Tesi Stallone Alessia Calogera Definitiva
Tesi Stallone Alessia Calogera Definitiva
Tesi Stallone Alessia Calogera Definitiva
Facoltà di Psicologia
Corso Di Laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione
2.1 articolo
1……………………………………………………..44
2.2 articolo
2……………………………………………………...50
2.3 articolo
3……………………………………………………...57
4
2.4 articolo 4
…………………………………………………….63
Conclusione………………………………………………………
67
Bibliografia………………………………………………………
76
ABSTRACT
Le ragioni di questo elaborato si riferiscono non sono alla
passione per tutto ciò che riguarda lo sviluppo infantile, ma
anche il desiderio di comprendere e indagare i più efficaci
metodi di tutela dell’infante.
Nella tesi, si riconosce che lo sviluppo infantile è un processo
dinamico e complesso, influenzato da molteplici fattori
interconnessi. L'interazione tra ereditarietà e ambiente gioca un
ruolo fondamentale nella formazione delle caratteristiche
individuali del bambino. Gli aspetti genetici influenzano la
predisposizione a determinate abilità e caratteristiche, ma
l'ambiente in cui il bambino cresce modula e modifica tali
predisposizioni.
Si ritiene che il ruolo della figura materna e del legame di
attaccamento con il bambino siano di fondamentale importanza
5
nello sviluppo socio-emotivo. Il modo in cui il bambino
sperimenta l'allattamento e l'attaccamento alla madre durante i
primi anni di vita può avere impatti significativi sulla sua
capacità di regolare le emozioni, costruire relazioni significative
e sviluppare una sicurezza di base nel mondo.
La presenza di caregiver attenti, disponibili ed empatici è
anch'essa essenziale per favorire uno sviluppo sano del bambino.
Un ambiente familiare stabile e amorevole fornisce al bambino
una base sicura da cui esplorare il mondo e sperimentare nuove
sfide. Lo studio riguardante il contesto sociale mette in luce
come l'interazione con gli altri, sia coetanei che adulti, giochi un
ruolo cruciale nel modellare il comportamento e le scelte del
bambino. L'ambiente sociale in cui il bambino si trova a
interagire, come la scuola o la comunità, può influenzare la sua
identità sociale, il suo senso di appartenenza e le sue prospettive
sul futuro. Infine, il legame tra alimentazione, comportamento e
contesto sociale dimostra come questi aspetti siano strettamente
correlati. L'alimentazione gioca un ruolo cruciale nella salute
fisica e mentale del bambino e può essere influenzata
dall'ambiente circostante e dalle dinamiche sociali. In
conclusione, lo sviluppo infantile è un campo di studio
complesso e affascinante, che richiede l'analisi e la
comprensione di molteplici fattori interconnessi. La tesi
evidenzia l'importanza di fornire un ambiente favorevole e di
sostegno per i bambini, sia a livello familiare che sociale, al fine
di promuovere un sano sviluppo fisico, cognitivo, emotivo e
sociale durante l'infanzia e l'adolescenza. Solo comprendendo a
fondo questi fattori e le loro interazioni si potranno sviluppare
strategie di intervento mirate a favorire il benessere e la crescita
armoniosa dei bambini.
6
Introduzione
Si è deciso di concentrarsi sullo sviluppo infantile e sui processi
che riguardano la crescita e l’attaccamento in quanto si è
ritenuto che potesse essere interessante andare ad indagare i
fattori che influiscono sull’evoluzione e sulla crescita del
bambino e in quale modo la cultura, l’ambiente di riferimento e i
fattori genetici, la natura si influenzano reciprocamente durante
l’arco della vita.
Lo sviluppo infantile è un processo complesso che coinvolge
una serie di cambiamenti fisici, cognitivi, emotivi e sociali che si
7
verificano durante la prima infanzia. Durante questa fase di
crescita e sviluppo, i bambini acquisiscono abilità fondamentali
e raggiungono importanti pietre miliari nello sviluppo (Berk,
2017).
Durante i primi anni di vita, il cervello del bambino subisce un
rapido sviluppo strutturale e funzionale. (Siegler, et al., 2017). Si
sviluppano nuove connessioni neurali, che influenzano la
capacità del bambino di apprendere, pensare e interagire con
l'ambiente circostante. I primi anni sono quindi un periodo
critico per l'apprendimento e l'acquisizione di competenze
chiave.
Il processo di sviluppo infantile può essere suddiviso in diverse
aree principali. A livello fisico, i bambini sviluppano abilità
motorie grossolane e fini, acquisendo la capacità di controllare i
movimenti del proprio corpo. (Shonkoff et al., 2017). Dal punto
di vista cognitivo, i bambini iniziano a sviluppare abilità di
pensiero, ragionamento e risoluzione dei problemi. Sul versante
emotivo, imparano a riconoscere e gestire le proprie emozioni e
a comprendere le emozioni degli altri. Inoltre, i bambini
sviluppano abilità sociali, imparando a interagire con i coetanei
e ad adattarsi alle regole sociali.
Date queste premesse, dunque, è importante sottolineare che lo
sviluppo infantile è influenzato da una serie di fattori, tra cui
l'ereditarietà, l'ambiente familiare, l'interazione con gli adulti, la
qualità delle cure ricevute e l'accesso a risorse educative.
(Vygotsky, 1978). L’apprendimento e lo sviluppo cognitivo
risultano dunque aspetti fondamentali dello sviluppo; i bambini
acquisiscono progressivamente abilità cognitive come
l'attenzione, la memoria, il linguaggio e la capacità di risolvere
problemi. Attraverso l'interazione con l'ambiente e l'esplorazione
attiva, i bambini sviluppano nuove conoscenze e competenze.
Parallelamente all'aspetto cognitivo, l'aspetto emotivo è
altrettanto importante nello sviluppo infantile. I bambini
imparano a riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri, a
8
gestirle e a sviluppare l'empatia. Il sostegno emotivo e
l'ambiente affettivo sono cruciali per promuovere un sano
sviluppo emotivo nei bambini. (Piaget, 1952).
Lo sviluppo sociale è un altro aspetto chiave del processo di
crescita infantile: i bambini imparano a interagire con gli altri, a
sviluppare relazioni, a collaborare e a risolvere i conflitti.
Attraverso le interazioni sociali, i bambini acquisiscono
competenze sociali essenziali per il loro adattamento nel
contesto sociale.
Inoltre, oltre ai fattori interni, l'ambiente esterno svolge un ruolo
fondamentale nello sviluppo infantile. L'accesso a risorse
educative, il sostegno familiare, l'ambiente fisico sicuro e
stimolante e l'interazione con adulti significativi sono fattori che
influenzano lo sviluppo dei bambini.
Sin dalla prima infanzia, dunque, gli esseri umani sono immersi
in un contesto sociale che svolge un ruolo significativo nella
loro crescita e sviluppo. L'influenza sociale si riferisce agli
effetti che l'interazione con gli altri e l'appartenenza a gruppi
sociali hanno sullo sviluppo e sul comportamento dei bambini e
degli adolescenti.
