10 - Motore Sincrono - Registraz Video 7 Dic

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Impianti Elettrici Industriali

Motori in c.a.
Macchina sincrona trifase
• Vengono dette sincrone tutte le macchine elettriche a
corrente alternata che, diversamente dalle macchine
asincrone, hanno velocità di funzionamento rigidamente
legata alla frequenza della tensione, generata (se
generatore) o applicata ai morsetti (se motore).
• Le macchine sincrone possono funzionare sia da generatori
che da motori ma sono principalmente utilizzate come
generatori.
• La quasi totalità di energia elettrica è infatti prodotta da
generatori sincroni.

Macchina sincrona trifase Corso di Impianti Elettrici Industriali - Prof. D. Cafagna


Macchina sincrona trifase

Macchina sincrona trifase Corso di Impianti Elettrici Industriali - Prof. D. Cafagna


Macchina sincrona trifase

• Lo statore è realizzato come nella macchina


asincrona trifase: materiale ferromagnetico
laminato e nelle cave, ricavate alla periferia rotore a poli lisci
del traferro, è alloggiato un avvolgimento
trifase solitamente collegato a stella
percorso da correnti alternate.
• Il rotore, realizzato con materiale
ferromagnetico, è sede di un avvolgimento
di eccitazione alimentato in corrente
continua: si utilizzano rotori a poli lisci o rotore a poli salienti
rotori a poli salienti (spesso le espansioni
polari sono laminate).

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Macchina sincrona trifase
• Nella macchina a poli lisci,
l’avvolgimento di eccitazione (o di
campo) è disposto nelle cave
distribuite lungo la periferia del
rotore: il traferro ha spessore costante
ed il circuito magnetico è isotropo.
• Nella macchina a poli salienti,
l’avvolgimento di eccitazione è
costituito da bobine avvolte sui corpi
dei poli: il traferro in questo caso ha
spessore variabile ed il circuito
magnetico è anisotropo.

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Macchina sincrona trifase

• L’avvolgimento di eccitazione, percorso


dalla corrente continua , crea una
f.m.m. al traferro e quindi un campo
magnetico in modo tale che si possono
distinguere in successione un nord
(flusso uscente) e un sud (flusso
entrante).

• L’andamento spaziale del campo di eccitazione lungo la periferia


del traferro risulta sinusoidale: nella macchina a poli lisci ciò si
ottiene distribuendo opportunamente le cave, mentre nella
macchina a poli salienti, sagomando le espansioni polari.

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Macchina sincrona trifase

• Quando si pone in rotazione il rotore


alla velocità angolare costante , il
campo di eccitazione, solidale col
rotore, ruota al traferro alla velocità
= .
• Il campo rotante così prodotto
induce nell’avvolgimento trifase
alloggiato nelle cave statoriche un
sistema trifase simmetrico di f.e.m.
sinusoidali con pulsazione:
= =

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Macchina sincrona trifase
• Se lo statore alimenta un carico elettrico equilibrato (generatore),
gli avvolgimenti di statore diventano sede di tre correnti con
pulsazione , in grado di produrre un campo rotante statorico.
• Quindi (se il numero di coppie polari dello statore è uguale al
numero di coppie polari del rotore) il campo rotante statorico
ruota con velocità angolare
= ⁄ =
• Il campo rotante statorico risulta dunque immobile rispetto al
campo rotante rotorico e quindi il campo risultante è un campo
che ruota al traferro con la velocità del rotore, da cui il nome di
macchina sincrona ( e hanno la stessa velocità e si
sovrappongono).

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Macchina sincrona trifase
• L’interazione della corrente di rotore con il campo di statore
(forza di Lorentz) genera un sistema di forze avente un
momento risultante non nullo rispetto all’asse di rotazione e si
oppone al moto del rotore.
• Per mantenere in rotazione a velocità costante il rotore è
necessario applicare una coppia motrice di origine meccanica
pari alla coppia resistente di origine elettromagnetica.
• La potenza meccanica fornita all’albero della macchina per
vincere la resistenza della coppia elettromagnetica, viene
trasformata, a meno di perdite interne, in potenza elettrica
ceduta al carico collegato allo statore: la macchina funziona
quindi da generatore e viene chiamata alternatore.

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Macchina sincrona trifase
• Per alimentare l’avvolgimento di rotore è necessaria una
sorgente esterna, collegata mediante un collettore ad anelli.
• Se, invece, il circuito di eccitazione è realizzato con magneti
permanenti, si ottiene un sistema indipendente da qualsiasi
sorgente di potenza elettrica esterna.

