Archeologia Medievale
Archeologia Medievale
Archeologia Medievale
Prof.ssa. Causarano
Lezione 1 (07/11/2023)
Il corso è diviso in più moduli:
In Italia il Tardo Medioevo finisce nel XIV sec, mentre in Europa nel XV sec.
L’Italia del nord era l’Italia Annonaria, mentre dalla metà della Toscana era Sub-Urbitaria (?).
L’archeologia Medievale si sovrappone nello stesso periodo all’Archeologia Islamica (a seconda del
Territorio), l’Archeologia Bizantina ed infine l’Archeologia Paleocristiana che studia il periodo dal IV sec al VI
sec.
L’Interesse per l’età medievale si sviluppa in Inghilterra e in Francia. mentre in Germania si sviluppa lo studio
delle popolazioni germaniche. Nel XIX sec.
Invece nel 1900 nasce nelle Annales una nuova concezione della storia, dallo studio Evenemenziale si passa
allo studio della società da più punti di vista. Inoltre sempre in Francia negli anni 60’ si iniziano a studiare i
villaggi che si stavano spopolando, importante soprattutto per preservare l’importanza storica di questi
luoghi. Si inizia inoltre a dare importanza allo studio della cultura Materiale.
In Italia l’Archeologia Medievale si è slegata subito dalla Storia, mentre in Francia è avvenuto molto dopo.
L’Inghilterra fu il punto di lancio dell’interesse per il Medioevo, questo perché nel Cinquecento con la chiesa
Anglicana quelle che erano le strutture cristiane vennero distrutte e in età romantica venne ripresa.
Soprattutto nel 1700, si iniziano a scoprire le rovine di stile Gotico (1200-1300). In questo periodo vi erano
delle riproduzioni accurate del rudere, si afferma il restauro e le costruzioni di stile Neogotico. Il problema
del restauro di questo periodo è che era altamente invasivo.
Il nome Gotico deriva dal termine Goto (nemico del greco e del romano) e quindi il medioevo che si oppone
al classico.
Inizialmente oltre l’antiquaria molto importante era lo Studio e Rilievo del Monumento, con molta
attenzione alla conservazione. James Wyatt (il distruttore) fu un architetto che restaurò soprattutto le
principali Abbazie e Cattedrali, togliendo tutto ciò che era stato aggiunto nel 1500-600, spogliandole e
snaturandole. Un esempio è la Cattedrale di Salisbury dove Wyatt toglie l’organo e le cappelle tardo
barocche.
Di positivo è che lo studio delle strutture porta allo studio delle caratteristiche in ogni Stile, e di come
fossero i ruderi prima dei restauri.
Inizia la pratica del Gran Tour, ovvero il viaggio di studiosi attraverso le più importanti mete Europee, come
Goethe. Importante è per le loro testimonianze e gli appunti in cui descrivono ciò che vedono.
Nell’800 con la rivoluzione industriale le città iniziano ad espandersi a danno delle strutture del passato, il
Gotico non è più simbolo di lotta contro il classico, ma è lo stile che si prestava a nuove architetture
importanti affermando lo stile Neogotico. Uno dei massimi esponenti di questa tendenza fu Pugin, che
scrive sull’architettura gotica ed è l’architetto che costruì il Big Bang e soprattutto Restaurò il palazzo di
Westminster a seguito di un incendio (1834) in cui venne distrutto l’edificio fondato nel 1097, dove non vi è
un intervento di Restauro ma è una Ricostruzione, questo si nota soprattutto dal fatto che l’edificio è
uniforme, non è un insieme di aggiunte. Uno degli interventi nel palazzo è la copertura a dorso di balena
chiamato restauro di stile.
John Ruskin, sempre nell’Ottocento, inizia a unire l’architettura al Contesto, introduce il concetto di
Conservazione in architettura, nel suo libro su Venezia, parla di come i restauri devono avvenire con i
materiali originali dell’edificio. Questo perché all’epoca molti restauri avvenivano con il cemento e poi
coperta dalla pietra di Portland.
George Gilbert Scott, (1811) restaura di stile, lavora all’abbazia di Westminster e rifà la struttura con
materiali nuovi, e si nota. Il Neogotico era considerato il punto più alto dello stile architettonico essendo il
punto di incontro tra i due stili più alti ovvero il classico e il gotico.
Dai disegni dell’abbazia di Fonthill Abbey si notano i cambiamenti fatti nel restauro della chiesa come
l’aggiunta di un torrione, oppure nell’interno gli arredi sono di stile Neogotico. Si pensa che dopo il gotico
non vi sia effettivamente uno stile originale. Il restauro all’epoca era considerato come rifacimento della
struttura antica per ricostruirlo e rifarlo, costruendo anche ex novo parti della struttura.
Per l’espansione dell’edilizia moderna a discapito di quella antica William Morris, (1877) da origine alla
Society per la protezione degli edifici antichi, dove chiedeva che smettessero di restaurare i monumenti
antichi e invece di Tutelarli, questo nuovo approccio rispetta la struttura nella sua storicità e rispetta tutti gli
interventi effettuati nel tempo.
Uno dei suoi interventi più importanti fu il blocco del restauro di stile della chiesa di San Marco a Venezia.
