’adiposità del mesosigma. Il peritoneo viene
Al bisogno si può disinserire uno dei corni della vescica, al fine di inciso trasversalmente su questa corda, 3-4 cm a valle dell’angolo
migliorare l’esposizione inferiore in alcuni malati. Una volta duodeno-digiunale. Si disseca quindi il grasso del mesosigma sino
realizzata la via d’accesso, si posiziona una protezione parietale e all’arteria mesenterica inferiore. La legatura dell’arteria si fa con filo
quindi un divaricatore autostatico che divarica la parete addominale. a lento riassorbimento n° 1, sull’aorta, a valle dell’emergenza
Il paziente viene messo in Trendelemburg in modo da facilitare lo dell’arteria colica superiore sinistra. Una doppia legatura
spostamento delle anse intestinali verso l’alto, anse che verranno poi rappresenta una sicurezza su quest’arteria di grosso calibro. La vena
tenute da delle laparotomiche umide che verranno esse stesse tenute, mesenterica, che decorre nel mesocolon a circa 15 mm dall’arteria,
se necessario, da una valva che potrà essere agganciata al viene poi legata e sezionata con filo a lento riassorbimento n° 0
divaricatore autostatico. (Fig. 6). La sezione del peduncolo mesenterico viene completata
Il fegato viene esplorato manualmente alla ricerca di metastasi. Potrà dalla sezione della porzione sinistra della radice del mesocolon
dimostrarsi necessaria l’ecografia intra-operatoria e la biopsia di un traverso, sino alla zona di sezione della vena mesenterica inferiore,
nodulo sospetto. Si esplora il peritoneo per escludere metastasi in con la creazione di un’ampia finestra mesocolica che si estende sino
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I – 40-630 Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico Tecniche chirurgiche
Figura 4 Disposizione
dei vasi mesenterci inferiori
e rapporto dell’arteria me-
senterica inferiore con il
plesso nervoso ipogastrico
superiore.
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Tecniche chirurgiche Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico I – 40-630
Figura 7 Incisione del peritoneo pelvico. Il peritoneo pelvico viene inciso lateral-
mente da dietro in avanti, realizzando l’incisione 1 cm all’interno dell’uretere. In
avanti, il peritoneo viene inciso sul margine anteriore dello sfondato del Douglas sul ri-
lievo delle ghiandole seminali nell’uomo e 1-2 cm al disopra del fondo ceco del Douglas.
L’incisione, concava posteriormente, raggiunge sui due lati l’incisione laterale del pe-
ritoneo.
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I – 40-630 Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico Tecniche chirurgiche
dissezione è più agevole, perché meno emorragico, ma soprattutto distale. Si tratta di una nozione sorpassata. [18] L’elemento importante
più a distanza dai nervi erigendi. Il chirurgo destrimane deve da ricordare è che non debbono essere sezionati in blocco tra due
schiacciare il retto con la mano sinistra, mentre l’aiuto, che sta tra le pinze a raso della parete pelvica, né coagulati senza discernimento,
gambe del malato, apre il piano di dissezione con una valva lunga atto che comporterebbe una lesione involontaria dei plessi
(valva di Leriche o valva del St. Mark’s Hospital), sollevando la ipogastrici inferiori. Per semplificare la dissezione in questa sede,
vescica. La dissezione viene spinta sino alla base della prostata. sarà preferibile aver eseguito sia davanti che dietro una liberazione
Arrivata a questo livello, l’aponeurosi di Denonvilliers deve essere completa; l’ideale è aver individuato anteriormente e posteriormente
incisa da destra verso sinistra per arrivare a contatto del retto perché i muscoli elevatori che indicano bene il giusto piano di dissezione. I
non vi è il rischio di lesioni nervose sulla linea mediana (Fig. 10). legamenti vengono allora affrontati da dietro in avanti sezionando
Questo rischio è però presente lateralmente, all’esterno progressivamente con le forbici e guidati dalla vista, i due foglietti
dell’aponeurosi di Denonvilliers, ove decorre su ogni lato il nervo della fascia pelvica, il cui foglietto parietale copre il plesso
cavernoso che origina dal plesso pelvico e che decorre verso la faccia ipogastrico inferiore (Fig. 11). Si scoprono progressivamente i rami
postero-laterale della prostata, accompagnato da un peduncolo nervosi a destinazione rettale provenienti dal plesso ipogastrico
vascolare (banderelle neurovascolari di Walsh). L’emostasi di un inferiore, che vanno sezionati prima del loro ingresso nel mesoretto.
vaso in questa zona può comportare un trauma per contiguità di un Proseguendo verso il basso, la dissezione permette di isolare,
nervo; noi preferiamo impiegare qui, se necessaria, la coagulazione quando presente, l’arteria rettale media, solitamente di piccolo
bipolare. calibro, che può essere coagulata. Una volta liberata questa regione
Nella donna. su tutti i lati, si può accedere alla faccia posteriore del retto basso e
Il peritoeo viene inciso a livello del margine anteriore dello sfondato proseguire la liberazione posteriore senza emostasi particolari sulla
del Douglas, 1-2 cm al disopra del fondo ceco stesso; l’incisione è porzione distale del sacro, che risulta quasi verticale in questa zona,
concava verso l’indietro e raggiunge su ogni lato l’incisione laterale in posizione chirurgica, soprattutto se si era posto un cuscino sotto
del peritoneo (Fig. 7). Come nell’uomo, non si deve incidere nel le cosce del malato per meglio esporre il perineo. Questo tempo ed
fondo del Douglas, perché si entrerebbe nel mesoretto. La dissezione il seguente possono essere agevolati facendo spingere dall’aiuto, che
avviene a contatto della faccia anteriore del setto retto-vaginale che sta fra le gambe del malato, sul perineo in modo da spingerlo verso
forma la porzione anteriore del foglietto parietale della fascia l’alto con una garza ripiegata.
