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COMUNE DI UDINE

Edifici e ambiti urbani tutelati Fascicolo 1 N. Scheda 1 Ambito

Dati generali

Denominazione Palazzo Municipale

Localizzazione piazzetta Lionello, via Cavour, via


Rialto, piazza Libertà
Datazione 1911-1932

Autore arch. Raimondo D’Aronco

Oggetto palazzo per uffici

Proprietà pubblica
Proprietari Comune di Udine
Grado di Utilizzo utilizzato
parzialmente utilizzato
non utilizzato

Riferimenti archivistici
Dati Catastali Fg. 35 mapp. 204
Riferimenti Centro cat. Villa Manin 21348; Gallerie del Progetto di Palazzo Morpurgo archivio D’Aronco.
archivistici Nell’archivio Comunale sono conservati tutti i fascicoli relativi alle varie fasi progettuali ed alla lunga e laboriosa realizzazione dell’edificio.
(disegni costruttivi, corrispondenza con la Committenza e i vari fornitori, contratti, documentazione di cantiere, etc.)

Riferimenti Civici Musei di Udine: fondo Friuli, fondo Pignat (inizi Novecento: case demolite, dal 1925), fondo Brisighelli (1912 e seguenti);
fotografici Archivio Italia Nostra

Riferimenti Italia Nostra Sez.di Udine, Conservare il novecento, Manifesto architettura del Novecento, Udine, 2000, n.24; Quad. centro cat. beni cult.,
bibliografici Arch. del Novecento nel Friuli Venezia Giulia, vol.20, Udine, 1989, p.42; R. D’Aronco, Progetto di esecuzione del Nuovo Palazzo
Comunale di Udine, Torino, 1911; D’Aronco architetto, catalogo della mostra, a cura di M. Pozzetto e E. Quargnal, Milano, 1982, pp.195-
212; M. Nicoletti, Raimondo D’Aronco e l’architettura Liberty, Roma-Bari, 1982, pp.190-192; Le arti a Udine nel Novecento, a cura di I.
Reale, Venezia, Marsilio, 2000, p. 339; S.Polano, Guida all’architettura italiana del Novecento, Milano, Electa, 1991, p.274; M. Piacentini,
L’edilizia moderna di Raimondo D’Aronco, nel "Il giornale di Udine", 13 aprile 1913; M. Nicoletti, Raimondo D’Aronco, "Metron", n.52 del
1954; E. Mattioni, Liberty segreto di Raimondo D’Aronco, "L’architettura, cronache e storia", n.7 del 1956; C. Varnier, Raimondo D’Aronco
in Friuli, "Rassegna Tecnica" n. 4 del 1981; V.Z.Simonitti, Il Palazzo Comunale di Udine di R. D’Aronco: una pagina della storia dell’arch.
friulana da riscrivere, in "atti del congr. int. di studi su R. D’Aronco e il suo tempo", Udine, 1982, pp.212-215; V. Freni, C. Varnier,
Raimondo D’Aronco l’opera completa, Padova, 1983, pp.179-182; D. Barillari, Raimondo D’Aronco, Roma-Bari, 1995 pp. 121-131;135;
AAVV, "La sala del popolo" nel palazzo D’Aronco, in "Rassegna Tecnica del FVG", gennaio-febbraio 1996 pp.22-25; D. Barillari, G.
Bucco, Il palazzo Municipale di Udine Italia Nostra, Restaurare l’architettura contemporanea. Progetti, teorie, realizzazioni. Atti del conv.
naz. 26 febbraio 1999 p.49; Italia Nostra, Architettura e oblio. Opere di Raimondo D’Aronco tra Italia e Turchia, Gorizia, 1994 pp.20-34;
Provincia di Udine, Le guide del Friuli Venezia Giulia, vol.10 Cooperativa Alea Udine, 1997, p.34; Nuovo Liruti, Dizionario Biografico dei
Friulani, a cura di C. Scalon, C. Griggio, G. Bergamini, vol. 3 l'Età contemporanea, Forum, Editrice Universitaria Udinese srl, 2011, pp.
656-661; 1135-1142; 2249-2251; 2316-2321; 3139-3143
COMUNE DI UDINE
Edifici e ambiti urbani tutelati Fascicolo 1 N. Scheda 1 Ambito

Vincoli e tutele
Beni culturali (art. 10 D. Lgs. 42/2004, ex L. 1089/1939, ex D. Lgs 490/1999)
Beni con interesse culturale accertato (artt. 12, 13 D. Lgs. 42/2004)
Beni paesaggistici (art. 136 D. Lgs. 42/2004, ex L. 1497/1939)
Fascia di 150 m dalle acque pubbliche (art. 142 D. Lgs. 42/2004, ex L. 431/1985)
Aree a rischio archeologico - sottoposte a verifica (artt. 12, 13 D. Lgs. 42/2004)

