Autor - Paesagg.sempl - DPR 31 - 2017

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Autorizzazione paesaggistica

sempli cata: in Gazzetta il dpr 31/2017


23 marzo 2017 / da BibLus-net

Autorizzazione paesaggistica sempli cata, il focus con le nuove regole,


l’elenco degli interventi liberalizzati e quelli soggetti a procedura
sempli cata

Sulla Gazzetta u ciale (Serie Generale n. 68) del 22 marzo 2017 è stato pubblicato il dpr 31/2017 del 13
febbraio 2017 “Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o
sottoposti a procedura autorizzatoria sempli cata“, in vigore dal 6 aprile 2017.

Autorizzazione paesaggistica sempli cata, cosa prevede


Il nuovo regolamento, proposto dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, individua
gli interventi sottoposti ad autorizzazione paesaggistica sempli cata e quelli esclusi (realizzabili senza
l’autorizzazione), ai sensi dell’art. 12 del dl 83/2014 (decreto cultura) [http://biblus.acca.it/download/decreto-
legge-31-maggio-2014-n-83-decreto-cultura/] .

Il dpr introduce modi che in termini di sempli cazione alla normativa vigente in materia di autorizzazione
paesaggistica e abroga il vecchio dpr 139/2010.

Nel nuovo regolamento sono previste una serie di sempli cazioni per il rinnovo delle autorizzazioni e per le
nuove procedure sia dal punto di vista documentale sia nell’iter procedurale.

In particolare, negli allegati A e B del dpr 31/2017 sono stati individuati rispettivamente:

31 interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica

42 soggetti ad autorizzazione paesaggistica sempli cata, in quanto considerati di lieve impatto

In questo articolo analizziamo tutte le caratteristiche relative al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica


sempli cata:

le aree soggette a autorizzazione paesaggistica (dlgs 42/2004)

autorizzazione paesaggistica ordinaria, l’iter procedurale (art. 148 dlgs 42/2004)

interventi esclusi da autorizzazione paesaggistica, le novità previste dal dpr n.31/2017

interventi sottoposti ad autorizzazione paesaggistica sempli cata, le novità previste dal dpr n.31/2017

le sempli cazioni introdotte per gli interventi sottoposti ad autorizzazione paesaggistica sempli cata e
quelli esclusi dall’autorizzazione paesaggistica

Le aree soggette a vincolo paesaggistico secondo il dlgs 42/2004


I vincoli sul paesaggio sono stati introdotti in Italia dalla legge n. 1497/1939 e sono oggi disciplinati dal Codice
dei beni culturali e del paesaggio (dlgs 42/2004).

Il Codice all’art. 132 suddivide i beni paesaggistici in tre categorie:


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1. gli immobili e le aree di cui all’art. 136 del Codice, individuati ai sensi degli articoli da 138 a 141 (centri
storici, ville giardini, parchi, bellezze panoramiche ecc.)

2. le aree di cui all’art. 142 del Codice tutelate per legge ( umi, torrenti, territori costieri, territori coperti da
foreste e boschi, zone di interesse archeologico ecc.)

3. gli ulteriori immobili ed aree speci camente individuati a termini dell’art. 136 e sottoposti a tutela dai piani
paesaggistici

L’autorizzazione paesaggistica è regolamentata dall’art. 146 del dlgs 42/2004.

In caso di interventi in aree soggette a tutela paesaggistica sussiste l’obbligo di sottoporre all’ente
competente (delegato dalla Regione, generalmente si tratta dei Comuni) i progetti delle opere da eseguire
a nché ne sia accertata la compatibilità paesaggistica e sia rilasciata l’autorizzazione paesaggistica.

L’autorizzazione paesaggistica costituisce atto autonomo e presupposto necessario per il permesso di Informazioni OK
costruire o altri titoli edilizi.

Sono di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni di questo decreto le seguenti aree (art. 142
dlgs 42/2004):

i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i
terreni elevati sul mare

i territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia,
anche per i territori elevati sui laghi

i umi, i torrenti, i corsi d’acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle
acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o
piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna

le montagne per la parte eccedente 1.600 metri sul livello del mare per la catena alpina e 1.200 metri sul
livello del mare per la catena appenninica e per le isole

i ghiacciai e i circhi glaciali

i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi

i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a
vincolo di rimboschimento, come de niti dall’articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio
2001, n. 227

le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici

le zone umide incluse nell’elenco previsto dal dpr 448/1976

i vulcani

le zone di interesse archeologico

Autorizzazione paesaggistica ordinaria, l’iter procedurale (art. 148 dlgs 42/2004)


Ecco l’iter per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica ordinaria:

1. l’amministrazione competente riceve istanza di autorizzazione paesaggistica

2. entro 40 giorni l’amministrazione trasmette alla competente soprintendenza la proposta di


autorizzazione paesaggistica

3. la soprintendenza veri ca la completezza e la corrispondenza della documentazione inoltrata e comunica


il parere di competenza entro il termine perentorio di 45 giorni

4. dopo 20 giorni dalla ricezione del parere del soprintendente, l’amministrazione rilascia l’autorizzazione
paesaggistica, che diviene immediatamente e cace

Analizzando i punti dell’iter procedurale per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica ordinaria, ci si rende
conto che la tempistica necessaria per il rilascio dell’autorizzazione, se non subentrano inconvenienti, può
giungere no a 105 giorni (oltre 3 mesi!).