Durante la prima infanzia, i bambini iniziano a interagire con i
loro genitori, familiari e coetanei. Queste interazioni sociali
forniscono ai bambini l'opportunità di apprendere e acquisire
nuove competenze. Ad esempio, attraverso l'osservazione e
l'imitazione degli adulti, i bambini apprendono il linguaggio, le
abilità motorie e i modelli comportamentali. Inoltre, le prime
esperienze sociali influenzano la formazione dell'attaccamento
emotivo e la capacità di regolare le emozioni.
Ancora, per i bambini che entrano nell'età scolare, il contesto
sociale si espande ulteriormente. L'interazione con gli
insegnanti, i coetanei e altri membri della comunità scolastica
gioca un ruolo cruciale nello sviluppo cognitivo, sociale ed
emotivo. I bambini imparano ad adattarsi alle regole sociali, a
collaborare, a risolvere i conflitti e a sviluppare abilità di
9
comunicazione più complesse. L'influenza sociale diventa
ancora più evidente durante l'adolescenza, quando i giovani
iniziano a definire la propria identità sociale, a formare legami
più stretti con i pari e ad affrontare le sfide della pressione dei
gruppi e dell'adattamento ai cambiamenti fisici e psicologici.
L'influenza sociale può essere positiva o negativa, a seconda
della natura delle interazioni sociali e delle dinamiche del
contesto in cui si svolgono. Una relazione di supporto con adulti
significativi, l'appartenenza a gruppi positivi e l'interazione con
coetanei sani possono favorire uno sviluppo sano e un benessere
emotivo. Al contrario, l'esposizione a comportamenti negativi o
disfunzionali, il bullismo o l'isolamento sociale possono avere
effetti dannosi sullo sviluppo.
Nella seconda sezione della presente tesi verranno analizzati
quattro studi sperimentali, i quali prenderanno progressivamente
in considerazione le varie fasi di sviluppo del bambino. Infatti,
dapprima verrà analizzato uno studio che indaga l’attaccamento
del bambino alla figura materna in relazione alle dinamiche di
allattamento. In seguito, sarà preso in considerazione uno studio
che si concentra sulla presenza di caregivers funzionali e in
grado di permettere un buon adattamento del bambino e che
siano in grado di preservare un adeguato percorso di crescita e
sviluppo; successivamente verranno introdotti uno studio che
prende in considerazione il contesto sociale e come questo
influenza i processi decisionali,concludendo infine con uno
studio che espone come l’alimentazione, il comportamento e il
contesto sociale siano legati a doppio filo: lo studio cerca di
dimostrare come variando uno di questi fattori variano
conseguentemente e proporzionalmente anche gli altri. I risultati,
infine verranno esposti e discussi nelle conclusioni di questo
elaborato.
10
Capitolo 1- Natura e Cultura
Il dibattito tra natura e cultura rappresenta una questione centrale
nello studio del comportamento umano e nello sviluppo
psicologico. Questa dicotomia si riferisce alla questione
fondamentale di quanto i tratti e i comportamenti umani siano
influenzati da fattori biologici (natura) rispetto a quelli culturali
e ambientali (cultura).
Da un lato, la prospettiva della "natura" suggerisce che molte
caratteristiche umane, come la personalità, l'intelligenza e i tratti
predisponenti, siano il risultato di fattori biologici innati.
Secondo questa prospettiva, i comportamenti umani possono
essere spiegati attraverso il contributo di fattori genetici,
ormonali e neurobiologici che influenzano la struttura e la
funzione del cervello. (Plomin et al., 2016). Dall'altro lato, la
prospettiva della "cultura" sostiene che l'ambiente sociale e
culturale in cui le persone crescono e si sviluppano svolge un
ruolo determinante nel plasmare il comportamento umano.
Secondo questa prospettiva, i tratti e i comportamenti umani
sono appresi attraverso l'interazione con l'ambiente circostante,
la socializzazione e l'assimilazione di norme, valori e pratiche
culturali. (Plomin et al., 2016)
Il dibattito tra natura e cultura ha avuto rilevanza in vari ambiti
della psicologia, tra cui lo sviluppo infantile, la personalità,
l'intelligenza e la psicopatologia. Ad esempio, nello studio dello
sviluppo, si discute se le capacità cognitive e le predisposizioni
emotive siano principalmente influenzate da fattori genetici o da
fattori ambientali, come l'educazione e l'esperienza di
apprendimento. (Ridley, 2003). Molte ricerche, a questo
proposito, suggeriscono che il comportamento umano sia il
risultato di una complessa interazione tra fattori biologici e
ambientali. Ad esempio, gli studi sull'ereditabilità dei tratti
umani hanno rilevato che molti tratti comportamentali, come
l'estroversione o l'ansia, sono influenzati da una combinazione di
fattori genetici e ambientali (Turkheimer, 2000).
11
Tuttavia, sono ancora in corso numerose ricerche che hanno lo
scopo di determinare in quale misura l’interazione tra la natura e
la cultura, tra la genetica e l’ambiente, si influenzino
vicendevolmente avendo potere incontrastato sulle sorti dello
sviluppo dei bambini prima, degli adulti poi (Pinker, 2003).
In conclusione, il dibattito tra natura e cultura rappresenta una
questione complessa e dibattuta in psicologia. Comprendere
l'interazione tra fattori biologici e ambientali è fondamentale per
una visione completa e accurata dello sviluppo e del
comportamento umano. La ricerca continua a indagare su come
questi due aspetti si intrecciano per fornire una migliore
comprensione della complessità dell'essere umano.
12
finalizzati all’individuazione e alla limitazione dei fattori di
rischio e che inficiano e condizionano la crescita emotiva e
psicologia dei bambini e dei giovani adulti.(Shaffer & Kinn,
2013).
I vari momenti di studio e di analisi della psicologia dello
sviluppo possono essere così riassunti:
1.Sviluppo prenatale: Esplora il processo di sviluppo dall'inizio
della gravidanza fino alla nascita, concentrandosi sugli aspetti
fisici, neurali ed emotivi che si sviluppano durante questo
periodo critico.
2. Sviluppo infantile: Comprende lo studio delle tappe dello
sviluppo fisico e motorio, dell'apprendimento del linguaggio,
dello sviluppo cognitivo e delle relazioni sociali durante il primo
anno di vita e oltre.
3. Sviluppo cognitivo: Analizza il modo in cui le abilità
cognitive si sviluppano nel corso della vita, compresa
l'acquisizione delle conoscenze, la memoria, il pensiero e il
ragionamento.
4. Sviluppo sociale ed emotivo: Esamina il modo in cui le
persone sviluppano le competenze sociali, le emozioni,
l'autoregolazione emotiva e le relazioni interpersonali nel corso
della vita. (Steinberg, 2015).
5. Sviluppo del linguaggio: Indaga sulle tappe dell'acquisizione
del linguaggio, sui processi di apprendimento e sullo sviluppo
delle abilità linguistiche nei bambini.