Lezione 2 (8/11/23)
Ha un approccio diverso all’archeologia Medievale, nel ‘700 la corrente degli Illuministi si rifaceva alla
cultura Classica, e il Medioevo era visto in modo sprezzante. In questo periodo vi era un rifiuto totale
dell’epoca regia e feudale, che corrispondeva al Medioevo.
A seguito della Rivoluzione Francese vennero distrutti molti monumenti, ad esempio Notre-dame ha subito
molti danni alle statue, dove tagliarono le teste alle statue dei Re, che erano i re biblici. A Lione nella
strombatura del portale della cattedrale di Saint Jean, vennero decapitate le teste degli angeli in trono.
Nella chiesa di Saint Remy, vennero violate le tombe dei Re francesi, simbolo del loro potere.
Le chiese vennero devastate e chiuse, anche i monasteri, soprattutto in età Napoleonica.
Dopo la fine della Rivoluzione, nel periodo della Restaurazione, si cercò di recuperare tutti i manufatti persi
nel mercato nero, e Lenoir creò un museo con delle opere d’arte Medievali, il medioevo soprattutto ritorna
in auge soprattutto culturalmente con il Romanticismo, che esalta il Medioevo. In Francia lo stato attua un
Censimento dei monumenti medievali nel 1810, e vennero scritte 500 schede, dove fu punto di partenza
per la tutela e la conservazione di questi monumenti che appartengono allo stato.
In questo periodo inoltre nell’arte si interessa delle rovine e vi sono le prime iniziative di recupero di esso. Si
forma la Società Francese di Archeologia.
Un esponente fu Caumont, che realizzò i rilievi di molti castelli e particolari architettonici, inoltre
documentò castelli sorti su Motta (una collina artificiale su cui veniva costruita una torre circondato da una
palizzata e un fossato).
La borghesia trova nelle antichità monumentali la sua storia, soprattutto nei commerci. Nascono le prime
gallerie al Louvre, e il museo di Cluny.
Nasce inoltre un servizio Nazionale, si nomina una Commissione dei monumenti con a capo Merimee per
recensire un elenco di monumenti storici.
Come in Inghilterra l’archeologia è monumentale ma qua la gestione è statale.
Il Palazzo Cluny è il primo nucleo del museo.
Nella fine dell‘800 vi sono le radici di tre Elementi fondamentali: il Positivismo, il Nazionalismo e l’inizio di
uso dei metodi stratigrafici nell’archeologia.
Germania
Qui l’interesse per il medioevo è molto più antico, parte dagli umanisti rinascimentali, ma l’attenzione era
posta agli oggetti, inoltre nel periodo Romantico, nasce l’uso politico della storia, barbarico e soprattutto
Merovingio. L’interesse principale va verso:
Le necropoli dei franchi e alemanni
Indagini sui castelli e palazzi
Studio dell’architettura Religiosa
Nelle Necropoli lo studio parte dalla Germania occidentale e centrale, soprattutto nel periodo del VI-VII sec,
nelle necropoli a file, con un nuovo approccio etnografico, e la ricostruzione della società, quindi il vestiario,
il corredo e i riti funebri, ed andavano ad esaltare una civiltà germanica e teutonica, dove raggiunge il
culmine nel periodo nazista.
Uno dei ritrovamenti più importanti fu il ritrovamento di uno scudo ligneo con degli archi di legno molto rari
da trovare.
In questo periodo si verificava il processo di unità della Germania.
I fratelli Liendeschmit, teorizzano la superiorità della razza germanica, e per dimostrarlo iniziano a datare e
studiare i reperti altomedievali, in modo archeologico e non solo più basato sulle fonti scritte. Si parlava di
una preistoria pagana e il medioevo Cristiano. E porta alla base di uno studio di due discipline.
Accanto agli scavi delle necropoli l’architettura fu un’altra grande chiave per il passato. Da qui lo studio delle
cittadine germaniche e dei grandi castelli, da qui anche l’affermazione dello stile Neogotico, a Colonia ad
esempio la cattedrale incompleta dal ‘500, venne ripreso nell’800 per completarla, questo anche grazie al
rinvenimento dei disegni del progetto originale della cattedrale.
Un altro esempio è il castello di Neuschwanstein, costruito ex novo per volere di Ludovico II di Baviera, che
voleva un castello in stile gotico.
Anche qui il gotico fu visto come espressione dell’arte nazionale, anche interi borghi furono ricostruiti in
stile.
In Italia
Qui l’età classica era molto più esaltata rispetto al medioevo. Solo in età Romantica e del primo dopo guerra
fu esaltato il medioevo come identità, mentre con il fascismo si perse completamente. Infine solo negli anni
70’ nasce la disciplina dell’Archeologia medievale.
Nel ‘800, gli archeologi operano nella Società di storia Patria, dove recuperavano tutti quei manufatti
soprattutto romani, ma inizia anche un interesse per il recupero delle catacombe paleocristiane. Uno dei
suoi rappresentati era De Rossi, che scoprì le catacombe di san Callisto, e collaborò alla creazione del CIL.
Qui nasce l’archeologia Paleocristiana.
L’archeologia longobarda si concentra soprattutto con corredi, uno dei fossili guida è la croce aurea, che
rappresentava più che altro la fede ariana. Inizialmente le tombe longobarde erano identificate con il
corredo, ma non è del tutto corretto perché potevano appartenere ad altre popolazioni. L’archeologia qui
diventa uno strumento importante.