Descrizione
L’edificio è frutto di un lungo iter progettuale iniziato nel 1887, che ha comportato la sostituzione di un tessuto urbano di casette in stile
gotico (una delle quali verrà ricollocata in piazza XX Settembre) e dell’antica sede comunale. Tra il 1910 ed il 1911 D’Aronco redige la
versione definitiva.
Il linguaggio adottato dall'architetto si ispira al Cinquecento e Seicento italiano con un approccio moderno nell'uso dei materiali e nelle
soluzioni adottate per rispondere alle esigenze funzionali. L’evidente monumentalità dell’edificio ben rappresenta la sua importanza
istituzionale senza peraltro renderlo elemento separato dal centro cittadino, ma al contrario, costituendo con il piano porticato un elemento
di forte coesione degli spazi centrali della città.
Il Palazzo occupa l’intero isolato sul retro della Loggia del Lionello, quasi a controbilanciare con la sua imponenza il vuoto urbano di piazza
Libertà. L'edificio si eleva per tre piani; il piano terra è porticato su tutto il perimetro (il portico diviene galleria sul lato accostato alla Loggia)
con archi a tutto sesto e presenta un rivestimento in bugnato molto marcato. I prospetti sono diversificati tra loro: le facciate su Via Rialto e
Cavour presentano modesti aggetti. La facciata su p.tta Lionello, che si propone come la facciata principale, é caratterizzata da forti
contrasti di ombre; un poggiolo continuo, con balaustra a pilastrini, che corre sopra l'archivolto bugnato del porticato sottostante dividendo
il piano terra dai piani superiori. Quattro colonne di ordine gigante su piedistallo, con capitello ionico, tripartiscono la parte centrale e
sorreggono un architrave aggettante. Tra una colonna e l'altra vi sono aperture ad arco ribassato e ad arco a tutto sesto, decorazioni e
stemma in pietra artificiale. L'ultimo piano presenta tre aperture ad arco ribassato, le aperture laterali della facciata sono semplici. L’angolo
tra Via Cavour e piazza Libertà si propone con una torre a pianta rettangolare che domina la piazza e risolve con autorevole eleganza il
raccordo fra l’edificio municipale e la loggia seicentesca. L'edificio è coronato da un cornicione superiore con motivi decorativi a dentelli.
La nuova sala del consiglio (nuova Sala Ajace), ripropone le dimensioni dell’antica Sala Ajace, storica sede delle adunanze del consiglio
comunale. Al centro del palazzo trova posto un grande salone luminoso, a tutta altezza; la "sala del popolo" che si presenta come una
piazza coperta con una volta ribassata in ferro e vetro, circondata da un doppio ordine di loggiati e raccordata ai portici perimetrali del
piano terra da tre scale di accesso che scendono sui tre lati.
L’imponente scalone d’ingresso mette in comunicazione, attraverso vestiboli e corridoi, i vari livelli, occupando l’intera altezza dell’edificio.
E’ decorato con altorilievi di Valerio Franco e con decorazioni zoomorfe e balaustre con eleganti volute.

Tipologia edilizia/elementi costruttivi e decorativi


destinazione attrezzatura pubblica (uffici comunali) e commerciale altezza n/r
originaria
destinazione
piani 4
attuale attrezzatura (uffici comunali) e commerciale
pianta l’edificio occupa un intero isolato di forma quadrangolare, ridossandosi alla loggia del Lionello

coperture vetrata a due falde sulla sala del popolo e nell'antisala Ajace, a due falde con manto in coppi nelle ali laterali, a volta in rame nelle parti
angolari, rivestimento in lastre di piombo nella parte est a ridosso della Loggia del Lionello
volte e solai c.a.
tecniche c.a.
murarie

scale scalone d'onore centrale che occupa l'intera altezza dell'edificio; rivestimenti in marmo, con balaustre ed elementi decorativi di grande
pregio in pietra artificiale
pavimenti in marmi di tonalità chiara e grigia per tutti gli spazi pubblici; in legno negli uffici

serramenti e infissi in legno, prevalentemente doppia anta con luce superiore; vetrine delle attività commerciali al piano terra in ferro, parte superiore
infissi tripartita, inferiore 1/3 porta, 2/3 vetrata continua; infissi originali al primo piano di Angelo Sello

elementi ferri battuti dei portoni opera di Alberto Calligaris; ferri battuti dei portoni laterali opera dell’Officina Magro e Mencacci (1923 - 1929);
decorativi elementi decorativi in pietra artificiale (cornicioni, timpani, colonne con capitelli, volti, decorazioni zoomorfe, volute...) 17 statue allegoriche
esterni in marmo di Aurelio Mistruzzi; campana dell'arengo; torre camino con copertura in rame