pelvica. La dissezione è generalmente più facile che nell’uomo,
Posteriormente, si disseca sino all’estremità inferiore del mesoretto
grazie al piccolo bacino più largo. La valva lunga tenuta dall’aiuto
che si interrompe 2-3 cm al disopra della giunzione anorettale. In
solleva la vagina e l’utero. Al pari che nell’uomo, la dissezione deve
questo intervento di proctectomia con anastomosi bassa diretta preso
essere portata il più in basso possibile verso i muscoli elevatori
ad esempio, si lascia un manicotto distale di almeno 2 cm. Alla fine
dell’ano prima di aprire da destra verso sinistra il setto retto-
della dissezione, il retto pelvico ed il suo meso risultano
vaginale per arrivare a contatto del retto.
completamente liberati dai loro ancoraggi. L’aspetto del mesoretto è
– Scollamento laterale. caratteristico, con le sue due «guance» postero-laterali separate da
La porzione alta delle facce laterali del retto e la porzione postero- un piccolo solco mediano. [56] Classicamente si posiziona una clamp
laterale vengono liberate senza difficoltà, come nel caso della faccia rettale al disotto del tumore (Fig. 12) ed il retto viene chiuso
posteriore. Le difficoltà si incontrano in basso e lateralmente, là dove trasversalmente al disotto della clamp impiegando una suturatrice
i rami efferenti dei plessi vanno ad innervare il retto distale. Il piano meccanica lineare (TA o PI 55, TX 60) o una pinza articolata
anatomico diventa difficile da trovare, perché la trazione (Roticulator); il retto viene poi sezionato col bisturi, raso alla
controlaterale sul retto attira la faccia parietale, da cui il nome di suturatrice meccanica. Noi impieghiamo sempre in questa sede le
«legamento laterale» dato a questa zona. Nei vecchi trattati di agrafe più ampie (caricatore verde), in modo da evitare la
chirurgia questo tempo era chiamato della sezione delle «ali del lacerazione del moncone rettale da schiacciamento eccessivo al
retto» che venivano ritenute contenere i peduncoli vascolari del retto momento della chiusura dello stapler e garantire inoltre un miglior
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Tecniche chirurgiche Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico I – 40-630
Figura 13 Esame del pezzo operatorio e verifica della distanza di sezione al disotto
del tumore. Il pezzo operatorio, a fresco, non fissato, viene aperto in sala operatoria per
verificare che esista un margine distale di almeno 2 cm al disotto del polo inferiore del
tumore.
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I – 40-630 Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico Tecniche chirurgiche
Figura 14 Anasto-
mosi colorettale bassa mec-
canica sec. Knight-Griffen.
La testina-incudine della
suturatrice meccanica cir-
colare viene introdotta nel
lume del colon e quindi la
borsa di tabacco viene
stretta sul suo stelo. I fili del
punto vengono tagliati
corti.
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Tecniche chirurgiche Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico I – 40-630
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I – 40-630 Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico Tecniche chirurgiche
Esplorazione addominale
L’esplorazione addominale è la stessa che ad addome aperto, ma la
ricerca delle metastasi epatiche profonde o dei segmenti superiori
avviene con l’ausilio dell’ecografia intra-operatoria (sonda da eco-
laparoscopia). Il materiale è costoso e la maggior parte dei chirurghi
non ne dispone e pertanto questo studio va fatto in fase pre-
operatoria, in particolare con una TC. Inoltre, non si deve mai
eseguire una palpazione strumentale della parete digestiva per
evitare l’esfoliazione di cellule neoplastiche in cavità peritoneale. La
valutazione dei limiti inferiore e superiore del tumore, della sua
fissità eventuale e della sua sede esatta sul retto deve perciò essere
stata eseguita in fase pre-operatoria con clisma opaco e TC. È
probabile che in futuro, non appena le tecniche saranno disponibili,
eco-endoscopia e soprattutto RMN saranno esami assolutamente
necessari al bilancio pre-operatorio. Verranno confermati in fase
intra-operatoria al momento della dissezione e, per ciò che attiene il
Figura 21 Posizione dei trocar per una resezione del retto in laparoscopia. Op: polo inferiore del tumore, lo ripetiamo, con una endoscopia
operatore. operatoria che è indispensabile in patologia rettale, salvo per i
tumori più volumonsi e più alti, ben visibili immediatamente.
normale trocart sul quale leghiamo temporaneamente un punto ad Se, in un qualsiasi momento dell’intervento, si ritiene di essere
«X» passato sull’incisione aponeurotica. E’ la tecnica che entrati in un piano neoplastico o di infiltrazione neoplastica, sarà
impieghiamo quando vi è un rischio di aderenze importante a causa preferibile convertire immediatamente, magari dopo irrigazione e
dei pregressi del malato o se il tentativo di puntura con ago di lavaggio con betadine della zona dissecata, sempre per evitare gli
Palmer è stato infruttuoso. incidenti di diffusione legati al penumoperitoneo e descritti nei
L’insufflazione inizia sempre con un flusso basso, sull’ordine di primi articoli sul trattamento del cancro per via laparoscopica.
1 l/min, sino al riempimento di 1 litro. In assenza di ripercussioni
emodinamiche, si potrà aumentare il flusso a 3 l/min sino ad Mobilizzazione del colon sinistro
ottenimere una pressione di 12 mmHg, che rappresenta la pressione Alcuni chirurghi ralizzano gli stessi tempi e nello stesso ordine di
di lavoro. Attualmente, i moderni insufflatori regolano da soli la quelli descritti per la tecnica laparotomica. La maggior parte dei
pressione massima, il che permette di aumentare i flussi per ottenere chirurghi preferisce oggi modificare radicalmente questo approccio
lo spazio di lavoro più stabile possibile. eseguendo lo scollamento del colon e dell’angolo sinistro da destra
verso sinistra. Questa tecnica permette di individuare perfettamente
Posizione dei trocar ed esposizione la fascia situata posteriormente al mesocolon, agendo nell’asse
Il primo trocar, da 10 mm, per l’ottica, viene introdotto in posizione dell’ottica.