Interventi esclusi da autorizzazione paesaggistica, le novità previste dal dpr 31/2017


Il nuovo dpr 31/2017 contenente il regolamento di sempli cazione dell’autorizzazione paesaggistica prevede
una serie di interventi liberi, ovvero interventi ed opere escluse da autorizzazione paesaggistica, come ad
esempio:

opere interne che non alterano l’aspetto esteriore degli edi ci, comunque denominate ai ni urbanistico-
edilizi, anche ove comportanti mutamento della destinazione d’uso

interventi sui prospetti o sulle coperture degli edi ci, purché eseguiti nel rispetto degli eventuali piani del
colore vigenti nel Comune e delle caratteristiche architettoniche, morfo-tipologiche, dei materiali e delle
niture esistenti

interventi che abbiano nalità di consolidamento statico degli edi ci, compresi quelli per il miglioramento
o adeguamento antisismico che non comportano modi che alle caratteristiche morfo-tipologiche, ai
materiali di nitura o rivestimento, o alla volumetria e all’altezza dell’edi cio

interventi indispensabili per l’eliminazione delle barriere architettoniche, quali la realizzazione di rampe
esterne per il superamento di dislivelli non superiori a 60 cm, l’installazione di apparecchi servoscala
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esterni, nonché la realizzazione, negli spazi pertinenziali interni non visibili dallo spazio pubblico,
di ascensori esterni o di altri manufatti simili

installazioni di impianti tecnologici esterni a servizio dei singoli edi ci non soggette ad alcun titolo edilizio
(condizionatori e impianti di climatizzazione, caldaie, parabole, antenne, ecc.)

installazione di pannelli solari (temici o fotovoltaici)

installazione di micro generatori eolici di altezza complessiva non superiore a 1,5 metri e diametro non
superiore a 1 metro, in edi ci non vincolati

installazione di dispositivi di sicurezza anti-caduta sulle coperture degli edi ci

Gli interventi esclusi sono in totale 31 e sono riportati nella tabella A allega al dpr 31/2017.

Gli interventi sottoposti ad autorizzazione paesaggistica sempli cata, le novità previste


dal dpr 31/2017
Il dpr 31/2017 individua una serie di 42 interventi di lieve entità (Allegato B del dpr 31/2017) per i quali è
prevista una procedura di autorizzazione paesaggistica sempli cata; tra questi citiamo:

incrementi di volume non superiori al 10% della volumetria della costruzione originaria e comunque non
superiori a 100m3, eseguiti nel rispetto delle caratteristiche architettoniche, morfo-tipologiche, dei materiali
e delle niture esistenti

realizzazione o modi ca di aperture esterne o nestre a tetto riguardanti beni vincolati purché eseguiti nel
rispetto delle caratteristiche architettoniche, morfo-tipologiche, dei materiali e delle niture esistenti

modi che delle facciate mediante realizzazione o ricon gurazione di aperture esterne o di manufatti
quali cornicioni, ringhiere, parapetti

interventi sulle niture esterne, con rifacimento di intonaci, tinteggiature o rivestimenti esterni, modi cativi
di quelli preesistenti

realizzazione, modi ca o chiusura di balconi o terrazze

realizzazione o modi ca sostanziale di scale esterne

interventi di adeguamento antisismico o nalizzati al contenimento dei consumi energetici, comportanti


innovazioni nelle caratteristiche morfo-tipologiche, ovvero nei materiali di nitura o di rivestimenti
preesistenti

interventi necessari per il superamento di barriere architettoniche che comportano la realizzazione di


rampe per superamento di dislivelli superiori a 60 cm, o la realizzazione di ascensori esterni o di manufatti
che alterino la sagoma dell’edi cio e siano visibili dallo spazio pubblico

L’art. 8 del dpr 31/2017 disciplina le modalità di compilazione dell’istanza per ottenere il rilascio
dell’autorizzazione paesaggistica sempli cata per gli interventi di lieve entità, nonché la documentazione da
allegare.

In particolare, si prevede che la predetta istanza sia compilata, ai sensi dell’art. 45 del Codice
dell’Amministrazione Digitale, utilizzando il modello sempli cato in allegato al dpr 31/2017 (Allegato C) e
corredata da una relazione paesaggistica sempli cata, redatta da un tecnico abilitato sulla base dell’Allegato D
al regolamento medesimo.

