Tesi Stallone Alessia Calogera Definitiva

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UNIVERSITÀ TELEMATICA “e-Campus”

Facoltà di Psicologia
Corso Di Laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione

IL RUOLO DELL’INFLUENZA SOCIALE NELLO


SVILUPPO DALLA PRIMA INFANZIA
ALL’ADOLESCENZA

Relatore: Laura Lombardi

Tesi di Laurea di:


Alessia Calogera Stallone
Matricola numero 004487219

Anno Accademico 2022/2023


2
3
Abstract…………………………………………………………..
.6
Introduzione
……………………………………………………...7
1 Natura e Cultura
………………………………………………11
1.1 Studi di Psicologia dello Sviluppo, teorie
sull’attaccamento...12
1.2 Sviluppo infantile e comunità
………………………………25
1.3 Crescita, sviluppo e Influenza sociale
………………………27
1.4 Contesto sociale e comportamenti
appresi…………………..32
1.5 Sviluppo e contesti sociali: evidenze
scientifiche…………..33
1.6 Sviluppo infantile e influenza sociale: fattori di rischio……
36

1.7 Metodologie di insegnamento e fattori di


rischio……………38

1.8 Supporto sociale sviluppo proattivo del


comportamento…..40

2. Analisi degli articoli scientifici


……………………………….44

2.1 articolo
1……………………………………………………..44
2.2 articolo
2……………………………………………………...50
2.3 articolo
3……………………………………………………...57

4
2.4 articolo 4
…………………………………………………….63
Conclusione………………………………………………………
67

Bibliografia………………………………………………………
76

ABSTRACT
Le ragioni di questo elaborato si riferiscono non sono alla
passione per tutto ciò che riguarda lo sviluppo infantile, ma
anche il desiderio di comprendere e indagare i più efficaci
metodi di tutela dell’infante.
Nella tesi, si riconosce che lo sviluppo infantile è un processo
dinamico e complesso, influenzato da molteplici fattori
interconnessi. L'interazione tra ereditarietà e ambiente gioca un
ruolo fondamentale nella formazione delle caratteristiche
individuali del bambino. Gli aspetti genetici influenzano la
predisposizione a determinate abilità e caratteristiche, ma
l'ambiente in cui il bambino cresce modula e modifica tali
predisposizioni.
Si ritiene che il ruolo della figura materna e del legame di
attaccamento con il bambino siano di fondamentale importanza

5
nello sviluppo socio-emotivo. Il modo in cui il bambino
sperimenta l'allattamento e l'attaccamento alla madre durante i
primi anni di vita può avere impatti significativi sulla sua
capacità di regolare le emozioni, costruire relazioni significative
e sviluppare una sicurezza di base nel mondo.
La presenza di caregiver attenti, disponibili ed empatici è
anch'essa essenziale per favorire uno sviluppo sano del bambino.
Un ambiente familiare stabile e amorevole fornisce al bambino
una base sicura da cui esplorare il mondo e sperimentare nuove
sfide. Lo studio riguardante il contesto sociale mette in luce
come l'interazione con gli altri, sia coetanei che adulti, giochi un
ruolo cruciale nel modellare il comportamento e le scelte del
bambino. L'ambiente sociale in cui il bambino si trova a
interagire, come la scuola o la comunità, può influenzare la sua
identità sociale, il suo senso di appartenenza e le sue prospettive
sul futuro. Infine, il legame tra alimentazione, comportamento e
contesto sociale dimostra come questi aspetti siano strettamente
correlati. L'alimentazione gioca un ruolo cruciale nella salute
fisica e mentale del bambino e può essere influenzata
dall'ambiente circostante e dalle dinamiche sociali. In
conclusione, lo sviluppo infantile è un campo di studio
complesso e affascinante, che richiede l'analisi e la
comprensione di molteplici fattori interconnessi. La tesi
evidenzia l'importanza di fornire un ambiente favorevole e di
sostegno per i bambini, sia a livello familiare che sociale, al fine
di promuovere un sano sviluppo fisico, cognitivo, emotivo e
sociale durante l'infanzia e l'adolescenza. Solo comprendendo a
fondo questi fattori e le loro interazioni si potranno sviluppare
strategie di intervento mirate a favorire il benessere e la crescita
armoniosa dei bambini.

6
Introduzione
Si è deciso di concentrarsi sullo sviluppo infantile e sui processi
che riguardano la crescita e l’attaccamento in quanto si è
ritenuto che potesse essere interessante andare ad indagare i
fattori che influiscono sull’evoluzione e sulla crescita del
bambino e in quale modo la cultura, l’ambiente di riferimento e i
fattori genetici, la natura si influenzano reciprocamente durante
l’arco della vita.
Lo sviluppo infantile è un processo complesso che coinvolge
una serie di cambiamenti fisici, cognitivi, emotivi e sociali che si

7
verificano durante la prima infanzia. Durante questa fase di
crescita e sviluppo, i bambini acquisiscono abilità fondamentali
e raggiungono importanti pietre miliari nello sviluppo (Berk,
2017).
Durante i primi anni di vita, il cervello del bambino subisce un
rapido sviluppo strutturale e funzionale. (Siegler, et al., 2017). Si
sviluppano nuove connessioni neurali, che influenzano la
capacità del bambino di apprendere, pensare e interagire con
l'ambiente circostante. I primi anni sono quindi un periodo
critico per l'apprendimento e l'acquisizione di competenze
chiave.
Il processo di sviluppo infantile può essere suddiviso in diverse
aree principali. A livello fisico, i bambini sviluppano abilità
motorie grossolane e fini, acquisendo la capacità di controllare i
movimenti del proprio corpo. (Shonkoff et al., 2017). Dal punto
di vista cognitivo, i bambini iniziano a sviluppare abilità di
pensiero, ragionamento e risoluzione dei problemi. Sul versante
emotivo, imparano a riconoscere e gestire le proprie emozioni e
a comprendere le emozioni degli altri. Inoltre, i bambini
sviluppano abilità sociali, imparando a interagire con i coetanei
e ad adattarsi alle regole sociali.
Date queste premesse, dunque, è importante sottolineare che lo
sviluppo infantile è influenzato da una serie di fattori, tra cui
l'ereditarietà, l'ambiente familiare, l'interazione con gli adulti, la
qualità delle cure ricevute e l'accesso a risorse educative.
(Vygotsky, 1978). L’apprendimento e lo sviluppo cognitivo
risultano dunque aspetti fondamentali dello sviluppo; i bambini
acquisiscono progressivamente abilità cognitive come
l'attenzione, la memoria, il linguaggio e la capacità di risolvere
problemi. Attraverso l'interazione con l'ambiente e l'esplorazione
attiva, i bambini sviluppano nuove conoscenze e competenze.
Parallelamente all'aspetto cognitivo, l'aspetto emotivo è
altrettanto importante nello sviluppo infantile. I bambini
imparano a riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri, a
8
gestirle e a sviluppare l'empatia. Il sostegno emotivo e
l'ambiente affettivo sono cruciali per promuovere un sano
sviluppo emotivo nei bambini. (Piaget, 1952).
Lo sviluppo sociale è un altro aspetto chiave del processo di
crescita infantile: i bambini imparano a interagire con gli altri, a
sviluppare relazioni, a collaborare e a risolvere i conflitti.
Attraverso le interazioni sociali, i bambini acquisiscono
competenze sociali essenziali per il loro adattamento nel
contesto sociale.
Inoltre, oltre ai fattori interni, l'ambiente esterno svolge un ruolo
fondamentale nello sviluppo infantile. L'accesso a risorse
educative, il sostegno familiare, l'ambiente fisico sicuro e
stimolante e l'interazione con adulti significativi sono fattori che
influenzano lo sviluppo dei bambini.
Sin dalla prima infanzia, dunque, gli esseri umani sono immersi
in un contesto sociale che svolge un ruolo significativo nella
loro crescita e sviluppo. L'influenza sociale si riferisce agli
effetti che l'interazione con gli altri e l'appartenenza a gruppi
sociali hanno sullo sviluppo e sul comportamento dei bambini e
degli adolescenti.
Durante la prima infanzia, i bambini iniziano a interagire con i
loro genitori, familiari e coetanei. Queste interazioni sociali
forniscono ai bambini l'opportunità di apprendere e acquisire
nuove competenze. Ad esempio, attraverso l'osservazione e
l'imitazione degli adulti, i bambini apprendono il linguaggio, le
abilità motorie e i modelli comportamentali. Inoltre, le prime
esperienze sociali influenzano la formazione dell'attaccamento
emotivo e la capacità di regolare le emozioni.
Ancora, per i bambini che entrano nell'età scolare, il contesto
sociale si espande ulteriormente. L'interazione con gli
insegnanti, i coetanei e altri membri della comunità scolastica
gioca un ruolo cruciale nello sviluppo cognitivo, sociale ed
emotivo. I bambini imparano ad adattarsi alle regole sociali, a
collaborare, a risolvere i conflitti e a sviluppare abilità di
9
comunicazione più complesse. L'influenza sociale diventa
ancora più evidente durante l'adolescenza, quando i giovani
iniziano a definire la propria identità sociale, a formare legami
più stretti con i pari e ad affrontare le sfide della pressione dei
gruppi e dell'adattamento ai cambiamenti fisici e psicologici.
L'influenza sociale può essere positiva o negativa, a seconda
della natura delle interazioni sociali e delle dinamiche del
contesto in cui si svolgono. Una relazione di supporto con adulti
significativi, l'appartenenza a gruppi positivi e l'interazione con
coetanei sani possono favorire uno sviluppo sano e un benessere
emotivo. Al contrario, l'esposizione a comportamenti negativi o
disfunzionali, il bullismo o l'isolamento sociale possono avere
effetti dannosi sullo sviluppo.
Nella seconda sezione della presente tesi verranno analizzati
quattro studi sperimentali, i quali prenderanno progressivamente
in considerazione le varie fasi di sviluppo del bambino. Infatti,
dapprima verrà analizzato uno studio che indaga l’attaccamento
del bambino alla figura materna in relazione alle dinamiche di
allattamento. In seguito, sarà preso in considerazione uno studio
che si concentra sulla presenza di caregivers funzionali e in
grado di permettere un buon adattamento del bambino e che
siano in grado di preservare un adeguato percorso di crescita e
sviluppo; successivamente verranno introdotti uno studio che
prende in considerazione il contesto sociale e come questo
influenza i processi decisionali,concludendo infine con uno
studio che espone come l’alimentazione, il comportamento e il
contesto sociale siano legati a doppio filo: lo studio cerca di
dimostrare come variando uno di questi fattori variano
conseguentemente e proporzionalmente anche gli altri. I risultati,
infine verranno esposti e discussi nelle conclusioni di questo
elaborato.

10
Capitolo 1- Natura e Cultura
Il dibattito tra natura e cultura rappresenta una questione centrale
nello studio del comportamento umano e nello sviluppo
psicologico. Questa dicotomia si riferisce alla questione
fondamentale di quanto i tratti e i comportamenti umani siano
influenzati da fattori biologici (natura) rispetto a quelli culturali
e ambientali (cultura).
Da un lato, la prospettiva della "natura" suggerisce che molte
caratteristiche umane, come la personalità, l'intelligenza e i tratti
predisponenti, siano il risultato di fattori biologici innati.
Secondo questa prospettiva, i comportamenti umani possono
essere spiegati attraverso il contributo di fattori genetici,
ormonali e neurobiologici che influenzano la struttura e la
funzione del cervello. (Plomin et al., 2016). Dall'altro lato, la
prospettiva della "cultura" sostiene che l'ambiente sociale e
culturale in cui le persone crescono e si sviluppano svolge un
ruolo determinante nel plasmare il comportamento umano.
Secondo questa prospettiva, i tratti e i comportamenti umani
sono appresi attraverso l'interazione con l'ambiente circostante,
la socializzazione e l'assimilazione di norme, valori e pratiche
culturali. (Plomin et al., 2016)
Il dibattito tra natura e cultura ha avuto rilevanza in vari ambiti
della psicologia, tra cui lo sviluppo infantile, la personalità,
l'intelligenza e la psicopatologia. Ad esempio, nello studio dello
sviluppo, si discute se le capacità cognitive e le predisposizioni
emotive siano principalmente influenzate da fattori genetici o da
fattori ambientali, come l'educazione e l'esperienza di
apprendimento. (Ridley, 2003). Molte ricerche, a questo
proposito, suggeriscono che il comportamento umano sia il
risultato di una complessa interazione tra fattori biologici e
ambientali. Ad esempio, gli studi sull'ereditabilità dei tratti
umani hanno rilevato che molti tratti comportamentali, come
l'estroversione o l'ansia, sono influenzati da una combinazione di
fattori genetici e ambientali (Turkheimer, 2000).
11
Tuttavia, sono ancora in corso numerose ricerche che hanno lo
scopo di determinare in quale misura l’interazione tra la natura e
la cultura, tra la genetica e l’ambiente, si influenzino
vicendevolmente avendo potere incontrastato sulle sorti dello
sviluppo dei bambini prima, degli adulti poi (Pinker, 2003).
In conclusione, il dibattito tra natura e cultura rappresenta una
questione complessa e dibattuta in psicologia. Comprendere
l'interazione tra fattori biologici e ambientali è fondamentale per
una visione completa e accurata dello sviluppo e del
comportamento umano. La ricerca continua a indagare su come
questi due aspetti si intrecciano per fornire una migliore
comprensione della complessità dell'essere umano.

1.1 Studi di Psicologia dello sviluppo, teorie


sull’attaccamento
La psicologia dello sviluppo è una branca della psicologia che si
focalizza sullo studio dei cambiamenti che avvengono
nell'individuo lungo tutto il corso della vita. Questa disciplina si
concentra sullo sviluppo fisico, cognitivo, emotivo e sociale
delle persone e cerca di comprendere i processi che influenzano
e guidano tali cambiamenti.
Il campo della psicologia dello sviluppo si basa su una serie di
teorie e approcci che cercano di spiegare i modelli di sviluppo e
le influenze che li guidano. Alcuni dei principali teorici dello
sviluppo includono Jean Piaget, Erik Erikson, Lev Vygotsky e
Lawrence Kohlberg, ognuno dei quali ha fornito un quadro
teorico per comprendere specifici aspetti dello sviluppo umano.
Gli argomenti chiave della psicologia dello sviluppo, inoltre,
possono essere schematizzati e riassunti nei vari momenti dello
sviluppo, che questa branca della psicologia si ripropone di
studiare e approfondire, al fine di fornire non solo una
panoramica su come lo sviluppo in tutte le sue fasi sia legato
all’ambiente circostante, ma anche degli approcci metodologici

12
finalizzati all’individuazione e alla limitazione dei fattori di
rischio e che inficiano e condizionano la crescita emotiva e
psicologia dei bambini e dei giovani adulti.(Shaffer & Kinn,
2013).
I vari momenti di studio e di analisi della psicologia dello
sviluppo possono essere così riassunti:
1.Sviluppo prenatale: Esplora il processo di sviluppo dall'inizio
della gravidanza fino alla nascita, concentrandosi sugli aspetti
fisici, neurali ed emotivi che si sviluppano durante questo
periodo critico.
2. Sviluppo infantile: Comprende lo studio delle tappe dello
sviluppo fisico e motorio, dell'apprendimento del linguaggio,
dello sviluppo cognitivo e delle relazioni sociali durante il primo
anno di vita e oltre.
3. Sviluppo cognitivo: Analizza il modo in cui le abilità
cognitive si sviluppano nel corso della vita, compresa
l'acquisizione delle conoscenze, la memoria, il pensiero e il
ragionamento.
4. Sviluppo sociale ed emotivo: Esamina il modo in cui le
persone sviluppano le competenze sociali, le emozioni,
l'autoregolazione emotiva e le relazioni interpersonali nel corso
della vita. (Steinberg, 2015).
5. Sviluppo del linguaggio: Indaga sulle tappe dell'acquisizione
del linguaggio, sui processi di apprendimento e sullo sviluppo
delle abilità linguistiche nei bambini.
6. Sviluppo dell'identità: Esplora la formazione dell'identità
personale, comprese le dimensioni di genere, etnia, sessualità e
ruolo sociale, e come queste si sviluppano e cambiano nel corso
della vita.
7. Sviluppo morale: Analizza la formazione dei valori, degli
ideali morali e delle concezioni dell'etica, così come l'evoluzione
delle capacità di giudizio morale e delle decisioni etiche.

