# Methode Lafay (Complet)
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Guida utente di Adobe® Photoshop® CS2 per Windows® e Macintosh
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da Eric Young ([email protected]). Questo programma si basa in parte sul lavoro svolto da The Independent JPEG Group. © 1994 Hewlett Packard Company. Parti di questo
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Order 11246, secondo revisione, la sezione 402 del “Vietnam Era Veterans Readjustment Assistance Act” del 1974 (38 USC 4212) e la sezione 503 del “Rehabilitation Act” del
1973, secondo revisione, oltre ai regolamenti esposti in 41 CFR da 60-1 a 60-60, 60-250 e 60-741. La clausola di azione affermativa e i regolamenti sopra elencati saranno
incorporati tramite riferimento.
Adobe Systems Incorporated, 345 Park Avenue, San Jose, California 95110, USA.
iii
Sommario
Capitolo 1: Per iniziare
Installazione e registrazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1
Adobe Help Center . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2
Usare l’Aiuto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .3
Suggerimenti e formazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6
Novità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9
Capitolo 2: Esercitazioni
Esercitazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Capitolo 9: Colore
Metodi di colore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 205
Regolare la visualizzazione sul monitor . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 207
Canali e profondità di bit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 209
Eseguire conversioni tra i metodi di colore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 211
Eseguire conversioni in Scala di colore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 214
Scegliere i colori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218
Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 702
1
Installazione e registrazione
Procedura d’installazione
1 Chiudete tutte le applicazioni Adobe® aperte.
2 Inserite il CD del prodotto nell’unità CD del computer.
3 Fate doppio clic sull’icona del CD, quindi seguite le istruzioni visualizzate.
Una volta completata l’installazione, potrebbe esservi richiesto di attivare la copia del prodotto. Consultate “Procedura di
attivazione” a pagina 1.
Per istruzioni dettagliate sull’installazione del prodotto, consultate il file Come installare contenuto nel CD del prodotto.
Per istruzioni sulla disinstallazione del prodotto, consultate il file Come disinstallare contenuto nel CD del prodotto.
Procedura di attivazione
L’attivazione è un processo semplice e anonimo che deve essere completato entro 30 giorni dall’installazione del prodotto.
L’attivazione consente di continuare a utilizzare il prodotto e ne impedisce la copia accidentale su un numero di computer
superiore a quello consentito dal contratto di licenza. Per ulteriori informazioni sull’attivazione, visitate il sito Web di Adobe
all’indirizzo www.adobe.it/activation/main.html.
1 Avviate il prodotto per accedere alla finestra di dialogo Attivazione. Se avete appena installato Adobe Creative Suite o
Adobe Photoshop®, la finestra di dialogo Attivazione viene visualizzata automaticamente.
2 Seguite le istruzioni visualizzate.
Importante: per installare il prodotto su un altro computer, dovete prima trasferire l’attivazione su tale computer. Per trasferire
un’attivazione, scegliete ? > Trasferisci attivazione.
Per istruzioni dettagliate sull’attivazione del prodotto e sul trasferimento di un’attivazione, consultate il file Come installare
contenuto nel CD del prodotto.
Procedura di registrazione
Registrate il prodotto Adobe per ricevere supporto gratuito relativo all’installazione e a eventuali difetti del prodotto,
nonché notifiche sugli aggiornamenti disponibili. La registrazione del prodotto vi consente inoltre di accedere a una vasta
gamma di suggerimenti ed esercitazioni in Adobe Studio® e ad Adobe Studio Exchange, una comunità online dove gli utenti
possono scaricare e condividere liberamente migliaia di azioni, plug-in e altri contenuti utilizzabili con i prodotti Adobe.
Adobe Studio è disponibile in inglese, francese, tedesco e giapponese. Potete trovarlo nell’home page del sito Web di Adobe.
Consultate anche
“Adobe Studio” a pagina 7
Aiuto del prodotto, Expert Support e Altre risorse in Adobe Help Center
Consultate anche
“Usare l’Aiuto” a pagina 3
Visualizza promemoria per il rinnovo dei contratti Expert Support Visualizza schermate promemoria quando il
programma Expert Support sta per scadere. Deselezionate questa opzione se desiderate disattivare i promemoria.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 3
Guida utente
Abilita accesso automatico per l’invio dei casi su Web Consente di inviare quesiti tramite Web agli addetti all’assistenza.
Tale opzione è disponibile solo se si dispone di un programma Expert Support valido in corso.
Lingua dell’interfaccia utente Specifica la lingua in cui vengono visualizzati i contenuti dell’interfaccia di Adobe Help
Center.
Ricerca degli aggiornamenti Verifica la disponibilità di nuovi aggiornamenti del software e degli argomenti dell’Aiuto non
appena vengono resi disponibili da Adobe.
Amministratori rete Visualizza le opzioni per l’amministrazione della rete.
Usare l’Aiuto
Usare l’Aiuto
Nell’Aiuto (un sistema basato su browser a cui si accede tramite Adobe Help Center) è contenuta l’intera documentazione
relativa al vostro prodotto Adobe. Gli argomenti dell’Aiuto vengono aggiornati periodicamente. In questo modo potete
sempre essere sicuri di disporre dei dati più recenti. Per ulteriori informazioni, consultate “Per verificare la disponibilità di
aggiornamenti” a pagina 2.
Importante: i sistemi di Aiuto Adobe contengono tutte le informazioni presenti nelle guide utente in formato cartaceo, oltre a
informazioni aggiuntive. La sezione Risorse e il CD aggiuntivo inclusi nel software comprendono inoltre una versione completa
dell’Aiuto in formato PDF ottimizzato per la stampa.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 4
Guida utente
A B C D E
Consultate anche
“Per scorrere l’Aiuto” a pagina 4
Consultate anche
“Per usare i segnalibri” a pagina 5
Eseguite una ricerca nell’Aiuto per un solo prodotto o per tutti i prodotti installati
3 Fate clic su Cerca. Gli argomenti che corrispondono alle parole digitate appaiono nel riquadro di navigazione.
4 Per visualizzare un argomento, fate clic sul relativo titolo.
5 Per tornare al riquadro di navigazione, effettuate una delle seguenti operazioni.
• Fate clic sul pulsante Home.
• Fate clic sul pulsante Indietro.
• Fate clic su Argomento successivo o Argomento precedente.
Consultate anche
“Per stampare un argomento dell’Aiuto” a pagina 5
• Se le parole digitate costituiscono una frase, ad esempio “strumento di forma”, mettete la frase tra virgolette. La ricerca
individua solo gli argomenti che contengono tutte le parole della frase.
• Accertatevi che le parole siano digitate correttamente.
• Se la parola digitata non ottiene risultati, provate a usare un sinonimo, quale “Web” per “Internet”.
❖ Fate clic sull’icona Vista per passare dalla vista completa a quella compatta.
1 Fate clic sulla scheda Segnalibri nel riquadro di navigazione per visualizzare i segnalibri.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 6
Guida utente
Suggerimenti e formazione
Risorse di apprendimento
Adobe fornisce una vasta gamma di risorse per aiutare gli utenti a conoscere e utilizzare i prodotti Adobe.
Consultate anche
“Adobe Help Center” a pagina 2
Esercitazioni in Aiuto
L’Aiuto di ciascun prodotto Adobe CS2 include varie esercitazioni pratiche su funzioni e nozioni principali. Queste
esercitazioni sono disponibili anche nella versione PDF completa stampabile dei contenuti dell’Aiuto, contenuta nel CD di
risorse ed elementi aggiuntivi.
Per utilizzare queste esercitazioni con il prodotto, selezionate l’esercitazione desiderata dal riquadro Sommario in Adobe
Help Center, quindi fate clic sull’icona Vista per selezionare Vista compatta. L’opzione Vista compatta consente di
mantenere la finestra di Aiuto nella parte superiore della finestra dell’applicazione, indipendentemente dalla finestra o
dall’applicazione selezionata. Trascinate un bordo o un angolo della finestra di Aiuto per ridimensionarla.
Consultate anche
“Adobe Studio” a pagina 7
In Adobe Studio, sono disponibili anche brevi video Web per la formazione completa su vari prodotti e argomenti. Potete
acquistare online un courseware completo da Adobe Store.
Consultate anche
“Adobe Studio” a pagina 7
Adobe Studio
Adobe Studio fornisce una vasta gamma di suggerimenti, esercitazioni e contenuti didattici in formato video, PDF Adobe
e HTML, realizzati da esperti Adobe e partner in publishing. Potete consultare l’intera raccolta o effettuare una ricerca per
prodotto, argomento, data e tipo di contenuto. Ogni mese vengono aggiunti nuovi contenuti. Adobe Studio è disponibile in
inglese, francese, tedesco e giapponese. Potete trovarlo nell’home page del sito Web di Adobe.
Consultate anche
“CD del corso video di formazione completa” a pagina 7
Informazioni tecniche
Nella cartella Informazioni tecniche del CD di risorse ed elementi aggiuntivi, fornito con il prodotto Adobe, sono inclusi
alcuni utili documenti in formato PDF che consentono di eseguire ricerche complete e stampe ottimali. Questi documenti
forniscono nozioni e materiale di riferimento su vari argomenti di approfondimento, ad esempio scripting, trasparenza e
stampa di fascia alta. Per documentazione e risorse complete rivolte agli sviluppatori, visitate l’area Sviluppatori sul sito Web
di Adobe all’indirizzo http://partners.adobe.com/public/developer/main.html. Per altri contenuti di background e
didattici, visitate Adobe Studio.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 8
Guida utente
Il CD di risorse ed elementi aggiuntivi include inoltre i contenuti completi dell’Aiuto ottimizzati per la stampa. Nei
contenuti dell’Aiuto vengono fornite tutte le informazioni delle guide cartacee per gli utenti Adobe e molte altre aggiuntive.
Consultate anche
“Adobe Studio” a pagina 7
Altre risorse
Per i prodotti Adobe, sono disponibili fonti di informazione e di supporto aggiuntive.
• Visitate l’area Formazione sul sito Web di Adobe per accedere alle pubblicazioni di Adobe Press, a risorse video di
formazione online con istruttore, programmi con certificazione software Adobe e altro ancora.
• Visitate i forum per gli utenti Adobe, in cui è possibile condividere suggerimenti, fare domande e ottenere consigli su
come ottimizzare le prestazioni del software. I forum utenti sono disponibili in inglese, francese, tedesco e giapponese
nella pagina principale del Supporto clienti sul sito Web di Adobe locale.
• Per ulteriori informazioni sulle opzioni di supporto tecnico gratuito e a pagamento, visitare l’area Supporto clienti sul sito
Web di Adobe. Gli argomenti principali sono elencati per prodotto nei siti Web di Adobe per Stati Uniti e Giappone.
• Per informazioni rivolte a sviluppatori di software e plug-in, inclusi SDK, guide allo scripting e risorse tecniche, visitate
l’area Sviluppatori sul sito Web di Adobe.
• Fate clic su Altre risorse in Adobe Help Center per accedere a diverse risorse sul sito Web di Adobe e creare un elenco
personalizzato dei gruppi utenti e dei siti Web più visitati, nonché dei contatti più importanti.
• Ricercate in Bridge Center gli inserimenti RSS relativi agli annunci tecnici, alle esercitazioni e agli eventi più recenti. Per
accedere a Bridge Center, selezionatelo nel pannello Preferiti in Adobe Bridge. Bridge Center è disponibile solo con
Adobe Creative Suite.
Consultate anche
“Per visualizzare Altre risorse” a pagina 3
Elementi aggiuntivi
Il CD di risorse ed elementi aggiuntivi fornito con il prodotto CS2 include una cartella Goodies con contenuti e file
aggiuntivi utilizzabili con il prodotto Adobe. Per altri contenuti e componenti aggiuntivi gratuiti, visitate Adobe Studio
Exchange, una comunità online dove gli utenti possono scaricare e condividere liberamente migliaia di azioni, plug-in e
altri contenuti utilizzabili con i prodotti Adobe. Per visitare Adobe Studio Exchange, accedere ad Adobe Studio dall’home
page del sito Web di Adobe.
Inoltre, il prodotto CS2 include Adobe Stock Photos, un servizio integrato disponibile all’interno di Adobe Bridge che
consente di ricercare, visualizzare, provare e acquistare materiale fotografico senza royalty dalle principali librerie. Grazie
alla stretta integrazione tra Stock Photos e prodotti CS2, potete scaricare immagini direttamente in progetti Adobe
Illustrator®, Adobe InDesign® e Adobe GoLive®. Photoshop consente di aprire qualsiasi immagine scaricata.
Consultate anche
“Adobe Studio” a pagina 7
Altri download
L’area Download del sito Web di Adobe include aggiornamenti gratuiti, versioni di prova e altro software utile. Inoltre, la
sezione relativa ai plug-in di Adobe Store consente di accedere a migliaia di plug-in di sviluppatori di terze parti per
l’automatizzazione delle attività, la personalizzazione dei workflow, la creazione di effetti professionali specializzati e altro
ancora.
Consultate anche
“Adobe Stock Photos” a pagina 93
Novità
Nuove funzioni
Variabili Create grafica basata su dati in Photoshop, come già è possibile fare in ImageReady. Consultate “La grafica basata
su dati” a pagina 672.
Anteprima a video Visualizzate i vostri documenti su un monitor video tramite Firewire (IEEE1394). Consultate “Per
visualizzare un’anteprima del documento su un monitor video” a pagina 637.
Menu dei font WYSIWYG Visualizzate l’anteprima delle famiglie e degli stili di font direttamente nel menu dei font.
Consultate “Per selezionare una famiglia e uno stile di font” a pagina 492.
Cosa è cambiato
Se avete già usato una versione precedente di Photoshop, vi accorgerete che alcune funzioni di Photoshop CS2 sono un po’
diverse.
Raggruppare livelli Potete raggruppare i livelli usando la scelta rapida da tastiera Ctrl + G (Windows) o Comando + G
(Mac OS). La scelta rapida per creare una maschera di ritaglio ora è Ctrl + Alt + G (Windows) o Comando + Opzione + G
(Mac OS).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 11
Guida utente
Collegare i livelli e selezionare più livelli Con la nuova versione, lavorare con più livelli è più facile, poiché è possibile
selezionarli dalla palette Livelli o nella finestra del documento usando lo strumento sposta. La colonna per il collegamento
dei livelli è stata rimossa. Per collegare più livelli, selezionateli e fate clic sull’icona di collegamento posizionata in fondo alla
palette Livelli. Alcuni comandi del menu che funzionano con i livelli collegati sono stati modificati affinché siano attivi
anche per più livelli.
Per aggiungere o sottrarre livelli da una selezione della palette Livelli, tenete premuto Maiusc e fate clic (o trascinate) nel
documento con lo strumento sposta, con l’opzione Selezione automatica livello selezionata. Precedentemente, la scelta
rapida Maiusc + clic era usata per collegare e separare i livelli. Per ulteriori informazioni, consultate “Per selezionare più
livelli nella palette Livelli” a pagina 358.
Unire i livelli Per unire tutti i livelli visibili in un nuovo livello, premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e scegliete
Livello > Unisci visibili. Nella versione precedente, occorreva creare un nuovo livello e selezionarlo prima di unire i livelli.
Per unire due livelli qualsiasi, selezionateli nella palette Livelli e scegliete Livello > Unisci livelli. È ancora possibile unire
due livelli adiacenti nella palette Livelli selezionando il livello superiore e scegliendo Livello > Unisci sotto.
Caricare una selezione Per caricare un livello come selezione, tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate
clic sulla miniatura del livello nella palette Livelli. Precedentemente, era possibile fare clic in qualsiasi punto del livello.
Visibilità della maschera di ritaglio Per nascondere tutti i livelli ad eccezione del livello della maschera di ritaglio e il livello
su cui viene eseguito il ritaglio, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic sull’icona della visibilità del
livello. In passato, usando Alt + clic o Opzione + clic venivano nascosti tutti i livelli.
Browser di file Adobe Bridge gestisce tutte le operazioni che precedentemente dovevate eseguire nel Browser file. Per
contrassegnare i file ora è usato un sistema di classificazione a stelle. I file precedentemente contrassegnati, ora sono indicati
da una stella. In Bridge, ora la scelta rapida Ctrl + D (Windows) o Comando + D (Mac OS) duplica un’immagine, invece di
deselezionarla nella visualizzazione delle miniature.
Inserire un file I file inseriti in Photoshop con il comando Inserisci ora diventano oggetti avanzati.
12
Capitolo 2: Esercitazioni
Esercitazioni
Esercitazioni
Di seguito troverete un elenco di esercitazioni che vi consentiranno di apprendere velocemente l’uso di Adobe Photoshop.
Prima di procedere con le esercitazioni, tuttavia, è utile imparare a creare e salvare i documenti (consultate “Per creare una
nuova immagine” a pagina 173 e “Per salvare le modifiche apportate al file corrente” a pagina 588).
Per esercitazioni più complesse, visitate il sito Adobe Studio all’indirizzo http://studio.adobe.com (la prima volta è
necessario registrarsi).
Consultate anche
“Correggere il colore e la tonalità” a pagina 12
1. Valutate l’immagine.
Valutate luminosità, contrasto e colore dell’immagine. Questa immagine è scura, ha poco contrasto e il colore generale
tende al blu. La finestra di dialogo Livelli di Photoshop consente di correggere rapidamente l’immagine.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 13
Guida utente
5. Regolate i mezzitoni.
Il cursore di input centrale (il triangolo grigio sotto l’istogramma) regola il valore di gamma, o contrasto, dei mezzitoni.
Esso sposta il mezzotono (livello 128) e modifica i valori di intensità della gamma centrale dei toni di grigio senza
modificare in modo significativo le luci e le ombre.
Spostate il cursore di input centrale verso sinistra per schiarire l’immagine o verso destra per scurirla.
Il contagocce Imposta punto grigio funziona meglio su immagini con tonalità neutre facilmente identificabili. Gli utenti
più esperti usano spesso il comando Livelli per regolare singoli canali e rimuovere una dominante di colore.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 15
Guida utente
7. Terminate l’operazione.
Al termine delle regolazioni, fate clic su OK per chiudere la finestra di dialogo e accettare le modifiche. Poiché avete usato
un livello di regolazione, potete aprire nuovamente la finestra di dialogo e visualizzare le regolazioni effettuate. Tutte le
impostazioni possono essere ulteriormente modificate.
Per riaprire la finestra di dialogo Livelli, nella palette Livelli fate doppio clic sulla miniatura a sinistra nel livello di
regolazione.
Quello appena illustrato è solo uno dei tanti modi possibili per regolare colore e tonalità delle immagini. Photoshop dispone
di molti altri strumenti per effettuare queste regolazioni. Per ulteriori informazioni, consultate “Correggere le immagini in
Photoshop” a pagina 247 e “Comandi di regolazione del colore” a pagina 248.
Correggere i difetti
Talvolta, foto che potrebbero altrimenti essere considerate ottime, sono danneggiate da imperfezioni o dal cosiddetto effetto
occhi rossi, causato dal riflesso del flash sulla retina del soggetto. Lo strumento occhi rossi consente di eliminare questo
fastidioso inestetismo con un solo clic. Il pennello correttivo al volo consente di rimuovere facilmente imperfezioni, oggetti
indesiderati da uno sfondo uniforme e altri difetti. In questa esercitazione apprenderete a eliminare l’effetto occhi rossi e
altre imperfezioni.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 16
Guida utente
Selezionate lo strumento bacchetta magica e fate clic in un punto qualsiasi dello sfondo. Il riquadro di selezione che
circonda lo sfondo indica che questo è ora modificabile. Provate a trascinare un pennello sull’intera immagine per
controllare che sia selezionato solo lo sfondo e non l’oggetto.
2. Invertite la selezione.
Poiché selezionare lo sfondo è semplice, invertire la selezione è il metodo più immediato per selezionare l’oggetto. Scegliete
Selezione > Inversa. Osservate come il bordo di selezione ora contorni l’oggetto.
Questa tecnica è particolarmente utile per selezionare oggetti che si stagliano con precisione sullo sfondo. Ora è possibile
modificare l’oggetto senza alterare lo sfondo. Scegliete Selezione > Deseleziona per provare un altro strumento.
Lo strumento lazo magnetico è particolarmente indicato per le selezioni libere, poiché ricalca il contorno dell’oggetto, ed è
più efficace sulle aree con contorni chiaramente definiti.
Mentre lo trascinate, lo strumento inserisce punti di ancoraggio, che possono essere rimossi premendo Canc. Per terminare
il bordo della selezione, fate clic sul punto di ancoraggio di partenza (o fate doppio clic). Provate a spostare la selezione con
lo strumento sposta. Scegliete Modifica > Annulla per riportare la selezione nella posizione originaria. Quindi scegliete
Selezione > Deseleziona per deselezionare l’oggetto.
La palette Livelli dovrebbe essere visibile per impostazione predefinita. Se non lo è, fate clic su Finestra > Livelli. La palette
Livelli visualizza tutti i livelli di cui è composta l’immagine e una miniatura dei relativi contenuti.
Nella palette Livelli, fate doppio clic sul livello di sfondo. Fate clic su OK nella finestra di dialogo Nuovo livello.
Ora potete visualizzare o nascondere il livello. Fate clic sull’icona occhio accanto a un livello. Osservate che l’icona scompare
e il livello viene nascosto. Fate nuovamente clic sulla casella vuota dell’icona. L’icona occhio e il contenuto del livello
riappaiono.
Fate clic e tenete premuto il pulsante del mouse sullo strumento selezione rettangolare, quindi selezionate lo strumento
selezione ellittica dal menu a comparsa. Tenete premuto il tasto Maiusc per applicare una selezione circolare, quindi
trascinate un’area dell’immagine. Nella palette Livelli, fate clic su Aggiunge una maschera di livello.
A questo punto resta visibile solo l’area selezionata. Potete cambiare l’area visibile spostando la maschera sull’immagine.
Fate clic sull’icona di collegamento per scollegare la maschera dal livello. Selezionate lo strumento sposta, quindi fate clic
nella maschera e trascinatela per riposizionarla. Quando la maschera è posizionata correttamente, fate clic sull’icona di
collegamento per collegare nuovamente la maschera e il livello. Spostando il livello, la maschera si sposterà insieme a esso.
6. Riordinate i livelli.
Trascinate il nuovo livello sotto gli altri. Cambiando l’ordine di sovrapposizione dei livelli potete far apparire determinate
parti dell’immagine davanti o indietro ad altri livelli.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 21
Guida utente
Per modificare il testo, selezionatelo con lo strumento testo e modificate le opzioni desiderate nella barra delle opzioni. Per
spostare il testo, selezionate lo strumento sposta e trascinate il testo.
Nella palette Livelli potete vedere gli effetti usati per ciascun livello facendo clic sul triangolo nero accanto al pulsante Stile
livello. L’icona occhio visualizzata accanto a ogni stile di livello attiva/disattiva gli stili: facendo clic su di essa è possibile
applicare uno stile o rimuoverlo dal livello.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 22
Guida utente
In primo luogo aggiungerete delle forme per creare uno sfondo più interessante.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 23
Guida utente
Prima di selezionare una forma personale potete caricarne altre nella palette a comparsa Forme personali. Fate clic sul
triangolo nero e scegliete Gestione predefiniti dal menu visualizzato. Accertatevi che nel menu a comparsa Tipo predefinito
della finestra di dialogo Gestione predefiniti sia presente la voce Forme Personali, quindi fate clic su Carica. Selezionate la
cartella Forme personali (percorso predefinito: Adobe Photoshop CS2/Predefiniti/Forme personali) e selezionate Tutte.
Fate clic su Carica per caricare l’intero set delle forme personali. In questo modo, tutte le forme già pronte vengono caricate
nella palette Forme personali.
Poiché la forma vettoriale si trova sul proprio livello, spostarla o ridimensionarla senza modificare altri elementi
dell’immagine non presenta alcuna difficoltà Selezionate il livello, quindi usate lo strumento sposta per spostare la forma o
scegliete Modifica > Trasformazione libera per ridimensionarla, ruotarla, rifletterla o inclinarla.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 25
Guida utente
Prima di selezionare un pattern potete caricarne altri alla palette a comparsa Pattern. Fate clic sul triangolo nero in alto a
destra nella palette a comparsa Pattern e scegliete Gestione predefiniti dal menu visualizzato. Accertatevi che nel menu a
comparsa Tipo predefinito della finestra di dialogo Gestione predefiniti sia presente la voce Pattern, quindi fate clic su
Carica. Aprite la cartella Pattern (percorso predefinito: Adobe Photoshop CS2 /Predefiniti/Pattern) e selezionate il pattern
desiderato. Fate clic su Carica per aggiungere i pattern selezionati all’elenco presente in Gestione predefiniti, quindi su
Chiudi per chiudere la finestra di dialogo.
Selezionate un pattern nella finestra di dialogo Riempimento pattern, quindi fate clic su OK per applicarlo alla forma
personale. Per riportare la forma a una tinta unita o colorarla con una sfumatura, scegliete nuovamente Livello > Cambia
contenuto livello, quindi selezionate Tinta unita o Sfumatura.
Per fondere la forma e l’effetto di livello con gli altri livelli dell’immagine, scegliete un metodo di fusione dal relativo menu,
in alto a sinistra nella palette Livelli. Per rimuovere un effetto di livello, selezionate l’icona Effetto livello (la “f ” dentro il
cerchio) nella palette Livelli e trascinatela sopra l’icona cestino sul fondo della palette Livelli.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 26
Guida utente
Nota: per ottenere risultati ottimali, accertatevi che sia stato creato il profilo corretto per il monitor e che questo sia calibrato
correttamente.
Nell’area Stampa, selezionate l’opzione Documento. In questa riga è indicato il profilo corrente dell’immagine.
Se volete che Photoshop gestisca la conversione dei colori nello spazio cromatico della stampante, nell’area Opzioni scegliete
Consenti a Photoshop di determinare i colori dal menu a comparsa Trattamento del colore.
Nota: quando appare la finestra di dialogo del driver di stampa, accertatevi di disattivare la gestione del colore della stampante,
in modo che le impostazioni del driver non entrino in conflitto con quelle di gestione del colore di Photoshop.
Poiché avete scelto che sia Photoshop a convertire i colori nel profilo della stampante, accertatevi di disattivare la gestione
del colore da parte del driver di stampa. Per alcuni driver occorre selezionare l’opzione Nessuna gestione del colore. Se non
disattivate la gestione del colore da parte del driver di stampa otterrete risultati imprevedibili.
In questa esercitazione avete appreso a stampare un’immagine mediante un profilo della stampante. Per ottenere i risultati
desiderati in fase di stampa, può essere utile anche apprendere a visualizzare le immagini in anteprima e correggerle tramite
prove colori a monitor. Per ulteriori informazioni consultate “Effettuare le prove colore a video” a pagina 233.
28
Selezionate Aiuto > Schermata introduttiva per visualizzare la finestra, se non è già aperta.
L’area di lavoro
L’area di lavoro di Photoshop e ImageReady è organizzata in modo da permettervi di pensare solo alla creazione e
all’elaborazione delle immagini.
A D
B E
C
F
G H
Area di lavoro di Photoshop
A. Barra dei menu B. Barra delle opzioni C. Finestra degli strumenti D. Passa a Bridge E. Area riservata alle palette F. Palette G. Barra di
stato H. Area dell’immagine attiva
Finestra degli strumenti Contiene gli strumenti per creare e modificare le immagini.
Area dell’immagine attiva Visualizza il file attivo aperto. La finestra contenente un file aperto è chiamata anche finestra del
documento.
Area riservata alle palette Consente di organizzare le palette nell’area di lavoro.
Palette Permettono di controllare e modificare le immagini. Potete personalizzare la posizione delle palette nell’area di
lavoro. In Photoshop, potete inoltre visualizzare, nascondere o aggiungere colore alle voci dei menu delle palette.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 29
Guida utente
In Photoshop, potete modificare la dimensione dei caratteri del testo della barra delle opzioni, delle palette e delle
descrizioni dei comandi.
La barra di stato
La barra di stato è posizionata in fondo a ogni finestra del documento e mostra informazioni utili, come la percentuale di
ingrandimento e le dimensioni del file corrente per l’immagine attiva, oltre a brevi istruzioni sullo strumento selezionato.
La barra di stato contiene inoltre le informazioni su Version Cue, quando è attivato.
Nota: in ImageReady, se la finestra del documento è sufficientemente ampia, vengono visualizzati due riquadri di
informazioni, che consentono di esaminare contemporaneamente due serie di dati sull’immagine. Potete anche controllare
eventuali informazioni aggiunte al file riguardanti l’autore e il copyright. Tali informazioni comprendono i dati standard e le
filigrane Digimarc. Photoshop esamina automaticamente le immagini aperte per individuare eventuali filigrane grazie al plug-
in Digimarc Rivela filigrana. Quando viene rilevata una filigrana, Photoshop visualizza un simbolo di copyright nella barra
del titolo della finestra dell’immagine e aggiorna la sezione Copyright e URL della finestra Info file.
Dimensioni memoria Informazioni sulla quantità di RAM e sullo spazio sul disco impiegati per elaborare l’immagine. Il
numero a sinistra corrisponde alla quantità di memoria attualmente impiegata dal programma per mostrare tutte le
immagini aperte. Il numero a destra rappresenta la quantità totale di RAM disponibile per elaborare le immagini.
Efficienza Percentuale di tempo effettivamente dedicato all’esecuzione di operazioni (anziché alla scrittura e lettura su disco
di memoria virtuale). Un valore inferiore al 100% indica che Photoshop usa il disco di memoria virtuale e quindi è
rallentato.
Tempo Tempo necessario per completare l’ultima operazione.
Esposizione a 32 bit Opzione per regolare l’immagine di anteprima in modo da visualizzare sul monitor immagini HDR
(High Dynamic Range) con 32 bit per canale. Il cursore è disponibile solo quando la finestra del documento visualizza
un’immagine HDR.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 30
Guida utente
Fate clic in qualsiasi punto dell’area con le informazioni sul file della barra di stato per vedere un’anteprima in miniatura
del documento che mostri come il documento (nella sua attuale dimensione immagine) sarà stampato in base al formato
di stampa selezionato.
Fate clic sull’area con le informazioni sul file della barra di stato per vedere un’anteprima in miniatura della stampa dell’immagine.
Consultate anche
“Progetti gestiti da Version Cue” a pagina 102
Forza filigrana La forza della filigrana digitale Digimarc, se presente, nell’immagine ottimizzata.
Originale in byte La dimensione, espressa in byte, dell’immagine originale con un unico livello.
Salvataggi ottimizza La percentuale di riduzione dell’immagine ottimizzata, seguita dalla differenza in byte tra le
dimensioni originali e quelle ottimizzate.
Impostazioni di output Impostazioni dell’output che regolano il modo in cui i file HTML vengono formattati, i file e le
sezioni vengono nominati e le immagini di sfondo sono gestite quando si salva un’immagine ottimizzata.
Dimensione/Tempo caricamento La dimensione del file dell’immagine ottimizzata e il tempo di caricamento stimato, in
base alla velocità del modem selezionato.
Nota: i tempi di caricamento possono variare secondo il traffico su Internet e i protocolli di compressione del modem. Il valore
visualizzato è approssimativo.
Consultate anche
“Aggiungere informazioni digitali di copyright” a pagina 620
Quando installate Photoshop o ImageReady, eventuali applicazioni Adobe per l’elaborazione di grafica e file HTML già
presenti nel sistema vengono aggiunte al sottomenu Passa a. Potete aggiungere al sottomenu Passa a anche altre
applicazioni, compresi programmi di altri produttori.
Quando passate a un’applicazione per l’elaborazione di grafica, il file originale viene aperto nell’applicazione di destinazione.
Quando passate a un editor HTML, il file ottimizzato e il file HTML vengono salvati e aperti nell’applicazione di
destinazione. Se l’immagine è suddivisa in sezioni, vengono inclusi tutti i file che compongono l’immagine. Potete
impostare un’opzione affinché i file siano aggiornati automaticamente quando passate a Photoshop o a ImageReady dopo
aver modificato i file in un’altra applicazione.
Palette e menu
Per usare le palette
❖ Le palette permettono di controllare e modificare il vostro lavoro. Potete personalizzare la disposizione predefinita delle
palette nei modi seguenti:
• Per nascondere o mostrare tutte le palette, comprese la finestra degli strumenti e la barra delle opzioni, premete Tab. Per
nascondere o mostrare tutte le palette, ad eccezione della finestra degli strumenti, premete Maiusc + Tab.
• Per visualizzare il menu di una palette, fate clic sul triangolo nell’angolo in alto a destra della palette.
• Per cambiare le dimensioni di una palette, trascinate un angolo della palette (Windows) o la casella di
ridimensionamento nell’angolo in basso a destra (Mac OS). Alcune palette, ad esempio la palette Colori, non sono
ridimensionabili mediante trascinamento.
• Per ridurre un gruppo di palette in modo da visualizzarne solo i titoli, fate doppio clic sulla linguetta di una palette o fate
clic sulla casella di riduzione (Windows) o sul pulsante di zoom (Mac OS). Il menu di una palette ridotta può comunque
essere aperto.
A B
Usare le palette
A. Fate clic per ridurre o espandere una palette in Mac OS B. Fate clic per ridurre o espandere una palette in Windows C. Fate clic per
visualizzare il menu della palette
• Per visualizzare una palette in primo piano rispetto alle altre palette del gruppo, fate clic sulla linguetta della palette.
• Per spostare un intero gruppo di palette, trascinate la barra del titolo.
• Per ridisporre o separare un gruppo di palette, trascinate la linguetta di una palette. Se trascinate una palette fuori da un
gruppo esistente, verrà creato un nuovo gruppo.
• Per spostare una palette in un altro gruppo, trascinatene la linguetta in quel gruppo.
• Per agganciare le palette in modo da spostarle insieme, trascinate la linguetta di una palette in fondo a un’altra palette.
• Per spostare un intero gruppo di palette agganciate, trascinate la barra del titolo.
• Per riportare le palette alle loro dimensioni e posizioni predefinite, scegliete Finestra > Area di lavoro > Ripristina
posizioni palette (Photoshop) o Finestra > Area di lavoro > Posizioni palette predefinite (ImageReady).
• (ImageReady) Per mostrare o nascondere le opzioni delle palette con opzioni nascoste (quali le palette Ottimizza,
Opzioni livello e Sezione), fate clic sull’icona a doppio triangolo sulla linguetta della palette per scorrere le visualizzazioni
disponibili, o scegliete Mostra opzioni o Nascondi opzioni dal menu della palette.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 33
Guida utente
Palette di ImageReady
A. Fate clic per mostrare le opzioni della palette B. Fate clic per mostrare le opzioni del set di opzioni
L’area riservata alle palette è disponibile solo se la risoluzione del monitor è superiore a 800 x 600 pixel (risoluzione
consigliata: 1024 x 768 pixel).
Fate clic sulla linguetta di una palette per usarla nell’area riservata. La palette rimane aperta finché non fate clic al suo
esterno o sulla sua linguetta.
Per immettere valori nelle palette, nelle finestre di dialogo e nella barra delle opzioni dello
strumento
❖ Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Digitate un valore nella casella di testo, quindi premete Invio o A capo (solo Mac OS).
• Trascinate il cursore.
• (Photoshop) Spostate il puntatore sul titolo di un cursore o di un cursore a comparsa. Quando il puntatore si trasforma
in un dito, trascinate il cursore a scorrimento a sinistra o a destra. Questa funzione è disponibile solo per i cursori e i
cursori a comparsa selezionati.
• Trascinate il quadrante.
• Fate clic sui pulsanti freccia nella palette per aumentare o diminuire il valore.
• (Windows) Fate clic nel campo e utilizzate il tasto freccia su e il tasto freccia giù sulla tastiera per aumentare o diminuire
il valore.
• Selezionate un valore nel menu associato alla casella di testo.
A B C
D E
Modi di immettere i valori numerici
A. Menu freccia B. Cursore a scorrimento C. Casella di testo D. Quadrante E. Cursore
ADOBE PHOTOSHOP CS2 34
Guida utente
Consultate anche
“I cursori a scorrimento” a pagina 34
I cursori a comparsa
Alcune palette, finestre di dialogo e barre delle opzioni contengono impostazioni regolabili con un cursore a scorrimento
(ad esempio l’opzione Opacità nella palette Livelli). Se accanto alla casella di testo compare un triangolo, fatevi clic sopra
per attivare il cursore a scorrimento. Posizionate il puntatore sul triangolo accanto all’impostazione, tenete premuto il
pulsante del mouse e trascinate il cursore o il raggio dell’angolo sul valore desiderato. Per chiudere la casella del cursore, fate
clic all’esterno oppure premete Invio. Per annullare le modifiche, premete il tasto Esc.
Per aumentare o diminuire i valori di incrementi del 10% quando la casella del cursore è aperta, tenete premuto Maiusc e
premete il tasto freccia su o freccia giù.
(Photoshop) Potete anche “far scorrere” alcuni cursori. Se ad esempio posizionate il puntatore sulla parola “Riempimento”
o “Opacità” nella palette Livelli, il puntatore assume la forma di una mano. Spostate quindi il puntatore verso sinistra o
verso destra per modificare la percentuale di riempimento od opacità.
I cursori a scorrimento
In alcune palette, finestre di dialogo e barre delle opzioni, potete trascinare i cursori a scorrimento per modificare i valori
delle opzioni. Questi cursori restano nascosti finché non posizionate il puntatore sul titolo dei cursori e dei cursori a
comparsa. Quando il puntatore assume la forma di un dito, potete trascinare il cursore a destra o a sinistra. Tenete premuto
Maiusc mentre trascinate per accelerare la velocità di scorrimento di 10 volte.
Passando sul titolo di un cursore o un cursore a comparsa, viene visualizzato il cursore a scorrimento
Le palette a comparsa
Con le palette a comparsa si accede facilmente alle opzioni disponibili per pennelli, campioni, sfumature, stili, pattern,
contorni e forme. Le palette a comparsa possono essere personalizzate: potete rinominarne ed eliminarne gli elementi o
caricare, salvare e sostituire le librerie. Inoltre, potete cambiare il modo in cui le palette sono visualizzate: per nome, con
miniature o in entrambi i modi.
Fate clic sulla miniatura di uno strumento nella barra delle opzioni per visualizzare la palette a comparsa corrispondente.
Fate clic su una voce della palette a comparsa per selezionarla.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 35
Guida utente
A B
Nota: potete inoltre cancellare una voce di una palette a comparsa tenendo premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e
facendo clic sulla voce.
Strumenti
Gli strumenti e la finestra degli strumenti
Al primo avvio dell’applicazione, sul lato sinistro dello schermo appare la finestra degli strumenti. Per spostare la finestra
degli strumenti, trascinate la barra del titolo. Potete inoltre mostrare o nascondere la finestra degli strumenti scegliendo
Finestra > Strumenti.
Le opzioni di alcuni strumenti appaiono nella barra delle opzioni contestuale. Si tratta degli strumenti per scrivere testo e
annotazioni, selezionare, pitturare, disegnare, campionare, modificare, spostare e visualizzare le immagini. Altri strumenti
consentono di modificare i colori di primo piano e di sfondo, accedere ad Adobe Online, scegliere il metodo di disegno e
passare da Photoshop a ImageReady (e viceversa).
Potete espandere alcuni strumenti per visualizzare gli strumenti nascosti che si trovano sotto. Un piccolo triangolo in basso
a destra dell’icona dello strumento indica la presenza di strumenti nascosti.
Posizionando il puntatore su uno strumento, potete visualizzare le informazioni che lo riguardano. Il nome dello strumento
compare all’interno di una descrizione comandi sotto il puntatore. Alcune descrizioni comandi contengono anche altre
informazioni sullo strumento.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 37
Guida utente
Consultate anche
“Galleria degli strumenti di selezione” a pagina 38
Gli strumenti selezione Lo strumento sposta Gli strumenti lazo Lo strumento bacchetta
consentono di selezionare consente di spostare selezioni, consentono di effettuare magica consente di
aree rettangolari, ellittiche, livelli e guide. selezioni a mano libera, selezionare aree di colori
righe singole e colonne poligonali (con bordi retti) e simili.
singole. magnetiche* (calamitate).
Lo strumento timbro clone Lo strumento timbro con Lo strumento gomma Lo strumento gomma per
consente di colorare con il pattern* consente di colorare cancella i pixel e ripristina sfondo* cancella per
campione di un’immagine. con una parte di immagine parti dell’immagine trascinamento le aree
come pattern. precedentemente salvate. rendendole trasparenti.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 39
Guida utente
Gli strumenti di selezione Gli strumenti testo Gli strumenti maschera Gli strumenti penna*
tracciato* consentono di consentono di inserire testo testo* consentono di creare consentono di disegnare
effettuare selezioni in base a in un’immagine. una selezione con la forma tracciati con bordi morbidi.
una forma o un segmento con del testo.
punti di ancoraggio, linee di
direzione e punti di
direzione.
Gli strumenti annotazione* Lo strumento contagocce Lo strumento misura* Lo strumento mano sposta
consentono di inserire note e consente di campionare i consente di misurare un’immagine nella sua
annotazioni audio nelle colori di un’immagine. distanze, posizioni e angoli. finestra.
immagini.
Lo strumento zoom
ingrandisce e riduce la
visualizzazione di
un’immagine.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 41
Guida utente
Nota: in ImageReady, fate clic sul triangolo rivolto verso il basso in fondo all’elenco di strumenti nascosti per visualizzare una
palette degli strumenti fluttuante. Fate clic sul pulsante in alto a destra (Windows) o in alto a sinistra (Mac OS) della palette
fluttuante per chiuderla.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 42
Guida utente
Fate clic sul triangolo per visualizzare una palette degli strumenti fluttuante
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Generale (Windows) o Photoshop > Preferenze > Generale (Mac OS).
2 Scegliete Usa tasto Maiusc. per scambiare strumento.
I puntatori di strumenti
Nella maggior parte dei casi, il puntatore di uno strumento è uguale all’icona che rappresenta quello strumento. Il puntatore
è visualizzato quando selezionate lo strumento. Il puntatore predefinito per gli strumenti di selezione è la crocetta , per
lo strumento testo, il puntatore predefinito è a forma di I , mentre per gli strumenti di pittura il puntatore è l’icona della
dimensione pennello.
Ogni puntatore predefinito ha un diverso punto di attivazione, da cui inizia l’effetto o l’azione sull’immagine. Con la maggior
parte degli strumenti potete usare cursori di precisione, ossia crocette centrate attorno al punto di attivazione.
Dimensione pennello (solo i cursori di pittura) I cursori degli strumenti di pittura hanno l’aspetto di pennelli che
rappresentano la dimensione del pennello usato in quel momento. Per pennelli molto grandi, i puntatori Dimensione
pennello potrebbero non essere visualizzati.
3 (Photoshop) Selezionate le opzioni del cursore pennello se avete scelto Dimensione pennello come impostazione per il
puntatore.
Normale Il contorno del puntatore corrisponde circa al 50% dell’area su cui agirà lo strumento. Questa opzione mostra i
pixel che saranno più visibilmente interessati.
Dimensione reale Il contorno del puntatore corrisponde quasi al 100% dell’area su cui agirà lo strumento e a quasi tutti i
pixel che saranno interessati.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 43
Guida utente
Mostra sempre cursori precisi Visualizza delle crocette al centro della forma del pennello.
• (Photoshop) Gomma, matita, pennello, pennello correttivo, timbro, timbro con pattern, sfumino, sfoca, contrasta,
scherma, brucia e spugna.
• (ImageReady) Pennello, matita e gomma.
Le opzioni Altri cursori controllano i puntatori per i seguenti strumenti:
• (Photoshop) Selezione, lazo, lazo poligonale, bacchetta magica, taglierina, sezione, toppa, contagocce, penna, sfumatura,
linea, secchiello, lazo magnetico, penna magnetica, penna mano libera, misura e campionatore del colore.
• (ImageReady) Selezione, lazo, bacchetta magica, contagocce, secchiello e sezione.
Con alcuni puntatori, per passare dai cursori standard a quelli precisi, occorre premere il tasto Bloc Maiusc.
È possibile spostare la barra delle opzioni nell’area di lavoro mediante la barra di spostamento o agganciarla al lato superiore
o inferiore dello schermo. Le descrizioni comandi appaiono quando posizionate il puntatore sugli strumenti. Per
visualizzare o nascondere la barra delle opzioni, scegliete Finestra > Opzioni.
A B
Barra delle opzioni dello strumento lazo
A. Barra di spostamento B. Descrizione
(Photoshop) Per riportare gli strumenti alle impostazioni predefinite, fate clic con il pulsante destro del mouse (Windows)
o tenendo premuto Ctrl (Mac OS) sull’icona dello strumento sulla barra delle opzioni, quindi scegliete Ripristina strumento
o Ripristina tutti gli strumenti dal menu di scelta rapida.
(ImageReady) Per riportare gli strumenti alle impostazioni predefinite, scegliete Modifica > Preferenze > Generale
(Windows), o scegliete ImageReady > Preferenze > Generale (Mac OS), quindi fate clic su Ripristina tutti gli strumenti.
Per ulteriori informazioni sull’impostazione delle opzioni di uno strumento specifico, cercate il nome dello strumento
nell’Aiuto di Photoshop.
Per selezionare uno strumento predefinito, fate clic sul selettore Strumenti predefiniti nella barra delle opzioni, e selezionate
uno strumento predefinito dalla palette a comparsa. Potete inoltre scegliere Finestra > Strumenti predefiniti e selezionarne
uno nella palette Strumenti predefiniti.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 44
Guida utente
Mostra strumenti predefiniti correnti Mostra soltanto i predefiniti dello strumento attivo. Potete inoltre selezionare
l’opzione Solo strumento attivo nella palette a comparsa Strumenti predefiniti.
Solo testo, Elenco breve o Elenco lungo Determina quanti predefiniti saranno visualizzati nella palette a comparsa.
Nota: per creare, caricare e gestire le librerie di strumenti predefiniti, consultate “Le palette a comparsa” a pagina 34 e “Gestione
predefiniti” a pagina 60.
Usare i file
Per chiudere le finestre
❖ Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete File > Chiudi per chiudere la finestra attiva.
• (Photoshop) Scegliete File > Chiudi tutto per chiudere tutte le finestre.
• (ImageReady e Windows) Scegliete Finestra > Ordina > Chiudi tutto per chiudere tutte le finestre.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 45
Guida utente
Visualizzare le immagini
Per cambiare la modalità dello schermo
Con le opzioni disponibili potete visualizzare le immagini sull’intero schermo. Potete mostrare o nascondere la barra dei
menu, la barra del titolo e le barre di scorrimento. Sono disponibili le seguenti opzioni:
• Standard è l’opzione predefinita, in cui sono visibili barre dei menu, barre di scorrimento e altri elementi dello schermo.
• Schermo intero con barra dei menu amplia la visualizzazione dell’immagine, ma la barra dei menu rimane visibile.
• (Photoshop) In modalità Schermo intero potete comunque spostare l’immagine sullo schermo per visualizzarne diverse
aree.
A
B
C
D E F G
Palette Navigatore
A. Pulsante del menu della palette B. Miniatura del disegno C. Zona di anteprima di riferimento D. Casella di testo Zoom E. Pulsante Zoom
out F. Cursore di zoom G. Pulsante Zoom in
Nota: quando usate lo strumento zoom o zoom out, ad ogni clic l’immagine viene ingrandita o ridotta secondo la percentuale
predefinita successiva, e la visualizzazione viene centrata intorno al punto in cui fate clic. Raggiunto l’ingrandimento massimo
del 1600% o la dimensione minima di 1 pixel, il centro dello strumento zoom appare vuoto.
• Selezionate lo strumento zoom e trascinate un rettangolo tratteggiato, chiamato riquadro di selezione, intorno all’area da
ingrandire. Per spostare il riquadro di selezione all’interno dell’immagine, tenete premuta la barra spaziatrice e
continuate a trascinare il riquadro finché sarà nella posizione desiderata.
• Scegliete Visualizza > Zoom in o Visualizza > Zoom out. Raggiunto il livello massimo di ingrandimento o riduzione, il
comando è visualizzato in grigio.
• Impostate il livello dello zoom nell’angolo in basso a sinistra della finestra del documento o nella palette Navigatore
(Photoshop).
• Per visualizzare un file al 100%, scegliete Visualizza > Pixel reali (Photoshop) o Visualizza > Dimensione reale
(ImageReady).
• Per modificare la visualizzazione affinché rientri nella finestra del documento, scegliete Visualizza > Adatta allo
schermo.
(Photoshop) Se il mouse ha una rotellina di scorrimento, potete usarla per ingrandire o ridurre dopo aver selezionato lo
strumento zoom. Scegliete Modifica > Preferenze > Generale (Windows) o Photoshop > Preferenze > Generale (Mac OS)
e scegliete l’opzione Zoom con rotellina scorrimento per abilitare questa funzione.
La parte dell’immagine racchiusa dalla selezione dello zoom appare con il massimo ingrandimento possibile. Per spostare
la selezione all’interno dell’immagine in Photoshop, tracciate una selezione e tenete premuta la barra spaziatrice mentre la
spostate.
Nota: per ridimensionare automaticamente la finestra quando si usano le scelte rapide da tastiera per ridurre o ingrandire,
selezionate Modifica > Preferenze > Generale (Windows) o Photoshop > Preferenze > Generale (Mac OS), quindi scegliete
l’opzione Zoom ridimensiona finestre e fate clic su OK.
(ImageReady) La finestra documento consente di passare agevolmente dalla vista originale a quella ottimizzata di
un’immagine tramite le linguette, nonché di visualizzare contemporaneamente l’immagine originale e più versioni
dell’immagine ottimizzata.
Affianca in orizzontale o Affianca in verticale Visualizza le finestre una accanto all’altra. Man mano che chiudete le
immagini, le finestre aperte vengono ridimensionate in modo da adattarsi allo spazio disponibile.
(Windows) Disponi icone Allinea le finestre, visualizzate come immagini ridotte, lungo il margine inferiore dello schermo.
(Photoshop) Potete usare l’opzione Scorri tutte le finestre dello strumento mano per scorrere tutte le immagini aperte.
Selezionate questa opzione nella barra delle opzioni e trascinate in un’immagine per scorrere tutte le immagini visibili.
2 Scegliete Finestra > Ordina > Affianca orizzontale o Affianca verticale per visualizzare le immagini una accanto all’altra.
3 Selezionate lo strumento mano ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete Scorri tutte le finestre nella barra delle opzioni, quindi trascinate per visualizzare un’altra area di una delle
immagini.
• Scegliete Finestra > Ordina > Corrispondenza posizione, tenete premuto il tasto Maiusc e fate clic o trascinate un’area in
una delle immagini. Le altre immagini vengono calamitate all’area corrispondente.
Senza Corrispondenza zoom e posizione (in alto) e con Corrispondenza zoom e posizione (in basso) selezionato
La palette Info
Oltre alle informazioni cromatiche relative alla posizione del puntatore, la palette Info include altre utili informazioni,
secondo lo strumento in uso. In Photoshop, la palette Info visualizza inoltre un suggerimento su come usare lo strumento
selezionato, dà informazioni sullo stato del documento e può visualizzare i valori a 8, 16 o 32 bit.
• Con le finestre di dialogo per la regolazione del colore (ad esempio Curve), la palette Info mostra i valori cromatici
(precedenti e successivi alla regolazione) dei pixel che si trovano sotto il puntatore e i campionatori di colore.
• Se l’opzione Mostra suggerimenti strumenti è attivata, vedrete alcuni suggerimenti su come usare lo strumento
selezionato nella finestra degli strumenti.
• A seconda dell’opzione selezionata, la palette Info visualizza alcune informazioni di stato, come la dimensione del
documento, il profilo del documento, le dimensioni dell’immagine, le dimensioni della memoria, l’efficienza, il tempo e
lo strumento corrente.
(ImageReady) La palette Info presenta le seguenti informazioni:
Consultate anche
“Visualizzare i valori cromatici dei pixel” a pagina 252
1 (Facoltativo) Per visualizzare la palette Info, eseguite una delle seguenti operazioni:
• Fate clic sulla linguetta della palette Info se è agganciata ad altre palette.
• Selezionate Finestra > Informazioni. Nella parte inferiore della palette Info vengono visualizzate le informazioni sul file
dell’immagine. Potete modificare le informazioni visualizzate facendo clic sul triangolo nell’angolo in alto a destra della
palette e scegliendo Opzioni palette dal menu della palette.
2 (Facoltativo, Photoshop) Impostate le opzioni per le informazioni da visualizzare nella palette Info eseguendo una delle
seguenti operazioni:
• Scegliete Opzioni palette dal menu della palette Info e specificate le opzioni nella finestra di dialogo Opzioni palette.
• Fate clic su un’icona del contagocce e scegliete le opzioni di visualizzazione dal menu a comparsa. Potete inoltre usare il
menu a comparsa per specificare se la palette Info deve visualizzare valori a 8, 16 o 32 bit.
• Fate clic sull’icona delle coordinate del cursore e scegliete un’unità di misura.
3 Selezionate uno strumento.
4 Per usare lo strumento, spostate il puntatore sull’immagine o trascinatelo sull’immagine. Possono comparire le seguenti
informazioni, a seconda dello strumento usato:
Visualizza i valori numerici per il colore che si trova sotto il puntatore.
Visualizza le coordinate x e y del puntatore.
Visualizza la larghezza (L) e l’altezza (A) del riquadro di selezione o della forma mentre trascinate, o la larghezza e
l’altezza di una selezione attiva.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 52
Guida utente
Inchiostro totale Visualizza la percentuale totale di tutti gli inchiostri CMYK nella posizione corrente del puntatore, in base
ai valori impostati nella finestra Impostazioni CMYK.
Opacità Visualizza l’opacità del livello corrente. Questa opzione non si applica allo sfondo.
Potete inoltre impostare le opzioni di rilevamento facendo clic sull’icona del contagocce nella palette Info. Oltre alle opzioni
Primo rilevamento colore, potete anche visualizzare i valori a 8, 16 o 32 bit.
3 Per Secondo rilevamento colore, scegliete una delle opzioni di visualizzazione tra quelle riportate al punto 2. Inoltre,
potete fare clic sull’icona del contagocce nella palette Info e scegliere le opzioni di rilevamento dal menu a comparsa.
Fate clic sull’icona del contagocce e scegliete una modalità di rilevamento dal menu a comparsa
Dimensioni memoria virtuale Visualizza le informazioni sulla quantità di RAM e sullo spazio sul disco impiegati per
elaborare l’immagine. Il numero a sinistra corrisponde alla quantità di memoria attualmente impiegata dal programma per
mostrare tutte le immagini aperte. Il numero a destra rappresenta la quantità totale di RAM disponibile per elaborare le
immagini.
Efficienza Visualizza la percentuale di tempo effettivamente dedicato all’esecuzione di operazioni (anziché alla scrittura e
lettura su disco di memoria virtuale). Un valore inferiore al 100% indica che Photoshop usa il disco di memoria virtuale e
quindi è rallentato.