Relazione paesaggistica sempli cata, i contenuti


La norma in esame prevede anche i contenuti della relazione paesaggistica:

sono indicati i contenuti precettivi della disciplina paesaggistica vigente nell’area

è descritto lo stato attuale dell’area interessata dall’intervento

è attestata la conformità del progetto alle speci che prescrizioni d’uso dei beni paesaggistici, se esistenti

è descritta la compatibilità del progetto stesso con i valori paesaggistici che quali cano il contesto di
riferimento

sono indicate le eventuali misure di inserimento paesaggistico previste

L’art. 8, c. 3 del dpr 31/2017 speci ca il contenuto della relazione paesaggistica nel caso di interventi di lieve
entità che riguardano immobili vincolati ai sensi dell’art. 136, c.1, lettere a) b) e c) del Codice. In tal caso, la
relazione deve contenere, altresì, speci ci riferimenti ai valori storicoculturali ed estetico-percettivi, che
caratterizzano l’area interessata dall’intervento e il contesto paesaggistico di riferimento.

L’iter procedurale per l’autorizzazione paesaggistica sempli cata, le novità previste


Le modalità di presentazione delle istanze di autorizzazione paesaggistica sempli cata sono disciplinate
dall’art. 9 del dpr 31/2017.

Qualora le istanze di autorizzazione paesaggistica e la relativa documentazione siano riferite a interventi edilizi
(ai sensi del testo unico per l’edilizia dpr 380/2001 [http://biblus.acca.it/download/dpr-380-2011-testo-unico-
edilizia/] ), sono presentate allo sportello unico per l’edilizia (SUE), ai sensi dell’art. 5 del medesimo testo unico.

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Laddove le istanze di autorizzazione paesaggistica e la relativa documentazione riguardino invece interventi
rientranti nell’ambito di applicazione del dpr 160/2010 (recante il regolamento per la sempli cazione ed il
riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive), l’art. 9, c. 2 prevede la presentazione
dell’istanza allo sportello unico per le attività produttive (SUAP).

In tutti gli altri casi la presentazione dell’istanza di autorizzazione paesaggistica è e ettuata all’autorità
procedente, ossia la Regione,
ovvero l’ente delegato al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica.

Il procedimento autorizzatorio sempli cato si conclude con un provvedimento, adottato entro il termine
tassativo di 60 giorni dal ricevimento della domanda da parte dell’amministrazione procedente, che è
immediatamente comunicato al richiedente.

Le sempli cazioni procedimentali sono le seguenti:

1. l’amministrazione procedente, ricevuta l’istanza, veri ca preliminarmente se l’intervento non rientri nelle
fattispecie escluse dall’autorizzazione paesaggistica di cui all’Allegato «A»

2. ove l’intervento o le opere richiedano uno o più atti di assenso comunque denominati,
ulteriori all’autorizzazione paesaggistica sempli cata e al titolo abilitativo edilizio, i soggetti di
cui all’articolo 9 indicono la conferenza di servizi. In tal caso, i termini previsti per le amministrazioni
preposte alla tutela paesaggistica e dei beni culturali sono dimezzati

3. l’amministrazione procedente valuta la conformità dell’intervento o dell’opera alle prescrizioni d’uso (ove
non trovi applicazione il comma 2, si applicano le disposizioni di cui ai commi 5, 6 e 7)

4. l’amministrazione procedente richiede all’interessato, ove occorrano, in un’unica volta gli ulteriori
documenti e chiarimenti strettamente indispensabili, entro 10 giorni dal ricevimento dell’istanza:

i documenti sono inviati in via telematica entro il termine di 10 giorni dal ricevimento della
richiesta

il procedimento resta sospeso no alla scadenza del termine assegnato o alla ricezione della
documentazione integrativa richiesta

decorso inutilmente il termine assegnato, l’istanza è dichiarata improcedibile

entro il termine tassativo di 20 giorni dal ricevimento dell’istanza ovvero, in caso di richiesta di
integrazione documentale, dal ricevimento dell’ulteriore documentazione richiesta,
l’amministrazione procedente trasmette alla Soprintendenza per via telematica una motivata
proposta di accoglimento, unitamente alla domanda ed alla documentazione in suo possesso.

se anche la valutazione del Soprintendente è positiva, questi, entro il termine tassativo di


20 giorni dal ricevimento della proposta, esprime il proprio parere vincolante, per via telematica,
all’amministrazione procedente

l’amministrazione procedente adotta il provvedimento nei 10 giorni successivi

5. in caso di esito negativo della valutazione di cui al comma 3, l’amministrazione procedente, entro 10
giorni dal ricevimento della richiesta, ne dà comunicazione all’interessato, comunicando contestualmente
i motivi che ostano all’accoglimento dell’istanza e le modi che indispensabili a nché sia formulata la
proposta di accoglimento. Con la comunicazione è sospeso il termine del procedimento ed è assegnato il
termine di 15 giorni all’interessato entro il quale presentare le proprie osservazioni e il progetto adeguato.
Ove, esaminate le osservazioni o gli adeguamenti progettuali presentati persistano i motivi ostativi
all’accoglimento dell’istanza, l’amministrazione competente al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica,
entro 20 giorni, rigetta motivatamente l’istanza, con particolare riguardo alla non accoglibilità delle
osservazioni o alla persistente incompatibilità paesaggistica del progetto adeguato e ne dà comunicazione
al richiedente