13
8. Sviluppo adolescenziale: Si focalizza sulle sfide, i
cambiamenti fisici, cognitivi e sociali che si verificano durante
l'adolescenza. Include anche l'esplorazione dell'identità,
l'adozione di ruoli sociali e le transizioni verso l'età adulta.
9. Sviluppo adulto: Esamina i cambiamenti fisici, cognitivi,
emotivi e sociali che si verificano nell'età adulta, inclusi i
processi di adattamento, la formazione delle relazioni,
l'equilibrio tra lavoro e famiglia e il benessere psicologico.
10. Sviluppo in età anziana: Analizza gli aspetti fisici, cognitivi,
emotivi e sociali dell'invecchiamento, concentrandosi sui
cambiamenti biologici, sulle dinamiche familiari, sulla salute
mentale e sulle strategie di adattamento in età avanzata.
In questa sede, d’altra parte, verrà posta particolare attenzione
agli studi della psicologia che riguardano la prima infanzia e
l’adolescenza, focalizzandosi principalmente sullo sviluppo
infantile e, conseguentemente, sull’attaccamento e sugli schemi
di apprendimento, anch’essi influenzati non solo da fattori
genetici e intrinsechi all’essere umano, ma anche da fattori
sociali che, per loro natura, variano a seconda del contesto, della
cultura, della percezione della sicurezza e del rischio che ogni
singolo individuo all’interno del proprio nucleo di riferimento
somatizza e trasforma secondo dinamiche più o meno funzionali
allo sviluppo e alla crescita. (Bowlby, 1982).
Ai fini di questa trattazione, dunque, è importante esplodere il
concetto di attaccamento e far riferimento agli autori che per
primi hanno introdotto questa teoria.
L'attaccamento è una teoria che descrive il modo in cui gli esseri
umani formano e mantengono legami emotivi con gli altri.
Questa teoria è stata sviluppata dallo psicologo John Bowlby
negli anni '50 e '60, ed è stata successivamente ampliata e
raffinata da altri studiosi, come Mary Ainsworth e Mary Main.
Secondo la teoria dell'attaccamento (Bowlby, 1982), gli esseri
umani sono biologicamente predisposti a formare forti legami

14
con le figure di attaccamento, che siano essi i genitori o le figure
predisposte a fornire le cure primarie. Questi legami si
sviluppano attraverso una serie di comportamenti come il pianto,
il sorriso, il contatto fisico e la ricerca di vicinanza: l'obiettivo
principale di questi comportamenti è quello di ottenere sostegno,
sicurezza e protezione da quelli che definiamo care-givers.
In base ai primi contatti con il mondo esterno di cui il bambino
fa esperienza, si è notato lo sviluppo di diversi stili di
attaccamento:
1. Attaccamento sicuro: le persone con uno stile di attaccamento
sicuro si sentono a proprio agio nel cercare supporto e vicinanza
dalle figure di attaccamento quando necessario. Si sentono
amate, accudite e protette e tendono ad avere relazioni positive e
stabili.
2. Attaccamento insicuro-ambivalente: le persone con uno stile
di attaccamento ambivalente possono essere ansiose e
preoccupate riguardo alla disponibilità e alla vicinanza delle
figure di attaccamento. Possono essere iper-vigilanti e reattive
nei confronti delle relazioni, cercando costantemente conferme
di amore e attenzione.
3. Attaccamento insicuro-evitante: le persone con uno stile di
attaccamento evitante tendono a evitare l'intimità e la vicinanza
emotiva nelle relazioni. Sono spesso indipendenti, distanti
emotivamente e possono avere difficoltà a fidarsi degli altri.
4. Attaccamento insicuro-disorganizzato: questo stile di
attaccamento si verifica quando l'individuo ha sperimentato
traumi o abusi durante l'infanzia. Le persone con attaccamento
insicuro-disorganizzato possono mostrare comportamenti
contraddittori, confusi o disorientati nelle relazioni.
La teoria dell'attaccamento suggerisce che gli stili di
attaccamento si sviluppano sulla base delle interazioni precoci
con le figure di attaccamento; il bambino che sperimenta
costantemente una figura di attaccamento affidabile e responsiva

15
svilupperà probabilmente uno stile di attaccamento sicuro. Al
contrario, se le figure di attaccamento sono inconsistenti o poco
affidabili, possono emergere stili di attaccamento insicuri. Gli
stili di attaccamento, inoltre, tendono a persistere nell'età adulta
e influenzano la qualità delle relazioni intime. Ad esempio, gli
individui con uno stile di attaccamento sicuro sono più in grado
di formare relazioni stabili e soddisfacenti, basate sulla fiducia
reciproca, la comunicazione aperta e la vicinanza emotiva.
Tendono ad essere più capaci di gestire conflitti e di sostenersi
reciprocamente nelle sfide della vita. D'altra parte, gli individui
con stili di attaccamento insicuri possono incontrare difficoltà
nelle relazioni intime. Coloro con uno stile di attaccamento
ambivalente possono essere emotivamente dipendenti, in cerca
costante di conferme di amore e attenzione, e possono
sperimentare gelosia e insicurezza. Quelli con uno stile di
attaccamento evitante possono evitare l'intimità emotiva,
mantenere una certa distanza dalle relazioni e mostrare difficoltà
nell'esprimere i propri bisogni e sentimenti.
La teoria dell'attaccamento ha anche evidenziato l'importanza
della figura di attaccamento come punto di riferimento sicuro
durante le situazioni stressanti. Le figure di attaccamento
forniscono un senso di sicurezza e supporto che consente
all'individuo di esplorare il mondo circostante in modo più
sicuro ed efficace. L'attaccamento, inoltre, influisce anche sullo
sviluppo emotivo, cognitivo e sociale dell'individuo: un
attaccamento sicuro durante l'infanzia è associato a una
maggiore fiducia in se stessi, all'autoregolazione delle emozioni,
alla capacità di risolvere i problemi e all'empatia. Al contrario,
gli individui con esperienze di attaccamento insicuro possono
avere difficoltà nell'autoregolazione emotiva, nell'empatia e nel
costruire relazioni positive con gli altri.
Di particolare interesse sono le teorie sviluppate da John Bowlby
in merito alla natura del legame, dell’attaccamento tra madre e
bambino: se nei paragrafi precedenti, infatti, è stata presentata
16
una panoramica generale dei diversi stili di attaccamento e di
come questi influenzino tutte le fasi dello sviluppo, è necessario
in questa sede approfondire il particolare legame con il genitore,
con il care-giver di riferimento. Nello specifico, il legame tra il
bambino e colui che se ne prende cura dal primissimo istante,
che lo nutre e lo tiene al sicuro, che soddisfa i suoi primissimi e
primari bisogni.
La natura del legame del bambino con sua madre è un tema
centrale nella teoria dell'attaccamento sviluppata da John
Bowlby. Secondo Bowlby, il legame tra il bambino e la madre (o
la figura di cura principale) è fondamentale per lo sviluppo sano
dell'individuo.
Bowlby (1958) sottolinea l'importanza di un attaccamento sicuro
e affidabile tra il bambino e la madre. Questo tipo di legame si
sviluppa attraverso una serie di interazioni tra il bambino e la
madre durante i primi anni di vita. Bowlby, in particolare,
credeva che il bambino avesse una predisposizione biologica a
cercare la vicinanza e la protezione della madre in situazioni di
pericolo o stress. Il ruolo della madre, d’altra parte, è quello di
fornire un ambiente sicuro e protettivo in cui il bambino può
esplorare il mondo circostante e sviluppare un senso di
sicurezza. (Bowlby, 1958). La madre dovrebbe essere sensibile
alle esigenze del bambino, rispondere ai suoi segnali e fornire
affetto e conforto quando richiesto: una figura di attaccamento
affidabile e responsiva crea una base sicura dalla quale il
bambino può esplorare e affrontare le sfide della vita. Il
fenomeno della separazione e della perdita, ancora, sono un
evento potenzialmente traumatico per il bambino: la separazione
dalla figura di attaccamento, infatti, può causare ansia e distress
nel bambino e può influenzare il suo sviluppo emotivo e sociale.
Bowlby (1959), a questo proposito, ha introdotto il concetto di
"ansia di separazione" per descrivere la paura e l'agitazione che
il bambino può sperimentare quando viene separato dalla figura
di attaccamento. Inoltre, il legame con la madre nei primi anni di
17
vita del bambino fornisce il modello per le future relazioni
intime dell'individuo; gli schemi di attaccamento sviluppati
durante l'infanzia tendono ad influenzare le modalità di
interazione e di attaccamento nelle relazioni successive.
(Bowlby, 1959).
Tuttavia, sebbene Bowlby abbia posto un'enfasi particolare sul
ruolo della madre nella formazione del legame di attaccamento,
la teoria dell'attaccamento riconosce che le figure di
attaccamento possono essere anche altre persone significative
nella vita del bambino, come il padre o altri caregiver primari.
(Bretherton, 1992).
Bowlby è considerato il fondatore della teoria dell'attaccamento
(Bretherton, 1992): ha enfatizzato, infatti, l'importanza degli
attaccamenti precoci tra i neonati e i loro caregiver primari per
uno sviluppo emotivo e sociale sano. Se da una parte l’Autore ha
descritto l’attaccamento come un sistema comportamentale
innato, ha sviluppato il concetto di modello operativo interno1 e
ha identificato il trauma della separazione e della perdita; Mary
Ainsworth ha ampliato il lavoro di Bowlby e ha apportato
importanti contributi allo studio empirico dell'attaccamento
(Ainsworth&Bowlby, 1991). Ha sviluppato, inoltre, la procedura
della "Strange Situation": una tecnica di valutazione condotta in
laboratorio per osservare e classificare i diversi modelli di
attaccamento nei neonati (Ainsworth et al, 1971). I principali
contributi di Ainsworth includono gli studi sui principali modelli
di attaccamento basati sul comportamento dei neonati nella
"Strange Situation": attaccamento sicuro, attaccamento
insicuro-evitante e attaccamento insicuro-resistente/ambivalente
(Ainsworth et al, 1971). A questi, successivamente, Main e
Solomon hanno aggiunto una quarta categoria, l'attaccamento
disorganizzato. (Main & Solomon, 1990). Inoltre, Ainsworth

1
1. Bowlby ha introdotto il concetto di modelli operativi interni, che sono rappresentazioni mentali di sé, degli
altri e delle relazioni formate attraverso le prime esperienze di attaccamento. Questi modelli servono come
quadro cognitivo che influisce sulle aspettative e i comportamenti delle persone nelle relazioni future.
(Bowlby, 1958).
18
introduce l’ipotesi della sensibilità, che evidenzia il ruolo dei
comportamenti genitoriali nello shaping delle relazioni di
attaccamento. (Ainsworth et al. 1974). In particolare, ha
proposto che la cura sensibile e responsiva favorisca lo sviluppo
di un attaccamento sicuro, mentre una cura insensibile o
inconsistente porti a modelli di attaccamento insicuri. (Berlin et
al, 2008). Ancora, dalla studiosa sono state riconosciute le
variazioni che i modelli di attaccamento possono subire tra le
diverse culture, sottolineando l’importanza dei contesti culturali
in cui determinati studi vengono condotti. (Bretherton, 1992). A
questo proposito, sono stati condotti dalla Ainsworth numerosi
studi; in particolare, nel 1955 viene condotta una ricerca in
Uganda (Bretherton, 1992) durante la quale sono state reclutate
26 famiglie con bambini non svezzati, tenuti sotto osservazione
ogni due settimane per due ore a visita per un periodo di 9 mesi.
Le visite (con un interprete) si sono svolte nel salotto di
famiglia, dove le donne Ganda si intrattengono generalmente nel
pomeriggio. Ainsworth era particolarmente interessata a
determinare l'insorgenza di segnali e comportamenti di
promozione della vicinanza, notando attentamente quando questi
segnali e comportamenti diventavano preferenzialmente diretti
verso la madre. (Keller, 2012.) Da questa ricerca, dunque, è
emerso che l'attaccamento sicuro era significativamente
correlato alla sensibilità materna. I bambini di madri sensibili
tendono a essere attaccati in modo sicuro, mentre i bambini di
madri meno sensibili avevano maggiori probabilità di essere
classificati come insicuri. Anche il piacere delle madri e
l'allattamento al seno era correlato anche alla sicurezza del
bambino. (Brethertom, 1992). Questi risultati anticipano alcuni
dei lavori successivi di Ainsworth, anche se le misure non sono
ancora così sofisticate come quelle sviluppate per gli studi
successivi. Nel 1963, Mary Ainsworth si imbarcò in un secondo
progetto di osservazione: 26 famiglie partecipanti di Baltimora
sono state reclutate in fase prenatale, con 18 visite domiciliari a

19
partire dal primo mese e fino alla cinquantaquattresima
settimana. Ogni visita è durata 4 ore per assicurarsi che le madri
si sentissero abbastanza a loro agio da seguire la loro normale
routine con il risultato di circa 72 ore di raccolta dati per
famiglia. (Betherton, 1992).
The Strange Situation è un mini-dramma di 20 minuti in otto
episodi. Madre e neonato vengono introdotti in una sala giochi
del laboratorio, dove in seguito vengono raggiunti da una donna
sconosciuta. Mentre l'estranea gioca con il bambino, la madre si
allontana brevemente per poi tornare. Segue una seconda
separazione durante la quale il bambino è completamente solo.
Infine, l'estraneo e poi la madre ritornano. Come ci si aspettava,
Ainsworth ha riscontrato che i bambini esploravano la stanza dei
giochi e i giocattoli con più vigore in presenza delle loro madre
rispetto all'ingresso di un estraneo o all'assenza della madre
(Ainsworth & Bell, 1970). Sebbene questi risultati fossero
teoricamente interessanti, Ainsworth fu molto più incuriosita dai
modelli inaspettati dei comportamenti di ricongiungimento dei
neonati, che le ricordavano le risposte che Robertson aveva
documentato nei bambini esposti a separazioni prolungate e di
cui Bowlby (1959) aveva parlato nel suo articolo sulla
separazione. Alcuni dei bambini di 1 anno dello studio di
Baltimora erano sorprendentemente arrabbiati al ritorno della
madre dopo una separazione di 3 minuti (o meno): piangevano e
volevano il contatto, ma non si accoccolavano o "affondavano"
quando venivano presi in braccio dalla madre che tornava
madre. Al contrario, mostravano la loro ambivalenza calciando o
calci o colpi di mano. Un altro gruppo di bambini sembrava
snobbare o evitare la madre al momento del ricongiungimento,
nonostante l'avessero spesso cercata durante la sua assenza.
L'analisi dei dati domestici rivelarono che i bambini che erano
stati ambivalenti o evitanti nei confronti della madre al momento
del ricongiungimento nella Strange Situation hanno avuto un
rapporto meno armonioso con lei a casa rispetto a quelli (la

20
maggioranza) che hanno cercato la vicinanza, l'interazione e
l'amore (Ainsworth, Bell, & Stayton, 1974).
È stato riscontrato, dunque, prima da Bowlby e poi da
Ainsworth, come i modelli di attaccamento influiscano non solo
sulle modalità di interazione del bambino con il mondo esterno,
ma anche sul rapporto stesso che ha il bambino con la madre.
Quest’ultimo, durante la crescita e il processo di sviluppo sarà
reiterato come uno schema di comportamento interno, il quale
determinerà la personalità e l’intero sistema sociale all’interno
del quale l’adulto si muove e si inserisce sentendosi a proprio
agio.
Oltre agli studi di Bowlby e Ainsworth, tuttavia, è necessario
citare anche gli autori successivi, che inserendosi nella
medesima corrente di pensiero non hanno fatto altro che
ampliare il campo di studio e a portare nuovi contenuti alla
psicologia dello sviluppo.
Mary Main e Judith Solomon sono due ricercatrici che hanno
svolto un ruolo significativo nello studio dell'attaccamento e
dello sviluppo infantile. I loro contributi si sono concentrati sulla
comprensione dei modelli di attaccamento e dei fattori che
influenzano la formazione delle relazioni primarie. Mary Main è
nota per il suo lavoro sull'elaborazione del sistema di
classificazione degli attaccamenti, insieme a Ainsworth e altri
colleghi. La Main ha introdotto il concetto di attaccamento
disorganizzato/disorientato, che si riferisce a un pattern
comportamentale incoerente e disorganizzato che alcuni bambini
mostrano durante la "Strange Situation”. (Grossman et al.,2009).
Main ha evidenziato come l'attaccamento disorganizzato possa
essere associato a esperienze di trauma o di accudimento
inadeguato. Judith Solomon, invece, ha collaborato con Main
nello sviluppo del protocollo dell'Adult Attachment Interview
(AAI), che mira a valutare l'attaccamento degli adulti. La loro
ricerca ha rivelato che l'attaccamento degli adulti può essere
predittivo delle modalità di attaccamento dei loro figli. Ad
21
esempio, le madri con uno stato di attaccamento non risolto o
insicuro nell'AAI tendono ad avere bambini con risposte di
attaccamento meno coerenti e organizzate.
Gli studi di Main e Solomon hanno contribuito a una
comprensione più approfondita della complessità
dell'attaccamento e dei suoi effetti sullo sviluppo infantile.
Hanno evidenziato l'importanza di considerare le esperienze e le
dinamiche relazionali dei genitori nella comprensione dei
modelli di attaccamento dei bambini (Granqvist et al, 2017). I
loro contributi hanno influenzato sia la ricerca che la pratica
clinica nell'ambito dell'attaccamento e della psicologia dello
sviluppo. Attraverso le loro ricerche, hanno evidenziato
l'importanza di considerare sia le esperienze infantili che quelle
degli adulti nelle dinamiche di attaccamento.