paraombelicale destra, qualche centimetro al disopra od al disotto – Tecnica dall’alto verso il basso.
dell’ombelico a seconda della posizione più o meno alta dell’angolo Si tratta di quella che abbiamo adottato per i seguenti motivi:
splenico. Gli altri trocar, da 5 mm, vengono inseriti come in , Figure
21 in modo variabile a seconda dell’operatore: due a destra, uno a – il piano buono è più facilmente individuabile che al
sinistra ed uno sovra-pubico per il nostro gruppo, oppure due a promontorio;
destra e due a sinistra, praticamente a quadrato, secondo altri. Noi – lo spostamento del tenue viene fatto una sola volta, all’inizio,
impieghiamo sistematicamente dei trocar che si fissano alla parete. quando è più piatto e facile da mobilizzare;
Il trocar da 5 mm inferiore destro o sovra-pubico può essere
– il piano dei rami di sinistra del plesso ipogastrico, talvolta un
sostituito da un trocar da 12 mm sia nel corso dell’intervento che da
solo tronco, viene respinto all’indietro quando si arriva all’origine
subito per evitare l’entrata e l’uscita dei trocar nel corso della
della mesenterica, là dove la trazione sul peduncolo ha tendenza
chirurgia per neoplasia. I trocar impiegati dal chirurgo variano a
a sollevarlo, sintanto che i rami nervosi del colon periarteriosi non
seconda dei tempi operatori. Per mobilizzare l’angolo sinistro, il
sono stati sezionati;
chirurgo utilizza i trocar 2 e 3 o i trocar 2 e 4 se è molto alto. Non si
deve esitare ad inserire un trocar supplementare in caso di necessità. – si esegue la liberazione dell’angolo sinistro ad inizio intervento:
Per la proctectomia, in particolare, il chirurgo lavora con i trocar 2 e si tratta del tempo più difficile della colectomia per via
3 o 3 e 4 se il paziente è molto profondo, se non con il 3 e il 5 se il laparoscopica per il chirurgo; ciò permette di sezionare il colon
promontorio è molto sporgente. Si può impiegare un’ottica da 0° con libertà ed evita di far tergiversare sull’assenza o meno di
(maggior campo visivo in ragione del maggior angolo di apertura) o trazione sull’anastomosi a fine intervento, quando si è stanchi;
da 30° (talvolta più facile) a seconda delle abitudini; si può anche – infine, un’eventuale conversione successiva potrà limitarsi ad
passare dall’uno all’altro. una laparotomia sotto-ombelicale.
L’esposizione, che può essere lunga e fastidiosa, è un tempo La dissezione inizia dietro alla vena mesenterica inferiore, in
essenziale in laparoscopia. La si ottiene in gran parte sfruttando la corrispondenza dell’angolo duodeno-digiunale. Una pinza
gravità. Per la chirurgia del colon sinistro e del retto, il malato è dell’aiuto (trocar 4 della figura 21) tiene il mesentere verso destra
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Tecniche chirurgiche Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico I – 40-630
Figura 22 Accesso laparoscopico all’angolo sinistro del colon, da destra verso si- Figura 23 Accesso laparoscopico all’angolo sinistro del colon, da destra verso si-
nistra. Si passa davanti al pancreas. nistra. Si libera la radice del mesocolon traverso al margine inferiore del corpo e della
coda del pancreas.
e l’altra (trocar 5 Figura 21) solleva il mesocolon o la vena stessa a
quel livello. Un’incisione del peritoneo posteriore, sulla sinistra di
un ramo del plesso ipogastrico superiore sinistro, spesso visibile
a questo livello, permette di trovare immediatamente la fascia
parietale che è particolarmente spessa in questa sede ove
corrisponde alla fascia prerenale. La dissezione viene proseguita
verso sinistra con le forbici, ingrandendo verso l’alto ed il basso
la finestra iniziale. Non serve eseguire l’emostasi, ma il campo
operatorio esangue rende la laparoscopia molto più agevole e
rapida, soprattutto se non si hanno a disposizione telecamere di
ultima generazione. Quando la vena è isolata, la si può sia
sezionare alla sua confluenza, con due clip o due legature, sia
accedere all’origine dell’arteria mesenterica inferiore per legare
l’arteria a valle della vena (vedi poi). Una volta sezionata la vena,
è preferibile dissecare immediatamente al davanti del pancreas
per evitare di proseguire la dissezione dietro quest’ultimo, con la
fascia pre-renale che forma il piano di accollamento del pancreas
sinistro. La prosecuzione, sempre da destra verso sinistra della
dissezione, permette di sezionare il foglietto anteriore del
mesoclon traverso, teso dal margine inferiore del pancreas al colon
traverso e così di aprire la retro-cavità degli epiploon (Fig. 22). La
Figura 24 Accesso laparoscopico all’angolo sinistro del colon, da destra verso si-
pinza dell’aiuto (trocar 4) scivola al disotto del mesocolon e l’altra nistra. Si può concludere lavorando al disopra dell’angolo sinistro, soprattutto in caso
(trocar 5) solleva la vena mesenterica inferiore sezionata. Bisogna di epiploon aderente alla milza.
allora da proseguire la dissezione sino all’angolo sinistro che viene
sezionato (Fig. 23). A questo punto il colon si solleva, la visione
dal basso verso l’alto i rami a destinazione colica che lo ancorano al
diventa eccellente e si potrà, nei casi facili, concludere lo
mesocolon, non sono stati ancora sezionati. Pochi chirurghi
scollamento coloepiploico da sotto. È spesso più facile ritornare
accedono direttamente all’origine dell’arteria mesenterica inferiore
davanti al mesoclon ed esporre l’accollamento coloepiploico, con
perché il piano della fascia parietale a sinistra è particolarmente
l’aiuto che solleva l’epiploon con la pinza (trocar 4) e facendo
difficile da trovare. Se si resta nell’asse dell’ottica, molto obliquo
scendere l’angolo sinistro, che è libero posteriormente, con l’altro
posteriormente ed a sinistra, si passerà posteriormente al piano dei
trocar (n° 5) (Fig. 24). Bisogna poi «spingere» il vantaggio
nervi e dell’uretere.
acquisito scollando il mesocolon il più in basso possibile
lateralmente ai vasi per facilitare la sua dissezione.