Tempo Visualizza il tempo impiegato per completare l’ultima operazione.
6 (Facoltativo) Scegliete Mostra suggerimenti strumenti per visualizzare le informazioni su come usare lo strumento
selezionato in fondo alla palette Info.
7 Fate clic su OK.
Per modificare le unità di misura, fate clic sull’icona a croce nella palette Info e scegliete dal menu.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 53
Guida utente
Per riportare l’origine del righello al valore predefinito, fate doppio clic sull’angolo superiore sinistro.
Consultate anche
“Per usare l’effetto calamita” a pagina 57
Tradizionale Usa 72,27 punti per pollice, la misura tradizionalmente usata per la stampa.
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Unità di misura e righelli (Windows) o Photoshop > Preferenze > Unità di misura e
righelli (Mac OS).
2 Immettete i valori desiderati per Larghezza e Distanza.
Lo strumento misura
Lo strumento misura aiuta a posizionare immagini ed elementi in modo preciso. Lo strumento misura calcola la
distanza tra due punti qualsiasi nell’area di lavoro. Quando misurate in questo modo viene tracciato un segmento non
stampabile. La barra delle opzioni e la palette Info indicano:
Se il documento ha già una linea di misurazione, questa scomparirà se selezionate lo strumento misura.
Le guide e la griglia
Le guide e la griglia aiutano a posizionare immagini ed elementi con precisione. Le guide sono visualizzate sotto forma di
linee che si estendono sopra l’immagine. Le guide possono essere spostate e rimosse. Potete inoltre bloccarle, in modo da
non spostarle accidentalmente.
La griglia è utile per disporre gli elementi in modo simmetrico. Per impostazione predefinita, la griglia appare sotto forma
di linee, ma può anche essere impostata come punti.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 55
Guida utente
• Le selezioni, i bordi delle selezioni e gli strumenti vengono calamitati dalle guide o dalla griglia quando si trovano entro
8 pixel di schermo (non dell’immagine). Anche le guide, se spostate, sono calamitate dalla griglia. Questa funzione può
essere attivata o disattivata.
• La spaziatura delle guide, nonché la visibilità e la possibilità di calamitare le guide e la griglia, possono essere impostate
per ogni immagine.
• La spaziatura della griglia, nonché il colore e lo stile di guide e griglia, sono invece uguali per tutte le immagini.
Potete usare le guide sensibili per allineare forme, sezioni e selezioni. Queste guide vengono visualizzate automaticamente
quando disegnate una forma o create una selezione o una sezione. Se necessario, potete nascondere le guide sensibili.
Le guide sensibili compaiono automaticamente per aiutarvi ad allineare forme, sezioni e selezioni.
Consultate anche
“Per creare le sezioni dalle guide” a pagina 516
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate dal righello verticale per creare una guida orizzontale.
• Trascinate dal righello verticale per creare una guida verticale.
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate dal righello orizzontale per creare una guida verticale.
• (Photoshop) Tenete premuto Maiusc e trascinate dal righello orizzontale o verticale per creare una guida calamitata alle
tacche del righello. Quando trascinate una guida, il puntatore diventa una freccia a due punte.
3 (Facoltativo) Per bloccare tutte le guide, scegliete Visualizza > Guide bloccate.
Consultate anche
“La palette Colori” a pagina 454
❖ Scegliete Visualizza > Effetto calamita. Una spunta indica che il comando è attivato.
Griglia Calamita alla griglia. Non potete attivare questa opzione se la griglia è nascosta.
Sezioni Calamita ai contorni delle sezioni. Non potete attivare questa opzione se le sezioni sono nascoste.
Per abilitare l’effetto calamita per una sola opzione, accertatevi che il comando Effetto calamita sia disattivato, quindi
scegliete Visualizza > Effetto calamita con e scegliete un’opzione. L’effetto calamita viene attivato per l’opzione selezionata e
disattivato per tutte le altre.
Nascondere gli extra significa solo evitare di visualizzarli. Le opzioni corrispondenti rimangono attive.
❖ Scegliete Finestra > Area di lavoro ed effettuate una delle seguenti opzioni:
• Per passare a un’area di lavoro, scegliete un’area di lavoro dal sottomenu.
(Photoshop) Assegnate scelte rapide da tastiera a ciascuna area di lavoro per navigare più rapidamente tra le diverse aree.
• (ImageReady) Per passare a un’area di lavoro predefinita per creare immagini interattive o ottimizzare immagini per il
Web, scegliete Posizioni palette per interattività o Posizioni palette per ottimizzazione.
• Per cancellare un’area di lavoro personalizzata, scegliete Elimina area di lavoro, selezionate l’area di lavoro da eliminare
e fate clic su Elimina.
• (Photoshop) Per ripristinare palette, scelte rapide e menu alle posizioni e agli stati originali, scegliete Area di lavoro
predefinita.
• Per ripristinare le palette alle posizioni predefinite, scegliete Ripristina posizioni palette (Photoshop) o Posizioni palette
predefinite (ImageReady).
• (Photoshop) Per ripristinare i menu ai valori predefiniti di Photoshop, scegliete Ripristina menu.
• (Photoshop) Per ripristinare le scelte rapide da tastiera ai valori predefiniti di Photoshop, scegliete Ripristina scelte rapide
da tastiera.
Consultate anche
“La personalizzazione delle scelte rapide da tastiera” a pagina 678
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Generale (Windows) o Photoshop > Preferenze > Generale (Mac OS).
2 Scegliete una dimensione dal menu Dimensione font interfaccia e fate clic su OK. Le modifiche vengono applicate al
successivo avvio di Photoshop.
1 Con l’area di lavoro nella configurazione da salvare, scegliete Finestra > Area di lavoro > Salva area di lavoro.
2 Immettete un nome per l’area di lavoro.
3 (Photoshop) In Acquisisci, selezionate una o più opzioni:
Posizioni palette Salva le posizioni delle palette correnti.
Consultate anche
“La personalizzazione delle scelte rapide da tastiera” a pagina 678
Menu della palette Consente di visualizzare, nascondere o aggiungere colore alle voci dei menu della palette.
7 Nella finestra di dialogo Salva, immettete un nome per il set e fate clic su Salva.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 60
Guida utente
Scelta di un colore per una voce di menu usando la finestra di dialogo Scelte rapide da tastiera e menu
Gestione predefiniti
Gestione predefiniti consente di gestire le librerie di pennelli, campioni, sfumature, stili, pattern, contorni, forme personali
e strumenti predefiniti forniti con Photoshop. Ad esempio, potete usare Gestione predefiniti per cambiare il set corrente di
elementi predefiniti o creare nuove librerie. Una volta caricata una libreria in Gestione predefiniti, potete accedere alle voci
della libreria dalla barra delle opzioni, dalle palette, da finestre di dialogo, ecc.
In generale, quando modificate un predefinito, Photoshop chiede di salvare le modifiche come nuovo predefinito, in modo
che sia il predefinito originale che quello modificato restino disponibili.
Ciascun tipo di libreria possiede la propria estensione di file e cartella predefinite. I file dei predefiniti sono installati
all’interno della cartella Predefiniti nella cartella dell’applicazione Adobe Photoshop CS2.
Per aprire Gestione predefiniti, scegliete Modifica > Gestione predefiniti. Scegliete un’opzione dal menu Tipo predefinito
per passare ad un tipo specifico di predefinito.
Potete regolare la configurazione dei predefiniti facendo clic sul pulsante del menu della palette e scegliendo una modalità
di visualizzazione dalla sezione superiore del menu:
Solo testo Visualizza il nome di ciascun predefinito.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 61
Guida utente
Miniature tratti Visualizza un tratto campione e una miniatura di ciascun pennello predefinito. Questa opzione è
disponibile solo per i pennelli predefiniti.
Nota: per eliminare un predefinito in Gestione predefiniti, selezionatelo e fate clic su Elimina. Potete anche usare il comando
Ripristina per ripristinare tutte le voci predefinite di una libreria.
• Per salvare un sottogruppo dell’elenco corrente come libreria, tenete premuto Maiusc e selezionate gli elementi da salvare.
2 Fate clic su Salva set, scegliete un’ubicazione e un nome file e fate clic su Salva.
Potete salvare la libreria ovunque. Tuttavia, se la salvate in Predefiniti nella cartella di Photoshop, al successivo avvio di
Photoshop il nome della libreria verrà visualizzato in fondo al menu della palette.
Preferenze
Le preferenze
Nel file delle preferenze di Adobe Photoshop CS sono memorizzate varie impostazioni del programma, comprese le opzioni
riguardanti la visualizzazione, il salvataggio dei file, i puntatori, le trasparenze, i plug-in e i dischi di memoria virtuale. La
maggior parte di queste opzioni è impostata nella finestra di dialogo Preferenze. Le impostazioni delle preferenze vengono
salvate ogni volta che uscite dall’applicazione.
Un funzionamento anomalo del programma può essere dovuto a preferenze danneggiate. Se sospettate che le preferenze
siano state danneggiate, ripristinatele alle impostazioni predefinite.
• (Mac OS) Scegliete Photoshop > Preferenze > Generale oppure scegliete ImageReady > Preferenze > Generale.
2 Fate clic su Ripristina tutte le finestre di avviso, quindi su OK.
I moduli plug-in
I moduli plug-in sono programmi software sviluppati da Adobe Systems o altri produttori in collaborazione con Adobe
Systems, che aggiungono nuove funzioni a Photoshop e ImageReady. Una serie di plug-in per l’importazione, l’esportazione
e l’applicazione di effetti speciali è fornita con il programma. Tali plug-in sono installati nella cartella Plug-In.
Potete selezionare una cartella di plug-in aggiuntiva per usare, ad esempio, i moduli plug-in di un’altra applicazione. Potete
anche creare collegamenti (Windows) o alias (Mac OS) a plug-in memorizzati in altre cartelle del sistema. I collegamenti o
gli alias creati dovranno quindi essere aggiunti alla cartella Plug-In per consentirne l’uso con Photoshop e ImageReady.
Dopo l’installazione, i plug-in si presentano come opzioni nei menu Importa ed Esporta, come formati di file nelle finestre
di dialogo Apri, Salva con nome e Esporta originale (ImageReady), o come filtri nel menu Filtro. Photoshop e ImageReady
possono visualizzare un gran numero di plug-in. Tuttavia, in presenza di un eccessivo numero di plug-in installati,
Photoshop e ImageReady potrebbero non riuscire a elencarli tutti nei rispettivi menu. I nuovi plug-in installati verranno in
questo caso inseriti nel sottomenu Filtro > Altro.
4 Dopo aver evidenziato la cartella dei plug-in addizionali, fate clic su OK (Windows) o Scegli (Mac OS).
5 Riavviate Photoshop o ImageReady per rendere effettive le modifiche apportate.
Ripristino e annullamento
Per usare i comandi Annulla o Ripristina
I comandi Annulla e Ripristina consentono di annullare e ripristinare le operazioni. Potete inoltre usare la palette Storia per
eseguire gli stessi comandi.
Potete usare uno stesso tasto di ripristino sia per Photoshop sia per ImageReady. Nell’area Generali della finestra di dialogo
Preferenze, selezionate una preferenza per il tasto Ripristina. Potete anche impostare il tasto per il passaggio da Annulla a
Ripristina.
Consultate anche
“La palette Storia” a pagina 65
Consultate anche
“Per usare lo strumento gomma” a pagina 441
La palette Storia
Potete usare la palette Storia per tornare a un qualsiasi stato recente dell’immagine creata durante la sessione di lavoro in
corso. Ogni volta che apportate una modifica all’immagine, alla palette viene aggiunto un nuovo stato.
Se ad esempio selezionate, colorate e ruotate una parte dell’immagine, ognuna di queste fasi viene elencata separatamente
nella palette. Quando selezionate uno degli stati, l’immagine torna all’aspetto che aveva quando la modifica è stata applicata
la prima volta. A questo punto potete proseguire il lavoro da quello stato.
Potete anche usare la palette Storia per eliminare stati delle immagini e, in Photoshop, per creare un documento da uno
stato o da un’istantanea.
Per visualizzare la palette Storia, scegliete Finestra > Storia o fate clic sulla linguetta della palette.
C
D
• Le modifiche relative all’intero programma (come quelle apportate alle palette, all’impostazione dei colori, alle azioni e
alle preferenze), non si riflettono nella palette Storia perché non riguardano un’immagine specifica.
• Per impostazione predefinita, la palette Storia elenca gli ultimi 20 stati (Photoshop) o 32 stati (ImageReady). Potete
modificare il numero degli stati impostando una preferenza. Gli stati più vecchi vengono eliminati automaticamente per
liberare memoria per Photoshop. Per conservare un determinato stato durante tutta la sessione di lavoro, eseguite
un’istantanea di quello stato.
• Se chiudete e riaprite il documento, dalla palette vengono cancellati tutti gli stati e tutte le istantanee dell’ultima sessione
di lavoro.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 66
Guida utente
• Per impostazione predefinita, l’istantanea dello stato iniziale del documento è nella parte superiore della palette.
• Gli stati vengono aggiunti in fondo all’elenco: lo stato più vecchio si trova in cima all’elenco e quello più recente in fondo.
• Ogni stato viene elencato con il nome dello strumento o del comando usato per modificare l’immagine.
• Per impostazione predefinita, quando selezionate uno stato, quelli che lo seguono appaiono in grigio. Potete così
constatare facilmente quali modifiche verranno annullate continuando a lavorare dallo stato selezionato.
• Per impostazione predefinita, quando si seleziona uno stato e si modifica poi l’immagine, tutti gli stati successivi vengono
eliminati.
• Se selezionate uno stato e modificate l’immagine (eliminando così gli stati successivi), potete usare il comando Annulla
per annullare l’ultima modifica e ripristinare gli stati eliminati.
• Per impostazione predefinita, quando si elimina uno stato si eliminano anche quelli successivi. Se selezionate Consenti
storia non lineare, eliminando uno stato quelli successivi restano inalterati.
Per salvare una o più istantanee o stati dell’immagine da usare in successive sessioni di modifica, create un nuovo file
separato per ogni stato che salvate. Quando riaprite il file originale, aprite anche tutti i file salvati. Potete trascinare
l’istantanea iniziale di ogni file sull’immagine originale per accedere nuovamente all’istantanea dalla palette Storia
dell’immagine originale.
Consenti storia non lineare Apporta modifiche allo stato selezionato senza eliminare lo stato successivo. Normalmente,
quando selezionate uno stato e modificate l’immagine, tutti gli stati successivi a quello selezionato vengono eliminati. In
questo modo, la palette Storia può visualizzare l’elenco delle operazioni di modifica nel rispettivo ordine di esecuzione.
Registrando gli stati in maniera non lineare, potete selezionare uno stato, modificare l’immagine ed eliminare solo quello
stato. La modifica verrà aggiunta in fondo all’elenco degli stati.
Mostra automaticamente finestra Nuova istantanea Photoshop richiede i nomi delle istantanee anche quando usate i
pulsanti della palette.
Le istantanee sono simili agli stati elencati nella palette Storia, ma offrono ulteriori vantaggi:
Livelli uniti Esegue un’istantanea che unisce tutti i livelli dell’immagine in quello stato.
Livello attuale Esegue un’istantanea solo del livello selezionato in quello stato.
Se ad esempio eseguite l’istantanea di una modifica apportata con uno strumento di pittura o un filtro (dopo aver
selezionato l’opzione Intero documento), dopo aver annullato la modifica, potete usare lo strumento pennello storia per
riapplicare la stessa modifica solo ad alcune parti dell’immagine, in modo selettivo. Se non usate le istantanee unite, lo
strumento pennello storia applica le modifiche dal livello dello stato selezionato allo stesso livello dell’altro stato.
Lo strumento pennello storia applica la copia di uno stato o un’istantanea a un altro stato o a un’altra istantanea nella stessa
posizione. In Photoshop potete anche usare lo strumento pennello artistico storia per creare effetti speciali.
Consultate anche
“Per usare lo strumento pennello artistico storia” a pagina 425
Consultate anche
“I metodi di fusione” a pagina 438
Potete esportare il testo in un file di registro esterno o salvare le informazioni nei metadati dei file modificati. La
memorizzazione di numerose operazioni di modifica nei metadati aumenta le dimensioni del file e ne ritarda l’apertura e il
salvataggio.
Per verificare che il file di registro non sia stato alterato, conservate il registro delle modifiche nei metadati del file e usate
Adobe Acrobat per apporvi una firma digitale.
Consultate anche
“Per aggiungere i metadati mediante la finestra di dialogo Info file” a pagina 88
File di testo Esporta il testo in un file esterno. Vi verrà richiesto di assegnare un nome al file di registro e di scegliere dove
salvarlo.
Entrambi Salva i metadati nel file e crea un file di testo.
Nota: per salvare il file di testo in una posizione diversa o salvare un altro file di testo, fate clic sul pulsante Scegli, specificate
dove salvare il file, assegnate un nome al file, se necessario, e fate clic su Salva.
4 Nel menu Voci del registro modifiche, scegliete una delle seguenti opzioni:
Sessioni Tiene traccia di ogni volta in cui avete avviato o chiuso Photoshop e di ogni volta che avete aperto o chiuso file (è
incluso anche il nome di ogni file di immagine).
Concise Include il testo che appare nella palette Storia oltre alle informazioni sulle sessioni.
Dettagliate Include il testo che appare nella palette Azioni oltre alle informazioni concise. Scegliete Dettagliate se
desiderate una storia completa di tutte le modifiche apportate ai file.
Memoria
Assegnare dischi memoria virtuale
Quando la memoria RAM del sistema è insufficiente per eseguire un’operazione, Photoshop e ImageReady ricorrono ai
dischi di memoria virtuale, una tecnologia proprietaria che aumenta lo spazio disponibile. Un disco di memoria virtuale
può essere qualunque unità (o partizione di unità) con spazio a disposizione. Per impostazione predefinita, Photoshop e
ImageReady usano il disco rigido su cui è installato il sistema operativo come disco primario di memoria virtuale.
Nelle preferenze Plug-in e dischi memoria virtuale di Photoshop, potete cambiare il disco primario di memoria virtuale e
designare un secondo, un terzo o un quarto disco di memoria virtuale da usare qualora lo spazio sul disco primario si
esaurisca. Il disco primario di memoria virtuale dovrebbe essere quello più veloce, con una grande quantità di spazio libero
deframmentato.
Nel definire i dischi di memoria virtuale può essere utile considerare i seguenti punti:
• Per ottenere prestazioni ottimali, i dischi di memoria virtuale dovrebbero trovarsi su un’unità diversa rispetto ai file di
grandi dimensioni in corso di elaborazione.
• I dischi di memoria virtuale devono trovarsi su unità diverse da quella usata dal sistema operativo per la memoria
virtuale.
• I dischi di memoria virtuale devono trovarsi su un’unità locale, ovvero non su un’unità di rete.
• I dischi di memoria virtuale devono essere supporti di tipo standard (non rimovibili).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 70
Guida utente
• I dischi/set di dischi RAID costituiscono un’ottima soluzione se usati come volumi di dischi virtuali dedicati.
• È necessario deframmentare regolarmente le unità che ospitano i dischi di memoria virtuale.
❖ Scegliete Modifica > Svuota memoria, quindi scegliete il tipo di elemento o il buffer da svuotare. Se il tipo di elemento o
il buffer sono già vuoti, appariranno come non disponibili.
Nota: il comando Svuota memoria cancella dalla memoria in modo permanente l’operazione registrata dal comando o dal
buffer; il comando non può essere annullato. Scegliendo ad esempio Modifica > Svuota memoria > Storie, verranno eliminati
tutti gli stati dalla palette Storia. usate il comando Svuota memoria se le informazioni memorizzate sono troppo voluminose e
incidono notevolmente sulle prestazioni di Photoshop.
71
Consultate anche
“Interfaccia di lavoro di Bridge” a pagina 71
Pulsanti di scelta rapida Consentono di utilizzare i file in modo efficiente. Si trovano a destra del menu Cerca in, nella parte
superiore della finestra di Bridge.
Pannello Preferiti Consente di accedere rapidamente alle cartelle, nonché a Version Cue, Adobe Stock Photos, alle raccolte
e a Bridge Center (solo in Adobe Creative Suite). Come tutti i pannelli, si trova sul lato sinistro della finestra di Bridge.
Pannello Cartelle Mostra la gerarchia delle cartelle. Utilizzatelo per spostarvi fino alla cartella corretta.
Pannello Anteprima Visualizza l’anteprima del file selezionato, a sé stante e generalmente più grande rispetto all’immagine
in miniatura visualizzata nell’area del contenuto. Potete ridurre o ingrandire le dimensioni dell’anteprima.
Pannello Metadati Contiene le informazioni dei metadati per il file selezionato. Quando sono selezionati più file, vengono
elencati i dati condivisi, quali ad esempio le parole chiave, la data di creazione e l’impostazione di esposizione.
Pannello Parole chiave Consente di organizzare le immagini mediante l’associazione di parole chiave.
Area del contenuto Visualizza le immagini in miniatura degli elementi contenuti nella cartella corrente insieme a testo
informativo.
La parte inferiore della finestra di Bridge è destinata alla visualizzazione delle informazioni sullo stato. Vi sono inoltre
contenuti vari elementi: i pulsanti per l’attivazione e la disattivazione della visualizzazione dei pannelli, un dispositivo di
scorrimento per l’impostazione delle dimensioni delle miniature e i pulsanti per la specifica del tipo di visualizzazione
dell’area del contenuto.
A C
Consultate anche
“Per creare e chiudere delle finestre di Bridge” a pagina 73
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
Consultate anche
“Interfaccia di lavoro di Bridge” a pagina 71
Per impostazione predefinita, la finestra di Bridge in modalità Ridotta è mobile e può essere spostata su tutte le altre finestre.
In modalità Completa la finestra di Bridge può spostarsi dietro le finestre di applicazione. Questa finestra mobile risulta
utile perché è sempre visibile e utilizzabile mentre lavorate in applicazioni differenti. Ad esempio, potreste passare alla
modalità Ridotta dopo aver selezionato i file da utilizzare per trascinarli nell’applicazione quando necessario.
Consultate anche
“Interfaccia di lavoro di Bridge” a pagina 71
ADOBE PHOTOSHOP CS2 74
Guida utente
Consultate anche
“Interfaccia di lavoro di Bridge” a pagina 71
Nota: un’area di lavoro Bridge è diversa da un’area di lavoro di Version Cue. Le operazioni effettuate nelle aree di lavoro di
Bridge non hanno effetto sulle aree di lavoro di Version Cue.
❖ Scegliete Finestra, seguito dal nome dell’area di lavoro desiderata, oppure scegliete Finestra > Area di lavoro, seguito da
uno dei comandi descritti di seguito:
Scatola luminosa Visualizza unicamente l’area del contenuto di Bridge, in modo che possiate concentrarvi sulla
visualizzazione dei file.
Navigatore file Visualizza l’area del contenuto nella vista Miniature con il pannello Preferiti e il pannello Cartelle.
Fuoco metadati Visualizza l’area del contenuto nella vista Miniature con il pannello Metadati in evidenza.
Fuoco Filmstrip Visualizza solo l’area del contenuto nella vista Filmstrip.
Consultate anche
“Salvare ed eliminare le aree di lavoro di Bridge” a pagina 74
Nota: un’area di lavoro Bridge è diversa da un’area di lavoro di Version Cue. Le operazioni effettuate nelle aree di lavoro di
Bridge non hanno effetto sulle aree di lavoro di Version Cue.
❖ Scegliete Finestra > Area di lavoro seguito da uno dei comandi descritti di seguito.
Salva area di lavoro Salva il layout corrente di Bridge come area di lavoro in modo che possiate riutilizzarlo in futuro, anche
se spostate un pannello o cambiate la vista nell’area del contenuto. Dopo aver scelto questo comando immettete un nome
per l’area di lavoro e fate clic su Salva. Potete inoltre assegnare una scelta rapida da tastiera all’area di lavoro e specificare se
salvare la posizione della finestra di Bridge come parte dell’area di lavoro.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 75
Guida utente
Elimina area di lavoro Elimina l’area di lavoro salvata. Dopo aver scelto questo comando, scegliete dal menu l’area di lavoro
da eliminare e fate clic su Elimina.
Ripristina area di lavoro predefinita Ripristina la configurazione predefinita dell’area di lavoro.
Consultate anche
“Selezionare le aree di lavoro di Bridge” a pagina 74
Etichette Consente di assegnare un nome a ogni etichetta di colore e di specificare se è necessario premere Ctrl nella
combinazione di scelta rapida da tastiera per l’applicazione delle etichette e delle classificazioni ai file.
Associazioni tipo file Consente di specificare l’applicazione da attivare da Bridge per aprire i file del tipo indicato. Per
qualsiasi tipo di file potete fare clic sul nome dell’applicazione (o su Nessuna) e fare clic su Sfoglia per individuare
l’applicazione da utilizzare. Potete inoltre ripristinare le associazioni tipo file predefinite nonché nascondere i tipi di file ai
quali non è associata alcuna applicazione. Tali operazioni influiscono solo sui file aperti con Bridge e non sulle impostazioni
di Esplora risorse (Windows) e Finder (Mac OS).
Adobe Stock Photos Specifica le impostazioni di Adobe Stock Photos. Consultate “Impostare le preferenze di Adobe Stock
Photos” a pagina 100.
Avanzate Specifica le impostazioni avanzate, che comprendono le opzioni della cache e della lingua. Consultate “Preferenze
della categoria Avanzate di Bridge” a pagina 76.
Mostra descrizioni comandi Specifica se visualizzare le informazioni dell’Aiuto di Bridge quando posizionate il puntatore
su un elemento. Questa preferenza non ha effetto sulle impostazioni delle descrizioni comandi di Version Cue, che
visualizzano i metadati per gli elementi.
Altre righe di metadati delle miniature Specifica se mostrare informazioni di metadati supplementari con le miniature
nell’area del contenuto. Se selezionate questa opzione, potete scegliere il tipo di metadati da mostrare dal menu associato.
Potete visualizzare fino a tre righe di informazioni supplementari.
Elementi preferiti Specifica gli elementi da mostrare nel pannello Preferiti. Se siete sprovvisti di determinati elementi, le
opzioni corrispondenti risultano disattivate.
Mostra script in Finder Apre la cartella che contiene gli script (i comandi disponibili nel menu Strumenti).
Ripristina tutte le finestre di avviso Ripristina le impostazioni predefinite degli avvisi di Bridge.
Consultate anche
“Impostare le preferenze di Bridge” a pagina 75
ADOBE PHOTOSHOP CS2 76
Guida utente
Nota: i file della cache sono file nascosti. Per visualizzarli in Bridge, scegliete Visualizza > Mostra file nascosti.
Consultate anche
“Impostare le preferenze di Bridge” a pagina 75
Nota: lo svuotamento della cache comporta l’eliminazione della cache dei metadati e della cache delle miniature. Se non è
possibile scrivere i metadati in un file, le informazioni di etichettatura e classificazione andranno perdute.
❖ Scegliete dal sottomenu Strumenti > Cache i comandi appropriati tra quelli descritti di seguito:
Crea cache per sottocartelle Crea una cache per la cartella selezionata e per tutte le cartelle che vi sono contenute (ad
eccezione degli alias e dei collegamenti ad altre cartelle) come processo in background, riducendo i tempi di attesa della
visualizzazione della cache mentre esaminate le sottocartelle.
Svuota cache per questa cartella Svuota la cache per la cartella selezionata. Questo comando è utile se ritenete che la cache
di una cartella sia ormai obsoleta e debba essere rigenerata.
Svuota cache centrale Cancella l’intera cache centralizzata e tutte le cache distribuite nella cartella attualmente visualizzata,
liberando spazio sul disco rigido. Questo comando non cancella le cache locali.
Esporta cache Esporta la cache e consente di masterizzare un CD con la cache già generata. Poiché la cache delle cartelle
viene scritta nella cartella, la cache delle miniature e quella dei metadati risultano disponibili dopo che avrete masterizzato
il CD. Questa opzione è attiva solo se avete scelto Utilizza un file della cache centralizzata nella finestra di dialogo
Preferenze.
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
ADOBE PHOTOSHOP CS2 77
Guida utente
Potete specificare le modalità di visualizzazione dei file e delle cartelle nell’area del contenuto, ad esempio, potete decidere
le dimensioni e l’aspetto delle miniature e la presenza o meno delle informazioni sui file.
❖ Scegliete dal menu Visualizza i comandi appropriati tra quelli descritti di seguito:
• Ordina, seguito dall’ordine in cui desiderate ordinare i file. Scegliete Ordine ascendente per impostare l’ordine
ascendente, piuttosto che l’ordine discendente. Scegliete Manualmente per ordinare gli elementi in base all’ultimo
ordinamento ottenuto dopo il trascinamento dei file.
• Mostra file nascosti per visualizzare i file nascosti, quali ad esempio i file della cache e i file di Version Cue rimossi (non
eliminati definitivamente) in precedenza dai progetti di Version Cue.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 78
Guida utente
Consultate anche
“Specifiche per la visualizzazione di file e cartelle in Bridge” a pagina 77
Consultate anche
“Per gestire i file con Bridge” a pagina 79
Consultate anche
“Per gestire i file con Bridge” a pagina 79
Nota: da Bridge, per gestire i file creati personalmente nelle applicazioni Adobe Creative Suite potete utilizzare anche Adobe
Version Cue. Potete creare e gestire le revisioni dei file contenuti nei progetti Version Cue. Si tratta inoltre di un ambiente
conveniente per la gestione condivisa dei file nei gruppi di lavoro. Potete gestire non solo i file di Adobe Creative ma anche i file
non Adobe.
Per spostare i file in un’altra cartella Selezionate i file e trascinateli nell’altra cartella. Durante la ricerca in Adobe Stock
Photos non potete trascinare le immagini in altre aree in quanto alcune di esse potrebbero essere miniature delle immagini
complementari. Per trascinare un’immagine complementare, dovrete prima di tutto scaricarla e quindi trascinarla dalla
cartella delle immagini complementari scaricate.
Per allegare rapidamente un’immagine a un messaggio e-mail, trascinate l’immagine da Bridge nel messaggio e-mail.
Per rinominare i file Fate clic sul nome file corrente, digitate il nuovo nome, quindi premete Invio (Windows e Mac OS).
Per riordinare manualmente i file nell’area del contenuto Trascinate il file nella posizione desiderata nell’area del
contenuto.
Per visualizzare la posizione di un file nel sistema operativo Selezionate il file, quindi scegliete File > Mostra in Esplora
risorse (Windows) o File > Mostra in Finder (Mac OS).
Per individuare la posizione di un file in una raccolta Selezionate il file, quindi scegliete File > Mostra in Bridge. Per
impostazione predefinita, il file selezionato in una raccolta viene elencato come se fosse stato individuato nella cartella
“Risultati file”. La selezione del comando Mostra in Bridge vi sposterà alla cartella in cui si trova il file.
Per inserire i file in un’applicazione Selezionate i file, quindi scegliete File > Inserisci specificando il nome dell’applicazione.
Potete utilizzare questo comando, ad esempio, per inserire un’immagine JPEG in Illustrator. Potete inoltre trascinare i file
ADOBE PHOTOSHOP CS2 80
Guida utente
da Bridge in un’applicazione. A seconda del file, potrebbe essere necessario aprire preventivamente il documento di
destinazione.
Per espellere i supporti associati quali CD e DVD Selezionate il supporto, quindi scegliete File > Espelli.
Per trascinare i file fuori da Bridge Selezionate i file, quindi trascinateli sul desktop o in un’altra cartella. Il trascinamento
comporta la copia del file (Windows) o lo spostamento del file (Mac OS) sul desktop o nella cartella di destinazione.
Per trascinare i file in Bridge Selezionate uno o più file sul desktop, in una cartella o in un’altra applicazione che supporti la
tecnica di trascinamento, quindi trascinateli nell’area del contenuto di Bridge. I file verranno spostati dalla cartella corrente
alla cartella visualizzata in Bridge. Se il file che state trascinando si trova in un volume montato diverso da Bridge, il file
verrà copiato in Bridge.
Per visualizzare il contenuto di una cartella in Bridge, trascinate un file o una cartella sul pannello Anteprima.
Consultate anche
“Per ricercare file e cartelle con Bridge” a pagina 82
Per rinominare le cartelle Fate clic sul nome della cartella, digitate il nuovo nome, quindi premete Invio (Windows e
Mac OS).
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
Supponete, ad esempio, di aver appena importato numerose immagini e che le stiate visualizzando in Bridge. Mentre le
esaminate una per una, potete etichettare le nuove immagini che desiderate conservare. Dopo questa operazione
preliminare, potrete fare clic sul pulsante Non filtrato per visualizzare e utilizzare i file etichettati con un determinato colore.
La finestra di dialogo Preferenze consente di assegnare nomi alle etichette. Il nome specificato verrà aggiunto ai metadati
del file quando applicherete l’etichetta.
Nota: durante la visualizzazione delle cartelle, Bridge mostra sia i file con etichetta che i file senza etichetta finché non scegliete
un’altra opzione. Inoltre, lo svuotamento della cache comporta l’eliminazione delle etichette dai file che non supportano la
scrittura XMP (è il caso dei file BMP, DCS, Pict, PS6 PDF e PSB), dai file protetti o dai file di sola lettura (ad esempio i file
contenuti nei CD).
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
Supponete, ad esempio, di aver appena importato numerose immagini e che le stiate visualizzando in Bridge. Mentre le
esaminate una per una, potete classificare le nuove immagini dalla migliore alla peggiore. Dopo questa operazione
preliminare, potrete visualizzare e utilizzare, ad esempio, solo i file classificati con quattro o cinque stelle.
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
Nota: per informazioni sulla ricerca in Adobe Stock Photos con Bridge, consultate l’Aiuto.
Consultate anche
“Per gestire i file con Bridge” a pagina 79
Consultate anche
“Per gestire i file con Bridge” a pagina 79
Bridge Center
Adobe Bridge
Se lavorate in Adobe Creative Suite, tramite Bridge Center potete accedere rapidamente ai file e alle cartelle più recenti, ai
lettori di news RSS per ottenere informazioni aggiornate, ai suggerimenti sull’utilizzo dei prodotti Adobe, alle funzioni di
gestione del colore e alla documentazione dell’Aiuto. Un’area specifica vi consente inoltre di avviare nuovi progetti di
Version Cue.
Nota: se Bridge Center non è presente nel pannello Preferiti, accertatevi che Center sia selezionata nelle preferenze della
categoria Generale. Consultate “Impostare le preferenze di Bridge” a pagina 75.
Adobe Stock Photos Apre la home page di Adobe Stock Photos in Bridge.
Gruppi di file salvati Elenca i set dei file che avete salvato come gruppo, anche se vengono utilizzati in altre applicazioni.
Quando create un gruppo di file salvato, riunite i file e assegnate un nome al set che successivamente viene chiuso da Bridge.
Quando aprite un gruppo di file salvato, Bridge apre nuovamente la versione corrente dei file, avviando le applicazioni
Adobe Creative Suite appropriate. Consultate “Operazioni sui gruppi di file salvati in Bridge Center” a pagina 83.
Nota: i gruppi di file salvati non conservano le versioni dei file, in effetti contengono sempre le versioni più aggiornate dei file.
Supponete ad esempio di includere il file logo.jpg in un gruppo di file salvato. Se successivamente aprite il gruppo di file salvato,
modificate il file logo.jpg e lo salvate in un altro gruppo, entrambi i gruppi di file salvati conterranno la copia aggiornata del
file logo.jpg.
Cartelle recenti Elenca le cartelle esaminate più di recente. Consultate “Utilizzare cartelle e file recenti da Bridge Center” a
pagina 84.
File recenti Visualizza i file aperti più di recente.
Lettore RSS RSS visualizza contenuto Web condiviso, ad esempio i titoli di vari siti Web e le informazioni aggiornate sui
prodotti fornite da Adobe. RSS è l’acronimo di Really Simple Syndication. Si tratta del formato XML utilizzato per
raccogliere e distribuire il contenuto Web riducendo al contempo il traffico sui siti Web. Consultate “Utilizzare contenuto
RSS in Bridge Center” a pagina 84.
Suggerimenti Elenca suggerimenti per l’utilizzo ottimale di Adobe Creative Suite e delle altre applicazioni Adobe. Fate clic
sul pulsante Successivo o Precedente per spostarsi all’argomento dei suggerimenti seguente o precedente.
Nota: fate clic su Chiudi o Apri al di sopra delle schede inferiori per nascondere o visualizzare l’area Lettore RSS e l’area
Suggerimenti.
Nuovo progetto Version Cue Apre Version Cue e visualizza una finestra di dialogo per la creazione di un nuovo progetto.
Gestione colore/Apri Impostazioni colore Apre la finestra di dialogo Impostazioni colore in modo che possiate gestire i
colori per le applicazioni Adobe Creative Suite. Inoltre visualizza lo stato (Sincronizzate o Non sincronizzate) delle
impostazioni del colore di Adobe Creative Suite.
Apri l’Aiuto Avvia Adobe Help Center.
2 In Gruppi di file salvati, effettuate l’operazione desiderata tra quelle riportate di seguito:
• Per salvare i file attualmente aperti come gruppo, fate clic su Salva file aperti in un gruppo di file.
• Per aprire un gruppo di file salvato, selezionate il gruppo e fate clic sul testo Apri questo gruppo di file.
• Per visualizzare un gruppo nell’area del contenuto, fate clic sul nome del gruppo di file interessato.
• Per eliminare un gruppo di file salvato, selezionate il gruppo e fate clic su Elimina in basso.
2 In Cartelle recenti o Gruppo file recenti, effettuate l’operazione desiderata tra quelle riportate di seguito:
• Per visualizzare una cartella nell’area del contenuto, fate clic sulla cartella interessata.
• Per ordinare le cartelle in base al nome o alla data, fate clic su Nome o su Data.
• Per aprire un file nell’applicazione predefinita, fate clic sulla miniatura o sul nome del file interessato.
• Per visualizzare la cartella che contiene un file, fate clic sull’icona di cartella accanto al nome file. La cartella verrà
visualizzata nell’area del contenuto.
• Per ordinare le cartelle in base al nome, alla data o al tipo, fate clic su Nome, Data o Tipo.
2 Nella sezione Lettore RSS, effettuate l’operazione desiderata tra quelle riportate di seguito:
• Per visualizzare il contenuto, fate clic per selezionare un sito RSS dall’elenco a sinistra, quindi fate clic per selezionare un
argomento specifico dall’elenco a destra. Se necessario, fate clic su Altro per avviare il browser Web predefinito e
visualizzare ulteriori informazioni sull’argomento dal sito Web RSS selezionato.
• Per aggiungere l’URL di un sito RSS, fate clic sul segno più (+) nella parte superiore della scheda.
• Per eliminare un sito RSS dall’elenco, selezionate il sito e fate clic sul segno meno (-).
• Per specificare la frequenza di controllo degli aggiornamenti nei siti RSS, fate clic su Apri impostazioni e immettete un
numero che indichi le ore che dovranno trascorrere tra un controllo e l’altro.
• Per controllare manualmente gli aggiornamenti nei siti RSS, fate clic su Aggiorna adesso.
Nota: al menu Strumenti possono essere aggiunti elementi di terze parti per creare funzionalità supplementari in Bridge. Per
informazioni sulla creazione di script personalizzati, consultate la Bridge JavaScript Scripting Reference.
1 Selezionate i file o le cartelle da utilizzare. Se selezionate una cartella, il comando verrà applicato, quando possibile, a tutti
i file della cartella.
2 Scegliete Strumenti > [applicazione] e specificate il comando desiderato. (Se per l’applicazione non è disponibile alcuna
operazione automatizzata, nel menu non verranno visualizzati nomi di applicazione).
Per informazioni su un comando particolare, consultate la documentazione dell’applicazione corrispondente.
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
• Se intendete conservare il nome file originale nei metadati, selezionate Mantieni il nome file corrente nei metadati XMP.
• Per Compatibilità, selezionate i sistemi operativi con i quali desiderate che i file rinominati siano compatibili. Il sistema
operativo corrente è selezionato per impostazione predefinita e non può essere deselezionato.
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
Metadati in Bridge
Informazioni sui metadati
Per metadati si intendono le informazioni relative a un file, tra le quali l’’autore, la risoluzione, lo spazio colore, il copyright
e le parole chiave che vi sono applicate. I metadati consentono di semplificare il vostro flusso di lavoro e di organizzare i
file. Queste informazioni vengono memorizzate in modo standardizzato mediante lo standard XMP (Extensible Metadata
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Guida utente
Platform) su cui si basano Adobe Bridge e le applicazioni Adobe Creative Suite. La piattaforma XMP si basa sul linguaggio
XML e nella maggior parte dei casi le informazioni vengono memorizzate nel file e non vanno perdute. Se non è possibile
memorizzare le informazioni nel file, i metadati XMP vengono memorizzati in un file distinto definito file collaterale.
Molte delle potenti funzioni di Bridge che consentono di organizzare, cercare e tenere traccia dei file e delle versioni
dipendono proprio dai metadati XMP presenti nei file. In Bridge sono disponibili due metodi per l’utilizzo dei metadati:
tramite il pannello Metadati e tramite le finestra di dialogo Info file. Questi metodi forniscono viste diverse dei metadati
XMP memorizzati nel file. In alcuni casi, per la stessa proprietà possono esistere più viste; ad esempio, una proprietà
potrebbe avere l’etichetta Autore in una vista e l’etichetta Creatore in un’altra vista, ma entrambe le etichette si riferiscono
alla stessa proprietà. Anche se personalizzate per flussi di lavoro specifici, queste viste rimangono standardizzate nella
piattaforma XMP. I valori fondamentali memorizzati sono visualizzati nella vista Avanzate della finestra di dialogo Info file.
I metadati memorizzati in altri formati, ad esempio EXIF, IPTC (IIM), GPS e TIFF, vengono sincronizzati e descritti con lo
standard XMP in modo da poter essere visualizzati e gestiti più facilmente. La piattaforma XMP viene utilizzata anche da
altre applicazioni e funzioni, ad esempio Adobe Version Cue, per comunicare e memorizzare informazioni quali i
commenti sulle versioni. Quando salvate un file in Version Cue, ad esempio, potreste aggiungere un commento nel quale
indicate di aver ruotato il file durante la sessione di lavoro. Potreste quindi utilizzare Bridge per spostarvi al progetto Version
Cue interessato ed eseguire la ricerca del termine “ruotato” per individuare il file salvato.
Nella maggior parte dei casi, i metadati rimangono associati al file anche se il formato del file cambia, ad esempio, da PSD
a JPG. I metadati vengono conservati anche quando i file vengono inseriti in un layout di Adobe InDesign.
Potete utilizzare il Software Development Kit XMP per personalizzare la creazione, l’elaborazione e l’interscambio dei
metadati. Ad esempio, potreste utilizzarlo per aggiungere nuovi campi alla finestra di dialogo Info file. Ulteriori
informazioni sullo standard XMP e il Software Development Kit XMP sono disponibili in Adobe Solutions Network
all’indirizzo (www.adobe.com/xmp).
Nota: se avete applicato dei metadati a un file PDF di Adobe Acrobat®, alcune parole chiave potrebbero non essere visualizzate,
pur rimanendo comunque associate al file PDF.
A seconda del file selezionato, nel pannello Metadati di Bridge vengono visualizzati i tipi di metadati descritti di seguito:
Proprietà file Descrive le caratteristiche del file, tra le quali la dimensione, la data di creazione e la data di modifica.
Core IPTC Visualizza i metadati modificabili. Potete aggiungere ai file didascalie e e informazioni di copyright. Cuore IPTC
è una nuova specifica, approvata da IPTC (International Press Telecommunications Council) nel mese di ottobre 2004, che
differisce dalla meno recente specifica IPTC (IIM, versione precedente) per l’aggiunta di nuove opzioni, la modifica dei
nomi di alcune proprietà e l’eliminazione di alcune proprietà. Potete visualizzare i metadati della specifica IPTC (IIM,
versione precedente) selezionandoli dalle opzioni Metadati nella finestra di dialogo Preferenze.
IPTC (IIM, versione precedente) Visualizza i metadati modificabili. Come con Cuore IPTC, potete aggiungere ai file
didascalie e informazioni di copyright. Questo set di metadati è nascosto per impostazione predefinita, in quanto sostituito
dall’insieme Cuore IPTC. Potete tuttavia sceglierlo selezionandolo dalle opzioni Metadati nella finestra di dialogo
Preferenze.
Font Elenca i font utilizzati nei file di Adobe InDesign.
Dati fotocamera (Exif) Visualizza le informazioni assegnate dalle fotocamere digitali. Le informazioni EXIF comprendono
le impostazioni della fotocamera utilizzate per lo scatto.
GPS Visualizza le informazioni di navigazione fornite dal sistema di posizionamento globale (GPS) disponibile su alcune
fotocamere digitali. Le foto senza informazioni GPS sono prive dei metadati GPS.
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Guida utente
Storia modifiche Gestisce un registro delle modifiche apportate alle immagini con Photoshop.
Adobe Stock Photos Elenca le informazioni sulle immagini ottenute da Adobe Stock Photos.
Version Cue Elenca tutte le informazioni sulla versione di Version Cue relative al file.
Nota: a seconda dell’applicazione utilizzata, per alcune proprietà potrebbero essere visualizzati anche pannelli personalizzati.
Consultate anche
“Per aggiungere i metadati mediante la finestra di dialogo Info file” a pagina 88
• Selezionate uno o più file e scegliete File > Info file. Selezionate una qualsiasi delle categorie elencate a sinistra.
• Scegliete Visualizza > Come dettagli o Visualizza > Come versioni e alternative per visualizzare i metadati accanto alle
miniature nell’area del contenuto. Questi comandi si rivelano particolarmente utili per la visualizzazione dei file di
Version Cue.
• Posizionate il puntatore su una miniatura nell’area del contenuto. I metadati verranno visualizzati in una descrizione
comando, solo se nelle preferenze Generale è stata scelta l’opzione Mostra descrizioni comandi.
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
“Per creare e chiudere delle finestre di Bridge” a pagina 73
Consultate anche
“Informazioni sul pannello Metadati in Bridge” a pagina 86
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
Nota: i metadati sono visibili anche nel pannello Metadati, in determinate viste dell’area del contenuto e quando si posiziona
il puntatore su una miniatura nell’area del contenuto.
Origine Consente di immettere dati utili per le stazioni di news, tra i quali data e posizione di creazione del file,
informazioni di trasmissione, istruzioni speciali per la manipolazione del file e informazioni sui titoli. Potete inoltre
scegliere del testo dal menu a destra dei campi di testo.
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Guida utente
Avanzate Visualizza campi e strutture per la memorizzazione dei metadati mediante spazi di nomi e proprietà, quali ad
esempio i formati di file e le proprietà XMP, EXIF e PDF. Con le informazioni elencate potete effettuare le operazioni
riportate di seguito:
• Fate clic su Salva per esportare i metadati in un file di testo con estensione .xmp.
• Fate clic su Sostituisci per sostituire i metadati dei file esistenti con i metadati salvati in un file .xmp. I valori delle
proprietà esistenti verranno sostituiti dai nuovi valori.
• Fate clic su Aggiungi per aggiungere i metadati dei file esistenti ai metadati salvati in un file .xmp. I valori delle proprietà
esistenti non verranno sostituiti e i nuovi valori verranno aggiunti alla fine o opportunamente inseriti.
• Fate clic su Elimina per rimuovere la proprietà Avanzata selezionata. Potete utilizzare Maiusc e fare clic per selezionare
più proprietà.
Nota: tenendo premuto il tasto Opzione potete cambiare questi comandi in Sostituisci tutto, Aggiungi tutto ed Elimina tutto. I
nuovi comandi avranno effetto su tutte le informazioni del file: sulle informazioni EXIF che non possono essere modificate
dall’utente, quali il numero di apertura e l’ID del file Photoshop, e sulle informazioni che possono essere modificate dall’utente,
quali il titolo e le parole chiave del documento. Quando si tiene premuto il tasto Opzione viene inoltre visualizzato il pulsante
Ripristina, che consente di ripristinare le impostazioni precedenti.
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
1 Create un nuovo file utilizzando un’applicazione Adobe Creative Suite. Il file creato è privo di metadati di qualsiasi
origine.
2 Selezionate il file.
3 Scegliete File > Info.
4 Immettete le informazioni desiderate nella finestra di dialogo Info file.
5 Scegliete i comandi desiderati dal menu nell’angolo in alto a destra della finestra di dialogo Info file.
• Per salvare i metadati della finestra di dialogo Info file come modello da utilizzare con altri file, scegliete Salva modello
metadati. Immettete il nome del modello e fate clic su Salva.
• Per eliminare un modello di metadati esistente, scegliete Elimina modello metadati. Scegliete il modello da eliminare dal
menu della finestra di dialogo e fate clic su Elimina.
• Per aprire la cartella che contiene i modelli dei metadati, scegliete Mostra modelli.
6 Fate clic su OK. Ora potete applicare i modelli dei metadati ai file anche con i comandi Aggiungi metadati e Sostituisci
metadati del menu Strumenti e del menu del pannello Metadati.
Consultate anche
“Informazioni sul pannello Metadati in Bridge” a pagina 86
Consultate anche
“Informazioni sul pannello Metadati in Bridge” a pagina 86
Nota: le parole chiave di Bridge si differenziano dalle parole chiave XMP create nella finestra di dialogo Info file. Le parole
chiave XMP vengono visualizzate nei file di Version Cue nella sezione della finestra di dialogo Info file destinata agli altri
metadati.
• Per rimuovere le parole chiave da un file, selezionate il file interessato, quindi fate clic sulla casella accanto al nome della
parola chiave o del set di parole chiave da rimuovere.
• Per creare una nuova parola chiave, fare clic sul pulsante Nuova parola chiave nella parte inferiore del pannello
oppure scegliete Nuova parola chiave dal menu del pannello. Nel pannello viene visualizzato il nome predefinito della
nuova parola chiave. Per completare la creazione della nuova parola chiave, digitate il nome desiderato sul nome
predefinito e premete Invio.
• Per creare un nuovo set di parole chiave, fare clic sul pulsante Nuovo set di parole chiave nella parte inferiore del
pannello oppure scegliete Nuovo set di parole chiave dal menu del pannello. Nel pannello viene visualizzato il nome
predefinito del nuovo set di parole chiave. Per completare la creazione del nuovo set di parole chiave, digitate il nome
desiderato sul nome predefinito e premete Invio.
• Per rinominare una parola chiave o un set di parole chiave, selezionate la parola chiave o il set e scegliete Rinomina dal
menu del pannello. Digitate quindi il nome desiderato sul nome presente nel pannello e premete Invio.
Nota: quando rinominate una parola chiave, il nome non viene cambiato nei file in cui la parola chiave è contenuta. Nel file
rimane il nome originale.
• Per spostare una parola chiave in un set di parole chiave diverso, trascinate la parola chiave dal set di origine al set di
destinazione.
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Guida utente
• Per eliminare una parola chiave, selezionatela facendo clic sul nome, quindi fate clic sul pulsante Elimina parola
chiave nella parte inferiore del pannello oppure scegliete Elimina dal menu del pannello.
Nota: le parole chiave ottenute da altri utenti vengono visualizzate nella categoria Altre parole chiave finché non creerete
opportune categorie in cui inserirle. Per rendere queste parole chiave permanenti in Bridge, selezionatele e scegliete Rendi
permanente dal menu di scelta rapida.
• Per individuare un file utilizzando una parola chiave, scegliete Trova dal menu del pannello.
Nota: non potete modificare le parole chiave nei risultati della ricerca per Adobe Stock Photos.
Consultate anche
“Adobe Bridge” a pagina 71
Bridge fornisce una visualizzazione completa e un comando centralizzato su tutti gli aspetti dei file e progetti Version Cue.
Bridge consente di accedere alle aree di lavoro Version Cue, di creare un progetto in una qualsiasi delle aree di lavoro e di
creare un gerarchia di cartelle di progetto. Potete trascinare i file contenuti nelle cartelle di progetto da una cartella di
progetto in cartelle non di progetto disponibili sul disco rigido, nonché copiare e spostare file all’interno delle cartelle e tra
diverse cartelle di progetto.
Le funzionalità di ricerca di Bridge consentono di individuare i file di progetto mediante le informazioni sui file, quali i
commenti sulle versioni o le parole chiave o i font contenuti nei file. Potete visualizzare i file eliminati (non eliminati
definitivamente) nei progetti e ripristinarli mediante Bridge.
Utilizzare delle versioni in Bridge Mentre apportate modifiche ai file di progetto, ne salvate diverse versioni e grazie a Vista
versioni disponibile in Bridge, potete visualizzare tutte le versioni precedenti dei file, eliminarle o decidere di utilizzare di
nuovo una versione precedente. Potete inoltre ottenere informazioni non solo sulla versione corrente di un file, ma anche
sul commento di versione relativo a ciascuna versione precedente, senza dover aprire i file nelle applicazioni native.
Tuttavia, se desiderate visualizzare in dettaglio una versione precedente, Bridge e Version Cue consentono di aprirla. Potete
visualizzare le informazioni sui file Version Cue (metadati) nella vista Dettagli, nella vista Versioni e alternative, nelle
descrizioni comandi e nel pannello Metadati. Bridge risulta estremamente efficiente e utile per creare e tenere traccia delle
versioni di tipi di file non Adobe, non contenuti nei progetti dell’area di lavoro di Version Cue. Quando utilizzate Bridge
per aprire un file in un progetto, potete creare una versione Version Cue anche quando un’applicazione non dispone di un
comando Salva una versione. Potete gestire e utilizzare tali versioni come preferite, se sono state generate da file creati con
componenti Adobe Creative Suite.
Utilizzare delle alternative in Bridge Bridge facilita anche l’utilizzo delle alternative di Version Cue. Bridge, infatti, vi
consente di designare file come alternative degli stessi o di generare alternative dalle precedenti versioni di un file. La vista
Alternative vi consente di visualizzare il gruppo completo di alternative designate per un file di progetto, nonché quale delle
alternative rappresenta il principale (preferito) membro del gruppo. L’inclusione di un file in un gruppo di alternative viene
indicata da un’icona in tutte le viste di Bridge, nonché da indicazioni di testo nelle viste Dettagli e Versioni e alternative.
Non è necessario che le alternative siano contenute tutte all’interno di un’unica cartella, perché Bridge vi consente di
aggiungere file a un gruppo di alternative indipendentemente da dove sono posizionati all’interno di un progetto. Nella
vista Alternative è semplice spostarsi fino alle cartelle contenenti le alternative. In Bridge, potete rimuovere i file da un
gruppo di alternative, nonché eliminare completamente il gruppo.
