UNGARETTI

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UNGARETTI

Giuseppe Ungaretti nacque il 10 febbraio 1888 ad Alessandria d'Egitto, da genitori italiani. Trascorse la sua infanzia e
adolescenza in Egitto, dove entrò in contatto con la cultura araba e imparò a parlare l'arabo e il francese. Nel 1912 si
trasferì in Francia per studiare all'Università di Parigi, ma l'inizio della Prima Guerra Mondiale lo costrinse a tornare in
Italia, arruolandosi come volontario.Durante la guerra, Ungaretti combatté in trincea e visse esperienze drammatiche
che avrebbero influenzato profondamente la sua poetica. Caratteristiche distintive:

 L'ermetismo: Ungaretti è spesso associato al movimento dell'ermetismo, una corrente poetica che privilegiava
l'uso di un linguaggio essenziale, immagini forti e una sintassi minimale. Le sue poesie si caratterizzano per
l'economia di parole e l'intensità emotiva.

 La guerra e l'esistenza umana: L'esperienza di Ungaretti durante la guerra influenzò profondamente la sua
poetica. Le sue poesie riflettono sulla sofferenza umana, sulla fragilità dell'esistenza e sulla ricerca di senso in
un mondo segnato dalla violenza e dal dolore.

Opere principali : "Il porto sepolto" (1916), "L'allegria", "Sentimento del tempo" (1933), "Vita d'un uomo" (1969).

La poetica dell'attimo è un aspetto centrale nella poesia di Giuseppe Ungaretti. Egli si concentra sull'importanza di
catturare e dare voce all'attimo presente, rendendo tangibili le esperienze fugaci e le emozioni più intense. Ungaretti
crede che la vita sia effimera e che l'unico modo per afferrarla sia attraverso l'attimo. Nella poesia di Ungaretti, l'attimo
può rappresentare una gamma di esperienze, dalle gioie fugaci agli istanti di dolore e di sofferenza. Egli crede che sia
nell'attimo che si manifesta la vera essenza della vita, e quindi, attraverso la poesia, cerca di preservare e dare un
significato a questi momenti preziosi.Un esempio di questa poetica dell'attimo si può trovare nella sua poesia
"Mattina", in cui Ungaretti descrive un'aurora luminosa e fugace:

"M'illumino d'immenso." Questi versi brevi e incisivi catturano l'esperienza di un momento di rivelazione, in cui l'io
poetico si apre all'immensità del cosmo e si fonde con essa. L'attimo presente diventa un momento di illuminazione e
di connessione con l'universo.La poetica dell'attimo di Ungaretti è intrisa di una profonda consapevolezza dell'effimero
e della transitorietà della vita. Egli cerca di cogliere l'attimo presente, valorizzandolo e rendendolo eterno attraverso la
poesia. Questo approccio poetico permette a Ungaretti di esprimere la bellezza, l'intensità e l'urgenza della vita,
nonostante la sua fugacità.Il "Sentimento del tempo" è una raccolta poetica di Giuseppe Ungaretti pubblicata nel
1933. È un'opera in cui l'autore riflette profondamente sul concetto del tempo e sulla sua influenza sulla vita umana.Il
titolo stesso, "Sentimento del tempo", suggerisce una consapevolezza emotiva e interiore rispetto alla dimensione
temporale. Ungaretti esplora il modo in cui il tempo influenza le nostre esperienze, le nostre emozioni e la nostra
percezione del mondo.Nelle poesie di questa raccolta, Ungaretti cerca di catturare l'essenza dell'attimo presente,
mettendo in luce la fugacità della vita e la caducità di tutto ciò che ci circonda. Il tempo diventa quindi una forza
inesorabile che modella la nostra esistenza, ma che allo stesso tempo ci sfugge, portando con sé la perdita, la
separazione e la consapevolezza della nostra finitezza.

Se L’Allegria è stata la raccolta in cui Ungaretti aveva racchiuso quella che era stata, in senso assai ampio, la sua giovinezza
raccontando della ricerca di un’identità dopo gli anni passati a girovagare, delle sperimentazioni figlie della fascinazione per
le avanguardie d’inizio Novecento fino all’esperienza, grandiosa e tragica, della prima guerra mondiale, la sua seconda,
importante raccolta, intitolata Sentimento del tempo segna invece una parte diversa della vita del poeta, quella della
maturità, in cui anche l’approccio e lo stile di scrittura si modificano profondamente.

Esistono diverse affinità tra la fase poetica rappresentata da L’Allegria e quella che trova la sua espressione in Sentimento
del tempo, ad esempio non muta l’approccio rigoroso di Ungaretti al proprio lavoro, l’esigenza di sottoporre i suoi scritti a
revisioni continue e che porta questa seconda raccolta a conoscere ben tre diverse edizioni, la prima nel 1933, l’ultima nel
1943. Sentimento del tempo è il prodotto di una nuova fase poetica ungarettiana, segnata dalla fine dello sperimentalismo
e dall’adozione di uno stile scrittorio che si potrebbe dire più tradizionale, e che vede anzitutto l’abbandono della poetica
della “parola nuda” in favore dell’uso di versi più complessi e lunghi; nelle poesie di Ungaretti compaiono endecasillabi,
novenari e settenari. Anche sotto il profilo contenutistico esistono diverse differenze, che sono probabilmente quelle più
incisive e di rottura rispetto allo stile de L’Allegria, giacché i temi della scrittura smettono di essere legati all’esperienza
personale, per diventare più generali, astratti, come appunto il tema dello scorrere del tempo, che apre alla riflessione sulla
limitatezza dell’esperienza umana e sulla morte. Un tema che emerge anche in Sentimento del tempo, il componimento
che dà il titolo a tutta la raccolta nella sua versione definitiva.