Legatura dell’arteria mesenterica inferiore
– Tecnica dal basso verso l’alto.
La legatura e la sezione dei vasi mesenterici inferiori e poi del
Inizia al promontorio con l’incisione del peritoneo al davanti
mesoclon avviene come si fa in laparotomia, sia con la posa delle
dell’aorta e si estende ampiamente verso l’alto ed il basso, per
clip che con la legatura intra- od extra-corporea impiegando uno
trovare il piano della fascia parietale al davanti della quale si deve
spingi-nodo, sia con le forbici e la pinza bipolare. È preferibile
passare. Questo piano è talvolta difficile da trovare, soprattutto
evitare l’impiego di suturatrici con caricatore vascolare che costano
perché si è troppo indietro ed il rischio è quello di ledere il tronco
molto e che rischiano di schiacciare e ledere, schiacciandoli, dei
sinistro del plesso ipogastrico superiore o dei suoi rami, se non
linfonodi metastatici. La vena mesenterica inferiore è già stata
l’uretere se si lavora con l’uncino coagulatore ma con le forbici e la
sezionata al suo sbocco, altrimenti si riprende, come descritto in
pinza bipolare come facciamo noi sistematicamente. Una volta
precedenza, la dissezione dell’angolo sinistro da destra a sinistra.
trovato il piano (in caso contrario è imperativo repertare l’uretere
prima di eseguire qualsiasi sezione), si prosegue la dissezione verso
Liberazione del sigma sino al promontorio
il basso in direzione del mesoretto ma soprattutto verso l’alto
sollevando il peduncolo rettale superiore che è limitato In laparoscopia è possibile (EndoGIA o ETS) ma piuttosto
posteriormente e quasi sempre a contatto dei vasi. Il rischio è, anche complesso, sezionare il colon, di cui va poi sempre tenuto l’estremo
qui, di sollevare il nervo di sinistra con i vasi, perché procedendo distale, ma è in compenso spesso necessario liberare le aderenze tra
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I – 40-630 Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico Tecniche chirurgiche
sigma e parete per mobilizzarlo meglio. L’aiuto tende allora il del trocar 5, che permette in caso di difficoltà al momento
mesosigma con una pinza (trocar 5) verso il promontorio ed un’altra dell’anastomosi, di convertire ingrandendola e di ritrovarsi così nelle
verso il fianco sinistro (trocar 4) in modo da presentare il peritoneo condizioni abituali. La protezione della parete con un film di
della faccia anteriore del mesosigma la cui radice viene incisa in plastica, l’esteriorizzazione del pezzo, la confezione della borsa e la
direzione della biforcazione aortica. La liberazione del mesocolon reintroduzione del colon con l’incudine inserito non presentano
prosegue dall’alto verso il basso e da destra verso sinistra. particolarità. Si può quindi re-insufflare il penumoperitoneo
Abitualmente, si vede perfettamente la fascia parietale (pre-renale chiudendo la plastica di protezione parietale con una pinza
di Gerota) che copre i nervi para-simpatici e l’uretere sinistro. In posizionata in modo tale da mettere in trazione la parete. Il
caso di dubbio, o per principio, bisogna aprirla e ricercare l’uretere prosieguo dell’intervento è identico a quello che si realizza in
prima di proseguire. Si apre da dietro il foglietto peritoneale sinistro laparotomia sotto controllo laparoscopico da parte del chirurgo. Il
del mesocolon corrispondente alla fossetta retro-sigmoidea e ci si minimo dubbio sul risultato deve far convertire aprendo la pinza
ritrova così al promontorio. La magnificazione dell’immagine che chiude la plastica di protezione parietale ed ingrandendo al
permette di vedere perfettamente che la fascia parietale prosegue bisogno l’incisione per inserire una o due mani nel piccolo bacino.
con la fascia presacrale e la dissezione, aiutata dal penumoperitoneo, Noi abbiamo l’abitudine di limitare la peritoneizzazione alla
è sempre molto facile a questo livello. porzione alta dell’incisione del mesocolon e questo gesto viene fatto
prima di modificare la posizione di partenza, una volta liberato
Liberazione del retto pelvico completamente il colon sinistro, in modo da evitare di muovere il
Non vi è nessuna specificità legata alla laparoscopia nel piccolo tenue e di dover cucire stando «di lato». I drenaggi di Redon non
bacino. L’opinione dei chirurghi che la praticano è che, una volta debbono fuoriuscire da un orifizio dei trocar perché il rischio di
appresa l’esposizione in questa regione, la visibilità è eccezionale e cellulite o, peggio ancora, di impianto neoplastico è elevato
tutti i nervi visibili senza sforzo. Nella donna, la sospensione lasciando il percorso di un tubo di drenaggio su tessuti già
dell’utero alla parete anteriore semplifica la dissezione. Noi la traumatizzati per tutta la durata dell’intervento, se non in parte
effettuiamo con un punto montato su ago retto che entra a livello dissecati da parte del penumoperitoneo. Noi impieghiamo una
sovra-pubico, passa attraverso l’utero e fuoriesce a livello sovra- controincisione. Bisogna utilizzare uno strumento pulito, appuntito,
pubico accanto al punto di entrata; se la paziente era stata tipo un porta-aghi, che viene introdotto da uno dei trocar superiori
isterectomizzata, potrà dimostrarsi utile inserire un dilatatore in (trocar 2 o 4) e fargli attraversare la parete sino alla cute che viene
vagina per iniziare il corretto piano anteriore. Nell’uomo, inseriamo incisa sulla sua salienza. Il drenaggio viene afferrato dallo strumento
il trocar sovra-pubico molto in basso, sotto controllo laparoscopico, dal lato perforato e reintrodotto in addome. Si può anche
in modo sistematico quando la dissezione deve arrivare sino al posizionare il Redon dopo esteriorizzazione del pezzo e lasciarlo
piano degli elevatori. La dissezione avviene nello stesso ordine che campato nella doccia parieto-colica aspettando la fine dell’intervento
in laparotomia: piano posteriore, piano anteriore, poi i laterali, per fissarlo e posizionarlo correttamente. Il tempo di realizzazione
iniziando dal lato destro che sta dalla parte dell’ottica. Al momento della stomia è identico; si pone una fettuccia a circondare la zona
della dissezione laterale bassa, a livello dei legamenti laterali, è scelta, che verrà esteriorizzata alla fine. Bisogna stare
preferibile non sollevare il retto come si fa classicamente ma, al particolarmente attenti, quando si esteriorizza un’ileostomia, che
contrario, è meglio farlo mettere in trazione dall’aiuto verso la non si torca al momento del passaggio parietale.