Visualizzazione dell’area di lavoro, del progetto e delle informazioni sui file Siccome potreste non essere sempre connesso
alla rete su cui si trova una particolare area di lavoro Version Cue, Bridge indica la disponibilità delle aree di lavoro e dei
progetti a cui avete effettuato l’accesso, visualizzando diverse icone delle aree di lavoro e dei progetti. Quando la vostra area
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Guida utente
di lavoro Version Cue è online, potete visualizzare lo stato aggiornato di tutti i file creati con i componenti Adobe Creative
Suite. In tal modo, sapete se un file è già in uso o se un altro utente ne ha creato una nuova versione. Di solito, quando
iniziate a modificare un file di progetto in un’area di lavoro Version Cue, lo stato del file cambia in In uso perché state
apportando modifiche al file. Tuttavia, potete utilizzare Bridge per contrassegnare un file In uso senza doverlo aprire e
annullare l’indicazione Contrassegna in uso in qualsiasi momento. L’indicazione Contrassegna in uso può essere utilizzata
anche per preparare file di progetto per apportare modifiche quando non siete in linea e sapete che sarete disconnessi da
un’area di lavoro Version Cue remota. Quando vi ricollegate online, Bridge vi consente di sincronizzare i file con l’area di
lavoro appena quest’ultima è di nuovo disponibile. Per ulteriori informazioni sull’utilizzo di Version Cue, Consultate"Adobe
Version Cue" nell’Aiuto.
• Disponibile e non condiviso Indica un progetto disponibile e non condiviso con altri utenti.
• Disponibile e condiviso Indica un progetto disponibile e condiviso con altri utenti.
• Solo file locali Indica un progetto che contiene solo file locali.
• Area di lavoro non disponibile Indica un’area di lavoro che non è in linea.
• Area di lavoro su proprio disco rigido Indica un’area di lavoro locale sul computer in uso.
• Area di lavoro remota online Indica un’area di lavoro remota disponibile.
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Da Bridge potete accedere rapidamente alle immagini d’archivio tramite il riquadro Preferiti. Con il computer collegato a
Internet, un semplice clic sull’icona di Adobe Stock Photos sarà sufficiente per iniziare a sfogliare migliaia di immagini
disponibili. Grazie all’integrazione esistente tra Stock Photos e i componenti di Adobe Creative Suite, potrete scaricare le
immagini da Adobe Stock Photos direttamente nei progetti di Illustrator, InDesign e GoLive. Da Photoshop, potete aprire
qualsiasi immagini scaricata.
Nella progettazione è importante poter provare immagini diverse prima di scegliere quelle più adeguate. Adobe Stock
Photos vi offre la possibilità di scaricare versioni complementari a bassa risoluzione delle immagini che hanno attirato la
vostra attenzione. Potrete così utilizzare le versioni di composizione delle immagini finché non avrete preso una decisione,
e solo allora, acquistare e scaricare le immagini ad alta risoluzione prescelte.
Per una maggiore convenienza, potete aprire un account con Adobe. Il vantaggio principale dell’apertura di un account
consiste nel dover fornire le vostre informazioni personali una sola volta, semplificando in tal modo le procedure di ritiro.
Potrete inoltre rivedere gli acquisti precedenti e anche scaricare nuovamente le foto dopo averle acquistate.
Consultate anche
“Le immagini di composizione” a pagina 95
Un valido contributo alla ricerca delle foto viene fornito anche dalle parole chiave correlate. Dopo aver trovato delle foto,
potete avviare una nuova ricerca selezionando una o più parole chiave correlate. Ogni immagine è associata a parole chiave
che consentono di trovare immagini simili. Selezionando più parole chiave, potrete effettuare ricerche mirate.
Le foto corrispondenti ai criteri di ricerca definiti vengono visualizzate come miniature nella finestra principale. Se
necessario, potete ridimensionare le miniature trascinando il dispositivo di scorrimento Miniatura disponibile nella parte
inferiore della schermata. Quando fate clic su un’immagine nei risultati della ricerca, nel riquadro Anteprima viene
visualizzata un’immagine di composizione (l’operazione potrebbe durare alcuni secondi). Per ingrandire la composizione
è sufficiente modificare le dimensioni del riquadro Anteprima. I metadati dell’immagine possono essere visualizzati nel
riquadro Metadati in Metadati Adobe Stock Photos.
Le ricerche effettuate in precedenza vengono salvate automaticamente nel riquadro Preferiti di Stock Photos. Per
visualizzarne l’elenco, fate clic su Ricerche precedenti. Per visualizzare i risultati di una ricerca, fate doppio clic sulla ricerca
interessata. Per eliminare una ricerca, selezionatela e premete Canc (Windows), fate clic con il pulsante destro del mouse
sulla ricerca e scegliete Invia al Cestino (Windows) oppure tenete premuto il tasto Control mentre fate clic sulla ricerca,
quindi scegliete Sposta nel Cestino (Mac OS).
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Guida utente
Tutte le miniature delle ricerche recenti vengono salvate nel computer. La disponibilità non in linea delle miniature è utile
quando desiderate sfogliare le immagini con il computer non collegato a Internet. Le miniature occupano tuttavia spazio
prezioso nel disco rigido. Se desiderate eliminarle, eliminate le ricerche come descritto in precedenza oppure rimuovetele
manualmente dalla posizione predefinita: Documenti/AdobeStockPhotos/Ricerche precedenti (Windows) o
Documenti/AdobeStockPhotos/Ricerche precedenti (Mac OS).
Consultate anche
“Per regolare la finestra di Bridge” a pagina 74
Consultate anche
“Suggerimenti per la ricerca” a pagina 95
Consultate anche
“Suggerimenti per la ricerca” a pagina 95
1 Nella finestra dei risultati della ricerca, fate clic su un’immagine per selezionarla.
2 Effettuate una delle operazioni riportate di seguito:
• Fate clic sul pulsante Ottieni prezzo e parole chiave.
• Fate clic con il pulsante destro del mouse sull’immagine (Windows) e scegliete Ottieni prezzo e parole chiave dal menu.
3 Per chiudere la finestra di dialogo, fate clic sul pulsante Chiudi.
Nota: la valuta visualizzata nella finestra di dialogo Prezzo e parole chiave potrebbe non essere la valuta locale del paese di
fatturazione, bensì la valuta supportata per gli acquisti effettuati dal vostro paese. Quando acquistate le foto da Adobe Stock
Photos, l’addebito sulla carta di credito verrà eseguito nella valuta supportata.
Immagini di composizione
Le immagini di composizione
Per immagini di composizione si intendono le versioni a bassa risoluzione, gratuite e prive di filigrana delle foto d’archivio,
che potete scaricare e utilizzare in modelli o durante altre operazioni preliminari. Potete utilizzarle per catturare uno stato
d’animo, un’idea o un concetto prima di scegliere l’immagine finale per un progetto. Le composizioni non vengono concesse
in licenza per la produzione, ma potete utilizzarle nei modelli o durante altre fasi preliminari di un progetto. Trattandosi di
immagini a bassa risoluzione non si addicono alla stampa e alla pubblicazione. Una volta scaduto il periodo di valutazione,
potrete acquistare la versione ad alta risoluzione dell’immagine per continuare a lavorare con la foto.
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Guida utente
Alle composizioni sono associati dei metadati. Tali metadati vengono letti da Photoshop, InDesign, Illustrator e GoLive e
utilizzati in ogni applicazione per il riconoscimento delle immagini come foto d’archivio, anche se le rinominate. I metadati
consentono di acquistare successivamente le versioni ad alta risoluzione delle immagini, anche se spostate una
composizione in una cartella di progetto oppure create altre versioni dell’immagine. Se state per inviare in stampa la foto,
in Illustrator e InDesign viene visualizzato un avviso che vi ricorda che state utilizzando un’immagine di composizione.
Potete visualizzare le composizioni scaricate facendo clic su Composizioni scaricate nel riquadro Preferiti oppure
spostandovi nella cartella di salvataggio predefinita per le composizioni: Documenti/AdobeStockPhotos (Windows) o
Documenti/AdobeStockPhotos (Mac OS). Potete spostare le composizioni scaricate nella cartella desiderata. Per eliminare
un’immagine complementare dalla finestra Stock Photos, fate clic con il pulsante destro del mouse e scegliete Invia al
Cestino (Windows) oppure tenete premuto il tasto Control mentre fate clic sull’immagine e scegliete Sposta nel Cestino
(Mac OS).
Per ulteriori informazioni sull’utilizzo delle composizioni, consultate le Condizioni per l’utilizzo, che descrivono quando e
per quanto tempo potete utilizzare una composizione. Un collegamento Condizioni per l’utilizzo è disponibile nella
schermata principale di Adobe Stock Photos.
1 Nella finestra dei risultati della ricerca, fate clic con il pulsante destro del mouse sull’immagine che intendete aprire.
2 Nel menu di scelta rapida visualizzato, posizionate il cursore su Apri con, quindi scegliete il nome dell’applicazione con
cui desiderate visualizzare la versione di composizione dell’immagine.
La disponibilità di un account con Adobe rende più rapida la procedura di ritiro. Poiché le vostre informazioni personali e
di fatturazione vengono salvate, potete completare l’acquisto con pochi clic.
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Guida utente
Adobe Stock Photos gestisce un sito protetto e potete essere sicuri che le vostre informazioni personali non verranno mai
divulgate a terzi. Tutte le informazioni immesse vengono utilizzate solo per le funzioni Adobe Stock Photos.
Per visualizzare le foto, fate clic su Immagini acquistate nel riquadro Preferiti oppure spostatevi alla cartella predefinita di
Stock Photos: Documenti/AdobeStockPhotos (Windows) o Documenti/AdobeStockPhotos (Mac OS).
Consultate anche
“Acquistare le foto” a pagina 97
1 Nella finestra dei risultati della ricerca, fate clic con il pulsante destro del mouse su una foto, quindi scegliete Aggiungi
al carrello dal menu di scelta rapida. Verrà visualizzata una finestra di dialogo con la conferma che la foto si trova nel
carrello degli acquisti.
2 Fate clic su OK per continuare oppure fate clic su Visualizza carrello della spesa per visualizzare il contenuto del carrello.
Se intendete disattivare questa finestra di dialogo, selezionate Non mostrare più.
Acquistare le foto
1 Per accedere al carrello degli acquisti, fate clic sull’icona Carrello degli acquisti.
2 Scegliete una risoluzione per le foto da acquistare. (Facendo clic sull’icona Elimina potete rimuovere un elemento dal
carrello degli acquisti in qualsiasi momento .)
3 Fate clic su Ritira.
4 Effettuate una delle operazioni riportate di seguito:
• Se disponete di un account Adobe, immettete l’ID e la password personali.
• Se desiderate aprire un account Adobe, fate clic su Imposta account. Vi viene richiesto di fornire le vostre informazioni
di fatturazione e di account.
• Se intendete acquistare le immagini senza ricorrere all’account, fate clic su Continua come ospite. Vi viene richiesto di
fornire le vostre informazioni di fatturazione. Fate clic su Continua.
5 Effettuate una delle operazioni riportate di seguito:
• Se disponete di un account Adobe, confermate le informazioni di fatturazione e fate clic su Continua.
• Se non disponete di un account Adobe, confermate le informazioni di fatturazione e fate clic su Continua.
6 Confermate le vostre scelte nella pagina Riepilogo ordine. Per eliminare una foto dal carrello degli acquisti, fate clic
sull’icona Elimina.
7 Se disponete di un codice promozione, immettetelo nella casella di testo Codice promozione e fate clic su Applica.
L’applicazione del codice promozione comporta la visualizzazione di tutte le modifiche apportate all’ordine.
8 Fate clic sulla casella di controllo per accettare i termini dell’Accordo di licenza Adobe Stock Photos (fate clic sul testo di
colore blu per leggere il testo dell’accordo).
9 Infine, fate clic sul pulsante Acquista adesso per completare la procedura di ritiro. L’acquisto viene elaborato e
successivamente vi viene richiesto di scaricare le foto.
10 Fate clic su Avvia scaricamento. A salvataggio delle foto concluso, fate clic su Visualizza immagini acquistate, se
intendete iniziare a utilizzarle immediatamente.
11 Per visualizzare la ricevuta dell’acquisto, fate clic su Visualizza ricevuta nella pagina di ringraziamento. Se necessario,
potete anche controllare l’avanzamento dello scaricamento facendo clic su Apri stato di scaricamento. Al termine, fate clic
su Trova altre immagini, se intendete trovare nuove foto oppure fate clic su Vai all’account.
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Guida utente
Se avete utilizzato una versione di composizione dell’immagine acquistata, dovrete sostituirla con l’immagine ad alta
risoluzione nel vostro materiale.
Nota: per eliminare l’elenco delle immagini ad alta risoluzione in attesa di scaricamento dalla schermata Stato di scaricamento,
scegliete Modifica > Preferenze (Windows) o Bridge > Preferenze (Mac OS). Selezionate Adobe Stock Photos, fate clic sul
pulsante Cancella.
Consultate anche
“Creare un account Stock Photos” a pagina 99
1 In Illustrator o InDesign, fate clic con il pulsante destro del mouse su un’immagine di composizione, quindi scegliete
Acquista questa immagine dal menu.
2 Viene avviato Adobe Stock Photos e la foto viene inserita automaticamente nel vostro carrello degli acquisti.
3 Dopo aver acquistato l’immagine, tornate a Illustrator o a InDesign, quindi fate clic su Nuovo collegamento nella palette
Collegamenti.
4 Spostatevi alla cartella Immagini acquistate nella cartella Adobe Stock Photos: Documenti/AdobeStockPhotos
(Windows) o Documenti/AdobeStockPhotos (Mac OS).
5 Selezionate l’immagine acquistata e fate clic su OK. La composizione viene sostituita con la versione completa della foto.
Nuovo scaricamento di elementi acquistati in precedenza Per sostituire un file perso o danneggiato, entro un periodo di
tempo massimo di un anno dalla data dell’acquisto originale, accedete alla cronologia degli ordini, quindi fate clic su Scarica
di nuovo.
Acquisti agevolati Acquistate le foto senza fornire le informazioni del vostro profilo. Adobe Stock Photos Adobe Stock
Photos immette automaticamente il vostro nome e indirizzo non appena effettuate un acquisto. Tutte le vostre informazioni
personali sono adeguatamente protette.
Consultate anche
“Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a pagina 102
• Se usate Adobe Creative Suite, potete accedere a tutte le funzioni di Version Cue, compresa Amministrazione Version
Cue.
• Se usate un solo componente di Adobe Creative Suite o se usate InCopy anziché Adobe Creative Suite, potete accedere
solo alle funzioni della finestra di dialogo Adobe. Potete usare Bridge, anziché la finestra di dialogo Adobe, per scorrere
i file.
Nota: Acrobat 7 e GoLive prevedono un accesso differente per le funzioni di Version Cue rispetto agli altri componenti di Adobe
Creative Suite e non usano la finestra di dialogo Adobe.
• Se non disponete di Adobe Creative Suite, potete accedere comunque a tutte le funzioni di Version Cue partecipando a
un progetto condiviso; ad esempio, se un altro utente sulla rete installa Adobe Creative Suite e vi fornisce l’accesso a un
progetto Version Cue in un’area di lavoro di Version Cue.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 103
Guida utente
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
È possibile usare Version Cue in una sola applicazione, ad esempio Photoshop CS2, per tenere traccia delle modifiche al file
mentre si sta lavorando. Inoltre, i gruppi di lavoro o un utente singolo possono usare Version Cue tramite le applicazioni.
Diversi utenti possono gestire i progetti contenenti i file provenienti da tutti i componenti di Adobe Creative Suite. I progetti
possono includere file non Adobe, quali documenti di testo, informazioni di fatturazione o fogli di lavoro. Mantenendo tutti
i file relativi a un progetto in una sola posizione, potete eliminare la necessità di ricercare i file importanti.
Di seguito è riportato un esempio su come potete usare Version Cue con Adobe Creative Suite: create un nuovo progetto e
aggiungete un file Photoshop che contenga l’immagine principale per un file da stampare. Quindi, aggiungete grafica da
Illustrator e testo da InDesign. Successivamente, aggiungete anche elementi Web GoLive per fare in modo che il contenuto
stampato possa essere usato in una pagina Web. Mentre lavorate con il vostro team su ciascuna parte del progetto, Version
Cue crea versioni per tenere traccia delle modifiche. Quando è il momento di presentare il progetto, potete creare un PDF
dei file che lo compongono e usare l’utilità di amministrazione di Version Cue per impostare una revisione PDF in linea. I
clienti, i supervisori o i revisori possono visualizzare e commentare il progetto mediante Acrobat.
Consultate anche
“Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a pagina 102
Nota: in InDesign, se deselezionate Salva sempre immagine di anteprima con il documento nelle preferenze Gestione file o nella
finestra di dialogo Salva con nome, le miniature per il file di InDesign non vengono visualizzate nella finestra di dialogo Adobe
o in Bridge.
Per impostazione predefinita, quando scegliete i comandi Apri, Importa, Esporta, Inserisci, Salva o Salva con nome, viene
visualizzata la finestra di dialogo del sistema operativo. Per usare la finestra di dialogo Adobe e impostarla come predefinita,
fate clic su Usa finestra Adobe. Usate le opzioni del menu Visualizza per personalizzare la visualizzazione. Potete passare
nuovamente alla finestra di dialogo del sistema operativo in qualsiasi momento facendo clic su Usa finestra OS.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 104
Guida utente
A B C
• Aggiungere i file e le cartelle più usati nel pannello Preferiti per accedervi più velocemente.
• Visualizzare le miniature dei file.
• Stabilire se un file è aperto in un’altra applicazione Adobe Creative Suite sul vostro computer.
• Rinominare o eliminare i file (solo Mac OS).
• Collegarsi a Bridge usando il comando Mostra in Bridge.
• Visualizzare i metadati sui file nel pannello Proprietà. I metadati comprendono l’autore, la parola chiave e le informazioni
sul copyright.
• Accedere ai progetti e ai file di Version Cue e a quelli non di Version Cue.
• Visualizzare informazioni dettagliate sui progetti Version Cue, ad esempio lo stato dei singoli file.
• Visualizzare e lavorare con le versioni e le alternative di Version Cue.
• Cercare file in un progetto Version Cue.
• Spostare i file di Version Cue nel Cestino progetto.
• Stabilire quali file di Version Cue sono in uso e da chi.
• Creare un nuovo progetto Version Cue o collegarsi a un progetto esistente.
Consultate anche
“Per visualizzare le informazioni su file, progetti e aree di lavoro di Version Cue” a pagina 109
creare e lavorare con un’alternativa. Usate le alternative, insieme alle versioni, per gestire le vostre risorse. Consultate “Le
alternative di Version Cue” a pagina 134..
Revisione Version Cue PDF Potete accedere alle revisioni dei PDF in linea dal vostro computer o da un’altra area di lavoro
di Version Cue. Potete includere nella revisione qualsiasi PDF del progetto e usare l’opzione di generazione automatica di
e-mail per invitare rapidamente altri utenti alla revisione. I commenti di revisione vengono raccolti nell’area di lavoro di
Version Cue e possono essere visualizzati e presi a riferimento durante il processo di revisione. .
Capacità di gestire file non Adobe Potete memorizzare file non Adobe, quali documenti di testo, fogli di lavoro per la
pianificazione e moduli di fatturazione, in un progetto Version Cue. Inoltre, potete creare versioni di file non Adobe.
Consultate “Per salvare una versione di un file non Adobe” a pagina 130..
Consultate anche
“Avviare una revisione Version Cue PDF” a pagina 157
Potete usare le preferenze di Version Cue per disattivare Version Cue (attivo per impostazione predefinita), specificare le
impostazioni dell’area di lavoro, scegliere le posizioni delle cartelle che contengono i file e i dati di backup, esportare i
progetti nella vostra area di lavoro e ricercare gli aggiornamenti di Version Cue.
1 Per accedere alle preferenze di Version Cue CS2, effettuate una delle seguenti operazioni:
• In Windows, fate doppio clic sull’icona di Version Cue nella barra di sistema situata nella parte inferiore destra dello
schermo.
• In Mac OS, fate clic sull’icona di Version Cue nella barra dei menu posta nella parte superiore dello schermo e
scegliete Preferenze di Version Cue CS2 dal menu.
2 Scegliete un opzione dal menu di Version Cue CS2. Scegliete Attivato per attivare l’area di lavoro di Version Cue oppure
Disattivato per disattivarla.
3 Per attivare automaticamente Version Cue all’avvio del computer (impostazione consigliata), selezionate Attiva Version
Cue CS2 all’avvio del computer.
4 Scegliete una delle seguenti voci nel menu Accesso all’area di lavoro:
Quest’area di lavoro è visibile agli altri utenti Consente ad altri utenti di accedere ai progetti condivisi di Version Cue.
Quest’area di lavoro è privata Nasconde l’area di lavoro di Version Cue agli altri utenti.
Nota: se Version Cue è installato su un computer che usa un firewall e desiderate condividere l’area di lavoro con altri,
assicuratevi che le porte TCP 3703 e 427 siano aperte e deselezionate l’opzione Firewall connessione Internet (solo per
Windows). Per ulteriori informazioni, consultate la Guida di Windows.
l’interoperabilità tra Version Cue e i componenti di Adobe Creative Suite. Per requisiti più potenti, ad esempio un gruppo
di lavoro più ampio o un maggior numero di risorse, impostate la RAM su 256 MB o superiore.
6 Selezionate Mostra icona della barra delle applicazioni di Version Cue CS2 (Windows) o Mostra lo stato di Version Cue
CS2 sulla barra dei menu (Mac OS) per mantenere l’icona di Version Cue visibile e poter quindi accedere rapidamente ad
Amministrazione Version Cue e alle preferenze.
7 Fate clic sulla scheda Posizioni, quindi effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per spostare la cartella Dati, in cui sono memorizzati le versioni dei file e gli ID utente, fate clic sul pulsante Scegli accanto
alla posizione corrente della cartella. Selezionate una nuova posizione (non un’unità di rete) per la cartella. È necessario
scegliere una cartella sul computer in cui è installata l’area di lavoro di Version Cue. Fate clic su OK.
• Per spostare la cartella Backup, in cui sono memorizzati i progetti di backup, fate clic sul pulsante Scegli accanto alla
posizione corrente della cartella. Selezionate una nuova posizione per la cartella. È necessario scegliere una cartella sul
computer in cui è installata l’area di lavoro di Version Cue. Fate clic su OK.
Importante: l’area di lavoro deve essere disattivata prima che possiate modificare le posizioni delle cartelle. Non spostate queste
cartelle manualmente e non modificate i file nella cartella Dati di Version Cue. La cartella Dati contiene file che garantiscono
l’integrità delle versioni dei file, dei metadati e delle informazioni sui progetti di Version Cue.
8 Per esportare i dati dell’area di lavoro, fate clic sulla scheda Esporta, scegliete una versione da esportare e una posizione
per i dati esportati, quindi fate clic su Esporta.
9 Fare clic sulla scheda Aggiornamenti, quindi su Ricerca degli aggiornamenti per visualizzare gli aggiornamenti
disponibili in linea. In tal caso, vi viene richiesto di installare gli aggiornamenti.
10 Fate clic su OK (Windows) o su Applica ora (Mac OS).
Se richiesto, fate clic su Sì (Windows) o su Riavvia (Mac OS) per riavviare l’area di lavoro di Version Cue (se Version Cue
era attivo quando sono state modificate le impostazioni, viene richiesto di riavviarlo).
Consultate anche
“Per esportare un progetto Version Cue sul computer” a pagina 149
Consultate anche
“Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a pagina 102
Quando aprite per la prima volta un progetto Version Cue, viene creata una cartella denominata “Version Cue” nella cartella
Documenti (Windows e Mac OS), quindi viene aggiunta una cartella per il progetto. Quando aprite un file del progetto,
Version Cue aggiunge una copia di lavoro del file nella cartella di progetto. Quando modificate e salvate le modifiche al file,
le modifiche vengono apportate alla copia di lavoro; il file originale contenuto nell’area di lavoro di Version Cue è protetto.
Dopo aver aperto un progetto Version Cue, nell’elenco viene visualizzato un collegamento ad altre aree di lavoro di Version
Cue in Bridge o nelle finestre di dialogo Apri, Inserisci o Salva. Le aree di lavoro di Version Cue remote vengono visualizzate
nell’elenco quando vi accedete.
Version Cue usa una cartella speciale per ciascun progetto: la cartella dei documenti. In questa cartella vengono memorizzati
i file non GoLive per ciascun progetto. Quando accedete al progetto da Bridge, InCopy o da uno dei componenti di Adobe
Creative Suite a eccezione di Acrobat 7, Version Cue apre automaticamente la cartella dei documenti e visualizza
temporaneamente il titolo del progetto come nome della cartella (se accedete al progetto da Acrobat 7, la cartella viene
denominata “documenti”). Inoltre, potrete visualizzare la cartella dei documenti se aprite la cartella delle copie di lavoro.
Se create un nuovo progetto Version Cue da GoLive o se aggiungete un sito Web nuovo o esistente al progetto, Version Cue
crea tre cartelle aggiuntive:
Cartella Contenuto Web Contiene la home page (index.html) e il contenuto del sito Web, incluse pagine, immagini, stili e
script. Potete creare sottocartelle separate, quali Pagine, Immagini e Stili, se necessario. I file e le cartelle caricati in un server
di produzione vengono memorizzati nella cartella Contenuto Web. Dal momento che GoLive usa questa cartella per gestire
un sito così come è stato creato, si consiglia di non memorizzare altri tipi di file in questa cartella. Potete creare qualsiasi
tipo e numero di sottocartelle all’interno della cartella del contenuto Web.
Cartella Dati Web Memorizza diversi tipi di oggetti riutilizzabili per il sito, ad esempio oggetti “intelligenti”, componenti e
modelli. Questa cartella contiene i dati usati per creare il sito finale. Per evitare la presenza di collegamenti non funzionanti,
mancanza di stili e problemi simili, non memorizzate mai il contenuto del sito Web finale nella cartella Dati Web.
Cartella Impostazioni Web Memorizza solo le impostazioni salvate nelle finestre di dialogo del sito di GoLive e delle
impostazioni del sito.
Consultate anche
“Per collegarsi a un progetto remoto” a pagina 108
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
Quando lavorate su progetti di Version Cue posizionati in remoto, in una sottorete diversa, potete usare l’indirizzo IP del
computer per accedere all’area di lavoro di Version Cue. Le aree di lavoro dei computer situati nella vostra sottorete vengono
visualizzate automaticamente.
Potete visualizzare la pagina di accesso dell’utilità di amministrazione dell’area di lavoro di Version Cue per identificare gli
URL del client Version Cue necessari perché gli utenti remoti e le applicazioni WebDAV accedano all’area di lavoro.
3 Fate clic su OK. Dopo la connessione all’area di lavoro di Version Cue, nella finestra di dialogo vengono visualizzate tutti
i progetti di Version Cue disponibili per quell’area di lavoro.
Un collegamento a un’area di lavoro remota viene automaticamente aggiunto all’elenco delle aree di lavoro di Version Cue
disponibili.
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
“Per accedere ad Amministrazione Version Cue da un componente di Adobe Creative Suite” a pagina 143
❖ Per ulteriori informazioni sull’uso delle funzioni WebDAV, consultate la documentazione relativa all’applicazione, quindi
specificate l’URL del client WebDAV di Version Cue, il numero di porta (3703), “webdav” e il nome del progetto per
identificare il progetto che si desidera aprire, ad esempio http://153.32.235.230:3703/webdav/nome_progetto
Consultate anche
“Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a pagina 102
4 Per modificare la visualizzazione delle aree di lavoro di Version Cue, dei progetti o dei file nella finestra di dialogo,
effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per visualizzare le proprietà di un file, fate clic su per visualizzare il pannello Proprietà.
• Per modificare la visualizzazione di un progetto, scegliete un’opzione di visualizzazione dal menu Visualizza .
• Per ordinare gli elementi in una colonna, nella visualizzazione dettagli, fate clic sull’intestazione della colonna. Per
invertire l’ordine, fate di nuovo clic sull’intestazione della colonna.
• Per visualizzare o nascondere le colonne delle informazioni nella visualizzazione a elenco, fate clic con il pulsante destro
del mouse (Windows) o fate clic tenendo premuto il tasto Ctrl (Mac OS) sull’intestazione della colonna Nome, quindi
scegliete Mostra tutti, Nascondi tutti o il nome di una colonna (non è consentito nascondere la colonna Nome). Le
colonne visibili hanno un segno di spunta a sinistra del nome.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 110
Guida utente
• Per modificare la posizione di una colonna, trascinate l’intestazione della colonna a sinistra o a destra di un’altra
intestazione (Windows) oppure premete Comando+Opzione e trascinate l’intestazione della colonna a sinistra o a destra
di un’altra intestazione (Mac OS). Non è consentito spostare la colonna Nome.
• Per ridimensionare una colonna di informazioni, trascinate la linea divisoria verticale tra le intestazioni delle colonne o
fate doppio clic su tale linea per adattare automaticamente la colonna all’elemento più largo al suo interno.
5 Per visualizzare le informazioni su un file, un progetto o un’area di lavoro di Version Cue, effettuate una delle seguenti
operazioni:
• Posizionate il puntatore sull’elemento. Una descrizione mostra il riepilogo delle informazioni sul file.
• Fate clic con il pulsante destro del mouse (Windows) oppure fate clic tenendo premuto il tasto Ctrl (Mac OS) sul file e
scegliete Versioni (per visualizzare le informazioni sulle versioni di un file) o su Alternative (per visualizzare le
informazioni sulle alternative di un file).
Nota: se avete già aperto il file in un componente di Adobe Creative Suite, le informazioni sullo stato del file vengono
visualizzate nella parte inferiore della finestra.
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
Per visualizzare le informazioni su aree di lavoro Version Cue, progetti e file in Bridge
Nota: potete eseguire questa attività solo se disponete dell’accesso a tutte le funzioni di Version Cue disponibili in Adobe Creative
Suite o nell’area di lavoro condivisa. Per ulteriori informazioni, consultate “Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a
pagina 102.
In Bridge, potete scegliere tra due tipi di visualizzazione: Vista Versioni e alternative e Vista Dettagli. Usate la Vista Versioni
e alternative per visualizzare le miniature dei file insieme alle miniature delle alternative e delle versioni di Version Cue.
Usate la Vista Dettagli per visualizzare le miniature e le informazioni sul numero di versioni o di alternative, informazioni
dettagliate sullo stato e commenti alla versione corrente.
1 Avviate Bridge, quindi fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
2 Fate clic sul file, sul progetto o sull’area di Version Cue per visualizzare le informazioni corrispondenti oppure
posizionare il puntatore sull’elemento per visualizzare una descrizione riepilogativa delle informazioni.
Consultate anche
“Per visualizzare le miniature dei file e delle cartelle in Bridge” a pagina 77
Quando create un progetto Version Cue, è necessario specificare un nome di progetto, l’area di lavoro di Version Cue che
conterrà il progetto e una descrizione di quest’ultimo. Potete specificare se condividere un progetto o renderlo privato. I
progetti condivisi sono disponibili anche per gli altri utenti; tuttavia, potete proteggere i progetti con una password per
limitare l’accesso ad alcuni utenti specifici. Potete creare progetti privati su un’area di lavoro installata sul computer. Se
create un progetto su un computer usato come server, è necessario condividerlo per renderlo accessibile.
Potete creare i progetti usando Bridge, InCopy, uno dei componenti di Adobe Creative Suite o l’utilità di amministrazione
di Version Cue. L’utilità di amministrazione di Version Cue fornisce le opzioni necessarie per specificare le proprietà
avanzate di un progetto. Potete creare un nuovo progetto Version Cue tramite questa utilità importando una cartella di file.
Questi file vengono usate come punto di partenza del progetto.
Consultate anche
“Per creare un progetto” a pagina 111
Per ulteriori informazioni sulla creazione di progetti in Acrobat 7, consultate la guida di Acrobat.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Scegliete Nuovo progetto dal menu Strumenti di progetto .
4 Scegliete una posizione per il progetto dal menu Posizione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 112
Guida utente
5 Inserite un nome per il progetto nella casella Nome progetto e una descrizione nella casella Info progetto (la descrizione
specificata compare in una casella visualizzata quando spostate il puntatore sul nome del progetto nell’elenco delle aree di
lavoro).
6 Per rendere il progetto e i relativi file disponibili per altri utenti, selezionate Condividi questo progetto con altri (se l’area
di lavoro di Version Cue si trova sul computer di un altro utente, il progetto di Version Cue viene condiviso per
impostazione predefinita).
7 Fate clic su OK.
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
1 Avviate Bridge, quindi fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
2 Scegliete Strumenti > Version Cue > Nuovo progetto.
3 Scegliete una posizione per il progetto dal menu Posizione.
4 Inserite un nome per il progetto nella casella Nome progetto e una descrizione nella casella Info progetto La descrizione
specificata compare in una casella visualizzata quando spostate il puntatore sul nome del progetto nell’elenco delle aree di
lavoro.
5 Per rendere il progetto e i relativi file disponibili per altri utenti, selezionate Condividi questo progetto con altri (se l’area
di lavoro di Version Cue si trova su un computer usato come server, il progetto di Version Cue viene condiviso per
impostazione predefinita).
6 Fate clic su OK. Il progetto viene aperto automaticamente. In Area contenuto viene visualizzato Nessun elemento da
visualizzare fino a che non vengono aggiunti file al progetto.
Consultate anche
“Per aggiungere un file o una cartella in un progetto in Bridge” a pagina 119
• Per rendere il progetto e i relativi file disponibili per altri utenti, selezionate Condividi questo progetto con altri (se l’area
di lavoro di Version Cue si trova su un computer usato come server, il progetto di Version Cue viene condiviso per
impostazione predefinita). Per rendere privato un progetto condiviso, deselezionate Condividi questo progetto con altri.
Tuttavia, quest’azione non eliminerà copie di lavoro correntemente contenute nelle cartelle di progetto dei computer del
gruppo di lavoro.
• Per visualizzare la posizione delle copie di lavoro sul computer, espandete File di progetto locali. Per aprire una cartella,
scegliete Mostra file (Windows) o Mostra file nel Finder (Mac OS). Per modificare la posizione dei file, fate clic su
Modifica posizione e scegliete la nuova posizione per le copie di lavoro.
Nota: accertatevi di usare la funzione Modifica posizione per riposizionare le copie di lavoro, invece di spostare la cartella di
progetto manualmente nel file system.
• Fate clic su Gestione avanzata per attivare il blocco di protezione, modificare o assegnare utenti oppure per richiedere
agli utenti di accedere al vostro progetto. Quando richiesto, accedete ad Amministrazione Version Cue. A seconda dei
vostri privilegi, questa opzione potrebbe non essere disponibile.
3 Fate clic su Annulla per chiudere la finestra di dialogo Apri (Version Cue salva le impostazioni anche se avete fatto clic
su Annulla).
Consultate anche
“Disconnettersi dai progetti” a pagina 124
“Per accedere ad Amministrazione Version Cue da un componente di Adobe Creative Suite” a pagina 143
Potete modificare lo stato di un progetto condiviso in qualsiasi momento. I progetti contenuti in un’area di lavoro di Version
Cue accessibili da parte di altri utenti sono condivisi per impostazione predefinita e non è possibile renderli privati. Tenete
presente che rendere privato un progetto non comporta l’eliminazione delle copie di lavoro attualmente contenute nelle
cartelle di progetto delle copie di lavoro del vostro gruppo di lavoro.
Nota: se l’area di lavoro di Version Cue è installata su un computer che usa un firewall e desiderate condividere l’area di lavoro,
assicuratevi che le porte TCP 3703 e 427 siano aperte. Se usate un computer con sistema operativo Windows, deselezionate
l’opzione Firewall connessione Internet (per ulteriori informazioni sull’opzione Firewall connessione Internet, consultate la
Guida di Windows).
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
“Per visualizzare le informazioni su file, progetti e aree di lavoro di Version Cue” a pagina 109
Potete condividere o rendere privato un progetto in qualsiasi momento. Potete mantenere privato un progetto di Version
Cue solo se si trova sul vostro computer. I progetti creati in un’area di lavoro di Version Cue che non si trova sul vostro
computer sono in condivisione per impostazione predefinita e non è possibile renderli privati. Rendere privato un progetto
non comporta l’eliminazione delle copie di lavoro già contenute nella cartella di progetto delle copie di lavoro sul computer
di un altro utente.
1 Avviate Bridge, quindi fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
2 Fate doppio clic su Aree di lavoro.
3 Fate clic con il pulsante destro del mouse (Windows) o tenendo premuto il tasto Ctrl (Mac OS) sul progetto e scegliete
Condividi progetto o Non condividere progetto nel menu.
Potete anche scegliere Modifica > Proprietà e selezionare o deselezionare Condividi questo progetto con altri, quindi fare
clic su Salva.
Consultate anche
“Per visualizzare le informazioni su aree di lavoro Version Cue, progetti e file in Bridge” a pagina 110
Mentre lavorate, potete usare il comando Salva per salvare periodicamente le modifiche apportate. Tale comando non crea
una nuova versione del file principale ma aggiorna la vostra copia di lavoro. Una nuova versione viene creata solo mediante
il comando Salva una versione. Questo comando aggiorna la copia di lavoro e aggiunge una nuova versione al file principale
nell’area di lavoro di Version Cue. Quando la copia di lavoro di un file corrisponde alla versione corrente, il file è
sincronizzato.
Usando le copie di lavoro dei file principali, diversi utenti possono lavorare con le ultime versioni di un file principale. Ad
esempio, se due utenti desiderano accedere a un’illustrazione contemporaneamente, Version Cue consente
automaticamente a ognuno di usare una copia di lavoro del file più recente. L’utente che accede per secondo all’illustrazione
riceve una notifica che il file è già in uso. In quel momento, il secondo utente può decidere se continuare a lavorare con il
file. Le copie di lavoro forniscono accesso flessibile ai file di progetto e consente di continuare a lavorare simultaneamente,
quando necessario.
Nota: in InCopy, due utenti non possono modificare contemporaneamente lo stesso file.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 115
Guida utente
Le copie di lavoro consentono di lavorare su un file anche quando l’area di lavoro associata non è disponibile o non in linea.
Anche se alcune funzioni, quali le versioni e le alternative, non possono essere usate quando si lavora non in linea, potete
comunque modificare i file e salvare il vostro lavoro. Quando l’area di lavoro è di nuovo in linea, potete salvare una versione
per aggiornare il file principale.
Quando lo desiderate, potete eliminare le copie di lavoro dei file di progetto; ad esempio, per liberare spazio sul disco rigido
oppure per eliminare i file di un progetto la cui elaborazione è stata terminata. Version Cue vi consente di eliminare le copie
di lavoro dei file di progetto disconnettendovi dal progetto. La disconnessione da un progetto comporta l’eliminazione della
cartella di progetto delle copie di lavoro sul disco rigido. Se nessuna delle copie di lavoro è in uso da voi, potete effettuare
questa operazione in qualsiasi momento. Se vi disconnettete accidentalmente dal progetto, vengono create nuove copie di
lavoro la prossima volta che accedete ai file di progetto. Se un progetto viene eliminato anche dall’area di lavoro sul vostro
computer locale, potete usare le copie di lavoro per creare nuovamente un progetto con le versioni correnti dei file.
Per riposizionare le copie di lavoro di un progetto, modificate le proprietà e usate la funzione Modifica posizione. Per
istruzioni, consultate la seleziona “Per modificare le proprietà di un progetto:” a pagina 112.
Nota: accertatevi di usare la funzione Modifica posizione per riposizionare le copie di lavoro, invece di spostare la cartella di
progetto manualmente nel file system.
Consultate anche
“Creare e modificare progetti” a pagina 110
Nota: in InCopy, dovete scegliere File > Consegna dopo aver salvato una versione per rimuovere lo stato In uso dal file.
Talvolta, è possibile che due persone abbiano necessità di lavorare a un file contemporaneamente. Ad esempio, l’utente A
ha iniziato a modificare un file ma si è dovuto allontanare dalla postazione prima di poter salvare una versione. Se l’utente
B lavora al file mentre l’utente A non è alla scrivania, Version Cue garantisce che i due file non vengano sovrascritti. Nella
copia di lavoro dell’utente A non verranno riportate le modifiche apportate dall’utente B e viceversa. Una volta terminata
l’elaborazione del file, entrambi gli utenti possono salvare una nuova versione nell’area di lavoro di Version Cue. Version
Cue avvisa tutti gli utenti correnti del file della presenza di una nuova versione nell’area di lavoro di Version Cue e consente
di scaricare l’ultima versione oppure di continuare le modifiche. Altrimenti, gli utenti possono salvare le modifica come
alternativa.(Version Cue invia una notifica agli utenti in cui viene indicato chi ha aperto il file o chi ha aperto di nuovo un
file che era stato chiuso quando lo stato era impostato su In uso).
Nota: in InCopy, due utenti non possono modificare contemporaneamente lo stesso file.
Potete usare l’utilità di amministrazione dell’area di lavoro di Version Cue per attribuire un blocco di protezione a un
progetto Version Cue. Solo il primo utente che ha iniziato a modificare un file disponibile in un progetto con blocco di
protezione può salvare la versione successiva del file nel progetto Version Cue. Gli altri utenti che modificano il file
ADOBE PHOTOSHOP CS2 116
Guida utente
contemporaneamente non possono salvare le modifiche in una nuova versione del file, anche dopo che il primo utente ha
salvato una versione. Gli altri utenti devono salvare le modifiche come nuovi file con la loro sequenza di versioni; tuttavia,
possono progettare i propri file come alternative del file originale.
Se disponete dell’accesso a un file di un progetto con blocco di protezione, potrete effettuare prove ed esperimenti con il
progetto e chiudere il file senza salvare le modifiche.
Consultate anche
“Usare le copie di lavoro” a pagina 114
Eliminato Il file o la cartella è stato eliminato dal progetto, ma non è stato cancellato in modo definitivo (potete
ripristinare un file o una cartella eliminata).
Consultate anche
“Usare le copie di lavoro” a pagina 114
Dopo aver aggiunto o salvato un file in un progetto Version Cue, il file viene gestito automaticamente da Version Cue. I file
gestiti non possono essere sovrascritti. Se aprite un file in uso da un altro utente o che è stato modificato in precedenza e
salvato come una nuova versione, vi viene richiesto di modificare la versione più recente.
Consultate anche
“Per modificare un file in uso da un altro utente” a pagina 117
Se non notate che lo stato di un file è in uso quando lo aprite, Version Cue visualizza un avviso In uso da per notificare che
un altro utente sta già modificando una copia di lavoro del file.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 118
Guida utente
1 Aprite il file e fate clic su una delle seguenti opzioni quando viene visualizzato l’avviso In uso da:
No, chiudi documento Chiude il documento senza modifiche.
Sì, tieni aperto Tiene il file aperto consentendovi di lavorare sul documento.
2 Se continuate a lavorare con il documento e apportate una modifica al contenuto, Version Cue visualizza un avviso per
notificarvi che vi è la possibilità di creare copie in conflitto. Fate clic su una delle seguenti opzioni:
Elimina modifiche Visualizza la versione più aggiornata del file disponibile nell’area di lavoro di Version Cue ed elimina le
vostre modifiche alla copia di lavoro.
Continua modifica Vi consente di modificare la copia di lavoro senza sovrascrivere le modifiche effettuate nella copia di
lavoro dello stesso file da parte dell’altro utente (Version Cue richiederà a ciascun utente di salvare una nuova versione del
file).
3 Se al progetto non è stato applicato un blocco di protezione, potete salvare una nuova versione delle vostre modifiche.
Version Cue visualizza un avviso che informa che si verificheranno modifiche in conflitto se continuate. Fate clic su una
delle seguenti opzioni:
Annulla Vi consente di tornare al documento aperto senza salvare una versione.
Salva versione comunque Aggiorna il file principale nell’area di lavoro di Version Cue con una nuova versione (Version
Cue visualizza un avviso all’altro utente per notificare che è stata creata una nuova versione del file).
Consultate anche
“Per aggiornare un file con l’ultima versione” a pagina 118
Se un altro utente crea una nuova versione del file aperto o contrassegnato dallo stato Usato da me, Version Cue vi richiede
di aggiornare il documento con l’ultima versione quando lo aprite o tentate di apportarvi modifiche oppure quando portate
la finestra del documento in primo piano rispetto a un gruppo di documenti.
❖ Quando la richiesta viene visualizzata, fate clic su una delle seguenti opzioni:
Elimina modifiche Aggiorna il documento alla versione più recente dal progetto Version Cue. Dopo l’aggiornamento potete
continuare a modificare il file. Se le modifiche apportate vengono salvate nella copia di lavoro con il comando Salva, non
vengono perse.
Continua modifica Lascia il documento inalterato. Potete continuare a modificare il file senza sovrascrivere le modifiche
nell’ultima versione. Al contrario, vi sarà richiesto di salvare la nuova versione del file quando lo chiudete oppure di
eliminare le modifiche.
Consultate anche
“Per modificare un file in uso da un altro utente” a pagina 117
• Trascinando più file o cartelle in un progetto Version Cue usando Bridge. Usate questo metodo per copiare file da un
progetto Version Cue a un altro.
• Trascinando file e cartelle da una finestra aperta sul desktop del computer in un progetto Version Cue visualizzato nella
finestra di Bridge.
• Posizionando i file direttamente nella cartella delle copie di lavoro del progetto e sincronizzando il progetto per
aggiungere i file. Per ulteriori informazioni, consultate “I progetti Version Cue” a pagina 107.
Consultate anche
“Per creare un progetto di Version Cue da una cartella” a pagina 146
Per ulteriori informazioni sull’aggiunta di file a un progetto in Acrobat 7, consultate la guida di Acrobat.
1 Aprite il file in Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop.
2 Scegliete File > Salva con nome. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo, fate clic su Usa finestra Adobe.
3 Fate doppio clic nell’area di lavoro di Version Cue.
4 Fate doppio clic sul progetto per aprirlo.
5 Immettete un commento per la prima versione nella casella Commenti versione e fate clic su Salva.
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
1 Avviare Bridge. In Cartelle (nel pannello Preferiti), individuate la cartella del progetto Version Cue a cui desiderate
aggiungere i file.
2 Individuate la cartella contenente i file oppure le cartelle che desiderate aggiungere al progetto.
3 Selezionate più file o cartelle e trascinateli sull’icona della cartella di Version Cue individuata al punto 1.
Nota: per copiare (non spostare) i file in un progetto, tenete premuto il tasto (Windows) o il tasto Opzione (Mac OS) mentre
trascinate i file nel progetto.
Consultate anche
“Interfaccia di lavoro di Bridge” a pagina 71
Per aggiungere un file o una cartella da una cartella del desktop a un progetto in Bridge
Nota: potete eseguire questa attività solo se disponete dell’accesso a tutte le funzioni di Version Cue disponibili in Adobe Creative
Suite o nell’area di lavoro condivisa. Per ulteriori informazioni, consultate “Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a
pagina 102.
1 Avviate Bridge, quindi fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
2 Fate doppio clic su Aree di lavoro.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 120
Guida utente
3 Fate doppio clic sul progetto Version Cue e scorrete fino alla cartella in cui desiderate aggiungere i file.
4 Selezionate i file e le cartelle nella cartella aperta sul desktop.
5 Trascinate questi elementi dalla cartella aperta all’area del contenuto di Bridge in cui viene visualizzata la cartella di
Version Cue in cui desiderate aggiungere i file.
Nota: per copiare (non spostare) i file in un progetto, tenete premuto il tasto (Windows) o il tasto Opzione (Mac OS) mentre
trascinate i file nel progetto.
Consultate anche
“Interfaccia di lavoro di Bridge” a pagina 71
Si consiglia di aggiungere i file da Bridge, ma potete aggiungere i file anche trascinandoli nella cartella dei documenti di un
progetto di Version Cue.
2 Spostate o copiate gli elementi che desiderate aggiungere nella cartella dei documenti.
3 In Illustrator, InCopy, InDesign, Photoshop o Acrobat, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema
operativo, fate clic su Usa finestra Adobe.
4 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti. Aprite l’area di lavoro di Version Cue e selezionate il progetto.
5 Scegliete Sincronizza dal menu Strumenti di progetto . In alternativa, potete selezionare il progetto in Bridge e
sincronizzarlo. Al termine della sincronizzazione, i file vengono aggiunti al progetto.
Consultate anche
“Modificare e sincronizzare file non in linea” a pagina 138
Per copiare o spostare i file da un progetto all’altro o da un progetto a una cartella sul
desktop
❖ Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per copiare un file da un progetto all’altro, avviate Bridge e individuate la cartella di progetto contenente il file che
desiderate copiare. Scegliete File > Nuova finestra per aprire una nuova finestra da Bridge e individuate la cartella di
progetto nella quale volete aggiungere il file. Trascinate il file dalla prima cartella alla cartella di destinazione nella
seconda finestra di Bridge.
• Per copiare un file da un progetto a una cartella sul desktop, trascinatelo dalla cartella di progetto in Bridge alla cartella
sul desktop.
Nota: Quando copiate un file da un progetto all’altro o da un progetto a una cartella sul desktop, Version Cue copia solo la
versione più recente.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 121
Guida utente
• Per spostare un file da un progetto all’altro, copiatelo da una cartella di progetto a un’altra in Bridge, quindi eliminate in
modo definitivo il file dalla prima cartella di progetto. Per ulteriori informazioni sull’eliminazione definitiva dei file,
consultate le sezioni “Per eliminare i file o le cartelle da un progetto” a pagina 127 e “Per eliminare un file o una cartella
in modo definitivo” a pagina 129.
• Per spostare un file da un progetto a una cartella sul desktop, trascinatelo dalla cartella di progetto in Bridge alla cartella
sul desktop, quindi eliminate in modo definitivo il file dalla prima cartella di progetto. Per ulteriori informazioni
sull’eliminazione definitiva dei file, consultate le sezioni “Per eliminare i file o le cartelle da un progetto” a pagina 127 e
“Per eliminare un file o una cartella in modo definitivo” a pagina 129.
Se desiderate salvare le modifiche, ma non potete salvare una nuova versione mentre modificate un file aperto da un
progetto Version Cue, potete usare il comando File > Salva per salvare le modifiche alla copia di lavoro sul computer. Finché
non salvate una nuova versione nell’area di lavoro di Version Cue condivisa, tali modifiche non saranno disponibili per gli
altri utenti. Potete anche chiudere il file una volta salvate le modifiche apportate a un file, quindi aprirlo nuovamente e
salvare una versione in un secondo momento.
❖ Per salvare le modifiche alla copia di lavoro, scegliete File > Salva.
Mentre lavorate a un progetto Version Cue in Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, potete aggiungere un file a un
documento tramite il comando Inserisci, come di consueto. Nella palette Collegamenti (in Illustrator, InCopy e InDesign)
vengono visualizzate informazioni aggiuntive sui file inseriti dai progetti Version Cue, identificando se un file collegato è
in uso per le modifiche, quale utente lo sta usando e se fa parte di un gruppo di alternative (e, in tal caso, se è un’alternativa
primaria o preferita). Inoltre, potete usare questa palette per determinare se occorre aggiornare il file a una versione più
recente dall’area di lavoro di Version Cue.
Nota: quando inserite un file da un progetto Version Cue, viene creata una copia del file nella cartella delle copie di lavoro del
progetto in Documenti/Version Cue (Windows e Mac OS). Potete quindi modificare il file non in linea, mentre non è collegato
all’area di lavoro di Version Cue.
Consultate anche
“Usare la palette Collegamenti con i file di progetto” a pagina 122
1 Con il documento aperto, in Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, navigate fino al file che desiderate inserire.
2 Selezionate il file, quindi fate clic su Inserisci (Illustrator) o Apri.
Per ulteriori informazioni su come inserire file in documenti in Adobe Creative Suite, consultate la Guida (Aiuto in Mac)
dell’applicazione specifica.
È necessario aggiungere sempre risorse a un progetto Version Cue prima di inserirle in un file gestito da Version Cue.
Quando inserite un file non gestito da Version Cue in un file gestito dall’applicazione, non potete tenere traccia delle
versioni, delle alternative o dello stato della risorsa inserita.
La palette Collegamenti, compresa la colonna che riporta lo stato del file, funziona allo stesso modo sia per i file gestiti da
Version Cue che per quelli non gestiti da tale applicazione. Ad esempio, se nell’area di lavoro di Version Cue è presente una
nuova versione di un file collegato, viene visualizzata l’icona Modified Artwork (Disegno modificato) ; se un file è
mancante, viene visualizzata l’icona Missing Artwork (Disegno mancante) . Per aggiornare un file collegato di un
progetto Version Cue, potete procedere nello stesso modo dei file non gestiti da Version Cue.
Se il file collegato è disponibile, la colonna Modifica stato di Version Cue nella palette Collegamenti non visualizza nulla
oppure mostra un’icona di stato
Per ulteriori informazioni sull’uso della palette Collegamenti e dei file collegati, consultate l’Aiuto di Illustrator, InCopy o
InDesign.
Consultate anche
“Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a pagina 102
“Per sostituire un file inserito con una versione precedente” a pagina 123
“Per sostituire un file con un’alternativa derivata da una versione precedente” a pagina 123
Quando Version Cue è attivo in Illustrator, InCopy o InDesign, potete visualizzare le versioni e le alternative di un file
inserito dalla palette Collegamenti.
Consultate anche
“Usare la palette Collegamenti con i file di progetto” a pagina 122
“Per sostituire un file inserito con una versione precedente” a pagina 123
“Per sostituire un file con un’alternativa derivata da una versione precedente” a pagina 123
Consultate anche
“Usare la palette Collegamenti con i file di progetto” a pagina 122
“Per sostituire un file inserito con una versione precedente” a pagina 123
“Per sostituire un file con un’alternativa derivata da una versione precedente” a pagina 123
Consultate anche
“Usare la palette Collegamenti con i file di progetto” a pagina 122
“Per sostituire un file inserito con una versione precedente” a pagina 123
Consultate anche
“Usare la palette Collegamenti con i file di progetto” a pagina 122
“Per sostituire un file con un’alternativa derivata da una versione precedente” a pagina 123
Quando si lavora con i file di un progetto Version Cue, vengono aggiunti automaticamente dei metadati a tali file. In
aggiunta, potete inserire manualmente altre informazioni nei file di Adobe Creative Suite usando la finestra di dialogo Info
file. Potete individuare rapidamente i file in un progetto Version Cue ricercando informazioni specifiche, quali titoli, autori,
dati sul copyright, parole chiave, date e posizioni. La funzione di ricerca consente di ricercare tra i file esistenti e tra quelli
eliminati dai progetti. Per ulteriori informazioni sulla ricerca di file in Acrobat 7, consultate la guida di Acrobat. Potete
inoltre ricercare i file di progetto Version Cue sia in base ai commenti alle versioni che alle versioni precedenti.
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
Dal momento che avete salvato una versione delle copie di lavoro, eseguendo la disconnessione non si verificano danni.