6. in caso di valutazione negativa della proposta di accoglimento formulata


dall’amministrazione procedente, il Soprintendente comunica per via telematica al richiedente, entro il
termine di 10 giorni dal ricevimento della proposta, i motivi che ostano all’accoglimento dell’istanza ed
indica contestualmente le modi che indispensabili per la valutazione positiva del progetto, a meno che
quest’ultimo risulti incompatibile con i valori paesaggistici che quali cano il contesto di riferimento ovvero
contrastanti con le prescrizioni d’uso eventualmente presenti e di ciò venga data idonea ed adeguata
motivazione. Con la comunicazione è sospeso il termine del procedimento ed è assegnato al richiedente
un termine di 15 giorni entro il quale presentare le proprie osservazioni e il progetto adeguato. Decorso il
termine assegnato, la Soprintendenza, ove ne ricorrano i presupposti, entro il termine di 20 giorni adotta il
provvedimento motivato di diniego fornendo speci ca motivazione, con particolare riguardo alla non
accoglibilità delle osservazioni o alla persistente incompatibilità del progetto adeguato con la tutela dei
beni vincolati e ne dà contestualmente comunicazione all’autorità procedente

7. il parere del Soprintendente è obbligatorio e non vincolante e deve essere reso entro 20 giorni dal
ricevimento della proposta quando l’area interessata dall’intervento di lieve entità sia assoggettata a
speci che prescrizioni d’uso nel piano paesaggistico approvato o nel provvedimento di imposizione del
vincolo o negli atti di integrazione del contenuto precettivo del vincolo stesso adottati

8. in caso di mancata espressione del parere vincolante del Soprintendente nei tempi previsti dal comma
5, si forma il silenzio assenso e l’amministrazione procedente provvede al rilascio
dell’autorizzazione paesaggistica

9. nel procedimento autorizzatorio sempli cato non è obbligatorio il parere delle Commissioni locali per il
paesaggio, salvo quanto diversamente disposto dalle leggi regionali

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Clicca qui per scaricare la tabella sinottica con gli interventi realizzabili senza
autorizzazione paesaggistica [http://biblus.acca.it/download/tabella-sinottica-pdf-
interventi-realizzabili-senza-autorizzazione-paesaggistica/]

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procedura sempli cata [http://biblus.acca.it/download/tabella-sinottica-pdf-interventi-
realizzabili-con-autorizzazione-paesaggistica-sempli cata/]

Di seguito le tabelle riepilogative degli interventi esonerati (liberalizzati) e quelli sottoposti ad autorizzazione
paesaggistica.

TABELLA SINOTTICA: INTERVENTI REALIZZABILI SENZA AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA

1 Opere interne che non alterano l’aspetto esterno del fabbricato, anche ove comportino mutazione della destina
d’uso.

2 Interventi sui prospetti e coperture di fabbricati nel rispetto di eventuali piani di colore comunali e delle caratte
architettoniche, morfologiche e dei materiali esistenti; modi ca di aperture esterne o nestre a tetto, nel rispet
136 c.1 lettere a-b-c del dlgs 42/2004.

3 Interventi di consolidamento statico.

4 Interventi per l’eliminazione di barriere architettoniche.

5 Installazione di impianti tecnologici esterni, per le singole abitazioni, non soggetti a titolo abilitativo edilizio, nel
dell’art. 136 c.1 lettere a-b-c del dlgs 42/2004.

6 Installazione di pannelli solari a servizio dei singoli edi ci.

7 Installazione di micro generatori eolici (hmax= 1,50 m, dmax=1,00 m), nel rispetto dell’art. 136 c.1 lettere a-b-c de
42/2004.

8 Interventi di adeguamento funzionale di cabine per impianti tecnologici a rete.

9 Installazione di dispositivi anti-caduta di sicurezza in copertura.

10 Opere di manutenzione e adeguamento degli spazi esterni relativi a manufatti esistenti.

11 Opere di urbanizzazione primaria previsti ai ni paesaggistici dai piani attuativi oggetto di accordi di collaborazi
Ministero regioni ed enti locali.

12 Interventi non comportanti modi che signi cative a livello planimetrico e vegetazionale.

13 Interventi di manutenzione o sostituzione di cancelli, recinzioni, muri di contenimento, nel rispetto dell’art. 136
a-b-c del dlgs 42/2004.

14 Interventi di sostituzione di alberi o arbusti.

15 Interventi in sottosuolo, che non incidono sugli assetti vegetazionali o che comportino modi che permanenti,
morfologiche del terreno.

16 Occupazione temporanea di suolo privato mediante installazione di strutture provvisorie per un periodo massi
giorni.

17 Installazione di manufatti amovibili in opere a carattere stagionale e poste a corredo di attività economiche, com
turistiche ecc.