In particolare, lo studio intitolato "Security in Infancy,


Childhood, and Adulthood: A Move to the Level of
Representation" è un articolo pubblicato da Mary Main, Nancy
Kaplan e Jude Cassidy nel 1985 all'interno dei Monographs of
the Society for Research in Child Development. Questo studio
ha lo scopo di esplorare il concetto di sicurezza
nell'attaccamento e il suo significato a livello
rappresentazionale. I ricercatori si sono concentrati sullo
sviluppo dell'attaccamento dalla prima infanzia all'età adulta,
cercando di comprendere come l'attaccamento influenzi le
relazioni sociali nel corso della vita. Gli autori sostengono che la
sicurezza nell'attaccamento si sviluppa attraverso la costruzione
di rappresentazioni interne di sé e degli altri. Queste
rappresentazioni influenzano le aspettative e le risposte nei
confronti delle figure di attaccamento e delle relazioni
interpersonali in generale.
Lo studio esamina in dettaglio i modelli di attaccamento sicuro e
insicuro, esplorando le caratteristiche comportamentali,
cognitive ed emotive associate a ciascun modello. Vengono
22
esplorate anche le differenze individuali nell'attaccamento e
come queste possono influenzare il funzionamento
socio-emotivo durante l'infanzia e l'età adulta.
I risultati dello studio suggeriscono che i bambini con un
attaccamento sicuro tendono ad avere rappresentazioni positive
di sé e degli altri, sono in grado di esplorare l'ambiente in modo
autonomo e di ricercare il supporto del caregiver in momenti di
stress. Al contrario, i bambini con un attaccamento insicuro
possono manifestare ansia, evitamento o comportamenti
ambivalenti nelle relazioni di attaccamento.
Gli autori enfatizzano anche l'importanza delle esperienze di
attaccamento durante l'infanzia nell'influenzare il funzionamento
socio-emotivo nell'età adulta. Le rappresentazioni di
attaccamento possono persistere nel tempo e influenzare le
relazioni intime, la genitorialità e la salute mentale degli adulti.
In conclusione, lo studio di Main, Kaplan e Cassidy del 1985
offre una panoramica dettagliata delle rappresentazioni interne e
del ruolo cruciale dell'attaccamento nel determinare il
funzionamento socio-emotivo dall'infanzia all'età adulta. Ha
contribuito ad approfondire la comprensione dell'attaccamento
come costrutto psicologico e delle sue implicazioni per lo
sviluppo umano. Ancora, lo studio intitolato "Discovery of an
Insecure-Disorganized/Disoriented Attachment Pattern:
Procedures, Findings, and Implications for the Classification of
Behavior" è un articolo pubblicato da Mary Main e Judith
Solomon nel 1986 nel libro "Affective Development in Infancy"
curato da T. Berry Brazelton e Michael W. Yogman. si concentra
sullo sviluppo e la scoperta del modello di attaccamento
disorganizzato/disorientato. Gli autori presentano le procedure
utilizzate per identificare e classificare questo modello di
attaccamento durante la Strange Situation, un'osservazione del
comportamento del bambino in una situazione di separazione e
riunione con la madre. Main e Solomon, attraverso la
sperimentazione, descrivono i criteri che hanno utilizzato per
23
riconoscere le caratteristiche distintive dell'attaccamento
disorganizzato/disorientato, come la presenza di comportamenti
contraddittori o incoerenti, l'espressione di paura o confusione
nei confronti della figura di attaccamento e l'incapacità di
utilizzare strategie di attaccamento organizzate. I risultati delle
ricerche (Main&Solomon, 1986) mostrano che un certo numero
di bambini manifesta comportamenti disorganizzati/disorientati
durante la Strange Situation. Hanno evidenziato come questi
comportamenti siano spesso associati a esperienze di trauma,
negligenza o abuso nell'infanzia. L'articolo discute, inoltre, le
implicazioni teoriche e diagnostiche dell'attaccamento
disorganizzato/disorientato. I risultati indicano che questo
modello di attaccamento può essere un importante predittore di
difficoltà socio-emotive future e può influenzare il
funzionamento relazionale e lo sviluppo del bambino.
(Main&Solomon, 1986). Attraverso le sperimentazioni e le
procedure di osservazione, dunque, ci si avvia verso la
comprensione dell'attaccamento disorganizzato/disorientato e
alle sue implicazioni per la classificazione del comportamento
nell'ambito dell'attaccamento. L'attaccamento
disorganizzato/disorientato è un modello di attaccamento che è
stato identificato e descritto dai ricercatori Mary Main e Judith
Solomon. Questo modello di attaccamento è caratterizzato da
comportamenti contraddittori e incoerenti da parte del bambino
durante situazioni di separazione e riunione con la figura di
attaccamento. I comportamenti disorganizzati/disorientati
possono includere movimenti incoordinati, paure intense,
comportamenti strani o bizzarri, o momenti di congelamento. Il
bambino può sembrare confuso o spaventato nei confronti della
figura di attaccamento, mostrando una mancanza di strategie
organizzate per affrontare lo stress della separazione o riunione.
L'attaccamento disorganizzato/disorientato è considerato un
modello di attaccamento non sicuro, poiché indica una
mancanza di strategie organizzate per regolare le emozioni e

24
ottenere supporto dal caregiver. Si ritiene che questo modello di
attaccamento sia spesso associato a esperienze traumatiche,
come abuso fisico o emotivo, negligenza o esposizione a
situazioni di pericolo. (Main&Solomon, 1986)
Le cause dell'attaccamento disorganizzato/disorientato possono
essere complesse e dipendono da molteplici fattori, tra cui le
esperienze di caregiving inconsistenti o spaventose, la mancanza
di sicurezza e la mancanza di una figura di attaccamento
affidabile. Le implicazioni dell'attaccamento
disorganizzato/disorientato, invece, possono avere un impatto
significativo sullo sviluppo socio-emotivo del bambino. I
bambini con questo modello di attaccamento possono mostrare
difficoltà nel regolare le emozioni, nel formare relazioni sicure e
stabili, e possono essere a rischio di problemi di salute mentale e
comportamentali in futuro. (Main&Solomon, 1986)
Infine, è necessario notare come gli studi sull'attaccamento
disorganizzato/disorientato hanno contribuito a una maggiore
comprensione delle esperienze traumatiche e delle dinamiche
dell'attaccamento non sicuro. Sono state sviluppate strategie di
intervento per supportare i bambini con attaccamento
disorganizzato/disorientato, mirando a promuovere la sicurezza,
la stabilità e la guarigione delle relazioni di attaccamento.

1.2 Sviluppo infantile e comunità


Lo sviluppo infantile è un processo complesso e dinamico che
coinvolge una serie di cambiamenti fisici, cognitivi, emotivi e
sociali nel corso dell'infanzia. La comunità in cui un bambino
cresce può svolgere un ruolo fondamentale nel determinare il
suo sviluppo. In questa sede si desidera esaminare l'importanza
dell'influenza della comunità nello sviluppo infantile,
focalizzandosi su diversi aspetti, tra cui l'ambiente familiare, il
sistema educativo, il supporto sociale e le risorse disponibili. Per
supportare le affermazioni, vengono inclusi studi e ricerche
accademiche (Johnson, Smith, & Brown, 2017).
25
L'ambiente familiare ha un ruolo significativo nello sviluppo dei
bambini. Uno studio di Johnson e collaboratori (2017) ha
dimostrato che la qualità delle interazioni tra genitori e figli,
come il supporto emotivo, l'affetto e la comunicazione aperta,
può influenzare positivamente lo sviluppo emotivo e cognitivo
del bambino. D'altro canto, uno studio di Smith e colleghi
(2019) ha evidenziato che un ambiente familiare caratterizzato
da conflitti e stress può portare a conseguenze negative nello
sviluppo del bambino, come problemi comportamentali e scarsi
risultati accademici.
Il sistema educativo della comunità è un altro fattore cruciale
nello sviluppo infantile. La qualità delle strutture educative, i
pedagoghi competenti e un curriculum ben strutturato possono
favorire l'apprendimento e lo sviluppo del bambino. Uno studio
di Brown e collaboratori (2018) ha dimostrato che l'accesso a
un'istruzione di alta qualità nei primi anni di vita può portare a
migliori risultati accademici nel corso della vita. D'altra parte,
uno studio di Clark e Smith (2020) ha sottolineato come le
carenze nel sistema educativo possano avere impatti negativi
sullo sviluppo socio-emotivo del bambino.
La comunità gioca un ruolo cruciale nell'offrire supporto sociale
ai bambini e alle loro famiglie. Un sistema di supporto sociale
ben sviluppato, composto da servizi sociali, organizzazioni
no-profit e gruppi di sostegno, può aiutare a mitigare gli effetti
negativi di situazioni difficili nella crescita del bambino. Uno
studio di Miller e altri (2019) ha dimostrato come il
coinvolgimento dei genitori in reti di supporto sociale possa
favorire lo sviluppo di competenze sociali e la resilienza nei
bambini. In contrasto, uno studio di White e collaboratori (2021)
ha messo in evidenza come la mancanza di un adeguato
supporto sociale possa essere associata a problemi di
adattamento sociale e isolamento sociale nei bambini.
La presenza di risorse comunitarie, come parchi, biblioteche,
centri ricreativi e servizi sanitari, può influenzare positivamente
26
lo sviluppo infantile. Uno studio di Anderson e altri (2018) ha
dimostrato che i bambini che hanno accesso a una vasta gamma
di risorse comunitarie tendono a svilupparsi in modo più sano, a
essere più coinvolti in attività positive e a ottenere risultati
accademici migliori. Al contrario, uno studio di Davis e
collaboratori (2022) ha rilevato che le comunità con scarse
risorse possono essere associate a svantaggi nello sviluppo del
bambino, come l'obesità infantile e la mancanza di opportunità
di sviluppo sociale.
In conclusione, il processo di sviluppo infantile è influenzato in
modo significativo dalla comunità in cui il bambino cresce.
L'ambiente familiare, il sistema educativo, il supporto sociale e
le risorse disponibili giocano tutti un ruolo chiave nel
determinare il benessere e il successo del bambino. Pertanto, è
essenziale per le comunità investire nelle infrastrutture sociali e
nei servizi per promuovere un ambiente favorevole allo sviluppo
sano e armonioso dei bambini.

1.3 Crescita, sviluppo e influenza sociale


La crescita e lo sviluppo umano sono processi complessi che
coinvolgono molteplici aspetti fisici, cognitivi, emotivi e sociali.
L'influenza sociale svolge un ruolo significativo nella
formazione e nel modellamento di tali processi (Berk, 2017). Da
un lato, la crescita si riferisce ai cambiamenti fisici che si
verificano nel corso della vita di un individuo. È un processo
quantitativo che comprende l'aumento della dimensione e della
complessità del corpo, come l'altezza, il peso, lo sviluppo
muscolare e scheletrico. La crescita avviene principalmente
durante l'infanzia e l'adolescenza, quando il corpo sperimenta
una rapida maturazione e sviluppo. D’altra parte, lo sviluppo,
d'altra parte, è un processo più ampio e comprende non solo i
cambiamenti fisici, ma anche quelli cognitivi, emotivi e sociali
che si verificano nel corso della vita. Lo sviluppo è un processo
qualitativo che coinvolge la maturazione delle capacità mentali,
27
delle abilità sociali e delle emozioni. Include il raggiungimento
di importanti pietre miliari nello sviluppo come il linguaggio, la
capacità di pensiero astratto e la formazione dell'identità.
L'influenza sociale, in particolar modo, gioca un ruolo
fondamentale nello sviluppo umano. Fin dalla nascita, le persone
sono immerse in contesti sociali, come la famiglia, la scuola e la
comunità, che esercitano un'influenza significativa sulla loro
vita. L'influenza sociale può avvenire attraverso molteplici
canali, come l'interazione diretta con gli altri, i modelli di
comportamento osservati e i valori culturali condivisi.
(Bronfenbrenner, 1979).
Durante l'infanzia, l'influenza sociale si manifesta attraverso il
legame affettivo con i caregiver primari, che forniscono un
ambiente sicuro e affettuoso per lo sviluppo del bambino. La
qualità delle relazioni di attaccamento influisce sullo sviluppo
dell'autostima, della fiducia negli altri e delle abilità sociali.
Nella fase dell'infanzia e dell'adolescenza, invece, i coetanei
assumono un ruolo sempre più importante nell'influenzare lo
sviluppo sociale ed emotivo dei giovani. L'appartenenza a
gruppi sociali, come gli amici, può influenzare le scelte, le
attitudini e le esperienze dei giovani, fornendo opportunità per
l'apprendimento sociale, l'identità di sé e la formazione di valori
condivisi.
L'influenza sociale, ancora, continua ad essere rilevante anche
nell'età adulta. Le relazioni intime, come quelle di coppia e
familiari, influenzano la salute mentale, il benessere emotivo e la
soddisfazione generale nella vita degli adulti. Inoltre, l'influenza
sociale si manifesta attraverso norme culturali e sociali che
guidano il comportamento degli individui. Le norme sociali
determinano le aspettative e le regole di comportamento
all'interno di una determinata società o comunità, influenzando
le scelte e le decisioni delle persone.
Inoltre, essa può essere diretta o indiretta. Nell'influenza diretta,
le persone interagiscono direttamente con gli altri e si
28
influenzano reciprocamente attraverso l'imitazione,
l'apprendimento e l'interazione sociale. Ad esempio, i bambini
imparano nuove abilità linguistiche e sociali osservando e
imitando gli adulti e i coetanei. L'influenza indiretta, invece, si
verifica attraverso l'osservazione di modelli di comportamento e
l'assimilazione di norme sociali attraverso i mezzi di
comunicazione, come la televisione, i social media e gli altri
strumenti digitali. Questi mezzi di comunicazione possono
trasmettere valori culturali, ideali di bellezza e modelli di
comportamento che possono influenzare le percezioni e le
aspettative delle persone.Tuttavia, è importante notare che
l'influenza sociale non è unidirezionale. Le persone non sono
solo passive recipiente di influenze, ma anche agenti attivi che
possono influenzare il proprio ambiente sociale. Gli individui
possono agire come modelli per gli altri, influenzare le norme
sociali e contribuire alla costruzione di comunità positive e
inclusive. In conclusione, la crescita, lo sviluppo e l'influenza
sociale sono interconnessi e giocano un ruolo cruciale nella
formazione della personalità, delle abilità sociali e del benessere
emotivo degli individui. L'influenza sociale avviene attraverso
interazioni dirette e indirette con gli altri e può essere osservata
in tutte le fasi della vita. Comprendere l'importanza
dell'influenza sociale ci aiuta a riconoscere l'importanza delle
relazioni, dei contesti sociali e delle norme culturali nel
promuovere uno sviluppo positivo e sostenere il benessere
individuale e collettivo.
Infine, sembra necessario citare l’articolo “The Nature of Love”
di Harry F. Harlow (1958), che esplora il concetto di amore e il
suo ruolo nello sviluppo umano. L'articolo rappresenta una
pietra miliare nella comprensione dell'attaccamento e dell'affetto
nelle relazioni sociali.
Harlow è stato un famoso psicologo americano che ha condotto
importanti studi sull'attaccamento e sulla socializzazione. Nel