6. Sviluppo dell'identità: Esplora la formazione dell'identità
personale, comprese le dimensioni di genere, etnia, sessualità e
ruolo sociale, e come queste si sviluppano e cambiano nel corso
della vita.
7. Sviluppo morale: Analizza la formazione dei valori, degli
ideali morali e delle concezioni dell'etica, così come l'evoluzione
delle capacità di giudizio morale e delle decisioni etiche.
13
8. Sviluppo adolescenziale: Si focalizza sulle sfide, i
cambiamenti fisici, cognitivi e sociali che si verificano durante
l'adolescenza. Include anche l'esplorazione dell'identità,
l'adozione di ruoli sociali e le transizioni verso l'età adulta.
9. Sviluppo adulto: Esamina i cambiamenti fisici, cognitivi,
emotivi e sociali che si verificano nell'età adulta, inclusi i
processi di adattamento, la formazione delle relazioni,
l'equilibrio tra lavoro e famiglia e il benessere psicologico.
10. Sviluppo in età anziana: Analizza gli aspetti fisici, cognitivi,
emotivi e sociali dell'invecchiamento, concentrandosi sui
cambiamenti biologici, sulle dinamiche familiari, sulla salute
mentale e sulle strategie di adattamento in età avanzata.
In questa sede, d’altra parte, verrà posta particolare attenzione
agli studi della psicologia che riguardano la prima infanzia e
l’adolescenza, focalizzandosi principalmente sullo sviluppo
infantile e, conseguentemente, sull’attaccamento e sugli schemi
di apprendimento, anch’essi influenzati non solo da fattori
genetici e intrinsechi all’essere umano, ma anche da fattori
sociali che, per loro natura, variano a seconda del contesto, della
cultura, della percezione della sicurezza e del rischio che ogni
singolo individuo all’interno del proprio nucleo di riferimento
somatizza e trasforma secondo dinamiche più o meno funzionali
allo sviluppo e alla crescita. (Bowlby, 1982).
Ai fini di questa trattazione, dunque, è importante esplodere il
concetto di attaccamento e far riferimento agli autori che per
primi hanno introdotto questa teoria.
L'attaccamento è una teoria che descrive il modo in cui gli esseri
umani formano e mantengono legami emotivi con gli altri.
Questa teoria è stata sviluppata dallo psicologo John Bowlby
negli anni '50 e '60, ed è stata successivamente ampliata e
raffinata da altri studiosi, come Mary Ainsworth e Mary Main.
Secondo la teoria dell'attaccamento (Bowlby, 1982), gli esseri
umani sono biologicamente predisposti a formare forti legami
14
con le figure di attaccamento, che siano essi i genitori o le figure
predisposte a fornire le cure primarie. Questi legami si
sviluppano attraverso una serie di comportamenti come il pianto,
il sorriso, il contatto fisico e la ricerca di vicinanza: l'obiettivo
principale di questi comportamenti è quello di ottenere sostegno,
sicurezza e protezione da quelli che definiamo care-givers.
In base ai primi contatti con il mondo esterno di cui il bambino
fa esperienza, si è notato lo sviluppo di diversi stili di
attaccamento:
1. Attaccamento sicuro: le persone con uno stile di attaccamento
sicuro si sentono a proprio agio nel cercare supporto e vicinanza
dalle figure di attaccamento quando necessario. Si sentono
amate, accudite e protette e tendono ad avere relazioni positive e
stabili.
2. Attaccamento insicuro-ambivalente: le persone con uno stile
di attaccamento ambivalente possono essere ansiose e
preoccupate riguardo alla disponibilità e alla vicinanza delle
figure di attaccamento. Possono essere iper-vigilanti e reattive
nei confronti delle relazioni, cercando costantemente conferme
di amore e attenzione.
3. Attaccamento insicuro-evitante: le persone con uno stile di
attaccamento evitante tendono a evitare l'intimità e la vicinanza
emotiva nelle relazioni. Sono spesso indipendenti, distanti
emotivamente e possono avere difficoltà a fidarsi degli altri.
4. Attaccamento insicuro-disorganizzato: questo stile di
attaccamento si verifica quando l'individuo ha sperimentato
traumi o abusi durante l'infanzia. Le persone con attaccamento
insicuro-disorganizzato possono mostrare comportamenti
contraddittori, confusi o disorientati nelle relazioni.
La teoria dell'attaccamento suggerisce che gli stili di
attaccamento si sviluppano sulla base delle interazioni precoci
con le figure di attaccamento; il bambino che sperimenta
costantemente una figura di attaccamento affidabile e responsiva
15
svilupperà probabilmente uno stile di attaccamento sicuro. Al
contrario, se le figure di attaccamento sono inconsistenti o poco
affidabili, possono emergere stili di attaccamento insicuri. Gli
stili di attaccamento, inoltre, tendono a persistere nell'età adulta
e influenzano la qualità delle relazioni intime. Ad esempio, gli
individui con uno stile di attaccamento sicuro sono più in grado
di formare relazioni stabili e soddisfacenti, basate sulla fiducia
reciproca, la comunicazione aperta e la vicinanza emotiva.
Tendono ad essere più capaci di gestire conflitti e di sostenersi
reciprocamente nelle sfide della vita. D'altra parte, gli individui
con stili di attaccamento insicuri possono incontrare difficoltà
nelle relazioni intime. Coloro con uno stile di attaccamento
ambivalente possono essere emotivamente dipendenti, in cerca
costante di conferme di amore e attenzione, e possono
sperimentare gelosia e insicurezza. Quelli con uno stile di
attaccamento evitante possono evitare l'intimità emotiva,
mantenere una certa distanza dalle relazioni e mostrare difficoltà
nell'esprimere i propri bisogni e sentimenti.
La teoria dell'attaccamento ha anche evidenziato l'importanza
della figura di attaccamento come punto di riferimento sicuro
durante le situazioni stressanti. Le figure di attaccamento
forniscono un senso di sicurezza e supporto che consente
all'individuo di esplorare il mondo circostante in modo più
sicuro ed efficace. L'attaccamento, inoltre, influisce anche sullo
sviluppo emotivo, cognitivo e sociale dell'individuo: un
attaccamento sicuro durante l'infanzia è associato a una
maggiore fiducia in se stessi, all'autoregolazione delle emozioni,
alla capacità di risolvere i problemi e all'empatia. Al contrario,
gli individui con esperienze di attaccamento insicuro possono
avere difficoltà nell'autoregolazione emotiva, nell'empatia e nel
costruire relazioni positive con gli altri.
Di particolare interesse sono le teorie sviluppate da John Bowlby
in merito alla natura del legame, dell’attaccamento tra madre e
bambino: se nei paragrafi precedenti, infatti, è stata presentata
16
una panoramica generale dei diversi stili di attaccamento e di
come questi influenzino tutte le fasi dello sviluppo, è necessario
in questa sede approfondire il particolare legame con il genitore,
con il care-giver di riferimento. Nello specifico, il legame tra il
bambino e colui che se ne prende cura dal primissimo istante,
che lo nutre e lo tiene al sicuro, che soddisfa i suoi primissimi e
primari bisogni.