concavità sacrale; gli strumenti sono infatti abbastanza sottili da
In patologia neoplastica è obbligatorio chiudere gli orifizi dei trocar
potersi infilare tra le due fascie (Fig. 11). Si ha così un accesso diretto
da 10 mm e più, cosa che noi facciamo sistematicamente. Gli Autori
sulla regione ai legamenti laterali sezionando con le forbici i nervi
americani insistono sullo scrupoloso lavaggio degli orifizi dei trocar
che li costituiscono. Si vede perfettamente bene che l’arteria rettale
e della cavità peritoneale con soluzione di betadine.
media è piccola, raramente bilaterale e posta al disotto di questa
zona sul piano degli elevatori. Noi coaguliamo con il bipolare.
Paradossalmente, il rischio principale è di allargare troppo la RESEZIONE ANTERIORE DEL RETTO
dissezione tanto le zone più profonde sembrano superficiali e tanto CON ANASTOMOSI COLO-RETTALE ALTA
più che il pneumoperitoneo contribuisce ad aprire i tessuti lassi. Al
Deve essere riservata ai tumori della giunzione colorettale e del retto
disotto del legamento rettosacrale, poco definito nei malati anziani,
alto. Il paziente viene messo in posizione «da doppia equipe», in
la curva del sacro è praticamente davanti agli occhi e bisogna stare
modo da permettere di trovarsi pronti nel caso in cui il ripristino
attenti a dissecare verticalmente lungo gli elevatori e non nell’asse
della continuità intestinale, inizialmente previsto per via
dell’ottica, pena ritrovarsi sul coccige avendo sezionato i legamenti
addominale, si rivelasse tecnicamente impossibile e fosse necessario
rettococcigei. Analogamente, la dissezione antero-laterale è talvolta
confezionare un’anastomosi sec. Knight-Griffen.
così facile che il rischio è quello di partire troppo in avanti, verso lo
spazio para-vaginale nella donna o quello latero-prostatico La tecnica è essenzialmente quella della proctectomia con
nell’uomo, sarebbe a dire nella regione dei nervi erigendi. È quindi anastomosi bassa, ma limitando la dissezione distale. Ricordiamo
assolutamente imperativo aver ampiamente sopravanzato la che in caso di neoplasia della giunzione o del retto prossimale, una
dissezione posteriore ed anteriore prima di portarsi lateralmente; i sezione del retto 5 cm a valle del tumore è sufficiente, a condizione
bordi dell’aponeurosi di Denonvillers o del setto retto-vaginale di eseguire un’exeresi extra-fasciale del mesoretto corrispondente.
servono da reperi per terminare la liberazione rettale lateralmente. Ciò vuol dire che bisogna aprire il peritoneo pelvico, liberare il retto
Prima di sezionare il retto, bisogna individuare il polo inferiore del pelvico e talvolta confezionare l’anastomosi sul retto extra-
tumore. Questo è raramente visibile ed è indispensabile poter peritoneale, non dovendo essere completa la liberazione del retto
disporre di un endoscopio (almeno un rettoscopio rigido) per pelvico. Per la realizzazione dell’anastomosi, non vi è differenza
localizzare la zona di sezione individuata al tempo stesso mediante significativa tra anastomosi colo-rettale manuale ed anastomosi
transilluminazione dal chirurgo e dall’impronta di uno strumento colorettale meccanica eseguita per via addominale in termini di
smusso come l’aspiratore da parte dell’endoscopista. Il retto viene fistole e stenosi, di durata dell’intervento e del ricovero. È quindi
quindi chiuso e sezionato mediante applicazione di una suturatrice consigliabile, come raccomandato dalla società francese di chirurgia
mecanica (EndoGIA o ETS) con agrafe da 4,8 mm (caricatore blu), digestiva per ragioni di costi, eseguire in corso di resezione anteriore
eventualmente dopo lavaggio endoluminale con betadine. del retto un’anastomosi colorettale manuale, in tutti i casi in cui essa
sia realizzabile. [75] In laparoscopia, questa sutura manuale richiede
Esteriorizzazione del pezzo ed anastomosi colorettale grande esperienza e non può venir raccomandata attualmente. Non
Il pneumoperitoneo viene essuflato attraverso i trocar e si esegue vi è indicazione alla stomia né al drenaggio di principio.
una piccola laparotomia adattata al volume del tumore. Noi siamo In questo paragrafo verranno descritte solo le varianti alla tecnica
tornati all’incisione mediana eseguita sui due versanti dell’incisione precedente.