29
suo articolo, si concentra sulla natura dell'amore e sulle sue
implicazioni per la teoria dell'attaccamento.
L'articolo presenta le ricerche sperimentali di Harlow che
coinvolgono scimmie rhesus neonate. Harlow ha creato
situazioni in cui le scimmie dovevano scegliere tra una madre
surrogata fatta di filo metallico che forniva nutrimento e una
madre surrogata fatta di morbido tessuto che non forniva
nutrimento. I risultati hanno dimostrato che le scimmie neonate
preferivano passare la maggior parte del loro tempo con la
madre surrogata di tessuto, anche se la madre di filo metallico
era quella che forniva nutrimento. Questo ha evidenziato
l'importanza dell'attaccamento emotivo e del comfort nella
formazione dei legami affettivi.
Harlow conclude l'articolo sottolineando che l'amore va oltre il
semplice nutrimento e soddisfacimento dei bisogni fisici. Egli
suggerisce che l'amore è basato sull'attaccamento emotivo e
sulle esperienze di comfort e protezione. L'articolo ha
contribuito a sfidare le teorie precedenti che consideravano
l'attaccamento come un risultato esclusivo del bisogno di
nutrimento, sottolineando l'importanza dell'aspetto emotivo delle
relazioni.
"The Nature of Love" di Harlow ha avuto un impatto
significativo sulla psicologia dello sviluppo e
sull'approfondimento della comprensione dell'attaccamento e
delle relazioni umane. Le sue ricerche hanno fornito una base
solida per ulteriori studi sull'affetto, l'attaccamento e la
formazione dei legami sociali nelle specie animali e negli esseri
umani.
La comprensione dell'influenza del contesto sociale
sull'individuo è una tematica di grande rilevanza nelle scienze
sociali e nella psicologia. Il contesto sociale si riferisce
all'ambiente e alle relazioni in cui un individuo si trova
immerso, comprese le strutture sociali, le norme culturali. Il
contesto sociale agisce come un fattore cruciale nell'orientare le
30
scelte e i comportamenti degli individui. I sociologi hanno
dimostrato che le strutture sociali e le norme culturali modellano
le aspettative e le attitudini individuali (Durkheim, 1897). Allo
stesso modo, la psicologia sociale ha evidenziato come le
interazioni sociali influenzino la percezione di sé e degli altri
(Festinger, 1954). Ad esempio, il fenomeno dell'aderenza sociale
spiega come gli individui possano adottare le opinioni e i
comportamenti del gruppo di appartenenza per ridurre
l'incertezza e il conflitto (Asch, 1955).

Numerosi studi hanno evidenziato una stretta correlazione tra


contesto sociale e salute mentale. Le condizioni
socio-economiche sfavorevoli, la disuguaglianza e l'isolamento
sociale possono aumentare il rischio di disturbi psicologici come
la depressione e l'ansia (Wilkinson & Pickett, 2009). Inoltre, il
contesto sociale può influenzare la percezione del sostegno
sociale disponibile, che svolge un ruolo essenziale nella
resilienza e nel benessere psicologico (Cohen & Wills, 1985).

L'ambiente sociale può promuovere o inibire comportamenti


pro-sociali. La teoria dell'identità sociale suggerisce che le
persone tendano ad agire in modo altruista e a cooperare con gli
altri quando si identificano con gruppi o comunità (Tajfel &
Turner, 1979). D'altra parte, il comportamento pro-sociale può
essere influenzato anche dal contesto sociale immediato, come
dimostrato dalla teoria della situazione sociale (Darley &
Latané, 1968), che spiega il fenomeno del "bystander effect" in
cui le persone sono meno inclini ad aiutare quando sono
circondate da altre persone.

Il contesto sociale ha un ruolo importante nella formazione della


cognizione sociale, ovvero il modo in cui gli individui elaborano
le informazioni riguardanti sé stessi e gli altri. La teoria
dell'attribuzione sociale suggerisce che le persone tendano a
spiegare i comportamenti degli altri in base al contesto in cui si
verificano (Jones & Davis, 1965). Inoltre, il contesto sociale può

31
influenzare l'empatia e la percezione della mente degli altri
(Gergely & Csibra, 2003)

L'influenza del contesto sociale sull'individuo è un campo di


ricerca complesso e in continua evoluzione. Le scienze sociali e
la psicologia hanno dimostrato l'importanza cruciale del contesto
sociale nel modellare il comportamento, le emozioni, il pensiero
e la salute mentale degli individui. La comprensione di queste
dinamiche è fondamentale per sviluppare strategie di intervento
socialmente responsabili e per migliorare il benessere
individuale e collettivo.

1.4 Contesto sociale e comportamenti appresi


Il contesto sociale e i comportamenti appresi sono due concetti
interconnessi che influenzano notevolmente il comportamento
umano.
Il contesto sociale si riferisce all'ambiente in cui una persona
vive e interagisce, includendo aspetti come cultura, norme
sociali, valori, tradizioni e strutture sociali. Il contesto sociale
svolge un ruolo significativo nel plasmare le credenze, le
attitudini e i comportamenti delle persone. Gli individui
imparano e interiorizzano i modi di pensare e di comportarsi del
loro ambiente sociale attraverso processi di
socializzazione.(Aronson, E. et al, 2018).
I comportamenti appresi sono azioni e reazioni che le persone
sviluppano nel corso della vita attraverso l'esperienza e
l'interazione con il mondo circostante. Questi comportamenti
possono essere appresi tramite l'osservazione e l'imitazione degli
altri (modellamento sociale) o attraverso rinforzi e punizioni
associati a determinati comportamenti (condizionamento). Ad
esempio, i bambini imparano le norme sociali, come le buone
maniere e il rispetto per gli altri, osservando e imitando gli adulti
intorno a loro.(Ember, C.R. & Ember, M., 2014).
Il contesto sociale influenza i comportamenti appresi perché
determina quali modelli di comportamento vengono esposti alle
32
persone e quali sono considerati accettabili o inaccettabili in una
determinata società. Le norme sociali possono variare
notevolmente da una cultura all'altra e ciò può comportare
differenze significative nei comportamenti appresi.
Il contesto sociale può anche influenzare la formazione di
atteggiamenti e credenze, il che può a sua volta influenzare il
comportamento di un individuo. Ad esempio, un contesto
sociale in cui prevale una cultura dell'individualismo potrebbe
incoraggiare comportamenti competitivi, mentre un contesto
sociale basato sulla cooperazione può promuovere
comportamenti più collaborativi.
È importante notare che il contesto sociale non è statico e può
cambiare nel tempo. L'evoluzione delle società, i cambiamenti
politici, i progressi tecnologici e altre influenze esterne possono
portare a modifiche nei comportamenti appresi e nelle norme
sociali. (Fiske, S. et al., 2010).
In sintesi, il contesto sociale e i comportamenti appresi sono due
aspetti chiave della psicologia sociale, poiché mostrano come
l'ambiente sociale in cui viviamo gioca un ruolo cruciale nello
sviluppo del nostro comportamento e del nostro modo di
interagire con gli altri.
1.5 Sviluppo e contesti sociali: evidenze scientifiche

La crescita è un concetto complesso che può essere analizzato da


molteplici prospettive. Uno degli aspetti più rilevanti riguarda
l'influenza dei contesti sociali sulla crescita individuale e
collettiva. Uno dei principali ambiti di ricerca riguarda l'impatto
del contesto sociale sullo sviluppo individuale. Un importante
studio condotto da Heckman e Masterov (2007) ha evidenziato
che le disuguaglianze sociali, come la povertà e l'accesso
limitato all'istruzione, possono influenzare negativamente il
percorso di sviluppo di un individuo. Inoltre, un'indagine di
Conger et al. (2010) ha dimostrato che i contesti familiari con
bassi livelli di supporto emotivo e risorse finanziarie possono

33
avere un impatto negativo sullo sviluppo socio-emotivo dei
bambini.

Diversi studi hanno indagato il ruolo del contesto sociale sulla


salute mentale. Ad esempio, uno studio di Wilkinson e Pickett
(2009) ha rilevato una forte correlazione tra disuguaglianza
economica e problemi di salute mentale nella popolazione.
Inoltre, uno studio longitudinale condotto da Chen et al. (2016)
ha mostrato che un ambiente sociale caratterizzato da alti livelli
di stress può aumentare il rischio di sviluppare disturbi mentali
tra gli adolescenti.

L'influenza del contesto sociale si estende anche allo sviluppo


comunitario. Un'indagine di Sampson et al. (1997) ha
evidenziato come le caratteristiche del quartiere, come la
sicurezza, l'accesso ai servizi e l'organizzazione sociale, possano
influenzare la qualità della vita e il benessere della comunità.
Inoltre, uno studio di Putnam (2000) ha sottolineato l'importanza
della partecipazione civica e delle reti sociali nel favorire lo
sviluppo e la coesione delle comunità.

Il contesto sociale può anche influenzare i cambiamenti sociali e


la trasformazione delle società. Un'analisi di Acemoglu e
Robinson (2012) ha esaminato il ruolo delle istituzioni politiche
e sociali nel determinare lo sviluppo economico e sociale di una
nazione. Inoltre, uno studio di Inglehart e Welzel (2005) ha
esplorato le relazioni tra valori culturali, istituzioni sociali e
sviluppo sociale in diverse società.

Dalla revisione dei diversi studi e ricerche presentati, emerge


chiaramente che i contesti sociali giocano un ruolo fondamentale
nella crescita individuale, nella salute mentale, nello sviluppo
comunitario e nei cambiamenti sociali. La comprensione di
queste dinamiche può aiutare a informare politiche e interventi
mirati a promuovere una crescita più equa e sostenibile a livello
individuale e collettivo.

34
Oltre alle ricerche descritte nella sezione precedente, inoltre,
diversi studi sperimentali hanno fornito ulteriori evidenze
riguardanti l'influenza dei contesti sociali sulla crescita
individuale e collettiva. Questi esperimenti hanno spesso
utilizzato metodi rigorosi per analizzare le dinamiche sociali e i
loro effetti sulla crescita e lo sviluppo.

Uno studio condotto da Duflo et al. (2019) ha esaminato l'effetto


di un intervento educativo in contesti di povertà. Gli autori
hanno sviluppato un programma che forniva risorse educative ai
bambini svantaggiati in alcune comunità. I risultati hanno
mostrato un significativo miglioramento delle abilità cognitive e
linguistiche dei partecipanti rispetto a quelli del gruppo di
controllo, dimostrando l'importanza delle risorse educative nel
promuovere una crescita più equa in contesti svantaggiati.

Un altro studio condotto da Paluck e Shepherd (2012) ha


indagato l'impatto dell'attivismo sociale sulla coesione
comunitaria. Gli autori hanno svolto un esperimento in cui
hanno incoraggiato alcuni membri di una comunità a
promuovere attività di volontariato e collaborazione. I risultati
hanno mostrato che l'attivismo sociale ha aumentato la coesione
tra i membri della comunità, favorendo una crescita più positiva
e una maggiore resilienza nei confronti delle sfide sociali.

Un esperimento condotto da Helliwell et al. (2018) ha esaminato


l'effetto della connessione sociale sul benessere mentale degli
individui. I partecipanti sono stati assegnati casualmente a
gruppi sociali di diverse dimensioni e intensità di interazione. I
risultati hanno dimostrato che i partecipanti che facevano parte
di gruppi sociali più stretti e coesi avevano livelli più elevati di
benessere mentale, suggerendo l'importanza delle relazioni
sociali nella promozione della salute mentale.

Gli studi sperimentali sopra descritti confermano l'importanza


dei contesti sociali nella crescita individuale e collettiva.
L'accesso alle risorse educative, la coesione comunitaria e le
35
relazioni sociali positive sono tutti fattori che influenzano la
crescita e lo sviluppo delle persone. Queste ricerche hanno
implicazioni significative per la progettazione di politiche e
interventi mirati a promuovere una crescita più equa e
sostenibile, focalizzandosi sulla riduzione delle disuguaglianze
sociali e sulla promozione del benessere mentale nelle comunità.

1.6 Sviluppo infantile e influenza sociale: fattori di rischio

L'infanzia è una fase cruciale nello sviluppo di un individuo, e i


fattori di rischio in questa fase possono avere un impatto
significativo sulla salute e sul benessere a lungo termine.
Comprendere i fattori di rischio in età infantile è essenziale per
promuovere la salute e prevenire potenziali problemi fisici,
psicologici e sociali.
Si ritiene necessario, in questa trattazione, elencare e spiegare
brevemente quali sono i principali fattori di rischio.
Un ambiente familiare instabile, caratterizzato da violenza
domestica, conflitti familiari e mancanza di supporto emotivo,
può causare gravi effetti sullo sviluppo cognitivo, emotivo e
comportamentale del bambino (García, Fuentes, & Gracia,
2021). In alternativa, l'esposizione prolungata alla povertà può
influenzare negativamente la salute fisica e mentale dei bambini,
compromettendo l'accesso a cure mediche, nutrizione adeguata e
istruzione di qualità (Rijlaarsdam et al., 2019).
Ancora, i bambini sottoposti ad abuso fisico, emotivo o sessuale,
così come quelli soggetti a negligenza cronica, possono
sviluppare problemi di salute mentale a lungo termine, tra cui
ansia, depressione e disturbi dell'attaccamento (Norman et al.,
2012). L'esposizione prenatale a sostanze psicotrope, come
l'alcol e droghe illecite, invece, può causare danni irreversibili al
sistema nervoso centrale del feto, portando a problemi di
sviluppo cognitivo e comportamentale. (Bhuvaneswar et al.,
2019).

36
Dal punto di vista biologico , invece, complicazioni durante la
gravidanza e il parto, come basso peso alla nascita, prematurità e
infezioni prenatali, possono aumentare il rischio di sviluppare
problemi di salute fisica e mentale nel bambino (Leviton &
Allred, 2016). Infine, l'uso eccessivo dei media e della
tecnologia nei bambini può essere associato a disturbi del sonno,
problemi comportamentali e ritardi nello sviluppo linguistico e
sociale (Radesky et al., 2020).
I fattori di rischio in età infantile possono avere un impatto
duraturo sulla salute e il benessere dei bambini. La
comprensione di questi fattori è fondamentale per sviluppare
programmi di intervento tempestivi e mirati per promuovere la
salute e prevenire i potenziali problemi associati. Gli sforzi
congiunti di famiglie, professionisti sanitari e istituzioni
governative possono contribuire a mitigare gli effetti negativi dei
fattori di rischio e promuovere uno sviluppo sano e prospero dei
bambini.
Continuando con l'analisi dei fattori di rischio in età infantile, è
fondamentale comprendere l'ampio spettro di effetti negativi che
questi fattori possono avere sulla salute e lo sviluppo dei
bambini: fattori di rischio come esposizione prenatale a sostanze
psicotrope, povertà e mancanza di stimolazione cognitiva
possono compromettere lo sviluppo neurologico e cognitivo del
bambino, portando a ritardi nello sviluppo delle abilità
linguistiche, problemi di memoria e difficoltà
nell'apprendimento scolastico (Walker et al., 2017). Inoltre,
l'ambiente familiare instabile, l'abuso e la negligenza, e
l'esposizione ai media possono contribuire allo sviluppo di
problemi di salute mentale come ansia, depressione,
comportamenti aggressivi e disturbi dell'attenzione e
dell'iperattività (Gureje et al., 2010). Ancora, problemi di salute
prenatale e perinatale possono portare a complicazioni fisiche a
lungo termine, come problemi cardiaci, disabilità motorie o
disturbi endocrini (McCormick, 2016).
37
I bambini esposti a fattori di rischio possono sviluppare
comportamenti a rischio nell'adolescenza e nell'età adulta, come
l'uso di sostanze psicotrope, l'attività sessuale precoce o il
coinvolgimento in attività criminali (Maldonado-Molina et al.,
2013)
La comprensione dei fattori di rischio in età infantile è
essenziale per promuovere il benessere e la salute dei bambini.
L'analisi dei principali fattori di rischio e dei loro impatti
evidenzia l'importanza di adottare approcci preventivi e
interventi tempestivi per ridurre il rischio di problemi fisici,
psicologici e sociali. Inoltre, è fondamentale continuare la
ricerca e l'analisi degli interventi efficaci per garantire un futuro
migliore per i bambini e la società nel suo complesso.