La natura del legame del bambino con sua madre è un tema
centrale nella teoria dell'attaccamento sviluppata da John
Bowlby. Secondo Bowlby, il legame tra il bambino e la madre (o
la figura di cura principale) è fondamentale per lo sviluppo sano
dell'individuo.
Bowlby (1958) sottolinea l'importanza di un attaccamento sicuro
e affidabile tra il bambino e la madre. Questo tipo di legame si
sviluppa attraverso una serie di interazioni tra il bambino e la
madre durante i primi anni di vita. Bowlby, in particolare,
credeva che il bambino avesse una predisposizione biologica a
cercare la vicinanza e la protezione della madre in situazioni di
pericolo o stress. Il ruolo della madre, d’altra parte, è quello di
fornire un ambiente sicuro e protettivo in cui il bambino può
esplorare il mondo circostante e sviluppare un senso di
sicurezza. (Bowlby, 1958). La madre dovrebbe essere sensibile
alle esigenze del bambino, rispondere ai suoi segnali e fornire
affetto e conforto quando richiesto: una figura di attaccamento
affidabile e responsiva crea una base sicura dalla quale il
bambino può esplorare e affrontare le sfide della vita. Il
fenomeno della separazione e della perdita, ancora, sono un
evento potenzialmente traumatico per il bambino: la separazione
dalla figura di attaccamento, infatti, può causare ansia e distress
nel bambino e può influenzare il suo sviluppo emotivo e sociale.
Bowlby (1959), a questo proposito, ha introdotto il concetto di
"ansia di separazione" per descrivere la paura e l'agitazione che
il bambino può sperimentare quando viene separato dalla figura
di attaccamento. Inoltre, il legame con la madre nei primi anni di
17
vita del bambino fornisce il modello per le future relazioni
intime dell'individuo; gli schemi di attaccamento sviluppati
durante l'infanzia tendono ad influenzare le modalità di
interazione e di attaccamento nelle relazioni successive.
(Bowlby, 1959).
Tuttavia, sebbene Bowlby abbia posto un'enfasi particolare sul
ruolo della madre nella formazione del legame di attaccamento,
la teoria dell'attaccamento riconosce che le figure di
attaccamento possono essere anche altre persone significative
nella vita del bambino, come il padre o altri caregiver primari.
(Bretherton, 1992).
Bowlby è considerato il fondatore della teoria dell'attaccamento
(Bretherton, 1992): ha enfatizzato, infatti, l'importanza degli
attaccamenti precoci tra i neonati e i loro caregiver primari per
uno sviluppo emotivo e sociale sano. Se da una parte l’Autore ha
descritto l’attaccamento come un sistema comportamentale
innato, ha sviluppato il concetto di modello operativo interno1 e
ha identificato il trauma della separazione e della perdita; Mary
Ainsworth ha ampliato il lavoro di Bowlby e ha apportato
importanti contributi allo studio empirico dell'attaccamento
(Ainsworth&Bowlby, 1991). Ha sviluppato, inoltre, la procedura
della "Strange Situation": una tecnica di valutazione condotta in
laboratorio per osservare e classificare i diversi modelli di
attaccamento nei neonati (Ainsworth et al, 1971). I principali
contributi di Ainsworth includono gli studi sui principali modelli
di attaccamento basati sul comportamento dei neonati nella
"Strange Situation": attaccamento sicuro, attaccamento
insicuro-evitante e attaccamento insicuro-resistente/ambivalente
(Ainsworth et al, 1971). A questi, successivamente, Main e
Solomon hanno aggiunto una quarta categoria, l'attaccamento
disorganizzato. (Main & Solomon, 1990). Inoltre, Ainsworth
1
1. Bowlby ha introdotto il concetto di modelli operativi interni, che sono rappresentazioni mentali di sé, degli
altri e delle relazioni formate attraverso le prime esperienze di attaccamento. Questi modelli servono come
quadro cognitivo che influisce sulle aspettative e i comportamenti delle persone nelle relazioni future.
(Bowlby, 1958).
18
introduce l’ipotesi della sensibilità, che evidenzia il ruolo dei
comportamenti genitoriali nello shaping delle relazioni di
attaccamento. (Ainsworth et al. 1974). In particolare, ha
proposto che la cura sensibile e responsiva favorisca lo sviluppo
di un attaccamento sicuro, mentre una cura insensibile o
inconsistente porti a modelli di attaccamento insicuri. (Berlin et
al, 2008). Ancora, dalla studiosa sono state riconosciute le
variazioni che i modelli di attaccamento possono subire tra le
diverse culture, sottolineando l’importanza dei contesti culturali
in cui determinati studi vengono condotti. (Bretherton, 1992). A
questo proposito, sono stati condotti dalla Ainsworth numerosi
studi; in particolare, nel 1955 viene condotta una ricerca in
Uganda (Bretherton, 1992) durante la quale sono state reclutate
26 famiglie con bambini non svezzati, tenuti sotto osservazione
ogni due settimane per due ore a visita per un periodo di 9 mesi.
Le visite (con un interprete) si sono svolte nel salotto di
famiglia, dove le donne Ganda si intrattengono generalmente nel
pomeriggio. Ainsworth era particolarmente interessata a
determinare l'insorgenza di segnali e comportamenti di
promozione della vicinanza, notando attentamente quando questi
segnali e comportamenti diventavano preferenzialmente diretti
verso la madre. (Keller, 2012.) Da questa ricerca, dunque, è
emerso che l'attaccamento sicuro era significativamente
correlato alla sensibilità materna. I bambini di madri sensibili
tendono a essere attaccati in modo sicuro, mentre i bambini di
madri meno sensibili avevano maggiori probabilità di essere
classificati come insicuri. Anche il piacere delle madri e
l'allattamento al seno era correlato anche alla sicurezza del
bambino. (Brethertom, 1992). Questi risultati anticipano alcuni
dei lavori successivi di Ainsworth, anche se le misure non sono
ancora così sofisticate come quelle sviluppate per gli studi
successivi. Nel 1963, Mary Ainsworth si imbarcò in un secondo
progetto di osservazione: 26 famiglie partecipanti di Baltimora
sono state reclutate in fase prenatale, con 18 visite domiciliari a
19
partire dal primo mese e fino alla cinquantaquattresima
settimana. Ogni visita è durata 4 ore per assicurarsi che le madri
si sentissero abbastanza a loro agio da seguire la loro normale
routine con il risultato di circa 72 ore di raccolta dati per
famiglia. (Betherton, 1992).
The Strange Situation è un mini-dramma di 20 minuti in otto
episodi. Madre e neonato vengono introdotti in una sala giochi
del laboratorio, dove in seguito vengono raggiunti da una donna
sconosciuta. Mentre l'estranea gioca con il bambino, la madre si
allontana brevemente per poi tornare. Segue una seconda
separazione durante la quale il bambino è completamente solo.
