Il Biondo Eckbert

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Der blonde Eckbert è una fiaba romantica scritta da Ludwig Tieck alla fine del Settecento.

[1]
Apparve per la prima volta nel 1797 in un volume raccolto di racconti popolari pubblicato da
Tieck sotto l'editore Friedrich Nicolai a Berlino. Per alcuni letterati e storici, la pubblicazione
di Eckbert rappresenta l'inizio di un movimento romantico specificamente tedesco.

Eckbert vive una vita idilliaca, appartato in un castello nel cuore di una foresta nei monti
Harz , con sua moglie Bertha. I due trovano la felicità nel loro rifugio lontano dalle influenze
corruttrici della società. Non hanno figli ma si godono la vita insieme. Phillip Walther, l'unico
contatto di Eckbert con la società, infrange questa armonia durante una visita all'inizio della
storia. Walther era diventato un caro amico di Eckbert nel corso degli anni poiché i due
cavalcavano spesso per la tenuta di Eckbert . Eckbert si sente in dovere di condividere il suo
segreto con Walther come suo unico confidente. Invita Walther a passare la notte e godersi
le familiarità e cenare con Bertha. Rivela il segreto della sua infanzia e inizia la trama .

Bertha è fuggita da una vita di fame, povertà e abusi in giovane età. Si è trovata al centro di
liti tra sua madre e suo padre. È scappata dalla loro casa pastorale, ha chiesto l'elemosina
per le strade e si è fatta strada nei boschi. Una donna anziana portò Bertha in una capanna
e le insegnò a tessere, filare e leggere mentre vivono insieme agli animali della vecchia: un
cane e un uccello magico. L'uccello antropomorfo canta una varietà di canzoni racchiuso dal
concetto di Waldeinsamkeit , [9] o la sensazione di essere solo nella foresta, e l'uccello
depone ogni giorno una pietra preziosa. I canti degli uccelli iniziano e finiscono sempre con
Waldeinsamkeit . Ad esempio:

Bertha e la vecchia trovano piacevole questa disposizione, ma Bertha desidera


ardentemente incontrare un cavaliere delle storie che ha letto. Dopo sei anni di convivenza
con la vecchia, Bertha ruba una borsa di pietre preziose e se ne va di casa, portando con sé
l'uccellino. Mentre scappa, si rende conto che la vecchia e il cane non potranno sopravvivere
senza di lei. Si rammarica della sua decisione e vuole tornare indietro, ma poi si imbatte nel
villaggio della sua infanzia. Viene a sapere della morte dei suoi genitori e decide di andare in
città invece di tornare dalla vecchia. Affitta una casa e trova una governante, ma si sente
minacciata dal fatto che l'uccello continua a cantare più forte, su come gli manca la foresta.
L'uccello la terrorizza e lei lo strangola mentre se ne va e sposa Eckbert. Walther ascolta
questa storia, la rassicura che può immaginare l'uccello e il cane "Strohmian". Walther e
Bertha si ritirano a letto mentre Eckbert si preoccupa se la sua familiarità con Walther e la
storia lo comprometteranno.

Bertha si ammala e giace morente poco tempo dopo aver confessato i suoi peccati a
Walther.
Eckbert sospetta che Walther possa essere la causa delle condizioni di Bertha. Crede che
Walther possa aver pianificato segretamente la morte di Bertha. La sua paranoia e i suoi
sospetti diventano più intensi dopo che si è reso conto che Walther ha rivelato il nome del
cane di Bertha, Strohmian, quando lei non lo ha mai menzionato durante la storia. Eckbert
incontra Walther nel bosco durante un giro e spara al suo amico. Eckbert torna a casa per
trovare sua moglie mentre muore per la coscienza sporca.

Dopo la morte della moglie e dell'amico, Eckbert trova conforto nelle frequenti escursioni da
casa sua e fa amicizia con un cavaliere di nome Hugo. Eckbert soffre di rimorsi di coscienza
dopo aver assistito alla morte di sua moglie e aver ucciso il suo amico. Diventa paranoico e
trova sempre più difficile districare la percezione della realtà con la sua immaginazione.
Hugo sembra essere il suo amico assassinato Walter e sospetta che Hugo potrebbe non
essere suo amico e rivela il segreto dell'omicidio di Walther. Eckbert fugge impaurito nella
foresta e si imbatte nel luogo in cui la vecchia ha trovato Bertha da bambina e l'ha condotta
attraverso la foresta. Sente un cane che abbaia. Riconosce il suono del meraviglioso canto
degli uccelli. Alla fine incontra la vecchia che lo riconosce immediatamente. Lo maledice per
il furto e la partenza improvvisa di Bertha. La vecchia dice a Eckbert che era Walther e
Hugo, allo stesso tempo, e che lui e Bertha sono fratellastri dello stesso nobile padre. Bertha
era stata mandata via di casa per vivere con un pastore. Questa notizia della sua relazione
incestuosa colpisce profondamente la costituzione già indebolita di Eckbert. Scende
rapidamente nella paranoia, nell'illusione e nella follia urlando in agonia prima di morire.

