Appunti Di Psicologia Dello Sviluppo

Scarica in formato pdf o txt
Scarica in formato pdf o txt
Sei sulla pagina 1di 12

Federica Mastella Stefano Tugnoli Marco Mastella

Appunti di Psicologia dello sviluppo

Copyright MMIX ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it [email protected] via Raffaele Garofalo, 133 A/B 00173 Roma (06) 93781065

ISBN

9788854825567

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dellEditore.

I edizione: giugno 2009

A tutti gli studenti, particolarmente a quelli zelanti!

Indice

Presentazione ............................................................................. Perch mi viene chiesto di osservare longitudinalmente dei bambini? ..................................................................................... Quali sono i temi e i metodi della psicologia dello sviluppo?....... Cos la psicologia dello sviluppo? ............................................ Quali sono le principali teorie e modelli (che vanno saputi)?....... Quando nasce la mente? E la personalit? .................................. Cosa significa essere genitori? .................................................... Come si struttura lo sviluppo della percezione? .......................... Come si organizza lo sviluppo posturale e motorio? ................... Che significato hanno il gioco e il disegno nello sviluppo?.......... Come si dipana lo sviluppo della comunicazione? ...................... Che rapporto c tra pensiero, linguaggio e apprendimento?........ Come si impara a leggere e scrivere? ..........................................

9 11 15 21 25 39 49 57 63 71 77 89 97

Cosa pu significare avere fratelli? ............................................. 103


7

Indice

Cos la psicopatologia? ............................................................ 111 Che differenza c tra uno psichiatra, uno psicologo, uno psicoterapeuta, uno psicoanalista? La psicoanalisi infantile ............. 119 Come si caratterizza ladolescenza? ............................................ 129 Quali fattori possono condurre a comportamenti autolesivi in adolescenza? ............................................................................... 141 Che peso hanno la televisione, il computer e i videogiochi nello sviluppo?............................................................................ 151 Quali sono le implicazioni psicoaffettive della disabilit fisica nel bambino? .............................................................................. 155 Quali sono i principali aspetti che caratterizzano let adulta? .... 169 Quali sono i principali aspetti che caratterizzano linvecchiamento?........................................................................................ 175 Appendice A: linee evolutive dalla nascita a cinque anni ............ 183 Appendice B: apprendere dallesperienza, esempi di osservazioni ........................................................................................... 201 Tabella: i temi principali della psicologia dello sviluppo ............. 221 Bibliografia ............................................................................... 223

Presentazione

Appunti di psicologia dello sviluppo un testo rivolto a tutti coloro che sono interessati a conoscere alcuni contenuti di questa materia ed in particolare agli studenti che devono conoscerli per poter superare lesame e laurearsi. Questo testo stato elaborato con lintento di riassumere e spiegare a grandi linee i temi ed i metodi della psicologia dello sviluppo, che saranno illustrati pi dettagliatamente a lezione o nel corso dellesercitazione. Il punto di vista privilegiato adottato dagli autori quello psicodinamico, psicoanalitico. Alla presentazione della materia si cercato di dare una forma quanto pi snella possibile, partendo dalle domande che pi frequentemente sono state poste dagli studenti nel corso di questi anni dinsegnamento. La forma che ha assunto questo testo quella di presentare gli argomenti suddivisi per tematiche, scelta arbitraria. Al termine di ogni argomento vengono suggerite alcune letture dapprofondimento e vengono presentati in forma schematica i punti principali. In particolare i tre autori si sono occupati di dare una risposta concisa ma abbastanza esauriente alle seguenti questioni. Federica Mastella si occupata del significato e dellimportanza dellosservazione longitudinale in et evolutiva; di capire quando e come pu nascere la mente e la personalit; di come si dipana lo sviluppo della comunicazione; di cosa pu comportare avere fratelli; di delineare alcune specificit e differenze tra la figura dello psichiatra, dello psicologo, dello psicoterapeuta e dello psicoanalista. Stefano Tugnoli ha caratterizzato il periodo delladolescenza e dei possibili sviluppi disadattavi o esplicitamente psicopatologici. Inoltre ha delineato linvecchiamento: per tutta lesistenza lindividuo infatti sollecitato a progressivi adattamenti dal mutare delle condizioni personali (fisiche e psicologiche) e psicosociali (nelle relazioni interpersonali, nei rapporti con condizioni di contesto ambientale che variano