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Tecniche chirurgiche Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico I – 40-630
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I – 40-630 Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico Tecniche chirurgiche
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Tecniche chirurgiche Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico I – 40-630
deve permettere l’abbassamento senza trazione del colon, tenendo ¶ Confezione di un serbatoio colico
conto della lunghezza necessaria al confezionamento del serbatoio, Diversi studi prospettici randomizzati hanno mostrato come i
2 cm a valle della sinfisi pubica. Viene condotta come nel caso della risultati funzionali dell’anastomosi colo-anale con serbatoio fossero
proctectomia con anastomosi bassa (vedi sopra). Bisogna proseguire significativamente migliori di quelli con anastomosi coloanale
la dissezione pelvica il più in basso possibile, idealmente fino allo diretta. [26, 37, 44, 73] Uno studio suggerisce che l’impiego del colon
sfintere esterno, anche quando il bacino è profondo e stretto, come discendente distale sia preferibile, soprattutto in caso di sigma
capita spesso nell’uomo, perché è difficile terminare la liberazione ispessito o contratto o sede di diverticolosi. [32] L’aggiunta di un
della porzione distale del retto pelvico durante il tempo perineale, serbatoio costituito a spese dell’estremità colica piegata su sé stessa
salvo se non si abbia previsto un accesso transsfinterico. Prima di a forma di J riduce il numero e la frammentazione delle evacuazioni,
sezionare il retto, noi preferiamo sezionare il colon a monte, riduce la sensazione di bisogno imperioso e migliora la
esteriorizzarlo e confezionare il serbatoio. Si può in tal modo continenza. [85] Ogni volta quindi che le condizioni dei mesi lo
valutare sino a dove scenda l’apice di quest’ultimo e, al bisogno, permettono, noi confezioniamo un serbatoio colico a J. Diversi studi
adattare la tecnica ai rilievi eseguiti. hanno dimostrato come un serbatoio corto fosse sufficiente ed
evitava i disturbi nella defecazione segnalati invece con serbatoi più
Una clamp viene posta sul retto al disotto del tumore. Il retto viene
lunghi: noi eseguiamo serbatoi di 5-6 cm. [6, 36] Quando il serbatoio
chiuso trasversalmente al disotto della clamp impiegando una
colico a J non è realizzabile a causa di un meso troppo ispessito o
suturatrice meccanica lineare articolata o meno e viene sezionato a
troppo grasso, o perché la sua discesa in una pelvi stretta può
raso di quest’ultima. L’impiego di una pinza EndoGIA o ETS con
risultare difficile, sono possibili due alternative:
agrafe da 4,8 mm (caricatore verde) è preferibile quando il bacino è
troppo stretto. Si passa quindi al tempo perineale. – realizzare un’anastomosi colorettale bassa lateroterminale per via
transanale con una suturatrice meccanica circolare piuttosto che
In laparoscopia sono possibili due sequenze diverse per realizzare un’anastomosi coloanale diretta; [ 4 8 ] uno studio prospettico
la proctectomia totale, al pari di una AAP. Classicamente, si inizia randomizzato ha mostrato che, in questa situazione, l’anastomosi
con il tempo addominale che è del tutto simile a quello che si fa per colorettale bassa lateroterminale eseguita con stapler circolare aveva
le anastomosi basse, proseguendo la dissezione sino allo sfintere, un risultato funzionale identico a quello di un’anastomosi coloanale
cosa difficile a volte nell’uomo; si realizza quindi il tempo perineale. con serbatoio a J; [48]
Attualmente noi invertiamo questo ordine, iniziando dal tempo
– realizzare un’anastomosi coloanale con un altro tipo di serbatoio
perineale. I vantaggi nel trattare queste lesioni molto basse ove la
colico: la coloplastica trasversale; si esegue un’incisione
scelta tra le tecnice disponibili è talvolta difficile, sono di tre ordini: longitudinale lunga 8-10 cm sul colon, a circa 4-5 cm dall’estremità
si può confermare che sarà possibile conservare il canale anale e che del colon; si sutura poi questa incisione trasversalmente (Fig. 28);
non è necessario eseguire una AAP, che comporterebbe una modifica uno studio prospettico randomizzato ha mostrato che la coloplastica
della tecnica nel corso del tempo addominale; si verifica se è trasversale offre risultati identici a quelli del serbatoio a J. [22]
possibile confezionare un’anastomosi all’apice del canale anale o se L’estremità del colon viene ribaltata su sé stessa a forma di J. Il
ci si deve abbassare sino alla linea pettinata; si semplifica la serbatoio può essere confezionato in diversi modi: manualmente,
liberazione distale dell’ampolla rettale, difficile in laparoscopia, con due sopraggitti, anteriore e posteriore, in filo a lento
iniziando la sua liberazione per via bassa. È comunque riassorbimento 3 o 4/0 dopo aver realizzato un’incisione sul margine
indispensabile chiudere il lume e lavarlo con Betadinet a livello del antimesenterico del colon (Fig. 29A); con una suturatrice meccanica
canale anale prima di qualsiasi dissezione perirettale, in modo da lineare tipo GIA 90, ILA 75 o 100 o TLC della stessa lunghezza. Viene
non rischiare di insemensare la loggia di dissezione o chiudendo la eseguita un’apertura nella sede prescelta per l’apice del serbatoio e
cute se si è deciso di eseguire una AAP, o chidendo il lume con una poi si introducono le branche della suturatrice in ognuna delle due
borsa di tabacco al disopra del piano di sezione prescelto. Durante il anse del colon ripiegato. Azionando la pinza si realizza il serbatoio
tempo addominale, un’incisione sovrapubica permetterà di far (Fig. 29B). Se si prevede un’anastomosi manuale, l’orifizio di
fuoriuscire il pezzo operatorio e di realizzare il serbatoio colico a J. introduzione viene temporaneamente chiuso con filo montato; verrà
Questa inversione dei tempi di dissezione classici, inizialmente riaperto durante il tempo perineale. Se si prevede un’anastomosi
riservata agli interventi previsti in laparoscopia, ci ha convinto meccanica, vi si introduce subito l’incudine della suturatrice
abbastanza, tanto che oggi la impighiamo anche quando eseguiamo prescelta e lo si fissa con una borsa di tabacco. Si può anche
una proctectomia per via laparotomica. confezionare il serbatoio introducendo le branche della suturatrice
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I – 40-630 Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico Tecniche chirurgiche
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Tecniche chirurgiche Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico I – 40-630
Figura 33 Anastomosi
coloanale manuale. Abbassa-
mento del serbatoio colico a
«J» attraverso il manicotto
muscolare rettale. L’estremità
del serbatoio deve arrivare
senza trazione sino alla linea
pettinata.