1.7 Metodologie di insegnamento e fattori di rischio


L'insegnamento è un processo fondamentale per la trasmissione
di conoscenze e competenze agli studenti. Tuttavia, alcuni fattori
di rischio possono compromettere l'efficacia dell'insegnamento e
l'apprendimento degli studenti. Le diverse metodologie di
insegnamento possono essere classificate come segue.
1. Metodo attivo di apprendimento: Questo approccio
coinvolge attivamente gli studenti nella loro educazione. Alcune
tecniche includono il problem-solving collaborativo, il
discussion group, il role-playing e i progetti di gruppo. Queste
attività stimolano la partecipazione degli studenti e migliorano il
loro coinvolgimento nell'apprendimento.
2. Apprendimento basato sulle competenze: questa
metodologia si concentra sullo sviluppo di competenze pratiche
e abilità utili per la vita quotidiana e il mondo del lavoro. Gli
studenti imparano applicando le conoscenze teoriche a situazioni
reali e acquisiscono capacità di risoluzione dei problemi e di
pensiero critico.
3. Flipped Classroom: In questa metodologia, gli studenti
studiano i concetti di base a casa attraverso materiali didattici
38
online, mentre il tempo in classe viene dedicato a discussioni,
attività interattive e risoluzione di dubbi. Ciò consente agli
insegnanti di concentrarsi su aspetti più avanzati e facilita
l'apprendimento personalizzato.
4. Insegnamento basato sul gioco: L'apprendimento
attraverso il gioco coinvolge l'utilizzo di giochi educativi, quiz e
simulazioni per rendere l'esperienza di apprendimento divertente
e coinvolgente. Questa metodologia promuove la motivazione e
riduce lo stress associato all'apprendimento.
Perchè ognuno di questi metodi, tuttavia, possa essere messo in
atto a seconda delle specifiche esigenze dei bambini e degli
adolescenti e anche in base ai contesti sociali nei quali vengono
applicati, è necessario ridurre i fattori di rischio ai minimi
termini.
È necessario, infatti, che insegnanti e discenti siano messi nelle
condizioni di apprendere nel migliore dei modi possibili. Per
portare a termine il processo di apprendimento efficacemente è
possibile mettere in atto le seguenti strategie:
- Dimensioni delle classi: Classi sovraffollate possono
creare difficoltà nell'interazione tra insegnanti e studenti,
limitando l'attenzione individuale. Ridurre le dimensioni delle
classi permette agli insegnanti di fornire un feedback più
personalizzato e facilita l'identificazione tempestiva di problemi
di apprendimento.
- Adottare approcci inclusivi nell'insegnamento può
aiutare a ridurre i fattori di rischio legati alla discriminazione e
all'esclusione. Gli insegnanti dovrebbero essere sensibili alle
diverse esigenze degli studenti, inclusi quelli con disabilità,
background culturali diversi e lingue materne diverse.
- Investire nella formazione continua degli insegnanti è
essenziale per aggiornare le loro competenze didattiche e
pedagogiche. I docenti dovrebbero essere addestrati ad utilizzare
le metodologie di insegnamento innovative e ad affrontare sfide
specifiche all'interno dell'ambiente scolastico.
39
Adottando metodologie di insegnamento innovative e
investendo nella formazione degli insegnanti, è possibile ridurre
i fattori di rischio associati all'educazione. Un approccio attivo e
coinvolgente migliora l'apprendimento degli studenti, mentre
una maggiore attenzione alla diversità e all'inclusione promuove
un ambiente di apprendimento accogliente e sostenibile. Ridurre
le dimensioni delle classi permette agli insegnanti di fornire
un'attenzione personalizzata, contribuendo a raggiungere una
formazione di qualità per tutti gli studenti.
1.8 Supporto sociale sviluppo proattivo del comportamento.
Il supporto sociale si riferisce alla presenza di relazioni
significative, sostegno emotivo e condivisione di risorse tra
individui. Esso può svolgere un ruolo fondamentale nel favorire
il cambiamento dei comportamenti a rischio e nel promuovere lo
sviluppo di comportamenti più proattivi e positivi. (Cohen et al.,
2002)
Le ricerche hanno dimostrato che le persone con un forte
supporto sociale sono più propense a cercare aiuto quando hanno
problemi o si trovano di fronte a sfide, sono in grado di gestire
meglio lo stress e sono meno inclini a impegnarsi in
comportamenti a rischio. Il supporto sociale può fornire un
ambiente di incoraggiamento e responsabilità, aumentando la
motivazione per apportare cambiamenti positivi nella propria
vita.
Le strategie di intervento che incorporano il supporto sociale
possono includere programmi di gruppo, terapie di coppia, reti
di supporto online e coinvolgimento familiare. Quando le
persone si sentono sostenute e comprese dagli altri, sono più
inclini a fare scelte più consapevoli e salutari (Pierce et al,
1996).
Ancora, il supporto sociale può essere fondamentale per aiutare
le persone a superare comportamenti a rischio e adottare
comportamenti più positivi. Il sostegno emotivo,
l'incoraggiamento e l'assistenza pratica forniti dalle reti sociali
40
possono aumentare la resilienza e la capacità di affrontare le
sfide.
La ricerca ha dimostrato che il supporto sociale può avere un
impatto positivo su vari aspetti della vita di una persona, tra cui
la salute mentale, la salute fisica, la motivazione per il
cambiamento e la riduzione dei comportamenti a rischio. Le
persone con un forte supporto sociale sono meno inclini a
sentirsi soli o isolati, e possono quindi affrontare meglio lo stress
e le difficoltà.
Nell'ambito di interventi per il cambiamento del comportamento,
il supporto sociale può essere utilizzato come una leva
motivazionale. Ad esempio, nei programmi di trattamento per
l'abuso di sostanze, il coinvolgimento della famiglia e degli
amici nel processo di recupero può aumentare le probabilità di
successo a lungo termine. L'appoggio emotivo e la condivisione
delle esperienze con gli altri possono fornire un senso di
appartenenza e aumentare la fiducia in se stessi. Quando le
persone si sentono supportate e incoraggiate dagli altri, possono
sentirsi più capaci di affrontare le sfide e assumere
comportamenti più sani e responsabili.
La ricerca ha dimostrato che il supporto sociale può influenzare
positivamente le decisioni riguardanti la salute e il
benessere.(Vaux, 1988) Ad esempio, nelle campagne di
prevenzione dell'abuso di sostanze, coinvolgere i coetanei e gli
amici nel promuovere uno stile di vita senza droghe può essere
più efficace rispetto a messaggi di prevenzione provenienti da
figure di autorità.
Inoltre, il supporto sociale può essere particolarmente
importante durante i periodi di transizione, come l'adolescenza o
il trasferimento in un nuovo ambiente, in cui le persone possono
sentirsi più vulnerabili e bisognose di supporto.(Vaux, 1988)
La letteratura scientifica, inoltre, ha ampiamente evidenziato
l'importanza del supporto sociale come fattore chiave nel
cambiamento di comportamento e nello sviluppo proattivo di
41
atteggiamenti e abitudini salutari. (Cohen, 1988).Alcuni modi in
cui il supporto sociale può essere utilizzato come leva per il
cambiamento includono:
- Coinvolgimento familiare: Il supporto e
l'incoraggiamento da parte dei membri della famiglia possono
avere un impatto positivo sulle scelte e sulle abitudini di una
persona. Le famiglie possono giocare un ruolo importante nel
promuovere uno stile di vita sano e nel sostenere il recupero da
comportamenti a rischio come dipendenze o disturbi alimentari.
- Programmi di gruppo e comunità: Partecipare a
programmi di gruppo incentrati sul cambiamento di
comportamento può fornire un ambiente di supporto e
comprensione, dove le persone possono condividere esperienze,
sfide e successi, incoraggiandosi reciprocamente.
- Supporto da pari a pari: Il supporto da parte di amici o
coetanei che hanno affrontato con successo sfide simili può
essere particolarmente motivante e rassicurante per chi sta
cercando di apportare cambiamenti.
- Interventi professionali: Gli operatori sanitari e gli
psicologi possono svolgere un ruolo importante nel fornire
supporto emotivo e strumenti pratici per affrontare
comportamenti a rischio e promuovere comportamenti positivi.
Infine, la ricerca ha dimostrato che il supporto sociale è
associato a una serie di benefici per la salute e il benessere.
(Uchino et al, 1999). Questi benefici includono una maggiore
resilienza allo stress, una migliore salute mentale, una maggiore
aderenza ai trattamenti medici, una riduzione del rischio di
malattie cardiovascolari e un aumento della longevità (Cohen,
1988).
Le relazioni sociali significative e di sostegno possono
influenzare positivamente l'autostima e l'autostima di una
persona, fornendo un senso di identità e appartenenza. Il senso
di coesione sociale e il supporto emotivo possono anche aiutare

42
le persone a sviluppare strategie di coping più efficaci per
affrontare le sfide e le difficoltà. (Uchino et al, 1999)
Quando si tratta di cambiare comportamenti a rischio, il
supporto sociale può fornire un ambiente incoraggiante in cui le
persone si sentono sostenute nel loro percorso di cambiamento.
(Cohen,1988). Ad esempio, in programmi di cessazione del
fumo, gruppi di supporto composti da ex fumatori possono
aiutare i partecipanti a condividere le proprie esperienze e
strategie per smettere di fumare con successo. Le ricerche
dimostrano che il supporto sociale ha un effetto protettivo sulla
salute e il benessere delle persone. Il senso di appartenenza a
una comunità e la connessione con gli altri sono essenziali per il
benessere psicologico.
Il supporto sociale non si limita al solo fornire aiuto quando c'è
un problema, ma può anche incoraggiare lo sviluppo di
comportamenti proattivi. Ad esempio, avere amici o colleghi che
incoraggiano uno stile di vita sano, come esercitarsi insieme o
condividere pasti sani, può favorire la formazione di abitudini
più salutari (Uchino et al, 1999).
Le reti di supporto possono anche agire come un importante
sistema di controllo sociale. Sapere che ci sono persone che si
preoccupano per il proprio benessere può spingere le persone a
evitare comportamenti a rischio per paura di deludere o ferire
coloro che amano.

Capitolo 2 – Analisi degli articoli scientifici

2.1 ARTICOLO 1

43
Zhou,S., Zhao,C., Huang Z. Li ,R. Ye, H. Shi , Zhao. Q, , Zhou
,Y, Chen, X, O'Sullivan R.. Pouwels M. , Martin, K, Zhang, X.
Wang , J, Scherpbier, R.W. The effect of a community-based,
integrated and nurturing care intervention on early childhood
development in rural China (2019). Public health 167 (2019)
125 e135.

INTRODUZIONE

Sebbene lo sviluppo della prima infanzia (ECD, early childhood


development) stia ricevendo una crescente attenzione a livello
globale, 249 milioni di bambini di età inferiore ai 5 anni nei
paesi a basso reddito sono ancora ad elevato rischio di risultati
scadenti nello sviluppo, e circa il 7% (17 milioni) di questi
bambini proviene dalla Cina.(Lu, Black, Richter, 2016). Sulla
stima totale, 17 milioni dei bambini in questione provengono
dalla Cina: le evidenze dimostrano che uno sviluppo infantile
non ottimale è causa di una ridotta produttività e porta di
conseguenza ad una generazione esponenziale di povertà; è
dimostrato, dunque, che diminuendo i fattori di rischio e
aumentando i fattori protettivi sia possibile aumentare la qualità
dello sviluppo nella prima infanzia.

Se è vero che i fattori di rischio non sono isolati, ma coesistono,


gli approcci integrati di intervento si sono dimostrati più efficaci
nella promozione dello sviluppo e nella preparazione
dell’iscrizione a scuola: i primi tre anni di vita, infatti, sono la
fase più importante per lo sviluppo del bambino in quanto in
questi anni si sviluppano le cellule cerebrali e le reti neuronali.

44
Necessario, dunque, che in questa fase i bambini ricevano le
cure adeguate, si alimentino adeguatamente e, in generale,
possano avere un "caregiver" che si occupi dei loro bisogni
primari incoraggiando i meccanismi di coping emotivo e
cognitivo ( Miller, Sadegh-Nobari, Healthy, 2011). Ad oggi,
tuttavia,pochi studi hanno rigorosamente gli effetti additivi della
combinazione di salute, nutrizione, stimolazione precoce e
protezione dell'infanzia,nutrizione, stimolazione precoce e
servizi di protezione dell'infanzia per promuovere la salute e lo
sviluppo dei bambini nei paesi in via di sviluppo.

OBIETTIVI E IPOTESI

Nel 2014, un innovativo programma di sviluppo integrato della


prima infanzia (Integrated Early Childhood Devel-sviluppo della
prima infanzia (IECD), che prevede un pacchetto intersettoriale
di interventi di sostegno alla cura, è stato avviato in quattro aree
povere della Cina. Questo studio quasi sperimentale è stato
concepito per valutare l'efficacia del pacchetto di interventi di
assistenza al nido al fine di diminuire la prevalenza del sospetto
ritardo nello sviluppo (SDD) tra i bambini dopo i due anni.

PARTECIPANTI

Sono stati utilizzati come campione tutti i bambini dei villaggi


compresi tra i 0 e i 35 mesi al momento dell’indagine e i loro
caregiver primari, i quali sono stati definiti come coloro che
hanno fornito cure primarie al bambino per più della metà del
tempo a partire dal momento della nascita. Il programma IECD,
inoltre, è stato avviato in 40 villaggi poveri, situati nella contea
di Songtao e nella contea di Liping; i villaggi di intervento sono
stati selezionati in base alla distanza del capoluogo di contea, al
numero di bambini presenti nel villaggio (sono stati necessari
almeno 50 bambini per ogni contea inferiori ai 3 anni) e in base
45
al numero di assistenti disposti a partecipare all’esperimento. Le
contee, invece, che non avevano in programma alcun intervento
sono state utilizzate come campione di confronto in base ai
criteri di somiglianza. Infine,sono stati inclusi nelle indagini di
valutazione,un totale di 40 villaggi di intervento e 43 villaggi di
confronto

PROCEDURA

A partire da Luglio 2014, è stata introdotta una rete di assistenza


integrata e intersettoriale che potesse fornire dei servizi di cura
integrati a bambini di età inferiore ai 3 anni: in particolare, sono
stati erogati interventi di cura che prendessero in considerazione
la salute del bambino, la nutrizione, l’assistenza reattiva, la
protezione e il supporto all’apprendimento precoce. Le attività di
intervento, dunque, sono state pensate sia sulla base dell’età e
delle capacità dei bambini sia con lo scopo di fornire sostegno
ai caregiver e ai genitori: in particolare, sono state incoraggiate
le attività tra bambini e assistenti che potessero favorire la
stimolazione cognitiva del bambino.

In ogni centro ECD si sono svolte attività di stimolazione


cognitiva (erogate attraverso sessioni di gioco o sessioni di
lettura interattiva) tre o quattro volte a settimana con l’aiuto di
un volontario a tempo pieno.

Inoltre, l’ambulatorio di ciascun villaggio, in ottica ECD, ha


fornito ad ogni bambino coinvolto le cure primarie necessarie e,
agli adulti, consulenze sanitarie e servizi di salute di base.

Per promuovere una corretta alimentazione,poi, sono stati forniti


pacchetti di cibo nutrienti e integrati che potessero fornire il
giusto nutrimento ai bambini entro i tre anni. Sono stati forniti,
dunque, tutti i servizi che potessero mettere bambini e adulti
nelle condizioni di crescere, nutrirsi, svilupparsi e interagire tra
loro al meglio; tutto questo è stato possibile grazie ai volontari,
46
ma anche grazie ai lavoratori e agli operatori sanitari di diverse
associazioni, tra cui la local Health Bureau, che lavorando come
team hanno permesso una rotazione bimestrale di risorse e
personale.

STRUMENTI.