Quando accedete di nuovo al progetto, vengono create nuove copie di lavoro per le versioni correnti dei file aperti. Se sono
presenti copie di lavoro con stato In uso da me stesso, non è possibile disconnettersi da un progetto fino a quando non avete
salvato una versione di tali file.
Quando vi disconnettete da un progetto, solo le copie di lavoro e i collegamenti sul computer vengono eliminati. Lasciando
inalterato il progetto nell’area di lavoro, consentirete anche ad altri utenti di accedere ai file principali. Quando eliminate
un progetto, tutte le copie di lavoro e i collegamenti sul vostro computer insieme alle copie principali dei file e delle cartelle
nell’area di lavoro di Version Cue vengono cancellate. Tuttavia, qualsiasi copia di lavoro o collegamento presente sul
computer di un altro utente oppure usato in precedenza per accedere al progetto viene conservato. Per eliminare tali copie
di lavoro e collegamenti, dovete selezionare il collegamento o la cartella di progetto ed eseguire la disconnessione, anche se
il progetto è già stato eliminato, per rimuovere completamente il progetto.
Potete disconnettervi da un progetto Version Cue tramite Bridge, Photoshop CS2, Illustrator CS2, InCopy CS2 o InDesign
CS2. GoLive CS2 usa un metodo diverso per eliminare le copie di lavoro dei file del sito. La disconnessione non è disponibile
in Acrobat 7.
Consultate anche
“Eliminare file e cartelle” a pagina 126
La disconnessione da un progetto comporta la rimozione dei file dal vostro computer, ma non l’eliminazione del progetto
dall’area di lavoro di Version Cue che lo contiene. La disconnessione non è disponibile in Acrobat 7.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Aprite l’area di lavoro di Version Cue e selezionate il progetto da cui desiderate disconnettervi.
4 Scegliete Disconnetti dal menu Strumenti di progetto.
Nota: potete selezionare qualsiasi icona o collegamento di progetto quando desiderate disconnettervi.
La disconnessione da un progetto comporta la rimozione delle copie di lavoro del progetto dal vostro computer ma non
l’eliminazione del progetto dall’area di lavoro di Version Cue che lo contiene.
1 Avviate Bridge, quindi fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
2 Fate doppio clic su Aree di lavoro e individuate il progetto da cui desiderate disconnettervi.
3 Fate clic con il pulsante destro del mouse (Windows) o tenendo premuto il tasto Ctrl (Mac OS) sul progetto, quindi
scegliete Disconnetti dal menu.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 126
Guida utente
Nota: potete selezionare qualsiasi icona o collegamento di progetto quando desiderate disconnettervi.
Quando eliminate una cartella, tutte le sottocartelle e i file in essa contenuti vengono nascosti e lo stato viene impostato su
Eliminato. Quando eliminate definitivamente una cartella, l’intero contenuto viene cancellato.
Gli utenti che dispongono dei privilegi appropriati possono eliminare i file e le cartelle a meno che questi ultimi non siano
contrassegnati come In uso. In un gruppo di lavoro, se un utente sta modificando un file che desiderate eliminare, potete
ripristinare il blocco del file usando l’utilità di amministrazione di Version Cue.
Potete ripristinare i file o le cartelle con lo stato Eliminato. Il ripristino reintegra la gestione di Version Cue. I file e le cartelle
ripristinati vengono visualizzati nella posizione precedente all’interno della gerarchia delle cartelle del progetto. I file e le
cartelle eliminati mantengono il rapporto nella gerarchia del progetto finché non vengono eliminati in modo definitivo.
In Bridge, InCopy e Adobe Creative Suite, potete mostrare i file o le cartelle nascoste ed eliminate e visualizzarle nei risultati
della ricerca. Inoltre, Version Cue dispone dell’opzione Cestino progetto che consente di visualizzare tutti i file eliminati da
un progetto. Usate il Cestino progetto per visualizzare e gestire tutti i file eliminati senza scorrere la gerarchia della cartella
di progetto.
Potete eliminare i file o le cartelle singole in Bridge, InCopy o in uno dei componenti di Adobe Creative Suite.
Consultate anche
“Usare le copie di lavoro” a pagina 114
Eliminare i progetti
Eliminando un progetto da Version Cue in modo definitivo, i file principali di tale progetto (incluse le versioni e le
alternative) e le cartelle dell’area di lavoro di Version Cue vengono cancellati. Si tratta di una procedura di un solo passaggio
(con conferma). L’eliminazione di un progetto comporta l’eliminazione automatica delle copie di lavoro dei file sul computer
e dei collegamenti a tale progetto. Tuttavia, le copie di lavoro dei file creati sul computer di un altro utente non vengono
eliminate finché non viene eseguita la disconnessione dal progetto cancellato. Non potete ripristinare i progetti eliminati
direttamente da Version Cue, né eliminare un progetto se uno dei file è contrassegnato come in uso. Potete eliminare un
intero progetto Version Cue in Bridge, InCopy o in uno dei componenti di Adobe Creative Suite. Se disponete dei privilegi
necessari, potete anche eliminare i progetti mediante l’utilità di amministrazione di Version Cue.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate doppio clic sull’area di lavoro di Version Cue e selezionate il progetto.
• Fate clic sul collegamento del progetto.
4 Scegliete Elimina dal menu Strumenti di progetto .
5 Fate clic su OK nella finestra di dialogo di conferma.
Potete anche eliminare i progetti usando l’utilità di amministrazione di Version Cue.
Consultate anche
“Per eliminare un progetto nell’utilità di amministrazione di Version Cue” a pagina 149
1 Avviate Bridge, quindi fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
2 Fate doppio clic su Aree di lavoro.
3 Fate clic con il pulsante destro del mouse sul collegamento del progetto, quindi scegliete Elimina progetto dal menu.
4 Fate clic su OK per confermare l’eliminazione.
Per rimuovere le copie di lavoro dei file dal progetto eliminato, eseguite la disconnessione dal progetto.
Consultate anche
“Per disconnettervi da un progetto in Bridge” a pagina 125
Dopo aver eliminato un file o una cartella da un progetto, potete scegliere di eliminarlo definitivamente o di ripristinarlo
con i dati originali, comprese le versioni del file e le informazioni correlate. Per ulteriori informazioni sull’eliminazione dei
file o delle cartelle da Acrobat 7, consultate la Guida di Acrobat.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Fate doppio clic nell’area di lavoro di Version Cue.
4 Fate doppio clic sul progetto che contiene i file o le cartelle che desiderate eliminare.
5 Selezionate il file o la cartella da eliminare.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 128
Guida utente
Consultate anche
“Per visualizzare le informazioni su file, progetti e aree di lavoro di Version Cue” a pagina 109
Dopo aver eliminato un file da un progetto, potete scegliere di eliminarlo definitivamente o di ripristinarlo con i dati
originali, comprese le versioni del file e le informazioni correlate.
1 In Bridge, fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti, quindi fate doppio clic su Aree di lavoro.
2 Fate doppio clic nell’area di lavoro di Version Cue.
3 Fate doppio clic sul progetto che contiene i file che desiderate eliminare.
4 Selezionate il file e fate clic sull’icona Elimina elemento nella barra degli strumenti.
Nota: se Mostra file nascosti ed eliminati non è selezionato nel menu Visualizza, il file viene nascosto. Se Mostra file nascosti
ed eliminati è selezionato, il file rimane visibile con lo stato Eliminato.
Consultate anche
“Per visualizzare le informazioni su file, progetti e aree di lavoro di Version Cue” a pagina 109
Per ulteriori informazioni sul ripristino di file o cartelle in Acrobat 7, consultate la guida di Acrobat.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Fate doppio clic nell’area di lavoro di Version Cue.
4 Fate doppio clic sul progetto che contiene il file o la cartella che desiderate ripristinare ed effettuate una delle seguenti
operazioni:
• Fate clic su Cestino progetto nel pannello Preferiti, selezionate il file che desiderate ripristinare e scegliete Ripristina nel
menu Strumenti di progetto .
• Scegliete Mostra elementi eliminati nel menu Strumenti di progetto (i nomi dei file e delle cartelle eliminati vengono
visualizzati in grigio nella finestra di dialogo). Selezionate il file o la cartella da ripristinare, quindi scegliete Ripristina
dal menu Strumenti di progetto.
5 Scegliete Aggiorna dal menu Strumenti di progetto per aggiornare la finestra di dialogo.
Il file o la cartella viene ripristinato nella posizione originale nel progetto Version Cue.
Nota: per ripristinare un file in una cartella precedentemente eliminata, dovete prima ripristinare la cartella. In questo modo,
la cartella e il relativo contenuto vengono ripristinati.
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Potete eliminare definitivamente e cancellare i file o le cartelle con lo stato Eliminato. Per ulteriori informazioni
sull’eliminazione definitiva di un file o di una cartella in Acrobat 7, consultate la guida di Acrobat.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Aprite l’area di lavoro di Version Cue e il progetto che contiene i file o la cartella da eliminare definitivamente.
4 Scegliete Mostra elementi eliminati dal menu Strumenti di progetto.
5 Selezionate il file o la cartella, quindi scegliete Elimina permanente dal menu Strumenti di progetto.
6 Fate clic su OK.
Version Cue garantisce che il lavoro di ciascuno non venga sovrascritto. Grazie a tali funzioni di protezione, più utenti
possono lavorare su un file contemporaneamente. Quando più utenti lavorano su un file, Version Cue li avvisa se un utente
salva una nuova versione, consentendo di aggiornare il file con la versione più recente.
Nota: in InCopy, due utenti non possono modificare contemporaneamente lo stesso file.
Non è necessario salvare una versione ogni volta che desiderate salvare le modifiche. Il comando File > Salva funziona allo
stesso modo sia con i file gestiti da Version Cue che con quelli non gestiti da questa applicazione. Quando desiderate creare
un’istantanea del file, dovete solo salvare una versione. Se ad esempio, modificate il colore dello sfondo oppure il testo nel
layout e salvate una versione, potete tornare alla versione precedente senza danneggiare il file. Invece di scegliere File >
Salva con nome e salvare una nuova copia del progetto, potete salvare una versione che vi consente di tenere traccia delle
modifiche non appena vengono apportate.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 130
Guida utente
Se desiderate continuare a lavorare usando la versione precedente invece di quella corrente, potete promuovere la versione
precedente come versione corrente anziché aprire direttamente la versione precedente. Questo processo mantiene la
versione precedente inalterata, nel caso decidiate di usarla di nuovo in un secondo momento. Se desiderate che la versione
precedente e la versione corrente siano disponibili per l’uso in un progetto, potete salvare la versione precedente come
risorsa separata. Quando effettuate questa operazione, potete rendere la versione precedente parte di un gruppo di
alternative, se lo desiderate.
Potete visualizzare le versioni precedenti nelle applicazioni di origine. Quando non avete più bisogno di mantenere versioni
precedenti dei file, potete eliminarle singolarmente o in blocchi.
Consultate anche
“Visualizzare e confrontare le versioni” a pagina 131
Per salvare una nuova versione di un file, potete usare il comando Salva una versione che consente di salvare le modifiche
in un’area di lavoro di Version Cue. In seguito, grazie alle miniature potete confrontare le versioni di un file nonché
visualizzarle, eliminarle e promuoverle mediante il comando Versioni.
Bridge apre i file nelle applicazioni di origine in modo che possiate apportare le modifiche. Potete salvare le versioni di file
non Adobe solo se (1) i file sono contenuti in un progetto Version Cue e (2) i file sono stati aperti tramite Bridge. Dopo aver
creato le versioni dei file con questa procedura, potete accedervi tramite la finestra di dialogo Versioni nei componenti di
Adobe Creative Suite, da InCopy e dalla Vista Versioni di Bridge.
1 Avviare Bridge.
2 Nel pannello Preferiti, fate clic su Version Cue, quindi individuate il progetto contenente il file che desiderate salvare
come versione.
3 Fate doppio clic sul file per aprirlo.
4 Quando il file si apre nell’applicazione di origine, apportate le modifiche, salvate e chiudete il file.
5 In Bridge, scegliete Strumenti > Version Cue > Salva una versione.
6 Nella finestra Salva una versione, inserite i commenti che desiderate associare alla versione, quindi fate clic su Continua.
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Nota: potete salvare le versioni di file di grafica, immagine e testo non incorporati in InCopy, InDesign e Illustrator usando il
comando Modifica originale nella palette Collegamenti. Dopo aver modificato il file, salvarlo nell’applicazione di origine.
Quindi, nella palette Collegamenti, selezionate il file e usate il comando Salva versione collegamento per salvare una versione
nel progetto Version Cue. Per ulteriori informazioni, consultate l’Aiuto di InCopy, InDesign o Illustrator.
La Vista Versioni e alternative in Bridge consente di visualizzare tutti i file di un progetto. Questa opzione è utile per
confrontare le versioni, poiché tutte le versioni sono disponibili in una sola posizione per la visualizzazione o la promozione
senza necessità di ricercare i file salvati sul disco rigido. Quando desiderate confrontare i dettagli delle versioni, potete
scegliere di visualizzare ciascuna versione nell’applicazione di origine.
Le funzioni di commento di Version Cue consentono di mantenere la cronologia dei file. Ogni volta che salvate o
promuovete una versione, potete descrivere le modifiche apportate. La cronologia consente di tenere traccia delle modifiche
apportate nelle diverse fasi. Inoltre, i commenti alle versioni possono essere ricercati; potete cercare una parola in
particolare e individuare rapidamente la versione desiderata.
Consultate anche
“Per visualizzare le miniature dei file e delle cartelle in Bridge” a pagina 77
Nella finestra di dialogo Versioni potete accedere rapidamente alle miniature, ai commenti e alle date delle versioni
precedenti di un file aperto in un’area di lavoro di Version Cue.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
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Potete visualizzare le versioni di un file mentre è aperto in un componente di Adobe Creative Suite: scegliete Versioni nel
menu dello stato nella parte inferiore della finestra del file.
Consultate anche
“La finestra di dialogo Adobe” a pagina 103
In Bridge, potete usare l’opzione Vista Versioni e alternative per visualizzare tutte le versioni dei file di un progetto.
• In Bridge, usate Vista Versioni e alternative, fate clic sul pulsante corrispondente nell’angolo superiore destro della
finestra, fate clic con il pulsante destro del mouse (Windows) oppure fate clic tenendo premuto il tasto Ctrl (Mac OS) su
una versione, quindi scegliete Visualizza nel menu.
Version Cue apre la versione precedente nella finestra associata. Potete quindi modificare una versione precedente, salvarla
come una nuova risorsa o come un’alternativa. Se modificate la versione precedente, le modifiche non verranno riportate
nella versione corrente a meno che non promuoviate la versione precedente.
Consultate anche
“Per visualizzare le versioni in Bridge” a pagina 132
La promozione di una versione precedente comporta il salvataggio automatico di una copia di tale versione come corrente.
Le modifiche apportate dalla creazione alla promozione non vengono visualizzate nella versione corrente.
❖ In Bridge, scegliete Strumenti > Version Cue > Ripristina versione precedente.
Consultate anche
“Per eliminare le versioni dei file in un progetto” a pagina 150
Usando l’utilità di amministrazione di Version Cue, potete eliminare più versioni precedenti di tutti i file in un progetto
contemporaneamente se disponete dei privilegi di accesso. Usando questo metodo, potete conservare le versioni passate in
base alla data o al numero.
Consultate anche
“Per eliminare le versioni dei file in un progetto” a pagina 150
Potete usare le alternative in diversi modi. Ad esempio, se apportate modifiche estese al file, si consiglia di salvarlo come
un’alternativa anziché come una versione. In questo modo, il file originale rimane inalterato e potete continuare la
progettazione in una nuova direzione. Potete anche creare alternative per la grafica che intendete usare su un supporto
diverso, ad esempio un’alternativa ad alta risoluzione per la stampa e un’alternativa a bassa risoluzione per il Web.
Altrimenti, potete creare alternative dei file con un contenuto totalmente diverso. Ad esempio, supponete di dover creare
un articolo sulla coltivazione della frutta. Potete usare una foto di un’arancia per l’edizione della California, di una banana
per quella della Florida e di una mela per l’edizione di Washington. Potete salvare ciascuna foto come alternativa.
Potete accedere alle alternative da Bridge direttamente dalla palette Collegamenti in InCopy, InDesign o Illustrator,
facilitando la presentazione di diverse idee ai clienti o ai direttori creativi. Version Cue protegge le alternative allo stesso
modo di altre risorse. Quando salvate un’alternativa, questa viene visualizzata in file separato all’interno del progetto;
tuttavia, Version Cue mantiene il rapporto tra il file originale e le alternative create.
Version Cue mantiene le relazioni tra alternative creando gruppi di alternative, che potete visualizzare insieme nella finestra
di dialogo Alternative. Potete creare manualmente un gruppo di file all’interno di un gruppo di alternative usando il
comando Crea alternative. Potete creare alternative da file in diverse cartelle trascinandoli da una finestra di Bridge a
un’altra. Usando questo metodo, potete aggiungere file al gruppo anche da cartelle aggiuntive. Pertanto, un gruppo di
alternative può contenere più file da diverse cartelle. Potete rendere un’alternativa primaria o preferita in un gruppo.
L’alternativa primaria viene indicata da un’icona di stato speciale e il relativo nome è riportato in grassetto nella Vista
Alternative. Nella finestra di dialogo Alternative visualizzata nei componenti di Adobe Creative Suite e in InCopy (nella
palette Collegamenti o nella finestra di dialogo Apri), l’alternativa primaria viene visualizzata in cima all’elenco.
Potete modificare l’alternativa primaria e rimuovere le alternative dal gruppo usando Bridge o la finestra di dialogo
Alternative nei componenti di Adobe Creative Suite o in InCopy.
Nota: sebbene possiate creare molti gruppi di alternative, potete includere un file specifico in uno solo di questi gruppi. Inoltre,
le alternative devono essere posizionate all’interno di un solo progetto. Le alternative non sono disponibili in Acrobat 7.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 135
Guida utente
Consultate anche
“Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a pagina 102
Se avete aperto un file e desiderate creare un’alternativa dalla vostra copia corrente per le versioni precedenti, dovete usare
il comando Salva con nome.
Nota: se non cambiate la cartella o il nome del file, Version Cue vi richiede di creare una nuova versione del file (non
un’alternativa).
Per vedere rapidamente quali file hanno alternative, utilizzate la vista Versioni e alternative in Bridge. La visualizzazione
comprende miniature di ciascuna alternativa, ne mostra il numero e indica qual è l’alternativa primaria di un gruppo. Da
questa visualizzazione, potete modificare i gruppi di alternative.
L’aggiunta di un file in un gruppo di alternative viene indicata dall’icona Alternative e dalle informazioni sullo stato che
mostrano quante alternative sono associate al file e se questo è l’alternativa primaria .
Potete anche visualizzare le alternative di un file mentre sono attive altre visualizzazioni di Bridge. Fate clic con il pulsante
destro del mouse (Windows) o tenendo premuto il tasto Ctrl (Mac OS) su un file di progetto Version Cue, quindi scegliete
Alternative.
Potete identificare i file che dispongono di alternative nelle finestre di dialogo Apri, Inserisci, Salva, Importa ed Esporta
cercando nella colonna Alternative in cui viene visualizzato il numero di alternative. Le alternative non sono disponibili in
Acrobat 7.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Fate doppio clic nell’area di lavoro di Version Cue dell’host e sul progetto contenente le alternative.
4 Fate clic sul file per le alternative che desiderate visualizzare.
5 Scegliete Alternative dal menu Strumenti di progetto .
Nota: potete anche visualizzare le alternative dalla palette Collegamenti in Illustrator o InDesign oppure dal menu di stato nella
parte inferiore della finestra del file mentre questo è aperto in un componente di Adobe Creative Suite. Per visualizzare le
alternative dalla palette Collegamenti, scegliete Alternative nel menu della palette Collegamenti. Per visualizzare le alternative
mentre un file è aperto in un componente di Adobe Creative Suite, scegliete Alternative nel menu nella parte inferiore della
finestra del file.
Consultate anche
“Per visualizzare le alternative in Bridge” a pagina 135
Consultate anche
“Per visualizzare le alternative in Bridge” a pagina 135
Quando usate il comando Crea alternative, potete creare diverse alternative per ciascun file in un gruppo di alternative.
Potete selezionare più file da diverse cartelle per creare le alternative.
Consultate anche
“Per visualizzare le alternative in Bridge” a pagina 135
Quando create alternative in Bridge, potete creare diverse alternative per ciascun file in un gruppo di alternative. Le
alternative non sono disponibili in Acrobat 7.
Consultate anche
“Per visualizzare le alternative in Bridge” a pagina 135
Non è possibile diventare membri di più di un gruppo di alternative. Per spostare un’alternativa a un altro gruppo, dovete
prima rimuoverla dal gruppo originale, quindi aggiungerla a un nuovo gruppo.
1 Rimuovete l’alternativa dal gruppo. Per ulteriori informazioni, consultate “Per rimuovere un’alternativa” a pagina 137.
2 Aggiungete il file a un nuovo gruppo di alternative. Per ulteriori informazioni, consultate “Per salvare un’alternativa” a
pagina 135 o “Per creare alternative in Bridge” a pagina 137.
Le copie di lavoro vengono di norma copiate sul computer quando aprite un progetto da un’area di lavoro in linea. Tuttavia,
se il file non è stato ancora modificato, potete prepararvi a lavorare non in linea sincronizzando l’intero progetto Version
Cue o solo i file necessari mentre l’area di lavoro è ancora in linea, in modo da avere delle copie di lavoro.
Quando lavorate non in linea, non potete creare più versioni poiché il comando Salva una versione non è disponibile.
Se intendete lavorare su un file non in linea in Version Cue CS2, potete contrassegnare manualmente il file come In uso
prima di lavorare in modalità non in linea. Quando un file è contrassegnato come In uso, Version Cue crea una copia di
lavoro del file. Potete contrassegnare un file come In uso anche se non intendete lavorare in modalità non in linea.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 139
Guida utente
Normalmente, durante la modifica di un file, il contrassegno In uso viene visualizzato quando un altro utente accede al file.
Un file il cui stato è In uso è protetto. Quando il file viene sincronizzato, torna allo stato Sincronizzato. Contrassegna in uso
non è disponibile in Acrobat 7.
Se avete modificato un file non in linea di recente, potete aprirlo dal menu File > Apri documenti recenti.
Consultate anche
“Disponibilità delle funzioni di Version Cue” a pagina 102
Consultate anche
“Per sincronizzare i file” a pagina 140
Per ulteriori informazioni sulla modifica di file non in linea in Acrobat 7, consultare la guida di Acrobat.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Fate doppio clic nell’area di lavoro di Version Cue.
4 Fate doppio clic sul progetto Version Cue contenente il file. Potrebbe trascorrere qualche secondo prima che Version Cue
verifichi che l’area di lavoro o un progetto Version Cue non è disponibile.
5 Fate doppio clic su un file per aprirlo (lo stato Copia non in linea consente di aprire il file).
6 Dopo aver modificato il file, scegliete File > Salva per memorizzare le modifiche alla copia di lavoro. Quando l’area di
lavoro di Version Cue è di nuovo disponibile, sincronizzate i file.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 140
Guida utente
Consultate anche
“Modificare e sincronizzare file non in linea” a pagina 138
Ignora questo file Impedisce che venga scaricata la versione più recente dall’area di lavoro di Version Cue (questa opzione
evita inoltre che una versione della copia di lavoro venga salvata nell’area di lavoro). Scegliete questa opzione solo se
desiderate conservare le modifiche e ignorare quelle del file principale.
Per ulteriori informazioni sulla sincronizzazione dei file in Acrobat, consultate la guida di Acrobat.
1 In Illustrator, InCopy, InDesign o Photoshop, scegliete File > Apri. Se usate la finestra di dialogo del sistema operativo,
fate clic su Usa finestra Adobe.
2 Fate clic su Version Cue nel pannello Preferiti.
3 Selezionate il progetto che contiene il file principale ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per sincronizzare l’intero progetto, scegliete Sincronizza dal menu Strumenti di progetto .
• Per sincronizzare solo una cartella o uno o più file, aprite il progetto, selezionate la cartella o i file da sincronizzare e
scegliete Sincronizza dal menu Strumenti di progetto.
4 Se il file principale dell’area di lavoro di Version Cue è più recente della copia di lavoro e quest’ultima è stata modificata,
viene visualizzata la finestra di dialogo Conflitto di file: Specificare le seguenti opzioni:
Applica la seguente azione a tutti i conflitti successivi Applica automaticamente l’opzione selezionata ogni volta che si
verifica un conflitto di file.
Salva una versione Salva la copia di lavoro in una nuova versione del file nell’area di lavoro di Version Cue.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 141
Guida utente
Ignora questo file Impedisce che venga scaricata la versione più recente dall’area di lavoro di Version Cue (questa opzione
evita inoltre che una versione della copia di lavoro venga salvata nell’area di lavoro). Scegliete questa opzione solo se
desiderate conservare le modifiche e ignorare quelle del file principale.
La seguente tabella elenca le operazioni relative a Version Cue che potete eseguire da un componente di Adobe Creative
Suite e quelle che potete eseguire dall’utilità di amministrazione di Version Cue.
Modificare le proprietà di un No Sì
progetto Version Cue, in modo
che gli utenti debbano
autenticarsi per poter accedere
al progetto
Gli utenti che lavorano in un gruppo con un ID di accesso e una password possono accedere all’utilità di amministrazione
Version Cue. Le operazioni che gli utenti di un gruppo di lavoro possono eseguire dipendono dai privilegi assegnati all’ID
di accesso Version Cue dall’amministratore. Tuttavia, gli utenti il cui livello di accesso è impostato su Nessuno non possono
accedere all’utilità di amministrazione Version Cue.
Potete visualizzare la pagina Web di accesso all’amministrazione Version Cue in uno dei seguenti modi:
• Aprendo le preferenze di Version Cue e facendo clic sul pulsante Gestione avanzata.
• Facendo clic sul pulsante Gestione avanzata in GoLive CS2, Illustrator CS2, InCopy CS2, InDesign CS2, Photoshop CS2
o Acrobat 7.
• Digitando direttamente l’indirizzo IP dell’area di lavoro di Version Cue in un browser Web.
• Selezionando Gestione avanzata dall’icona della barra delle applicazioni di Version Cue (Windows) o nel menu Version
Cue (Mac OS).
Consultate anche
“Scegliere i privilegi utente” a pagina 154
ADOBE PHOTOSHOP CS2 143
Guida utente
1 Scegliete File > Apri, quindi fate clic sul pulsante Usa finestra Adobe nella finestra di dialogo.
2 Selezionate l’area di lavoro Version Cue che desiderate amministrare.
3 Scegliete Modifica proprietà dal menu Strumenti di progetto .
4 Fate clic su Amministrazione avanzata nella finestra di dialogo Modifica proprietà.
5 Digitare l’ID di accesso e la password assegnati per Version Cue nelle caselle di testo. (L’impostazione predefinita per
entrambi è system.)
6 Fate clic su Accedi.
2 Una finestra del browser visualizza la pagina di accesso dell’amministrazione Adobe Version Cue. Digitare l’ID di accesso
e la password assegnati per Version Cue nelle caselle di testo. (L’impostazione predefinita per entrambi è system.)
3 Fate clic su Accedi.
Per accedere all’amministrazione Version Cue dalla finestra di dialogo delle Preferenze
Version Cue
1 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• (Windows) Fate doppio clic sull’icona Version Cue nella barra delle applicazioni. Nella finestra di dialogo Edit Project
Properties (Modifica proprietà del progetto), fate clic su Amministrazione avanzata.
• (Windows) Fate clic con il pulsante destro del mouse sull’icona Version Cue nella barra delle applicazioni, quindi
scegliete Preferenze di Version Cue CS2.
In Windows, fate doppio clic sull’icona Version Cue per aprire la finestra di dialogo delle preferenze.
• (Mac OS) Fate clic sull’icona di Version Cue nella parte superiore dello schermo, quindi scegliete Gestione avanzata dal
menu.
• (Mac OS) Fate clic tenendo premuto il tasto Ctrl sull’icona di Version Cue, quindi scegliete le preferenze Version Cue
CS2.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 144
Guida utente
In Mac OS, scegliete Preferenze di Version Cue CS2 per aprire la finestra di dialogo delle preferenze.
2 Digitare l’ID di accesso e la password assegnati per Version Cue nelle caselle di testo. (L’impostazione predefinita per
entrambi è system.)
3 Fate clic su Accedi.
Nota: se l’area di lavoro di Version Cue è installata su un computer Windows che usa un firewall e desiderate condividerla con
altri, assicuratevi che le porte TCP 3703 e 427 siano aperte e deselezionate l’opzione Firewall connessione Internet (consultate
la Guida di Windows).
Autorizza accesso solo agli utenti esistenti Specifica se i progetti Version Cue sono accessibili da un utente. Impostate le
proprietà di accesso per ogni progetto desiderato e modificate l’elenco di utenti assegnati al progetto.
Livello di accesso Definisce la quantità di informazioni riportate dal sistema nell’area di lavoro di Version Cue. Scegliete un
livello di accesso: Errore per elencare solo gli errori dell’area di lavoro di Version Cue; Avviso per elencare errori e avvisi
nell’area di lavoro o Info per elencare errori, avvisi e informazioni sulle operazioni eseguite.
Dimensione file di registro Imposta le dimensioni massime, in kilobyte, per un resoconto di sistema. Per ridurre le
dimensioni del file di registro salvandolo come file GZ compresso, selezionate Comprimi file di registro.
Proxy FTP Specifica il server proxy FTP predefinito per gli utenti che importano o esportano progetti da un server FTP o
che pubblicano su un server FTP con GoLive.
Proxy HTTP Specifica il server proxy HTTP predefinito per gli utenti che importano o esportano progetti da un server
WebDAV o che pubblicano su un server WebDAV con GoLive.
Schema colore Imposta i colori di sfondo delle schede.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 145
Guida utente
• Le aree di lavoro di Version Cue 1.0 e Version Cue 2.0 possono essere installate sullo stesso computer e possono
funzionare contemporaneamente.
• Se le aree di lavoro di Version Cue 1.0 e Version Cue 2.0 vengono installate sullo stesso computer, i componenti di Adobe
Creative Suite 1.0 funzionano solo con le aree di lavoro di Version Cue 1.0, poiché possono comunicare solo con la porta
usata dall’area di lavoro di Version Cue 1.0.
Nota: se disinstallate l’area di lavoro di Version Cue 1.0 e riavviate l’area di lavoro di Version Cue 2.0, quest’ultima usa la porta
dell’area di lavoro di Version Cue 1.0 consentendo ai componenti di Adobe Creative Suite 1.0 e Adobe Creative Suite 2.0 di
lavorare con l’area di lavoro di Version Cue 2.0.
• Se è installata solo l’area di lavoro di Version Cue 2.0, i componenti di Adobe Creative Suite 1.0 non funzionano.
• I componenti di Adobe Creative Suite 2.0 funzionano solo con le aree di lavoro di Version Cue 2.0.
• I componenti di Adobe Creative Suite 1.0 funzionano sia con le aree di lavoro di Version Cue 1.0 che con quelle di Version
Cue 2.0 contemporaneamente purché non siano posizionate sullo stesso computer.
• Potete importare i progetti e gli utenti di Version Cue 1.0 usando l’utilità di amministrazione (consultate la versione “Per
migrare da Version Cue 1.0 a Version Cue 2.0” a pagina 145).
Codifica URL Specifica il trattamento della codifica URL. L’impostazione predefinita è UTF-8.
Sostituzione con %HH Richiede la codifica di un carattere non sicuro come simbolo di percentuale (%) seguito da due cifre
esadecimali.
Codifica URL Specifica il trattamento della codifica URL. L’impostazione predefinita è UTF-8.
Sostituzione con %HH Richiede la codifica di un carattere non sicuro come simbolo di percentuale (%) seguito da due cifre
esadecimali.
Commenti Memorizza eventuali note sul progetto.
7 Effettuate una delle seguenti operazioni nel frame del contenuto Utenti assegnati, quindi fate clic su Salva:
• Per definire l’accesso di ciascun utente al progetto, scegliete un’opzione accanto a ogni nome utente nella colonna
Privilegi o scegliete un’opzione nel menu Imposta tutti come. Queste opzioni non funzionano a meno che non
selezioniate Richiedi accesso per questo progetto.
• Per consentire a un utente di pubblicare un progetto tramite GoLive CS su un server FTP o Web/DAV specifico,
selezionate la casella di controllo nella colonna Privilegio di pubblicazione, accanto al nome del progetto.
• Se desiderate che gli utenti debbano usare una password e un ID di accesso Version Cue per accedere al progetto,
selezionate Richiedi accesso per questo progetto. Se selezionata, questa opzione assicura che solo gli utenti di Version
Cue specificati possano autenticarsi e accedere al progetto.
Nota: se l’opzione viene selezionata dopo che altri utenti hanno già effettuato l’accesso al progetto senza essersi autenticati, tali
utenti potranno ancora accedere al progetto senza autenticarsi. Assicuratevi di modificare i privilegi come necessario, nell’elenco
degli utenti assegnati al progetto.
• Per limitare le versioni dei file solo a quelle in sequenza, selezionate Consenti blocco di protezione per questo progetto.
• Se desiderate includere annotazioni sul progetto, digitatele nella casella Commenti.
10 Effettuate una delle seguenti operazioni nel frame del contenuto Utenti assegnati, quindi fate clic su Salva:
• Per definire l’accesso di ciascun utente al progetto, scegliete un’opzione accanto a ogni nome utente nella colonna
Privilegi o scegliete un’opzione nel menu Imposta tutti come.
• Per consentire a un utente di pubblicare un progetto tramite GoLive su un server FTP o Web/DAV specifico, selezionate
la casella di controllo nella colonna Privilegio di pubblicazione, accanto al nome del progetto.
Nota: non è necessario assegnare utenti al progetto per consentire l’accesso al progetto Version Cue. Accertatevi di deselezionare
Richiedi accesso per questo progetto nelle proprietà del progetto.
Configurazioni di backup Consente di eseguire il backup del progetto o di modificare le impostazioni di backup.
4 Fate clic su Salva o su Reimposta per ripristinare i valori originali delle proprietà.
Consultate anche
“Per eseguire il backup di un progetto Version Cue” a pagina 151
È possibile personalizzare una configurazione di backup per i vostri progetti e sottoporre a backup un progetto usando una
nuova configurazione oppure una esistente. La configurazione di backup comprende la capacità di pianificare un backup
ricorrente per il progetto.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 151
Guida utente
Consultate anche
“Per modificare le proprietà del progetto di Version Cue” a pagina 148
Per limitare i progetti Version Cue ai quali un utente può accedere, potete modificare i nomi utente esistenti per un progetto
oppure creare nuovi nomi utente Version Cue, da assegnare a progetti specifici. In questo modo si ottiene un maggior
controllo sul progetto.
Nota: solo gli utenti dotati dei privilegi di amministratore di sistema possono creare nuovi nomi utente.
Se configurate l’area di lavoro di Version Cue perché sia visibile agli altri utenti nell’utilità di amministrazione di Version
Cue, non è necessario creare e assegnare nomi utente Version Cue per consentire ad altri utenti di Adobe Creative Suite o
WebDAV di accedere ai vostri progetti e all’area di lavoro di Version Cue. È sufficiente che gli utenti si trovino nella vostra
sottorete o dispongano dell’indirizzo IP o DNS e del numero di porta dell’area di lavoro di Version Cue. Quando un utente
accede all’area di lavoro di Version Cue senza usare un nome utente Version Cue, il sistema aggiunge automaticamente
all’elenco degli utenti dell’area di lavoro il nome utente con il quale l’utente accede al proprio computer e lascia vuoto il
campo delle password.
Se configurate l’area di lavoro di Version Cue per concedere l’accesso solo agli utenti esistenti, non è necessario creare nomi
utente Version Cue per consentire ad altri utenti di Adobe Creative Suite o WebDAV di accedere ai progetti e alle aree di
lavoro di Version Cue.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 153
Guida utente
3 Selezionate la casella di controllo accanto a ciascun nome utente da duplicare o eliminare. Per selezionare tutti i nomi
utente elencati, selezionate la casella di controllo accanto all’etichetta della colonna Nome utente.
4 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su Duplica. Modificate le proprietà dell’utente nel frame del contenuto Duplica utente, quindi fate clic su Salva.
• Fate clic su Elimina. Per confermare l’eliminazione, fate clic su Elimina nel frame del contenuto Elimina utente.
Gli utenti che operano in Adobe Creative Suite possono usare l’URL del client Version Cue per connettersi ai progetti
Version Cue, quando non si trovano nella sottorete dell’area di lavoro. Gli utenti che operano in applicazioni compatibili
con WebDAV possono ricorrere all’URL del client WebDAV per connettersi ai progetti Version Cue.
Inoltre potete visualizzare e gestire tre tipi di resoconti (importazione, esportazione e pubblicazione) e il file di registro
dell’area di lavoro di Version Cue, che tiene traccia di tutte le operazioni del server in base al livello di dettaglio specificato.
I tempi di visualizzazione variano a seconda delle dimensioni del file di registro. L’impostazione predefinita per le
dimensioni del file di registro è 1024 K. Se le dimensioni del file di registro superano un limite specificato, il sistema crea
un nuovo file di registro e salva quello precedente. I file di registro vengono salvati nella cartella Registri, nella directory
dell’applicazione Version Cue.
Potete specificare la data di consegna di una revisione; inoltre, potete interrompere la revisione in qualsiasi momento.
Quando una revisione è terminata, potete visualizzare tutti i commenti sia nel contesto del documento originale che come
elenco nell’utilità di amministrazione di Version Cue. Quando visualizzate i commenti nel contesto del documento PDF,
tutti gli strumenti di annotazione di Acrobat sono disponibili, compresa la stampa.
Le revisioni Version Cue PDF sono particolarmente utili nelle fasi più avanzate di un progetto quando non rimane tempo
per eseguire una revisione tradizionale su carta. Inoltre, è possibile usarle quando i revisori sono distribuiti su una vasta
area geografica. La possibilità di unire i commenti semplifica il riepilogo dei commenti e tiene traccia dell’avanzamento
della revisione.
Per usare la funzione di revisione Version Cue PDF, sono necessarie le seguenti condizioni:
• Per usare la funzione di revisione Version Cue PDF, i revisori devono disporre di un nome di accesso Version Cue e dei
privilegi per accedere all’area di lavoro di Version Cue contenente la revisione.
• Per visualizzare il PDF e aggiungere i commenti, gli utenti devono disporre di Acrobat 7.0 Professional. Per ulteriori
informazioni sull’inserimento dei commenti in Acrobat, consultate la Guida di Acrobat.
• Per avere accesso a una revisione, gli utenti devono disporre di una connessione a Internet.
In qualsiasi momento, per tornare alla pagina principale Revisione Version Cue CS2, fate clic sul pulsante Home . Per
tornare ad Amministrazione Version Cue, fate clic su Amministrazione Version Cue CS2.
1 Accedete all’utilità di amministrazione di Version Cue. Per istruzioni, consultate le sezioni “Per accedere
all’amministrazione Version Cue dalla finestra di dialogo delle Preferenze Version Cue” a pagina 143 e “Per accedere
all’amministrazione Version Cue da un browser Web” a pagina 143.
2 Fate clic sul collegamento Revisione Version Cue CS2 nella parte superiore della pagina.
3 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Nella pagina principale Revisione Version Cue CS2, fate clic su Avvia una revisione.
• Fate clic sulla scheda Documenti e scegliete Non avviata nel menu Stato revisione.
4 Nell’Elenco documenti, fate clic sul nome del documento PDF da rivedere.
5 Scegliete la versione da rivedere e fate clic su Avvia revisione.
6 Nella pagina Avvia revisione, inserite le informazioni sulla revisione:
• Per impostare una data di fine per la revisione, selezionate Scadenza, quindi scegliete una data nei menu Anno, Mese e
Giorno.
• Per consentire ai revisori di visualizzare i commenti tra loro, selezionate Apri in Modalità revisione Selezionate Privato
se desiderate che i revisori visualizzino solo i commenti personali.
• Se desiderate aggiungere una descrizione della revisione, digitate le informazioni nella casella Descrizione.
• Per aggiungere revisori, selezionate i nomi nella sezione Revisori (fate sulla casella di controllo accanto all’etichetta della
colonna Revisori per selezionare o deselezionare tutti i revisori).
Nota: se un revisore si trova fuori dal gruppo di lavoro e non dispone di un accesso Version Cue, è necessario configurarne uno.
Dovete anche fornire un accesso di rete (generalmente tramite un firewall) per i revisori esterni.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 158
Guida utente
• Per visualizzare solo i documenti PDF in un progetto specifico, scegliete il progetto nel menu Progetto.
• Per limitare il numero dei documenti visualizzati, scegliete un’opzione nel menu Numero voci (usate le frecce a destra
del menu Numero voci per visualizzare altri file).
• Per limitare l’elenco in base al nome del documento, inserite una parte del nome nel campo Nome documento e premete
Invio (Window e Mac OS). (Per visualizzare tutti i file di nuovo, eliminate il testo nel campo Nome documento e premete
Invio).
• Per ordinare l’elenco secondo le voci in una colonna, fate clic sull’intestazione della colonna. Per invertire l’ordine, fate di
nuovo clic sull’intestazione della colonna.
Consultate anche
“Per avviare una nuova revisione Version Cue PDF” a pagina 157
1 Individuate la revisione attiva o completata (consultate “Per individuare le revisioni PDF” a pagina 158).
2 Fate clic sul nome del documento PDF nell’Elenco documenti.
3 Nell’elenco Cronologia documenti, selezionate una versione e fate clic su Elimina revisione.
4 Quando Version Cue vi richiede di eliminare la revisione, fate clic su Elimina.
Consultate anche
“Eliminare file e cartelle” a pagina 126
Version Cue memorizza i commenti di revisione nell’area di lavoro. Potete visualizzare i commenti nell’utilità di
amministrazione di Version Cue oppure direttamente nel documento PDF. Per visualizzare tutti i commenti di revisione
direttamente nel documento, dovete accedervi usando il collegamento nell’invito alla revisione oppure aprendo il
documento in revisione dall’utilità di amministrazione di Version Cue (se aprite il documento in revisione usando la
finestra di dialogo Apri in Acrobat o da Bridge, i commenti non vengono visualizzati).
Per ulteriori informazioni sugli strumenti di annotazione di Acrobat, ricercate “annotazioni” nella Guida di Acrobat.
• Per eliminare i commenti di revisione nell’utilità di amministrazione di Version Cue, selezionate il commento e fate clic
su Elimina commenti. Per selezionare tutti i commenti, fate clic sulla casella di controllo accanto all’intestazione della
colonna Pagina.
161
Consultate anche
“Immagini bitmap” a pagina 161
Immagini bitmap
Le immagini bitmap, o immagini raster, sono costituite da una griglia di punti detti pixel. Quando lavorate con le immagini
bitmap, modificate i pixel anziché gli oggetti o le forme. Le immagini bitmap sono il mezzo elettronico più diffuso per
riprodurre immagini a tono continuo, come le fotografie o i disegni digitali, poiché sono in grado di rappresentare anche
le più lievi gradazioni di tonalità e colori.
Le immagini bitmap possono deteriorarsi se ridimensionate sul monitor, perché dipendono dalla risoluzione, contengono
un numero fisso di pixel e a ciascun pixel è assegnata una posizione specifica e un colore. Le immagini bitmap possono
risultare scalettate se stampate a bassa risoluzione, poiché ciascun pixel viene ingrandito.
3:1
24:1
Esempio di immagine bitmap a diversi livelli di ingrandimento
Grafica vettoriale
La grafica vettoriale è costituita da linee e curve matematicamente definite, dette vettori. Potete quindi spostare,
ridimensionare o modificare il colore di una linea senza compromettere la qualità della grafica.
La grafica vettoriale non è vincolata alla risoluzione; può essere ingrandita o rimpicciolita e stampata a qualunque
risoluzione, senza perdita di particolari né di nitidezza. Di conseguenza, la grafica vettoriale è la soluzione ideale per
elementi netti, come i logotipi, le cui linee devono restare nitide a qualunque dimensione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 162
Guida utente
3:1
24:1
Esempio di grafica vettoriale a diversi livelli di ingrandimento
Nota: poiché i monitor visualizzano le immagini solo su una griglia, sia la grafica vettoriale che le immagini bitmap vengono
visualizzate come pixel sullo schermo.
La quantità di particolari dipende dalle dimensioni in pixel dell’immagine; la risoluzione determina invece la superficie
occupata dai pixel in stampa. Ad esempio, potete modificare la risoluzione di un’immagine senza alterare i dati dei pixel
effettivi, semplicemente cambiando le dimensioni di stampa dell’immagine. Tuttavia, se desiderate stampare l’immagine
mantenendo le dimensioni inalterate, potrete modificare la risoluzione soltanto modificando il numero totale di pixel.
B C
Le dimensioni in pixel sono uguali alla dimensione (output) del documento moltiplicata per la risoluzione.
A. Dimensioni e risoluzione originali B. Senza ricampionamento: se si riduce la risoluzione, le dimensioni in pixel restano inalterate. C. Con
ricampionamento: se si riduce la risoluzione e si mantiene invariata la dimensione del documento, le dimensioni in pixel vengono ridotte.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 163
Guida utente
In Photoshop, potete modificare la risoluzione di un’immagine. In ImageReady, la risoluzione delle immagini è sempre di
72 ppi, ottimizzata per la pubblicazione in linea.
Quando vengono stampate, le immagini con una risoluzione alta contengono un numero maggiore di pixel (che quindi
appaiono più piccoli) rispetto alle immagini con una risoluzione bassa. Le immagini ad alta risoluzione riproducono un
maggior numero di particolari e transizioni di colore più graduali rispetto a quelle a bassa risoluzione, grazie alla maggiore
densità dei pixel. Le immagini ad alta qualità mantengono in genere le loro caratteristiche a tutte le dimensioni.
Non è possibile migliorare un’immagine di bassa qualità aumentandone la risoluzione di stampa. La modifica della
risoluzione di stampa non fa altro che ingrandire ciascun pixel e creare un’immagine sgranata, cioè con pixel grandi e
vistosi. L’aumento della risoluzione di stampa di un’immagine non aggiunge informazioni a livello dei pixel. Per ricavare il
meglio da un’immagine a bassa risoluzione, scegliete una dimensione di stampa che sfrutti al massimo i pixel disponibili.
Importante: i file video vengono visualizzati solo a 72 ppi. Anche se un’immagine ha una risoluzione maggiore di 72 ppi, è
possibile che risulti di qualità scadente se visualizzata in un’applicazione di editing video.
A B C
Stampa della stessa immagine a bassa risoluzione in varie dimensioni
A. Dimensione di stampa piccola B. Dimensione di stampa media C. Dimensione di stampa grande
Un altro fattore che influenza le dimensioni di un file è il formato. I formati GIF, JPEG e PNG usano infatti metodi di
compressione diversi; a parità di dimensioni in pixel, le dimensioni del file possono variare molto. Le dimensioni del file
sono influenzate inoltre dalla profondità del colore in bit e dal numero di livelli e canali presenti in un’immagine.
Photoshop supporta immagini con un numero massimo di 300.000 per 300.000 pixel. Sono questi i limiti massimi per la
risoluzione e le dimensioni di stampa di un’immagine.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 164
Guida utente
La risoluzione del monitor dipende dalla grandezza del monitor e dalle sue impostazioni in pixel. Ad esempio, un’immagine
da 800 x 600 pixel visualizzata su un monitor da 15 pollici riempie quasi lo schermo; su un monitor più grande occupa
invece meno spazio e i pixel appaiono ingranditi.
20"
15"
Nota: quando preparate un’immagine per visualizzarla online, le dimensioni in pixel sono fondamentali. Accertatevi che le
dimensioni dell’immagine non interferiscano con i controlli della finestra del browser Web nei monitor più piccoli.
Le stampanti a getto d’inchiostro spruzzano l’inchiostro, non tracciano puntini veri e propri. Tuttavia, molte di esse
assicurano risoluzioni approssimative da 240 a 720 dpi. Molti driver per stampanti a getto d’inchiostro offrono
impostazioni semplificate per la stampa di alta qualità. Per sapere qual è la risoluzione ottimale, consultate
la documentazione della vostra stampante.
Consultate anche
“La stampa desktop” a pagina 639
Frequenza di retino
La frequenza di retino corrisponde al numero di punti di stampa o di celle mezzetinte per pollice usato per stampare
immagini in scala di grigio o selezioni del colore. Detta anche retinatura o lineatura, la frequenza di retino è misurata in
linee per pollice (lpi), cioè linee di celle per pollice in un retino mezzetinte. Maggiore è la risoluzione di una periferica di
output, maggiore è la frequenza di retino che potete usare.
Il rapporto tra la risoluzione dell’immagine e la frequenza del retino determina la qualità dei particolari nell’immagine
stampata. Per produrre un’immagine mezzatinta di alta qualità, si imposta di solito una risoluzione dell’immagine pari alla
frequenza di retino moltiplicata per 1,5 o 2. Con alcune immagini e dispositivi di output, una risoluzione più bassa può
comunque produrre buoni risultati. Per sapere qual è la frequenza di retino della vostra stampante, consultate la
documentazione della periferica o rivolgetevi al rivenditore.
Nota: alcune fotounità e stampanti laser a 600 dpi si basano su tecnologie diverse dalle mezzetinte. Se dovete stampare
un’immagine con una periferica che non supporta le mezzetinte, rivolgetevi al rivenditore o consultate la documentazione della
periferica per impostare le risoluzioni dell’immagine consigliate.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 165
Guida utente
A B
C D
Per indicazioni su come ridimensionare e ricampionare le immagini in Photoshop, scegliete Aiuto > Ridimensiona
immagine. L’assistente interattivo vi guiderà nel ridimensionamento delle immagini da stampare o da visualizzare online.
Tenete presente che i dati bitmap e i dati vettoriali possono produrre risultati molto diversi quando ridimensionate
un’immagine. I dati bitmap sono vincolati alla risoluzione; modificando le dimensioni in pixel di un’immagine bitmap
potete deteriorarne la qualità e la nitidezza. I dati vettoriali sono invece indipendenti dalla risoluzione; nel ridimensionare
l’immagine non si perde la nitidezza dei bordi.
Ricampionare
Il ricampionamento consiste nel cambiare le dimensioni in pixel (e quindi le dimensioni di visualizzazione) di un’immagine.
Il ricampionamento verso il basso (riduzione del numero di pixel), o downsampling, elimina delle informazioni
dall’immagine. Il ricampionamento verso l’alto (aumento del numero di pixel), o resampling up, aggiunge nuovi pixel. Dovete
scegliere un metodo di interpolazione, per specificare come aggiungere o eliminare i pixel.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 166
Guida utente
Tenete presente che il ricampionamento può causare un deterioramento della qualità dell’immagine. Ad esempio, quando
ricampionate un’immagine verso il basso, potete ridurne la quantità di particolari e la nitidezza. Il filtro Maschera di
contrasto applicato a un’immagine ricampionata può migliorarne la nitidezza.
Per evitare di eseguire il ricampionamento, digitalizzate o create l’immagine con una risoluzione sufficientemente alta. Per
visualizzare un’anteprima dell’immagine dopo avere modificato le dimensioni in pixel o per eseguire delle stampe di prova
a diverse risoluzioni, ricampionate una copia del file.
Consultate anche
“Rendere le immagini più nitide” a pagina 319
Nelle preferenze Generali potete specificare un metodo di interpolazione predefinito per il ricampionamento delle
immagini da usare con Dimensione immagine o con i comandi di trasformazione. Il comando Dimensione immagine
consente inoltre di specificare un metodo di interpolazione diverso da quello predefinito.
Bicubica Metodo più lento, ma più preciso, basato sull’analisi dei valori dei pixel circostanti. Grazie a calcoli più complessi,
questa opzione genera migliori gradazioni di tonalità rispetto a Vicina più prossima e Bilineare.
Bicubica più morbida Metodo adeguato per ingrandire le immagini in base all’interpolazione bicubica, ma concepito per
generare risultati più morbidi.
Bicubica più nitida Metodo adeguato per ridurre le dimensioni di un’immagine in base all’interpolazione bicubica con
maggiore nitidezza. Questo metodo mantiene i dettagli in un’immagine ricampionata. Se Bicubica più nitida esagera la
nitidezza di alcune aree dell’immagine, provate con Bicubica.
Consultate anche
“Per registrare le opzioni di Dimensione immagine (ImageReady)” a pagina 662
Consultate anche
“Posizionamento e proporzioni delle immagini” a pagina 641
Consultate anche
“Per specificare le colonne per un’immagine” a pagina 54
Nota: se la risoluzione dell’immagine è maggiore della retinatura di 2,5 volte, durante la stampa viene visualizzato un
messaggio di errore. Questo significa che la risoluzione dell’immagine è troppo alta per la stampante. Salvate una copia del file
e riducete la risoluzione.
Consultate anche
“Selezionare gli attributi del retino mezzetinte” a pagina 649
4 Fate clic sulla scheda Cartelle e selezionate l’unità in cui si trovano le immagini.
5 Selezionate le immagini. Accertatevi che la cartella di destinazione sia visibile nella palette Preferiti o nella palette
Cartelle.
6 Trascinate l’immagine nella cartella di destinazione.
Se il lettore di schede multimediali o la fotocamera appaiono sul desktop come volumi, potete anche trascinare il file
dell’immagine dal volume in Bridge.
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Digitalizzare le immagini
La digitalizzazione
Prima di digitalizzare un’immagine, accertatevi di avere installato il software dello scanner. Per ottenere risultati di alta
qualità, definite a priori la risoluzione ottimale di scansione e la gamma dinamica per l’immagine. Con queste operazioni
preliminari eviterete il formarsi di dominanti di colore indesiderate.
I driver degli scanner non sono distribuiti da Adobe Systems Incorporated, ma dai produttori degli scanner. Se la scansione
non è perfetta, verificate di aver installato la versione più aggiornata del driver dello scanner.
Durante la digitalizzazione di immagini, è preferibile digitalizzare insieme le immagini simili. Ad esempio, immagini scure
con altre immagini scure. Il risultato sarà migliore e la correzione delle immagini risulterà facilitata.
Consultate anche
“Regolare i colori” a pagina 254
Se lo scanner non dispone di un driver compatibile con Photoshop, potete importare l’immagine digitalizzata mediante
l’interfaccia TWAIN.
Se neanche questo è possibile, potete digitalizzare le immagini usando il software del produttore dello scanner e salvarle in
formato TIFF, PICT o BMP. Infine potete aprire i file in Photoshop o ImageReady.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 171
Guida utente
Consultate anche
“I moduli plug-in” a pagina 63
Installate la periferica TWAIN, il relativo software e riavviate il computer: a questo punto potete iniziare a importare le
immagini in Photoshop e ImageReady. Per le istruzioni di installazione, fate riferimento alla documentazione fornita dal
produttore della periferica.