Infine, l'estraneo e poi la madre ritornano. Come ci si aspettava,
Ainsworth ha riscontrato che i bambini esploravano la stanza dei
giochi e i giocattoli con più vigore in presenza delle loro madre
rispetto all'ingresso di un estraneo o all'assenza della madre
(Ainsworth & Bell, 1970). Sebbene questi risultati fossero
teoricamente interessanti, Ainsworth fu molto più incuriosita dai
modelli inaspettati dei comportamenti di ricongiungimento dei
neonati, che le ricordavano le risposte che Robertson aveva
documentato nei bambini esposti a separazioni prolungate e di
cui Bowlby (1959) aveva parlato nel suo articolo sulla
separazione. Alcuni dei bambini di 1 anno dello studio di
Baltimora erano sorprendentemente arrabbiati al ritorno della
madre dopo una separazione di 3 minuti (o meno): piangevano e
volevano il contatto, ma non si accoccolavano o "affondavano"
quando venivano presi in braccio dalla madre che tornava
madre. Al contrario, mostravano la loro ambivalenza calciando o
calci o colpi di mano. Un altro gruppo di bambini sembrava
snobbare o evitare la madre al momento del ricongiungimento,
nonostante l'avessero spesso cercata durante la sua assenza.
L'analisi dei dati domestici rivelarono che i bambini che erano
stati ambivalenti o evitanti nei confronti della madre al momento
del ricongiungimento nella Strange Situation hanno avuto un
rapporto meno armonioso con lei a casa rispetto a quelli (la
20
maggioranza) che hanno cercato la vicinanza, l'interazione e
l'amore (Ainsworth, Bell, & Stayton, 1974).
È stato riscontrato, dunque, prima da Bowlby e poi da
Ainsworth, come i modelli di attaccamento influiscano non solo
sulle modalità di interazione del bambino con il mondo esterno,
ma anche sul rapporto stesso che ha il bambino con la madre.
Quest’ultimo, durante la crescita e il processo di sviluppo sarà
reiterato come uno schema di comportamento interno, il quale
determinerà la personalità e l’intero sistema sociale all’interno
del quale l’adulto si muove e si inserisce sentendosi a proprio
agio.
Oltre agli studi di Bowlby e Ainsworth, tuttavia, è necessario
citare anche gli autori successivi, che inserendosi nella
medesima corrente di pensiero non hanno fatto altro che
ampliare il campo di studio e a portare nuovi contenuti alla
psicologia dello sviluppo.
Mary Main e Judith Solomon sono due ricercatrici che hanno
svolto un ruolo significativo nello studio dell'attaccamento e
dello sviluppo infantile. I loro contributi si sono concentrati sulla
comprensione dei modelli di attaccamento e dei fattori che
influenzano la formazione delle relazioni primarie. Mary Main è
nota per il suo lavoro sull'elaborazione del sistema di
classificazione degli attaccamenti, insieme a Ainsworth e altri
colleghi. La Main ha introdotto il concetto di attaccamento
disorganizzato/disorientato, che si riferisce a un pattern
comportamentale incoerente e disorganizzato che alcuni bambini
mostrano durante la "Strange Situation”. (Grossman et al.,2009).
Main ha evidenziato come l'attaccamento disorganizzato possa
essere associato a esperienze di trauma o di accudimento
inadeguato. Judith Solomon, invece, ha collaborato con Main
nello sviluppo del protocollo dell'Adult Attachment Interview
(AAI), che mira a valutare l'attaccamento degli adulti. La loro
ricerca ha rivelato che l'attaccamento degli adulti può essere
predittivo delle modalità di attaccamento dei loro figli. Ad
21
esempio, le madri con uno stato di attaccamento non risolto o
insicuro nell'AAI tendono ad avere bambini con risposte di
attaccamento meno coerenti e organizzate.
Gli studi di Main e Solomon hanno contribuito a una
comprensione più approfondita della complessità
dell'attaccamento e dei suoi effetti sullo sviluppo infantile.
Hanno evidenziato l'importanza di considerare le esperienze e le
dinamiche relazionali dei genitori nella comprensione dei
modelli di attaccamento dei bambini (Granqvist et al, 2017). I
loro contributi hanno influenzato sia la ricerca che la pratica
clinica nell'ambito dell'attaccamento e della psicologia dello
sviluppo. Attraverso le loro ricerche, hanno evidenziato
l'importanza di considerare sia le esperienze infantili che quelle
degli adulti nelle dinamiche di attaccamento.
24
ottenere supporto dal caregiver. Si ritiene che questo modello di
attaccamento sia spesso associato a esperienze traumatiche,
come abuso fisico o emotivo, negligenza o esposizione a
situazioni di pericolo. (Main&Solomon, 1986)
Le cause dell'attaccamento disorganizzato/disorientato possono
essere complesse e dipendono da molteplici fattori, tra cui le
esperienze di caregiving inconsistenti o spaventose, la mancanza
di sicurezza e la mancanza di una figura di attaccamento
affidabile. Le implicazioni dell'attaccamento
disorganizzato/disorientato, invece, possono avere un impatto
significativo sullo sviluppo socio-emotivo del bambino. I
bambini con questo modello di attaccamento possono mostrare
difficoltà nel regolare le emozioni, nel formare relazioni sicure e
stabili, e possono essere a rischio di problemi di salute mentale e
comportamentali in futuro. (Main&Solomon, 1986)
Infine, è necessario notare come gli studi sull'attaccamento
disorganizzato/disorientato hanno contribuito a una maggiore
comprensione delle esperienze traumatiche e delle dinamiche
dell'attaccamento non sicuro. Sono state sviluppate strategie di
intervento per supportare i bambini con attaccamento
disorganizzato/disorientato, mirando a promuovere la sicurezza,
la stabilità e la guarigione delle relazioni di attaccamento.
29
suo articolo, si concentra sulla natura dell'amore e sulle sue
implicazioni per la teoria dell'attaccamento.
L'articolo presenta le ricerche sperimentali di Harlow che
coinvolgono scimmie rhesus neonate. Harlow ha creato
situazioni in cui le scimmie dovevano scegliere tra una madre
surrogata fatta di filo metallico che forniva nutrimento e una
madre surrogata fatta di morbido tessuto che non forniva
nutrimento. I risultati hanno dimostrato che le scimmie neonate
preferivano passare la maggior parte del loro tempo con la
madre surrogata di tessuto, anche se la madre di filo metallico
era quella che forniva nutrimento. Questo ha evidenziato
l'importanza dell'attaccamento emotivo e del comfort nella
formazione dei legami affettivi.
Harlow conclude l'articolo sottolineando che l'amore va oltre il
semplice nutrimento e soddisfacimento dei bisogni fisici. Egli
suggerisce che l'amore è basato sull'attaccamento emotivo e
sulle esperienze di comfort e protezione. L'articolo ha
contribuito a sfidare le teorie precedenti che consideravano
l'attaccamento come un risultato esclusivo del bisogno di
nutrimento, sottolineando l'importanza dell'aspetto emotivo delle
relazioni.
"The Nature of Love" di Harlow ha avuto un impatto
significativo sulla psicologia dello sviluppo e
sull'approfondimento della comprensione dell'attaccamento e
delle relazioni umane. Le sue ricerche hanno fornito una base
solida per ulteriori studi sull'affetto, l'attaccamento e la
formazione dei legami sociali nelle specie animali e negli esseri
umani.