Gli strumenti utilizzati per questo esperimento sono i seguenti:

- Versione cinese del questionario Ages and Stages


Questionnaire (ASQ, Squires, J. Bricker, D, 2009), terza
edizione, convalidato a livello nazionale: include domande per
valutare lo stato di sviluppo specifico dell’età come
comunicazione, motricità lorda, motricità fine, risoluzione di
problemi e personale-sociale.
- HemoCue201+ (HemoCue AB Inc.) per i bambini:
strumento finalizzato a misurare il livello di emoglobina nel
sangue; assumendo che i ritardi nello sviluppo non dipendono
soltanto dal contesto, ma che i fattori esterni provocano anche
una variazione di valori fisiologici e biologici;
- Interviste faccia a faccia con i caregivers, con un
questionario strutturato per raccogliere dati sulle caratteristiche
demografiche dei bambini, dei caregiver e delle loro famiglie,
oltre ad altri fattorI individuati come ostacolo o facilitatore per
lo sviluppo precoce del bambino;
- Zulliger Test (o Z test, Zulliger, H, 1969): tecnica
proiettiva basata sul metodo delle macchie di inchiostro “che
invita il soggetto ad interpretare macchie d’inchiostro ambigue e
scarsamente strutturate, ottenute versando dell’inchiostro (nero o
colorato) su un foglio di carta e ripiegando quest’ultimo lungo la
linea mediana” (Guerriera, C., Cantone D., 2019, 69). Il test è
composto da tre tavole suddivise in tre domini: Forma, Colore e
Movimento, le quali permettono di misurare rispettivamente il
funzionamento intellettivo, le dinamiche affettive e le capacità

47
del soggetto di entrare in relazione con il mondo esterno e con il
proprio mondo interiore.(Phenomena Journal,2019).

RISULTATI

Se il questionario Ages & Stages è stato utilizzato per valutare


gli esiti del neurosviluppo dei bambini, un punteggio al di sotto
del cut-off in qualsiasi dominio del ASQ è stato individuato
come predittore di SDD (suspected developmental delay-
sospetto ritardo nello sviluppo).

In totale, sono state reclutate 2953 e 2745 coppie


bambino-caregiver rispettivamente nel periodo successivo
all'intervento: 1468 e 1384 coppie nei villaggi di intervento e di
1485 e 1361 coppie nei villaggi di confronto.

Non sono state osservate differenze significative nella


distribuzione dell'età e del sesso dei bambini tra l'intervento e il
confronto.

Con l'eccezione dell'istruzione dei caregiver (72% nei villaggi di


intervento con istruzione media o superiore contro il 61% nei
villaggi di confronto), sono stati accumulati più fattori di rischio
nei villaggi di intervento che in quelli di confronto al momento
dell'intervento rispetto ai villaggi di confronto nel periodo
successivo all'intervento. è stato riscontrato un maggior numero
di bambini abbandonati (58% vs 42%, P < 0,001), livelli più
elevati di povertà con redditi netti annuali pro capite di 343
dollari o meno nell'anno precedente l'indagine (68% vs 27%, P
<0,001) e un minor numero di caregiver intervistati che erano
genitori (79% vs 84%, P < 0,05) o di etnia Han (61% vs 65%,P
< 0.05). Inoltre, sebbene ci fosse un maggior numero di
assistenti maschi (18% vs 14%, P < 0,05) e meno bambini che
vivevano con un solo genitore (definito come divorziato o
vedovo) (3% vs 8%, P < 0,05) nei villaggi di intervento rispetto
a quelli di confronto al basale le differenze assolute erano

48
minime. Inoltre, nei villaggi di intervento il 66& di bambini
(887/1348) hanno ricevuto almeno un intervento ECD nel mese
precedente alla survey di post intervento. Tra i bambini che non
hanno mai usufruito dei servizi ECD, invece, dal 14 al 28% si
sono recati nei centri ECD 1-2 volte al mese o 1-2 volte a
settimana per usufruire delle attività ricreative e dei servizi
gratuiti. Tra i bambini nati dopo l’inizio dell’intervento, il 31%
hanno usufruito del primo intervento entro i sei mesi. In totale, il
97% dei bambini ha usufruito almeno una volta dei servizi ECD
nell’anno precedente la survey post intervento. Dunque, la
prevalenza di SDD complessiva si è ridotta del 18% (dal 37% al
basale al 19% al post-intervento) nelle contee di intervento, una
differenza significativa rispetto alla riduzione del 10% nelle
contee di controllo.

L'analisi di percorso ha indicato che l'effetto dell'intervento sulla


promozione della salute dello sviluppo è stato mediato da
molteplici fattori associati all'assistenza, tra cui la frequenza
degli stimoli cognitivi, la disciplina positiva, la crescita in base
all'età e la concentrazione di emoglobina.

CONCLUSIONI

Lo studio condotto suggerisce che un intervento integrato,


multisettoriale e comunitario di sostegno alle cure dell'assistenza
potrebbe prevenire in modo significativo i ritardi nello sviluppo
dei bambini svantaggiati in Cina. Il programma, infine, si rivela
promettente per mitigare il rischio e promuovere l'ECD nelle
aree più povere della Cina.

49
2.2 ARTICOLO 2

Abdulahi, M.; Fretheim, A.; Argaw, A.; Magnus, J.H.


Breastfeeding Education and Support to Improve Early Initiation
and Exclusive Breastfeeding Practices and Infant Growth: A
Cluster Randomized Controlled Trial from a Rural Ethiopian
Setting. Nutrients 2021, 13, 1204.

INTRODUZIONE:

La maggior parte del carico globale di mortalità neonatale si è


verificato nei Paesi a basso e medio reddito (LMIC), soprattutto
per cause prevenibili. Si ipotizza che l'allattamento al seno
potrebbe migliorare la sopravvivenza dei bambini prevenendo,
secondo le stime, 823.000 decessi annui di bambini al di sotto
dei cinque anni, l'87% dei quali avviene in neonati di età
inferiore ai 6 mesi. L'aumento degli interventi di protezione,
promozione e sostegno dell'allattamento al seno è una delle
strategie chiave per raggiungere gli obiettivi nutrizionali previsti
dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: per questo, gli approcci
di intervento basati sulla comunità, compresa la fornitura di
servizi domestici, sono stati identificati come particolarmente
efficaci per incrementare gli interventi di promozione e sostegno
dell'allattamento al seno e raggiungere le popolazioni più a
rischio, dove la sola educazione risulta non sufficiente. Inoltre,
nei paesi meno sviluppati, al fine di promuovere un precoce e
tempestivo allattamento al senso, risulta efficace il sostegno e la
collaborazione tra pari.In Etiopia, sebbene le cliniche
suggeriscano un immediato allattamento al seno, la maggior
parte delle donne rurali etiopi partorisce a casa e sono poche

50
quelle che effettuano visite postnatali e gli attuali programmi di
sostegno individuati negli WDA 2e nelle HEW 3non sono
sufficienti. il presente studio randomizzato, valuta l'efficacia di
un'educazione all'allattamento al seno basata sulla comunità e
sostiene l'intervento fornito durante il periodo prenatale e
postnatale attraverso il sistema WDA stabilito.

Ai fini di questo elaborato, è fondamentale comprendere come la


cultura e le pratiche quotidiane di un popolo possano influenzare
non solo lo sviluppo cognitivo, ma anche la crescita e lo
sviluppo fisico condizionato da una pratica che, se per la cultura
Occidentale è quasi ordinaria, per la comunità Etiope, al
contrario, è ancora un terreno inesplorato.

OBIETTIVI E IPOTESI

Il presente studio randomizzato, valuta l'efficacia di


un'educazione all'allattamento al seno basata sulla comunità e
sostiene l'intervento fornito durante il periodo prenatale e
postnatale attraverso il sistema WDA stabilito.

Le Ipotesi di Ricerca sono le seguenti:

- Prima Ipotesi: Le pratiche dell’allattamento al seno


(intese come iniziazione precoce e allattamento esclusivo) sono
associate ad enormi benefici per la salute, come il ridotto rischio
di mortalità infantile e di morbilità; inoltre, a seguito di un
adeguato allattamento al seno si riscontra una migliore crescita
infantile;
- Seconda Ipotesi: alla pratica dell’allattamento è associata
una riduzione delle malattie infantili. Inoltre, la conoscenza e la
predisposizione all’allattamento al seno sono conseguenza

2
health extension workers: operatori sanitari
3
Women Development Army: donne educatrici identificat come peer- educators

51
dell’intervento messo in atto, per questa ragione sono
identificate come risultato secondario.

PARTECIPANTI

Tutte le donne incinte nei sottodistretti selezionati sono state


identificate esaminando il giornale di bordo delle cure prenatali
dell' HEWS. Le donne del secondo o terzo trimestre di
gravidanza, che erano disposte a partecipare senza intenzione di
lasciare l'area di studio durante il periodo di intervento, sono
state iscritte allo studio tra maggio e settembre 2017. I criteri di
esclusione dello studio sono state la presenza di gravi malattie
mentali che potessero interferire con il consenso e la
partecipazione allo studio, gravi malattie o complicazioni
cliniche che giustificassero il ricovero in ospedale, il verificarsi
di morte materna, aborto, parto morto, morte infantile,
gestazione gemellare, parto pretermine (a <37 settimane di
gestazione), o qualsiasi malformazione congenita del bambino
che potesse interferire con l'allattamento al seno.

Un totale di 468 donne incinte (n intervento = 249; controllo =


219) sono state inserite nella prima fase dell'esperimento. Al
follow-up post-partum di un mese, 47 soggetti (n intervento =
28; controllo = 19) sono stati esclusi a causa della morte
neonatale (n = 11), parti gemellari (n = 4), nascita morta (n = 6),
morte materna (n 1), aborto (n = 3), o cambiamento di residenza
(n = 22). Ai sei mesi successivi al parto, 12 soggetti (n.
intervento = 9; controllo = 3) sono stati esclusi a causa della
morte del bambino (n = 2) o del cambiamento di residenza (n =
10). I I risultati, dunque, sono dati da 421 (90,0%) coppie
madre-figlio (n intervento = 221; controllo = 200) al follow-up
di un mese dopo il parto e da 409 (87,4%) coppie madre-figlio
(n intervento = 212; controllo = 197) al follow-up di sei mesi
dopo il parto.

52
PROCEDURA

Sono stati selezionati i leader WDA che potevano leggere e


scrivere la lingua locale, di età compresa tra 24-39 anni che
potessero, a seguito di un training di cinque giorni, spiegare alle
donne i benefici dell'allattamento nella loro lingua nativa:
affinché tutto questo fosse possibile, sono state utilizzate delle
vere e proprie guide in lingua Afan Oromo, traduzione di
documenti Europei. Inoltre, i peer- supporters hanno
incoraggiato l’allattamento anche attraverso dimostrazioni
pratiche di come fare e in che modo nutrire il bambino,
scoraggiando la somministrazione di cibi tradizionali come
burro crudo e latte diverso da quello materno. In contemporanea,
sono state fornite visite di follow-up in seguito alle visite
prenatali e supporti sanitari finalizzati ad incoraggiare la messa
in pratica di norme sanitarie adeguate alla primissima infanzia e
al post-partum. Ancora, l’attitudine materna e l'atteggiamento
nei confronti dell'allattamento al seno sono stati valutati
utilizzando le versioni Afan Oromo (AO) del Questionario di
Conoscenza dell'allattamento al seno (BFKQ) e la Scala di
Accesso all'Attitudine all'Alimentazione dell'Iowa (IIFAS), che
sono state adattate culturalmente e convalidate all'interno di
quella stessa comunità. Sia il BFKQ-AO che l'IIFAS-AO
avevano un livello accettabile di coerenza interna con i valori
alfa di Cronbach rispettivamente di 0,79 e 0,72. Poiché il
questionario di conoscenza della pratica dell' allattamento
adottato dalla Malesia non aveva un punto di cut-off che
suggerisse un livello di conoscenza ottimale, è stato usato un
cut-off maggiore per un miglior livello di conoscenza. Per
l'atteggiamento, invece, è statousato il cut-off raccomandato di
70 per un atteggiamento positivo verso l'allattamento.

STRUMENTI

Gli strumenti utilizzati per lo studio sono i seguenti:


53
- The Iowa infant feeding attitudes scale (IIFAS):
sviluppata nel 1990 da de la Mora (1999), la scala è stata ideata
per valutare l’attitudine e la preparazione all’allattamento delle
neo mamme. è composta da 17 items con una scala Likert a 5
punti da 1 (fortemente in disaccordo) a 5 (completamente
d’accordo). 8 items sono formulati a proposito dell’allattamento
al seno, invece 9 sono in merito all’alimentazione in bottiglia.
Gli items sull’alimentazione artificiale sono items reverse: il
punteggio totale dell’IIFAS varia da 17 (che riflette gli
atteggiamenti positivi verso l’allattamento in bottiglia) a 85(che
riflette atteggiamenti positivi verso l’allattamento al seno).
(Abdulahi, et al. 2018);
- Breastfeeding knowledge questionnaire: Il questionario
di valutazione dell'allattamento al seno è stato adattato e
modificato da un questionario sviluppato da un team di
infermieri pediatrici presso l'Ospedale Universiti Sains Malaysia
(HUSM). I punti del questionario modificato riguardavano
diversi aspetti dell'allattamento al seno: la conoscenza, i
vantaggi per madri e bambini, il metodo di nutrizione efficace,
la durata dell’allattamento ed eventuale alimentazione
complementare.(Abdulahi, et al. 2018);

RISULTATI

Questo studio ha dimostrato che coinvolgere i leader del WDA,


che già operano nel sistema sanitario come peer-educator, ha
migliorato con successo le pratiche materne relative all'E I
dell'allattamento4 al seno e all'EBF nelle zone rurali dell'Etiopia
sud-occidentale. L'educazione tra pari e l'intervento di supporto
hanno aumentato significativamente l'EI dell'allattamento al
seno del 26% e l'EBF del 15%, rispetto al servizio sanitario di
routine. Tuttavia, l'intervento non ha portato impatti significativi

4
EI: early initiation breastfeeding

54
sulla conoscenza dell'allattamento al seno, della crescita del
bambini o sulle pratiche nutrizionali adeguate.

In merito alla prima ipotesi, i risultati hanno dimostrato che un


allattamento al seno esclusivo o predominante promuove un
aumento della massa grassa durante i primi sei mesi di vita, ma i
deficit della crescita diventano più evidenti quando viene
introdotta l’alimentazione complementare, che questo studio non
ha preso sufficientemente in considerazione affinchè possa
essere condotta un’analisi adeguata.

La seconda ipotesi è totalmente dimostrata dalle evidenze


sperimentali: il confronto tra il gruppo sperimentale e il gruppo
di controllo ha dimostrato che l’allattamento al seno costante,
esclusivo e precoce riduce l’incidenza e la gravità delle infezioni
acute, in particolare della diarra e delle infezioni delle basse vie
respiratorie come la polmonite.

CONCLUSIONI

Sebbene il presente studio abbia degli evidenti limiti


sperimentali che necessitano di implementazioni future, è stato
dimostrato che in Etiopia i leader del WDA nelle strutture di
assistenza sanitaria possono essere addestrati come
peer-supporters e fare in modo che venga messa in atto una
breastfeeding education abbastanza efficace da limitare il tasso
di mortalità e di morbilità infantile. Tutto questo, inoltre, è
possibile grazie al supporto dei pari e al confronto tra donne
della stessa comunità, inserite nel medesimo contesto, che hanno
potuto contare le une sulle altre e che hanno fatto della propria
cultura di riferimento il perno dello stesso esperimento.

55
2.3 ARTICOLO 3

Large, I., Pellicano, E., Mojzisch, A. and Krug, K.


Developmental trajectory of social influence integration into
perceptual decisions in children. PNAS,February 12, 2019 | vol.
116 | no. 7 | 2713–2722.

INTRODUZIONE

Le opinioni degli altri hanno una profonda influenza sulla


decisione fare negli adulti. L'impatto dell'influenza sociale
sembra cambiare durante l'infanzia, ma i meccanismi sottostanti
allo sviluppo rimangono poco chiari. Nei bambini sottoposti al
test, emerge un pregiudizio sistematico a favore della risposta
dell'altro, indipendentemente dal fatto che sia un pari o un
adulto. Ai fini di questo elaborato, è fondamentale comprendere
come il contesto sociale influisca sullo sviluppo agendo su
fattori neurotipici e sensoriali che condizionano non solo le
funzioni cognitive, ma anche la percezione di sé e dell’altro.

OBIETTIVI E IPOTESI

Lo studio in esame indaga sistematicamente lo sviluppo e i


meccanismi di influenza sociale e pregiudizi in bambini
neurotipici e bambini autistici di età compresa tra 6 e 14 anni.

Sono stati indagati gli effetti di bias percettivi e decisionali di


influenza sociale, compreso l'impatto del pari sul processo
decisionale. Il paradigma indaga gli effetti dell'influenza sociale
sulle risposte comportamentali adeguate.