2 Per importare l’immagine, scegliete File > Importa > Acquisisci Twain.
Immagine in scala di grigio Usa le impostazioni predefinite per l’acquisizione delle immagini in scala di grigio.
8 Fate clic su Anteprima per visualizzare l’immagine digitalizzata. Se necessario, trascinate le maniglie del rettangolo di
selezione per regolare le dimensioni dell’area di ritaglio.
9 Fate clic su Digitalizza.
10 L’immagine digitalizzata viene salvata in formato BMP.
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Nota: a seconda della procedura usata per la selezione del colore, il rapporto tra la risoluzione dell’immagine e la frequenza di
retino potrebbe variare. Prima di digitalizzare l’immagine, è bene consultare il proprio tipografo o service.
Per produrre la scansione, inserite le dimensioni del file così ottenute nelle impostazioni dello scanner. Potete tralasciare la
risoluzione e le dimensioni dell’immagine. Dopo avere digitalizzato e importato l’immagine in Photoshop, usate il comando
Dimensione immagine (con l’opzione Ricampiona immagine deselezionata) per specificare l’altezza e la larghezza corrette
dell’immagine.
Consultate anche
“Metodi di colore” a pagina 205
Consultate anche
“Per regolare la gamma tonale con il comando Livelli” a pagina 257
ADOBE PHOTOSHOP CS2 173
Guida utente
6 Aprite la palette Info e leggete i valori RGB visualizzati per ciascun livello di grigio. Valori R, G e B non uniformi indicano
una dominante di colore.
7 Usate i comandi Livelli o Curve per correggere la dominante di colore e salvare le impostazioni della finestra di dialogo.
8 Aprite l’immagine digitalizzata da correggere, riaprite la finestra di dialogo in cui avete corretto la dominante di colore
(punto 7) e caricate le impostazioni salvate.
Consultate anche
“Per calibrare e creare un profilo per il monitor” a pagina 239
“Per eliminare una dominante di colore con il comando Livelli” a pagina 258
Colore di sfondo Riempie il livello di sfondo o il primo livello con il colore di sfondo corrente.
Trasparente Imposta un primo livello trasparente, senza valori cromatici. Il documento così creato avrà un contenuto
costituito da un solo livello trasparente.
5 In Avanzate, scegliete un profilo di colore o scegliete Non gestire colore in questo documento. Per Proporzioni pixel,
scegliete Quadrato salvo che l’immagine non sia destinata a un video. In tal caso, scegliete un’altra opzione per usare dei
pixel non quadrati.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 174
Guida utente
6 Al termine, per salvare le impostazioni come valori predefiniti, fate clic su Salva predefinito o su OK per aprire il nuovo
file.
Consultate anche
“Metodi di colore” a pagina 205
Aprire i file
Potete aprire i file con i comandi Apri e Apri recente. In Photoshop potete anche aprire i file con Adobe Bridge.
Può accadere che Photoshop non riconosca il formato di un file, ad esempio quando il file viene trasferito da un diverso
sistema operativo. Talvolta trasferendo un file da Mac OS a Windows, al formato viene assegnata un’etichetta errata. In
questi casi dovrete specificare il formato corretto per aprire il file.
Nota: Photoshop e ImageReady ricorrono a moduli plug-in per aprire e importare molti formati di file. Se il formato di un file
non compare nella finestra di dialogo Apri o nel sottomenu File > Importa, potrebbe essere necessario installare il plug-in
specifico per tale formato.
Consultate anche
“I moduli plug-in” a pagina 63
4 Fate clic su Apri. In alcuni casi compare una finestra di dialogo in cui potete impostare le opzioni relative al formato.
Nota: se compare un messaggio riguardante il profilo di colore, specificate se desiderate convertire i pixel in base al profilo del
file.
Alcuni file PDF contengono un’unica immagine, altri possono contenere più pagine e immagini. Quando aprite un file PDF
in Photoshop, potete scegliere quali pagine o immagini aprire e specificare le opzioni di rasterizzazione. Le pagine o le
immagini vengono importate come oggetti avanzati in nuovi documenti.
In Photoshop, potete inoltre importare i dati in formato PDF usando i comandi Inserisci e Incolla o la funzione trascina e
rilascia. La pagina o l’immagine viene inserita in un livello separato come oggetto avanzato.
Consultate anche
“PDF” a pagina 614
“Usare gli Appunti per copiare elementi tra applicazioni” a pagina 299
5 Per assegnare un nome al nuovo documento, immettetelo nella casella di testo Nome. Se importate più pagine o
immagini, verranno aperti più documenti con il nome base seguito da un numero.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 176
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6 In Opzioni di pagina, specificate la parte del documento PDF da includere nel menu Ritaglia in base a:
Rettangolo di selezione Ritaglia in base al rettangolo più piccolo che racchiude tutto il testo e la grafica della pagina. Questa
opzione elimina lo spazio bianco esterno.
Limite supporto Ritaglia in base alle dimensioni originali della pagina.
Limite di ritaglio Ritaglia in base alla zona di ritaglio (margini) del file PDF.
Limite pagina al vivo Ritaglia in base all’area specificata nel file PDF per le limitazioni imposte dal processo di produzione,
quali taglio, piegatura e rifilatura.
Limite di rifilo Ritaglia in base all’area specificata per le dimensioni desiderate della pagina finita.
Limite immagine Ritaglia in base all’area specificata nel file PDF per inserire i dati PDF in un’altra applicazione.
Profondità di bit Imposta la profondità di bit per il nuovo documento (consultate anche “La profondità di bit” a
pagina 209).
Anti-alias Limita l’effetto scalettato ai bordi di un’immagine. Deselezionate questa opzione per una transizione netta
tra i pixel dei bordi.
Sfondo trasparente Mostra il testo o la grafica sotto la pagina del PDF. Deselezionate questa opzione per inserire la pagina
PDF su uno sfondo bianco.
8 Selezionate Sopprimi avvertenze profilo colore per disattivare la comparsa di messaggi sui profili di colore.
9 Fate clic su OK.
Consultate anche
“Per inserire un file in Photoshop” a pagina 178
Potete importare anche la grafica PostScript in Photoshop o ImageReady con i comandi Inserisci e Incolla e con la funzione
trascina e rilascia.
Consultate anche
“Inserire i file” a pagina 178
“Usare gli Appunti per copiare elementi tra applicazioni” a pagina 299
Nota: quando aprite o inserite un file PDF o EPS in Photoshop, potete disattivare l’opzione Anti-alias.
Consultate anche
“Dimensioni in pixel e risoluzione dell’immagine” a pagina 162
La finestra di dialogo PICT anti-alias mostra le dimensioni correnti del file. Per cambiare le dimensioni dell’immagine,
inserite nuovi valori di larghezza e altezza. Le dimensioni del file vengono aggiornate. Per conservare le stesse proporzioni
dell’immagine, selezionate Mantieni proporzioni.
Nel caso di un file PICT anti-alias, potete scegliere Scala di grigio o Colore RGB come metodo colore.
Per visualizzare un’anteprima di una risorsa, fate clic su Anteprima. Fate clic sulle frecce per scorrere le risorse in avanti e
indietro. Tenete presente che il numero visualizzato per risorsa non corrisponde al numero di identificazione ma alla
posizione della risorsa in ordine crescente nella gamma delle risorse.
Nota: Photoshop consente anche di aprire un file in formato Risorsa PICT. Scegliete File > Apri, quindi selezionate Tutti i
documenti dal menu a comparsa Mostra, selezionate il file da aprire, scegliete Risorsa PICT dal menu a comparsa Formato e
infine fate clic su Apri. Tuttavia, il comando Apri accede automaticamente alla prima risorsa del file e non mostra eventuali
altre risorse PICT presenti.
Inserire i file
Inserire i file
Il comando Inserisci inserisce la grafica nel file di Photoshop come oggetto avanzato, posizionandola solitamente in un
nuovo livello. In Photoshop, potete inserire file in tutti i formati supportati. In ImageReady potete inserire file in tutti i
formati supportati, tranne i file di Photoshop (PSD) con immagini CMYK, file PDF e file di Adobe Illustrator (AI).
Quando usate il comando Inserisci, potete ridimensionare, posizionare, inclinare o ruotare la grafica senza deteriorare
l’immagine prima di fare clic su Conferma , o premere Invio (Windows) o A capo (Mac OS) per inserirla. In Photoshop,
i file PDF, Illustrator (AI) ed EPS vengono rasterizzati. Al termine della rasterizzazione, i dati vettoriali non sono più
modificabili come tracciati e il testo non potrà più essere modificato come testo.
Importando la grafica di Illustrator in Photoshop, vengono conservati quando possibile livelli, maschere, trasparenze, forme
composte, sezioni, mappe immagine e testo modificabile. In Illustrator, esportate la grafica nel formato Photoshop (PSD).
Se la grafica di Illustrator contiene elementi non supportati, Photoshop ne mantiene comunque l’aspetto fondendo però i livelli
e rasterizzandola.
Consultate anche
“Oggetti avanzati” a pagina 382
Nota: potete inserire la grafica di Adobe Illustrator anche copiandola e incollandola da Illustrator in un documento di
Photoshop (consultate “Per incollare grafica di Adobe Illustrator in Photoshop” a pagina 181).
5 (Facoltativo) Cambiate la posizione o trasformate la grafica inserita effettuando una delle seguenti operazioni:
• Per cambiare la posizione della grafica inserita, posizionate il puntatore all’interno del rettangolo di selezione e trascinate
o immettete un valore per X nella barra delle opzioni per specificare la distanza fra il punto centrale della grafica inserita
ADOBE PHOTOSHOP CS2 179
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e il bordo sinistro dell’immagine. Inserite un valore per Y, per specificare la distanza tra il punto centrale della grafica
inserita e il bordo superiore dell’immagine.
• Per ridimensionare la grafica inserita, trascinate una delle maniglie negli angoli del rettangolo di selezione o immettete
i valori per L e A nella barra delle opzioni.
• Per ruotare la grafica inserita, spostate il puntatore fuori dal rettangolo di selezione (il puntatore si trasforma in una
freccia ricurva) e trascinate, o inserite un valore in gradi per l’opzione Rotazione nella barra delle opzioni.
L’immagine effettuerà una rotazione attorno al suo punto centrale. Per regolare il punto centrale, trascinatelo in una
nuova posizione o fate clic su una maniglia dell’icona corrispondente , nella barra delle opzioni.
• Per inclinare la grafica inserita, tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e trascinate una maniglia laterale
del rettangolo di selezione.
• Per alterare la grafica inserita, scegliete Modifica > Trasforma > Altera, quindi scegliete uno stile dal menu a comparsa
Altera della barra delle opzioni.
Se scegliete Personale nel menu a comparsa Altera, trascinate i punti fissi, una parte del rettangolo di selezione o della trama
o un’area all’interno della trama per alterare l’immagine.
6 Se inserite un file PDF, EPS o Adobe Illustrator, impostate l’opzione Anti-alias nella barra delle opzioni. Per fondere i
pixel del bordo durante la rasterizzazione, attivate l’opzione Anti-alias. Per produrre una transizione netta tra i pixel dei
bordi durante la rasterizzazione, disattivate Anti-alias.
7 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su Conferma nella barra delle opzioni o premete Invio (Windows) o A capo (Mac OS) per vincolare la
grafica inserita a un nuovo livello.
• Per annullare l’inserimento, fate clic su Annulla nella barra delle opzioni o premete Esc.
Consultate anche
“Per ridimensionare, ruotare, inclinare, distorcere, applicare la prospettiva o alterare” a pagina 325
2 Nella finestra di dialogo Inserisci, fate clic su Scegli per selezionare il file da inserire e ancora clic su Apri.
3 Selezionate le opzioni di spostamento:
• Dal menu a comparsa Orizzontale scegliete un’opzione per inserire il file in senso orizzontale rispetto all’immagine. Nella
casella di testo Pixel, specificate di quanti pixel in senso orizzontale deve essere spostata l’immagine inserita.
• Dal menu a comparsa Verticale scegliete un’opzione per inserire il file in senso verticale rispetto all’immagine. Nella
casella di testo Pixel, specificate di quanti pixel in senso verticale deve essere spostata l’immagine inserita.
Nota: per specificare un numero negativo (e spostare il file inserito a sinistra o verso il basso), precedetelo da un trattino (-).
Anti-alias Limita l’effetto scalettato dei bordi del disegno durante la rasterizzazione.
6 Se inserite un filmato di QuickTime, selezionate le seguenti opzioni dalla finestra di dialogo Apri filmato, quindi fate clic
su OK:
Dall’inizio alla fine Importa l’intero filmato.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 180
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Solo intervallo selezionato Importa l’intervallo selezionato del filmato. Tenete premuto Maiusc e spostate il cursore lungo
la sequenza temporale o usate le frecce. La sequenza selezionata è indicata dall’area scura sulla sequenza temporale.
Limita a ogni X fotogramma Specifica quale fotogramma dell’intervallo selezionato importare. Scegliete dal menu a
comparsa.
Tenete premuto Maiusc e spostate il cursore lungo la sequenza temporale per selezionare un intervallo del filmato QuickTime
3 In Opzioni, specificate nel menu Ritaglia in base a la parte del documento PDF o Illustrator (AI) da inserire:
Rettangolo di selezione Ritaglia in base al rettangolo più piccolo che racchiude tutto il testo e la grafica della pagina. Questa
opzione elimina lo spazio bianco esterno.
Limite supporto Ritaglia in base alle dimensioni originali della pagina.
Limite di ritaglio Ritaglia in base alla zona di ritaglio (margini) del file PDF.
Limite pagina al vivo Ritaglia in base all’area specificata nel file PDF per le limitazioni imposte dal processo di produzione,
quali taglio, piegatura e rifilatura.
Limite di rifilo Ritaglia in base all’area specificata per le dimensioni desiderate della pagina finita.
Limite immagine Ritaglia in base all’area specificata nel file PDF per inserire i dati PDF in un’altra applicazione.
4 Selezionate Sfondo trasparente per mostrare il testo o la grafica sotto la pagina del PDF. Deselezionate questa opzione
per inserire la pagina PDF su uno sfondo bianco.
5 Fate clic su OK per chiudere la finestra Inserisci PDF.
6 Se necessario, impostate le opzioni di posizionamento, ridimensionamento, inclinazione, rotazione, alterazione e anti-
alias nella barra delle opzioni.
7 Fate clic su Conferma per inserire la grafica come oggetti avanzati su livelli separati del documento di destinazione.
Consultate anche
“Per inserire un file in Photoshop” a pagina 178
ADOBE PHOTOSHOP CS2 181
Guida utente
• Per attivare la rasterizzazione automatica quando si incolla la grafica in un documento di Photoshop, disattivate le
opzioni PDF e AICB (trasparenza non supportata) nelle preferenze di Gestione file e Appunti di Adobe Illustrator.
• Per incollare la grafica come un oggetto avanzato, rasterizzate l’immagine, il tracciato o il livello di forma, selezionate le
opzioni PDF e AICB (trasparenza non supportata) nelle preferenze di Gestione file e Appunti di Adobe Illustrator.
Consultate anche
“Oggetti avanzati” a pagina 382
1 Aprite un file in Adobe Illustrator, selezionate la grafica da copiare e scegliete Modifica > Copia.
2 In Photoshop, aprite il documento in cui incollare la grafica di Adobe Illustrator e scegliete Modifica > Incolla.
Nota: se avete deselezionato le opzioni PDF e AICB (trasparenza non supportata) nelle preferenze di Gestione file e Appunti di
Adobe Illustrator, la grafica viene rasterizzata automaticamente quando la incollate nel documento di Photoshop. Potete saltare
i punti successivi di questa procedura.
3 Nella finestra di dialogo Incolla, specificate come volete importare la grafica di Adobe Illustrator, quindi fate clic su OK:
Oggetto avanzato Incolla la grafica come oggetto vettoriale avanzato, che, prima di completare l’inserimento nel
documento di Photoshop, può essere ridimensionato, trasformato o spostato senza deteriorare l’immagine. Quando
confermate l’inserimento, i dati del file vengono incorporati nel documento di Photoshop e la grafica viene rasterizzata su
un livello separato.
Pixel Incolla la grafica come pixel che, prima di essere rasterizzati e inseriti su un livello separato del documento di
Photoshop, possono essere ridimensionati, trasformati o spostati.
Tracciato Incolla la grafica come tracciato che può essere modificato con gli strumenti penna, selezione tracciato o
selezione diretta. Il tracciato viene incollato nel livello selezionato nella palette Livelli.
Livello forma Incolla la grafica come un nuovo livello forma (vale a dire un livello contenente un tracciato riempito con il
colore di sfondo).
4 Se selezionate Oggetto avanzato o Pixel nella finestra Incolla, fate clic su Invio (Windows) o A capo (Mac OS) per
inserire la grafica.
Consultate anche
“Inserire i file” a pagina 178
Grazie alla loro capacità di rappresentare l’intera gamma dinamica del visibile, le immagini HDR (High Dynamic Range)
offrono un ampio ventaglio di possibilità. Visto che tutti i valori di luminanza di una scena reale vengono rappresentati
proporzionalmente e memorizzati in un’immagine HDR, la regolazione dell’esposizione di queste immagini è simile alla
regolazione dell’esposizione che precede uno scatto. Questa possibilità consente di creare sfocature e altri effetti di luce che
aumentano il realismo. Attualmente le immagini HDR vengono utilizzate soprattutto nella cinematografia, per gli effetti
speciali, le animazioni tridimensionali e alcune fotografie professionali.
In Photoshop, i valori di luminanza di un’immagine HDR vengono memorizzati tramite un sistema numerico a virgola
mobile a 32 bit (32 bit per canale). Questi valori dell’immagine HDR sono in stretto rapporto con la quantità di luce della
scena. Ciò non avviene con i file delle immagini che utilizzano sistemi non a virgola mobile (16 e 8 bit per canale), i quali
memorizzano i valori di luminanza solo dal nero al bianco della carta. Questa memorizzazione rappresenta un segmento
estremamente limitato della gamma dinamica del mondo reale.
Per creare un’immagine HDR dovete usare più fotografie, ognuna delle quali scattata con una diversa esposizione. In
Photoshop, il comando Unisci come HDR consente di creare immagini HDR da più fotografie. Visto che le immagini HDR
contengono livelli di luminosità che superano nettamente le possibilità di visualizzazione di un monitor standard a 24 bit e
la gamma tonale di un’immagine stampata, Photoshop consente di regolare l’anteprima di queste immagini per poterle
visualizzare sul monitor di un computer. Per lavorare con le immagini HDR, potete usare vari strumenti, regolazioni e filtri
di Photoshop. Se volete stampare l’immagine o usare gli strumenti e i filtri di Photoshop non supportati dalle immagini
HDR, potete convertirle in immagini a 8 o 16 bit per canale.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 183
Guida utente
Nota: il comando Esposizione può essere usato per le immagini a 8 e 16 bit per canale, ma è stato concepito per regolare
l’esposizione delle immagini HDR a 32 bit per canale.
Modalità di fusione Normale, Scurisci, Moltiplica, Schiarisci, Scherma lineare e Differenza.
Comandi di modifica Riempi, Traccia, Trasformazione libera, Trasforma, Dimensione immagine, Dimensione quadro,
Ruota quadro, Ritaglia (con rotazione e ridimensionamento) e Rifila.
Formati di file Photoshop (PSD, PSB), Radiance (HDR), Portable Bit Map (PFM), OpenEXR e TIFF.
Nota: anche se Photoshop non consente il salvataggio di un’immagine HDR in formato LogLuv TIFF, può comunque aprire e
leggere un file LogLuv TIFF.
Filtri Media, Sfocatura rettangolo, Controllo sfocatura, Effetto movimento, Sfocatura radiale, Sfocatura forma, Sfocatura
superficie, Aggiungi disturbo, Fibre, Riflesso lente, Contrasta migliore, Maschera di contrasto, Togli interlacciato, Colori
NTSC, Accentua passaggio e Sposta.
Metodi Colore RGB, Scala di grigio, conversione a 8 bit/canale o 16 bit/canale.
Strumenti Strumenti selezione, sposta, lazo, taglierina, sezione, timbro clone, pennello storia, selezione tracciato, selezione
diretta, penna, annotazione, contagocce, campionatore colore, misura, mano e zoom. Alcuni strumenti funzionano soltanto
con le modalità di fusione supportate.
Consultate anche
“Per usare la regolazione Esposizione” a pagina 264
Nota: il comando Unisci come HDR consente inoltre di salvare le immagini unite come immagini a 8 o 16 bit per canale.
Tuttavia, soltanto le immagini a 32 bit per canale possono memorizzare tutti i dati dell’immagine HDR mentre quelle a 8 o 16
bit vengono ritagliate.
Quando scattate le fotografie da combinare con il comando Unisci come HDR, tenete presenti i seguenti suggerimenti:
Nota: se volete aggiungere una cartella di immagini o immagini aperte in Photoshop, scegliete Cartella o File aperti dal menu
Usa.
3 (Facoltativo) Selezionate l’opzione Tenta di allineare automaticamente le immagini sorgente, se tenevate la fotocamera in
mano quando avete scattato le foto.
4 Fate clic su OK.
Appare quindi una seconda finestra di dialogo Unisci come HDR, che visualizza le miniature delle immagini da unire,
un’anteprima del risultato, un menu Profondità di bit e un cursore per impostare l’anteprima del punto bianco.
5 Se necessario, effettuate una delle seguenti operazioni per impostare le opzioni di visualizzazione dell’anteprima di
unione:
• Fate clic sui pulsanti Meno o Più sotto l’immagine di anteprima per ingrandire o rimpicciolire l’immagine.
• Scegliete una percentuale di visualizzazione o un metodo dal menu a comparsa sotto l’immagine di anteprima.
6 (Facoltativo) Selezionate o deselezionate le miniature nel menu Sorgenti, per specificare quali immagini usare
nell’immagine unita.
7 Nel menu Profondità di bit, scegliete una profondità di bit per l’immagine unita.
Nota: accertatevi di aver scelto 32 bit/canale se volete che l’immagine unita memorizzi i dati dell’intera gamma dinamica
dell’immagine HDR.
8 Spostate il cursore sotto l’istogramma per impostare il punto bianco per l’anteprima dell’immagine unita.
Importante: se salvate l’immagine unita a 32 bit per canale, spostando il cursore regolate soltanto l’anteprima dell’immagine.
Tutti i dati dell’immagine HDR rimangono invariati nel file dell’immagine HDR a 32 bit per canale. La regolazione
dell’anteprima viene memorizzata nel file dell’immagine HDR a 32 bit per canale e applicata tutte le volte che aprite il file in
Photoshop. Se salvate l’immagine unita come immagine a 8 o 16 bit per canale, spostando il cursore applicherete le modifiche
di esposizione al file dell’immagine. Tutti i dati così eliminati non potranno essere recuperati dopo aver creato l’immagine unita
a 8 o 16 bit per canale.
Per visualizzare i valori a 32 bit nella palette Info, fate clic sul contagocce della palette e scegliete 32 bit dal menu a
comparsa.
1 Aprite l’immagine HDR a 32 bit per canale in Photoshop, quindi scegliete Visualizza > Opzioni anteprima a 32 bit.
2 Nella finestra di dialogo Opzioni anteprima a 32 bit, scegliete un’opzione dal menu Metodo:
Esposizione e gamma Regola la luminosità e il contrasto.
Compressione luci Comprime i valori di luce dell’immagine HDR, affinché rientrino nella gamma di luminanza del file a
8 o 16 bit per canale.
3 Se avete scelto Esposizione e gamma, spostate i cursori Esposizione e Gamma per regolare la luminosità e il contrasto
dell’anteprima dell’immagine.
4 Fate clic su OK.
Potete regolare anche l’anteprima di un’immagine HDR aperta in Photoshop facendo clic sul triangolo nella barra di stato
nella finestra del documento e scegliendo Esposizione a 32 bit dal menu a comparsa. Per impostare il punto bianco per la
visualizzazione dell’immagine HDR, spostate il cursore. Visto che la regolazione viene applicata solo alla singola
visualizzazione, potete tenere aperta la stessa immagine HDR in diverse finestre, ciascuna delle quali con una regolazione
diversa dell’anteprima. Le regolazioni effettuate con questo metodo non vengono memorizzate nel file dell’immagine HDR.
Consultate anche
“Per usare la regolazione Esposizione” a pagina 264
1 Aprite l’immagine a 32 bit per canale e scegliete Immagine > Metodo > 16 Bit/Canale o 8 Bit/Canale.
2 Nella finestra di dialogo Conversione HDR, scegliete un metodo per regolare la luminosità e il contrasto dell’immagine:
Esposizione e gamma Consente di regolare manualmente la luminosità e il contrasto dell’immagine HDR.
Compressione luci Comprime i valori di luce dell’immagine HDR, affinché rientrino nella gamma di luminanza del file a
8 o 16 bit per canale. Questo metodo è automatico e non sono quindi necessarie altre regolazioni. Fate clic su OK per
convertire l’immagine a 32 bit per canale.
Equalizzaz. istogramma Comprime la gamma dinamica dell’immagine HDR, tentando di mantenere un certo contrasto.
Questo metodo è automatico e non sono quindi necessarie altre regolazioni. Fate clic su OK per convertire l’immagine a 32
bit per canale.
Adattamento locale Regola la tonalità dell’immagine HDR calcolando la correzione necessaria per le zone di luce
localizzate su tutta l’immagine.
3 (Facoltativo) Fate clic sulla freccia per visualizzare la curva di viraggio e l’istogramma. L’istogramma mostra i valori di
luminanza dell’immagine HDR originale. Le tacche rosse lungo l’asse orizzontale rappresentano incrementi di 1 EV (circa
1 valore di diaframma). La curva di viraggio è attiva solo per il metodo Adattamento locale.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 186
Guida utente
A B
Regolazione della curva di viraggio con l’opzione Angolo
A. Inserendo un punto appare l’opzione Angolo. B. Regolando un nuovo punto, la curva forma un angolo in corrispondenza del punto in cui
è stata applicata l’opzione Angolo.
5 (Facoltativo) Per salvare le opzioni di regolazione dei toni a 32 bit come file, fate clic su Salva. Immettete un nome di file
nella finestra di dialogo Salva e fate clic su Salva.
Potrete così riutilizzare il file contenente le opzioni di regolazione dei toni a 32 bit. Fate clic su Carica per convertire un’altra
immagine a 32 bit per canale in un’immagine a 8 o 16 bit per canale.
Consultate anche
“La finestra di dialogo Curve” a pagina 259
187
I file in formato Raw contengono i dati catturati dal sensore, senza elaborazioni della fotocamera: sono dunque gli unici file
a contenere dati allo stato puro. Questo formato offre quindi il controllo totale delle impostazioni di bilanciamento del
bianco, gamma tonale, contrasto, saturazione del colore e nitidezza. In pratica, i file in formato Raw sono paragonabili a un
negativo fotografico, poiché possono essere rielaborati in qualsiasi momento per ottenere i risultati desiderati.
Per ottenere file Raw dovete impostare la fotocamera in modo che salvi i file nel formato Raw proprietario. In Adobe Bridge
o Photoshop potete elaborare solo i file Raw generati dalle fotocamere supportate. Per l’elenco delle fotocamere supportate,
visitate il sito Web di Adobe all’indirizzo www.adobe.com.
• In Bridge, visualizzare un’anteprima delle immagini da fotocamera in formato Raw con le impostazioni predefinite.
• In Bridge, applicare le impostazioni ai file da fotocamera in formato Raw, senza aprire la finestra di dialogo di Camera
Raw.
• In Bridge, copiare e incollare le impostazioni da un file da fotocamera in formato Raw all’altro.
• In Photoshop, usare le impostazioni predefinite dell’immagine e aprire i file da fotocamera in formato Raw senza
visualizzare la finestra di dialogo di Camera Raw.
• Elaborare i file nella finestra di dialogo di Camera Raw, quindi aprire le immagini in Photoshop, dove è possibile
modificarle ulteriormente e salvarle in un formato supportato.
• Elaborare i file nella finestra di dialogo di Camera Raw, quindi chiudere la finestra di dialogo o salvare le immagini in
un formato supportato da Photoshop.
• Automatizzare l’elaborazione in batch dei file da fotocamera in formato Raw e salvarli in un formato supportato da
Photoshop mediante Elaboratore immagini, il comando Batch o un droplet.
• Contrassegnare i file da fotocamera in formato Raw per l’eliminazione durante l’elaborazione in batch delle immagini
visualizzate nella finestra di dialogo di Camera Raw, quindi spostare i file eliminati nel Cestino.
• Salvate le vostre impostazioni come predefinite per una determinata fotocamera (consultate “Per regolare la
riproduzione dei colori non neutri in Camera Raw” a pagina 199).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 188
Guida utente
A B C D E F G H I J
K L M N
Finestra di dialogo di Camera Raw
A. Elenco delle immagini B. Mostra/nasconde l’elenco delle immagini C. Strumenti D. Fotocamera, nome file e alcune informazioni EXIF
E. Pulsanti di rotazione F. Pulsante Attivate/disattivate per eliminare G. Opzioni di visualizzazione H. Valori RGB I. Istogramma J. Menu
di Camera Raw K. Livelli di zoom L. Opzioni del flusso di lavoro M. Frecce di spostamento N. Cursori di regolazione
Nota: per poter aprire in Bridge i file da fotocamera in formato Raw, dovete installare Photoshop. Tuttavia, se Photoshop non
è installato, potete comunque visualizzare i file nella scheda Anteprima e come miniature. Se ai file da fotocamera in formato
Raw è associata un’applicazione di altri produttori, è possibile aprire i file in quell’applicazione da Bridge.
Quando effettuate le regolazioni (incluso ritagliare e raddrizzare le immagini) dalla finestra di dialogo di Camera Raw, i
dati dei file originali vengono mantenuti. Le impostazioni di regolazione vengono memorizzate per singola immagine nel
file database di Camera Raw o in file collaterali XMP (nella stessa cartella del file da fotocamera in formato Raw). Potete
scegliere dove salvare le impostazioni. I file XMP sono utili per spostare le immagini su un supporto di memorizzazione o
su un altro computer, senza perdere le impostazioni del formato Raw. Usate il comando Esporta impostazioni per copiare
le impostazioni del database di Camera Raw nei file collaterali XMP o per includerle nei file in formato Negativo digitale
(DNG ).
Nella finestra di dialogo di Camera Raw potete salvare i file elaborati nei formati Negativo digitale (DNG), JPEG, TIFF o
Photoshop (PSD). Aprendo il file in Photoshop potete salvarlo nei formati compatibili con Photoshop, quali PSD, JPEG,
Formato documento grande (PSB), TIFF, Cineon, Dati raw di Photoshop, PNG o Portable Bit Map.Per ulteriori
informazioni sul formato Negativo digitale, consultate “Formato Negativo digitale (DNG) di Adobe” a pagina 611 o visitate
il sito Web di Adobe all’indirizzo www.adobe.com.
Nota: la finestra di dialogo di Camera Raw viene automaticamente soppressa se usate un batch di file da fotocamera in formato
Raw per una galleria di foto per il Web, un pacchetto di immagini o un provino a contatto o se usate il comando Inserisci.
Potete salvare le impostazioni di una fotocamera o condizioni di luminosità specifiche e usarle nuovamente per elaborare
un altro file (o batch di file) in formato Raw.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 189
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Consultate anche
“Impostazioni di Camera Raw” a pagina 201
“Per elaborare i file da fotocamera in formato Raw in Camera Raw” a pagina 190
“Per salvare le immagini da fotocamera in formato Raw in Camera Raw” a pagina 200
La cache di Camera Raw velocizza il caricamento della finestra di dialogo di Camera Raw e il ricalcolo delle anteprime in
Bridge dopo che sono state apportate delle modifiche alle impostazioni del plug-in. La cache di Camera Raw memorizza i
dati non elaborati delle immagini in formato Raw aperte più di recente.
La cache di Bridge memorizza il calcolo delle miniature, delle anteprime e dei metadati di tutti i tipi di immagini.
Poiché le memorie cache possono diventare molto grandi, è bene svuotarle o limitarne le dimensioni. Potete inoltre
svuotare e rigenerare le cache ritenute danneggiate o obsolete. Svuotando la cache vengono eliminate tutte le informazioni
sulle miniature e i metadati salvati all’apertura del file Raw in Bridge.
Nota: per ogni gigabyte di spazio su disco assegnatole, la cache di Camera Raw memorizza i dati relativi a circa 200 immagini.
Per impostazione predefinita, le dimensioni massime della cache di Camera Raw sono di 1 GB, ma potete aumentarle nella
finestra di dialogo Preferenze Camera Raw.
Consultate anche
“Utilizzare la cache in Bridge” a pagina 76
2 Se dovete elaborare più file, selezionateli dall’elenco. Usate le frecce nell’angolo inferiore destro dell’area di anteprima per
spostarvi sull’immagine da regolare.
Nota: durante l’elaborazione dell’anteprima da parte della cache, nelle miniature e nell’immagine di anteprima appare un’icona
di avviso .
3 (Facoltativo) Regolate la visualizzazione dell’immagine tramite controlli e opzioni quali zoom, ombre e luci (consultate
“Controlli di visualizzazione di Camera Raw” a pagina 192).
Nota: selezionando la casella di controllo Anteprima viene visualizzata un’anteprima delle modifiche apportate alle
impostazioni della scheda corrente (Regola, Dettagli, Lente, Curva o Calibra), insieme a quelle delle schede nascoste.
Deselezionando la casella di controllo Anteprima viene visualizzata l’immagine con le impostazioni originali della scheda
corrente, insieme a quelle delle schede nascoste.
4 (Facoltativo) Fate clic sui pulsanti di rotazione immagine per ruotare l’immagine di 90˚ in senso antiorario o
orario.
5 (Facoltativo) Selezionate lo strumento campionatore colore per posizionare fino a quattro campionatori
sull’immagine di anteprima. Sopra l’immagine appaiono i valori RGB di ciascun campionatore. Per rimuovere tutti i
campionatori, fate clic su Cancella campionatori (consultate “Usare l’istogramma e i livelli RGB in Camera Raw” a
pagina 193 e “Per visualizzare i valori cromatici di un’immagine” a pagina 253).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 191
Guida utente
6 (Facoltativo) Scegliete le opzioni del flusso di lavoro (profilo dello spazio colore di destinazione, profondità di bit,
dimensioni in pixel e risoluzione). Selezionate o deselezionate Mostra opzioni flusso di lavoro, per mostrare o nascondere
i relativi menu (consultate “Impostazioni del flusso di lavoro in Camera Raw” a pagina 193).
7 (Facoltativo) Per applicare le impostazioni di un’immagine da fotocamera in formato Raw aperta in precedenza o le
impostazioni predefinite della fotocamera, scegliete un’opzione dal menu Impostazioni, in modo da velocizzare
l’elaborazione delle immagini scattate in condizioni di illuminazione simili (consultate “Impostazioni di Camera Raw” a
pagina 201 e “Per applicare le impostazioni di Camera Raw salvate” a pagina 202).
8 Impostate le opzioni di regolazione del bilanciamento del bianco (consultate “Controlli di bilanciamento del bianco per
i file da fotocamera in formato Raw” a pagina 194).
Mentre regolate l’immagine nella finestra di dialogo di Camera Raw potete controllare i valori RGB dei pixel che la
compongono. Posizionate gli strumenti zoom, mano, bilanciamento bianco, campionatore colore o taglierina
sull’anteprima, per visualizzare i valori RGB in corrispondenza del puntatore. Potete inoltre posizionare sull’immagine di
anteprima fino a quattro campionatori colore. Sopra l’immagine appaiono i valori RGB di ciascun campionatore colore.
9 Modificate la gamma tonale mediante i cursori Esposizione, Ombre, Luminosità, Contrasto e Saturazione o selezionate
le caselle di controllo Auto per effettuare automaticamente le regolazioni. Per Saturazione non è disponibile alcuna casella
di controllo Auto (consultate “Controlli di regolazione dei toni per i file da fotocamera in formato Raw” a pagina 195).
Selezionate una casella di controllo Auto per effettuare automaticamente le regolazioni e annullare quelle effettuate
manualmente. Per ripristinare le impostazioni iniziali delle opzioni, premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic
su Ripristina.
Nota: per impostazione predefinita, le caselle di controllo Auto della finestra di dialogo di Camera Raw sono sempre selezionate.
Potete cambiare questa impostazione scegliendo Usa regolazioni automatiche dal menu di Camera Raw o modificando le
impostazioni predefinite di Camera Raw, in modo che tutte o alcune caselle di controllo Auto siano sempre deselezionate
(consultate “Per attivare o disattivare le regolazioni automatiche in Camera Raw” a pagina 196).
10 (Facoltativo) Fate clic sulle schede seguenti per effettuare ulteriori regolazioni:
Dettagli Regola la nitidezza dell’immagine o applica l’attenuazione della luminanza o la riduzione del disturbo di croma
(consultate “Per regolare la nitidezza nei file da fotocamera in formato Raw” a pagina 197 e “Ridurre il disturbo nei file da
fotocamera in formato Raw” a pagina 197).
Lente Compensa l’aberrazione cromatica e la vignettatura prodotte dalla fotocamera digitale (consultate “Per compensare
l’aberrazione cromatica in Camera Raw” a pagina 198 e “Per compensare la vignettatura generata dalla lente” a pagina 199).
Curva Regola la tonalità mediante regolazioni in Curve. Scegliete una regolazione predefinita dal menu Curva di viraggio.
Calibra Consente di correggere una dominante di colore nelle ombre e di regolare la riproduzione dei colori non neutri per
compensare le differenze tra il profilo della fotocamera e quello predefinito del plug-in Camera Raw per il modello di
fotocamera. Per salvare i valori di regolazione come predefiniti per una determinata fotocamera, fate clic sul triangolo
accanto al menu Impostazioni, quindi scegliete Salva nuove impostazioni predefinite Camera Raw dal menu della finestra
di dialogo di Camera Raw (consultate “Per rimuovere una dominante di colore nelle ombre dei file da fotocamera in
formato Raw” a pagina 199 e “Per regolare la riproduzione dei colori non neutri in Camera Raw” a pagina 199).
Potete salvare tutte o parte delle impostazioni specificate e applicarle ad altre immagini e salvare inoltre le vostre
impostazioni come predefinite per una determinata fotocamera. Ad esempio, se pensate che per le immagini scattate con la
vostra fotocamera l’impostazione più indicata della scheda Curva sia Lineare, selezionate questa impostazione dal menu Curva
di viraggio, quindi scegliete il comando Salva nuove impostazioni predefinite Camera Raw dal menu della finestra di dialogo
di Camera Raw. A tutte le immagini provenienti dalla stessa fotocamera verrà quindi applicata una curva di viraggio lineare
(consultate “Per salvare o ripristinare le impostazioni di Camera Raw” a pagina 202).
11 (Facoltativo) Se state elaborando più immagini e desiderate eliminarne alcune, selezionatele nel riquadro Miniature e
fate clic sul pulsante Attivate/disattivate per eliminare .
L’immagine selezionata nel riquadro Miniature viene contrassegnata con una X rossa e alla chiusura della finestra di dialogo
di Camera Raw il file corrispondente viene spostato nel Cestino. Se decidete di conservare un’immagine contrassegnata per
l’eliminazione, selezionatela nel riquadro Miniature e fate nuovamente clic su Attivate/disattivate per eliminare.
12 (Facoltativo) Per ritagliare o raddrizzare un’immagine quando vengono applicate le impostazioni di Camera Raw,
selezionate lo strumento taglierina o lo strumento raddrizza foto e trascinatelo sull’immagine. Per annullare
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l’operazione, premete Esc o fate clic sullo strumento taglierina e scegliete Cancella ritaglio dal menu di scelta rapida
(consultate “Per ritagliare o raddrizzare le immagini in Camera Raw” a pagina 196).
Se nella finestra di dialogo di Camera Raw è selezionata più di un’immagine, tutte le immagini verranno ritagliate nella
stessa posizione e di un’area delle stesse dimensioni.
Quando scegliete il comando Salva nella finestra di dialogo di Camera Raw, viene creata una coda di file da elaborare e
salvare. Ciò risulta utile quando dovete elaborare più file in Camera Raw da salvare nello stesso formato. Tenendo premuto
Alt (Windows) o Opzione (Mac OS), fate clic su Salva per non visualizzare la finestra di dialogo Opzioni di salvataggio di
Camera Raw durante il salvataggio di un file. Il file viene messo in coda e salvato in background mentre lavorate su un altro
file. In questo modo, tramite la finestra di dialogo di Camera Raw potete semplificare e velocizzare le operazioni di elaborazione
e salvataggio delle immagini.
Annulla Annulla le regolazioni effettuate nella finestra di dialogo di Camera Raw.
Dopo aver elaborato e modificato un’immagine con il plug-in Camera Raw, nella miniatura corrispondente in Bridge viene
visualizzata un’icona .
Consultate anche
“Formato Negativo digitale (DNG) di Adobe” a pagina 611
completa e senza particolari visibili). Le ombre ritagliate appaiono se tutti e tre i canali RGB presentano zone “ritagliate”
(nere e senza particolari visibili).
Quando spostate gli strumenti zoom, mano, bilanciamento bianco, campionatore colore, taglierina o raddrizza foto
sull’immagine di anteprima, in alto a destra nella finestra di dialogo vengono visualizzati i valori RGB dell’area in
corrispondenza del puntatore.
Potete inoltre selezionare lo strumento campionatore colore e posizionare sull’immagine di anteprima fino a quattro
campionatori. Sopra l’immagine appaiono i relativi valori RGB. Per cancellare i campionatori, fate clic su Cancella
campionatori.
La finestra di dialogo di Camera Raw visualizza i valori RGB dei pixel in corrispondenza del puntatore.
Consultate anche
“Gli istogrammi” a pagina 249
Dimensione Specifica la dimensione in pixel a cui aprire l’immagine. Il valore predefinito è la dimensione in pixel usata per
fotografare l’immagine. Usate il menu Dimensione per ricampionare l’immagine.
Per le fotocamere a pixel quadrati, il menu Dimensione non offre funzioni indispensabili. Tuttavia, la scelta di una
dimensione inferiore a quella nativa può essere utile per accelerare l’elaborazione se l’immagine finale sarà più piccola di
quella acquisita. La scelta di una dimensione più elevata equivale invece a un ricampionamento verso l’alto in Photoshop.
Per le fotocamere a pixel non quadrati, la dimensione nativa è quella che meglio mantiene il numero totale di pixel. La
selezione di una dimensione diversa riduce al minimo il ricampionamento necessario in Camera Raw e fornisce immagini
di qualità leggermente superiore. La dimensione che garantisce la massima qualità è contrassegnata da un asterisco (*) nel
menu Dimensione.
Nota: potete sempre modificare la dimensione in pixel dell’immagine dopo averla aperta in Photoshop.
Risoluzione Specifica la risoluzione di stampa dell’immagine o la quantità di dati della stessa. Questa impostazione non
incide sui pixel effettivi (dimensione in pixel dell’immagine). Ad esempio, un’immagine di 2048 x 1536 stampata a 72 dpi
occupa circa 28 1/2 x 21 1/4 pollici. Se stampata a 300 dpi, la stessa immagine occupa circa 6 3/4 x 5 1/8 pollici. Per regolare
la risoluzione dell’immagine in Photoshop potete anche usare il comando Dimensione immagine.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 194
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La scheda Regola della finestra di dialogo di Camera Raw offre tre controlli per la correzione di una dominante di colore
nell’immagine. Anche la scheda Calibra dispone di un controllo per la correzione della dominante di colore nelle ombre
(una dominante di colore che persiste anche dopo la regolazione del bilanciamento del bianco).
Nota: il plug-in Camera Raw può leggere le impostazioni di bilanciamento del bianco di alcune fotocamere. Per usare le
impostazioni di bilanciamento del bianco della fotocamera, selezionate l’opzione Come scattato del menu Bilanciamento
bianco. Per le fotocamere le cui impostazioni di bilanciamento del bianco non sono riconosciute dal plug-in Camera Raw,
l’opzione Come scattato equivale a Automatico: il plug-in legge i dati dell’immagine e regola automaticamente il bilanciamento
del bianco.
Temperatura Regola il bilanciamento del bianco su una temperatura cromatica personalizzata. Impostate la temperatura
cromatica secondo la scala di temperatura Kelvin. Spostate il cursore verso sinistra per correggere una foto scattata con luce
a temperatura cromatica più bassa: il plug-in rende i colori dell’immagine più blu per compensare la temperatura cromatica
più bassa (con toni gialli) della luce ambiente. Viceversa, spostate il cursore verso destra per correggere una foto scattata
con luce a temperatura cromatica più alta: il plug-in rende più caldi i colori dell’immagine (con toni gialli) per compensare
la più elevata temperatura cromatica (con toni blu) della luce ambiente.
Tinta Regola il bilanciamento del bianco per compensare eventuali tinte verdi o magenta nelle foto. Spostate il cursore verso
sinistra (valori negativi) per aggiungere verde alla foto, spostatelo verso destra (valori positivi) per aggiungere magenta.
Per regolare rapidamente il bilanciamento del bianco, selezionate lo strumento bilanciamento bianco, quindi fate clic in
un’area dell’anteprima di colore grigio neutro o bianco. I cursori Temperatura e Tinta si posizionano automaticamente
per rendere il colore selezionato perfettamente neutro (se possibile). Se fate clic su dei bianchi, scegliete un’area di luce
contenente dei particolari bianchi significativi, anziché un’area di bianco speculare.
Uso dello strumento bilanciamento bianco per fare clic in un’area di bianco neutro e correzione risultante
Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre spostate il cursore Esposizione per visualizzare le zone di luce
ritagliate. Per “ritaglio” in questo contesto si intende la mappatura dei valori dei pixel nel valore di luce più elevato o nel
valore di ombra più basso. Le aree ritagliate sono completamente bianche o completamente nere e senza particolari visibili.
Spostate il cursore fino a che le zone di luce (non speculari) non risultano completamente ritagliate, quindi riducete leggermente
la regolazione. Le zone nere indicano aree non ritagliate, quelle colorate indicano aree ritagliate solo in uno o due canali.
Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre spostate il cursore Esposizione per visualizzare le zone di luce ritagliate
Ombre Specifica i livelli di input che saranno mappati sul nero nell’immagine finale. Spostate il cursore verso destra per
aumentare le aree mappate sul nero. A volte ciò crea l’impressione di un aumento del contrasto nell’immagine. Il cursore
Ombre è simile al cursore del punto nero per i livelli di input del comando Livelli di Photoshop.
Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre spostate il cursore Ombre per visualizzare le zone di ombra
ritagliate. Spostate il cursore fino a che le ombre non risultano completamente ritagliate, poi riducete leggermente la
regolazione. Le zone colorate indicano le aree ritagliate in uno o due canali, quelle bianche le aree non ritagliate.
Luminosità Regola la luminosità o le aree scure dell’immagine, analogamente al cursore Esposizione. Tuttavia, invece di
ritagliare l’immagine nelle aree di luce (completamente bianche, senza particolari visibili) o di ombra (completamente nere,
senza particolari visibili), il cursore Luminosità comprime le aree di luce e amplia quelle di ombra, quando lo si sposta verso
destra. Di norma, il cursore Luminosità regola la luminosità o le aree scure dell’immagine dopo che sono stati impostati i
punti di ritaglio del bianco e del nero con i cursori Esposizione e Ombre.
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Contrasto Regola i mezzitoni in un’immagine. I valori più elevati aumentano il contrasto dei mezzitoni, mentre i valori più
bassi producono un’immagine con meno contrasto. In genere, con il cursore Contrasto si regola il contrasto dei mezzitoni
dopo l’impostazione dei valori di Esposizione, Ombre e Luminosità.
Saturazione Regola la saturazione del colore da -100 (monocromatico puro) a +100 (doppia saturazione).
Consultate anche
“Usare il comando Livelli per impostare luci, ombre e mezzitoni” a pagina 257
• Deselezionate le caselle di controllo Auto, fate clic sul triangolo accanto al menu Impostazioni e scegliete Salva nuove
impostazioni predefinite Camera Raw dal menu a comparsa.
Nota: per annullare l’operazione, premete Esc con lo strumento taglierina selezionato o fate clic sullo strumento taglierina e
scegliete Cancella ritaglio dal menu a comparsa. Per annullare l’operazione e chiudere la finestra di dialogo di Camera Raw
senza procedere all’elaborazione dell’immagine, fate clic sul pulsante Annulla o deselezionate lo strumento taglierina e premete
Esc.
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5 Fate clic su Apri, Chiudi o Salva per applicare il ritaglio e procedere all’elaborazione dell’immagine da fotocamera in
formato Raw.
Consultate anche
“Ritagliare le immagini” a pagina 312
Solo anteprima immagini Applica la nitidezza solo all’anteprima e non all’immagine da fotocamera Raw. Questa opzione è
per coloro che non intendono applicare la nitidezza con il plug-in Camera Raw.
Il cursore Attenuazione luminanza riduce il disturbo della scala di grigio, mentre il cursore Riduzione disturbo colore
riduce il disturbo di croma. Spostando un cursore su zero se ne disattiva la riduzione del disturbo.
Prima di applicare regolazioni di Attenuazione luminanza o di Riduzione disturbo colore, ingrandite l’anteprima per
migliorarne la visione.
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Spostate il cursore Attenuazione luminanza verso destra per ridurre il disturbo della scala di grigio; spostate il cursore Riduzione disturbo colore
verso destra per ridurre il disturbo del croma.
Aberrazione cromatica
Con aberrazione cromatica si indica un difetto assai diffuso causato dall’incapacità dell’obiettivo di mettere a fuoco nello
stesso punto frequenze diverse (colori). In un tipo di aberrazione cromatica, l’immagine di ciascun colore è correttamente
a fuoco, ma con dimensioni leggermente diverse. Questo produce smarginatura dei colori complementari in aree lontane
dal centro dell’immagine. Ad esempio, può essere visibile un margine rosso sul bordo di un oggetto verso il centro
dell’immagine e un margine cyan sul bordo opposto.
Osservate l’anteprima mentre spostate il cursore verso destra o sinistra. Quando correggete la smarginatura di rosso/cyan,
potete tenere premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) per nascondere la smarginatura di blu/giallo. Analogamente,
tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) durante la regolazione della smarginatura di blu/giallo per nascondere
quella di rosso/cyan. L’obiettivo è quello di ridurre il più possibile la smarginatura di colore.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 199
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1 Nella scheda Lente, spostate il cursore Quantità nell’area Vignettatura verso destra (valori positivi) per schiarire gli
angoli dell’immagine o verso sinistra (valori negativi) per scurirli. Potete anche immettere dei valori nella casella di testo
Quantità nell’area Vignettatura.
2 Nell’area Vignettatura, spostate il cursore Punto medio verso sinistra (valore più basso) per applicare la regolazione a
un’area più grande a partire dagli angoli; spostatelo verso destra (valore più alto) per limitare la regolazione in prossimità
degli angoli. Potete anche immettere un valore nella casella di testo Punto medio.
❖ Nella scheda Calibra, spostate il cursore Tinta ombra per rimuovere la dominante di colore nelle ombre. I colori a cui
viene applicata la regolazione variano a seconda del sensore della fotocamera e del bilanciamento del bianco. Di norma,
spostando il cursore verso sinistra (valori negativi) si aggiunge del verde alle aree di ombra, mentre spostandolo verso destra
(valori positivi) si aggiunge del magenta.
Importante: le opzioni visualizzate nel menu Profilo fotocamera variano a seconda che il file in formato Raw disponga di un
profilo incorporato o sia stato elaborato con una versione precedente di Camera Raw. In genere il menu Profilo fotocamera
contiene solo l’opzione ACR 3.0.
Incorporato Usa il profilo incorporato nel file Raw.
ACR 2.4 Usa il profilo fotocamera predefinito 2.4 di Camera Raw per Photoshop CS2. Questa opzione è disponibile solo
con alcune fotocamere. Gli utenti che abbiano regolato le impostazioni per il vecchio profilo predefinito di Camera Raw
possono selezionare questa opzione.
2 Usate i cursori Tonalità e Saturazione per regolare rosso, verde e blu nell’immagine. Osservate nell’anteprima gli effetti
delle regolazioni fino a ottenere il risultato desiderato. Di norma, regolate la tonalità prima della saturazione. Spostare il
cursore Tonalità verso sinistra (valore negativo) equivale a spostarsi in senso antiorario sulla ruota dei colori, verso destra
(valore positivo) equivale invece allo spostamento in senso orario. Spostate il cursore Saturazione verso sinistra (valore
negativo) per desaturare il colore, verso destra (valore positivo) per renderlo più saturo.
Le regolazioni effettuate nella scheda Calibra vengono applicate all’immagine selezionata nella finestra di dialogo di
Camera Raw. Per salvare le regolazioni e impostarle come predefinite per i file provenienti da una determinata fotocamera,
fate clic sul triangolo accanto al menu Impostazioni e scegliete Salva nuove impostazioni predefinite Camera Raw dal menu a
comparsa.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 200
Guida utente
1 Nella finestra di dialogo di Camera Raw, applicate le regolazioni a una o più immagini.
2 Fate clic sul pulsante Salva.
3 Nella finestra di dialogo Opzioni di salvataggio di Camera Raw, specificate una delle seguenti opzioni:
Destinazione Indica la posizione di salvataggio del file. Se necessario, fate clic sul pulsante Seleziona cartella per spostarvi
nella posizione desiderata.
Denominazione file Specifica la convenzione da usare per i nomi dei file, se state elaborando e salvando più di un file da
fotocamera in formato Raw.
Consultate anche
“Formato Photoshop (PSD)” a pagina 610
Converti in immagine lineare I dati dell’immagine vengono registrati in un formato con interpolazione (“demosaiced”,
senza mosaico).
Incorpora file Raw originale Salva tutti i dati dell’immagine da fotocamera in formato Raw nel file DNG.
Anteprima JPEG Specifica se incorporare o meno nel file DNG un’anteprima in formato JPEG. Se decidete di incorporare
l’anteprima al file potete specificarne le dimensioni. Incorporando un’anteprima in formato JPEG ai file DNG, altre
applicazioni potranno visualizzare il contenuto del file senza dover analizzare i dati in formato Raw.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 201
Guida utente
Potete infine salvare impostazioni di Camera Raw per specifiche condizioni di illuminazione e applicarle poi ad altre
immagini acquisite in condizioni di illuminazione simili. In alternativa, potete salvare un solo sottogruppo di impostazioni
del plug-in Camera Raw, in modo da creare predefiniti personalizzati per bilanciamento del bianco, lente e così via. In
Adobe Bridge, potete inoltre aggiornare un sottogruppo o tutte le impostazioni applicate alle immagini in formato Raw da
fotocamera.
