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Giocare tra gli alberi: Attività nel bosco con le corde secondo la pedagogia della natura
Giocare tra gli alberi: Attività nel bosco con le corde secondo la pedagogia della natura
Giocare tra gli alberi: Attività nel bosco con le corde secondo la pedagogia della natura
E-book363 pagine1 ora

Giocare tra gli alberi: Attività nel bosco con le corde secondo la pedagogia della natura

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Info su questo ebook

I bambini hanno un gran bisogno di muoversi, meglio se in un ambiente ricco di stimoli e sfide. Il bosco ci mette a disposizione questa possibilità risvegliando tutti i sensi – soprattutto se ci portiamo qualche corda e sappiamo fare i nodi necessari. Il libro illustra passo per passo il materiale adatto e i nodi più importanti per poter realizzare con le corde oltre 30 giochi e attività originali, tutte sperimentate dall’autrice.
LinguaItaliano
Data di uscita4 nov 2019
ISBN9788865801864
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    Anteprima del libro

    Giocare tra gli alberi - Schwarzer Alexandra

    corde.

    I

    PSICOMOTRICITÀ NEL BOSCO

    Cos’è la psicomotricità

    Nel bambino i processi fisici e psicologici, emotivi e spirituali sono strettamente connessi gli uni agli altri. Egli non riesce chiaramente a cogliere la distinzione tra pensiero e azione, tra percezione reale e quella mentale, tra desiderio e realtà, tra quotidianità e mondo onirico; imparerà a distinguere il tutto nel corso della crescita. Le percezioni sensoriali sono molto più intimamente collegate tra loro che nell’adulto, così come lo sono i sentimenti con i movimenti del corpo

    Ernst J. Kiphard

    Con la parola psicomotricità si intende la stretta relazione tra le funzioni motorie e psichiche

    Renate Zimmer

    I bambini agiscono e sperimentano in modo totale: con la mente, il cuore e le mani. Percepiscono i sensi con tutto il corpo e attraverso di esso esprimono i sentimenti come la rabbia, la gioia e la tristezza. Il movimento e la percezione sensoriale mettono in moto processi di apprendimento di base ed è proprio attraverso il movimento che il bambino impara a decifrare il mondo circostante, le persone di riferimento, il materiale presente.

    Il movimento serve ad aumentare regolarmente il suo bagaglio di esperienze, rendendolo più sicuro di sé e indipendente. La conquista di queste molteplici competenze porta allo sviluppo della personalità individuale.

    Come vivono i bambini oggi

    I bambini amano scatenarsi. Corrono per un po’, cadono nell’erba, rotolano per terra, si rialzano, girano su se stessi con le braccia aperte; perdono l’equilibrio e barcollando cercano di recuperarlo. I loro movimenti, di velocità diseguale, possono sembrare spesso disordinati all’osservatore, o persino confusi, quando essi corrono a scatti e frenate brusche, oppure quando ciondolano senza meta

    Rolf Patermann

    Ho passato la mia infanzia negli anni Settanta a giocare con gli amici, quasi sempre all’aperto: a nascondino, a rincorrerci, a disegnare e colorare la strada con i gessetti; ci si sporcava da capo a piedi e si doveva rincasare non prima che si accendessero i lampioni. Ci sfogavamo in mille avventure e non mancavano di certo le occasioni per muoverci.

    I genitori di oggi invece sono spesso mossi dal desiderio di far acquisire ai loro figli, già alla scuola materna, quelle capacità che potrebbero tornare utili nel mondo del lavoro. Ciò comporta purtroppo, già in età prescolare, una rigida concentrazione di attività o corsi orientati alla stimolazione cognitiva.

    Gli spazi gioco accessibili ai bambini sono sempre più artificiali e stimolano poco il movimento. Mancano le occasioni per giocare senza essere controllati, fare chiasso, inventare segreti, vivere avventure.

    L’infanzia attualmente significa fare esperienze in ambienti chiusi (asili nido, scuola materna, cameretta, scuola di musica, ecc.). I nostri figli hanno sempre meno l’occasione di giocare all’aperto e nella natura.

    Di fatto, il tempo che i bambini hanno per scoprire la natura come vogliono è diventato talmente scarso che solo molto di rado viene vissuto un vero contatto con l’ambiente naturale. Io sono dell’opinione che non dovremmo privare i nostri figli della possibilità di giocare all’aperto.

