Corso Di Laurea in Ingegneria Elettronica, C.d.L. in Ingegneria Informatica Analisi Matematica I

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Anno Accademico 2018-2019

Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica, C.d.L. in Ingegneria Informatica (L-8)


Prova scritta di Analisi Matematica I (Canale 2, Cp-I) [9 CFU]
30 Aprile 2019

• Non si possono consultare libri o appunti. Non si può utilizzare alcun tipo di calcolatrice. È vietato uscire dall’aula prima di aver
consegnato definitivamente il proprio elaborato.
• Tempo a disposizione. 150 minuti.

Parte A
 
| x −1|−2

C.d.L. in Ingegneria Elettronica, C.d.L. in Ingegneria Informatica


A1 Determinare il dominio della funzione f ( x ) = ln x 2 −4
.

e3πi
A2 Sia dato il numero complesso z = (2 − i ).
Determinare il coniugato e il modulo di z.

A. Scapellato - Analisi Matematica I (Canale: Cp-I)


|3+ i |
+∞   e n 
1
A3 Stabilire il carattere della seguente serie numerica: ∑ √ + .
n =1 n3 + 1 30
A4 Calcolare la derivata prima della seguente funzione: f ( x ) = (3x − 1)4 cos(5x + 7).
R1 √
A5 Calcolare 0 (ex−1 + 3 x ) dx.

Parte B

B1 Data la funzione reale di una variabile reale definita dalla legge


2
+ ln(5 − x ),
f (x) =
1−x
determinarne il dominio, i limiti agli estremi del dominio, gli eventuali asintoti, gli intervalli di mo-
notonia e gli eventuali punti di minimo e massimo relativi specificando se essi sono assoluti. Infine,
tracciare un grafico qualitativo di f .
sin x cos x
Z
B2 Calcolare il seguente integrale indefinito: 2
dx.
sin x + 3 sin x − 4

B3 Stabilire il carattere delle serie numeriche assegnate e, nel caso di convergenza, specificare se essa è
assoluta:
+∞ √ +∞
1 ( n + 2) ! 1
( a) ∑ n arctan √ , (b) ∑ (−1)n sin2 2 .
n =1 n n =1
n! n

Parte C

C1 Determinare i numeri complessi z ∈ C che verificano l’equazione z + |z| = Rez + 5 − i.
3x −sin 3x
C2 Sia data la funzione reale di una variabile reale definita dalla legge f α ( x ) = con α ∈ R. ,
(e x −1) α2
R1
• Determinare gli eventuali valori di α per i quali esiste finito l’integrale improprio 0 f α ( x )dx.
+∞  
1
• Determinare gli eventuali valori di α per i quali la serie numerica ∑ f α converge.
n =1
n

C3 Sia data la funzione f : R → R definita dalla legge


( 2
xex se x > 0
f (x) = .
x sin x se x ≤ 0
Stabilire se f ammette primitive su R e, in caso affermativo, determinarle tutte.
Risultati degli esercizi

Parte A
n o
| x −1|−2
A1 dom f = x∈R: x 2 −4
>0 = ] − ∞, −2[∪] − 1, 2[∪]3, +∞[.

A2 Si ha z = − √2 + √1 i, quindi z = − √2 − √1 i e |z| = √1 .
10 10 10 10 2

A3 La serie numerica assegnata converge. Infatti:


∞ √ 1
• La serie ∑+
n =1 3
converge. Ciò derivata dal fatto che, per n → ∞, si ha √ 1 ∼ 1
3 . Poiché la
n +1 n3 +1 n2
∞ 1 ∞ √ 1
serie ∑+
n =1 3 converge, per il criterio del confronto asintotico converge anche la serie ∑+
n =1 n3 +1 .
n2
∞ e n
La serie ∑+ e

• n =1 30 converge. Si tratta, infatti, della serie geometrica di ragione 30 .
La serie data converge per l’algebra delle serie.
A4 f 0 ( x ) = 12(3x − 1)3 cos(5x + 7) − 5(3x − 1)4 sin(5x + 7).
R1 √ 3
A5 0 (ex−1 + 3 x ) dx = [ex−1 + 2x 2 ]10 = 3 − 1e .