Quando elaborate un’immagine da fotocamera in formato Raw con Camera Raw, le impostazioni vengono memorizzate nel
file database di Camera Raw o in un file collaterale XMP. Per specificare la posizione in cui memorizzare le impostazioni,
potete impostare un’opzione delle preferenze. Photoshop e Bridge memorizzano le impostazioni relative a ciascun file Raw
e, quando aprite nuovamente un’immagine, vengono impostati tutti i valori predefiniti usati in occasione della precedente
apertura del file. Gli attributi dell’immagine (profilo dello spazio colore di destinazione, profondità di bit, dimensioni in
pixel e risoluzione) non vengono memorizzati insieme alle impostazioni.
Consultate anche
“Per regolare la riproduzione dei colori non neutri in Camera Raw” a pagina 199
“Per specificare la posizione in cui memorizzare le impostazioni di Camera Raw” a pagina 201
Se memorizzate le impostazioni di Camera Raw nel relativo database e dovete successivamente spostare i file su un CD o
DVD o su un altro computer, scegliete il comando Esporta impostazioni della finestra di dialogo di Camera Raw per
esportare le impostazioni nei file collaterali XMP o incorporarle nei file DNG.
Consultate anche
“Per esportare le impostazioni di Camera Raw” a pagina 204
Nota: in alternativa, potete aprire il menu di Camera Raw, scegliere Carica impostazioni, quindi cercare l’impostazione salvata
da selezionare.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 203
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1 Nella finestra di dialogo di Camera Raw, fate clic sul triangolo accanto al menu Impostazioni e scegliete Carica
impostazioni dal menu di Camera Raw.
2 Nella finestra di dialogo Carica impostazioni di conversione dati raw, individuate e selezionate il file delle impostazioni
desiderato, quindi fate clic su Apri.
1 In Bridge, selezionate un’immagine in formato Raw e scegliete Modifica > Applica impostazioni Camera Raw > Copia
impostazioni Camera Raw.
2 Selezionate una o più immagini in formato Raw e scegliete Modifica > Applica impostazioni Camera Raw > Incolla
impostazioni Camera Raw.
In alternativa, potete fare clic con il pulsante destro del mouse (Windows) o tenere premuto Ctrl e fare clic (Mac OS) sui file
da fotocamera in formato Raw per copiare tramite il menu di scelta rapida.
3 Nella finestra di dialogo Incolla impostazioni Camera Raw, effettuate una delle seguenti operazioni e fate clic su OK:
• Per applicare tutte le impostazioni, inclusi eventuali ritagli, scegliete Tutto dal menu Sottoinsieme.
• Per applicare tutte le impostazioni escludendo i ritagli, scegliete Impostazioni dal menu Sottoinsieme.
• Per applicare uno o più sottoinsiemi di impostazioni, scegliete un’impostazione dal menu Sottoinsieme o selezionate solo
le impostazioni da applicare. Se necessario, deselezionate le impostazioni che non volete applicare.
Per applicare le impostazioni a più immagini da fotocamera in formato Raw in Camera Raw
Nella finestra di dialogo di Camera Raw potete elaborare più file da fotocamera in formato Raw usando le impostazioni
correnti o un sottogruppo delle stesse.
1 Nella finestra di dialogo di Camera Raw, selezionate un’immagine dall’elenco e, se necessario, modificate le relative
impostazioni.
2 Selezionate più di un’immagine dall’elenco e fate clic sul pulsante Sincronizza.
3 Nella finestra di dialogo Sincronizza effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete un’impostazione dal menu Sincronizza.
• Selezionate le impostazioni da applicare.
4 Fate clic su OK.
1 Aprite la finestra di dialogo di Camera Raw con i file di cui desiderate esportare le impostazioni. Accertatevi di
selezionare le relative miniature dall’elenco delle immagini.
2 Fate clic sul triangolo accanto al menu Impostazioni e scegliete Esporta impostazioni dal menu di Camera Raw.
I file collaterali XMP vengono creati nella stessa cartella dei file da fotocamera in formato Raw. Se avete salvato i file nel
formato DNG, le impostazioni di Camera Raw saranno incorporate nei file DNG stessi.
Di seguito riportiamo alcuni suggerimenti per automatizzare l’elaborazione dei file in formato Raw:
• Quando registrate un’azione, accertatevi di aver selezionato Impostazioni immagine dal menu Impostazioni della
finestra di dialogo di Camera Raw. L’azione verrà così eseguita usando le impostazioni di ciascuna immagine
(provenienti dal database di Camera Raw o dai file collaterali XMP).
• Se intendete usare l’azione con il comando Batch, al momento di salvare l’immagine in formato Raw scegliete il comando
Salva con nome, quindi il formato del file.
• Quando usate un’azione per aprire un file in formato Raw, la finestra di dialogo di Camera Raw visualizza le impostazioni
valide al momento della registrazione. Potete creare più azioni per aprire i file in formato Raw con impostazioni diverse.
• Quando usate il comando Batch, selezionate Ignora comandi Azione “Apri”, in modo che i comandi Apri dell’azione si
riferiscano ai file elaborati in batch anziché a quelli specificati nell’azione. Deselezionate Ignora comandi Azione “Apri”
solo se l’azione deve essere applicata a file aperti o se contiene comandi Apri riferiti a file necessari per l’esecuzione
dell’azione.
• Quando usate il comando Batch, selezionate Sopprimi finestre opzioni di Apri file per evitare che la finestra di dialogo
di Camera Raw si apra per ciascun file da elaborare.
• Quando usate il comando Batch, selezionate Ignora comandi Azione “Salva con nome” per attivare le istruzioni Salva con
nome del comando Batch anziché quelle dell’azione. Se selezionate questa opzione, l’azione deve contenere un comando
Salva con nome, poiché il comando Batch non salva automaticamente i file sorgente. Deselezionate Ignora comandi
Azione “Salva con nome” per salvare i file elaborati dal comando Batch nella posizione specificata nella finestra Batch.
• Quando create un droplet, selezionate Sopprimi finestre opzioni di Apri file nell’area Esegui della finestra di dialogo Crea
droplet. Ciò evita l’apertura della finestra di dialogo di Camera Raw per ciascun file in formato Raw da elaborare.
Consultate anche
“Per automatizzare una procedura registrando un’azione” a pagina 658
Capitolo 9: Colore
Metodi di colore
Metodi di colore
Photoshop consente di scegliere un metodo di colore per ogni documento. Il metodo di colore determina quale metodologia
di colore viene usata per visualizzare e stampare l’immagine su cui lavorate. Selezionando un determinato metodo di colore,
scegliete di lavorare con un determinato modello di colore (metodo numerico di descrizione del colore). Photoshop basa i
propri metodi di colore sui modelli di colore utili per le immagini destinate all’ambito editoriale. È possibile scegliere tra
RGB (rosso, verde, blu), CMYK (cyan, magenta, giallo, nero), Colore Lab (basato su CIE L* a* b*) e Scala di grigio.
Photoshop include inoltre alcuni metodi specifici per la riproduzione del colore, come Scala di colore e Due tonalità. I
metodi di colore determinano il numero di colori, il numero di canali e le dimensioni del file di immagine. Dalla scelta del
metodo di colore dipende anche la disponibilità di determinati strumenti e formati di file.
Nota: in ImageReady potete lavorare sulle immagini solo con il metodo RGB, perché i documenti di ImageReady sono destinati
prevalentemente al Web.
Le immagini RGB usano tre colori, o canali, per riprodurre i colori sullo schermo. Nelle immagini a 8 bit per canale, i tre
canali generano 24 bit di informazioni sui colori per pixel (8 bit x 3 canali). Nelle immagini a 24 bit è possibile riprodurre
fino a 16,7 milioni di colori. Nelle immagini a 48 bit (16 bit per canale) e a 96 bit (32 bit per canale) è possibile riprodurre
un numero di colori addirittura superiore. Il modello RGB è il metodo predefinito per le nuove immagini di Photoshop e
il metodo usato per la visualizzazione dei colori sui monitor. In altre parole, quando sono impostati altri metodi di colore
(ad esempio CMYK), Photoshop interpola l’immagine CMYK in RGB per la visualizzazione sullo schermo.
Pur essendo un modello di colore standard, la gamma esatta di colori rappresentata dal modello RGB può variare a seconda
dell’applicazione o del monitor in uso. Il metodo di colore RGB di Photoshop cambia in base allo spazio di lavoro specificato
nella finestra di dialogo Impostazioni colore.
Nota: in ImageReady potete usare solo il metodo RGB per lavorare sulle immagini.
Consultate anche
“Gli spazi di lavoro cromatici” a pagina 242
Ricorrete al metodo CMYK per preparare un’immagine da stampare in quadricromia. Convertendo un’immagine RGB in
CMYK si crea una selezione colori. Se un’immagine è inizialmente in RGB, è bene effettuare tutte le modifiche in RGB e
convertirla in CMYK solo al termine del lavoro. Con il metodo RGB potete usare i comandi Imposta prova per simulare gli
effetti della conversione in CMYK senza modificare i dati reali dell’immagine. Potete anche usare il metodo CMYK per
lavorare direttamente con le immagini CMYK digitalizzate o importate da sistemi di fascia alta.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 206
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Anche se è un modello di colore standard, la gamma esatta di colori rappresentati può variare a seconda delle condizioni di
stampa e della macchina usata. Il metodo di colore CMYK di Photoshop cambia in base allo spazio di lavoro specificato
nella finestra di dialogo Impostazioni colore.
Consultate anche
“Gli spazi di lavoro cromatici” a pagina 242
Potete usare il metodo Lab per lavorare con immagini Photo CD, modificare separatamente i valori di luminanza e colore
di un’immagine, spostare le immagini da un sistema all’altro e stampare con stampanti PostScript Level 2 e 3. Per stampare
le immagini Lab su altre periferiche PostScript a colori, dovete prima convertirle in CMYK.
Le immagini Lab possono essere salvate nei formati Photoshop, Photoshop EPS, PSB (formato documento grande),
Photoshop PDF, Dati raw di Photoshop, TIFF, Photoshop DCS 1.0 e Photoshop DCS 2.0. Potete salvare le immagini Lab a
48 bit (16 bit per canale) nei formati Photoshop, PSB (formato documento grande), Photoshop PDF, Dati raw di Photoshop
e TIFF.
Nota: quando vengono aperti, i file in formato DCS 1.0 o DCS 2.0 vengono convertiti in CMYK.
Lab è il modello di colore intermedio usato da Photoshop per le conversioni da un metodo di colore a un altro.
Metodo Bitmap
Il metodo Bitmap usa uno dei due valori cromatici (bianco o nero) per rappresentare i pixel di un’immagine. Nel metodo
Bitmap le immagini sono a 1 bit, in quanto hanno una profondità di bit pari a 1.
Anche se Scala di grigio è un modello di colore standard, la gamma esatta dei grigi rappresentati può variare a seconda delle
condizioni di stampa. Il metodo Scala di grigio di Photoshop si basa sulla gamma definita dallo spazio di lavoro specificato
nella finestra di dialogo Impostazioni colore.
• Potete convertire in Scala di grigio sia le immagini bitmap sia quelle a colori.
• Per convertire un’immagine a colori in un’immagine in scala di grigio di alta qualità, Photoshop scarta tutte le
informazioni sul colore dell’immagine originale. I livelli (o tonalità) di grigio dei pixel convertiti rappresentano la
luminosità dei pixel originali.
Potete miscelare le informazioni provenienti dai canali di colore per creare un canale in scala di grigio personale con il
comando Miscelatore canale.
• Quando convertite un’immagine da scala di grigio a RGB, i valori cromatici dei pixel sono calcolati in base al valore di
grigio loro assegnato in precedenza. Le immagini in scala di grigio possono essere convertite anche in CMYK (per creare
immagini in quattro tonalità di quadricromia, senza prima eseguire la conversione in due tonalità) o in immagini
Lab a colori.
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Guida utente
Consultate anche
“Gli spazi di lavoro cromatici” a pagina 242
Consultate anche
“Le immagini a due tonalità” a pagina 652
Essendo la palette di colori limitata, il metodo Scala di colore può ridurre le dimensioni dei file mantenendo la qualità visiva
necessaria per le presentazioni multimediali, le pagine Web e output simili. Tuttavia, questo metodo limita anche il numero
di modifiche che potete apportare all’immagine. Per eseguire modifiche di una certa importanza, convertite
temporaneamente l’immagine in RGB. I file in Scala di colore possono essere salvati nei formati Photoshop, BMP, GIF,
Photoshop EPS, PSB (formato documento grande), PCX, Photoshop PDF, Dati raw di Photoshop, Photoshop 2.0, PICT,
PNG, Targa e TIFF.
Metodo Multicanale
Il metodo Multicanale usa 256 livelli di grigio in ogni canale. Le immagini Multicanale sono utili per la stampa specializzata.
Le immagini in Multicanale possono essere salvate nei formati Photoshop, Photoshop 2.0, Dati raw di Photoshop e
Photoshop DCS 2.0.
• I canali di colore nell’immagine originale sono convertiti in canali di tinte piatte nell’immagine convertita.
• Quando convertite un’immagine a colori in un’immagine Multicanale, le nuove informazioni sulla scala di grigio si
basano sui valori cromatici dei pixel di ciascun canale.
• Convertendo un’immagine CMYK nel metodo Multicanale si creano canali di tinte piatte cyan, magenta, giallo e nero.
• Convertendo un’immagine RGB nel metodo Multicanale si creano canali di tinte piatte cyan, magenta e giallo.
• Cancellando un canale da un’immagine RGB, CMYK o Lab si converte automaticamente l’immagine nel metodo
Multicanale.
• Se dovete esportare un’immagine Multicanale, salvatela in formato Photoshop DCS2.0.
Consultate anche
“Calibrare e caratterizzare il monitor” a pagina 239
La visualizzazione dei colori RGB può inoltre variare tra Photoshop e ImageReady. Quando modificate le immagini in
Photoshop, potete selezionare diversi spazi colore RGB. Di conseguenza, le immagini create con Photoshop possono usare
uno spazio colore RGB diverso dallo spazio RGB del monitor usato da ImageReady. Potete regolare la visualizzazione dei
colori RGB durante l’anteprima dell’immagine, in modo da attenuare le differenze tra Photoshop e ImageReady.
Consultate anche
“Effettuare le prove colore a video” a pagina 233
Per regolare la visualizzazione dei colori RGB rimediando alle differenze tra le piattaforme
(ImageReady)
❖ Scegliete Visualizza > Anteprima e selezionate un’opzione per regolare la visualizzazione dei colori:
Colore non compensato Visualizza l’immagine senza regolare il valore di gamma del monitor.
Colore Macintosh standard Visualizza l’immagine con un valore di gamma pari a 1,8.
Colore Windows standard Visualizza l’immagine con un valore di gamma pari a 2,2.
Usa profilo colore incorporato Usa il profilo incorporato per visualizzare l’immagine.
Queste opzioni determinano solo la visualizzazione del colore. I pixel effettivi nell’immagine non vengono modificati.
Potete modificare l’immagine in una finestra e visualizzare la stessa immagine con un valore di gamma diverso in un’altra
finestra. Scegliete Finestra > Ordina > Nuova finestra per [nome del file]. Con la nuova finestra attiva, scegliete
Visualizza > Anteprima, quindi selezionate un valore di gamma diverso da quello usato nella prima finestra.
Oltre ai canali predefiniti, potete aggiungere all’immagine i canali alfa, per memorizzare e modificare le selezioni come
maschere. Potete anche aggiungere i canali di tinte piatte per inserire lastre di tinte piatte per la stampa.
Un’immagine può contenere fino a 56 canali. Per impostazione predefinita, le immagini bitmap, in scala di grigio, a due
tonalità e in scala di colore hanno un solo canale, mentre le immagini RGB e Lab ne hanno tre e le immagini CMYK quattro.
Potete aggiungere i canali a tutti i tipi di immagini, ad eccezione delle immagini bitmap.
Consultate anche
“Le maschere e i canali alfa” a pagina 303
La profondità di bit
La profondità di bit, o profondità dei pixel o del colore, determina la quantità di informazioni sul colore disponibili per la
visualizzazione o la stampa di ogni pixel di un’immagine.
Maggiore è la profondità di bit (più bit di informazioni per pixel), maggiore è il numero di colori disponibili e più precisa
è la rappresentazione dei colori nell’immagine digitale. Ad esempio, un pixel con una profondità di 1 bit può avere due
valori: bianco e nero. Un pixel con una risoluzione in bit pari a 8 avrà 28, ovvero 256 valori possibili. E un pixel con una
risoluzione in bit pari a 24 avrà 224, ovvero circa 16 milioni di valori possibili. Normalmente i valori per la profondità di bit
sono compresi tra 1 e 64 bit per pixel.
A B
C D
Profondità dei pixel
A. 1 bit (Bitmap) B. 8 bit (Scala di grigio) C. 8 bit (Scala di colore) D. 24 bit (RGB)
Nella maggior parte dei casi, le immagini Lab, RGB, Scala di grigio e CMYK contengono 8 bit di dati per canale di colore.
Ciò equivale a una profondità Lab di 24 bit (8 bit x 3 canali), a una profondità RGB di 24 bit (8 bit x 3 canali), a una
profondità in Scala di grigio di 8 bit (8 bit x 1 canale) e a una profondità CMYK di 32 bit (8 bit x 4 canali). Photoshop è
inoltre in grado di lavorare con le immagini Lab, RGB, CMYK, Multicanale e in scala di grigio contenenti 16 bit di dati per
canale di colore, come pure con le immagini RGB e in scala di grigio contenenti 32 bit di dati per canale di colore.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 210
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Consultate anche
“Le immagini HDR” a pagina 182
• Tutti gli strumenti della finestra degli strumenti, eccetto lo strumento pennello artistico storia, possono essere usati nelle
immagini a 16 bit per canale.
• Tutti i comandi di correzione del colore e dei toni, eccetto Variazioni, sono disponibili.
• Nelle immagini a 16 bit per canale è possibile lavorare con i livelli e i livelli di regolazione.
• Alcuni filtri, compreso Fluidifica, possono essere usati nelle immagini a 16 bit per canale.
Per sfruttare determinate funzioni di Photoshop, quali Estrai, Crea pattern e altri filtri, potete convertire un’immagine a
16 bit per canale in un’immagine a 8 bit per canale. È consigliabile creare una copia del file con il comando Salva con nome
e convertirla, in modo da conservare i dati dell’immagine a 16 bit per canale nel file originale.
Nota: potete anche convertire un’immagine a 32 bit per canale in un’immagine a 8 bit per canale. Consultate “Per convertire
da 32 bit a 8 o 16 bit per canale” a pagina 185.
Consultate anche
“Le immagini HDR” a pagina 182
ADOBE PHOTOSHOP CS2 211
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Consultate anche
“Le immagini HDR” a pagina 182
• Apportate il maggior numero possibile di modifiche mentre è impostato il metodo originale (in genere RGB per le
immagini provenienti dalla maggior parte degli scanner e delle fotocamere digitali, e CMYK per le immagini provenienti
dagli scanner a tamburo tradizionali e per quelle importate da un sistema Scitex).
• Salvate una copia di backup dell’immagine prima di convertirla. Assicuratevi che la copia salvata contenga tutti i livelli,
in modo da poter modificare la versione originale dell’immagine dopo la conversione.
• Unite i livelli del file prima di convertirlo. L’interazione dei colori tra i metodi di fusione dei livelli varia in base al metodo.
Quando registrate un’azione, potete usare il comando Modifica metodo condizionale per specificare uno o più metodi
sorgente e un metodo destinazione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 212
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Consultate anche
“Le azioni” a pagina 656
Consultate anche
“Per creare immagini monocromatiche da immagini RGB o CMYK” a pagina 275
“Per colorare un’immagine in scala di grigio o creare un effetto a una tonalità” a pagina 268
Quando convertite un’immagine a colori nel metodo Bitmap, dovete prima convertirla in Scala di grigio. Così facendo
vengono eliminati dai pixel i dati sulla tonalità e la saturazione e restano solo i valori sulla luminosità. Dal momento che
sono disponibili solo poche opzioni di modifica per il metodo Bitmap, conviene modificare l’immagine in Scala di grigio
prima di convertirla nel metodo Bitmap.
Nota: le immagini in metodo Bitmap sono a 1 bit per canale. È necessario convertire un’immagine a 16 o 32 bit per canale nel
metodo Scala di grigio a 8 bit prima di convertirla nel metodo Bitmap.
Poiché il pixel originale è raramente bianco puro o nero puro, la conversione genera sempre qualche errore. L’errore viene
però trasferito ai pixel circostanti e diffuso su tutta l’immagine, creando una texture a grana grossa, tipo pellicola. Questa
opzione è utile per visualizzare le immagini su uno schermo in bianco e nero.
Retino mezzetinte Simula l’aspetto dei punti mezzetinte nell’immagine convertita.
Importante: il retino mezzetinte diventa parte integrante dell’immagine. Se stampate l’immagine su una stampante per
mezzetinte, questa userà il proprio retino mezzetinte e quello dell’immagine. In alcune stampanti, ciò potrebbe causare un
effetto moiré.
3 Nel campo Frequenza, inserite un valore per la frequenza di retino e scegliete un’unità di misura. I valori possono essere
compresi tra 1 e 999 righe per pollice o tra 0,400 e 400 righe per centimetro. Sono ammessi anche valori decimali.
La frequenza di retino è la retinatura del retino mezzetinte in righe per pollice (lpi). La frequenza dipende dalla carta e dal
tipo di macchina usata per la stampa. Per i giornali si usano normalmente retini di 85 righe, mentre per le riviste si usano
retini con una risoluzione maggiore, ad esempio 133 e 150 lpi. Rivolgetevi al vostro tipografo per sapere qual è la frequenza
di retino corretta.
4 Inserite un valore compreso fra –180 e +180 gradi per l’angolo di retino.
L’angolo di retino rappresenta l’orientamento del retino. I retini mezzetinte a tono continuo e in bianco e nero in genere
hanno un angolo di 45˚.
Immagine originale in scala di grigio; conversione in Retino mezzetinte: 53 lpi, angolo di 45˚, punto rotondo
Potete salvare e riutilizzare le impostazioni del retino mezzetinte con i pulsanti Salva e Carica della finestra Retino
mezzetinte.
Potete creare un pattern che rappresenti la texture desiderata, quindi retinare l’immagine in scala di grigio in modo da
applicare la texture. Per coprire l’intera immagine, il pattern deve avere le stesse dimensioni dell’immagine o verrà ripetuto
in sezioni. Ad esempio, se applicate un pattern di 1 x 1 cm a un’immagine di 4 x 4 cm, il pattern verrà ripetuto in 16 quadrati.
Photoshop include diversi pattern che si ripetono automaticamente in sezioni e che possono essere usati come pattern per
retini mezzetinte.
Poiché l’opzione Pattern personale simula i colori chiari e scuri aumentando o riducendo lo spessore del pattern mezzetinte,
vi consigliamo di scegliere un pattern adatto a queste variazioni, ad esempio uno con molte tonalità di grigio.
Per preparare la conversione di un pattern in bianco e nero, potete prima convertire l’immagine in scala di grigio, quindi
applicare più volte il filtro Sfoca maggiormente. Questa tecnica di sfocatura crea linee spesse che vanno dal grigio scuro al
bianco.
Consultate anche
“Per riempire una selezione o un livello con un colore di primo piano o di sfondo” a pagina 448
Per eseguire la conversione in Scala di colore, l’immagine di partenza deve essere a 8 bit per canale e in Scala di grigio o
RGB.
Le immagini in scala di grigio vengono convertite in modo automatico. Per le immagini RGB, viene visualizza la finestra
Scala di colore.
Consultate anche
“Opzioni di conversione per immagini in scala di colore” a pagina 215
• Precedente Usa la palette personale impiegata nella conversione precedente. È utile per convertire più immagini con la
stessa palette personale.
Colori Nel caso delle palette Uniforme, Percettiva, Selettiva o Adattata, potete specificare manualmente l’esatto numero di
colori che desiderate visualizzare, fino a un massimo di 256. La casella di testo Colori determina solo la modalità con cui
viene creata la tavola. Adobe Photoshop considera ancora l’immagine come un’immagine a 8 bit, con 256 colori.
Inclusione dei colori e trasparenza Per specificare i colori da includere nella tavola o la trasparenza dell’immagine, potete
scegliere tra le seguenti opzioni:
• Forzato Consente di scegliere le opzioni per inserire o meno determinati colori all’interno della tavola. L’opzione Bianco
e nero aggiunge un bianco e un nero puri alla tavola di colore; l’opzione Primari aggiunge rosso, verde, blu, cyan, magenta,
giallo, nero e bianco; l’opzione Web aggiunge i 216 colori sicuri per il Web e l’opzione Personale consente di definire i colori
personali.
• Trasparenza Consente di scegliere se mantenere o meno le aree trasparenti dell’immagine durante la conversione. Se
questa opzione è selezionata, nella tavola di colore viene aggiunta una voce speciale per i colori trasparenti. Se è
deselezionata, le aree trasparenti vengono riempite con il colore alone o, se non è stato scelto un colore alone, con il bianco.
• Alone Consente di specificare il colore di sfondo con cui riempire i bordi anti-alias lungo le aree trasparenti
dell’immagine. Se l’opzione Trasparenza è selezionata, l’alone viene applicato alle aree di contorno per favorirne la fusione
con lo sfondo Web dello stesso colore. Se l’opzione Trasparenza è deselezionata, l’alone viene applicato alle aree trasparenti.
Se scegliete Nessuno e Trasparenza è selezionato, viene creata una trasparenza con contorni netti; altrimenti tutte le aree
trasparenti vengono riempite di bianco al 100%. Le opzioni di Alone sono disponibili solo se l’immagine ha trasparenza.
Dithering A meno che non abbiate selezionato l’opzione Esatta, la tavola di colore che state usando potrebbe non includere
tutti i colori presenti nell’immagine. Per simulare i colori assenti dalla tavola, potete eseguire il dithering. Con il dithering
i pixel dei colori disponibili vengono mescolati per simulare i colori mancanti. Potete scegliere un’opzione di dithering dal
menu e immettere un valore per il fattore di dithering. Se specificate un fattore alto viene eseguito il dithering di più colori,
ma le dimensioni del file possono aumentare. Sono disponibili le seguenti opzioni di dithering:
• Nessuno Non esegue il dithering dei colori, ma usa il colore più simile a quello mancante. Ciò può provocare transizioni
brusche tra le diverse tonalità di colore nell’immagine, generando un effetto posterizzato.
• Diffusione Usa un metodo di diffusione dell’errore che produce un dithering meno strutturato rispetto all’opzione
Pattern. Per impedire che venga applicato il dithering ai colori dell’immagine che contengono voci nella tavola di colore,
selezionate Mantieni colori esatti. Può essere utile per preservare le linee sottili e il testo nelle immagini Web.
• Pattern Usa un pattern quadrato, tipo retino mezzetinte, per simulare i colori assenti dalla tavola.
• Disturbo Aiuta a ridurre la visibilità dei pattern lungo il contorno delle immagini. Scegliete questa opzione se prevedete
di dover sezionare l’immagine per l’inserimento in una tabella HTML.
Nota: per ritoccare i colori in un’immagine a pseudocolori, scegliete Immagine > Regolazioni e usate i comandi di regolazione
del sottomenu.
4 In questa finestra, fate clic o trascinate il puntatore del mouse nella tavola per selezionare il colore o la gamma di colori
che desiderate modificare.
5 Scegliete un colore e fate clic su OK.
Se dovete modificare un intervallo di colori, Adobe Photoshop crea una sfumatura nella tavola tra i colori iniziali e quelli
finali. Il primo colore che scegliete nel Selettore colore è quello iniziale. Non appena fate clic su OK, il Selettore colore
ricompare per permettervi di scegliere l’ultimo colore della serie.
I colori selezionati vengono inseriti nella finestra Tavola colore, con la sequenza specificata.
6 Fate clic su OK nella finestra Tavola colore per applicare i nuovi colori all’immagine in scala di colore.
7 Fate clic su OK nella finestra di dialogo Scala di colore.
Corpo nero Mostra una palette basata sui diversi colori prodotti da un radiatore a corpo nero quando viene riscaldato (dal
nero al rosso, l’arancione, il giallo e il bianco).
Scala di grigio Mostra una palette di 256 livelli di grigio, dal nero al bianco.
Spettro Mostra una palette basata sui colori prodotti quando la luce bianca attraversa un prisma (da viola, blu e verde a
giallo, arancione e rosso).
Sistema (Mac OS) Mostra la palette standard Mac OS a 256 colori.
Nota: le tavole di colore salvate possono anche essere caricate nella palette Campioni.
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Consultate anche
“La palette Campioni” a pagina 455
Scegliere i colori
Il Selettore colore di Adobe
Potete selezionare un colore nel Selettore colore di Adobe scegliendolo da uno spettro di colori o definendolo con valori
numerici. Con il Selettore colore di Adobe potete impostare il colore in primo piano, il colore di sfondo e il colore del testo.
In Photoshop, potete anche usare il Selettore colore per impostare i colori destinazione in alcuni comandi di regolazione
del colore e dei toni, i colori di interruzione nell’Editore sfumatura, il colore filtro nel comando Filtro fotografico e il colore
in un livello di riempimento, in alcuni stili di livello e nei livelli forma.
Quando selezionate un colore nel Selettore colore di Adobe, vengono visualizzati in tempo reale i valori numerici HSB,
RGB, Lab, CMYK e i numeri esadecimali. In questo modo è possibile rendersi conto di come viene descritto un colore nei
diversi metodi di colore.
Dal Selettore colore di Adobe è possibile selezionare i colori secondo i metodi di colore HSB (tonalità, saturazione,
luminosità) e RGB (rosso, verde, blu), o specificare un colore secondo i suoi valori esadecimali. In Photoshop è inoltre
possibile selezionare i colori secondo il modello di colore Lab o il modello di colore CMYK (cyan, magenta, giallo, nero).
Potete configurare il Selettore colore di Adobe in modo da scegliere solo colori sicuri per il Web o scegliere da diversi sistemi
di colore personali. Il campo del colore del Selettore colore di Adobe può visualizzare i componenti del colore nei metodi
HSB, RGB e Lab (Photoshop).
Nota: sebbene Photoshop e ImageReady usino il Selettore colore di Adobe per impostazione predefinita, potete impostare le
Preferenze in modo che Photoshop e ImageReady usino un selettore colore diverso. Potete usare, ad esempio, il selettore colore
incorporato nel vostro sistema o un selettore colore plug-in. I selettori colore plug-in installati sono elencati in Selettore colore,
nella sezione Generali della finestra di dialogo Preferenze.
A B C DE
F G H I
Selettore colore di Adobe
A. Colore scelto B. Colore originale C. Colore regolato D. Icona di avvertenza fuori gamma E. Icona di avvertenza non sicuro per il Web
F. Opzione Solo colori Web G. Campo del colore H. Cursore del colore I. Valori del colore
• Fate clic sul riquadro di selezione del colore di primo piano o di sfondo nella finestra degli strumenti.
• Nella palette Colori fate clic sulla casella di selezione Imposta il colore di primo piano o Imposta il colore di sfondo.
• Nella barra delle opzioni dello strumento, fate clic sul campione di colore.
• (Photoshop) Nella palette Livelli, fate clic sul campione di colore in un livello di riempimento o forma.
• (Photoshop) Nell’Editore sfumatura, fate doppio clic su un’interruzione di colore.
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• (Photoshop) Nella barra delle opzioni di uno strumento forma o penna, fate clic sul campione di colore.
• (Photoshop) Nella finestra di dialogo Stile livello di determinati stili di livello (quali Bagliore esterno e Bagliore interno),
fate clic sulla casella Imposta colore.
• (Photoshop) Nella finestra di dialogo di alcuni comandi di regolazione del colore e dei toni, fate doppio clic su un
contagocce o fate clic su un campione di colore. Non tutti i contagocce consentono di impostare un colore di
destinazione. Ad esempio, facendo doppio clic sui contagocce del comando Sostituisci colore, il Selettore colore di Adobe
non viene aperto.
Mentre regolate il colore usando il campo e il cursore del colore, i valori numerici cambiano di conseguenza. La parte
superiore del rettangolo del colore, posto a destra del cursore del colore, visualizza il nuovo colore; quella inferiore
visualizza il colore originale. Appaiono delle icone di avvertenza se il colore non è sicuro per il Web o (Photoshop) se è
fuori gamma .
Potete selezionare un colore anche all’esterno del Selettore colore di Adobe. Spostando il puntatore sulla finestra del
documento, esso diventa un contagocce. A questo punto potete selezionare un colore facendo clic sull’immagine. Il colore
selezionato è visualizzato nel Selettore colore di Adobe. Potete spostare lo strumento contagocce ovunque sul desktop facendo
clic sull’immagine e tenendo premuto il pulsante del mouse. Per selezionare un colore, rilasciate il mouse.
Consultate anche
“Colori sicuri per il Web” a pagina 221
• (Photoshop) Nel metodo di colore CMYK (usato dalle stampanti PostScript), specificate il valore di percentuale di ogni
componente (cyan, magenta, giallo e nero).
• Nel metodo di colore RGB (usato dal monitor), specificate un valore per ogni componente compreso tra 0 e 255 (0 è nero
e 255 è il colore puro).
• Nel metodo di colore HSB, specificate le percentuali per la saturazione e la luminosità; specificate la tonalità con un
valore compreso tra 0˚ e 360˚, indicante una posizione sulla ruota dei colori.
• Immettete un valore esadecimale nella casella di testo #. Ad esempio, 000000 è il nero, ffffff il bianco e ff0000 il rosso.
• (Photoshop) Nel metodo Lab, immettete un valore di luminosità (L) compreso tra 0 e 100 e valori compresi tra –128 e
+127 per A (da verde a magenta) e B (da blu a giallo).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 220
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2 Nella sezione Lab della finestra di dialogo, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su L per visualizzare tutte le tonalità nel campo del colore. Per selezionare una tonalità, fate clic nel campo del
colore o immettete i valori nelle caselle di testo a e b. Il cursore del colore visualizza la tonalità selezionata, con luminanza
massima al punto più alto e minima sul fondo.
• Fate clic su a. Spostate il cursore del colore per modificare i valori del rosso o del verde. Spostate il cursore o fate clic in
esso per cambiare la gamma dei colori visualizzati nel campo del colore. Il campo del colore visualizza inoltre la
luminanza, con luminanza massima in alto e minima sul fondo. Il componente di colore b (blu o giallo) è rappresentato
nel campo del colore con il blu a sinistra e il giallo a destra.
• Fate clic su b. Spostate il cursore del colore per modificare i valori del giallo o del blu. Spostate il cursore o fate clic in esso
per cambiare la gamma dei colori visualizzati nel campo del colore. Il campo del colore visualizza inoltre la luminanza
sull’asse verticale, con luminanza massima in alto e minima sul fondo. Il componente di colore a (verde o rosso) è
rappresentato nel campo del colore con il verde a sinistra e il rosso a destra.
3 Per selezionare un colore usate una combinazione del cursore del colore e del campo del colore, oppure immettete i valori
numerici nelle caselle di testo L, a e b.
Per selezionare un colore sicuro per Web con il Selettore colore di Adobe
❖ Selezionate l’opzione Solo colori Web nell’angolo inferiore sinistro del Selettore colore. Qualsiasi colore scelto con questa
opzione attiva è sicuro per il Web.
Per cambiare un colore non sicuro per il Web in un colore sicuro per il Web
Se è selezionato un colore non sicuro per il Web, un cubo di avvertenza appare accanto al rettangolo del colore nel
Selettore colore di Adobe.
❖ Fate clic sul cubo per selezionare il colore Web più simile a quello selezionato. Se non appare alcun cubo, il colore scelto
è sicuro per il Web.
In ImageReady, trascinate vicino all’icona di avvertenza per selezionare altri colori Web simili. Se non appare alcun cubo,
il colore scelto è sicuro per il Web.
Nota: in Photoshop, scegliete Cursori colori Web dal menu della palette Colori per attivare il cubo di avvertenza. In
ImageReady, il cubo di avvertenza è attivo con qualsiasi opzione del cursore del colore.
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Nota: il triangolo di avvertenza non è disponibile se usate i cursori sicuri per il Web.
Fate clic sul triangolo di avvertenza che appare nella finestra di dialogo Selettore colore o nella palette Colori.
I colori stampabili dipendono dallo spazio di lavoro CMYK attuale, come definito nella finestra di dialogo Impostazione
colori.
Consultate anche
“I colori fuori gamma” a pagina 255
Per essere certi che la stampa finale sia del colore desiderato, consultate il tipografo o il service di stampa e scegliete il colore
personale basandovi su un campione stampato. I produttori consigliano di acquistare una nuova mazzetta di campioni ogni
anno per fare fronte allo scolorimento degli inchiostri ed eventuali altri danni.
Importante: Photoshop stampa i colori personali su lastre CMYK (quadricromia) in ogni metodo di immagine, ad eccezione
di Due tonalità. Per stampare lastre di tinte piatte reali, dovete creare dei canali di tinte piatte.
Consultate anche
“Le tinte piatte” a pagina 397
Campioni HKS Impiegato per progetti di stampa in Europa. Ogni colore ha un equivalente CMYK specifico. Potete scegliere
tra HKS E (per moduli continui), HKS K (per carta grafica lucida), HKS N (per carta naturale) e HKS Z (per carta da
giornali). I campionatori di colore sono disponibili per ogni scala. Al menu del sistema di colore sono inoltre stati aggiunti
i campioni e le guide HKS Process.
I colori PANTONE® sono usati per la riproduzione delle tinte piatte. Il sistema PANTONE MATCHING SYSTEM è in grado
di rendere 1.114 colori. Le guide dei colori e i cataloghi dei campioni PANTONE sono stampati su carta patinata, non
patinata e opaca per garantire una visualizzazione accurata dei risultati di stampa e un migliore controllo del processo di
stampa. Potete stampare in CMYK un colore PANTONE in tinta unita. Per confrontare un colore PANTONE in tinta unita
con gli equivalenti in quadricromia, usate la guida PANTONE Solid to Process. Le percentuali di retino CMYK sono
stampate sotto ciascun colore. Per ulteriori informazioni, contattate Pantone, Inc., Carlstadt, New Jersey
(www.pantone.com).
TOYO Color Finder 1050 Comprende oltre 1000 colori basati sugli inchiostri di stampa più comuni in Giappone. La guida
TOYO Process Color Finder e i campioni sono stati aggiunti al menu del sistema di colore. La guida TOYO Color Finder 1050
Book contiene esempi stampati dei colori Toyo ed è disponibile presso i rivenditori di forniture grafiche e per la stampa. Per
ulteriori informazioni, contattate Toyo Ink Manufacturing Co., Ltd., Tokyo, Giappone.
TRUMATCH Fornisce corrispondenze di colori CMYK affidabili per oltre 2000 colori ottenibili con il computer. I colori
Trumatch coprono lo spettro visibile della gamma CMYK in intervalli regolari. Trumatch Color visualizza fino a 40 tinte e
toni di ogni tonalità: ogni variante è creata all’origine in quadricromia e riproducibile in quadricromia su fotounità
elettroniche. Sono inoltre inclusi grigi in quadricromia di diverse tonalità. Per ulteriori informazioni, contattate Trumatch
Inc., a New York City, New York.
Per tornare al Selettore colore di Adobe Photoshop dopo avere usato un altro selettore
1 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• In Windows, scegliete Modifica > Preferenze > Generali.
• (Photoshop) In Mac OS, scegliete Photoshop > Preferenze > Generali.
• (ImageReady) In Mac OS, scegliete ImageReady > Preferenze > Generali.
2 Scegliete Adobe dal menu Selettore colore e fate clic su OK.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 224
Guida utente
0/360
R
M Y
270 90
B G
C
180
Ruota dei colori
R. Rosso Y. Giallo G. Verde C. Cyan B. Blu M. Magenta
Ad esempio, potete diminuire la quantità di un colore in un’immagine aumentando la quantità del suo opposto sulla ruota
dei colori e viceversa. I colori che si trovano opposti l’uno all’altro sulla ruota di colori standard vengono comunemente
definiti colori complementari. Analogamente, potete aumentare e ridurre un colore regolando i due colori ad esso adiacenti
sulla ruota dei colori o regolando i due colori adiacenti al suo opposto.
In un’immagine CMYK potete diminuire il magenta riducendo la quantità effettiva di magenta oppure aumentando la
quantità del suo complementare (aggiungendo cioè cyan e giallo). Potete anche combinare queste due correzioni, riducendo
al minimo l’effetto sulla luminosità globale. In un’immagine RGB, potete diminuire il magenta rimuovendo il rosso e il blu
o aggiungendo il verde. Tutte queste regolazioni generano un bilanciamento globale del colore contenente una quantità
inferiore di magenta.
225
Il modello di colore determina la relazione tra i valori, mentre lo spazio cromatico definisce il significato assoluto di tali
valori come colori. Alcuni modelli di colore, ad esempio Lab, hanno uno spazio cromatico fisso poiché fanno direttamente
riferimento al modo in cui l’occhio umano percepisce il colore. Questi modelli vengono definiti indipendenti da periferica.
Altri modelli di colore (RGB, HSL, HSB, CMYK, ecc.) possono avere diversi spazi cromatici. Poiché questi modelli variano
in base alla periferica o allo spazio cromatico ad essi associato, vengono definiti come dipendenti da periferica.
A causa di queste variazioni degli spazi cromatici, l’aspetto dei colori può cambiare durante le operazioni di trasferimento
dei documenti da un dispositivo all’altro. Le variazioni di colore possono dipendere da molti fattori: sorgenti di immagini
(gli scanner e i prodotti software per la creazione della grafica utilizzano spazi cromatici diversi), le marche del monitor per
computer, la modalità di definizione del colore delle applicazioni software, i materiali utilizzati per la stampa (la carta da
giornali riproduce una gamma di colori meno ampia di quella per riviste) e altre variazioni naturali, come ad esempio le
differenze nella produzione dei monitor o la loro usura.
RGB
CMYK
A B
Un sistema di gestione del colore consente di convertire i colori grazie a profili di colore. Un profilo è una descrizione
matematica dello spazio cromatico di una periferica. Ad esempio, un profilo di scanner indica a un sistema di gestione del
colore in che modo lo scanner .“interpreta” i colori. Le applicazioni Adobe usano i profili ICC, un formato standard definito
dall’International Color Consortium (ICC) usato su piattaforme diverse (consultate “I profili di colore” a pagina 237).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 226
Guida utente
Dal momento che non esiste un unico metodo di conversione dei colori adatto a tutti i tipi di grafica, un sistema di gestione
del colore fornisce una serie di intenti di rendering, o metodi di conversione, affinché possiate applicare il metodo più
indicato a un particolare elemento grafico. Ad esempio, un metodo di conversione dei colori in grado di rispettare i rapporti
cromatici di una fotografia naturalistica può alterare i colori di un logo contenente tinte piatte (consultate “Intenti di
rendering” a pagina 245).
Nota: attenzione a non confondere la gestione del colore con la correzione del colore. Un sistema di gestione del colore non può
correggere un’immagine precedentemente salvata che presenta problemi di bilanciamento delle tonalità o dei colori. Tuttavia,
può mettervi in condizione di valutare la qualità delle immagini prima di generare un output.
Il valore della gestione del colore aumenta se nel processo di produzione sono presenti più variabili. La gestione del colore
è consigliata se prevedete di riusare la grafica a colori su supporti di stampa o in linea, mediante l’ausilio di vari dispositivi
con un unico tipo di supporto (come unità di stampa diverse) o se gestite più di una stazione di lavoro.
Potete usufruire dei vantaggi offerti da un sistema di gestione del colore per:
• Ottenere riproduzioni fedeli e uniformi dei colori su più periferiche di output, incluse selezioni colore, stampanti desktop
e monitor. La gestione del colore è particolarmente utile per regolare il colore su periferiche con una gamma di colori
relativamente ridotta, ad esempio un’unità di stampa in quadricromia.
• Effettuare un’accurata prova colore a video (anteprima) di un documento a colori per simularne la resa da una specifica
periferica di output (le prove colore a video sono soggette alle limitazioni del monitor, ad esempio le condizioni di luce
nella stanza).
• Analizzare accuratamente e incorporare in modo uniforme le immagini a colori prodotte da sorgenti diverse che usano
la gestione del colore e, in alcuni casi, anche da periferiche che non prevedono tale opzione.
• Inviare i documenti a colori a periferiche di output e supporti diversi senza dover regolare manualmente i colori nei
documenti stessi o nella grafica originale. Ciò vale soprattutto per la creazione di immagini sia da stampare che da
visualizzare in linea.
• Stampare correttamente i colori su una periferica di output sconosciuta. Ad esempio, potete memorizzare un documento
online per richiederne una stampa a colori fedele all’originale in qualsiasi luogo.
in molti uffici). Ricordatevi comunque di scegliere i colori finali nelle condizioni di luce specificate dalle norme per prove
di stampa contrattuali in vigore nel vostro paese.
Nelle applicazioni Adobe, la gestione del colore viene attivata per impostazione predefinita. Se usate Adobe Creative Suite,
le impostazioni del colore vengono sincronizzate tra le varie applicazioni per garantire una visualizzazione uniforme dei
colori RGB e CMYK. Ciò significa che i colori appariranno identici indipendentemente dall’applicazione usata per
visualizzarli.
Le impostazioni del colore per ciascuna applicazione di Creative Suite vengono sincronizzate in una posizione principale tramite Adobe Bridge.
Se decidete di modificare le impostazioni predefinite,potete servirvi di predefiniti di facile utilizzo per configurare il
sistema di gestione del colore di Adobe in modo che corrisponda alle condizioni di output standard. Potete anche
personalizzare le impostazioni del colore per soddisfare i requisiti di un flusso di lavoro specifico.
Ricordate che i tipi di immagini impiegati e i requisiti di output influenzano l’uso della gestione del colore. Ad esempio,
diversi sono i fattori legati all’uniformità dei colori che possono influenzare un processo di stampa fotografica RGB, un
processo di stampa commerciale CMYK o di stampa digitale RGB/CMYK combinata e un flusso di lavoro di pubblicazione
su Internet.
1. Accertatevi che tutti gli aspetti del processo di gestione del colore si integrino perfettamente con quello usato dai
vostri partner di produzione (se presenti).
Definite come integrare il processo di gestione del colore con i gruppi di lavoro e i provider di servizi, come configurare il
software e l’hardware per l’integrazione nel sistema di gestione e il livello più adatto per usare la gestione del colore
(consultate “Vantaggi della gestione del colore” a pagina 226).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 228
Guida utente
Per ulteriori informazioni sui processi tradizionali di gestione del colore, consultate la Guida sul flusso di lavoro del colore
contenuta nel CD dell’applicazione.
3. Aggiungete i profili di colore al sistema per le periferiche di input e di output che intendete usare, ad esempio
scanner e stampanti.
I profili indicano al sistema di gestione del colore come la periferica riproduce i colori e quali sono i colori effettivi di un
documento. I profili delle periferiche sono in genere installati quando aggiungete una periferica al sistema. Per creare profili
più precisi per periferiche e condizioni specifiche, potete anche usare software e hardware di altri produttori. Per effettuare
una stampa commerciale del documento, rivolgetevi al vostro provider di servizi per determinare il profilo da usare con la
periferica o le condizioni di stampa (consultate “I profili di colore” a pagina 237 e “Per installare un profilo di colore” a
pagina 240).
• se usate più applicazioni Adobe, con Bridge potete scegliere una configurazione di gestione del colore standard e
sincronizzare le impostazioni del colore tra le applicazioni prima di lavorare con i documenti (consultate “Per
sincronizzare le impostazioni del colore tra le applicazioni Adobe” a pagina 228).
• Se usate un’unica applicazione Adobe o desiderate personalizzare le opzioni avanzate di gestione del colore, potete
modificare le impostazioni del colore relative a un’applicazione specifica (consultate “Per impostare la gestione del colore
per Illustrator, InDesign e Photoshop” a pagina 229 o “Per impostare la gestione del colore per GoLive” a pagina 229).
5. (Facoltativo) Visualizzate un’anteprima dei colori mediante una prova colore a video.
Dopo aver creato il documento, potete usare una prova colore per verificare come appariranno i colori una volta stampati
o visualizzati su una periferica specifica (consultate “Effettuare le prove colore a video” a pagina 233).
Nota: una sola prova colore a video non è sufficiente per verificare come apparirà la sovrastampa una volta stampata su
un’unità di stampa offset. Se lavorate con documenti di Illustrator o InDesign contenenti sovrastampe, attivate l’opzione
Anteprima sovrastampa per visualizzare con precisione le sovrastampe presenti in una prova colore.
Se le impostazioni del colore non vengono sincronizzate, verrà visualizzato un messaggio di avviso nella parte superiore
della finestra di dialogo Impostazioni colore di ciascuna applicazione di Creative Suite. Adobe consiglia di sincronizzare le
impostazioni del colore prima di usare documenti nuovi o già esistenti.
1 Aprite Bridge.
Per aprire Bridge da un’altra applicazione Creative Suite, scegliete File > Sfoglia dall’applicazione specifica. Per aprire Bridge
direttamente, scegliete Adobe Bridge dal menu Start (Windows) oppure fate doppio clic sull’icona Adobe Bridge (Mac OS).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 229
Guida utente
In alcuni casi (ad esempio, se il vostro provider di servizi vi ha fornito un profilo di ouptut personale), potrebbe essere
necessario personalizzare delle opzioni specifiche nella finestra di dialogo Impostazioni colore. Tuttavia, consigliamo l’uso
dell’opzione di personalizzazione solo a utenti esperti.
Nota: se usate più di un’applicazione Adobe, vi consigliamo di sincronizzare le impostazioni del colore tra le applicazioni
(consultate “Per sincronizzare le impostazioni del colore tra le applicazioni Adobe” a pagina 228).
Consultate anche
“Per personalizzare le impostazioni del colore” a pagina 242
3 Dal menu Impostazioni, selezionate un’impostazione del colore e fate clic su OK.
L’impostazione selezionata determina gli spazi di lavoro cromatici usati dall’applicazione, cosa accade quando aprite o
importate file con profili incorporati e la modalità di conversione dei colori del sistema di gestione del colore. Potete
visualizzare le opzioni relative a un’impostazione del colore direttamente nella finestra di dialogo Impostazioni colore.
Nella maggior parte dei casi, si consiglia di usare un’impostazione del colore standard e di non modificare opzioni
specifiche presenti nella finestra di dialogo Impostazioni colore. Si consiglia l’uso della personalizzazione degli spazi di
lavoro, dei criteri di gestione del colore e delle opzioni di conversione del colore solo a utenti esperti.
Nota: se usate più di un’applicazione Adobe, vi consigliamo di sincronizzare le impostazioni del colore tra le applicazioni
(consultate “Per sincronizzare le impostazioni del colore tra le applicazioni Adobe” a pagina 228).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 230
Guida utente
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Aspetto del nero (Windows) o Nome dell’applicazione > Preferenze > Aspetto del nero
(Mac OS).
2 Scegliete un’opzione per la visualizzazione a schermo:
Visualizza tutti i neri con precisione Il nero CMYK puro viene visualizzato come grigio scuro. Con questa impostazione
potete visualizzare la differenza esistente tra nero puro e nero ricco.
Visualizza tutti i neri come nero ricco Il nero CMYK puro viene visualizzato come nero a getto (RGB=000). Con questa
impostazione il nero ricco e il nero puro appariranno identici sullo schermo.
• Scegliete uno spazio di lavoro CMYK che corrisponda alle condizioni di stampa CMYK, in modo che possiate definire
e visualizzare con precisione i colori in quadricromia.
• Selezionate i colori da una biblioteca di colori. Con le applicazioni Adobe vengono fornite diverse biblioteche di colori
standard, che potete caricare utilizzando il menu della palette Campioni.
• (Illustrator e InDesign) Attivate l’opzione Anteprima sovrastampa per visualizzare un’anteprima precisa e uniforme delle
tinte piatte.
• (Illustrator e InDesign) Usate i valori Lab (predefiniti) per visualizzare le tinte piatte predefinite (ad esempio i colori delle
librerie TOYO, PANTONE, DIC e HKS) e convertitele in quadricromie. L’uso dei valori Lab vi permette di visualizzare
i colori con estrema precisione e uniformità in tutte le applicazioni Creative Suite. Se desiderate che la visualizzazione e
l’output di questi colori corrisponda alle versioni precedenti di Illustrator o InDesign, al posto dei valori Lab dovrete
usare i valori CMYK equivalenti. Per istruzioni su come passare dai valori Lab ai valori CMYK per le tinte piatte,
consultate l’Aiuto di Illustrator o di InDesign.
Nota: la gestione dei colori tinta piatta vi permette di riprodurre una tinta piatta molto simile a quella visualizzata sul monitor
o sulla periferica di prove di stampa. Tuttavia, è difficile riprodurre esattamente una tinta piatta su un monitor o su una
periferica di prove di stampa, poiché molti inchiostri a tinta piatta non rientrano nella gamma colore di molte di queste
periferiche.
1 Nella palette Campioni, create solo i campioni delle tinte piatte e dei colori quadricromia che desiderate condividere,
quindi eliminate quelli che non vi interessano.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 231
Guida utente
Nota: i seguenti tipi di campioni non possono essere condivisi tra le applicazioni: motivi, sfumature, il campione Registro di
Illustrator o InDesign, e riferimenti della guida colori, nonché campioni HSB, XYZ, a due tonalità, RGB monitor, opacità,
inchiostro totale e campioni RGB per Web di Photoshop. Questi tipi di campioni vengono automaticamente esclusi durante il
salvataggio dei campioni da scambiare.
2 Selezionate Salva campioni da scambiare nel menu della palette Campioni, quindi salvate le biblioteche di campioni in
una posizione facilmente accessibile.
3 Caricate la biblioteca nella palette Campioni relativa a una qualsiasi altra applicazione Adobe CS2. Per ulteriori
istruzioni, consultate l’Aiuto dell’applicazione.
• Quando importate un’immagine senza un profilo, l’applicazione Adobe usa il profilo del documento corrente per
definire i colori dell’immagine.
• Quando importate un’immagine contenente un profilo incorporato, i criteri cromatici nella finestra di dialogo
Impostazioni colore determinano in che modo l’applicazione Adobe gestisce il profilo (consultate “Opzioni relative ai
criteri di gestione dei colori” a pagina 244).
Illustrator e InDesign supportano un flusso di lavoro CMYK sicuro per impostazione predefinita. Pertanto, quando aprite
o importate un’immagine CMYK contenente un profilo incorporato, l’applicazione ignora tale profilo e conserva i numeri
di colori non elaborati. Se desiderate che l’applicazione in uso regoli i valori numerici dei colori in base a un profilo
incorporato, impostate il criterio di colore CMYK sull’opzione Mantieni profili incorporati nella finestra di dialogo
Impostazioni colore. Impostando nuovamente il criterio di colore CMYK su Mantieni valori numerici (ignora profili
collegati), potete ripristinare facilmente il flusso di lavoro CMYK sicuro.