I vari ritrovamenti sul ppt.
Quando si parla di archeologia barbara e quindi longobarda in Italia ci si concentra nelle necropoli.
Paolo Orsi (1859-1935), importante archeologo di formazione positivista, si concentrò sulla magna Grecia in
particolare nella Sicilia orientale. Nell’887 pubblica un articolo sulle croci longobarde, afferma l’importanza
di tutti i periodi storici. Fu il fondatore della Società Italiana dell’Archeologia 1909.
Anche in Italia sono interessate dal restauro per le architetture militari, come i castelli, e per l’Italia dei
Comuni. È nell’800 che viene scelto il fiorentino come lingua unica.
Tra gli Architetti restauratori vi sono:
Pietro Salvatico, restaura molte chiese come San Pietro a Trento, trasforma l’arco gotico in uno a fiamma
tipico della Francia, e ripulisce dalle decorazioni, restaura di stile.
Vi fu un Convegno chiamato Medioevo Fantastico, dove si vede il medioevo dei comuni centro
settentrionale.
Giuseppe Partini, restaura la Basilica di san francesco a Siena, dove aggiunge elementi in marmo, come il
portale e il rosone in stile neogotico. Oppure in piazza Salimbeni, nell’Ottocento creano un’unica facciata
con finestre bifore e trifore e i merli a difesa.
Alvise Zorzi, fu tra i principali esponenti del movimento conservativo, a seguito del tentativo del restauro di
stile di San Marco, riuscì a bloccarla insieme ad altri autori come Camillo Boito.
Boito è un architetto e storico dell’architettura.
D’Andrade, è uno dei primi architetti che è anche archeologo, fu commissario delle Antichità e Belle arti,
redisse un elenco dei monumenti, ma non venne mai preso in carico dallo stato. Tra le sue opere più
importanti fu la realizzazione di un borgo medievale a Torino. Creò il borgo con tecniche e metodi di lavoro
medievali, tutto a mano, ma la sua idea di medioevo riprese dalla toscana e dalla Romagna. Tipiche sono le
case con mattoni e bifore, la parte superiore è affrescata e d’avanti alle bifore vi sono dei legni per stendere
le tende.
Giacomo Boni (1859-1925), scavò le fondazioni del campanile di San Marco, e il Foro di Roma, è stato il
primo a fare foto zenitali con il pallone aerostatico.
Monneret de Villard, condusse molti scavi nell’isola di Comacina, e tradusse numerosi epigrafi, e anche dei
maestri Comacini. Soprattutto i documenti che riportano i costi dei lavori e come venivano attuate. Inoltre,
studiò le colonie italiane in afriche, portò a Roma la Stele di Axum, poi restituita nel 2005.
Nel ‘900, l’archeologia è subalterna alla storia dell’arte, ma inizia a diventare autonoma dopo il fascismo.
Inizia a riprendere lo studio sul Medioevo.
Nino Lamboglia, fu il primo a condurre indagini subacquee, studia tutte le fasi.
Gustavo Giovannoni, rinnova il restauro staccandosi dal restauro di Stile, e basandosi sulla scienza.
Lezione 3 (9/11/23)
Tiziano Mannoni, in Liguria studia le tematiche delle sedi abbandonate. Fu una delle basi per lo studio delle
ceramiche nel mediterraneo, ed introdusse il concetto di Archeologia Globale. Diceva che l’archeologia
doveva essere una materia interdisciplinare. Nel 70’ scava San Silvestro, il castrum di Genova. Era allievo di
Nino Lamboglia e fonda l’ISCUM dove si dà un primo approccio archeometrico alla ceramica. Nel 94’ escono
5 volumi (ppt). Il Termine di Archeologia Globale consiste nello studio a tutto tondo e non specializzato in un
ambito.
Riccardo Francovich, studia soprattutto il fenomeno dell’incastellamento dalle fonti scritte, importante la
rivista “Quaderni Storici”.
In questo periodo agli archeologi polacchi si sostituirono archeologi italiani nell’ambito medievale.
Nasce l’Archeo-sismologia, una branca dell’archeologia dell’architettura concentrandosi sugli effetti sismici.
Storia:
Crisi delle città romane, ci sono varie ipotesi: finisce, entra in crisi, si trasforma.
L’Impero: Viene smantellato o implode? Per i migranti o per Invasori?
Che ruolo ebbe il cristianesimo.
L’urbanesimo occidentale è molto diverso da quello arabo, questo dipendeva anche dalla situazione stabile
del mondo arabo. Ad Es: Palermo (ppt).
Uno dei maggiori problemi dell’archeologia urbana è che spesso i siti hanno continuità di vita, e quindi di
difficile organizzazione. L’unico grande scavo urbano fu quello alla Cripta Balbi, di Manacorda a Roma.
Questo scavo ha permesso di individuare un intero quartiere medievale. Si riuscì a ricostruire tutte le fasi
dalla Roma imperiale al XV sec.
Un altro grande scavo è quello di piazza della Signoria a Firenze.