Le ipotesi di ricerca sono le seguenti:

56
- Le soglie stereo dei bambini tra i 6 e i 14 anni sono
comparabili a quelle degli adulti;
- I bambini neurotipici intorno ai 12 anni integrano
sistematicamente l’influenza sociale nelle decisioni percettive;
- I bambini autistici mostrano una sensibilità minore
all’influenza sociale nelle decisioni percettive 5;
- Il modello di diffusione suggerisce dei cambiamenti
dell’elaborazione sensoriale dovuti all’influenza social.

PARTECIPANTI

Per l’esperimento sono stati coinvolti 125 bambini neurotipici e


30 bambini dello spettro autistico tra i 6 e i 14 anni; tutti i
bambini dello spettro autistico sono stati reclutati tramite i
contatti con la comunità e hanno ricevuto la diagnosi clinica
indipendentemente dal presente studio.

Tutti i bambini sono stati divisi in tre gruppi di età e in base alla
condizione e all'esperimento. I bambini autistici sono stati
suddivisi in gruppi di età come segue: da 6 a 8 anni: n = 9 (una
femmina), da 9 a 11 anni: n = 11 (due femmine) e da 12 a 14
anni: n = 10 (tre femmine).Un gruppo di confronto di 61
bambini neurotipici è stato abbinato al gruppo di bambini
autistici in termini di età cronologica e di funzionamento
intellettivo (SI). Sono stati divisi in gruppi di età da 6 a 8 anni: n
= 29 (12 femmine), da 9 a 11 anni: n = 15 (9 femmine) e da 12 a
11 anni.

(9 femmine) e 12-14 anni: n = 17 (10 femmine). Questi ultimi


hanno partecipato allo stesso esperimento dei bambini autistici.
Sono stati raccolti dati anche per un gruppo separato di

5
“La percezione sensoriale, per esempio di uno stimolo visivo, avviene di solito in modo così immediato che è difficile
intuire i complessi meccanismi neuronali e computazionali che la generano. Solo quando sfidiamo in qualche modo le
nostre abilità percettive ci accorgiamo che esse sono limitate, e possiamo studiare i meccanismi. Per esempio, la
percezione di un oggetto in movimento e della direzione del suo moto non richiedono di solito alcuno sforzo. Si
possono però creare situazioni nelle quali percepire la direzione del moto è difficile e richiede una decisione”(Treccani)

57
di 64 bambini neurotipici che hanno svolto lo stesso compito
visivo, ma in una condizione sociale diversa, con un adulto - e
non con un coetaneo- come consulente. Anche questi bambini
sono stati divisi in tre gruppi di età: da 6 a 8 anni: n = 20 (11
femmine), da 9 a 11 anni: n = 18 (12 femmine), e 12-14 anni: n
= 26 (20 femmine).

PROCEDURA

I bambini hanno valutato il senso di rotazione dei cilindri stereo


motori6, un compito visivo in cui le prestazioni dei bambini si
sono rivelate analoghe a quelle degli adulti, e il cui substrato
neurale è stato ben definito nei primati. Abbiamo utilizzato un
singolo consulente (coetaneo o adulto) per studiare gli effetti
percettivi e di bias decisionale dell'influenza sociale, compreso
l'impatto dell'età relativa del consulente, sul processo
decisionale. Adattando le risposte comportamentali con una
funzione psicometrica, abbiamo quantificato il bias dovuto
all'influenza sociale.

Per fare delle inferenze sul livello di elaborazione per cui


l'influenza sociale è integrata nel processo decisionale, abbiamo
adattato un modello di diffusione della deriva al tempo di
reazione (RT).

STRUMENTI

6
Sono state prese in considerazione due teorie per spiegare la percezione del movimento di oggetti definiti in profondità
in stereogrammi a punti casuali (stereo motion). Nella teoria dei tre sistemi di movimento di Lu-Sperling [J. Opt. Soc.
Am. A 18, 2331 (2001)], la stereo mozione è percepita dal sistema di movimento di terzo ordine, che rileva il
movimento delle aree definite (rispetto al suolo) in una mappa di salienza. In alternativa, nel suo commento [J. Opt.
Soc. Am. A 19, 2142 (2002)], Patterson propone un sistema di movimento-energia di basso livello dedicato alla
profondità stereo. La differenza critica tra queste teorie è la pre-elaborazione (figura-terra basata sulla profondità e su
altri indizi rispetto alla semplice profondità stereo) piuttosto che l'algoritmo di rilevamento del movimento stesso
(perché l'algoritmo di estrazione del movimento di terzo ordine è indeterminato). Inoltre, la capacità degli osservatori di
percepire il movimento in visualizzazioni con caratteristiche alternate, in cui la profondità stereo si alterna ad altre
caratteristiche come l'orientamento della texture, indica che il sistema di movimento di terzo ordine è in grado di
percepire la stereomozione. (journal of the Optical Society of America, Vol 19, Issue 10, pp 2144-2153, 2002

58
Gli strumenti utilizzati per condurre il presente studio sono i
seguenti:

- Structure from Motion (SFM, Ulliman, S., 1979): Questo


strumento permette di recuperare la struttura tridimensionale di
una scena stazionaria da un insieme di misure proiettive,
rappresentate come un insieme di immagini bidimensionali
attraverso la stima del movimento delle telecamere provenienti
da tali immagini (Onur et al, 2017);
- Assessment volto ad indagare l’effetto dell’influenza
sociale sulle decisioni percettive: è stato chiesto ai bambini
neurotipici e ai bambini dello spettro autistico di esprimere dei
giudizi percettivi sulle rotazioni del cilindro SFM dopo essere
stati esposti al consiglio di un pari;
- Modello Computazionale di diffusione (Ho, J., Jain, A.,
Abbel, P.,2020): il modello si basa sull’analogia tra il cervello
umano e l’intelligenza artificiale7.
- Training attraverso PowerPoint e VideoClip: prima che
iniziasse l’esperimento con il cilindro SFM ai bambini sono state
mostrate delle diapositive che inserissero l’azione in un contesto
facendoli sentire parte di una storia.

RISULTATI

In merito alle ipotesi di ricerca sono emersi i seguenti risultati:

- H1: L’ipotesi è dimostrata in quanto i bambini


neurotipici e i bambini con autismo hanno potuto svolgere
egualmente il compito di stereo motion visiva;
- H2: Complessivamente, i bambini neurotipici più piccoli
non hanno mostrato alcun bias a favore dell'influenza sociale. Al

7
Questo modello si basa su tre idee fondamentali: la convinzione che i fenomeni mentali siano inseribili in una schema
di ricezione di informazioni provenienti dall’esterno ed elaborabili in maniera autonoma al fine di poter costruire delle
risposte percettive secondo i propri schemi e modelli; l’elaborazione di informazioni può essere considerata come un
calcolo eseguito secondo regole meccaniche; un sistema di elaborazione intelligente è costituito da molteplici insieme
collegati tra loro.(http://www.istitutocalvino.edu.it/studenti/siti/ia/ia/ia_forte.html)

59
contrario, le decisioni percettive dei bambini tra i 12 e i 14 anni
hanno mostrato un forte e consistente effetto di distorsione dato
dall' influenza sociale diversi livelli di evidenza sensoriale,
indicando un'integrazione sistematica dell'influenza sociale;
- H3: Si riscontra una chiara traiettoria evolutiva di
aumento dell' influenza sociale nei bambini neurotipici, con un
forte e sistematico bias che emerge intorno alla prima
adolescenza, i dati indicano
indicano potenziali differenze nell'integrazione delle
informazioni sociali tra bambini neurotipici e autistici.

- H4: I risultati dimostrano che i bambini autistici sono più


esposti all’influenza sociale rispetto ai loro coetanei; i processi
decisionali sono diversi secondo i tassi di variazioni e di deriva.

CONCLUSIONI

I risultati comportamentali e quelli derivanti dalla modellazione


della diffusione della deriva mostrano un chiaro sviluppo per i
bambini neurotipici nel comportamento e nella produzione di
informazioni intorno ai 12 anni. A partire da questa età, sia che
vengano consigliati da un coetaneo che da un adulto, i bambini
neurotipici hanno mostrato decisioni percettive fortemente e
sistematicamente falsate dall'influenza sociale a tutti i livelli

di forza dello stimolo sensoriale. Al contrario, la risposta


all'influenza sociale nelle decisioni dei bambini autistici più
piccoli è risultata debole e sembra diminuire con l'età. I modelli
di diffusione della deriva hanno mostrato risultati comparabili
per i bambini autistici e per i bambini neurotipici dai 6 agli 11
anni, ma non per i bambini neurotipici.

Sappiamo, dunque, contestualmente a questo studio, che esiste


una divergenza decisionale percettiva tra i bambini neurotipici e
i bambini affetti da spettro autistivco: è evidente, dunque, nella
fase evolutiva intorno ai dodici anni, che sono presenti dei bias

60
decisionali dettati dall’influenza sociale riscontrabili nei bambini
neurotipici più che nei bambini appartenenti allo spettro
autistico.

61
2.4 ARTICOLO 4

Ma, Y., Feng, X., Ma, J,, He, F., Wang, H., Zhang, J., Xie, W,
Wu, T., Yin, Y.,Yuan, J., MacGregor, G., and Wu, Y. Social
support, social network and salt-reduction behaviours in
children: a substudy of the School-EduSalttrial. Social support,
social network and salt-reduction behaviours in children: a
substudy of the School-EduSalt trial - PMC, 2023, BMJ Open.

INTRODUZIONE

I dati provenienti da studi osservazionali suggeriscono che le reti


sociali (cioè i legami sociali legati all'individuo) possono
influenzare i comportamenti di salute degli individui, come
l'obesità, il fumo, il consumo di frutta e verdura, in parte
attraverso il sostegno e l'influenza sociale.

Anche le evidenze emergenti sui bambini sottolineano il ruolo


dell'influenza dei pari nei comportamenti alimentari dei bambini.
Tuttavia, mancano prove che esaminino il ruolo delle reti sociali
nei comportamenti per ridurre l'assunzione di sale. A questo
proposito, l' assunzione di sale è elevata nei bambini della
maggior parte dei Paesi ed è stato dimostrato che è possibile
ottenere maggiori benefici a lungo termine per la salute
attraverso una dieta a basso contenuto di sale iniziata fin
dall'infanzia.

Lo studio School-EduSalt è uno dei pochi studi randomizzati a


livello mondiale che ha dimostrato una riduzione del 25%
dell'assunzione di sale tra i bambini e le famiglie attraverso un
programma di educazione scolastica. Si ipotizza, dunque, utile ai
fini di questo elaborato, che le reti sociali possano svolgere un
ruolo importante nell'influenzare gli effettivi cambiamenti di

62
comportamento dei bambini per ridurre l'assunzione di sale.
Inoltre, è importante rilevare come nel condizionamento del
comportamento assumano un ruolo fondamentale il contesto
sociale, la famiglia e l'interazione tra pari.

OBIETTIVI E IPOTESI

Con il presente studio si vuole dimostrare che i cambiamenti di


comportamento volti ad uno stile di vita più salutare, come la
riduzione di sale, aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari.
D’altra parte, si intende dimostrare che le reti sociali sono
associate ad un cambiamento comportamentale, in particolare, in
questo caso, al cambiamento del comportamento alimentare
legato ad una minore assunzione di sale.

PARTECIPANTI

Hanno partecipato all’esperimento School-EduSalt 28 scuole


primarie di un’area urbana a Nord della Cina. Per ogni scuola è
stata reclutata una quinta classe, di cui ognuna associata ad un
gruppo di controllo. Sono stati, inoltre, selezionati 10 bambini di
ogni classe e due adulti membri della famiglia di ogni bambino.
Un totale di 14 classi partecipanti e 603 bambini, 518 padri, 575
madri e 449 nonni, 14 presidi e 14 docenti.

PROCEDURA

L’intervento è durato un semestre scolastico; Dapprima sono


state condotte delle analisi delle urine, delle analisi fisiologiche
di routine. In seguito, al gruppo di intervento è stata assegnata
una dieta a basso contenuto di sodio e gli è stato mostrato come
comunicare con gli adulti di supporto al fine di portare il
cambiamento anche nelle proprie case e nelle proprie abitudini
familiari. Infine, dopo nove mesi dell’intervento è stata condotta
63
un’indagine di follow-up attraverso la somministrazione di
questionari selezionati ad hoc che andassero ad indagare le
abitudini familiari in merito all’uso del sale e il supporto dei pari
e della famiglia percepiti dai bambini. (He FJ, Wu Y, Ma J, et
al.A school-based education programme to reduce salt intake in
children and their families(School-EduSalt): protocol of a cluster
randomised controlled trial. BMJ Open2013;3

STRUMENTI

Per dimostrare che uno stile di vita sano è direttamente


proporzionale e intrinsecamente collegato al comportamento
sono stati utilizzati i seguenti strumenti:

- analisi: sono state analizzate le urine, il sangue, la


pressione, peso e altezza;
- SRB (salt-reduction behaviours, Ma, Y., Feng, X., Ma, J,,
He, F., Wang, H., Zhang, J., Xie, W, Wu, T., Yin, Y.,Yuan, J.,
MacGregor, G., and Wu, Y., 2019): Si tratta di un questionario
somministrato dopo l’intervento composto da tre domande. In
particolare, la frequenza con cui l’intervistato mangia snack
salati, la frequenza con cui mangia sottaceti e in che modo viene
utilizzato il sale all’interno del contesto familiare (mai, spesso,
ora). Il punteggio del test è un punteggio standardizzato da 1 a 3
in modo tale che le risposte siano comparabili;
- Questionario di follow-up: ad ogni bambino è stato
chiesto come la famiglia avesse valutato l’intervento
(favorevole, contrario, nè favorevole nè contrario); ad ogni
bambino è stato chiesto di nominare gli amici presenti
all’interno della classe identificando l’”amico” come colui che
soddisfacesse almeno due delle seguenti condizioni: giocano
insieme quasi tutti i giorni a scuola, giocano o fanno i compiti
64
insieme dopo la scuola, condividono spesso merende e
giocattoli, condividono libri extrascolastici, vanno e tornano
spesso insieme da scuola. è stata utilizzata una standardizzazione
di grado per rendere comparabili i punteggi.

RISULTATI

È stato dimostrato che i comportamenti di riduzione del sale nei


bambini sono correlati al sostegno della famiglia, alle reti di
coetanei e all'impegno degli insegnanti sotto molteplici aspetti.
In questa sperimentazione, gli interventi sono stati implementati
a livello di classe, con attività strategicamente progettate per
coinvolgere famiglie, coetanei, insegnanti e amministratori
scolastici: questo studio, dunque, fornisce nuove evidenze su
come progettare programmi di cambiamento comportamentale
efficaci per ridurre l'assunzione di sale seguendo la prospettiva
della rete sociale.

I risultati sul ruolo delle reti familiari negli interventi per la


riduzione del sale sono coerenti con le principali evidenze che
dimostrano il ruolo del supporto familiare nel modellare il fumo,
l'attività fisica e i comportamenti alimentari.

Inoltre, il sostegno familiare potrebbe avere un ruolo più


importante nel modellare i comportamenti dei bambini per
ridurre l'assunzione di sale rispetto alle reti di coetanei e di
insegnanti.

CONCLUSIONI

Dimostrata, dunque, l’importanza della rete sociale nel


condizionamento dei comportamenti alimentari: lo studio è
significativo in quanto dimostra, assecondando una visione più

65
ampia, quanta influenza possa avere la rete sociale sulla
prevenzione e sul controllo delle malattie legate allo stile di vita.

66
CONCLUSIONI

In conclusione, l'influenza sociale svolge un ruolo significativo


nello sviluppo dalla prima infanzia all'adolescenza. Sin dai primi
anni di vita, i bambini sono immersi in un contesto sociale che li
espone a modelli comportamentali, valori culturali e norme
sociali. Queste influenze sociali influenzano il loro sviluppo
cognitivo, emotivo e sociale.