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Parte B

A. Scapellato - Analisi Matematica I (Canale: Cp-I)


B1 dom f = ] − ∞, , 1[∪]1, 5[. Si ha:
lim f ( x ) = +∞, lim f ( x ) = ∓∞, lim f ( x ) = −∞.
x →−∞ x →1± x →5−
Se ne deduce che le rette di equazioni x = 1 e x = 5 sono asintoti verticali per f , rispettivamente
bilaterale e sinistro. Inoltre, essendo
f (x)
= 0,
lim
x →−∞ x
si deduce che f non ammette asintoto obliquo sinistro e dunque non ammette asintoti obliqui. Per
ogni x ∈ dom f risulta
x2 − 9
f 0 (x) = .
( x − 5)(1 − x )2
Dallo studio del segno di f 0 , si deduce che f è strettamente crescente in ] − 3, 1[ e in ]1, 3[ ed è stretta-
mente decrescente in ] − ∞, −3[ e in ]3, 5[. Quindi il punto (−3, f (−3)) è punto di minimo relativo e
il punto (3, f (3)) è punto di massimo relativo. Tenendo conto dei limiti di f agli estremi di dom f , si
deduce che tali estremi non sono assoluti.
B2 Poniamo t = sin x, da cui dt = cos x dx. Denotato con I l’integrale assegnato, si ha:
Z 
t
I= dt .
t2 + 3t − 4 t=sin x
Calcoliamo dunque
t
Z
dt.
t2 + 3t − 4
Decomponiamo in fratti semplici la funzione integranda, dunque cerchiamo due costanti A e B tali che
t A B
= + , ∀t ∈ R \ {−4, 1},
t2 + 3t − 4 t+4 t−1
da cui si deduce che per ogni t ∈ R deve essere verificata l’uguaglianza
t = A ( t − 1) + B ( t + 4).
Ponendo in tale uguaglianza t = −4 si trova A = 45 e ponendo t = 1 si trova B = 15 . Pertanto:
Z  Z 
t 4 1 1 1
Z
I = dt = dt + dt
t2 + 3t − 4 t=sin x 5t+4 5t−1 t=sin x
 
4 1 4 1
= ln |t + 4| + ln |t − 1| + c = ln | sin x + 4| + ln | sin x − 1| + c, ∀c ∈ R.
5 5 t=sin x 5 5

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B3 Serie ( a). La serie è a termini positivi. Si ha

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√ 1
lim n arctan √ = 1 6= 0,
n→+∞ n
quindi per la condizione necessaria per la convergenza delle serie numeriche la serie data non conver-
ge. Essendo essa a termini positivi, allora diverge positivamente.
Serie (b). La serie è a termini di segno alterno. Osserviamo che la serie può essere riscritta come segue:
+∞
1
∑ (−1)n (n + 2)(n + 1) sin2 n2 .
n =1
Studiamo la convergenza assoluta, cioè la convergenza della serie
+∞ +∞
1 1
∑ (−1)n (n + 2)(n + 1) sin2
n2
= ∑ (n + 2)(n + 1) sin2 n2
n =1 n =1
Si ha  2
1 1 1
(n + 2)(n + 1) sin2 ∼ (n + 2)(n + 1) ∼ .
n2 n2 n2
∞ 1 +∞
Poiché la serie ∑+
n=1 n2 converge, la serie ∑n=1 ( n + 2)( n + 1) sin
2 1
n2
è convergente, cioè la serie asse-
gnata è assolutamente convergente e dunque convergente.

Parte C

√ √
C1 Posto x = a + ib, con a, b ∈ R, si ottiene l’equazione a + ib + a2 + b2 = a + 5 − i da cui, ugua-
gliando
√ le parti immaginarie
√ si ricava subito y = −1 e, di conseguenza, uguagliando le parti reali,
x + x2 + 1 = x + 5, da cui x2 = 4 e dunque x = ±2. Pertanto, l’equazione data ammette due
soluzioni e sono: z1 = −2 − i e z2 = 2 − i.

C2 La funzione proposta è non negativa e continua in ]0, 1]; pertanto dobbiamo studiarne il comporta-
mento asintotico solo per x → 0+ . Per fare ciò, utilizziamo lo sviluppo di Mac Laurin al primo ordine
per la funzione x 7→ ex e quello al terzo ordine per la funzione t 7→ sin t, con t = 3x. Pertanto:
3x − 3x − 27 3

6 x 9
f (x) ∼ 2 = α2 −3 .
x α 2x
In particolare  
1 9 9 1
f ∼   α2 −3 = .
n 2 n 3− α2
2 n1
Quanto ora trovato consente di rispondere immediatamente ai due quesiti posti.
• L’integrale assegnato converge se e solo se α2 − 3 < 1 ovvero se e solo se −2 < α < 2;
• La serie assegnata converge se e solo se 3 − α2 > 1 ovvero se e solo se −2 < α < 2.

C3 f è continua in R e quindi per il Teorema fondamentale del calcolo integrale ammette primitive su R.
Risulta:
1 x2
( ( )
e +c se x > 0
Z
f ( x ) dx = Fc ( x ) = 2 , c∈R .
− x cos x + sin x + 12 + c se x ≤ 0

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