Lezione 4 (14/11/2023)
Il caso di Siena
Essa si trova su un crinale di tre colli (Castelvecchio, Colle del Duomo e Colle di Val Montone), dando la
forma di una Y rovesciata con ingresso a Nord. Le mura sono costruite all’inizio del 1300, momento di
espansione di tutte le città europee pre peste, per la crescita economica e urbana esponenziale, anche per
l’afflusso della popolazione. Dopo la peste (1348), molte città sono tornate ad avere la stessa popolazione
pre peste (infatti alcune zone sono vuote).
Su Castelvecchio, si sono trovate sepolture e dati etrusco-ellenistico sporadici, mentre abbiamo anche il
colle del Duomo, unito al primo, che sarà usato fino al 1000 tramite il murus comunis (muro del comune),
ma già dalla fine del 1000, la città si sviluppa a nord. Si ricordi che abbiamo anche dati sulla città di
fondazione romana nel 29. La francigena entrava dal nord e seguiva la strada verso sud, facendola diventare
un nodo commerciale importante, riprendendo la vecchia Cassia romana in parte.
I precedenti circuiti murari a quello del 300, inglobano quelli precedenti nel tempo, in base alle esigenze
(prima il nucleo con le case, che si espandono sui fianchi della montagna e qui si espandono le mura),
mentre il nuovo circuito di 7 km, circonda tutti i dislivelli dei colli.
L’incrocio dei tre colli, tra la francigena (che porta a Porta romana) e la vecchia strada. I tre terzieri della
città, con la quale è divisa, si uniscono alla zone del Travaglio, dove vi era la
francigena, era il punto del lavoro dei mercanti, nel centro della città.
Nel colle del duomo abbiamo trovato una continuità di vita tra epoca ellenistica e quella
medievale.
Fu chiuso l’ospedale (Francovich), dovendo rifare la pavimentazione, si trovarono le
stratigrafie etrusco-ellenistiche, e inoltre, essendo stato il primo ospedale di Santa Maria
della Scala, qui abbiamo vari dati (si espande nel tempo come una città nella città, seguendo
il pendio della collina, con 7 piani in tutto) e fu in seguito musealizzato. Su una parte
dismessa del murus comunis si costruì parte dell’ospedale in antico. L’ospedale della città fu
ricostruito.
Sui fianchi si buttavano gli scarichi, schiacciati e livellati per fare spazio ai villaggi
degradabili, mentre nella zona centrale del duomo, si assiste ad un maggior livellamento,
mentre nei fianchi è minore e si conserva la stratigrafia con gli strati neri.
Il primo ritrovamento dello scavo fu quello della residenza in tetto in paglia, battuto in pietra e
recinto in legno. Inoltre si cominciano a trovare una serie di silos per il grano, scavati nel tufo
di Siena, insieme ad una serie di canalette di scolo. Bisognerà aspettare la fondazione della
colonia (Saena Iulia) per parlare di una identità urbana ben formata. Sotto Santa Maria,
abbiamo delle strutture sul pianoro sommitale, tra cui una struttura romana identificata come
zona termale, mentre il piano superiore (dove vi è il duomo), è stato interpretato come il foro;
queste terme sono state coperte da terre nere nel tempo. Si sono trovate sepolture qui, nella
zona di origine romana abbandonata, proprio sulla terma.
Vicino alla terma, si è trovato un edificio in tecnica mista (pali infissi nel muro per la tenuta,
poi coperto con argilla e terra e copertura in fascine) e base in muratura. Già col VII sec.
(tranne Ravenna) la produzione di tegole cessa, mentre fino al VI sec. abbiamo ancora un
uso; le tegole non sono riutilizzabili come tali, ma come in zeppo nelle murature. Dobbiamo
aspettare il X sec. per le tegole in Italia settentrionale.
Il modo di abitare è più scadente nelle forme e nei materiali; si passa da domus in polivani a
quelli mono o bivani al massimo, inoltre l’uso di capanne circolare o semiscate non sarà mai
abbandonato sia rurale che cittadino.
Sul lato della collina, dove si presupponeva esserci la colonia romana, si è trovato un
cunicolo di vari metri, trovato due piani sotto il transetto del duomo, per restaurare un
oratorio; questo cunicolo procede lungo la pendenza della collina, datato all’età ellenistica,
usato come cunicolo per scarico delle acque terminante con un pozzetto, che nel tempo si è
riempito di stratigrafia (si vede la vita della città, con vari materiali come calce e carboni) ed
è caduto in disuso (tra I a.c. e I d.C.). Si è trovato un pozzetto, che aveva 4 cerchi ai lati e un
muretto e si pensava che avesse un’edicola al di sopra, inoltre più in basso si sono trovati 3
cani macellati e un cavallo, il che ci dice che quello è un pozzetto votivo usato dai romani
per sacrifici repubblicani, sacrificando agli dei durante la deduzione della colonia (parte
importante era il costato, la testa e la coda (non trovata) del cavallo, cani e monete). Ciò ci
attesta che questo pozzetto si trovata vicino al muro della colonia (simili esempi di pozzetto
sono sul Palatino e in genere altri 2 in Italia).
Abbiamo una struttura grande semicircolare, in parte coperta da tegole romane, usata
come fondazione per l’abside per il duomo di fine X-XI sec., mentre la parte più antica è
quella di epoca tardo antica (ipotizzata come la prima chiesa).