18 Installazione di strutture di supporto al monitoraggio ambientale

19 Interventi su impianti idraulici agrari privi di valenza e altri previsti dall’art. 149 c.1 lettera b del dlgs 42/2004.

20 Pratiche selviculturali e altre previsti dall’art. 149 c.1 lettera c del dlgs 42/2004.

21 Monumenti, lapidi, edicole funerarie.

22 Installazione di tende Parasole su terrazze.

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23 Installazione di insegne per attività commerciali o altre attività economiche.

24 Installazione o modi che di impianti di rete di comunicazione elettronica o radioelettrica.

25 Manutenzione di alvei, sponde e argini di corsi d’acqua.

26 Interventi puntuali di ingegneria naturalistica.

27 Manutenzione o sostituzione di strutture amovibili esistenti.

28 Montaggio periodico di strutture stagionali.

29 Interventi di demolizione e ricostruzione, fedele all’originale, di edi ci e manufatti a seguito di calamità naturali

30 Demolizioni e ripristino dei luoghi conseguenti a provvedimenti repressivi di abusi.

31 Opere ed interventi di variante autorizzati ai ni paesaggistici non eccedenti il 2% delle misure progettuali.

TABELLA SINOTTICA: INTERVENTI REALIZZABILI CON AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA SEMPLIFICA

1 Incrementi volumetrici inferiori al 10% (Vmax = 100 m3), nel rispetto delle caratteristiche architettoniche, morfol
dei materiali.

2 Realizzazione o modi che di aperture esterne e nestre a tetto, riguardanti i beni vincolati previsti nell’art. 136
a-b-c del dlgs 42/2004.

3 Interventi su prospetti che alterano l’aspetto esteriore degli edi ci e le caratteristiche architettoniche, morfolog
materiali.

4 Interventi su coperture che alterano l’aspetto esteriore degli edi ci e le caratteristiche architettoniche, morfolog
materiali.

5 Interventi di adeguamento antisismico.

6 Interventi di superamento di barriere architettoniche che alterano la sagoma dell’edi cio

7 Installazione di impianti tecnologici esterni, per le singole abitazioni, riguardanti i beni vincolati previsti nell’art.
lettere a-b-c del dlgs 42/2004.

8 Installazione di pannelli solari a servizio dei singoli edi ci in posizioni visibili dagli spazi pubblici.

9 Installazione di micro generatori eolici (hmax = 1,50 m, dmax = 1,00 m), riguardanti i beni vincolati previsti nell’ar
lettere a-b-c del dlgs 42/2004.

10 Installazione di cabine per impianti tecnologici a rete.

11 Interventi di adeguamento alla viabilità esistente.

12 Interventi di arredo urbano con installazione di manufatti e impianti.

13 Opere di urbanizzazione primaria previsti ai ni paesaggistici dai piani attuativi non oggetto di accordi di collab
tra Ministero regioni ed enti locali.

14 Interventi non comportanti modi che signi cative a livello planimetrico e vegetazionale da eseguirsi nelle aree
pertinenziali degli edi ci, riguardanti i beni vincolati previsti nell’art. 136 c.1 lettere a-b-c del dlgs 42/2004.

15 Demolizione e ricostruzione degli edi ci in genere privi di interesse storico-architettonico.

16 Autorimesse fuori-terra o parzialmente interrate (Vmax emergente = 50 m3)

17 Tettoie, porticati, chioschi e manufatti (Smax = 30 m2 o Vmax emergente = 30 m3).

18 Interventi sistematici aree di pertinenza edi ci esistenti.

19 Tettoie aperte di servizio o capannoni per le attività produttive (Smax = 10% della Scoperta preesistente).

20 Impianti tecnici esterni al servizio di edi ci esistenti a destinazione produttiva

21 Realizzazione di cancelli, recinzioni, muri di cinta o di contenimento del terreno, inserimento


di elementi antintrusione sui cancelli, le recinzioni e sui muri di cinta, interventi di manutenzione,
sostituzione o adeguamento dei medesimi manufatti, se eseguiti con caratteristiche morfo-tipologiche,
materiali o niture diversi da quelle preesistenti e, comunque, ove interessino beni
vincolati ai sensi del Codice, art. 136, comma 1, lettere a), b) e c) limitatamente, per quest’ultima,
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agli immobili di interesse storico-architettonico o storico-testimoniale, ivi compresa l’edilizia rurale
tradizionale, isolati o ricompresi nei centri o nuclei storici.

22 Taglio senza sostituzione di alberi o arbusti in aree interessate previste nell’art. 136 c.1 lettere a-b-c del dlgs 42/

23 Interventi di soprasuolo inerenti reti di servizio pubblico o fognatura

24 Manufatti parzialmente o totalmente interranti quali serbatoi e cisterne (Vmax 15 m3)

25 Occupazione temporanea di suolo privato mediante installazione di strutture provvisorie per un periodo comp
120 e i 180 giorni.