10

Presentazione

nel tempo), cimentato da sfide evolutive che hanno elementi di specificit nelle diverse stagioni della vita. Infine ha cercato di delineare le implicazioni psicoaffettive della disabilit fisica nel bambino. A differenza dei traumi psichici, che talvolta possono trovare anche forme spontanee di risoluzione, i traumi corporei precoci costituiscono un dato concreto ineludibile sul quale si radicano conflitti psichici e per il quale si pu determinare una difettuale e distorta immagine di s (Niederland, 1965). Il problema riguarda primariamente il bambino ma, siccome lo sviluppo della personalit percorre tutto larco della vita, limpatto traumatico ha sempre ripercussioni importanti sui livelli di integrazione del S, inducendo rischi di arresto evolutivo o rischi regressivi anche ben oltre la conclusione delladolescenza. Marco Mastella si occupato dellet adulta e del diventare genitori. Inoltre ha delineato il complesso rapporto tra pensiero, linguaggio e apprendimento. Federica Mastella e Marco Mastella hanno cercato insieme di esplicitare quali sono i temi e i metodi della psicologia dello sviluppo, soffermandosi su alcune teorie e modelli che la caratterizzano. Presentano in modo organizzato lo sviluppo della percezione, della postura e della motricit. In particolare si sono soffermati sulla descrizione del significato del gioco e del disegno in et evolutiva e del peso che possono avere la televisione, il computer e i videogiochi nello sviluppo. Uno spazio particolare lhanno dedicato allacquisizione della lettura e della scrittura. Infine hanno cercato di delineare il concetto di psicopatologia, di come avvengono le richieste di consultazione in et evolutiva e quali sono i sistemi diagnostici di riferimento principali. Precisiamo che quanto esposto non esaustivo della materia psicologia dello sviluppo, sar quindi opportuno approfondire le proprie conoscenze utilizzando un manuale o consultando le letture suggerite.

Perch mi viene chiesto di osservare longitudinalmente dei bambini?

Da anni viene richiesto agli studenti che devono sostenere lesame di psicologia dello sviluppo di svolgere unesercitazione (necessaria per la registrazione dellesame scritto): osservare tre bambini, con cadenza regolare (ogni settimana o ogni due settimane), per un tempo limitato (circa unora), previo consenso possibilmente di entrambi i genitori. Tali osservazioni vanno successivamente scritte integralmente (non quindi previsto prendere appunti durante losservazione), in forma diaristica e rispettando la privacy, precisando luogo ed ambiente in cui sono avvenute, se ci sono commenti personali vanno specificati tra parentesi. Al termine del periodo dosservazione va annotato sinteticamente ma puntualmente lo sviluppo globale osservato, soffermandosi in particolare sulle aree di interesse (postura, motricit fine e grossolana, comunicazione, linguaggio, gioco, interazione con i pari, interazione con le figure di accudimento, emotivit, cognizione), compatibilmente con quanto si potuto osservare. Da anni gli studenti coinvolti si spaventano e chiedono: perch un tale lavoro oneroso, oltre allo studio del materiale bibliografico? Per apprendere dallesperienza, per utilizzare il pensiero (il pensiero proprio dello studente coinvolto) per creare un collegamento tra le tappe evolutive studiate e quanto si pu osservare nella realt evolutiva, per considerare la variabilit e lunicit dei singoli, allinterno della cosiddetta normalit. Ancora per comprendere la complessit del bambino, del suo sviluppo, degli angoli prospettici da cui pu essere osservato, sentito, valutato e capito; ma anche la complessit della situazione dellosservatore, che non ha un ruolo attivo o dei compiti di accudimento, intrattenimento e tanto meno di educazione. Deve solo esercitare la propria rispettosa curiosit, affinare le sue modalit osservative, farsi domande e cercare risposte.
11

12

Appunti di psicologia dello sviluppo

Quindi lintento di rendere pi proprie, interiorizzate, le conoscenze apprese a lezione e sui testi, anche grazie alle discussioni di gruppo previste dallesercitazione. Come si osserva? La richiesta di interagire attivamente il meno possibile, senza rimanere pietrificati, con massimo rispetto del bambino e dellambiente che ospita losservatore (che offrono allo studente la possibilit di apprendere, imparare sul campo, tramite losservazione diretta). Losservazione il metodo utilizzato dai primi laboratori di psicologia e dalle prime indagini diaristiche sullo sviluppo infantile; stata oggetto di pesanti critiche perch considerata un metodo poco rispondente a criteri di rigore scientifico ai fini della ricerca, specialmente se paragonata al metodo sperimentale. Ma per il singolo studente pu rappresentare unoccasione preziosa di avvicinamento progressivo, attivo, ad un atteggiamento professionale. Il metodo sperimentale viene brevemente definito come il processo di ricerca che permette, a partire da unipotesi prestabilita, di verificare non soltanto le possibili correlazioni tra eventi, ma anche di stabilire relazioni di causalit tra questi; non ci si limita a osservare e descrivere un fenomeno, ma si introducono variazioni deliberate (variabili indipendenti) per poi valutarne gli effetti (variabili dipendenti); vengono controllati sistematicamente tutti i fattori, diversi da quelli esaminati, suscettibili di influenzare o falsare il fenomeno che si sta studiando. corretto riferirsi allosservazione come a un insieme di metodi: osservazione etologica, osservazione psicoanalitica, osservazione piagetiana, reattivi, interviste e questionari. Losservazione diretta, a carattere descrittivo, permette di analizzare, macroscopicamente, un evento, sperando che possa giovare ad una comprensione diretta, tridimensionale di quanto appreso sui testi di psicologia dello sviluppo. Le linee evolutive presentate nei testi, non possono che essere indicative di un armonioso sviluppo psicomotorio, ma va ricordata la grande variabilit interindividuale, specificatamente riguardante: la postura e i movimenti grossolani; i movimenti fini, la coordinazione oculo manuale (quindi la modalit di disegnare, la possibilit di giocare, la capacit di mangiare con le posate); il comportamento sociale (autonomia personale, possibilit di interagire con i pari e le figure di accu-