Abbiamo sotto il coro della chiesa, una capanna, di VI sec. che aveva due sepolture
esterne, la quale si è potuta costruire per l’innalzamento del livello del pendio del fianco della
collina per il continuo scarico di rifiuti livellati. Gruben House è detta questa capanna, la
quale ha scavato il terreno per mezzo metro e sotto una specie di seminterrato con un
gradone per sostenere il pavimento, poi inoltre abbiamo un palo centrale che sostiene la
copertura, e ancora questa riesce a eliminare l’umido. Qui si sono trovate due lucerne di VI
sec. che hanno permesso di datare la capanna. Un pilastro del 200 ha preso parte della
capanna e i piedi di una delle due sepolture.
Dalla ricostruzione etrusca sappiamo che è su Castelvecchio (termine dovuto al fatto
quando nasce il duomo, questa è la parte vecchia) che si racchiude il nucleo della città (in
base ai dati rinvenuti), poi in seguito si unisce al monte del Duomo. Vallecchi, in epoca
romana, pensava che Castelvecchio fosse posizionato sul colle e poi vi era una gola di
passaggio (poi divenuto quadrivium) per passare all’altro colle, ma è più probabile che il
circuito prendesse tutto. Gli andamenti stradali, per la conformazione della città, non si sono
mantenuti (difficile lettura topografica). Le mura si conservarono fino a tutto il tardo
medioevo.
L’abside tardo antica sotto l’abside del duomo, si era interpretata come una struttura civile
come una domus in base ai dati, ma poi si trovarono delle sepolture ad sanctos attorno
all’abside nel colle del Duomo, dunque si ipotizza che questa fosse una chiesa tardo antica
(nell’Editto di Costantino si attesta un vescovo a Siena, ma un altro vescovo è attestato 150
anni dopo, Eusebio). Nelle fonti si parla di uno scontro tra Arezzo e Siena, dove il vescovo
approfitta dell’espansione civile della città (che sono uguali) e occupa le chiese, due papi
diversi sono chiamati per parlare dal vescovado di Arezzo a quello di Siena. In questa epoca
è dubbio che vi sia una chiesa così grande in una città dove il vescovo non è stabile in
questa epoca.
Sui terrazzi dei fianchi abbiamo scarichi, che portano oggi a Dark Layers di un metro l’uno
con anche inclusi di varia granulometria, inoltre si sono trovati parti di un muro (datato al VII
sec. dalla ceramica), che sembra richiamare un muro di buona tecnica altomedievale che
ricalca la cinta muraria romana.
I ruderi delle terme sono ancora ripresi ma destrutturati e tutto intorno abbiamo delle
capanne ma tutte in materiale deperibili (a partire dal VII sec. in tutte le città), ma non in
pietra perché altri si possono permettere tale lusso; ognuna di loro aveva dei recinti con
zone per stoccaggio o tenere gli animali o per tenere gli strumenti di aratura.
Lungo il fianco nord abbiamo una serie di tombe (una in muratura, le altre terragne) ricoperte
da dark layer, tagliate dal tamburo ottagonale della cupola.
Nella ricostruzione alto medievale, si vede in parte ancora in piedi il muro romano, poi parte
della città sempre più ruralizzata con i pendii sempre più adibiti alle capanne.
Firenze:
La figura in alto è la pianta della catena, in età tardo medievale, la cinta Muraria circonda tutta la città, e nel
fiume vi sono delle piccole cascatelle dove venivano pescati i pesci. Il fiume era molto vissuto oggi non è
così. Il fiume era un centro focale della città.
La città in epoca romana, comprende Palazzo Vecchio, la Cattedrale e la Piazza della Repubblica (il foro).
Dove ora vi è palazzo vecchio vi era un anfiteatro, l’impianto era a Castrum. Vi sono 3 impianti termali e un
acquedotto, oggi è la via del Capaccio. Nell’anfiteatro le abitazioni mantengono la viabilità con la forma della
struttura. L’Attraversamento dell’Arno è sempre stato in quella posizione, o più o meno qualche metro prima
di Ponte Vecchio.
Vi sono varie ipotesi sulle mura romane, in epoca carolingia viene mantenuta la stessa forma delle mura
romane, mentre successivamente allungano il muro fino all’Arno, che permettono di proteggere i borghi che
stanno avanzando verso il fiume. Che però è una zona soggetta ad alluvioni. In età comunale invece viene
costruita una nuova cinta che raddoppiava la grandezza della città ed ingloba i borghi esterne alle mura.
Dall’altro lato dell’Arno non vi sono ancora mura, ma vi è già l’abitato nel 1200. Probabilmente si trattava di
un insediamento di commercianti stranieri.
Nel ‘200 viene inglobata nelle mura anche l’altro lato dell’Arno che comprende l’unica parte pianeggiante.
Nel ‘400 la cinta muraria si quadruplica, che ingloba anche le colline al di là dell’Arno. In quest’epoca vi sono
100. 000 abitanti. Questo si deve anche dall’afflusso continuo di persone dalle campagne.
Gli scavi di piazza signoria, vi trovarono strati protostorici, la città romana dopo che gli etruschi furono
spostati a valle, mentre prima erano a Fiesole, che è sulle colline.