La comprensione dell'influenza del contesto sociale
sull'individuo è una tematica di grande rilevanza nelle scienze
sociali e nella psicologia. Il contesto sociale si riferisce
all'ambiente e alle relazioni in cui un individuo si trova
immerso, comprese le strutture sociali, le norme culturali. Il
contesto sociale agisce come un fattore cruciale nell'orientare le
30
scelte e i comportamenti degli individui. I sociologi hanno
dimostrato che le strutture sociali e le norme culturali modellano
le aspettative e le attitudini individuali (Durkheim, 1897). Allo
stesso modo, la psicologia sociale ha evidenziato come le
interazioni sociali influenzino la percezione di sé e degli altri
(Festinger, 1954). Ad esempio, il fenomeno dell'aderenza sociale
spiega come gli individui possano adottare le opinioni e i
comportamenti del gruppo di appartenenza per ridurre
l'incertezza e il conflitto (Asch, 1955).
31
influenzare l'empatia e la percezione della mente degli altri
(Gergely & Csibra, 2003)
33
avere un impatto negativo sullo sviluppo socio-emotivo dei
bambini.
34
Oltre alle ricerche descritte nella sezione precedente, inoltre,
diversi studi sperimentali hanno fornito ulteriori evidenze
riguardanti l'influenza dei contesti sociali sulla crescita
individuale e collettiva. Questi esperimenti hanno spesso
utilizzato metodi rigorosi per analizzare le dinamiche sociali e i
loro effetti sulla crescita e lo sviluppo.
36
Dal punto di vista biologico , invece, complicazioni durante la
gravidanza e il parto, come basso peso alla nascita, prematurità e
infezioni prenatali, possono aumentare il rischio di sviluppare
problemi di salute fisica e mentale nel bambino (Leviton &
Allred, 2016). Infine, l'uso eccessivo dei media e della
tecnologia nei bambini può essere associato a disturbi del sonno,
problemi comportamentali e ritardi nello sviluppo linguistico e
sociale (Radesky et al., 2020).
I fattori di rischio in età infantile possono avere un impatto
duraturo sulla salute e il benessere dei bambini. La
comprensione di questi fattori è fondamentale per sviluppare
programmi di intervento tempestivi e mirati per promuovere la
salute e prevenire i potenziali problemi associati. Gli sforzi
congiunti di famiglie, professionisti sanitari e istituzioni
governative possono contribuire a mitigare gli effetti negativi dei
fattori di rischio e promuovere uno sviluppo sano e prospero dei
bambini.
Continuando con l'analisi dei fattori di rischio in età infantile, è
fondamentale comprendere l'ampio spettro di effetti negativi che
questi fattori possono avere sulla salute e lo sviluppo dei
bambini: fattori di rischio come esposizione prenatale a sostanze
psicotrope, povertà e mancanza di stimolazione cognitiva
possono compromettere lo sviluppo neurologico e cognitivo del
bambino, portando a ritardi nello sviluppo delle abilità
linguistiche, problemi di memoria e difficoltà
nell'apprendimento scolastico (Walker et al., 2017). Inoltre,
l'ambiente familiare instabile, l'abuso e la negligenza, e
l'esposizione ai media possono contribuire allo sviluppo di
problemi di salute mentale come ansia, depressione,
comportamenti aggressivi e disturbi dell'attenzione e
dell'iperattività (Gureje et al., 2010). Ancora, problemi di salute
prenatale e perinatale possono portare a complicazioni fisiche a
lungo termine, come problemi cardiaci, disabilità motorie o
disturbi endocrini (McCormick, 2016).
37
I bambini esposti a fattori di rischio possono sviluppare
comportamenti a rischio nell'adolescenza e nell'età adulta, come
l'uso di sostanze psicotrope, l'attività sessuale precoce o il
coinvolgimento in attività criminali (Maldonado-Molina et al.,
2013)
La comprensione dei fattori di rischio in età infantile è
essenziale per promuovere il benessere e la salute dei bambini.
L'analisi dei principali fattori di rischio e dei loro impatti
evidenzia l'importanza di adottare approcci preventivi e
interventi tempestivi per ridurre il rischio di problemi fisici,
psicologici e sociali. Inoltre, è fondamentale continuare la
ricerca e l'analisi degli interventi efficaci per garantire un futuro
migliore per i bambini e la società nel suo complesso.
42
le persone a sviluppare strategie di coping più efficaci per
affrontare le sfide e le difficoltà. (Uchino et al, 1999)
Quando si tratta di cambiare comportamenti a rischio, il
supporto sociale può fornire un ambiente incoraggiante in cui le
persone si sentono sostenute nel loro percorso di cambiamento.
(Cohen,1988). Ad esempio, in programmi di cessazione del
fumo, gruppi di supporto composti da ex fumatori possono
aiutare i partecipanti a condividere le proprie esperienze e
strategie per smettere di fumare con successo. Le ricerche
dimostrano che il supporto sociale ha un effetto protettivo sulla
salute e il benessere delle persone. Il senso di appartenenza a
una comunità e la connessione con gli altri sono essenziali per il
benessere psicologico.
Il supporto sociale non si limita al solo fornire aiuto quando c'è
un problema, ma può anche incoraggiare lo sviluppo di
comportamenti proattivi. Ad esempio, avere amici o colleghi che
incoraggiano uno stile di vita sano, come esercitarsi insieme o
condividere pasti sani, può favorire la formazione di abitudini
più salutari (Uchino et al, 1999).
Le reti di supporto possono anche agire come un importante
sistema di controllo sociale. Sapere che ci sono persone che si
preoccupano per il proprio benessere può spingere le persone a
evitare comportamenti a rischio per paura di deludere o ferire
coloro che amano.
2.1 ARTICOLO 1
43
Zhou,S., Zhao,C., Huang Z. Li ,R. Ye, H. Shi , Zhao. Q, , Zhou
,Y, Chen, X, O'Sullivan R.. Pouwels M. , Martin, K, Zhang, X.
Wang , J, Scherpbier, R.W. The effect of a community-based,
integrated and nurturing care intervention on early childhood
development in rural China (2019). Public health 167 (2019)
125 e135.
INTRODUZIONE
44
Necessario, dunque, che in questa fase i bambini ricevano le
cure adeguate, si alimentino adeguatamente e, in generale,
possano avere un "caregiver" che si occupi dei loro bisogni
primari incoraggiando i meccanismi di coping emotivo e
cognitivo ( Miller, Sadegh-Nobari, Healthy, 2011). Ad oggi,
tuttavia,pochi studi hanno rigorosamente gli effetti additivi della
combinazione di salute, nutrizione, stimolazione precoce e
protezione dell'infanzia,nutrizione, stimolazione precoce e
servizi di protezione dell'infanzia per promuovere la salute e lo
sviluppo dei bambini nei paesi in via di sviluppo.