Perch mi viene chiesto di osservare longitudinalmente dei bambini?

13

dimento in sequenze di scambi sempre pi complesse ed articolate per poter condividere e dialogare in modi pi evoluti e completi); comunicazione e linguaggio; la cognizione; laffettivit. Osservare (dal latino observre, composto di b contro, verso, servre serbare, custodire), ovvero imparare a guardare dalla giusta distanza, tollerando lattesa, lincertezza, entrando in contatto con le proprie emozioni, i propri vissuti, con il bambino interno (la dimensione infantile che rimane dentro ciascuno di noi); permettere di avere loccasione di apprendere, maturare con lesperienza della nascita, della crescita, delle discussioni di gruppo previste dallesercitazione. Il modello di riferimento rimane losservazione diretta del neonato e del bambino (Infant Observation, Child Observation; secondo il modello Tavistock1) quale supporto alla nascita psicologica, alla possibilit di rverie2 e alla formazione professionale nellambito dellet evolutiva. La discussione periodica in piccoli gruppi (le esercitazioni) delle osservazioni effettuate permette di confrontarsi con i pensieri e le emozioni suscitate negli altri membri del gruppo, raccolte e commentate dal conduttore. In Appendice B vengono riportate, a titolo esemplificativo, due insiemi di osservazioni effettuate rispettivamente a casa (luogo ideale di osservazione) ed in palestra, con i commenti conclusivi dellosservatore ed alcune note del docente. Punti principali Osservare longitudinalmente (per un arco di tempo) alcuni bambini, a cadenza regolare, per un tempo limitato. Dattiloscrivere le osservazioni e poi annotare sinteticamente ma puntualmente lo sviluppo globale osservato, soffermandosi in particolare sulle aree di interesse (postura, motricit fine e grossolana, comunicazione, linguaggio, gio1 Bonaminio V., Iaccarino B. (1984) (a cura di) S. Isaacs, A. Freud, D. W. Winnicott, E. Bick, M. Boston, W. E. Freud. Losservazione diretta del bambino. Boringhieri, Torino. 2 Concetto elaborato da W. R. Bion (Matura 1897Oxford 1979), si tratta di uno stato quasi onirico in cui una mente accogliente, capace (la madre, colui che accudisce il bambino e/o lanalista) pu accogliere le emozioni profonde, il vissuto del bambino (del paziente) e trasformarle in un pensiero pensabile, verbale.

14

Appunti di psicologia dello sviluppo

co, interazione con i pari, interazione con le figure di accudimento, emotivit, cognizione) compatibilmente con quanto si potuto osservare. Scopo: utilizzare il pensiero per creare un collegamento tra le tappe evolutive studiate e quanto si pu osservare nella realt evolutiva (rendere pi proprie, interiorizzate, le conoscenze apprese a lezione e sui testi) anche grazie alle discussioni di gruppo. Osservare: interagire il meno possibile, senza rimanere pietrificati, con massimo rispetto del bambino, dellambiente che ospita losservatore. Letture consigliate Bonaminio V., Iaccarino B. (1984) (a cura di) S. Isaacs, A. Freud, D. W. Winnicott, E. Bick, M. Boston, W. E. Freud. Losservazione diretta del bambino. Boringhieri, Torino. Noziglia M., Olivetti Manoukian F., Vallino D. (1997) Nel castello c spazio per giocare. Junior, Bergamo. Quagliata E. (1993) (a cura di) Neonati visti da vicino. Losservazione secondo il modello Tavistock. Astrolabio, Roma.

FOTO DI MARIA VITTORIA MASTELLA