26 Verande e strutture esterne funzionali ad attività economiche, commerciali, turistiche ecc. Installazione di manu
amovibili in opere a carattere non stagionale.

27 Pozzi ed opere di presa e prelievo da falda per uso domestico.

28 Ponticelli per attraversamento di corsi d’acqua.

29 Manufatti per ricovero attrezzi agricoli.

30 Nuove strutture relative all’attività ittica (Smax = 30 m2).

31 Interventi di adeguamento della viabilità vicinale.

32 Ripristino attività agricole e pastorali in aree rurali.

33 Interventi di diradamento boschivo.

34 Riduzioni super cie boscate in aree di pertinenza immobili esistenti per super ci inferiori a 2000 m2.

35 Realizzazione o adeguamento di interventi di viabilità forestale.

36 Posa in opera di cartelli e altri mezzi pubblicitari non temporanei Smax = 18 m2 (art. 153 c.1 dlgs 42/2004).

37 Linee elettriche e telefoniche di altezza compresa tra i 6,30 m e 10 m.

38 Installazione di impianti delle reti di comunicazione elettronica o radioelettrica, che comportino realizzazione d
di altezza inferiore a 6 m, sopralzi inferiori a 6 m, apparti di telecomunicazione inferiori a 3m o 4 m (se posati a

39 Modi ca di manufatti di difesa dalle acque delle sponde di umi e laghi.

40 Interventi sistematici di ingegneria naturalistica.

41 Interventi di demolizione e ricostruzione di edi ci e manufatti a seguito di calamità naturali.

42 Interventi di ripascimento circoscritti di tratti di arenile in erosione, ripristino opere a difesa della costa.

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Gazzetta il
super DIA 2015 bando edi ci pubblici, in
Gazzetta il bando

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COMMENTI

Simone Favari
20 luglio 2016 en 9:15

Buon giorno,
è un ottimo decreto a mio avviso.
Ora che iter e che tempistiche sono previste a chè lo schema di decreto diventi attuativo
e quindi legge?
Saluti

Rispondi

Nicola Furcolo
20 luglio 2016 en 16:07

Non dovrebbe tardare molto… Appena il decreto sarà pubblicato in Gazzetta, ne


daremo immediatamente informazione.
Saluti.

Rispondi

francesco
18 febbraio 2017 en 13:00

per nicola furcolo :


Ti ricordi quando dicesti che non dovrebbe tardare molto ???

Rispondi

Nicola Furcolo
20 febbraio 2017 en 10:00

Ciao Francesco, occorre ancora attendere…

Rispondi

francesco
28 febbraio 2017 en 17:59

Ciao Nicola , il Presidente Mattarella dopo 23 giorni ha


nalmente rmato il Decreto .
Ora quanti giorni impiegheranno i burocrati per pubblicarlo
sulla Gazzetta U ciale ????

Nicola Furcolo
1 marzo 2017 en 10:32

Ciao Francesco, sinceramente credo non ci vorrà ancora


tanto… Appena in Gazzetta, ne daremo tempestiva
comunicazione. Ciao

mario
16 marzo 2017 en 15:45
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SI HANNO NOVITA’ SULLA PUBBLICAZIONE IN GAZZETTA??

Nicola Furcolo
16 marzo 2017 en 16:15

Nella Gazzetta pubblicata ieri sera non c’era nulla.

mario
16 marzo 2017 en 17:36

L’esonero è immediatamente applicabile anche in Sicilia, o


bisogna aspettare che la Regione la recepisca??

Alfonso Ferrara
4 novembre 2016 en 12:28

Salve,
non ho capito se l’installazione di pannelli fotovoltaici in zona a vincolo richiede cmq
l’autorizzazione paesaggistica sempli cata

Paradossalmente hanno scritto “Installazione di pannelli solari a servizio dei singoli edi ci
in posizioni visibili dagli spazi pubblici” quindi se li posiziono sul tetto di una casa in collina
e sono visibili da un parco cmq devo fare la paesaggistica…….in questo modo è a libera
interpretazione. Pertanto penso che devono fare degli esempi.

Rispondi

Gherardi Fabio
7 novembre 2016 en 13:28

Inoltre come valutare da quale distanza risulta visibile e incidente su aspetti


paesaggistici ? Da una vetta si possono vedere tutte le coperture di una città
sottostante. Occorrono maggiori criteri per evitare contenziosi … in considerazione
che si parla di penale.

Rispondi

therese mura
6 novembre 2016 en 17:11

Finalmente !! Un pò di sempli cazione anche in questo campo è necessaria


Le canne fumarie per i locali commerciali che procedura devono seguire?
Grazie

Rispondi

Sandra Galeazzo
22 dicembre 2016 en 12:50

Pare che questa sempli cazione sia sfumata, almeno se ho ben interpretato il Decreto
“Madia 2”. A pagina 102 (107) della Tabella A, dice che “gli interventi di lieve entità elencati
nell’elenco dell’allegato I al D.P.R. n.139/2010, ricadenti in zone sottoposte a tutela
paesaggistica, e che alterano lo stato dei luoghi o l’aspetto esteriore degli edi ci” sono
sottoposte al regime amministrativo dell’Autorizzazione.
Come al solito non ci si poteva aspettare cose buone da questo governo, tutto ciò unito
alla cancellazione dello sgravio degli oneri di urbanizzazione in caso di cambio di
destinazione d’uso, che diventa oneroso anche per gli imprenditori che realizzano opere di
approntamento di locali per l’esercizio dell’attività commerciale.