OBIETTIVI E IPOTESI
PARTECIPANTI
PROCEDURA
STRUMENTI.
47
del soggetto di entrare in relazione con il mondo esterno e con il
proprio mondo interiore.(Phenomena Journal,2019).
RISULTATI
48
minime. Inoltre, nei villaggi di intervento il 66& di bambini
(887/1348) hanno ricevuto almeno un intervento ECD nel mese
precedente alla survey di post intervento. Tra i bambini che non
hanno mai usufruito dei servizi ECD, invece, dal 14 al 28% si
sono recati nei centri ECD 1-2 volte al mese o 1-2 volte a
settimana per usufruire delle attività ricreative e dei servizi
gratuiti. Tra i bambini nati dopo l’inizio dell’intervento, il 31%
hanno usufruito del primo intervento entro i sei mesi. In totale, il
97% dei bambini ha usufruito almeno una volta dei servizi ECD
nell’anno precedente la survey post intervento. Dunque, la
prevalenza di SDD complessiva si è ridotta del 18% (dal 37% al
basale al 19% al post-intervento) nelle contee di intervento, una
differenza significativa rispetto alla riduzione del 10% nelle
contee di controllo.
CONCLUSIONI
49
2.2 ARTICOLO 2
INTRODUZIONE:
50
quelle che effettuano visite postnatali e gli attuali programmi di
sostegno individuati negli WDA 2e nelle HEW 3non sono
sufficienti. il presente studio randomizzato, valuta l'efficacia di
un'educazione all'allattamento al seno basata sulla comunità e
sostiene l'intervento fornito durante il periodo prenatale e
postnatale attraverso il sistema WDA stabilito.
OBIETTIVI E IPOTESI
2
health extension workers: operatori sanitari
3
Women Development Army: donne educatrici identificat come peer- educators
51
dell’intervento messo in atto, per questa ragione sono
identificate come risultato secondario.
PARTECIPANTI
52
PROCEDURA
STRUMENTI
RISULTATI
4
EI: early initiation breastfeeding
54
sulla conoscenza dell'allattamento al seno, della crescita del
bambini o sulle pratiche nutrizionali adeguate.
CONCLUSIONI
55
2.3 ARTICOLO 3
INTRODUZIONE
OBIETTIVI E IPOTESI
56
- Le soglie stereo dei bambini tra i 6 e i 14 anni sono
comparabili a quelle degli adulti;
- I bambini neurotipici intorno ai 12 anni integrano
sistematicamente l’influenza sociale nelle decisioni percettive;
- I bambini autistici mostrano una sensibilità minore
all’influenza sociale nelle decisioni percettive 5;
- Il modello di diffusione suggerisce dei cambiamenti
dell’elaborazione sensoriale dovuti all’influenza social.
PARTECIPANTI
Tutti i bambini sono stati divisi in tre gruppi di età e in base alla
condizione e all'esperimento. I bambini autistici sono stati
suddivisi in gruppi di età come segue: da 6 a 8 anni: n = 9 (una
femmina), da 9 a 11 anni: n = 11 (due femmine) e da 12 a 14
anni: n = 10 (tre femmine).Un gruppo di confronto di 61
bambini neurotipici è stato abbinato al gruppo di bambini
autistici in termini di età cronologica e di funzionamento
intellettivo (SI). Sono stati divisi in gruppi di età da 6 a 8 anni: n
= 29 (12 femmine), da 9 a 11 anni: n = 15 (9 femmine) e da 12 a
11 anni.
5
“La percezione sensoriale, per esempio di uno stimolo visivo, avviene di solito in modo così immediato che è difficile
intuire i complessi meccanismi neuronali e computazionali che la generano. Solo quando sfidiamo in qualche modo le
nostre abilità percettive ci accorgiamo che esse sono limitate, e possiamo studiare i meccanismi. Per esempio, la
percezione di un oggetto in movimento e della direzione del suo moto non richiedono di solito alcuno sforzo. Si
possono però creare situazioni nelle quali percepire la direzione del moto è difficile e richiede una decisione”(Treccani)
57
di 64 bambini neurotipici che hanno svolto lo stesso compito
visivo, ma in una condizione sociale diversa, con un adulto - e
non con un coetaneo- come consulente. Anche questi bambini
sono stati divisi in tre gruppi di età: da 6 a 8 anni: n = 20 (11
femmine), da 9 a 11 anni: n = 18 (12 femmine), e 12-14 anni: n
= 26 (20 femmine).
PROCEDURA
STRUMENTI
6
Sono state prese in considerazione due teorie per spiegare la percezione del movimento di oggetti definiti in profondità
in stereogrammi a punti casuali (stereo motion). Nella teoria dei tre sistemi di movimento di Lu-Sperling [J. Opt. Soc.
Am. A 18, 2331 (2001)], la stereo mozione è percepita dal sistema di movimento di terzo ordine, che rileva il
movimento delle aree definite (rispetto al suolo) in una mappa di salienza. In alternativa, nel suo commento [J. Opt.
Soc. Am. A 19, 2142 (2002)], Patterson propone un sistema di movimento-energia di basso livello dedicato alla
profondità stereo. La differenza critica tra queste teorie è la pre-elaborazione (figura-terra basata sulla profondità e su
altri indizi rispetto alla semplice profondità stereo) piuttosto che l'algoritmo di rilevamento del movimento stesso
(perché l'algoritmo di estrazione del movimento di terzo ordine è indeterminato). Inoltre, la capacità degli osservatori di
percepire il movimento in visualizzazioni con caratteristiche alternate, in cui la profondità stereo si alterna ad altre
caratteristiche come l'orientamento della texture, indica che il sistema di movimento di terzo ordine è in grado di
percepire la stereomozione. (journal of the Optical Society of America, Vol 19, Issue 10, pp 2144-2153, 2002
58
Gli strumenti utilizzati per condurre il presente studio sono i
seguenti:
RISULTATI
7
Questo modello si basa su tre idee fondamentali: la convinzione che i fenomeni mentali siano inseribili in una schema
di ricezione di informazioni provenienti dall’esterno ed elaborabili in maniera autonoma al fine di poter costruire delle
risposte percettive secondo i propri schemi e modelli; l’elaborazione di informazioni può essere considerata come un
calcolo eseguito secondo regole meccaniche; un sistema di elaborazione intelligente è costituito da molteplici insieme
collegati tra loro.(http://www.istitutocalvino.edu.it/studenti/siti/ia/ia/ia_forte.html)
59
contrario, le decisioni percettive dei bambini tra i 12 e i 14 anni
hanno mostrato un forte e consistente effetto di distorsione dato
dall' influenza sociale diversi livelli di evidenza sensoriale,
indicando un'integrazione sistematica dell'influenza sociale;
- H3: Si riscontra una chiara traiettoria evolutiva di
aumento dell' influenza sociale nei bambini neurotipici, con un
forte e sistematico bias che emerge intorno alla prima
adolescenza, i dati indicano
indicano potenziali differenze nell'integrazione delle
informazioni sociali tra bambini neurotipici e autistici.