Potete ignorare le impostazioni CMYK sicure ogni volta che stampate un documento o lo salvate in formato PDF. Tuttavia,
con questa operazione i colori potrebbero essere stampanti nuovamente in selezione. Ad esempio, oggetti di colore nero
CMYK puro potrebbero essere nuovamente stampati in selezione come nero ricco. Per ulteriori informazioni sulle opzioni
di gestione del colore per la stampa e il salvataggio di file PDF, consultate l’Aiuto.
Consultate anche
“Opzioni relative ai criteri di gestione dei colori” a pagina 244
• Incorporate un profilo compatibile ICC durante il salvataggio del file. I profili incorporati sono compatibili con i seguenti
formati di file: JPEG, PDF, PSD (Photoshop), AI (Illustrator), INDD (InDesign) e TIFF (consultate “Per incorporare un
profilo di colore in un documento” a pagina 240).
• Se prevedete di riusare un elemento grafico a colori su più periferiche o supporti di output finali, quali stampa, video e
Web, preparate l’elemento con colori RGB o Lab, se possibile. Se dovete salvare l’immagine in un modello di colore
ADOBE PHOTOSHOP CS2 232
Guida utente
diverso da RGB o Lab, conservate una copia della grafica originale. I modelli di colori RGB e LAB rappresentano gamme
di colori più ampie di quelle riproducibili dalla maggior parte delle periferiche di output e conservano il maggior numero
di dati colore possibile, prima della conversione in una gamma di colori di output più ridotta.
Per la gestione del colore di documenti da visualizzare esclusivamente sul Web, Adobe consiglia di usare lo spazio colore
sRGB. sRGB è lo spazio di lavoro predefinito per la maggior parte delle impostazioni del colore di Adobe. Tuttavia, potete
verificare se l’impostazione è selezionata dalla finestra di dialogo Impostazioni colore di una qualsiasi applicazione Creative
Suite. Con lo spazio di lavoro impostato su sRGB, qualsiasi elemento grafico RGB creato userà l’impostazione sRGB come
spazio colore.
Se lavorate con immagini contenenti un profilo incorporato diverso da sRGB, dovete convertire i colori delle immagini in
sRGB prima di poter salvare l’immagine da usare sul Web. Se desiderate che l’applicazione converta automaticamente i
colori in sRGB ogni volta che aprite l’immagine, selezionate Converti in spazio di lavoro come criterio di gestione del colore
RGB. In Photoshop e InDesign, potete anche convertire manualmente i colori in sRGB mediante il comando Modifica >
Converti in profilo.
Consultate anche
“Gli spazi di lavoro cromatici” a pagina 242
Ricordate che i profili di colore incorporati aumentano le dimensioni dei file PDF. Generalmente, i profili RGB sono di
piccole dimensioni (circa 3K). Tuttavia, i profili CMYK possono avere dimensioni comprese tra 0,5 e 2 MB.
Consultate anche
“Gestire il colore in file PDF da stampare” a pagina 237
Mediante lo spazio colore sRGB, potete simulare la resa dei colori su monitor non calibrati. In Adobe GoLive, potete anche
visualizzare come verranno riprodotti i colori nei diversi browser utilizzando le opzioni della palette di visualizzazione
(consultate “Per visualizzare la riproduzione dei colori in un browser Web” a pagina 235). Tuttavia, poiché la riproduzione
del colore varia a seconda dei monitor non calibrati in uso, potreste non riuscire a prevedere il numero effettivo delle
possibili variazioni dello schermo.
Ricordate che l’affidabilità della prova colore a video dipende dalla qualità del monitor, dai profili del monitor e delle
periferiche di output, e dalle condizioni di illuminazione dell’ambiente di lavoro.
Nota: una sola prova colore a video non è sufficiente per verificare come apparirà la sovrastampa una volta stampata su
un’unità di stampa offset. Se lavorate con documenti di Illustrator o InDesign contenenti sovrastampe, attivate l’opzione
Anteprima sovrastampa per visualizzare con precisione le sovrastampe presenti in una prova colore.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 234
Guida utente
A B C
Usate una prova colore a video per visualizzare l’anteprima del documento finale sul monitor
A. Documento nello spazio di lavoro B. I valori cromatici del documento vengono convertiti nello spazio cromatico del profilo di prova scelto
(generalmente il profilo della periferica di output). C. Sul monitor viene visualizzata l’interpretazione dei profili di prova dei valori cromatici
del documento.
Lastra cyan di lavoro, lastra magenta di lavoro, lastra giallo di lavoro, lastra nero di lavoro o lastre CMY di lavoro (Photoshop)
Viene creata una prova colore a video di colori inchiostro CMYK specifici mediante lo spazio di lavoro CMYK corrente.
Macintosh RGB o Windows RGB (Photoshop e Illustrator) Viene creata una prova colore a video usando un monitor
standard Mac OS o Windows come spazio del profilo di prova da simulare. Entrambe le opzioni presuppongono che la
periferica simulata visualizzerà il documento senza usare la gestione del colore. Queste due opzioni non sono disponibili
per documenti Lab e CMYK.
RGB Monitor (Photoshop e Illustrator) Viene creata una prova colore a video in un documento RGB usando lo spazio
cromatico del monitor corrente come spazio del profilo di prova da simulare. Questa opzione presuppone che la periferica
simulata visualizzerà il documento senza usare la gestione del colore. Questa opzione non è disponibile per documenti Lab
e CMYK.
Intento di rendering (Photoshop e Illustrator) Con l’opzione Mantieni valori numerici deselezionata, viene specificato un
intento di rendering per la conversione dei colori nella periferica che state tentando di simulare (consultate “Intenti di
rendering” a pagina 245).
Usa compensazione punto nero (Photoshop) Questa opzione garantisce la conservazione dell’effetto ombra dell’immagine
mediante la simulazione dell’intera gamma dinamica delle periferiche di output. Selezionate questa opzione se intendete
usare la compensazione del punto nero per la stampa (consigliata nella maggior parte delle situazioni).
Simula colore carta Viene simulato il bianco sbiadito effettivo della carta, in base al profilo di prova. Non tutti i profili
supportano questa opzione.
Simula inchiostro nero Viene simulato il grigio scuro ottenuto effettivamente con molte stampanti (anziché un nero a tinta
unita), in base al profilo di prova. Non tutti i profili supportano questa opzione.
In Photoshop, per usare le impostazioni di prova personalizzate come impostazioni predefinite per tutti i documenti,
chiudete tutte le finestre dei documenti prima di scegliere Visualizza > Imposta prova > Personale.
Nota: attualmente, il browser Safari (contenuto nel menu Profilo di base > Altro) è l’unico browser in grado di supportare
profili di colore incorporati. Pertanto, selezionando Profili utente > Colore > Usa profili immagine incorporati è possibile
visualizzare un’anteprima accurata unicamente per il browser Safari.
Ogni opzione Profili utente > Colore selezionata ignorerà le opzioni Profilo di base e Profili utente esistenti. Ad esempio,
selezionando Explorer 6 Win per l’opzione Profilo di base e successivamente Colori Mac (Apple RGB) per Profili utente >
Colore, in GoLive, i colori vengono visualizzati tramite lo spazio colore Apple RGB.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 236
Guida utente
• Consentire alla stampante di gestire i colori (consultate “Consentire alla stampante di gestire i colori durante la stampa”
a pagina 236).
• Consentire all’applicazione di gestire i colori (consultate “Gestione del colore durante la stampa mediante l’applicazione”
a pagina 236).
• (Photoshop e InDesign) Non usare la gestione del colore. In questo flusso di lavoro, non si verificano conversioni del
colore. Inoltre, potrebbe essere necessario disattivare la gestione del colore nel driver della stampante. Questo metodo è
utile principalmente per stampare campioni di prova oppure generare profili personalizzati.
Scegliendo questa opzione, è molto importante impostare le opzioni di stampa e attivare la gestione del colore nel driver
della stampante. Per ulteriori istruzioni, consultate l’Aiuto.
Se selezionate una stampante PostScript, potete avvalervi dell’opzione Gestione colore PostScript. Grazie alla gestione del
colore PostScript potrete realizzare stampe a colori composite o selezioni colore nel processore RIP (Raster image
processor), tramite il processo definito Selezione colori in-RIP. In questo modo, il programma dovrà specificare solo i
parametri per la selezione del colore mentre la periferica calcolerà i valori cromatici finali. Per i processi di output Postscript
caratterizzati dalla gestione del colore è necessaria una periferica di output che supporti l’opzione di gestione del colore
PostScript tramite PostScript level 2, versione 2017 o superiore, oppure PostScript 3.
Scegliendo questa opzione, ricordate di disattivare l’opzione di gestione del colore nel driver della stampante. Impostando
l’applicazione e il driver della stampante affinché gestiscano i colori contemporaneamente durante la stampa, potete
ottenere risultati cromatici del tutto imprevedibili. Per ulteriori istruzioni, consultate l’Aiuto.
• Acquistate un profilo per il tipo di stampante e di carta in uso. Questo è generalmente il metodo più semplice ed
economico.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 237
Guida utente
• Acquistate un profilo per una stampante e una carta specifica. Questo metodo prevede la stampa di un campione di
profilo con la stampante e la carta specifiche e l’invio di tale campione a una società che si occuperà della creazione di
un profilo corrispondente. Questo processo è più costoso rispetto all’acquisto di un profilo standard. Tuttavia, grazie alla
capacità di compensare eventuali variazioni di produzione presenti nelle stampanti, vi permette di ottenere risultati
decisamente migliori.
• Create il profilo personale usando un sistema basato su scanner. Questo metodo prevede l’uso di un software per la
creazione dei profili e di uno scanner piano per effettuare la scansione del campione di profilo. Vi permette di ottenere
risultati eccellenti su fogli con superfici opache ma non su carta lucida (in genere, la carta lucida contiene sostanze
luminose fluorescenti che appaiono diversamente su uno scanner piuttosto che alla luce di una stanza).
• Create il profilo personale usando uno strumento di creazione dei profili. Questo metodo è costoso ma vi permette di
ottenere i migliori risultati. Un strumento hardware valido può creare un profilo accurato anche con fogli di carta lucida.
• Deformate un profilo creato usando uno dei metodi precedentemente descritti tramite il software di modifica dei profili.
L’uso di questo software potrebbe risultare particolarmente complicato. Tuttavia, vi permette di correggere eventuali
problemi con un profilo o semplicemente di regolare un profilo per produrre i risultati più adatti alle vostre esigenze.
Consultate anche
“Per installare un profilo di colore” a pagina 240
In genere, per gestire i colori durante la creazione di file PDF potete scegliere di:
• (PDF/X-3) Non convertire i colori. Usate questo metodo durante la creazione di un documento da stampare o
visualizzare su periferiche diverse o sconosciute. Selezionando uno standard PDF/X-3, i profili di colore vengono
automaticamente incorporati nel file PDF.
• (PDF/X-1a) Convertire tutti i colori nello spazio colore CMYK di destinazione. Usate questo metodo se desiderate creare
un file pronto per la stampa che non necessita di ulteriori conversioni del colore. Selezionando uno standard PDF/X-1a,
i profili non vengono incorporati nel file PDF.
• (Illustrator e InDesign) Convertire i colori con profili incorporati nello spazio cromatico di destinazione, conservando i
valori numerici dei colori che non contengono profili incorporati. Potete selezionare manualmente questa opzione nella
sezione Output della finestra di dialogo PDF. Usate questo metodo se il documento contiene immagini CMYK a cui non
è stata applicata la gestione del colore e per assicurarvi che i valori numerici dei colori vengano conservati (consultate
“Usare un flusso di lavoro CMYK sicuro” a pagina 231).
Nota: durante la conversione dei colori vengono mantenute tutte le informazioni sulle tinte piatte, mentre i colori in
quadricromia equivalenti vengono convertiti nello spazio cromatico designato.
La maggior parte dei driver di stampa vengono forniti con profili di colore incorporati. Prima di acquistare dei profili
personali, si consiglia di provare a usare questi profili. Per informazioni su come stampare usando i profili incorporati,
consultate la sezione “Consentire alla stampante di gestire i colori durante la stampa” a pagina 236. Per informazioni su
come ottenere i profili personali, consultate “Ottenere profili personali per stampanti desktop” a pagina 236.
Profili dei documenti Definiscono lo spazio colore RGB o CMYK specifico di un documento. Associando o etichettando un
documento con un profilo, l’applicazione definisce come dovranno apparire i colori nel documento. Ad esempio, R=127,
G=12, B=107 sono solo una serie di valori numerici visualizzati diversamente a seconda delle varie periferiche. Tuttavia, se
etichettati con lo spazio colore AdobeRGB, questi valori numerici specificano un colore effettivo o una lunghezza d’onda
della luce (in questo caso, un colore viola specifico).
Se la gestione del colore è attiva, le applicazioni Adobe assegnano automaticamente ai nuovi documenti un profilo basato
sulle opzioni Spazio di lavoro nella finestra di dialogo Impostazioni colore. I documenti a cui non è associato alcun profilo
vengono definiti non etichettati e contengono solo valori numerici di colori non elaborati. Quando lavorate su documenti
non etichettati, le applicazioni Adobe visualizzano e modificano i colori in base allo spazio di lavoro corrente (consultate
“Gli spazi di lavoro cromatici” a pagina 242).
Per visualizzare il profilo del documento corrente, selezionate Profilo colore documento sulla barra di stato.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 239
Guida utente
La calibrazione di un monitor prevede la regolazione delle seguenti impostazioni video, che potrebbero esservi ancora poco
note.
Luminosità e contrasto Determinano rispettivamente il livello e l’intervallo complessivi dell’intensità di visualizzazione.
Questi parametri funzionano esattamente come in un apparecchio televisivo. Adobe Gamma vi aiuta ad impostare un
intervallo di luminosità e contrasto ottimale per la calibrazione.
Gamma La luminosità dei valori dei mezzitoni. I valori prodotti da un monitor, dal nero al bianco, non sono lineari: se li
riportate su un grafico, formano una curva e non una linea retta. Il valore Gamma definisce il valore della curva a metà tra
il nero e il bianco.
Fosfori Le sostanze utilizzate dai monitor CRT per emettere luce. Fosfori differenti hanno caratteristiche di colore
differenti.
Punto bianco Il colore e l’intensità del bianco chiarissimo riprodotti dal monitor.
1 Lasciate il monitor acceso per almeno 30 minuti. In questo periodo il monitor avrà il tempo necessario per riscaldarsi e
produrre una stampa più uniforme.
2 Fate in modo che il monitor visualizzi un’immagine contenente migliaia di colori. In teoria dovreste impostare milioni
di colori a 24 bit o una visualizzazione superiore.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 240
Guida utente
3 Eliminate i pattern di sfondo colorati dal desktop del monitor e impostatelo per la visualizzazione dei grigi neutri. I
pattern complicati o i colori luminosi vi impediscono di percepire in modo accurato i colori di un documento.
4 Per calibrare e creare un profilo per il monitor, effettuate una delle seguenti operazioni:
• In Windows, usate l’utilità Adobe Gamma, situata nel Pannello di controllo.
• In Mac OS, usate il calibratore, che si trova nella scheda System Preferences/Displays/Color.
• Per ottenere risultati ottimali, usate software e strumenti di misurazione di altri produttori. Generalmente, con uno
strumento di misurazione quale un colorimetro e il relativo software potete creare profili più precisi. Lo strumento può
infatti misurare i colori visualizzati sul monitor in modo più preciso di quanto possa fare l’occhio umano.
Nota: le prestazioni del monitor cambiano e peggiorano nel tempo. A tal fine, vi consigliamo di calibrare e creare nuovamente
il profilo del monitor tutti i mesi. Se la calibrazione del monitor in conformità ad uno standard risulta difficile o impossibile, è
possibile che il monitor sia troppo vecchio.
La maggior parte dei programmi software impostano automaticamente il nuovo profilo come profilo predefinito del
monitor. Per istruzioni sulla modalità di impostazione manuale del profilo del monitor, consultate l’Aiuto del sistema
operativo.
• Per installare un profilo in Windows, fate clic con il pulsante destro del mouse e selezionate Installa profilo. In Windows
XP, copiate i profili nella cartella WINDOWS\system32\spool\drivers\color o nella cartella
WINNT\system32\spool\drivers\color in Windows 2000.
• In Mac OS, copiate i profili nella cartella /Library/Application Support/Adobe/Color/Profiles/Recommended o nella
cartella /Users/nome utente/Library/ColorSync/Profiles.
Dopo l’installazione dei profili, assicuratevi di riavviare le applicazioni Adobe.
Consultate anche
“Ottenere profili personali per stampanti desktop” a pagina 236
1 Salvate o esportate il documento in uno dei seguenti formati di file: Adobe PDF, PSD (Photoshop), AI (Illustrator),
INDD (InDesign), JPEG o TIFF.
2 Selezionate l’opzione per incorporare i profili ICC. Il nome e la posizione esatti di questa opzione variano in base alle
applicazioni. Per ulteriori istruzioni, consultate l’Aiuto nell’applicazione CS2 corrispondente.
Potete modificare il profilo di colore per un documento in uno dei seguenti modi:
• Assegnate un nuovo profilo. I valori numerici dei colori nel documento rimangono invariati, ma il nuovo profilo
potrebbe cambiare radicalmente i colori visualizzati sul monitor.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 241
Guida utente
• Rimuovete il profilo in modo che al documento non venga più applicata la gestione del colore.
• (Photoshop e InDesign) Convertite i colori del documento nello spazio cromatico di un altro profilo. I valori numerici
dei colori vengono convertiti per non alterare l’aspetto originale dei colori.
Profilo Consente di selezionare un profilo diverso. L’applicazione assegna il nuovo profilo al documento senza convertire i
colori nello spazio del profilo. I colori visualizzati sul monitor potrebbero cambiare aspetto in modo evidente.
Consultate anche
“Cambiare il profilo colore di un documento” a pagina 240
Assegna profilo Consente di selezionare un profilo diverso. L’applicazione assegna il nuovo profilo al documento senza
convertire i colori nello spazio del profilo. I colori visualizzati sul monitor potrebbero cambiare aspetto in modo evidente.
3 Scegliete un intento di rendering per ogni tipo di elemento grafico del documento. Per ogni tipo grafico, potete scegliere
uno dei quattro intenti standard o l’opzione Usa intento impostazioni colore che usa l’intento di rendering specificato nella
finestra di dialogo Impostazioni colore. Per ulteriori informazioni sugli intenti di rendering, consultate l’Aiuto.
I tipi grafici comprendono:
Intento per le tinte unite Viene impostato l’intento di rendering per tutta la grafica vettoriale (aree a tinta unita) negli
oggetti nativi InDesign.
Intento predefinito per le immagini Viene impostato l’intento di rendering predefinito per le immagini bitmap all’interno
di InDesign. Questa impostazione può essere comunque ignorata per specifiche immagini (consultate “Per visualizzare o
modificare i profili per immagini bitmap importate” a pagina 232).
Intento post fusione Viene impostato l’intento di rendering sullo spazio cromatico di prova o finale per i colori prodotti da
interazioni di trasparenza sulla pagina. Usate questa opzione se il documento include oggetti trasparenti.
4 Per visualizzare un’anteprima degli effetti che il nuovo profilo assegnato avrà sul documento, selezionate Anteprima,
quindi fate clic su OK.
Consultate anche
“Cambiare il profilo colore di un documento” a pagina 240
ADOBE PHOTOSHOP CS2 242
Guida utente
Consultate anche
“Cambiare il profilo colore di un documento” a pagina 240
Impostazioni colore
Per personalizzare le impostazioni del colore
Per la maggior parte dei processi di gestione del colore, consigliamo di usare un colore predefinito già collaudato da Adobe
Systems. Consigliamo di modificare opzioni specifiche solo se siete esperti della gestione del colore e certi delle modifiche
che desiderate apportare.
Dopo aver personalizzato le opzioni, potete salvarle come impostazione predefinita. Il salvataggio delle impostazioni del
colore vi permette di riusarle e condividerle con altri utenti o applicazioni.
• Per salvare le impostazioni del colore come predefinite, fate clic su Salva nella finestra di dialogo Impostazioni colore.
Salvate il file nella posizione predefinita per assicurarvi che l’applicazione visualizzi il nome dell’impostazione nella
finestra di dialogo Impostazioni colore. Se il salvataggio viene effettuato in una posizione diversa, dovrete caricare il file
prima di poter selezionare l’impostazione desiderata.
• Per caricare un’impostazione predefinita del colore non ancora salvata nella posizione standard, fate clic su Carica nella
finestra di dialogo Impostazioni colore, quindi selezionate il file da caricare e fate clic su Apri.
Uno spazio di lavoro è il profilo sorgente per i nuovi documenti che usano il modello di colore associato. Ad esempio, se il
profilo dello spazio di lavoro selezionato è Adobe RGB (1998), ogni nuovo documento RGB che create utilizzerà i colori
della gamma Adobe RGB (1998). Gli spazi di lavoro definiscono inoltre l’aspetto dei colori nei documenti non etichettati.
Se aprite un documento contenente un profilo incorporato che non corrisponde al profilo dello spazio di lavoro,
l’applicazione userà un criterio di gestione del colore per determinare la modalità di gestione dei dati cromatici. In molti casi,
il criterio predefinito è necessario per conservare il profilo incorporato. Per ulteriori informazioni sull’impostazione dei
criteri di gestione dei colori, consultate “Profili di colore mancanti e discrepanti” a pagina 243 e “Opzioni relative ai criteri
di gestione dei colori” a pagina 244.
Per visualizzare la descrizione di un profilo, selezionate il profilo desiderato, quindi posizionate il puntatore sul relativo
nome. La descrizione viene visualizzata nella parte inferiore della finestra di dialogo.
RGB Determina lo spazio colore RGB dell’applicazione. Generalmente, si consiglia di scegliere i profili Adobe RGB o sRGB,
piuttosto che il profilo di una periferica specifica (ad esempio, un profilo del monitor).
Il profilo sRGB è particolarmente indicato per la preparazione di immagini da visualizzare sul Web perché consente di
definire lo spazio cromatico del monitor standard usato per la visualizzazione. Il profilo sRGB si rivela utile quando lavorate
con immagini acquisite tramite fotocamere digitali commerciali, poiché la maggior parte di esse usano questo profilo come
spazio cromatico predefinito.
Il profilo Adobe RGB è particolarmente indicato per la preparazione di documenti da stampare. La gamma di colori Adobe
RGB comprende, infatti, colori stampabili (in particolare ciano e blu) che non potete visualizzare tramite il profilo sRGB.
Il profilo Adobe RGB si rivela utile quando lavorate con immagini acquisite tramite fotocamere digitali professionali, poiché
la maggior parte di esse usano tale profilo come spazio cromatico predefinito.
CMYK Determina lo spazio colore CMYK dell’applicazione. Tutti gli spazi di lavoro CMYK sono dipendenti da periferica.
Ciò significa che si basano su combinazioni effettive di inchiostro e carta. Gli spazi di lavoro CMYK forniti da Adobe,
invece, si basano sulle condizioni di stampa commerciale standard.
Grigio (Photoshop) Determina lo spazio colore in scala di grigio dell’applicazione.
Tinta piatta (Photoshop) Specifica l’ingrossamento dei punti da utilizzare quando visualizzate i canali a tinte piatte e a due
tonalità.
Le applicazioni Adobe dispongono di un set standard con profili di colore collaudati e raccomandati da Adobe Systems per
la maggior parte dei processi di gestione del colore. Per impostazione predefinita, nei menu dello spazio di lavoro
compaiono solo questi profili. Per visualizzare gli altri profili di colore installati sul sistema, selezionate Modalità avanzata
(Illustrator e InDesign) o Più opzioni (Photoshop). Per poter essere contenuto nei menu dello spazio di lavoro, un profilo
di colore deve essere bidirezionale, ovvero deve includere le specifiche per effettuare la conversione in e da spazi cromatici.
Nota: in Photoshop, potete creare profili di spazi di lavoro personali. Tuttavia, Adobe consiglia di usare un profilo dello spazio
di lavoro standard piuttosto che creare un profilo personale. Per ulteriori informazioni, consultate la sezione Support
knowledgebase di Photoshop all’indirizzo http://www.adobe.com/support/products/photoshop.html.
Nel caso di documenti esistenti, tuttavia, è possibile che alcuni di essi non utilizzino il profilo dello spazio di lavoro
specificato e che altri non supportino la gestione del colore. Di seguito sono elencate le eccezioni più comuni per quanto
riguarda il processo di gestione del colore:
• Quando aprite un documento o importate dati cromatici (ad esempio mediante copia e incolla, o trascinamento) da un
documento senza alcun profilo. Potrebbe essere il caso, ad esempio, di un documento creato con un’applicazione che non
supporta la gestione del colore o in cui questa funzione sia disattivata.
• Quando aprite un documento o importate dati cromatici da un documento con un profilo diverso dallo spazio di lavoro
corrente. Ciò accade se il documento che aprite è stato creato con altre impostazioni di gestione del colore o è stato
digitalizzato ed etichettato con un profilo di scanner.
In entrambi i casi, l’applicazione usa un criterio di gestione del colore per decidere come gestire i dati cromatici del
documento (consultate “Opzioni relative ai criteri di gestione dei colori” a pagina 244).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 244
Guida utente
Se il profilo non esiste o non corrisponde allo spazio di lavoro, l’applicazione visualizza un messaggio di avviso in base alle
opzioni impostate nella finestra di dialogo Impostazioni colore. Per impostazione predefinita, i profili di colore sono
disattivati. Tuttavia, potete attivarli al fine di assicurare una gestione del colore adeguata per ciascun tipo di documento. I
messaggi di avviso variano in base alle applicazioni in uso, ma generalmente potete scegliere di:
• (Operazione consigliata) Non modificare il documento o i dati cromatici importati. Ad esempio, potete scegliere di usare
il profilo incorporato (se presente), lasciare il documento senza un profilo di colore (se non presente) o mantenere i
valori numerici in dati cromatici incollati.
• Adattare il documento o i dati cromatici importati. Ad esempio, quando aprite un documento con un profilo colore
mancante, potete scegliere di assegnare il profilo dello spazio colore corrente o un profilo diverso. Quando aprite un
documento con un profilo di colore discrepante, potete scegliere di eliminare il profilo o convertire i colori nello spazio
di lavoro corrente. Quando importate i dati cromatici, potete scegliere di convertire i colori nello spazio di lavoro
corrente per mantenerli inalterati.
Per visualizzare la descrizione di un criterio, selezionate il criterio e posizionate il puntatore sul relativo nome. La
descrizione viene visualizzata nella parte inferiore della finestra di dialogo.
RGB, CMYK e grigio Viene specificato un criterio da seguire per il trasferimento dei colori nello spazio di lavoro corrente,
ogni volta che aprite dei file o importate delle immagini nel documento corrente. (L’opzione Scala di grigi è disponibile solo
in Photoshop e GoLive). Scegliete una delle seguenti opzioni:
• Mantieni profili incorporati All’apertura dei file vengono mantenuti sempre i profili incorporati. Questa opzione è
consigliata per la maggior parte dei flussi di lavoro poiché consente di applicare una gestione del colore coerente. Tuttavia,
se desiderate mantenere i valori numerici CMYK, dovrete invece selezionare l’opzione Mantieni valori numerici (Ignora i
profili collegati).
• Converti in spazio di lavoro Ogni volta che aprite dei file o importate delle immagini, vengono convertiti i colori nel
profilo dello spazio di lavoro corrente. Selezionate questa opzione affinché tutti i colori usino un unico profilo (il profilo
dello spazio di lavoro corrente).
• Mantieni numeri (Ignora i profili collegati) Questa opzione è disponibile in InDesign e Illustrator per il profilo CMYK.
Ogni volta che aprite dei file o importate delle immagini vengono mantenuti i valori numerici dei colori; ma è comunque
possibile usare la gestione del colore per una visualizzazione accurata dei colori nelle applicazioni Adobe. Selezionate questa
opzione se desiderate usare un flusso di lavoro CMYK sicuro (consultate “Usare un flusso di lavoro CMYK sicuro” a
pagina 231). In InDesign, in base all’oggetto, potete decidere di ignorare questo criterio scegliendo Oggetto > Impostazioni
colore dell’immagine.
• Disattivato Ogni volta che aprite dei file e importante delle immagini, vengono ignorati i profili incorporati esistenti e il
profilo dello spazio di lavoro non viene assegnato a nuovi documenti. Selezionate questa opzione per eliminare eventuali
metadati sui colori forniti dal creatore del documento originale.
Profili non corrispondenti: Chiedi prima di aprire Ogni volta che aprite un documento con un profilo diverso da quello
dello spazio di lavoro corrente, viene visualizzato un messaggio. Avrete la possibilità di ignorare il comportamento
predefinito per il criterio. Selezionate questa opzione per assicurare una gestione del colore adeguata per ciascun tipo di
documento.
Profili non corrispondenti: Chiedi prima di incollare Ogni volta che il profilo di colore non corrisponde ai colori importati
in un documento tramite le opzioni “copia e incolla” o trascinamento, viene visualizzato un messaggio. Avrete la possibilità
di ignorare il comportamento predefinito per il criterio. Selezionate questa opzione per assicurare una gestione del colore
corretta per tutti i colori incollati.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 245
Guida utente
Profili non presenti: Chiedi prima di aprire Ogni volta che aprite un documento non etichettato, viene visualizzato un
messaggio. Avrete la possibilità di ignorare il comportamento predefinito per il criterio. Selezionate questa opzione per
assicurare una gestione del colore adeguata per ciascun tipo di documento.
Per visualizzare la descrizione di un’opzione motore o intento, selezionate l’opzione specifica e posizionate il puntatore sul
relativo nome. La descrizione viene visualizzata nella parte inferiore della finestra di dialogo.
Intento Per specificare l’intento di rendering usato per convertire i colori da uno spazio cromatico all’altro. Le differenze
tra gli intenti di rendering diventano evidenti solo quando stampate un documento o lo convertite in un altro spazio di
lavoro.
Usa compensazione punto nero Questa opzione garantisce la conservazione dell’effetto ombra dell’immagine mediante la
simulazione dell’intera gamma dinamica delle periferiche di output. Selezionate questa opzione se intendete usare la
compensazione del punto nero per la stampa (consigliata nella maggior parte delle situazioni).
Usa dithering (Photoshop) Viene applicato il dithering dei colori nella conversione di immagini a 8 bit per canale su diversi
spazi cromatici. Se l’opzione Usa dithering è selezionata, Photoshop miscela i colori nello spazio cromatico di destinazione
per simulare i colori presenti solo nello spazio di origine. Anche se consente di ridurre la presenza di blocchi e striature in
un’immagine, il dithering può aumentare notevolmente le dimensioni dei file di immagini compresse da usare sul Web.
Intenti di rendering
L’intento di rendering determina come il sistema di gestione del colore gestisce la conversione dei colori da uno spazio
cromatico all’altro. I vari intenti di rendering si basano su regole diverse per definire le regolazioni dei colori di origine. Ad
esempio, i colori che rientrano nella gamma di destinazione possono rimanere immutati oppure essere corretti in modo da
conservare l’intervallo originale di rapporti visivi, una volta tradotto in una gamma di destinazione più piccola. Il risultato
della scelta di un intento di rendering dipende dal tipo di grafica presente nei documenti e dai profili usati per specificare
gli spazi cromatici. Alcuni profili garantiscono risultati identici anche con intenti di rendering diversi.
Generalmente, si consiglia di usare l’intento di rendering predefinito per l’impostazione colore selezionata, già collaudato
da Adobe Systems per soddisfare gli standard industriali. Ad esempio, se scegliete un’impostazione di colore per il Nord
America o l’Europa, l’intento di rendering predefinito sarà Colorimetria relativa. Se scegliete un’impostazione di colore per il
Giappone, l’intento di rendering predefinito sarà Percettivo.
Potete selezionare un intento di rendering ogni volta che impostate le opzioni di conversione del colore per il sistema di
gestione del colore, prove a video e stampa di immagini:
Percettivo Mantiene le relazioni visive tra i colori in modo che siano percepiti come naturali dall’occhio umano, anche se i
valori effettivi dei colori cambiano. Questo intento è ideale per le immagini fotografiche con numerosi colori fuori gamma
e corrisponde allo standard usato nell’industria tipografica giapponese.
Saturazione Produce colori brillanti a discapito della precisione cromatica. Questo intento è indicato per la grafica
aziendale, come diagrammi e grafici, in cui colori saturi e brillanti hanno la precedenza sulla precisione delle relazioni tra
i colori.
Colorimetrico relativo Confronta la luce più estrema dello spazio cromatico di origine con quella dello spazio di
destinazione e converte tutti i colori di conseguenza. I colori fuori gamma vengono convertiti nel colore più prossimo
riproducibile nello spazio cromatico di destinazione. Questo intento conserva meglio i colori originali rispetto all’intento
Percettivo e corrisponde all’intento di rendering standard per la stampa in Nord America e in Europa.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 246
Guida utente
Colorimetrico assoluto Lascia inalterati i colori che rientrano nella gamma di destinazione. I colori fuori gamma vengono
ritagliati. Non esegue alcun adeguamento dei colori al punto bianco di destinazione. Questo intento mantiene la precisione
cromatica a discapito delle relazioni tra i colori ed è ideale per simulare l’output su una determinata periferica mediante
prove colore. Questo intento è particolarmente utile per visualizzare come il colore della carta influisca sui colori stampati.
Controlli avanzati
Per visualizzare i controlli avanzati per la gestione del colore scegliete Modifica > Impostazioni colore e selezionate Più
opzioni.
Togli saturazione a colori su monitor di Consente di determinare se e in che misura è possibile togliere la saturazione ai
colori visualizzati sul monitor. Quando l’opzione è selezionata, potete visualizzare l’intervallo completo di spazi cromatici
con gamme superiori a quella del vostro monitor. Tuttavia, ciò provoca una mancata corrispondenza tra la visualizzazione
sul monitor e il risultato della stampa. Quando l’opzione è deselezionata, alcuni colori che sono diversi nell’immagine
potrebbero apparire identici sul monitor.
Fondi colori RGB con gamma Consente di controllare il modo in cui i colori RGB devono essere miscelati per produrre dati
compositi (ad esempio, quando volete fondere o dipingere i livelli con il metodo Normale). Quando l’opzione è selezionata,
la fusione dei colori RGB avviene nello spazio cromatico corrispondente al valore di gamma specificato. Un valore di
gamma pari a 1,00 è “corretto dal punto di vista cromatico” e dovrebbe produrre un numero minimo di imperfezioni lungo
i bordi. Se l’opzione è deselezionata, la fusione dei colori RGB avviene direttamente nello spazio cromatico del documento.
Nota: al contrario, se l’opzione è selezionata, i documenti con più livelli assumono un aspetto diverso quando vengono
visualizzati in altre applicazioni rispetto a Photoshop.
247
• Lavorate con un monitor calibrato e per il quale è stato creato un profilo. Questo è assolutamente indispensabile per
l’elaborazione di immagini d’alta qualità, al fine di evitare che l’immagine sul monitor sia diversa da quella stampata.
• Quando effettuate una regolazione di colori o tonalità, l’immagine perde alcune informazioni. Dovete dosare
giudiziosamente il numero di correzioni apportate a un’immagine.
• (Photoshop) Per lavori d’alta qualità e per conservare al massimo i dati immagine, è preferibile che le immagini da
elaborare siano a 16 bit per canale anziché a 8 bit per canale. Questo perché, quando si eseguono regolazioni di tonalità
e colore, i dati vengono eliminati e la perdita di dati è più critica in un’immagine a 8 bit rispetto a un’immagine a 16 bit.
In genere, le dimensioni dei file immagine a 16 bit sono maggiori di quelle a 8 bit.
Nota: se passate spesso da Photoshop e ImageReady e viceversa, tenete presente che ImageReady converte le immagini a 16 bit
in 8 bit per poterle elaborare. Una volta salvate in formato ImageReady, le immagini sono convertite in 8 bit in modo
permanente e i dati eliminati non possono essere recuperati. Tuttavia, se modificate un’immagine a 16 bit in ImageReady senza
salvarla e ritornate a Photoshop, l’immagine verrà aperta in formato a 16 bit senza alcuna perdita di dati.
• Duplicate o fate una copia del file dell'immagine. Lavorando su una copia dell’immagine potete conservare l’originale per
ogni eventualità.
• Prima di regolare i colori e le tonalità, eliminate eventuali imperfezioni dell’immagine, quali polvere, macchie e graffi.
• (Photoshop) Per regolare la gamma tonale e il bilanciamento del colore, usate i livelli di regolazione invece di modificare
direttamente il livello dell’immagine. I livelli di regolazione consentono di modificare la gamma tonale in più fasi senza
eliminare i dati dei livelli dell’immagine. L’uso di livelli di regolazione aumenta le dimensioni del file dell’immagine e
richiede maggiore RAM del computer.
• (Photoshop) Aprite la palette Info o Istogramma in Vista ingrandita. Mentre valutate e correggete l’immagine, entrambe
le palette visualizzano informazioni preziose sulle regolazioni effettuate.
• Per limitare le regolazioni di colori e tonalità a una parte dell’immagine, potete creare una selezione o usare una
maschera. Per effettuare regolazioni di colori e tonalità in modo selettivo potete anche impostare un documento con
componenti dell’immagine su diversi livelli. Le regolazioni di colori e tonalità vengono eseguite solo su un livello alla
volta e applicate esclusivamente alle componenti dell’immagine del livello selezionato.
L’impostazione di luci e ombre serve di solito a ridistribuire adeguatamente i pixel dei mezzitoni. Tuttavia, potrebbe essere
necessario regolare i mezzitoni manualmente (consultate “Metodi di regolazione delle tonalità” a pagina 248).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 248
Guida utente
Quando si migliora la nitidezza, si aumenta anche il contrasto dei pixel circostanti ed è quindi possibile che alcuni pixel in
aree critiche non possano essere stampati dalla macchina che usate. Pertanto è preferibile mettere a punto le impostazioni
di output dopo aver migliorato la nitidezza. Per ulteriori informazioni sulla regolazione delle impostazioni di output,
consultate “Impostare i valori di destinazione per luci e ombre” a pagina 264.
• Regolate la forma del grafico nella finestra di dialogo Curve. In questo modo potete regolare un qualsiasi punto lungo la
scala tonale compreso fra 0 e 255 e ottenere il massimo controllo sulla qualità tonale dell’immagine.
• Assegnate valori di destinazione ai pixel di luci e ombre con le finestre di dialogo Livelli e Curve. Questo può aiutare a
conservare importanti dettagli di luci e ombre di immagini inviate a una macchina da stampa o a una stampante laser.
Dopo aver migliorato la nitidezza, può anche essere necessario regolare con precisione i valori di destinazione.
• Regolate le tonalità nelle aree di luce e d’ombra con il comando Luci/Ombre. Questa regolazione è particolarmente utile
per correggere le foto in cui il soggetto appare scuro a causa di una forte retroilluminazione o leggermente chiaro a causa
dell’eccessiva vicinanza del flash.
A B C
Come leggere un istogramma
A. Foto sovraesposta B. Foto con esposizione corretta e gamma tonale completa C. Foto sottoesposta
La palette Istogramma offre molte opzioni per visualizzare informazioni su tonalità e colori di un’immagine. Per
impostazione predefinita, l’istogramma visualizza la gamma tonale di tutta l’immagine. Per visualizzare i dati
dell’istogramma per una parte dell’immagine, selezionate la parte in questione.
A B
Palette Istogramma
A. Menu Canale B. Menu della palette C. Pulsante Aggiornamento fuori cache D. Icona di avvertenza di dati in cache E. Statistiche
Mostra tutti i canali Visualizza i singoli istogrammi dei canali oltre a tutte le opzioni di Vista ingrandita. I singoli
istogrammi non includono canali alfa, canali di tinte piatte o maschere.
• Scegliete un canale per visualizzare un istogramma dei singoli canali del documento, compresi canali di colore, canali
alfa e canali di tinte piatte.
• A seconda del metodo di colore dell’immagine, scegliete RGB, CMYK o Composito per visualizzare un istogramma
composito di tutti i canali. Questa è la vista predefinita quando scegliete per la prima volta Vista ingrandita o Mostra tutti
i canali.
• Se l’immagine è RGB o CMYK, scegliete Luminosità per visualizzare un istogramma che rappresenti i valori di
luminanza o di intensità del canale composito.
• Se l’immagine è RGB o CMYK, scegliete Colori per visualizzare un istogramma composito dei singoli canali di colore a
colori.
In Mostra tutti i canali, le opzioni scelte dal menu Canali hanno effetto solo sull’istogramma superiore nella palette.
Quantità Mostra il numero totale di pixel corrispondente al livello di intensità sotto al puntatore.
Percentile Visualizza il numero cumulativo di pixel con un livello di intensità pari o inferiore a quello sotto al puntatore. Il
valore è espresso come percentuale di tutti i pixel dell’immagine, da 0% all’estremità sinistra a 100% all’estremità destra.
Livello cache Mostra la cache dell’immagine corrente usata per creare l’istogramma. Quando il livello di cache è superiore
a 1, l’istogramma viene visualizzato più rapidamente perché si basa su un campione rappresentativo di pixel dell’immagine
(a seconda dell’ingrandimento). L’immagine originale è il livello di cache 1. Per ogni livello superiore a 1, viene calcolata la
media di quattro pixel adiacenti per ottenere un solo valore di pixel. Le dimensioni dell’immagine in cache sono così
dimezzate rispetto al livello di cache precedente (contengono solo 1/4 dei pixel). Quando Photoshop deve fare
un’approssimazione veloce, può usare uno dei livelli superiori. Fate clic sul pulsante Aggiornamento fuori cache per
aggiornare l’istogramma con i pixel dell’immagine effettivi.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 252
Guida utente
Livello selezionato Visualizza un istogramma del livello selezionato nella palette Livelli.
Composito con regolazione Visualizza un istogramma di un livello di regolazione selezionato nella palette Livelli, compresi
tutti i livelli sottostanti.
❖ Selezionate l’opzione Anteprima nella finestra di dialogo di qualsiasi comando di regolazione del colore o delle tonalità.
La palette Istogramma visualizza un’anteprima dell’effetto della regolazione sull’istogramma.
A
B
C D E
Anteprima della regolazione sull’istogramma nella palette Istogramma
A. Istogramma originale B. Istogramma modificato C. Ombre D. Mezzitoni E. Luci
❖ Per aggiornare l’istogramma e visualizzare tutti i pixel dell’immagine originale nello stato corrente, effettuate una delle
seguenti operazioni:
• Fate doppio clic su un punto qualsiasi dell’istogramma.
• Fate clic sull’icona di avvertenza di dati in cache .
• Fate clic sul pulsante Aggiornamento fuori cache .
• Scegliete Aggiornamento fuori cache dal menu della palette Istogramma.
Per informazioni sul livello di cache, consultate “Per visualizzare le statistiche dell’istogramma” a pagina 251.
Quando lavorate con una finestra di dialogo per la regolazione del colore, la palette Info mostra due serie di valori per i
pixel situati sotto il puntatore. La colonna a sinistra riporta il valore cromatico originale. Quella a destra riporta il valore
cromatico risultante dalla regolazione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 253
Guida utente
Potete vedere il colore di un singolo punto usando lo strumento contagocce ; oppure potete usare fino a quattro
campionatori colore per visualizzare le informazioni cromatiche di una o più parti dell’immagine. Tali campionatori
vengono salvati nell’immagine, per cui potete farvi riferimento in qualsiasi momento, anche se chiudete e riaprite
l’immagine.
3 Con lo strumento campionatore colore , potete posizionare fino a quattro campionatori sull’immagine. Fate clic sul
punto in cui volete posizionare il campionatore.
4 Aprite una finestra di dialogo di regolazione scegliendo Immagine > Regolazioni.
5 Eseguite le regolazioni del colore nella finestra di dialogo e, prima di applicarle, osservate i valori cromatici precedenti e
successivi nella palette Info:
• Per visualizzare i valori cromatici con lo strumento contagocce , portate il puntatore sull’area dell’immagine da
esaminare. Aprendo una finestra di dialogo per la regolazione del colore attivate lo strumento contagocce fuori dalla
finestra di dialogo. Potete sempre accedere ai comandi di scorrimento e agli strumenti mano e zoom tramite le scelte
rapide da tastiera.
• I valori cromatici sotto ai campionatori colore sono visibili nella metà inferiore della palette Info. Per posizionare altri
campionatori colore nell’immagine mentre è aperta una finestra di regolazione, fate clic sull’immagine tenendo premuto
Maiusc.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 254
Guida utente
La palette Colori mostra anche i valori cromatici dei pixel sotto al contagocce.
Esistono due metodi per regolare i colori di un’immagine. Il primo metodo consiste nello scegliere un comando dal
sottomenu Immagine > Regolazioni. Così facendo si alterano in modo permanente i pixel del livello attivo.
Il secondo metodo è più flessibile e consiste nell’usare un livello di regolazione. I livelli di regolazione consentono di provare
diverse regolazioni di colore e tonalità senza modificare in modo permanente i pixel dell’immagine. Le modifiche ai colori
e alla tonalità rimangono nel livello di regolazione, che funge da velo attraverso il quale appaiono i livelli sottostanti
dell’immagine. I livelli di regolazione si creano e modificano in Photoshop; in ImageReady potete invece visualizzare i livelli
di regolazione esistenti.
• (Photoshop) Create un livello di regolazione (consultate “Per creare un livello di regolazione o riempimento” a
pagina 380).
• (Photoshop) Fate doppio clic sulla miniatura di un livello di regolazione esistente nella palette Livelli.
3 Per vedere le regolazioni apportate all’immagine prima di renderle definitive, selezionate Anteprima nella finestra delle
regolazioni del colore.
Per annullare le modifiche al colore senza chiudere la relativa finestra di dialogo, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione
(Mac OS) finché il pulsante Annulla non diventa Ripristina, quindi fate clic su Ripristina. Si ripristinano così i valori della
finestra di dialogo precedenti alle modifiche.
• Per salvare un’impostazione, fate clic su Salva nella finestra di regolazione corrente. Assegnate un nome alle impostazioni
e salvatele.
• Per applicare un’impostazione salvata in una finestra di regolazione, fate clic su Carica. Individuate e aprite il file con le
regolazioni salvate.
Se applicate frequentemente la stessa regolazione, potete memorizzarla ed eseguirla come un’azione o creare un droplet.
Se dovete comunque convertire un’immagine da un metodo a un altro, dovrete eseguire la maggior parte delle correzioni
di colore e tonalità in RGB e usare il metodo CMYK per la messa a punto finale. Tenete presente i seguenti vantaggi offerti
dal metodo RGB:
• Risparmia memoria e aumenta le prestazioni, perché si lavora con un minor numero di canali.
• La gamma di colori degli spazi RGB è molto più vasta di quella degli spazi CMYK, quindi è probabile che dopo le
regolazioni vengano mantenuti più colori.
Con i comandi Imposta prova e Prova colori, potete visualizzare in anteprima i colori compositi CMYK e le lastre di
selezione usando lo spazio di lavoro CMYK definito nella finestra di dialogo Impostazioni colore. In alternativa, potete
visualizzare i colori in anteprima usando un profilo di colore CMYK personale.
Potete modificare un’immagine nel metodo RGB in una finestra e visualizzare la stessa immagine nei colori CMYK in
un’altra finestra. Scegliete Finestra > Ordina > Nuova finestra per (nome del file) per aprire una seconda finestra con
l’immagine su cui state lavorando. Accertatevi che CMYK di lavoro sia attivato per Imposta prova, quindi usate il comando
Prova colori per attivare Anteprima CMYK in una delle finestre.
Quando convertite un’immagine RGB in CMYK, Photoshop include automaticamente tutti i colori nella gamma. In alcuni
casi, tuttavia, può essere necessario identificare i colori fuori gamma o correggerli manualmente prima della conversione
in CMYK.
Nel metodo RGB, potete individuare i colori fuori gamma nei modi seguenti:
• Quando portate il puntatore su un colore fuori gamma, nella palette Info appare un punto esclamativo vicino ai valori
CMYK.
• Quando selezionate un colore fuori gamma, nel selettore colore e nella palette Colori appare un triangolo di
avvertenza e l’equivalente CMYK più simile. Per selezionare l’equivalente CMYK, fate clic sul triangolo o sul
campione del colore.
• Potete usare il comando Avvertimento gamma per cercare colori fuori gamma.
Immagine originale e anteprima dei colori fuori gamma con il verde come colore di avvertimento
Potete salvare le impostazioni specificate nella finestra di dialogo Livelli e applicarle a un’altra immagine (consultate “Per
salvare e riapplicare le impostazioni in una finestra di dialogo” a pagina 255).
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A B CD E
Finestra di dialogo Livelli
A. Applica la correzione automatica dei colori B. Apre la finestra di dialogo Opzioni di correzione colore automatico C. Ombre D. Mezzitoni
E. Luci
Nota: quando le ombre vengono ritagliate, i pixel sono completamente neri, senza nessun particolare visibile. Quando le luci
vengono ritagliate, i pixel sono completamente bianchi, senza nessun particolare visibile.
Il cursore di input centrale regola la gamma dell’immagine. Esso consente di spostare il mezzotono (livello 128) e modifica
i valori di intensità della gamma centrale dei toni di grigio senza modificare drasticamente le luci e le ombre.
3 Per regolare manualmente le luci e le ombre, trascinate i cursori Livelli in input nero e bianco rispettivamente fino al
primo gruppo di pixel a sinistra e a destra dell’istogramma.
Ad esempio, se spostate il cursore del punto nero verso destra fino al livello 5, tutti i pixel di livello 5 e inferiore vengono
mappati sul livello 0. Allo stesso modo, se spostate il cursore del punto bianco verso sinistra sul livello 243, tutti i pixel di
livello 243 e superiore vengono mappati sul livello 255. La mappatura incide sui pixel più scuri e più chiari di ciascun canale.
I pixel corrispondenti negli altri canali vengono regolati proporzionalmente, in modo da non variare il bilanciamento del
colore.
Nota: potete anche immettere i valori direttamente nella prima e terza casella di testo Livelli in input.
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4 Per regolare i mezzitoni, usate il cursore Livelli in input centrale per variare il valore di gamma.
Spostando verso sinistra il cursore Livelli in input centrale si schiarisce tutta l’immagine. La regolazione del cursore mappa
un livello inferiore (più scuro) fino al livello del punto medio tra i cursori Livelli in output. Se i cursori Livelli in output sono
sulla posizione predefinita (0 e 255), il punto medio è il livello 128. In questo esempio, le ombre si espandono fino a riempire
la gamma tonale da 0 a 128 e le luci vengono compresse. Se spostate verso destra il cursore Livelli in input centrale, ottenete
l’effetto opposto, ossia scurire l’immagine.
Nota: potete anche immettere un valore di gamma direttamente nella casella di testo Livelli in input centrale.
In generale, per ottenere un grigio neutro, assegnate valori identici alle componenti cromatiche. Ad esempio, assegnate
valori di rosso, verde e blu identici per ottenere un grigio neutro in un’immagine RGB.
D E F G H
Finestra di dialogo Curve
A. Luci B. Mezzitoni C. Ombre D. Modifica la curva aggiungendo punti E. Disegna una curva con la matita F. Imposta il punto nero
G. Imposta il punto grigio H. Imposta il punto bianco
Quando si apre la finestra di dialogo Curve, la gamma tonale è rappresentata da una linea retta in diagonale. L’asse
orizzontale del grafico rappresenta i valori originali di intensità dei pixel (Livelli in input); l’asse verticale rappresenta i nuovi
valori di intensità (Livelli in output).
Per impostazione predefinita, Curve visualizza valori di intensità compresi nell’intervallo 0-255 per le immagini RGB, con
il nero (0) nell’angolo in basso a sinistra. Per impostazione predefinita, Curve visualizza percentuali comprese
nell’intervallo 0-100 per le immagini CMYK, con le luci (0%) nell’angolo in basso a sinistra. Per invertire la visualizzazione
dei valori di intensità e delle percentuali, fate clic sulla freccia a due punte sotto la curva. Dopo l’inversione, 0 si trova
nell’angolo inferiore destro per le immagini RGB e 0% nell’angolo inferiore destro per le immagini CMYK.
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A B C D E F
Finestra di dialogo Curve predefinita per le immagini CMYK e RGB
A. Orientamento predefinito della barra di output tonale CMYK B. Valori percentuali di input e output CMYK C. Orientamento predefinito
della barra di input tonale CMYK D. Orientamento predefinito della barra di output tonale RGB E. Valori di input e output RGB nei livelli
di intensità F. Orientamento predefinito della barra di input tonale RGB
• Per rendere più piccola la griglia di Curve, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic sulla griglia.
Per ingrossare la griglia, tenete premuto Alt/Opzione e fate nuovamente clic.
• Per ingrandire o ridurre la finestra di dialogo Curve, fate clic sull’icona nell’angolo inferiore destro.
Facendo clic sul pulsante Automatico applicate correzioni di tipo Colore automatico, Contrasto automatico o Livelli
automatici, a seconda delle impostazioni specificate nella finestra di dialogo Opzioni di correzione colore automatico. Per
ulteriori informazioni su come specificare le impostazioni per Colore automatico, Contrasto automatico e Livelli
automatici, consultate “Per impostare le Opzioni di correzione colore automatico” a pagina 279.
Se la finestra di dialogo Curve visualizza i livelli e non le percentuali, le luci sono rappresentate dall’angolo superiore destro
del grafico. Se spostate un punto nella parte superiore della curva vengono regolate le luci; se spostate un punto al centro
della curva vengono regolati i mezzitoni; se spostate un punto nella parte inferiore vengono regolate le ombre. Spostando
un punto in basso o a destra, il valore di input viene mappato su un valore di output inferiore e l’immagine si scurisce.
Viceversa, spostando un punto in alto o a sinistra il valore di input inferiore viene mappato su un valore di output maggiore
e l’immagine si schiarisce. Quindi, per schiarire le ombre, spostate verso l’alto un punto inizialmente vicino al fondo della
curva. Per scurire le luci, spostate verso il basso un punto inizialmente vicino alla sommità della curva.
Nota: in generale, per regolare colori e tonalità della maggior parte delle immagini, sono necessarie solo piccole modifiche della
curva.
Potete aggiungere alla curva fino a 14 punti fissi. Per eliminare un punto fisso, trascinatelo fuori dal grafico, selezionatelo e
premete Canc o fate clic su di esso tenendo premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS). Non potete eliminare i punti
finali della curva.
Per aggiungere punti alla curva, tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic su tre aree dell’immagine. Lo schiarimento
delle luci e lo scurimento delle ombre sono rappresentati da una curva a S dove il contrasto dell’immagine viene aumentato.