decorazioni stucchi di Francesco Grossi ed Enrico Miani; altorilievi di Valerio Franco e Aurelio Mistruzzi; decorazioni zoomorfe e balaustre con eleganti
interne volute

iscrizioni varie iscrizioni esterne ed interne: sui ferri battuti dei portoni nella facciata principale, "1930" sullo stemma presente sulla chiave di volta
dell'arco che si affaccia sullo scalone principale al primo piano
arredi porte interne, infissi e mobili delle ditte Giovanni Fantoni, Antonio Brusconi e Angelo e Giovanni Sello, arredi del Contarena di Cesare
di pregio Miani e Carlo Someda de Marco
strutture l’edificio é dotato di scantinato (archivi, magazzini e ripostigli) a servizio degli uffici comunali e delle attività commerciali
sotterranee
spazi sotto il porticato al piano terra il pavimento è in marmo bianco e rosa con lucernai vetrati a pavimento per illuminare i sotterranei
scoperti e
annessi
COMUNE DI UDINE
Edifici e ambiti urbani tutelati Fascicolo 1 N. Scheda 1 Ambito

Stato di conservazione
Strutture murarie scarso buono ottimo

Strutture di copertura scarso buono ottimo

Finiture scarso buono ottimo

Decorazioni scarso buono ottimo

Annessi scarso buono ottimo

Scoperti scarso buono ottimo

Grado di conservazione delle caratteristiche originarie: elevato

Elementi caratteristici dell'edificio

impianto tipologico e strutturale


posizione, forma e dimensione delle aperture

Significatività
materiali di copertura discreta elevata
sporti di gronda con elementi lignei o di particolare fattura discreta elevata
comignoli, abbaini, altane discreta elevata
strutture ad arco e volta discreta elevata
elementi architettonici in pietra lavorata o artificiale discreta elevata
murature faccia a vista o rivestimenti di particolare fattura discreta elevata
intonaci e pitture di particolare fattura o significato architettonico discreta elevata
elementi decorativi e modanature a stucco o in pietra artificiale discreta elevata
decorazioni pittoriche e plastiche discreta elevata
vetrate, serramenti ed altre opere in legno di particolare fattura discreta elevata
opere in ferro lavorato discreta elevata
travature in legno dei solai a vista discreta elevata
pavimenti di particolare fattura discreta elevata
caminetti, focolari ed elementi di arredo discreta elevata
elementi di particolare interesse nelle aree di pertinenza discreta elevata

Modifiche eseguite rispetto all'impianto originario


Nel corso degli anni la continua utilizzazione dell’edificio ha portato a numerosi interventi di adeguamento tecnologico (impianti elettrici, antincendio,
cablature informatiche, ascensori, etc.). Il piano di calpestio del salone del popolo é stato sopraelevato (di mezzo piano) per fare spazio ad uffici.

datazione varie
Coerenza
destinazione attrezzatura e commerciale
ampliamenti del fabbricato tutelato scarsa discreta buona
modifiche all'altezza del fabbricato tutelato scarsa discreta buona
realizzazione di nuove tettoie, chiusura/modifica di tettoie esistenti scarsa discreta buona
nuovi annessi scarsa discreta buona
modifica delle aperture per posizione, forma, dimensione o finitura del contorno, nuove aperture scarsa discreta buona
apertura di nuovi portici e logge o tamponamenti di portici, logge, arie scarsa discreta buona
alterazione della pendenza delle falde scarsa discreta buona
rifacimento del manto di copertura con materiali diversi dagli originali scarsa discreta buona
intonacatura o trasformazione degli sporti di gronda originali scarsa discreta buona
intonacatura di muri originariamente faccia a vista scarsa discreta buona
reintonacature, rivestimenti, pitture scarsa discreta buona
modifiche ed integrazioni degli elementi di recinzione originali, nuove recinzioni e parapetti scarsa discreta buona
sostituzione dei serramenti con materiali diversi dagli originali scarsa discreta buona
modifica o realizzazione di ballatoi, terrazze o verande scarsa discreta buona
nuovi elementi decorativi scarsa discreta buona
modifiche alla distribuzione interna scarsa discreta buona
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Edifici e ambiti urbani tutelati Fascicolo 1 N. Scheda 1 Ambito

Riferimenti normativi

riferimenti azzonativi zona Spa - A1

principali riferimenti normativi NdA - artt.19/30/31/32/36/39


(indicazioni non esaustive; fare
riferimento agli elaborati ufficiali del
Piano Regolatore Generale)

Elementi di supporto per il progetto

Elementi di particolare interesse nelle aree di pertinenza:

Elementi specifici da conservare:

Altre indicazioni:

Annotazioni
I contenuti dell'art. 31 delle NdA hanno valore orientativo.

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