    Al contrario, dovremmo prenderci il tempo e creare l’occasione per ritornare a contatto con la natura. Non intendo con ciò portarli al parco giochi più vicino, ma andare in un luogo dove il bambino si senta veramente libero di agire.

    Il bosco: una fonte inesauribile di idee per giocare

    Perché nel bosco?

    Il bosco offre agli asili, alla scuola primaria, ai centri di ergoterapia o di sostegno ai bambini con difficoltà, molteplici occasioni di espressione dei processi infantili di sviluppo e la possibilità di far vivere il movimento. Quando siamo nella natura siamo in costante movimento, tutti insieme.

    Nel bosco le esperienze sensoriali sono presenti nella loro pienezza e coinvolgono tutti e cinque i sensi. I bambini sono spronati in modo naturale a sperimentare le loro capacità motorie e a fare innumerevoli scoperte ed esperienze tattili. Possono allenare il senso dell’equilibrio camminando sui tronchi o attraversando fossati. Toccano e annusano i fiori e le bacche, e si buttano nell’erba alta o nei mucchi di foglie. Strappano foglie per preparare zuppe e poi si annusano le mani; sentono il picchio e altri uccellini o il fruscio delle foglie. D’inverno si mettono a studiare le tracce degli animali o provano a prendere i fiocchi di neve con la lingua.

    Muovendosi nella natura e facendola loro, i bambini fanno esperienze di molte cose che risulteranno importanti nella loro vita. Impareranno a capire che il bosco è lo spazio vitale naturale delle piante e degli animali, e faranno la conoscenza dei quattro elementi naturali: il fuoco, la terra, l’aria e l’acqua. In questo contesto reale e primordiale i bambini trovano la pace e possono concentrarsi a lungo osservando le coccinelle e altri insetti. Qui si può toccare e analizzare quasi tutto e in questo modo i bambini avvertono anche i più piccoli cambiamenti.

    L’aver a che fare con materiale vivo è molto interessante e lascia impressioni durevoli. In questa atmosfera piena di pace i bambini reagiscono più raramente con aggressività, e subito ritrovano il loro equilibrio naturale.

    I piccoli desiderano ambienti di gioco in cui possono agire senza essere osservati; il bosco offre la possibilità di nascondersi dietro alberi o cespugli, oppure di costruire una capanna con materiale vegetale morto. Ma il bosco invita soprattutto a condividere le imprese. Si possono realizzare a più mani capanne o dighe, e costruire diventa più divertente; in caso di pioggia si farà un tetto sotto il quale si racconteranno storie e si canteranno canzoni. Condividere il pasto in cerchio è un’esperienza di gruppo indimenticabile.

    Gli ambienti in cui i bambini si muovono cambiano a seconda delle stagioni, della temperatura, del momento della giornata, della luce e dell’ombra. La natura libera così la fantasia e la creatività per idee nuove e insolite. Si tolgono scarpe e calzini per sentire il terreno nelle sue caratteristiche, e che grande gioia si prova a rotolarsi nel prato! Oppure, alla vista di una pozzanghera, decidere se guadarla, saltarci dentro o tentare di superarla con una grande salto.

    I bambini amano trasformarsi: di volta in volta sono cavalli o orsi, oppure vento, o fuoco, dimenticandosi del tempo e di quello che succede intorno. Se hanno la possibilità di fare certe esperienze, si rendono conto che spesso vale la pena trovare più soluzioni. Se sono motivati a scovare una loro soluzione, avranno probabilmente più fiducia in sé a scuola.

    Se diamo loro la sicurezza di trovarci nelle vicinanze, in caso di problemi o difficoltà, potranno giocare da soli con la spiensieratezza tipica del bambino, potranno sviluppare i loro sensi e scoprire con curiosità il mondo in un’atmosfera equilibrata, quella di cui abbiamo bisogno per una vita sana e felice.

    Il bosco come luogo in cui muoversi e imparare

    Sono convinta di poter ricreare nella natura gran parte delle attività, dei percorsi, dei programmi di sostegno già collaudati in palestra, e di farli vivere in modo più completo, ovvero con la testa, con le mani e con il cuore. Nel bosco non è necessario portarsi troppo materiale.