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Macchina sincrona trifase
• Si può dimostrare che per una macchina sincrona a poli lisci in
rotazione a velocità costante, la caratteristica tensione-
corrente su una fase di statore ha la seguente espressione
(conv. del generatore):
= − + + ̅+ = −( + ) ̅+

Circuito equivalente per fase della macchina sincrona a poli lisci

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Macchina sincrona trifase
• è la resistenza elettrica della fase.
• La reattanza sincrona è data dalla serie
della reattanza di reazione (associata
alle linee del campo rotante prodotto
dalle fasi di statore) e dalla reattanza di
dispersione (associata alle linee di
campo disperso che si richiudono nel
traferro senza attraversarlo).
• La f.e.m. a vuoto è regolabile variando
la corrente di eccitazione oppure variando
la velocità angolare del rotore.
= − + + ̅+
• Si noti che variando la velocità del rotore
si modifica anche il valore della = −( + ) ̅+
pulsazione delle grandezze di statore e
quindi anche il valore della reattanza
sincrona.

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Macchina sincrona trifase
Coppia elettromagnetica
• Trascurando la parte resistiva (solitamente bassa) dell’impedenza si ottiene
= − ̅+ e definito lo sfasamento (angolo di carico) della tensione a
vuoto rispetto alla tensione :
= −3 sin

• Se l’angolo di carico è positivo ( in anticipo su ), la coppia è negativa, cioè


la macchina assorbe potenza meccanica ed eroga potenza elettrica attiva alla
rete trifase (funzionamento da generatore).
• Se l’angolo di carico è negativo ( in ritardo su ), la coppia è positiva, cioè la
macchina eroga potenza meccanica ed assorbe potenza elettrica attiva dalla
rete trifase (funzionamento da motore).
• Se l’angolo di carico è nullo ( in fase con ), la coppia è nulla, cioè la
macchina non scambia potenza meccanica e potenza elettrica attiva, invece
scambia potenza reattiva con la rete (funziona da compensatore sincrono).
Macchina sincrona trifase: motore
• Una macchina sincrona connessa alla rete
elettrica può funzionare da generatore o
da motore a seconda che si applichi al suo
asse una coppia motrice o una coppia
frenante.
• Nel funzionamento da motore la
macchina assorbe potenza elettrica dalla
rete e la trasforma, a meno di perdite, in
potenza meccanica trasferita all’albero.
• In questo tipo di funzionamento, la
coppia elettromagnetica è motrice e
mantiene in moto sia il rotore sia il carico
meccanico.

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Macchina sincrona trifase: motore

• Affinché si sviluppi una coppia motrice nella macchina,


occorre il sincronismo tra campo rotante generato dallo
statore e il rotore, il che si verifica solo quando il motore è
già avviato e ruota alla velocità = ⁄ .
• Il motore sincrono non può pertanto auto-avviarsi e deve
essere lanciato con qualche altro sistema.
• La soluzione tecnica più semplice consiste nel dotare il
rotore di una gabbia con sbarre disposte in cave praticate
nelle espansioni polari e chiuse in corto circuito da anelli
frontali.

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Macchina sincrona trifase: motore

• Per comprendere il principio di funzionamento del motore


sincrono, si supponga che inizialmente l’alimentazione del
rotore sia staccata e lo statore sia collegato alla linea trifase.
• Il motore si avvia come un motore asincrono a gabbia, fino
alla velocità prossima a quella di sincronismo con il campo
rotante statorico.
• A questo punto si eccita il rotore, che viene accelerato dal
campo statorico fino a raggiungere il sincronismo.
• Il vantaggio dei motori sincroni è la possibilità di mantenere
rigorosamente costante la velocità, dato che dipende solo
dalla frequenza di alimentazione dello statore.

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Macchina sincrona trifase: motore
Il motore sincrono è caratterizzato dalle seguenti proprietà:
ruota a velocità costante per qualsiasi condizione di carico (compresa
entro i limiti della potenza di targa), dato che dipende solo dalla
frequenza di alimentazione dello statore;
può funzionare come dispositivo di rifasamento (condensatori rotanti
sincroni) se alimentato esclusivamente tramite il circuito di eccitazione;
ha fattore di potenza migliore di quello del corrispondente motore
asincrono e la temperatura del rotore e quindi il riscaldamento della
macchina e dei cuscinetti è molto inferiore;
non è in grado di auto-avviarsi, ma necessita di un motore ausiliario di
lancio, oppure di una gabbia sul rotore, o di essere alimentato tramite
un inverter;
necessita di contatti striscianti e spazzole per alimentare il circuito di
rotore.
Macchina sincrona trifase: motore
Tale motore trova impiego:
• quando sia necessaria una velocità costante senza regolazione
(registratori a nastro, bobine di filatura, cineprese, giroscopi, ventilatori,
pompe di lavatrici e lavastoviglie);
• quando è necessario azionare più trasmissioni del moto con lo stesso
numero di giri o con determinati rapporti del numero di giri (cartiere e
industrie tessili);
• quando si vuole conseguire un effetto rifasante di grosse utenze con
carico variabile (industrie che utilizzano più motori ad induzione, centrali
di trasformazione dell'energia elettrica).
Il motore sincrono trifase ha recentemente trovato largo impiego con una
versione semplificata del rotore, dotato di magneti permanenti per creare il
campo rotorico, evitando i contatti striscianti e spazzole: motore brushless.

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