Alla stessa quota si trovano vari livelli, dalle abitazioni medievali, alle case torri, anche una fullonica (dove si
tingevano i panni) e una chiesetta tardo antica. Una zona termale dietro palazzo vecchio.
Dagli scavi è emerso che dei mosaici sono stati usati come pezzi di rimpiego, oppure dei pozzi medievali
intercettano degli strati medievali. Ed inoltre i casetorri degli Uberti, una famiglia molto potente di Firenze,
della fazione dei Ghibellini, nel momento della cacciata dei Guelfi e il loro ritorno, spianano le torri e
costruiscono la piazza e palazzo vecchio.
Nella zona del foro, che oggi è Piazza della Repubblica, inizialmente era una zona con solo abitazioni
successivamente in età medievale si formò l’antico mercato. Ed alla fine dell’800 si decise di spianare la zona
per creare una piazza. Quello che si sa è grazie a Corinto Corinti che documentava la demolizione e
ricostruiva la sua interpretazione dei resti e la ricostruzione del foro.
In Piazza Duomo, in origine subito dietro il battistero vi era il palazzo vescovile, sempre demolito nell’800
per allargare la piazza, inoltre il palazzo intercettava anche parte delle mure romane in mattoni e la porta
settentrionale delle mura. Sempre dietro il battistero coprirono gli ambienti di una Domus romana con
mosaici, dove sopra i mosaici si installano delle buche per dividere gli ambienti. In un altro pezzo sotto si
trova la strada romana, e subito sopra delle casse litiche alzando di molto il livello della strada e perdendo
l’assetto viario romano, scoprendo il cimitero.
Sotto il Duomo sono stati trovati i resti di Santa Reparata, cattedrale preesistente a Santa Maria del fiore. Ha
origine nel IV sec. Era a tre navate e si fondava su altre case romane più semplici. Era decorata a mosaico,
che fu obliterato da un pavimento a lastre. L’area cimiteriale si chiamava il “Paradisino” ed era tra il duomo
e il battistero, chiamato così perché vi seppellivano i bambini. All’interno della chiesa vi era anche la tomba
di Brunelleschi. Tra i mosaici sono stati trovati un Pavone paleocristiano, e una serie di nomi, che sono
coloro che hanno donato per la costruzione dei mosaici, in base ai piedi romani, ovvero per grandezza.
Nell’alto medioevo vi sono delle case appoggiate al muro romano, il passaggio era piccolissimo.
Le tombe dentro la città entrano solo a partire dall’epoca tardoantica.
Lezione 5 (15/11/2023)
LE CITTÀ MARINARE
PISA:
le zone soggette a scavo sono in piazza duomo, e altre piazze. Ha un’Origine romana, poco prima di Firenze.
La città altomedievale era attorno a più fiumi oltre l’Arno, l’altro fiume era l’Auser. Al tempo Pisa dava sul
mare, il porto poi si interra a causa dell’insabbiamento. Sono state trovate delle navi affondate dall’età
romana a quella tardoantica. La zona del Duomo era prima un’isola tra i due fiumi. Dall’XI sec le città
marinare si sviluppano.
Nel IX/X sec si usano delle ceramiche rivestite di origine Tunisina/ maioliche, nella muratura delle chiese.
Queste ceramiche si pensano siano dei doni per i contatti commerciali con le città africane.
L’area della cattedrale hanno riportato una serie di strutture accanto alla chiesa e quelle della cattedrale
precedente a quella attuale.
Un grande evento di Pisa è la Battaglia navale della Meloria che gli da il controllo della zona.
Lo scavo del chiostro della chiesa di san Sisto essendo sopra una falda acquifera è stato innalzato nel corso
del tempo.
Nello scavo di Sant’Andrea forisportam, si vece sul fondo il terreno limoso e le fondazioni alte un metro e
80, per intercettare il foro più solido.
A Pisa nasce il fenomeno delle Case Torri, che poi si diffondono in tutto il territorio, simbolo del potere della
singola famiglia, a Pisa hanno delle facciate particolari, erano chiamate Case su Pilastri, infatti vi era una
grande arcata e i pavimenti dei piani erano vari solai, poi coperti con strutture lignee.
Lo stesso fenomeno lo troviamo a Campiglia Marittima dove vi è stato tutto uno studio della piazza
principale, ricostruendo le strutture duecentesche.
Erano tutte in pietra riquadrata, simbolo di ricchezza.
AMALFI:
Gaeta e Amalfi sono le prime città marinare, ma finiscono la loro autonomia nel XIII sec. A seguito della loro
conquista. Fondata dai romani nel IV sec. A metà del IX sec diventa la prima città marinara.
Il primo codice marittimo sono le Tavole Amalfitane, usate fino al 1600.
Nel 1343 la città viene in parte distrutta dall’Eruzione dello Stromboli e dal maremoto.
Il Duomo di Amalfi, Sant’Andrea, in origine erano due chiese, una del IX sec. E l’altra accanto del X sec.
Successivamente furono unite. È in stile romanico. Inizialmente le navate erano 6, oggi sono 5. La Cattedrale
fu finanziata dalla corporazione dei costruttori di navi.
La sua zona di influenza era tutta l’Italia meridionale.