Rispondi

francesco
16 febbraio 2017 en 17:45

sono passati quasi trenta giorni dall’approvazione del decreto in Consiglio dei
Miinistri ma il DPR in gazzetta U ciale non è stato ancora pubblicato .
Poi si parla di tempi lunghi della politica , mo non vedete che la burocrazia rallenta
tutto ????

Rispondi

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francesco
16 febbraio 2017 en 17:48

Piu’ moderato di cosi’ si diventa schiavi .

Rispondi

francesco
18 febbraio 2017 en 12:36

vi parew giusto che dopo un mese non eì stato ancora pubblicato sulla Gazzetta U ciale
?????

Rispondi

giancarlo
27 febbraio 2017 en 19:24

vorrei sapere quando verrà pubblicata sulla gazzetta u ciale

Rispondi

Nicola Furcolo
28 febbraio 2017 en 9:14

Ciao Giancarlo, il decreto è stato appena rmato dal Presidente della Repubblica. A
breve andrà in Gazzetta.

Rispondi

francesco
28 febbraio 2017 en 18:08

Caro Nicola , il prezzo della benzina o delle sigarette viene aumentato con
decreti che vengono pubblicati in 24 ore ..

Rispondi

francesco
2 marzo 2017 en 12:04

Sono passati venti giorni e non vi è ancora la pubblicazione .


Forse lo stanno scrivendo a mano per pubblicarlo ???
Viva la burocrazia :
P.S. Ma non è che aspettano le prossime elezioni amministrative ????

Rispondi

paola
14 marzo 2017 en 14:37

notizie sulla pubblicazione in gazzetta? siamo al 14/03!

Rispondi

francesco
15 marzo 2017 en 17:58

ciao paola ,
su mia richiesta , l’U cio Rapporti con il Pubblico ( URP ) della Corte dei Conti , mi ha
comunicato che il DPR 13/02/2017 è stato registrato in data odierna ,15 marzo 2017
,ed inviato nalmente al Ministero della Giustizia per la relativa pubblicazione sulla
Gazzetta U ciale .
Aspettiamo ancora un poco .
francesco

Rispondi

Nicola Furcolo
15 marzo 2017 en 18:26

Ottima anticipazione.
Restiamo in attesa e attendiamo la pubblicazione della prossima Gazzetta.

Rispondi

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Fabio
17 marzo 2017 en 13:14

Quindi quali possono essere i tempi non dovevano trascorre max 30 gg dalla
rma di Mattarella?

Rispondi

Andrea
20 marzo 2017 en 15:26

Questo ritardo è assolutamente allucinante e inspiegabile.


Per far funzionare l’apparato la prima cosa dovrebbero essere tempi
CERTI!

Rispondi

Simone
15 marzo 2017 en 9:31

Vi prego qualcuno dica alla gazzetta u ciale di pubblicare il


decretooooooooooooooooooooooooooooo………
Ho già la pratica pronta per un intervento e sto aspettando per protocollarla!

Rispondi

Giuseppe
22 marzo 2017 en 21:02

Evviva.
Pubblicato sulla Gazzetta u ciale n. 68 del 22 marzo 2017.
Entrata in vigore 6 aprile 2017.

Rispondi

Tim
23 marzo 2017 en 9:03

Pubblicato in GU, ieri sera!

Rispondi

Francesca
27 marzo 2017 en 11:12

E’ applicabile anche in Sicilia, o bisogna aspettare che la Regione la recepisca??

Rispondi

Danilo
30 marzo 2017 en 15:02

non ho ben capito se una pergotenda rientrerebbe tra gli interventi esclusi
dall’autorizzazione paesaggistica o soggetta ad autorizzazione sempli cata.
Qualcuno si è fatto un idea più chiara al riguardo?

Rispondi

Nicola Furcolo
31 marzo 2017 en 9:26

Occorre valutare se si riesce a inquadrare la pergotenda, ad esmepio, negli interventi


n. 17 o 26 (tettoie, porticati, chioschi e manufatti Smax = 30 m2 o Vmax emergente =
30 m3 oppure verande e strutture esterne funzionali ad attività economiche,
commerciali, turistiche ecc. Installazione di manufatti amovibili in opere a carattere
non stagionale)

Rispondi

Alessandro
31 marzo 2017 en 11:39
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Il presente DPR 31_2017 e le relative sempli cazioni, è applicabile anche in aree tutelate ai
sensi del D.m. 1/08/85 (Galassini)?