Figura 34 Anastomosi
coloanale manuale. Un’aper-
tura trasversale di 2-3 cm
viene praticata all’apice del
serbatoio, ove l’anastomosi
viene confezionata a punti
staccati in filo a lento riassor-
bimento 3/0.
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Figura 36 Anastomosi coloanale con ribaltamento del moncone rettale (tecnica di Hautefeuille [28]). Il moncone rettale affon-
dato viene everso per via transanale (A). Viene poi sezionato qualche millimetro al disopra della linea pettinata (B). Col progredire
della resezione, si passano dei punti sui margini del canale anale, tenuti in attesa (C). Il serbatoio colico viene quindi abbassato at-
traverso l’ano e l’anastomosi confezionata a punti staccati in filo a lento riassorbimento 3/0 (D).
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Tecniche chirurgiche Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico I – 40-630
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I – 40-630 Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico Tecniche chirurgiche
contaminazioni settiche. Si asporta la linea delle agrafe ed il colon TECNICA MEDIANTE LAPAROSCOPIA
viene orlato alla cute o fissato al tessuto sottocutaneo a punti staccati Istallazione e posizione dell’equipe sono già stati descritti in
extramucosi in filo a lento riassorbimento 4/0. Si passano 4 punti ai occasione delle resezioni basse (vedi sopra). Il primo tempo avviene
4 punti cardinali e poi, in ogni quadrante, altri due punti. con il chirurgo a destra ed il monitor sulla sinistra del malato. Se si
L’esplorazione digitale della colostomia permetterà di assicurarsi impiega un robot a comando vocale od ottico, esso viene posto in
sull’assenza di stenosi cutanea o parietale. La colostomia viene alto ed a sinistra, con l’aiuto più in basso, a lato del bacino del
subito protetta con un sacchetto. malato.
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Tecniche chirurgiche Chirurgia del cancro del retto con accesso laparotomico e laparoscopico I – 40-630
Quando si accede al promontorio, l’operatore si sposta verso la Con una pinza ad anelli passata attraverso l’incisione cutanea e nel
spalla destra del malato ed il monitor viene messo in asse all’arto tunnel parietale, si afferra l’estremità del colon a livello della linea
inferiore sinistro; l’aiuto si sposta verso la spalla sinistra ed il robot delle agrafe. L’estremità del colon viene portata alla cute che dovrà
a livello del bacino. La strumentista resta tra le gambe del malato oltrepassare di 2-3 cm, controllando l’assenza di torsioni assiali o
sino al tempo perineale. laterali nel tunnel extra-peritoneale. Deve restare spontaneamente
Il trocar 4 può talvolta essere inserito a livello del sito scelto per la in questa posizione senza essere fissata ai margini dell’aponeurosi o
colostomia; in caso contrario deve essere messo sufficientemente a del peritoneo. Se l’estremità del colon si retrae, ciò vuol dire che il
distanza affinché la cicatrice non vada ad interferire con il sacchetto colon non è stato mobilizzato a sufficienza e che vi è un rischio di
della stomia. invaginazione della stomia. La conclusione dell’intervento è uguale
a quella descritta in laparotomia.
¶ Liberazione del colon sinistro e legature vascolari
Sono molto vicine a quelle che si fanno in caso di anastomosi TEMPO PERINEALE
colorettale alta senza distacco dell’angolo sinistro. L’apertura della In laparotomia, il tempo perineale dell’AAP può essere eseguito da
doccia parietocolica sinistra risale al disotto dell’angolo sinistro; il un secondo chirurgo. Questa chirurgia in doppia equipe inizia non
colon libero permette infatti sempre, salvo precedenti particolari, di appena il chirurgo del tempo addominale disseca la porzione bassa
eseguire una colostomia in fossa iliaca sinistra senza trazioni con del retto pelvico ed ha diversi vantaggi: accorcia la durata
l’apice dell’ansa sigmoidea. Le legature vascolari rispettano il dell’intervento; permette di verificare che i piani di dissezione siano
peduncolo colico superiore sinistro ed il mesocolon sigmoideo viene gli stessi; permette, una volta asportato il pezzo, di controllare
sezionato in direzione dell’apice del sigma stesso. l’emostasi del perineo in modo contemporaneo per via alta e bassa.
In laparoscopia, la posizione degli strumenti, dei trocar e del
¶ Liberazione del retto pelvico materiale rende impossibile la mobilizzazioine dei due arti inferiori,
indispensabile all’accesso perineale e quindi il lavoro
È identica a quella realizzata per un’ansastomosi colorettale bassa.
contemporaneo di due equipe. Il tempo perineale dell’AAP può
Anche qui è importante scendere il più in basso possibile,
essere fatto tanto prima che dopo la dissezione addominale, ma
soprattutto in avanti e lateralmente nell’uomo e sempre sino agli
allora i trocar vengono lasciati in sede per completare l’emostasi
elevatori, perché può essere difficile concludere la liberazione della
pelvica meglio visibile dall’alto, riprendere l’esplorazione ottica della
porzione inferiore del retto pelvico, anche se si resecano ampiamente
zona di exeresi e concludere l’intervento (discesa dell’epiploon e
gli elevatori.
colostomia) a condizione di aver chiuso l’incisione, sia in modo
definitivo durante il tempo perineale, sia, in caso di difficoltà,
¶ Omentoplastica. Peritoneizzazione
transitoriamente con una pinza per evitare la fuoriuscita di anidride
Se si decide di realizzare un’omentoplastica, è preferibile farla subito carbonica.