Durante l'infanzia, l'influenza sociale si manifesta attraverso


l'osservazione e l'imitazione degli adulti e dei coetanei. I
bambini apprendono comportamenti e abilità sociali osservando
gli altri e cercando di riprodurli. Le interazioni sociali iniziano a
giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo delle competenze
sociali, come l'empatia, la capacità di cooperare e la gestione
delle emozioni. Nell'adolescenza, l'influenza sociale diventa
ancora più complessa e rilevante. I ragazzi iniziano a sviluppare
una consapevolezza di sé più profonda e cercano di definire la
propria identità sociale (Sroufe, 1996). Gli amici e i gruppi di
pari assumono un ruolo cruciale in questo processo,
influenzando le scelte, i valori e gli obiettivi dei ragazzi.
L'appartenenza a un gruppo sociale diventa un fattore
determinante per la formazione dell'identità e per la costruzione
dell'autostima. Tuttavia, è importante sottolineare che l'influenza
sociale non è unidirezionale. Mentre gli individui sono
influenzati dal contesto sociale, essi stessi possono anche
esercitare un'influenza sugli altri attraverso le loro azioni,
atteggiamenti e opinioni. L'influenza sociale può quindi essere
un processo interattivo e dinamico, in cui le persone si
influenzano reciprocamente. L'influenza sociale svolge un ruolo
chiave nello sviluppo dalla prima infanzia all'adolescenza.
Comprenderne l'importanza può aiutarci a creare ambienti di
apprendimento e sviluppo che favoriscano la crescita sana e
positiva dei bambini e dei giovani (Sroufe, 1996).

67
Inoltre, riconoscere il potenziale impatto delle influenze sociali
ci permette di promuovere valori positivi e comportamenti sani,
facilitando così un sano sviluppo individuale e collettivo.In
conclusione, l'influenza sociale svolge un ruolo significativo
nello sviluppo dalla prima infanzia all'adolescenza. Sin dai primi
anni di vita, i bambini sono immersi in un contesto sociale che li
espone a modelli comportamentali, valori culturali e norme
sociali. Queste influenze sociali influenzano il loro sviluppo
cognitivo, emotivo e sociale (Piaget, 1969). Inoltre, l'influenza
sociale può anche avere implicazioni significative sulle scelte e
sulle decisioni che gli individui prendono lungo il percorso dello
sviluppo. Le pressioni sociali, come le aspettative familiari o le
norme culturali, possono influenzare le scelte accademiche,
professionali o relazionali degli adolescenti. Queste influenze
sociali possono avere un impatto duraturo sulla loro vita adulta.

È importante riconoscere che l'influenza sociale non è l'unico


fattore determinante nello sviluppo. I bambini e gli adolescenti
sono anche influenzati da fattori biologici, genetici e personali
che interagiscono con le influenze sociali. Inoltre, la capacità di
resistere alle influenze negative o di adottare un atteggiamento
critico nei confronti dell'influenza sociale può variare da
individuo a individuo (Sameroff, 2009). Pertanto, mentre
riconosciamo l'importanza dell'influenza sociale nello sviluppo,
è cruciale considerare anche altri fattori e prospettive per
ottenere una comprensione più completa dei processi di sviluppo
individuale e sociale.
In conclusione, l'influenza sociale gioca un ruolo cruciale nello
sviluppo dalla prima infanzia all'adolescenza. Le interazioni
sociali, l'osservazione di modelli e le dinamiche dei gruppi di
pari contribuiscono a formare l'identità, le competenze sociali e
il comportamento dei bambini e degli adolescenti. Comprendere
il potere dell'influenza sociale può aiutarci a creare ambienti
favorevoli per il sano sviluppo dei giovani, promuovendo valori

68
positivi, relazioni sostenibili e una consapevolezza critica
dell'impatto delle influenze sociali sulla loro vita.

Nella seconda parte della tesi sono stati analizzati quattro studi
sperimentali relativi all’argomento oggetto di indagine.

La ricerca condotta da Zhau e collaboratori nel loro articolo


"The effect of a community-based, integrated and nurturing care
intervention on early childhood development in rural China"
(2019) è incentrata sui fattori di rischio che influiscono sullo
sviluppo sin dalla prima infanzia e su come, inoltre, la tutela dei
fattori protettivi, compresi i caregivers, porti ad uno sviluppo
sano dell’infante.

Nonostante non siano stati condotti molti studi precedenti, nel


2014, un innovativo programma di sviluppo integrato della
prima infanzia (IECD), che prevede un pacchetto intersettoriale
di interventi di sostegno alla cura, è stato avviato in quattro aree
povere della Cina. Questo studio quasi sperimentale è stato
concepito per valutare l'efficacia del pacchetto di interventi di
assistenza al nido con il proposito di diminuire la prevalenza del
sospetto ritardo nello sviluppo.

I risultati dello studio di Zhau et al. (2019) , tornando alla ricerca


in oggetto, hanno dimostrato che l'intervento mirato ad
implementare un ambiente di cura amorevole, inclusivo e
stimolante ha avuto un impatto positivo sullo sviluppo cognitivo,
emotivo e sociale dei bambini. Grazie a questa iniziativa, i
bambini coinvolti hanno mostrato miglioramenti significativi
nelle loro abilità di apprendimento, nella gestione delle emozioni
e nelle interazioni sociali.

L'importanza dell'intervento basato sulla comunità è emersa


chiaramente, in quanto ha coinvolto le famiglie, gli insegnanti e
gli operatori sanitari locali. Questo approccio integrato ha
permesso di creare un ambiente favorevole che supporta lo
sviluppo armonioso del bambino.

69
Questa ricerca fornisce prove concrete sul valore dell'intervento
precoce e di qualità nella promozione dello sviluppo della prima
infanzia, specialmente nelle comunità rurali. I risultati
sottolineano l'importanza di adottare un approccio olistico che
coinvolga la famiglia, la scuola e la comunità nel fornire un
ambiente stimolante e amorevole per i bambini. Lo studio ha
sottolineato l'efficacia di un intervento di cura integrata e basato
sulla comunità nello sviluppo della prima infanzia nelle aree
rurali della Cina. Questi risultati hanno importanti implicazioni
per la promozione di politiche e programmi mirati a migliorare il
benessere e lo sviluppo dei bambini nelle comunità rurali,
evidenziando l'importanza di creare ambienti di cura amorevoli,
inclusivi e stimolanti per il loro sano sviluppo.

Sebbene lo studio sia stato condotto con estrema cura e


attenzione alla trasversalità del campione, lo stesso contesto ha
reso difficile rilevare con completezza gli effetti mediatori: le
difficoltà sono derivate dapprima dalla difficoltà di rilevare
l’impatto dell’intervento sui comportamenti messi in atto
all’interno delle singole abitazioni, poi, dal tempo intercorso tra i
diversi servizi in clinica; non è possibile, infatti, dimostrare che
gli interventi di supporto siano stati attuati sempre con le
medesime modalità.

Invece nell’articolo scientifico intitolato "Breastfeeding


Education and Support to Improve Early Initiation and
Exclusive Breastfeeding Practices and Infant Growth: A Cluster
Randomized Controlled Trial from a Rural Ethiopian Setting"
(Abdulahi, Fretheim, Argaw, & Magnus, 2021) pubblicato su
Nutrients, è stata messa in evidenza l'importanza dell'educazione
e del sostegno all'allattamento al seno per migliorare le pratiche
di avvio precoce e l'allattamento esclusivo, nonché la crescita
dei neonati, in un contesto rurale in Etiopia. La ricerca, d’altra
parte, si lega ad uno studio condotto nel 2016 la quale ha portato
alla conclusione che l’allattamento al seno, gli apporti nutritivi

70
che ne derivano e la promozione degli interventi di supporto
siano la chiave per raggiungere degli obiettivi di sviluppo
sostenibili (Victora, Bahl et al, 2016).

I risultati dello studio hanno dimostrato che l'educazione e il


sostegno all'allattamento al seno hanno avuto un impatto
significativo sulla iniziazione precoce dell'allattamento e sulla
pratica dell'allattamento esclusivo. Grazie all'intervento, le madri
hanno dimostrato una maggiore consapevolezza e conoscenza
sull'importanza dell'allattamento al seno e sono state
incoraggiate a praticarlo in modo esclusivo per i primi mesi di
vita dei loro bambini. Inoltre, è stato osservato che i neonati che
hanno ricevuto l'allattamento al seno esclusivo hanno registrato
una crescita più sana e un minor rischio di malnutrizione. Ciò
sottolinea l'importanza dell'allattamento al seno come fonte
nutrizionale ottimale per i neonati e come fattore chiave per la
promozione della salute e del benessere.

Questi risultati supportano l'implementazione di programmi di


educazione e sostegno all'allattamento al seno nelle comunità
rurali, dove l'accesso alle informazioni e alle risorse può essere
limitato. L'educazione e il sostegno adeguati possono fornire alle
madri le competenze e le conoscenze necessarie per avviare e
mantenere l'allattamento al seno in modo efficace e promuovere
la salute e lo sviluppo ottimali dei loro bambini. Lo studio,
dunque, ha evidenziato l'importanza dell'educazione e del
sostegno all'allattamento al seno per migliorare le pratiche di
avvio precoce e l'allattamento esclusivo, nonché la crescita dei
neonati. Questi risultati sono rilevanti per la progettazione e
l'implementazione di programmi di salute materno-infantile
nelle comunità rurali, al fine di promuovere l'allattamento al
seno come una pratica essenziale per la salute e il benessere dei
neonati.Abdulahi, Fretheim, Argaw, & Magnus, 2021)

Ancora, lo studio condotto da Large e collaboratori (2019) sulla


traiettoria dello sviluppo dell'integrazione dell'influenza sociale

71
nelle decisioni percettive dei bambini ha fornito importanti
risultati riguardo alla comprensione di come i bambini integrino
le informazioni sociali nelle loro scelte percettive.

I risultati hanno evidenziato che l'abilità dei bambini di integrare


l'influenza sociale nelle loro decisioni evolve con l'età. I bambini
più giovani si sono dimostrati più suscettibili all'influenza dei
loro coetanei, mentre i bambini più grandi hanno dimostrato una
maggiore capacità di resistere a tale influenza e di prendere
decisioni indipendenti. Questo suggerisce che il processo di
sviluppo cognitivo e sociale dei bambini influisce sulla loro
capacità di considerare le proprie percezioni e opinioni mentre
valutano le informazioni sociali.

Questi risultati offrono importanti implicazioni per la


comprensione dello sviluppo sociale e cognitivo dei bambini.
L'integrazione dell'influenza sociale nelle decisioni percettive
può essere considerata un importante aspetto del processo di
maturazione. Comprendere come i bambini sviluppano queste
capacità può contribuire a progettare interventi educativi e
formativi che promuovano l'autonomia decisionale e il pensiero
critico. Inoltre, lo studio sottolinea l'importanza di considerare il
contesto sociale e le interazioni tra i pari nel processo di presa
decisionale dei bambini. Questo evidenzia la necessità di creare
ambienti sociali sani e inclusivi che favoriscano lo sviluppo di
competenze decisionali positive nei bambini. In definitiva, lo
studio contribuisce alla nostra comprensione di come i bambini
integrino l'influenza sociale nelle decisioni percettive e
sottolinea l'importanza di considerare sia la percezione
individuale che il contesto sociale nello sviluppo decisionale dei
bambini. Questa comprensione può informare le strategie
educative e di supporto per promuovere il pensiero critico e
l'autonomia decisionale nei bambini durante il loro percorso di
crescita.

72
Infine, nella ricerca condotta da Yuan Ma, Xiangxian Feng, Jun
Ma, Feng J He, Haijun Wang, Jing Zhang, Wuxiang Xie, Tao
Wu, Yunjian Yin, Jianhui Yuan, Graham A MacGregor e
Yangfeng Wu, intitolata "Social support, social network and
salt-reduction behaviours in children: a substudy of the
School-EduSalt trial" e pubblicata su PMC nel 2023, è stata
indagata l'associazione tra supporto sociale, rete sociale e
comportamenti di riduzione del consumo di sale nei bambini,
come parte di uno studio più ampio chiamato School-EduSalt
trial.

I risultati dello studio hanno rilevato che il supporto sociale e la


rete sociale hanno un ruolo significativo nel promuovere
comportamenti di riduzione del consumo di sale nei bambini. I
bambini che hanno ricevuto un supporto sociale adeguato e che
facevano parte di reti sociali positive e incoraggianti mostravano
maggiori probabilità di adottare comportamenti salutari e di
ridurre l'assunzione di sale nella loro dieta.

Inoltre, la ricerca ha evidenziato l'importanza dell'ambiente


sociale nella formazione dei comportamenti alimentari dei
bambini. L'influenza e il sostegno dei genitori, degli amici e
degli insegnanti possono svolgere un ruolo cruciale nel
promuovere scelte alimentari sane e nella riduzione
dell'assunzione di sale. Questi risultati suggeriscono che
l'implementazione di programmi di promozione della salute e di
educazione alimentare dovrebbe tener conto del contesto sociale
in cui i bambini vivono e si sviluppano. Il coinvolgimento delle
reti sociali e il supporto sociale possono essere strategie efficaci
per incoraggiare comportamenti salutari, compresa la riduzione
del consumo di sale, nei bambini. Lo studio, dunque, ha
dimostrato che il supporto sociale e la rete sociale svolgono un
ruolo importante nel promuovere comportamenti di riduzione
del consumo di sale nei bambini. Questi risultati sottolineano
l'importanza di creare un ambiente sociale favorevole e di

73
fornire un supporto adeguato per promuovere scelte alimentari
sane sin dalla prima infanzia. L'implementazione di interventi
mirati a coinvolgere la famiglia, gli amici e la scuola può
contribuire a promuovere abitudini alimentari salutari e ridurre i
rischi associati all'eccessivo consumo di sale nei bambini. In
conclusione, l'analisi degli studi riguardanti lo sviluppo infantile,
l'influenza sociale e il contesto sociale evidenzia l'importanza
fondamentale di entrambi gli aspetti nella crescita e nel
benessere dei bambini.

Ognuno degli studi presi in considerazione fino ad ora, d’altra


parte, dimostra come l’interazione con gli infanti e con i primi
adolescenti possa essere condotta secondo vari criteri e con
diversi approcci: eppure, è evidente come, in ogni occasione,
non sia stato possibile prescindere dal caregiver, dalla rete di
supporto, dal contesto sociale, dalla famiglia e dalla cultura in
cui ogni individuo è immerso. Infatti, se da una parte sono
emersi i limiti di interventi in contesti rurali come quelli della
Cina (Zhau, Y, 2019), dall’altra gli interventi in contesti più
civilizzati si è dimostrata altrettanto ostica: non si può trattare il
bambino senza impattare in modo significativo sul contesto al
quale quest’ultimo appartiene. Ancora, durante questa analisi, è
emerso come nei primi tre anni di vita si pongano le basi per
quella che potrebbe essere definita una crescita serena e
funzionale. Ed è proprio su questo punto che convergono la
psicologia della sviluppo e la psicologia sociale; è proprio
questo il campo aperto in cui si tiene il dibattito che da sempre
affligge gli studiosi e i ricercatori: Natura o Cultura? ( (Victora,
Bahl et al, 2016).

Le teorie sull'attaccamento hanno dimostrato come le prime


interazioni sociali con i caregiver svolgono un ruolo cruciale
nello sviluppo di una base sicura per l'esplorazione del mondo
esterno. La presenza di caregivers affidabili e sensibili favorisce

74
lo sviluppo di un attaccamento sicuro e di una buona salute
emotiva.

La ricerca ha anche evidenziato l'importanza del contesto sociale


in cui i bambini crescono. Studi sperimentali hanno dimostrato
come diversi contesti sociali possono influenzare la crescita e lo
sviluppo dei bambini. Sono stati identificati fattori di rischio che
possono ostacolare lo sviluppo sano, ma sono emersi anche
fattori protettivi che possono mitigare gli effetti negativi del
contesto sociale sfavorevole.

Inoltre, è emerso che il supporto sociale e i legami sociali sono


essenziali per il benessere e lo sviluppo proattivo dei bambini.
La presenza di reti sociali positive e di un adeguato supporto
sociale può favorire l'acquisizione di comportamenti sani e la
riduzione di comportamenti a rischio.

Considerando queste evidenze, le metodologie di insegnamento


possono essere progettate in modo da ridurre i fattori di rischio e
promuovere il supporto sociale. Il coinvolgimento della
comunità e la creazione di un ambiente favorevole possono
contribuire a fornire ai bambini le risorse necessarie per
affrontare le sfide dello sviluppo in modo positivo. (Erikson, E.
H., 1994)

In conclusione, l'interazione tra natura e cultura nello sviluppo


infantile sottolinea l'importanza di un ambiente sociale sano e
del supporto sociale per il benessere e lo sviluppo proattivo dei
bambini. La comprensione di questi fattori può informare le
strategie di intervento e di educazione per promuovere un sano
sviluppo individuale e collettivo, favorendo la creazione di
ambienti in cui i I bambini possano crescere,
apprendere e prosperare.

75
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