L’opera racconta le devastanti conseguenze di una decisione sbagliata.


Bertha è una giovane ragazza, tanto buona quanto goffa: non riuscendo a trovare il proprio
posto nel mondo, fugge di casa venendo poi accudita e “adottata” da una vecchia signora.
L’anziana donna possiede un cane di nome Strohmian e un particolare uccello canterino
capace di deporre uova al cui interno sono contenute pietre preziose. Venuta a conoscenza
di questa particolare fortuna, Bertha decide di rubare il pennuto e scappare nuovamente in
cerca di una nuova esistenza.

Anni dopo, la donna è sposata con il cavaliere Eckbert, di fascino fisico e mentale non
indifferente, e i due coniugi sono impegnati a raccontare la singolare storia al loro caro
amico di vecchia data, Walther. Da questo momento, la trama subisce un profondo
cambiamento trasformandosi da racconto leggero a cupa condizione dell’animo,
evidenziando inquietanti dettagli sui personaggi. Difatti Walther, di fronte ad una Bertha che
non riesce a ricordare il nome del cane della sua “madre adottiva”, stupisce i due sposi (e il
lettore) pronunciando il nome dell’animale domestico.

Si susseguono allora una serie di eventi particolarmente oscuri, dalla morte di Walther per
mano di un sospettoso Eckbert, fino ad un nuovo incontro tra il cavaliere e un misterioso
soggetto: Hugo. Ben presto, il protagonista omonimo della favola si renderà conto di quante
somiglianze leghino il nuovo amico al primo, ormai deceduto, fino a scoprire che le due
identità fanno parte di una sola. Infatti, sia Walther che Hugo sono proiezioni e maschere
della vecchia signora, nonché strega, la quale anni prima aveva cresciuto con amore e
pazienza Bertha, prima che la ragazza compisse il suo tradimento.

Il dualismo delle anime incorporate in un’unica entità, capace di sdoppiarsi e sconvolgere le


vite altrui, non è l’unico presente all’interno della vicenda. Anche la storia d’amore di Eckbert
e Bertha, apparentemente felice, nasconde un macabro segreto: i due, su confessione della
strega, altro non sono che fratellastri. Moglie e marito uniti, inconsapevolmente, da una
relazione incestuosa, incapaci dunque di trovare una reale serenità sotto il velo d’illusione
creato intorno a loro. Le amicizie e l’esistenza dei due coniugi si sdoppiano come a formare
due immagini opposte allo specchio, appartenenti tuttavia alla stessa fonte.

Non solo: i personaggi di Eckbert e Bertha risultano essere estremamente complementari.


Da un lato, nella prima parte della favola, Eckbert si presenta come un uomo risoluto,
composto, silenzioso. D’altra parte, Bertha conserva ancora quello spirito giovanile,
animando la serata in compagnia di Walther con la sua intensa e curiosa storia e quindi
rappresentando il colore più acceso nella tavolozza che compone la tela della serata in
compagnia. Poi, avviene lo scambio: Bertha, scioccata dalla conoscenza che Walther
possiede del suo passato, si isola ancora di più dal resto del mondo, chiudendosi nel
mutismo, nella paura, nel senso di colpa riaffiorato. Invece, il cavaliere spezza le catene
della sua apparente tranquillità, lasciando che il panico e il terrore si manifestino in maniera
accesa e violenta, arrivando anche al punto di uccidere il proprio amico più caro pur di
garantire alla moglie il silenzio più totale sulla vicenda passata. Allo stesso modo, anche la
strega incarna una vera e propria dicotomia: una signora anziana, di buffe apparenze ma
dalle nobili intenzioni, che prende in cura una ragazza in estremo bisogno di aiuto. Poi, una
fredda anima in cerca di vendetta o forse soltanto desiderosa di impartire una lezione,
stravolgendo completamente la vita della “figlioccia”.

Lo specchio è andato in frantumi e rimangono alla fine della storia solo alcuni pezzi di una
trama sconnessa e distrutta, come su di un palcoscenico dove si svela un solo attore dietro
a due maschere differenti.
I due coniugi erano in origine solo uno, una famiglia, destinati ad essere uniti solo dal
legame di sangue. La strega era una donna sola e in solitudine, ora sdoppiatasi per
perseguire il suo scopo finale.

La strada, dapprima percorsa insieme da Bertha ed Eckbert, ora si è spaccata in due,


lasciandosi dietro il vuoto ed un bivio misterioso senza fine.

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