per evitare di prolungare l’incisione mediana in caso di conversione
successiva ed evitare ripetute mobilizzazioni del letto e dell’intestino ¶ Chiusura dell’ano ed incisione cutanea perineale
tenue. In effetti, il malato deve essere messo in anti-Trendelemburg
Quando si è certi di dover eseguire un’AAP, sarà meglio chiudere
durante questo tempo ed in Trendelemburg durante il tempo
l’ano sin dall’inizio dell’intervento per evitare l’eventuale
colo-rettale.
contaminazione del campo perineale con le feci. L’ano viene chiuso
Si effettua uno scollamento coloepiploico completo e poi si libera con una borsa di tabacco con un punto montato n° 1. I capi del filo
progressivamente da destra verso sinistra l’epiploon della grande si tengono su una pinza di repere e serviranno per esercitare trazione
curva gastrica sezionando, previa applicazione di clip o impiego di durante la dissezione. Dopo questo tempo settico, si eliminano gli
coagulazione bipolare, il peduncolo gastroepiploico destro e poi, con strumenti che sono serviti a chiudere l’ano e ci si cambiano i guanti.
coagulazione bipolare, i vasi retti tra l’arcata della grande curva e lo L’incisione cutanea perineale è solitamente circolare, a circa 2 cm
stomaco. L’epiploon viene in tal modo peduncolizzato sul suo dall’ano affondato. È anche possibile eseguire un’incisione ellittica o
versante sinistro. Verrà fatto scendere in doccia laterocolica sinistra a forma di ferro di cavallo nei pazienti obesi (Fig. 46). Per facilitare
con un percorso diretto sino al piccolo bacino una volta pronta od l’esposizione, si pongono sei pinze di Allis sui margini dell’incisione
esteriorizzata la colostomia. cutanea: una alle ore 12, una alle 6 e due su ogni lato. Due pinze di
La peritoneizzazione dell’angolo duodenodigiunale è obbligatoria in Ombredanne sostituiscono rapidamente i fili di trazione dell’ano. Si
laparoscopia; l’assenza di accollamento, abituale, rende il rischio di incide sul davanti col bisturi elettrico il tessuto cellulare lasso ed il
strangolamento del tenue dietro il mesocolon particolarmente rafe anobulbare od anovulvare. Posteriormente, si incide il tessuto
elevato e talvolta tardivo. In compenso, non abbiamo trovato in cellulare sottocutaneo sino alla punta del coccige. Lateralmente, si
letteratura, né nella nostra esperienza, motivi per peritoneizzare il seziona il grasso delle fosse ischiorettali sino alla faccia profonda
piccolo bacino nel caso in cui si sia eseguita un’omentoplastica dei muscoli elevatori che viene esposta (Fig. 47). Un divaricatore di
peduncolizzata, cosa che facciamo sempre. Non abbiamo ancora Beckmann può essere inserito.
visto occlusioni postoperatorie o di ernie perineali.
¶ Dissezione del retto perineale
¶ Confezione della colostomia in fossa iliaca sinistra
La dissezione viene fatta da dietro in avanti. Si inizia quindi la
La dissezione della cute sino al peritoneo è identica a quella descritta dissezione posteriormente per ritrovare il piano dello scollamento
per la tecnica in laparotomia (vedi sopra); lo scollamento del presacrale, eseguito durante il tempo addominale. L’ano affondato
peritoneo, col tampone montato o col dito, viene controllato viene tirato in avanti ed il rafe anococcigeo viene sezionato col
dall’ottica intra-addominale. La dissezione sotto-peritoneale può bisturi elettrico sulla punta del coccige. Si inserisce un dito
essere portata frontalmente in laparoscopia, tirando sul peritoneo nell’orifizio così creato che va a trovare, al davanti del coccige, il
parietale con una pinza come si fa per scollare il peritoneo parietale piano di scollamento presacrale del tempo addominale. L’orifizio
nel trattamento dell’ernia inguinale eseguita per via viene ingrandito su tutti i lati sino alle fibre posteriori dei muscoli
transperitoneale. Un dito, infilato nello scollamento eseguito per elevatori. L’aiuto tira l’ano affondato verso sinistra, mettendo in
l’orifizio della stomia, scende il più in basso possibile al davanti tensione l’elevatore dell’ano destro. L’indice sinistro del chirurgo
della fascia. Si individua la zona ove appare l’estremità del dito al introdotto nello scollamento presacrale tende le fibre muscolari rosse
disotto del peritoneo sollevato e si completa il percorso con gli dell’elevatore sinistro che viene sezionato su pinze o col bisturi
strumenti endoscopici chiedendo all’aiuto di tenere ben chiusa la elettrico da dietro verso l’avanti o raso della parete pelvica (Fig. 48).
cute in modo da evitare la desufflazione del penumoperitoneo. La stessa manovra viene eseguita sul lato destro per sezionare
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¶ Trattamento della ferita perineale Emostasi non soddisfacente e/o contaminazione settica
intraoperatoria della ferita perineale
La scelta se affondare subito o meno il perineo, dipende dalla
risposta a due domande: L’attitudine classicamente raccomandata era di non chiudere il
perineo e di lasciare un drenaggio capillare con una sacca di
– l’emostasi è soddisfacente o meno (persistenza di un’emorragia in Miculicz nella quale di sono stipati diversi zaffi (Fig. 54). Gli zaffi
cavità pelvica nonostante la coagulazione, le legature, il vengono progressivamente mobilizzati e rimossi uno ad uno;
tamponamento temporaneo)? l’ultimo viene asportato al massimo in ottava giornata
– vi è stata o meno una contaminazione settica intra-operatoria della postoperatoria e la sacca stessa asportata in anestesia generale, causa
ferita perineale, solitamente da apertura accidentale del retto? il dolore, massimo entro la decima giornata postoperatoria.
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VARIANTI TECNICHE
¶ Intervento di Hartmann
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