SIENA:
vi passa la via Francigena. Le mura nel XII sec comprendono parte della via francigena, e nel XIV ingloba un
grande territorio, ma si ferma per la peste nera del 300, più tutta una serie di epidemie e carestie per tutto il
secolo. Fra le architetture rimaste delle mura del XII sec sono Porta San Maurizio e Porta Camollia.
Vi sono delle fonatane monumentali, Siena infatti non ha un fiume ma vi sono degli acquedotti. Le fontane
pubbliche sono dentro il circuito murale del XII. Sono dei piccoli castelli.
La cattedrale e il palazzo comunale sono i due principali monumenti finanziati dai civili nel basso medioevo.
Il Palazzo pubblico nasce nel 1298, nella piazza del Campo a forma di conchiglia, che era la piazza del
mercato. Nel 1200 livellano la piazza e fanno confluire le acque sotto la piazza per renderla utilizzabile. Il
palazzo è concavo verso la piazza per “Abbracciarla”. La piazza è divisa in 9 spicchi questo perché ad aver
finanziato l’opera è il governo dei 9. È l’unica piazza medievale pensata insieme al palazzo comunale. Le
altre sono tutte rifacimenti 5/600entesche.
Il primo nucleo del palazzo è quello centrale, poi a sinistra l’ala del podestà, e a destra l’ala delle prigioni,
infine la torre fu terminata nel 1335, e la sua altezza mise un limite alle case torri della città.
I palazzi che si affacciano sula piazza hanno un piano in più sotto per usarli come Fondachi ovvero
magazzini.
Vengono regolarizzate le abitazioni della piazza e si uniformano lo stile architettonico del palazzo comunale,
e i materiali usati.
A colle del Duomo invece, vi sono 3 fasi, 1100, 1200 e 1300, che si sono potuti ricostruire grazie agli studi e
agli scavi.
Inizialmente l’ospedale di fronte al duomo era molto piccolo, inoltre fungeva anche da foresteria per i
pellegrini. Alla metà del ‘200 l’ospedale si stacca dal controllo della cattedrale e si espande.
La cattedrale più antica è monoabsidata. Alla metà del 1100 si costruiscono il transetto e il campanile,
inoltre ha una seconda facciata sulla collina retrostante verso l’abitato, dotata di tre portali. Su un piano
inferiore.
Alla fine del 1200 è più densa topograficamente, il verde scompare progressivamente, e gli orti della chiesa
vengono venduti per costruire abutazioni. Nicola Pisano costruisce la cupola e ricopre la chiesa di marmo
bianco e nero a fasce per riprendere il colore dello stemma della città.
Mentre l’ospedale si espande e ingloba la strada e gli edifici retrostanti.
Infine nella metà del 1300, l’ospedale di Santa Maria della scala ingloba tutta la piazza, con tre piani sopra, e
4 sotto verso la collina, è come se fosse una città nella città.
In questo periodo il battistero è pericolante nel 1306 viene distrutto e spostato dall’altro lato della chiesa
appoggiato alla seconda facciata della chiesa. Inoltre la chiesa si espande il vecchi duomo diventa il
transetto della nuova cattedrale, lasciano solo in piedi il campanile e il palazzo vescovile, mentre chiudono
le volte della navata centrale. A metà del 1300 crollano le volte centrali, bloccano la costruzione, lascano
solo un grande scheletro e completano il coro sopra il battistero.
Oggi le 4 campate della nuova cattedrale sono occupate dal museo della cattedrale.
l’ospedale è ormai espanso lungo tutta la collina.
LEZIONE 6 (21/11/2023)
Nel dipinto della città del buongoverno di Lorenzetti ci viene descritta tutta l’architettura dell’epoca, si vede
la pietra senese e i mattoni, si vedono i ferri d’avanti le finestre per tenere le tende, oppure i muri affrescati,
oppure gli sporti lignei per coprire le finestre.
Firenze:
XIII sec le mura si espandono al di là del fiume, inglobando il quartiere di santa Felicita.
Nel 1300 invece l’intera città viene inglobata ma mai riempita per la peste. Dalla Veduta della Catena si vede
il circuito murario. L’edilizia non è più turriforme questo perché dopo la costruzione di Palazzo Vecchio tutte
le torri vengono abbassate.
Sorgono molte residenze di campagna di famiglie nobili, in questo periodo le famiglie si trasferiscono in
campagna sia per motivi sanitari (la peste) politici e per controllare i propri territori.
Nel 1200 iniziano a venire lottizzati dei territori per venire affittati o venduti agli artigiani, per costruire
abitazioni a due o tre piani. Sono di pianta rettangolare, con una porta più stretta che portava al piano di
sopra, e una porta più larga per la bottega. Sono attaccate l’una all’altra e seguono le strade.
Nel 1300 invece le famiglie più ricche comprano più case trasformandole in un palazzo, mantengono i singoli
lotti e dentro creano passaggi, mentre all’esterno rifanno la facciata per unificarla.
In una ricostruzione di piazza signoria si vede la torre degli Uberti, dopo la loro cacciata spianano il quartiere
e vi costruiscono Palazzo Vecchio. Era un quartiere molto denso di abitazioni.