CONCLUSIONI
60
decisionali dettati dall’influenza sociale riscontrabili nei bambini
neurotipici più che nei bambini appartenenti allo spettro
autistico.
61
2.4 ARTICOLO 4
Ma, Y., Feng, X., Ma, J,, He, F., Wang, H., Zhang, J., Xie, W,
Wu, T., Yin, Y.,Yuan, J., MacGregor, G., and Wu, Y. Social
support, social network and salt-reduction behaviours in
children: a substudy of the School-EduSalttrial. Social support,
social network and salt-reduction behaviours in children: a
substudy of the School-EduSalt trial - PMC, 2023, BMJ Open.
INTRODUZIONE
62
comportamento dei bambini per ridurre l'assunzione di sale.
Inoltre, è importante rilevare come nel condizionamento del
comportamento assumano un ruolo fondamentale il contesto
sociale, la famiglia e l'interazione tra pari.
OBIETTIVI E IPOTESI
PARTECIPANTI
PROCEDURA
STRUMENTI
RISULTATI
CONCLUSIONI
65
ampia, quanta influenza possa avere la rete sociale sulla
prevenzione e sul controllo delle malattie legate allo stile di vita.
66
CONCLUSIONI
67
Inoltre, riconoscere il potenziale impatto delle influenze sociali
ci permette di promuovere valori positivi e comportamenti sani,
facilitando così un sano sviluppo individuale e collettivo.In
conclusione, l'influenza sociale svolge un ruolo significativo
nello sviluppo dalla prima infanzia all'adolescenza. Sin dai primi
anni di vita, i bambini sono immersi in un contesto sociale che li
espone a modelli comportamentali, valori culturali e norme
sociali. Queste influenze sociali influenzano il loro sviluppo
cognitivo, emotivo e sociale (Piaget, 1969). Inoltre, l'influenza
sociale può anche avere implicazioni significative sulle scelte e
sulle decisioni che gli individui prendono lungo il percorso dello
sviluppo. Le pressioni sociali, come le aspettative familiari o le
norme culturali, possono influenzare le scelte accademiche,
professionali o relazionali degli adolescenti. Queste influenze
sociali possono avere un impatto duraturo sulla loro vita adulta.
68
positivi, relazioni sostenibili e una consapevolezza critica
dell'impatto delle influenze sociali sulla loro vita.
Nella seconda parte della tesi sono stati analizzati quattro studi
sperimentali relativi all’argomento oggetto di indagine.
69
Questa ricerca fornisce prove concrete sul valore dell'intervento
precoce e di qualità nella promozione dello sviluppo della prima
infanzia, specialmente nelle comunità rurali. I risultati
sottolineano l'importanza di adottare un approccio olistico che
coinvolga la famiglia, la scuola e la comunità nel fornire un
ambiente stimolante e amorevole per i bambini. Lo studio ha
sottolineato l'efficacia di un intervento di cura integrata e basato
sulla comunità nello sviluppo della prima infanzia nelle aree
rurali della Cina. Questi risultati hanno importanti implicazioni
per la promozione di politiche e programmi mirati a migliorare il
benessere e lo sviluppo dei bambini nelle comunità rurali,
evidenziando l'importanza di creare ambienti di cura amorevoli,
inclusivi e stimolanti per il loro sano sviluppo.
70
che ne derivano e la promozione degli interventi di supporto
siano la chiave per raggiungere degli obiettivi di sviluppo
sostenibili (Victora, Bahl et al, 2016).
71
nelle decisioni percettive dei bambini ha fornito importanti
risultati riguardo alla comprensione di come i bambini integrino
le informazioni sociali nelle loro scelte percettive.
72
Infine, nella ricerca condotta da Yuan Ma, Xiangxian Feng, Jun
Ma, Feng J He, Haijun Wang, Jing Zhang, Wuxiang Xie, Tao
Wu, Yunjian Yin, Jianhui Yuan, Graham A MacGregor e
Yangfeng Wu, intitolata "Social support, social network and
salt-reduction behaviours in children: a substudy of the
School-EduSalt trial" e pubblicata su PMC nel 2023, è stata
indagata l'associazione tra supporto sociale, rete sociale e
comportamenti di riduzione del consumo di sale nei bambini,
come parte di uno studio più ampio chiamato School-EduSalt
trial.
73
fornire un supporto adeguato per promuovere scelte alimentari
sane sin dalla prima infanzia. L'implementazione di interventi
mirati a coinvolgere la famiglia, gli amici e la scuola può
contribuire a promuovere abitudini alimentari salutari e ridurre i
rischi associati all'eccessivo consumo di sale nei bambini. In
conclusione, l'analisi degli studi riguardanti lo sviluppo infantile,
l'influenza sociale e il contesto sociale evidenzia l'importanza
fondamentale di entrambi gli aspetti nella crescita e nel
benessere dei bambini.
74
lo sviluppo di un attaccamento sicuro e di una buona salute
emotiva.
75
BIBLIOGRAFIA
Barlow, J., Bennett, C., Midgley, N., Larkin, S. K., & Wei, Y.
(2016). Parent-infant psychotherapy for improving parental and
infant mental health. The Cochrane Database of Systematic
Reviews, 2016(8), CD010534.
76
Education Report No. 1. Washington, DC: George Washington
University.
Cohen, S., & Wills, T. A. (1985). Stress, social support, and the
buffering hypothesis. Psychological Bulletin, 98(2), 310-357.
77
Deci, E. L., & Ryan, R. M. (1985). Intrinsic motivation and
self-determination in human behavior. Springer Science &
Business Media.
78
through late adolescence: A longitudinal study. Journal of
Educational Psychology, 93(1), 3-13.
79
Jones, E. E. & Davis, K. E. (1965). From acts to dispositions:
The attribution process in person perception. Advances in
Experimental Social Psychology, 2, 219-266.
80
National Research Council (US) Panel on Adolescent Pregnancy
and Childbearing. (1987). The first two years: A study of
twenty-two families. National Academies Press.
Norman, R. E., Byambaa, M., De, R., Butchart, A., Scott, J., &
Vos, T. (2012). The Long-Term Health Consequences of Child
Physical Abuse, Emotional Abuse, and Neglect: A Systematic
Review and Meta-Analysis. PLoS Medicine, 9(11), e1001349.
Rijlaarsdam, J., Stevens, G. W., Van der Ende, J., Hofman, A.,
Jaddoe, V. W., Mackenbach, J. P., ... & Tiemeier, H. (2019).
Economic Disadvantage and Young Children's Emotional and
Behavioral Problems: Mechanisms of Risk. Journal of Abnormal
Child Psychology, 47(2), 339-351.
81
Warnick (Eds.), Handbook of Children, Culture, and Violence
(pp. 183-200). Sage Publications.
White, L., Johnson, D., & Miller, A. (2021). Social support and
child adaptation: A longitudinal study. Developmental
Psychology Review, 26(4), 450-467.
82
Wilkinson, R. G., & Pickett, K. E. (2009). Income inequality and
social dysfunction. Annual Review of Sociology, 35, 493-511.
SITOGRAFIA
83
84