Tutta la narrazione si svolge negli appena otto versi da cui emerge un quadro rarefatto, quasi astratto. Immagini legate al
paesaggio, e quindi a una qualche forma di concretezza, si limitano a:
• vv. 1-4, in cui Ungaretti descrive l’ombra viola (v. 2) dell’ultimo raggio di sole mentre tramonta sul giogo meno alto (v.
3), cioè sul colle più basso, modo per rimarcare la bassa posizione della luce e perciò la prossimità del tramonto;

• l’ultimo riferimento a una dimensione spaziale concreta è al v. 3, con quel riferimento alla lontananza della luce del
sole che illumina il paesaggio alla vista del poeta;

• i primi quattro versi trasmettono l’idea di un tempo rallentato e di spazi ampi attraverso l’uso del gerundio in Cadendo
(v. 2) e, soprattutto, al v. 4 con l’uso di parole ampie e il gioco di ridondanze delle consonanti l e n e della vocale a,
estremamente efficace in questo senso il binomio costruito da lontananza aperta;

• la metà del v. 4 segna l’ultimo riferimento a una dimensione concreta, spaziale e temporale, e l’ingresso nel racconto di
una dimensione più marcatamente personale; si può dire che questa parte cominci dalla parola misura che collega il
momento catturato nei versi precedenti a quelli successivi.

"Sentimento del tempo" è una raccolta poetica di Giuseppe Ungaretti pubblicata nel 1933. La raccolta esplora il tema del
tempo e la sua influenza sulla vita umana, affrontando la transitorietà dell'esistenza e la consapevolezza della
mortalità.Ungaretti riflette sulle esperienze del presente, sulla nostalgia per il passato e sulla consapevolezza che tutto ciò
che è stato vissuto è destinato a svanire. Le poesie esprimono una profonda meditazione sulla caducità delle cose e sulla
necessità di cogliere l'attimo presente, poiché solo in esso si può trovare un senso di pienezza e di intensità.

La trama della raccolta non segue una narrazione lineare, ma è piuttosto una successione di momenti, immagini e
riflessioni che si intrecciano per creare un ritratto complesso del rapporto tra tempo, memoria e esperienza umana. I versi
di Ungaretti sono caratterizzati da un linguaggio essenziale e una sintassi minimale, che danno vita a immagini suggestive e
dense di significato.

Il significato principale di "Sentimento del tempo" risiede nella consapevolezza della fugacità della vita e nella ricerca di un
senso di permanenza e significato all'interno di questa condizione effimera. Ungaretti esplora il modo in cui il tempo
influisce sulla memoria, sulla nostra percezione del passato e sulla costruzione della nostra identità.

Il collegamento tra "Sentimento del tempo" e il tema del tempo e della memoria è strettamente legato alla riflessione sul
valore dell'attimo presente. Ungaretti sottolinea l'importanza di cogliere e dare valore al presente, in quanto è l'unico
momento tangibile e reale che abbiamo. La memoria diventa quindi un mezzo per preservare e dare senso alle esperienze
passate, ma è sempre condizionata dallo scorrere del tempo e dalla sua inevitabile distorsione.

In conclusione, "Sentimento del tempo" di Giuseppe Ungaretti è una raccolta poetica che affronta il tema del tempo e della
memoria. Attraverso versi essenziali e suggestivi, l'autore esplora la transitorietà dell'esistenza umana, la necessità di
cogliere l'attimo presente e la consapevolezza della caducità delle cose. La raccolta invita il lettore a riflettere sul valore del
tempo, della memoria e sulla ricerca di un senso nella brevità della vita umana

La sua poesia, spesso caratterizzata da un linguaggio essenziale e una profonda introspezione, affronta il fluire del
tempo e la memoria come strumento di comprensione e interpretazione del passato. Analizziamo come questi temi si
manifestano nella poesia di Ungaretti:

1. L'immutabilità del tempo: Ungaretti riflette sulla natura mutevole e fugace del tempo. Le sue poesie spesso
catturano l'essenza di un momento fugace, cristallizzando l'esperienza del presente. Tuttavia, il tempo stesso è
percepito come un flusso inarrestabile, che porta con sé la perdita e la transitorietà delle esperienze umane.

2. La memoria come conservatrice dell'essere: La memoria occupa un ruolo centrale nella poesia di Ungaretti. Egli
esplora come la memoria possa fungere da conservatrice dell'essere, permettendo di preservare frammenti di
esperienze e di dar loro significato nel contesto del tempo trascorso. La memoria diventa un mezzo per riaffermare
l'esistenza e la continuità dell'individuo nel fluire del tempo.

3. La memoria come strumento di ricerca dell'identità: Ungaretti si interroga sulla capacità della memoria di rivelare
l'essenza più profonda dell'individuo e di riconnetterlo con le proprie origini e radici. La ricerca della propria
identità diventa un tema ricorrente, in cui la memoria svolge un ruolo cruciale nel risalire alle proprie origini e nel
riaffermare la propria esistenza nel tempo.

4. La memoria come consolazione e rimpianto: Nelle poesie di Ungaretti, la memoria può anche essere fonte di
consolazione e rimpianto. Attraverso la memoria, l'individuo può rivivere i momenti di gioia e felicità passati, ma
può anche confrontarsi con la perdita e il dolore. La memoria diventa un modo per affrontare le emozioni
contrastanti associate all'esperienza umana e per trovare una qualche forma di conforto nel ricordo.

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