Rispondi

Christian
6 aprile 2017 en 12:53

Salve volevo sapere se un gruppo elettrogeno sso di emergenza di un’attività


commerciale è soggetto o no alla autorizzazione paesaggistica

Rispondi

Nicola Furcolo
10 aprile 2017 en 9:12

Dipende: se la zona in cui occorre realizzare il gruppo è soggetta a vincolo, allora


occorre l’autorizzazione paesaggistica.
Se ti riferisci all’autorizzazione sempli cata, non mi pare che sia incluso.

Rispondi

Piero
6 aprile 2017 en 18:40

Ho il geometra e il resp del comune di montagna confusi.. per una semplice recinzione in
oali a T o in legno e rete alta max 1,5 mt serve o è esclusa? Il comune la vuole solo perchè il
lotto con na su un lato di 100 mt col torrente ! e non ha nemmeno un modulo da
compilare.. Aiuto grazie

Rispondi

Nicola Furcolo
10 aprile 2017 en 9:13

Per l’autorizzazione sempli cata sono previsti dei modelli allegati al dpr 31/2017.
Se invece ci vuole la procedura ordinaria, devi redigere la relazione paesaggistica
completa.

Rispondi

Atarassia
7 aprile 2017 en 15:20

Buongiorno,
chiedo cortesemente un riferimento normativo chiaro in merito all’autorità competente al
rilascio di autorizzazione paesaggistica per un’opera che interessa 2 Comuni (mi è stato
detto u ciosamente che in caso di 2 o più Comuni coinvolti l’autorizzazione deve essere
rilasciata dalla Regione e non può essere rilasciata dai singoli Comuni delegati, è vero?
Inoltre avrei necessità di sapere se può essere assoggettato a procedura sempli cata il
rifacimento di un piccolo tratto di metanodotto esistente (DN100, km 8, 2 Comuni
interessati).
Grazie
Atarassia

Rispondi

Romina
14 aprile 2017 en 7:37

Buongiorno, ho presentato un progetto lo scorso dicembre in cui si prevedeva la chiusura


di una terrazza a primo piano di circa 40 mq. L’ente incaricato alla valutazione
paesaggistica mi dice che l’ampliamento sfruttando il piano casa non è possibile nelle zone
sottoposte a vincolo paesaggistico quindi rientranti nella zona E. Con questo decreto potrei
avere la concessione edilizia o bypassare in qualche modo questo ostacolo?

Rispondi

Giuseppe
23 aprile 2017 en 10:59

Salve signori volevo farvi una domanda io o un terreno sito in zona mare che in seguito lo
comprato
Per o rirti il miglior servizio da una ditta
possibile chesoftware
ACCA a fatto la S.p.A.
lottizzazione
utilizzache poi dopo
cookies. i 5 anno glilaera
Continuando scaduto il nel sito autorizzi l'uso dei cookies.
navigazione
parere paesaggistico e a me mi anno fermato il parere paesaggistico alla sopra intendenza
di Cosenza perché era scaduto quello della lottizzazione……Ora dite che posso costruire
senza che mi attacco a lottizzazione cioè singolarmente

Rispondi

Lorenzo
25 maggio 2017 en 0:47

Buonasera a tutti.
Spero che voi possiate aiutarci perchè qui nessuno sa dirci nulla, a livello istituzionale.
Circa 3 mesi fa abbiamo preso in a tto un terreno agricolo da destinare all’addestramento
cino lo. Per non incorrere in equivoci burocratici abbiamo seguito tutto l’iter presentando
il progetto alla soprintendenza essendo la zona quella di Ostia Antica, quindi soggetta a
vincolo paesaggistico. Da sottolineare che il progetto consiste semplicemente
nell’installazione di recinzioni con pali di legno, piantati a terra SENZA l’utilizzo di cemento
nè alcuna altra opera muraria.
A distanza di 20 giorni dalla presentazione del progetto la soprintendenza ha contattato il
nostro tecnico annunciando un sopralluogo. Da allora sono trascorsi ulteriori 20 giorni,
nessuno si è visto e noi ovviamente siamo fermi, continuando a pagare l’a tto.
Questo decreto di Aprile può essere utile al nostro scopo per accelerare la procedura o il
nostro destino è quello di morire appresso ai tempi (temo biblici) della soprintendenza?
Grazie in anticipo!

Rispondi

Nicola Furcolo
25 maggio 2017 en 9:04

Potresti valutare se l’intervento da realizzare rientra in una delle 2 tabelle del dpr
31/2017.
Ad esempio: attività 12 della prima tabella o altra attività della seconda.
Consultati con il tecnico che segue la pratica.

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1. Autorizzazione paesaggistica sempli cata, arriva l'ok del Consiglio di Stato - BibLus-net
8 settembre 2016 alle 17:11

[…] Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo relativo all’individuazione degli interventi
sottoposti ad autorizzazione paesaggistica sempli cata e quelli esclusi, ai sensi dell’art. 12 del dl 83/2014
(decreto […]

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