Automotore FS 216
Automotore FS 216 | |
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Locomotiva Diesel | |
Automotore FS 216 0022 al deposito di Rimini | |
Anni di costruzione | 1965-1967[1] |
Anni di esercizio | dal 1965 |
Quantità prodotta | 55 |
Costruttore | ABL (0001 - 0015)[1] SIMM (0016 - 0055)[1] |
Automotori 216.0001-0055 | |
Dimensioni | lunghezza: 6462 mm |
Interperno | 2.400 mm |
Massa in servizio | 21,1t |
Massa aderente | 21,1t |
Rodiggio | B |
Diametro ruote motrici | 910 mm |
Potenza oraria | 118 kW |
Velocità massima omologata | 30 km/h |
Alimentazione | Gasolio |
Gli automotori FS 216, tipo ABL VI B, sono locomotive da manovra a scartamento normale che hanno iniziato a prestare servizio, nelle Ferrovie dello Stato italiane, a partire dal 1965 impiegati per le manovre leggere in stazioni intermedie.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]L'automotore, la cui massa era di 21,1 t era equipaggiato con un motore Diesel a 6 cilindri OM DG-L, il primo motore sovralimentato applicato a questi tipi di rotabili,[2] di cilindrata 10308 cc che sviluppava una di potenza di 118 kW (160 CV) a 1750 giri/minuto che consentivano al rotabile di raggiungere la velocità massima di 30 km/h. La trasmissione era idrostatica Hydro Titan (Von Roll) con stadio finale a catene a rulli duplex.[3]
Costruzione
[modifica | modifica wikitesto]Gli automotori sono stati realizzati tra il 1965 e il 1967 in 55 esemplari; i primi quindici (0001 - 0015) dalla Antonio Badoni Spa. di Lecco, specializzata nella costruzione di mezzi da manovra e i successivi (0016 - 0055) dalla SIMM (Sicula Metalmeccanica) di Carini, in provincia di Palermo, società costituita con apporto di capitale Badoni.[3]
Servizio
[modifica | modifica wikitesto]Gli automotori della serie 216 hanno prestato servizio dal 1965 all'inizio degli anni 2000, con 4 unità cedute ad imprese di lavori ferroviari e 14 unità che nel 2002 sono state accantonate ed in attesa di demolizione.[1] L'automotore 216.0022, che veniva utilizzato per le manovre a Bologna San Donato,[4] dopo l’ultima revisione fatta, è stato assegnato al DRS (Deposito Rotabili Storici) di Rimini nel 2002 e accantonato in attesa di una qualche decisione.[1]
Rotabili preservati
[modifica | modifica wikitesto]L'esemplare 216.0042, costruito nel 1967 nello stabilimento SIMM (Sicula Metalmeccanica) di Carini, e che ha svolto servizio presso il Deposito locomotive di Taranto[3] è stato preservato al Museo ferroviario della Puglia di Lecce.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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