    Sono numerosi i vantaggi per cui è importante portare nel bosco i bambini della scuola elementare, dell’asilo o del nido: non siamo limitati dal materiale presente nell’istituto, non sono necessari accordi per dividere la palestra con i colleghi, non ci sono problemi di spazio né di dimensione dei gruppi e i bambini non sono costretti a parlare piano per non disturbare. Nel bosco respiriamo aria fresca e giochiamo alla luce del giorno; non dobbiamo riprodurre artificialmente i fenomeni atmosferici perché sono già presenti nella loro pienezza. Con metodi semplici e pochissimo materiale si favorisce lo sviluppo sensomotorio.

    Ecco alcune possibilità di stimolazione dei sensi che la natura ci offre:

    - L’olfatto: la percezione olfattiva

    Gli odori che ci avvolgono nella natura ci invitano ad annusare il muschio umido e asciutto, le foglie e i frutti di diversi alberi, le pigne, la resina, la terra, il legno in tutti i suoi stadi di decomposizione.

    - Il suono: la percezione acustica

    Immersi nei suoni del bosco, le nostre orecchie si possono riprendere dal rumore della vita quotidiana. Se ci lasciamo andare alla pace della selva e ci concentriamo attentamente, potremmo forse udire gli uccelli e distinguere le differenti tonalità o il ticchettio melodico della pioggia sulle foglie e sulla terra, lo scricchiolare del legno, il fruscio delle foglie al vento o persino il silenzio che avvolge i fiocchi di neve.

    - La vista: la percezione visiva

    I colori delicati offerti dalla natura ci invitano a un’osservazione più attenta. Esistono svariate tonalità di verde, marrone e giallo che cambiano continuamente a seconda della stagione. La primavera porta con sé un colore nuovo dopo l’altro. La pioggia rende i sassi e le rocce più lucenti, e crea fresche pozzanghere.

    - Il tatto: la percezione tattile

    La grande varietà di materiali ci stimola a scoprire la natura, palpando e toccando con le mani o correndo e arrampicandoci a piedi nudi, rivelandoci forme e caratteristiche opposte come grande-piccolo, tondo-quadrato, morbido-duro, bagnato-asciutto, ruvido-liscio, caldo-freddo, lungo-corto, spesso-sottile, pesante-leggero.

    Ciò che si è amato da bambini resterà nel cuore fino in età adulta.

    Kahlil Gibran

    Cosa offrono le attività e i giochi con le corde

    Creiamo e costruiamo con le corde giochi differenti per stimolare il movimento: questo è un modo meraviglioso per favorire la psicomotricità nella natura

    Hans-Georg Renner

    L’idea di costruire dei giochi con corde nasce dal desiderio di rendere possibili, per i bambini che vanno nel bosco quotidianamente, esperienze come arrampicarsi, dondolarsi, rimanere sospesi.

    Infatti, per motivi legati allo sfruttamento intensivo delle foreste, gli alberi di oggi non possono più continuare a sviluppare la loro forma originaria e dunque le possibilità a disposizione per arrampicarsi sono limitate.

    I giochi con le corde sono in sé elementi instabili che possegono una caratteristica importante: invitano i bambini ad arrampicarsi su piani orrizzontali o verticali. E il divertimento è garantito. Saltellano, traballano facendo scommesse e così si sviluppano forza, si allungano i muscoli, aumenta la costanza, la destrezza, il senso dell’equilibrio, il coraggio, la socializzazione e l’attenzione nei confronti degli altri.

    Saranno i bambini a decidere come e quanto arrampicarsi sui giochi fatti con le corde. Io cerco di offrire a ogni bambino, secondo le sue capacità, la possibilità sia di divertirsi sia di affrontare una sfida. Qualche volta tutti i bambini del gruppo riescono a arrampicarsi insieme, altre volte solo due o tre bambini possono mettere alla prova da soli i propri limiti. A seconda della prova stabilita è possibile regalare momenti di sfrenatezza, ma anche di calma, per scoprire come arrampicare misurando lo spazio.

    L’amaca è un esempio che offre varie possibilità di movimento. Se viene sistemata al limite del luogo prescelto per giocare,

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