La chiesa di San Pier Scheraggio è in piazza della signoria ed è dove si riunivano i priori prima di costruire
palazzo vecchio. Oggi sotto Palazzo vecchio scavando sono stati trovati i resti di un tessuto urbano, come
nella piazza della signoria. Sono stati trovati anche gli accessi al teatro, e sono stati riempiti da detriti e
ceramiche di età tardo antica, poiché parte di questi cunicoli erano abitati, mentre con la costruzione del
palazzo vecchio vengono usate come prigioni.
Analizzando le murature si possono vedere le fasi di costruzione del palazzo. La forma trapezoidale del
palazzo è dovuto al fatto che seguiva delle strade preesistente.
Nel 1200 la famiglia dei Peruzzi compra il pezzo di mura tangente all’anfiteatro, inoltre comprarono anche le
abitazioni dentro l’anfiteatro costruendo una Domus Magna, e altre abitazioni intorno, oggi lì vi è la piazza
dei Peruzzi ed una grande chiesa, ormai è pure in centro città.
Nell’area della cattedrale alla metà del 1300 si fermano con il tamburo aperto, perché non si sapeva come
costruire la cupola, fino al concorso in cui Brunelleschi costruì la cupola senza Centine (lo scheletro in
legno). Ne fece 2 sono una interna e una esterna. Brunelleschi morì prima di costruire la lanterna, poi
realizzata nel 400 dl progetto di Brunelleschi. E fu affrescata nel pieno 400.
Prima del 1870 la chiesa è senza facciata, era rimasta quella di Arnolfo di cambio, fino a quando Ferdinando
II de medici (1600) fa demolire la parte di facciata rimasta per costruirla tutta, ma anche quel progetto
rimane incompleto. Nell’800 le facciate vengono costruite in stile, sia a Santa Maria del Fiore che a Santa
Maria Novella, mentre San Lorenzo è rimasta incompleta.
Santa Reparata viene demolita nel 1336, Brunelleschi l’aveva vissuta ecco perché si è fatto seppellire lì.
La cupola regge grazie all’Opus Spicatum (a spina di pesce) che rendeva la struttura autoportante. È stata
scoperta una cupola preparatoria dove vi era l’opera del Duomo, era una prova .
I BORGHI MINORI
Non sono comuni, sono piccole città non hanno una cattedrale, ma hanno una chiesa, un circuito murario.
Non vi è l’aristocrazia e non hanno un territorio di pertinenza, loro fanno parte del contado dei comuni
maggiori. Pur essendo dei borghi erano altamente abitati.
San Giminiano:
fa parte del Contado di Siena, ha 600 000 abitanti. Le torri conservano l’altezza originaria, oggi ve ne sono
10, prima erano 70-80. Le altre sono state inglobate nelle abitazioni, anche qui con la costruzione della torre
del Comune (Torre Grossa), vengono abbassate le altre torri.
Le torri sono tutte molto strette con più piani fatti con solai lignei.
Il primo abitato sorge tra il X-XI sec lungo la via Francigena.
Cherasco (Cuneo)
In Piemonte, di nuova fondazione poligonale, costruito su assi e nel rinascimento le mura furono dotate di
bastioni a punta.
Cittadella (Padova)
Vicino Castelfranco, è di forma circolare, con la stessa impostazione su assi mura porte ecc…
Queste città nascono anche per proteggere gli insediamenti dai briganti.
Le curtis sono aziende che controllano il territorio rurale, spesso sono trovate sotto castelli basso medievali.
Gli studi si concentrano soprattutto sulle ville tardo antiche, si studiano solo le manifestazioni nobiliari.
Oggi si studia la villa all’interno del tessuto sociale.
Fenomeno delle ville nel ppt.
Nelle ville abbandonate in età tardo antica si installano gli artigiani per spoliarli, vengono riutilizzati per gli
edifici religiosi…
La Villa di Faragola, (ppt) è uno dei primi casi di costruzione ex novo da nobili che hanno lasciato la città. Fu
abbandonata poco dopo forse per un terremoto, nel V viene ristrutturata. Fu trovato lo Stibadium, un
divano in muratura, rivestito di intonaci.
Castelseprio.
A Torba un tratto delle mura è stato sfruttato per la casa torre e il monastero.
Montebarro, altro grande Castrum, scavo condotto da Brogiolo, a protezione delle Alpi. Scavato negli anni
80
LEZIONE 7 (22/11/2023)
RECUPERA LA MATTINA
INCASTELLAMENTO
Vi sono due periodi di incastellamento, il primo IX (…)
Scavo di rocca San Silvestro (LI) nel parco arche minerario di San Silvestro, avviati nel 1984 da Siena, non si
è fermato solo all’indagine archeologica ma è stato valorizzato. È un villaggio di minatori sorto tra il X e il XII
sec. Sorto per volere della famiglia della Gherardesca. Il toponimo era di epoca moderna, inizialmente era
Rocca del Palmento, cambia il nome per la chiesa. Le abitazioni son o in parte scavate nella roccia. Le fonti
archeologiche hanno trovato tracce del X sec, dove vi erano solo capane circondate da un muro in pietra,
mentre poi nel corso del XI sec vengono ristrutturate anche le capanne in Pietra.
La forgia era fuori dalle mura.
La cinta muraria si aggancia al banco roccioso, sono stati individuati due gruppi di maestranze, uno
specializzato, l’altro lavorava per imitazione.
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Lezione 8 (29/11/2023)
Lezione 9 (30/11/2023)