Per determinare le aree più chiare e più scure di un’immagine RGB, trascinate sull’immagine. I valori di intensità dell’area
sotto al puntatore e la posizione corrispondente sulla curva vengono visualizzati nella finestra di dialogo Curve. Se la
palette Colori è impostata sui valori CMYK, mentre trascinate il puntatore su un’immagine CMYK potete vedere le percentuali
nella palette Colori.
4 Per modificare la forma della curva, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su un punto e trascinate la curva fino a ottenere l’immagine desiderata.
• Fate clic su un punto della curva e immettete i valori nei campi Input e Output.
• Selezionate la matita nella parte inferiore della finestra di dialogo e trascinate per disegnare una nuova curva. Per
vincolare la curva in modo che ne risulti una linea retta, tenete premuto Maiusc e fate clic per determinare i punti finali.
Al termine, fate clic su Arrotonda per arrotondare la curva.
I punti sulla curva rimangono ancorati fino a quando non li spostate. Di conseguenza, potete regolare un’area tonale senza
alterare altre aree.
• Tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic sull’immagine per impostare un punto sulla curva nel
canale specificato nella finestra di dialogo Curve.
• Tenete premuto Maiusc+Ctrl (Windows) o Maiusc+Comando (Mac OS) e fate clic sull’immagine per impostare un
punto sulla curva per il colore selezionato in ogni canale della componente cromatica (eccetto il canale composito).
• Tenete premuto Maiusc e fate clic sui punti della curva per selezionare più punti. I punti selezionati hanno un
riempimento nero.
• Fate clic sulla griglia o premete Ctrl-D (Windows) o Comando-D (Mac OS) per deselezionare tutti i punti sulla curva.
• Premete i tasti freccia per spostare i punti selezionati sulla curva.
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• Premete Ctrl+Tab (Windows) o Control+Tab (Mac OS) per scorrere in avanti attraverso i punti di controllo sulla curva.
• Premete Maiusc+Ctrl+Tab (Windows) o Maiusc+Control+Tab (Mac OS) per scorrere all’indietro attraverso i punti di
controllo sulla curva.
Se l’immagine ha bisogno di contrasto complessivo perché non usa una gamma tonale completa, scegliete Immagine >
Regolazioni > Livelli. Trascinate poi i cursori Livelli in input delle ombre e delle luci fino a portarli alle estremità
dell’istogramma.
A B
I pixel dell’immagine non toccano le estremità del grafico, a indicare che l’immagine non usa la gamma tonale completa.
A. Cursore Livelli in input delle ombre B. Cursore Livelli in input delle luci
Se l’immagine usa una gamma tonale completa, ma ha bisogno di maggiore contrasto dei mezzitoni, scegliete Immagine >
Regolazioni > Curve. Trascinate la curva conferendole una forma a S.
Se aumentate la pendenza al centro della curva, viene aumentato il contrasto nei mezzitoni.
Consultate anche
“Livelli di regolazione e di riempimento” a pagina 379
Nota: il contagocce Imposta punto grigio serve principalmente per la correzione del colore e non è disponibile per
l’elaborazione di immagini in scala di grigio.
Per risultati ottimali, non usate i contagocce su immagini che richiedono regolazioni consistenti per mappare un pixel sul
valore di luce massimo o sul valore d’ombra minimo.
Importante: usando i contagocce annullerete tutte le regolazioni precedenti di regolazione effettuate in Livelli o Curve
(Photoshop). Se intendete usare i contagocce, è preferibile usare prima questi ultimi e successivamente effettuare le regolazioni
con i cursori di Livelli o i punti fissi di Curve (Photoshop).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 263
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2 Aprite la finestra di dialogo Livelli o Curve. Scegliete Immagine > Regolazioni, quindi Livelli o Curve. Potete anche usare
un livello di regolazione.
3 Fate doppio clic sul contagocce Imposta punto nero , Imposta punto grigio o Imposta punto bianco . Usate
il Selettore colore di Adobe per specificare un colore di destinazione neutro.
Se state lavorando in RGB, immettete gli stessi valori per R, G e B per specificare un colore neutro. Il colore neutro dovrebbe
approssimarsi il più possibile ai valori del campionatore colore.
Se volete mantenere dei particolari specifici nelle aree d’ombra o di luce, specificate valori per i contagocce Imposta punto
nero e Imposta punto bianco che rientrino nella gamma della periferica di output (macchina da stampa, stampante laser,
ecc).
4 Con il contagocce selezionato, fate clic sull’area neutra che avete individuato. Accertatevi di usare lo strumento
appropriato per le luci e le ombre.
5 Se necessario, ripetete i punti 3 e 4 con un altro strumento contagocce.
6 Se è il caso, effettuate ulteriori regolazioni nella finestra di dialogo Livelli o Curve (Photoshop).
7 Fate clic su OK. Se avete specificato nuovi colori di destinazione per un contagocce, un messaggio di Photoshop chiede
se desiderate salvarli come predefiniti.
2 Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate il triangolo bianco o nero di Livelli in input.
L’immagine passa al metodo Soglia e appare un’immagine in anteprima ad alto contrasto. Le aree visibili dell’immagine
indicano le parti più chiare quanto trascinate il cursore bianco e le parti più scure quanto trascinate il cursore nero. Se
un canale di colore è selezionato nella finestra di dialogo Livelli, l’area nera indica dove non è presente nessuna componente
del colore specifico.
3 Trascinate lentamente il cursore al centro dell’istogramma per identificare le aree dell’immagine che vengono ritagliate
(completamente nere o bianche). Usate i pixel in queste aree per definire la destinazione del punto nero e del punto bianco
nell’immagine.
3 Per identificare una luce rappresentativa, trascinate il cursore all’estrema destra fino a quando l’immagine diventa nero
puro. Trascinate lentamente il cursore verso il centro fino a quando nell’immagine appaiono aree di bianco uniforme;
posizionate un campionatore colore su una di queste aree. Premete Maiusc per aprire temporaneamente lo strumento
campionatore colore.
4 Per identificare un’ombra rappresentativa, trascinate il cursore all’estrema sinistra fino a quando l’immagine diventa
bianco puro. Trascinate lentamente il cursore verso il centro fino a quando nell’immagine appaiono aree di nero uniforme;
posizionate un campionatore colore su una di queste aree.
5 Fate clic su Annulla per chiudere la finestra di dialogo Soglia senza applicare le modifiche all’immagine.
Per determinare i valori di luce e di ombra potete usare i rilevamenti della palette Info relativi ai due campionatori colore.
Consultate anche
“Per visualizzare i valori cromatici di un’immagine” a pagina 253
Gamma Regola la gamma dell’immagine in modo semplice ed efficace. I valori negativi sono riprodotti attorno allo zero
(ovvero rimangono negativi ma vengono comunque regolati come se fossero positivi).
I contagocce regolano i valori di luminanza dell’immagine (a differenza dei contagocce di Livelli, che modificano tutti i
canali di colore).
• Il contagocce Imposta punto nero agisce sullo Spostamento, impostando su zero i pixel su cui fate clic.
• Il contagocce Imposta punto bianco agisce sull’Esposizione, rendendo bianco il punto su cui fate clic (1,0 per le immagini
HDR).
• Il contagocce Imposta punto grigio agisce sull’Esposizione, rendendo grigio medio il valore su cui fate clic.
Consultate anche
“Le immagini HDR” a pagina 182
Se stampate un’immagine su una stampante desktop e il sistema è dotato di una gestione del colore, non è necessario
impostare i valori di destinazione. Il sistema di gestione del colore di Photoshop regola automaticamente l’immagine sullo
schermo in modo da stamparla correttamente con la stampante desktop per la quale avete creato un profilo.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 265
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In generale, non è consigliabile usare i cursori Livelli in output per regolare immagini con luci speculari, perché queste
ultime sembreranno grigie invece di risplendere in bianco puro. Usate il contagocce Imposta punto bianco per regolare le
luci speculari.
3 Per identificare aree di luce e ombra da mantenere nell’immagine, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Portate il puntatore sull’immagine e osservate la palette Info per individuare le aree più chiare e più scure da conservare
(non convertire in nero puro o bianco puro). Consultate “Visualizzare i valori cromatici dei pixel” a pagina 252.
• Trascinate il puntatore sull’immagine e osservate la finestra di dialogo Curve per identificare le aree più chiare e più scure
da conservare. Se la finestra di dialogo Curve è impostata sul canale composito CMYK, questo metodo non funziona.
Quando identificate i particolari delle luci più chiare che volete impostare su un valore (inferiore) stampabile, non includete
luci speculari. Si suppone che le luci speculari, come il luccichio di un gioiello o un punto di bagliore, siano i punti più chiari
di un’immagine. In genere, è preferibile ritagliare i pixel di luce speculare (bianco puro, nessun dettaglio) in modo che sulla
carta non venga stampato alcun inchiostro.
Potete anche usare il comando Soglia per identificare aree rappresentative delle luci e delle ombre prima di aprire la finestra
Livelli o Curve (consultate “Per convertire le immagini in bianco e nero” a pagina 282).
4 Per assegnare i valori di luce all’area più chiara da mantenere nell’immagine, fate doppio clic sul contagocce Imposta
punto bianco nella finestra di dialogo Livelli o Curve per visualizzare il selettore colore. Immettete i valori da assegnare
all’area di luce più chiara e fate clic su OK. Quindi fate clic sulla luce identificata al punto 3.
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Se inavvertitamente fate clic su una luce non corretta, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic su
Ripristina nella finestra di dialogo Livelli o Curve.
A seconda della periferica di output, potete ottenere una luce ottimale per un’immagine a toni medi usando i valori CMYK
5, 3, 3 e 0 quando stampate su carta bianca. L’equivalente RGB approssimativo è 244, 244, 244; l’equivalente approssimativo
in scala di grigio è un punto al 4%. Potete approssimare rapidamente questi valori di destinazione inserendo 96 nella casella
B (Brightness, luminosità) nell’area HSB del selettore colore.
Se l’immagine è a toni bassi, potete evitare un contrasto eccessivo impostando la luce su un valore inferiore. Provate con
valori di luminosità compresi tra 96 e 80.
I valori dei pixel vengono regolati proporzionalmente ai nuovi valori di luce. Tutti i pixel più chiari dell’area su cui avete
fatto clic vengono ritagliati (regolati sul livello 255, bianco puro). La palette Info mostra i valori prima e dopo la regolazione
del colore.
Impostazione del valore di destinazione per lo strumento contagocce Imposta punto bianco e clic su una luce per assegnarle il valore di
destinazione
5 Per assegnare i valori d’ombra all’area più scura da mantenere nell’immagine, fate doppio clic sul contagocce Imposta
punto nero nella finestra di dialogo Livelli o Curve per visualizzare il selettore colore. Immettete i valori cromatici da
assegnare all’area di più scura e fate clic su OK. Fate clic sull’ombra identificata al punto 3.
Quando stampate su carta bianca, di solito potete ottenere un’ombra ottimale in un’immagine a toni medi con i valori
CMYK 65, 53, 51 e 95. L’equivalente RGB approssimativo è 10, 10, 10; l’equivalente approssimativo in scala di grigio è un
punto al 96%. Potete approssimare rapidamente questi valori immettendo 4 nella casella di testo B (Brightness, luminosità)
nell’area HSB del selettore colore.
Se l’immagine è a toni alti, potete impostare l’ombra su un valore superiore per non perdere i particolari nelle aree di luce.
Provate a usare valori di Luminosità compresi fra 4 e 20.
Potete salvare e caricare le impostazioni nella finestra di dialogo Tonalità/saturazione per usarle in altre immagini. Per
ulteriori informazioni, consultate “Per salvare e riapplicare le impostazioni in una finestra di dialogo” a pagina 255.
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0/360
A
270 90
180
Ruota dei colori
A. Saturazione B. Tonalità
4 Per Saturazione, immettete un valore o trascinate il cursore verso destra per aumentare la saturazione, verso sinistra per
diminuirla.
Il colore si allontana o si avvicina al centro della ruota dei colori. I valori possono essere compresi tra -100 (percentuale di
desaturazione, colori più opachi) e +100 (percentuale di saturazione).
5 Per Luminosità, immettete un valore o trascinate il cursore verso destra per aumentare la luminosità (aggiungere bianco
a un colore) o verso sinistra per diminuirla (aggiungere nero a un colore). I valori possono essere compresi tra -100
(percentuale di nero) e +100 (percentuale di bianco).
Nota: fate clic sul pulsante Ripristina per annullare un’impostazione nella finestra di dialogo Tonalità/saturazione. Tenete
premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) per cambiare il pulsante Annulla in Ripristina.
3 Usate gli strumenti contagocce o i cursori di regolazione per modificare l’intervallo di colori.
• Fate clic o trascinate sull’immagine con lo strumento contagocce per selezionare un intervallo di colori. Per
espandere l’intervallo di colori, fate clic o trascinate sull’immagine con il contagocce Aggiungi al campione . Per
ridurre l’intervallo di colori, fate clic o trascinate sull’immagine con il contagocce Sottrai dal campione . Con uno
strumento contagocce selezionato, premete Maiusc per aggiungere all’intervallo, Alt (Windows) o Opzione (Mac OS)
per sottrarre.
• Trascinate uno dei triangoli bianchi per regolare la quantità di esclusione (sfumatura della regolazione), senza alterare
l’intervallo.
• Trascinate l’area tra il triangolo e la barra verticale per regolare l’intervallo senza modificare l’esclusione.
• Trascinate la parte centrale per spostare l’intero cursore di regolazione (che comprende i triangoli e le barre verticali) e
selezionare una diversa area di colore.
• Trascinate una delle barre bianche verticali per regolare l’intervallo della componente del colore. Spostando una barra
verticale dal centro del cursore di regolazione verso un triangolo, aumentate l’intervallo di colori e diminuite l’esclusione.
Spostando una barra verticale verso il centro del cursore di regolazione e lontano dal triangolo diminuite l’intervallo di
colori e aumentate l’esclusione.
• Tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e trascinate la barra del colore, in modo che al suo centro appaia
un colore diverso.
A B C D E D C B
Se fate rientrare il cursore di regolazione in un diverso intervallo di colori, il nome nel menu Modifica cambia per riflettere
la modifica. Ad esempio, se scegliete Gialli e ne modificate l’intervallo facendolo rientrare nella parte di rosso della barra,
il nome diventerà Rossi 2. Potete convertire fino a sei singoli intervalli di colore in vari tipi dello stesso intervallo (ad
esempio, da Rossi a Rossi 6).
Nota: per impostazione predefinita, l’intervallo di colore selezionato quando si sceglie una componente di colore ha
un'ampiezza di 30˚, con un'esclusione di 30˚ a ogni estremità. Un valore di esclusione troppo basso può produrre delle striature
nell’immagine.
1 Verificate che sia selezionato il canale composito nella palette Canali. Il comando è disponibile solo se è visualizzato il
canale composito.
2 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete Immagine > Regolazioni > Bilanciamento colore.
• Scegliete Livello > Nuovo livello di regolazione > Bilanciamento colore. Fate clic su OK nella finestra di dialogo Nuovo
livello.
3 Selezionate Ombre, Mezzitoni o Luci per importare la gamma tonale sul quale desiderate agire.
4 (Facoltativo) Selezionate Mantieni luminosità per impedire la variazione dei valori di luminosità nell’immagine durante
la modifica del colore. Si mantiene così il bilanciamento tonale dell’immagine.
5 Per aumentare un colore nell’immagine, trascinate un cursore verso quel colore; per diminuirlo, allontanatelo da esso.
I valori presenti sopra le barre del colore mostrano le variazioni di colore per i canali rosso, verde e blu (per le immagini
Lab, i valori sono per i canali A e B). I valori possono essere compresi tra -100 e +100.
Per vedere i risultati ottenuti con l’uso del filtro colorato, accertatevi che l’opzione Anteprima sia selezionata. Per evitare che
l’immagine si scurisca in seguito all’applicazione del filtro colorato, controllate che l’opzione Mantieni luminosità sia
selezionata.
3 Per regolare la quantità di colore applicata all’immagine, usate il cursore Densità o immettete una percentuale nel campo
Densità. Applicando maggiore densità si modifica maggiormente il colore.
4 Fate clic su OK.
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2 Regolate l'entità della correzione della zona di luce spostando il cursore Quantità o immettendo un valore nella casella
di testo della percentuale di Ombre o Luci. Valori più alti schiariscono ulteriormente le ombre o scuriscono maggiormente
le luci. Potete regolare sia le Luci che le Ombre di un’immagine.
3 Per regolare le ombre o le luci in modo più accurato, selezionate Mostra altre opzioni.
4 (Facoltativo) Fate clic su Salva come predefiniti per salvare le impostazioni correnti come valori predefiniti per il
comando Luci/Ombre. Per ripristinare le impostazioni predefinite originali, tenete premuto Maiusc mentre fate clic sul
pulsante Salva come predefiniti.
Nota: potete riutilizzare diverse impostazioni di Luci/Ombre facendo clic sul pulsante Salva per salvare le impostazioni correnti
in un file e ricaricarle in seguito con il pulsante Carica. Per ulteriori informazioni su come salvare e caricare le impostazioni,
consultate “Per salvare e riapplicare le impostazioni in una finestra di dialogo” a pagina 255.
L’ampiezza tonale è inizialmente impostata sul 50%. Se schiarendo un soggetto scuro le aree delle luci e dei mezzitoni si
alterano troppo, provate a ridurre quasi fino a zero il valore Ampiezza tonale di Ombre, in modo da schiarire solo le aree
più scure. Se invece volete schiarire sia i mezzitoni che le ombre, aumentate il valore Ampiezza tonale di Ombre quasi fino al
100%.
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Raggio Controlla le dimensioni dell’area attorno a ciascun pixel. I pixel adiacenti servono a determinare se un pixel si trova
in un’area di luce o d’ombra. Spostando il cursore a sinistra definite un’area più piccola, mentre spostandolo a destra ne
specificate una più grande. L’area circostante ottimale dipende dall’immagine. Consigliamo di fare delle prove con questa
regolazione. Se il raggio è troppo ampio, la regolazione tende a schiarire (o scurire) l’intera immagine invece di schiarire
solo il soggetto. È preferibile che il raggio sia grande approssimativamente quanto i soggetti da correggere. Provate ad
applicare le varie impostazioni del Raggio per ottenere la combinazione ottimale tra il contrasto del soggetto e il suo
schiarimento (o scurimento) differenziale in relazione allo sfondo.
Correzione colore Regola con precisione i colori nelle aree dell’immagine modificate. Questa regolazione è disponibile solo
per le immagini a colori. Ad esempio, aumentando il cursore Quantità di Ombre, ravvivate i colori che erano scuri
nell’immagine originale. Se volete che questi colori siano più o meno vividi, regolate il cursore Correzione colore per
ottenere risultati ottimali. In generale, i valori più alti tendono a produrre colori più saturi mentre quelli più bassi
producono colori meno saturi.
Nota: dato che il cursore Correzione colore ha effetto solo sulle aree modificate dell’immagine, la variazione di colore dipende
dalla quantità di ombre o luci applicata. Maggiore è la correzione applicata alle ombre e alle luci, maggiore sarà l’intervallo di
correzione del colore disponibile. Il cursore Correzione colore effettua una leggera correzione dei colori scuriti o schiariti
dell’immagine. Per modificare la saturazione o le tonalità dei colori dell’intera immagine, usate il comando
Tonalità/saturazione dopo aver applicato il comando Luci/Ombre.
Luminosità Regola la luminosità di un’immagine in scala di grigio. Questa regolazione è disponibile solo per le immagini
in scala di grigio. Spostando il cursore Luminosità a sinistra scurite un’immagine in scala di grigio, spostandolo a destra la
schiarite.
Contrasto mezzitoni Regola il contrasto dei mezzitoni. Spostate il cursore a sinistra per ridurre il contrasto e a destra per
aumentarlo. Potete anche immettere un valore nel campo Contrasto mezzitoni. Un valore negativo riduce il contrasto, un
valore positivo lo aumenta. Un aumento del valore Contrasto mezzitoni produce un maggiore contrasto dei mezzitoni,
mentre le ombre tendono a scurirsi e le luci a schiarirsi.
Ritaglio nero e Ritaglio bianco Specifica la quantità di luci e ombre che viene ritagliata sui nuovi colori d’ombra estrema
(livello 0) e luce estrema (livello 255) nell’immagine. I valori più alti producono un’immagine con un maggiore contrasto.
Non specificate valori di ritaglio troppo alti, perché così facendo riducete i dettagli di luci e ombre (i valori di intensità
vengono ritagliati e riprodotti come nero puro o bianco puro).
Quando usate il comando Corrispondenza colore, il puntatore si trasforma nello strumento contagocce. Mentre regolate
l’immagine, usate lo strumento contagocce per visualizzare i valori dei pixel dei colori nella palette Info. Questa palette
fornisce informazioni sulle modifiche dei valori cromatici mentre usate il comando Corrispondenza colore (consultate “Per
visualizzare i valori cromatici di un’immagine” a pagina 253.
Il comando Corrispondenza colore consente di ottenere una corrispondenza di colori tra l’immagine sorgente e quella di
destinazione. Ciò è particolarmente utile se volete uniformare i colori di foto diverse o se alcuni colori specifici (come le
tonalità della pelle) di un’immagine devono corrispondere a quelli di un’altra immagine.
Oltre a consentire una corrispondenza di colori tra due immagini, il comando Corrispondenza colori può uniformare il
colore di due livelli diversi della stessa immagine.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 272
Guida utente
2 Attivate l’immagine di destinazione, quindi scegliete Immagine > Regolazioni > Corrispondenza colore.
Se applicate il comando Corrispondenza colore su un livello specifico dell’immagine di destinazione, accertatevi che il
livello sia attivo quando scegliete il comando Corrispondenza colore.
3 Dal menu Origine nell’area Statistiche immagine della finestra di dialogo Corrispondenza colore, scegliete l’immagine
sorgente contenente i colori da applicare all’immagine di destinazione. Scegliete Nessuna se non volete far riferimento a
un’altra immagine per il calcolo della regolazione del colore. Scegliendo Nessuna, l’immagine sorgente corrisponderà
all'immagine di destinazione.
Se necessario, usate il menu Livello per scegliere il livello dell’immagine sorgente contenente i colori da applicare. Potete
anche scegliere Unione eseguita dal menu Livello per creare una corrispondenza dei colori di tutti i livelli dell’immagine
sorgente.
4 Se avete effettuato una selezione nell’immagine, eseguite una delle seguenti operazioni:
• Per applicare la regolazione a tutta l’immagine di destinazione, selezionate Ignora selezione quando si applica regolazione
nell’area Immagine di destinazione. Quest’opzione ignora la selezione nell’immagine di destinazione e applica la
regolazione all’intera immagine di destinazione.
• Per usare i colori dell’eventuale selezione effettuata nell’immagine sorgente come base per il calcolo della regolazione,
selezionate Usa Selezione in sorgente per calcolo colori nell’area Statistiche immagine. Deselezionate quest’opzione per
ignorare la selezione e calcolare la regolazione usando i colori di tutta l’immagine sorgente.
• Per usare i colori dell’eventuale selezione effettuata nell’immagine di destinazione come base per il calcolo della
regolazione, selezionate Usa Selezione in destinazione per regolazione colori nell’area Statistiche immagine.
Deselezionate questa opzione per ignorare la selezione nell’immagine di destinazione e calcolare la regolazione usando
i colori dell’intera immagine di destinazione.
5 Per eliminare automaticamente una dominante di colore nell’immagine di destinazione, selezionate l’opzione
Neutralizza. Accertatevi che l’opzione Anteprima sia selezionata, in modo che l’immagine venga aggiornata man mano che
effettuate le regolazioni.
6 Per aumentare o diminuire la luminosità dell’immagine di destinazione, spostate il cursore Luminanza o immettete un
valore nella casella di testo Luminanza. Il valore massimo è 200, il minimo è 1 e il predefinito è 100.
7 Per regolare la saturazione dell’immagine di destinazione, spostate il cursore Intensità colore o immettete un valore nella
casella di testo Intensità colore. Il valore massimo è 200, il minimo è 1 (produce un’immagine in scala di grigio) e il
predefinito è 100.
8 Per modificare l’entità della regolazione applicata all’immagine, spostate il cursore Dissolvenza. Per ridurre l’entità della
regolazione, spostate il cursore verso destra.
9 Fate clic su OK.
2 Accertatevi che il livello di destinazione (a cui volete applicare la regolazione del colore) sia attivo e scegliete Immagine >
Regolazioni > Corrispondenza colore.
3 Nel menu Origine nell’area Statistiche immagine della finestra di dialogo Corrispondenza colore, accertatevi che
l’immagine nel menu Origine corrisponda all’immagine di destinazione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 273
Guida utente
4 Usate il menu Livello per scegliere il livello contenente i colori da applicare. Potete anche scegliere Unione eseguita dal
menu Livello per creare una corrispondenza dei colori di tutti i livelli.
5 Se avete effettuato una selezione nell’immagine, eseguite una delle seguenti operazioni:
• Per applicare la regolazione a tutto il livello di destinazione, selezionate Ignora selezione quando si applica regolazione
nell’area Immagine di destinazione. Quest’opzione ignora la selezione nel livello di destinazione e applica la regolazione
all’intero livello.
• Per calcolare la regolazione usando il colore dell’eventuale selezione nell’immagine sorgente, selezionate Usa Selezione in
sorgente per calcolo colori nell’area Statistiche immagine. Deselezionate questa opzione per ignorare la selezione nel
livello sorgente e calcolare la regolazione usando i colori dell’intero livello sorgente.
• Per calcolare la regolazione usando solo i colori dell’eventuale selezione nel livello di destinazione, selezionate Usa
Selezione in destinazione per regolazione colori nell’area Statistiche immagine. Deselezionate quest’opzione per ignorare
la selezione e calcolare la regolazione usando i colori dell’intero livello di destinazione.
6 Per eliminare automaticamente una dominante di colore nel livello di destinazione, selezionate l’opzione Neutralizza.
Accertatevi che l’opzione Anteprima sia selezionata, in modo che l’immagine venga aggiornata man mano che effettuate le
regolazioni.
7 Per aumentare o diminuire la luminosità del livello di destinazione, spostate il cursore Luminanza o immettete un valore
nella casella di testo Luminanza. Il valore massimo è 200, il minimo è 1 e il predefinito è 100.
8 Per regolare l’intervallo di valori dei pixel dei colori nel livello di destinazione, spostate il cursore Intensità colore o
immettete un valore nella casella di testo Intensità colore. Il valore massimo è 200, il minimo è 1 (produce un’immagine in
scala di grigio) e il predefinito è 100.
9 Per modificare l’entità della regolazione applicata all’immagine, spostate il cursore Dissolvenza. Per ridurre l’entità della
regolazione, spostate il cursore a destra.
10 Fate clic su OK.
3 Per selezionare le aree esposte dalla maschera, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Con lo strumento contagocce fate clic nell’immagine o nel riquadro di anteprima per selezionare le aree esposte dalla
maschera. Per aggiungere altre aree, fate clic tenendo premuto Maiusc o con lo strumento contagocce Aggiungi al
campione ; per eliminare delle aree, fate clic tenendo premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) o con lo
strumento contagocce Sottrai dal campione .
• Fate doppio clic sul campione Selezione. Usate il selettore colore per selezionare un colore da sostituire. Mentre
selezionate un colore nel selettore colore, la maschera viene aggiornata nel riquadro di anteprima.
4 Regolate la tolleranza della maschera trascinando il cursore Tolleranza o immettendo un valore. Questo cursore
controlla fino a che punto i colori correlati vengono inclusi nella selezione.
5 Per cambiare il colore delle aree selezionate, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Trascinate i cursori Tonalità, Saturazione e Luminosità (o immettete i valori nelle caselle di testo).
• Fate doppio clic sul campione Risultato e usate il selettore colore per selezionare il colore di sostituzione.
Inoltre, potete salvare le impostazioni specificate nella finestra di dialogo Sostituisci colore e applicarle ad altre immagini.
Consultate anche
“Per salvare e riapplicare le impostazioni in una finestra di dialogo” a pagina 255
Il Miscelatore canale modifica un canale di colore (output) di destinazione tramite una miscela composta dai canali di
colore (sorgente) esistenti nell’immagine. I canali di colore sono immagini in scala di grigio che rappresentano i valori
tonali delle componenti di colore in un’immagine (RGB o CMYK). Quando usate il Miscelatore canale potete aggiungere
o sottrarre dei dati in scala di grigio da un canale sorgente a un canale di destinazione. Si tratta quindi di un'operazione
diversa dall’aggiungere o sottrarre colori a una componente di colore specifica, che si ottiene invece con il comando
Correzione colore selettiva.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 275
Guida utente
5 (Facoltativo) Se selezionate e poi deselezionate Monocromatico, potete modificare la fusione di ciascun canale
separatamente, creando un effetto di colorazione a mano.
6 (Facoltativo) Trascinate il cursore o specificate un valore per Costante. Quest’opzione regola il valore in scala di grigio
del canale in output. I valori negativi aggiungono più nero, quelli positivi più bianco. Un valore pari a -200% rende il canale
in output completamente nero; un valore +200% lo rende completamente bianco.
4 Trascinate il cursore di un canale sorgente verso sinistra per ridurre il suo contributo al canale in output, verso destra
per aumentarlo. In alternativa. inserite un valore compreso tra -200% e +200% nella casella di testo. Un valore negativo
inverte il canale sorgente prima di aggiungerlo al canale in output.
5 Trascinate il cursore o specificate un valore per l’opzione Costante. Quest’opzione regola il valore in scala di grigio del
canale in output. I valori negativi aggiungono più nero, quelli positivi più bianco. Un valore pari a -200% rende il canale in
output completamente nero; un valore +200% lo rende completamente bianco.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 276
Guida utente
Inoltre, potete salvare le impostazioni specificate nella finestra di dialogo Miscelatore canale e applicarle ad altre immagini.
Consultate anche
“Per salvare e riapplicare le impostazioni in una finestra di dialogo” a pagina 255
Anche se il comando Correzione colore selettiva usa colori CMYK per correggere un’immagine, potete usarlo anche con
immagini RGB.
1 Verificate che sia selezionato il canale composito nella palette Canali. Il comando Correzione colore selettiva è
disponibile solo quando il canale composito è visualizzato.
2 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete Immagine > Regolazioni > Correzione colore selettiva.
• Scegliete Livello > Nuovo livello di regolazione > Correzione colore selettiva. Fate clic su OK nella finestra di dialogo
Nuovo livello.
3 Selezionate il colore da regolare dal menu Colori in alto nella finestra di dialogo. I set dei colori sono costituiti dai colori
primari additivi e sottrattivi più i bianchi, i neutri e i neri.
4 Selezionate un’opzione per Metodo:
Relativo Modifica le quantità esistenti di cyan, magenta, giallo o nero in percentuale sul totale. Per esempio, se iniziate con
un pixel che ha il 50% di magenta e aggiungete il 10%, al magenta viene aggiunto il 5% (10% di 50% = 5%) per un totale di
55% di magenta. Questa opzione non può regolare il bianco speculare puro, che non contiene componenti di colore.
Assoluto Modifica i valori assoluti del colore. Per esempio se iniziate con un pixel che ha il 50% di magenta e aggiungete il
10%, l’inchiostro magenta viene impostato al 60%.
Nota: la regolazione si basa sulla vicinanza di un colore a una delle opzioni del menu Colori. Ad esempio, il magenta al 50%
si trova tra il bianco e il magenta puro e ad esso viene applicato un insieme proporzionale delle correzioni definite per i due
colori.
Consultate anche
“Per salvare e riapplicare le impostazioni in una finestra di dialogo” a pagina 255
ADOBE PHOTOSHOP CS2 277
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Livelli automatici offre buoni risultati in determinate immagini con una distribuzione media di valori dei pixel e che
necessitano un semplice aumento di contrasto.
Nota: per impostazione predefinita, Livelli automatici ritaglia i pixel bianchi e neri dello 0,1%, ignora cioè il primo 0,1% di
ogni estremo quando identifica i pixel più chiari e più scuri dell’immagine. Potete cambiare le impostazioni predefinite di Livelli
automatici nella finestra di dialogo Opzioni di correzione colore automatico.
Consultate anche
“Per impostare le Opzioni di correzione colore automatico” a pagina 279
Consultate anche
“Per impostare le Opzioni di correzione colore automatico” a pagina 279
ADOBE PHOTOSHOP CS2 278
Guida utente
Per impostazione predefinita, nell’identificare i pixel più chiari e più scuri dell’immagine, Contrasto automatico ritaglia i
pixel bianchi e neri dello 0,5%, ignora cioè il primo 0,5% di ogni estremo. Potete cambiare questo valore predefinito con
Opzioni di correzione colore automatico, nelle finestre di dialogo Livelli e Curve.
La funzione Contrasto automatico può migliorare l’aspetto di molte immagini fotografiche o a tono continuo. Non apporta
alcun miglioramento alle immagini con colori piatti.
Consultate anche
“Per impostare le Opzioni di correzione colore automatico” a pagina 279
Consultate anche
“Per impostare le Opzioni di correzione colore automatico” a pagina 279
Consultate anche
“Per eliminare una dominante di colore con il comando Livelli” a pagina 258
Potete applicare le impostazioni dalle finestre di dialogo Livelli e Curve o salvare le impostazioni come valori predefiniti
quando applicate Livelli automatici, Contrasto automatico, Colore automatico e l’opzione Automatico in Livelli e Curve.
A
B
C
1 Fate clic sul pulsante Opzioni nella finestra di dialogo Livelli o Curve.
2 Specificate l’algoritmo che Photoshop dovrà usare per regolare la gamma tonale complessiva dell’immagine:
Migliora contrasto monocromatico Ritaglia tutti i canali in modo identico. In questo modo vengono mantenute le relazioni
generali tra i colori, le luci appaiono più chiare e le ombre più scure. Il comando Contrasto automatico si basa su questo
algoritmo.
Migliora contrasto per canale Ottimizza la gamma tonale di ciascun canale e produce una correzione più marcata. Poiché
la correzione viene apportata a livello dei singoli canali, questo metodo potrebbe rimuovere o introdurre dominanti di
colore. Il comando Livelli automatici si basa su questo algoritmo.
Trova colori chiari e scuri Trova i pixel mediamente più chiari e più scuri di un’immagine e li usa per ottimizzare il contrasto
e ridurre al minimo gli eccessi. Il comando Colore automatico si basa su questo algoritmo.
3 Selezionate Uniforma a mezzitoni neutri per far sì che Photoshop trovi il colore medio quasi neutro di un’immagine e
regoli i valori della gamma (mezzitoni) in base a tale colore neutro. Il comando Colore automatico si basa su questo
algoritmo.
4 Per specificare l’entità dei pixel neri e bianchi da ritagliare, immettete i valori percentuali nei campi Ritaglio. Si consiglia
un valore compreso tra 0,0% e 1%.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 280
Guida utente
Per impostazione predefinita, Photoshop ritaglia i pixel bianchi e neri dello 0,1%; ignora cioè il primo 0,1% di ogni estremo
quando identifica i pixel più chiari e più scuri dell’immagine. Gli odierni scanner e fotocamere digitali hanno una migliore
qualità di output; pertanto queste percentuali predefinite potrebbero essere troppo elevate.
5 Per assegnare valori cromatici alle aree più scure, più chiare e neutre di un’immagine, fate clic su un campione colore.
6 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per usare le impostazioni nella finestra di dialogo Livelli o Curve corrente, fate clic su OK. Se fate successivamente clic
sul pulsante Automatico, Photoshop riapplicherà le stesse impostazioni all’immagine.
• Per salvare le impostazioni come valori predefiniti, selezionate Salva come predefiniti e fate clic su OK. La volta
successiva che aprite le finestre di dialogo Livelli o Curve, potete applicare le stesse impostazioni facendo clic sul pulsante
Automatico. Le percentuali di ritaglio predefinite sono usate anche dai comandi Livelli automatici, Contrasto automatico
e Colore automatico.
Nota: quando salvate i valori di Opzioni di correzione colore automatico come predefiniti per Colore automatico, Livelli
automatici e Contrasto automatico, l'algoritmo selezionato al punto 2 è ininfluente. I tre comandi di correzione automatica
usano solo i valori che avete impostato per i colori di destinazione e la percentuale di ritaglio. L’unica eccezione è che il comando
Colore automatico, che usa anche l’opzione Uniforma a mezzitoni neutri.
Tale comando è utile soprattutto quando lavorate con immagini a toni medi che non necessitano di regolazioni precise del
colore. Non funziona su immagini in scala di colore o immagini a 16 bit per canale (Photoshop).
2 Selezionate Mostra eccesso per visualizzare un’anteprima delle aree dell’immagine che verranno ritagliate dalla
regolazione, ossia convertite in bianco puro o nero puro. L'eccesso può risultare in variazioni di colore indesiderate, quando
colori diversi dell’immagine originale vengono mappati sullo stesso colore. L’eccesso non si verifica quando regolate i
mezzitoni.
3 Selezionate cosa regolare nell’immagine:
Ombre, Mezzitoni o Luci Regolano rispettivamente le aree scure, intermedie e chiare.
Saturazione Modifica il grado di tonalità in un’immagine. Se si eccede la saturazione massima di un colore, questo
potrebbe essere ritagliato.
4 Trascinate il cursore Minore/Maggiore per determinare la quantità di ogni regolazione. Lo spostamento del cursore di
una tacca raddoppia l'entità della regolazione.
5 Regolate il colore e la luminosità:
• Per aggiungere un colore all’immagine, fate clic sulla miniatura del colore corrispondente.
• Per sottrarre un colore, fate clic sulla miniatura del colore opposto. Ad esempio, per sottrarre il cyan, fate clic sulla
miniatura Più rosso (consultate “Usare la ruota dei colori” a pagina 224).
• Per regolare la luminosità, fate clic su una miniatura a destra della finestra di dialogo.
Ogni clic su una miniatura ha un effetto cumulativo. Ad esempio, facendo clic due volte sulla miniatura Più rosso, applicate
la regolazione due volte. Ogni volta che fate clic su una miniatura, anche le altre miniature cambiano. Le tre miniature
Risultato riflettono sempre le scelte correnti.
Inoltre, potete salvare le impostazioni specificate nella finestra di dialogo Variazioni e applicarle ad altre immagini. Per
ulteriori informazioni su come salvare e caricare le impostazioni, consultate “Per salvare e riapplicare le impostazioni in una
finestra di dialogo” a pagina 255.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 281
Guida utente
Potete usare il comando Equalizza quando un’immagine digitalizzata appare più scura rispetto all’originale e desiderate
bilanciarne i valori per ottenere un’immagine più chiara. Usando il comando Equalizza insieme alla palette Istogramma
potete paragonare i valori della luminosità prima e dopo.
Equalizza intera immagine in base all’area selezionata Distribuisce uniformemente tutti i pixel dell’immagine in base ai
pixel della selezione.
L’effetto di questo comando è analogo all’impostazione della Saturazione su -100 nella finestra di dialogo
Tonalità/saturazione.
Nota: nel caso di un’immagine a più livelli, il comando Togli saturazione converte solo il livello selezionato.
Nota: poiché la base della pellicola a colori contiene una maschera arancione, il comando Inverti non può creare negativi e
positivi da una pellicola negativa a colori digitalizzata. Accertatevi di usare le impostazioni corrette per negativi a colori
quando digitalizzate le pellicole.
Quando invertite un’immagine, il valore di luminosità di ogni pixel nei canali viene convertito a quello inverso sulla scala
dei valori del colore da 256 passi. Per esempio, un pixel in un’immagine positiva con un valore pari a 255 passa a 0 e un pixel
con un valore di 5 passa a 250.
Se volete inserire un certo numero di colori in un’immagine, convertitela in scala di grigio e specificate il numero di livelli
desiderato. Riconvertitela quindi al precedente metodo di colore e sostituite le varie tonalità di grigio con i colori desiderati.
Creare selezioni
Selezionare
Creare una selezione significa isolare una o più parti di un’immagine. Selezionando determinate aree di un’immagine potete
applicare effetti e filtri a queste parti, lasciando inalterate le aree non selezionate.
Per creare selezioni in immagini bitmap e dati vettoriali sono disponibili diversi set di strumenti. Ad esempio, per
selezionare i pixel di un’immagine bitmap, potete usare gli strumenti selezione o lazo. Potete usare i comandi del menu
Selezione per selezionare, deselezionare o riselezionare tutti i pixel.
Con i dati vettoriali potete invece usare gli strumenti forma o penna, con cui si creano contorni precisi, detti tracciati. Per
selezionare i dati vettoriali delle immagini a 32 bit per canale potete usare invece solo gli strumenti penna. Potete convertire
i tracciati in selezioni e viceversa.
Le selezioni possono essere copiate, spostate e incollate, nonché salvate e memorizzate in un canale alfa. I canali alfa
memorizzano le selezioni come immagini in scala di grigio. Potete aggiungere canali alfa per creare e memorizzare
maschere. Una maschera è una selezione che protegge parti di un’immagine da eventuali modifiche o manipolazioni.
Nota: per selezionare un determinato colore o un sottogruppo di colori all’interno di una selezione esistente o di un’intera
immagine potete usare il comando Intervallo colori.
Consultate anche
“Le maschere e i canali alfa” a pagina 303
A B C D
Opzioni di selezione
A. Nuova selezione B. Aggiungi alla selezione C. Sottrai dalla selezione D. Interseca con la selezione
3 Definite le opzioni di sfumatura dei bordi nella barra delle opzioni. Attivate o disattivate l’anti-alias per lo strumento
selezione rettangolo arrotondato o selezione ellittica.
4 Per lo strumento selezione rettangolare, selezione rettangolo arrotondato o selezione ellittica, scegliete uno stile nella
barra delle opzioni:
Normale Determina le proporzioni della selezione mediante trascinamento.
Proporzioni fisse Imposta proporzioni fisse tra altezza e larghezza. Immettete i valori desiderati (Photoshop accetta anche
valori decimali) per la proporzione. Ad esempio, per una selezione la cui larghezza sia il doppio dell’altezza, immettete 2
per la larghezza e 1 per l’altezza.
Dimensione fissa Specifica valori precisi di altezza e larghezza della selezione. Immettete i valori in pixel con numeri interi.
Tenete presente che il numero di pixel necessari per creare una selezione di 1 centimetro dipende dalla risoluzione
dell’immagine.
5 Per allineare la selezione alle guide, a una griglia, a una sezione o ai limiti del documento, effettuate una delle seguenti
operazioni, in modo da allineare la selezione:
• (Photoshop) Scegliete Visualizza > Effetto calamita o Visualizza > Effetto calamita con e un comando dal sottomenu. La
selezione può essere allineata a un bordo di documento e su più extra di Photoshop, secondo quanto impostato nel menu
Effetto calamita con.
• (ImageReady) Scegliete Visualizza > Effetto calamita con > Guide.
6 Per creare una selezione, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Con lo strumento selezione rettangolare, selezione rettangolo arrotondato o selezione ellittica, trascinate sull’area da
selezionare. Per vincolare la selezione a un quadrato o un cerchio, tenete premuto Maiusc e trascinate (per mantenere la
forma vincolata, rilasciate prima il pulsante del mouse e poi Maiusc). Per trascinare la selezione dal centro, iniziate a
trascinare e tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS).
• Con lo strumento selezione singola colonna o singola riga, fate clic accanto all’area da selezionare, quindi trascinate la
selezione nella posizione desiderata. Se non è visibile alcuna selezione, aumentate l’ingrandimento della visualizzazione
dell’immagine.
Per spostare una selezione rettangolo, rettangolo arrotondato o ellissi, trascinate per creare il bordo di selezione senza
rilasciare il pulsante del mouse. Quindi premete la barra spaziatrice e continuate a trascinare. Rilasciate la barra
spaziatrice ma tenete ancora premuto il pulsante del mouse se dovete regolare il bordo di selezione.
1 Selezionate lo strumento lazo e impostate le opzioni appropriate (consultate “Per impostare le opzioni degli
strumenti lazo, lazo poligonale e lazo magnetico” a pagina 286).
2 Per tracciare un bordo di selezione a mano libera, trascinate.
3 Per tracciare un bordo di selezione retto, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic nei punti di inizio
e di fine dei segmenti. Potete alternare il disegno di segmenti retti e a mano libera.
4 Per cancellare i segmenti appena tracciati, premete Canc fino a cancellare i punti di fissaggio del segmento desiderato.
5 Per chiudere il bordo di selezione, rilasciate il pulsante del mouse senza tenere premuto Alt (Windows) o Opzione
(Mac OS).
1 Selezionate lo strumento lazo poligonale e impostate le opzioni appropriate (consultate “Per impostare le opzioni
degli strumenti lazo, lazo poligonale e lazo magnetico” a pagina 286).
2 Per impostare il punto iniziale, fate clic sull’immagine.
3 Effettuate una o più delle seguenti operazioni:
• Per disegnare un segmento retto, posizionate il puntatore del mouse nel punto in cui desiderate terminare il primo
segmento retto e fate clic. Continuate a fare clic per impostare i punti finali dei segmenti successivi.
• Per disegnare linee rette vincolando i segmenti a incrementi di 45˚, tenete premuto Maiusc mentre spostate il puntatore
del mouse per fare clic sul segmento successivo.
• Per disegnare un segmento a mano libera, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate. Al termine,
rilasciate il tasto Alt o Opzione e il pulsante del mouse.
• Per eliminare gli ultimi segmenti retti tracciati, premete Canc.
4 Chiudete il bordo della selezione:
• Posizionate il puntatore dello strumento lazo poligonale sul punto iniziale (vicino al puntatore appare un cerchio chiuso)
e fate clic.
• Se il puntatore non si trova sul punto iniziale, fate doppio clic sul puntatore dello strumento lazo poligonale o premete
Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic.
Questo strumento è ideale per selezionare rapidamente oggetti con contorni complessi su uno sfondo ad alto contrasto.
1 Selezionate lo strumento lazo magnetico e, se necessario, impostate le opzioni appropriate nella barra delle opzioni.
2 Fate clic sull’immagine per impostare il primo punto di fissaggio. I punti di fissaggio bloccano in posizione il bordo della
selezione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 286
Guida utente
3 Per disegnare un segmento a mano libera, rilasciate o tenete premuto il pulsante del mouse e spostate il puntatore lungo
il bordo da tracciare.
Il segmento più recente del bordo della selezione rimane attivo. Quando spostate il puntatore, il segmento attivo viene
calamitato al contorno più forte dell’immagine, secondo l’ampiezza di rilevamento impostata nella barra delle opzioni. Lo
strumento lazo magnetico aggiunge periodicamente dei punti di fissaggio al bordo della selezione per ancorare i segmenti
precedenti.
4 Se il bordo non viene calamitato al contorno desiderato, fate clic una volta per aggiungere manualmente un punto di
fissaggio. Continuate a tracciare il contorno e aggiungete i punti di fissaggio necessari.
5 Per passare temporaneamente agli altri strumenti lazo, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per attivare lo strumento lazo, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate tenendo premuto il
pulsante del mouse.
• Per attivare lo strumento lazo poligonale, premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic.
6 Per cancellare i punti di fissaggio e i segmenti appena tracciati, premete Canc fino a cancellare i punti di fissaggio del
segmento desiderato.
7 Chiudete il bordo della selezione:
• Per chiudere il bordo con un segmento magnetico a mano libera, fate doppio clic o premete Invio o A capo.
• Per chiudere il bordo con un segmento retto, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate doppio clic.
• Per chiudere il bordo, trascinate fino al punto iniziale e fate clic.
Per impostare le opzioni degli strumenti lazo, lazo poligonale e lazo magnetico
Con le opzioni degli strumenti lazo potete personalizzare le impostazioni di rilevamento e selezione dei bordi per i diversi
strumenti lazo.
A B C D
Opzioni di selezione
A. Nuova selezione B. Aggiungi alla selezione C. Sottrai dalla selezione D. Interseca con la selezione
Per cambiare il puntatore del lazo affinché indichi la larghezza del lazo, premete Bloc Maiusc quando lo strumento è
selezionato ma non in uso.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 287
Guida utente
Contrasto bordo Per specificare la sensibilità del lazo ai bordi dell’immagine, impostate l’opzione Contrasto bordo a un
valore compreso tra 1% e 100%. Un valore maggiore rileva solo i bordi che formano un contrasto netto con gli elementi
circostanti; un valore più basso quelli con un contrasto minore.
Frequenza Per specificare la velocità alla quale il lazo imposta i punti di fissaggio, impostate Frequenza a un valore
compreso tra 0 e 100. Un valore maggiore ancora il bordo della selezione in posizione più velocemente.
In un’immagine con bordi ben definiti potete usare una larghezza di rilevamento più grande e un maggiore contrasto del
bordo e seguire quindi il bordo in modo approssimativo. In un’immagine con bordi più tenui, usate una larghezza inferiore
e un minore contrasto di bordo e seguite quindi il bordo in modo più preciso.
Pressione stilo Se usate una tavoletta con stilo, selezionate o deselezionate l’opzione Pressione stilo. Quando questa opzione
è selezionata, l’aumento della pressione dello stilo comporta una riduzione del bordo.
Mentre create una selezione, premete + per aumentare il bordo del lazo magnetico di 1 pixel e * per ridurlo di 1 pixel.
A B C D
Opzioni di selezione
A. Nuova selezione B. Aggiungi alla selezione C. Sottrai dalla selezione D. Interseca con la selezione
Contigui Seleziona solo le aree adiacenti che usano gli stessi colori. Se questa opzione è deselezionata, vengono selezionati
tutti i pixel dell’immagine che usano gli stessi colori.
Campiona tutti i livelli Seleziona i colori usando i dati di tutti i livelli visibili. Se questa opzione è deselezionata, vengono
selezionati solo i colori del livello attivo.
4 Nell’immagine, fate clic sul colore da selezionare. Se Contigui è selezionato, vengono selezionati tutti i pixel adiacenti che
rientrano nell’intervallo di tolleranza specificato. Altrimenti, vengono selezionati tutti i pixel che rientrano nell’intervallo
di tolleranza specificato.
Per rifinire una selezione esistente, usate il comando Intervallo colori più volte per selezionare un sottogruppo di colori. Ad
esempio, per selezionare le aree verdi di una selezione cyan, selezionate Cyan nella finestra di dialogo Intervallo colori e fate
clic su OK. Riaprite quindi la finestra Intervallo colori e selezionate Verdi (il risultato non è evidente, in quanto vengono
selezionate parti di colori all’interno di una miscela di colori).
Immagine Visualizza in anteprima l’intera immagine. Ad esempio, potete campionare dei colori da una parte
dell’immagine che non appare sullo schermo.
Per passare dall’anteprima Immagine all’anteprima Selezione e viceversa nella finestra di dialogo Intervallo colori, premete
Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS).
4 Posizionate il puntatore sull’immagine o sull’anteprima e fate clic per campionare i colori da includere.
5 Regolate l’intervallo dei colori con il cursore Tolleranza o inserendo un valore. Per ridurre l’intervallo di colori
selezionato, diminuite la tolleranza. L’opzione Tolleranza seleziona parzialmente i pixel e controlla così il modo in cui i
colori correlati sono inclusi nella selezione (l’opzione Tolleranza degli strumenti bacchetta magica e secchiello, invece,
aumenta l’intervallo dei colori completamente selezionati).
6 Regolate la selezione:
• Per aggiungere colori alla selezione, selezionate il contagocce con il segno + e fate clic nell’anteprima o nell’immagine.
• Per eliminare colori dalla selezione, selezionate il contagocce con il segno – e fate clic nell’anteprima o nell’immagine.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 289
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Per attivare temporaneamente il contagocce con il segno +, tenete premuto Maiusc. Tenete premuto Alt (Windows) o
Opzione (Mac per attivare il contagocce con il segno –.
7 Per vedere in anteprima la selezione nella finestra dell’immagine, scegliete una delle seguenti opzioni di Anteprima
selezione:
Nessuna Non visualizza alcuna anteprima nella finestra dell’immagine.
8 Per tornare alla selezione originale, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic su Ripristina.
5 Per tornare alla selezione originale, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic su Ripristina.
Nota: se appare il messaggio “Nessun pixel è selezionato più del 50%”, il bordo della selezione non sarà visibile. Il colore
selezionato completamente saturo potrebbe infatti non essere presente nell’immagine.
Consultate anche
“Per selezionare una o più sezioni” a pagina 520
ADOBE PHOTOSHOP CS2 290
Guida utente
1 Con qualsiasi strumento di selezione, selezionate l’icona Nuova selezione nella barra delle opzioni e portate il
puntatore all’interno della selezione. Il puntatore assume la forma , per indicare che la selezione può essere spostata.
2 Trascinate la selezione per racchiudere un’altra area dell’immagine. Potete trascinare un bordo di selezione oltre i limiti
del quadro. Quando lo riportate indietro, il bordo originale riappare intatto. Potete anche trascinare il bordo di selezione in
un’altra finestra dell’immagine.
Bordo originale della selezione (a sinistra) e bordo della selezione spostato (a destra)
Potete applicare trasformazioni geometriche per modificare la forma del bordo di una selezione.
Consultate anche
“Applicare le trasformazioni” a pagina 324
• Scegliete Visualizza > Extra. In Photoshop, questo comando attiva e disattiva la visualizzazione di bordi di selezione,
griglie, guide, tracciati finali, sezioni e annotazioni. In ImageReady, questo comando attiva e disattiva la visualizzazione
di bordi di selezione, livelli, griglie, guide, guide sensibili, sezioni, sezioni automatiche, mappe immagine e selezioni di
testo.
• Scegliete Visualizza > Mostra > Bordi selezione. Questa opzione attiva e disattiva la visualizzazione dei bordi di selezione
e influenza solo la selezione corrente. I bordi di selezione riappaiono non appena create un’altra selezione.
Consultate anche
“Per visualizzare o nascondere gli extra” a pagina 57
Potete usare questa opzione per selezionare un oggetto posto su uno sfondo in tinta unita. Selezionate prima lo sfondo con
lo strumento bacchetta magica, quindi invertite la selezione.
Prima di aggiungere o sottrarre manualmente da una selezione, impostate i valori di sfumatura e anti-alias nella barra delle
opzioni agli stessi valori usati nella selezione originale.
Selezione originale (a sinistra) e dopo aver usato il comando Bordo: 5 pixel (a destra)
Il comando Bordo crea sempre una selezione anti-alias. Per disegnare un bordo con contorni netti attorno a una selezione,
usate il comando Traccia.
Consultate anche
“Per riempire una selezione o un livello con un colore di primo piano o di sfondo” a pagina 448
• (Photoshop) Scegliete Selezione > Estendi per includere i pixel adiacenti che rientrano nell’intervallo di tolleranza
specificato nelle opzioni dello strumento bacchetta magica.
• Scegliete Selezione > Simile per includere i pixel di tutta l’immagine, non solo quelli adiacenti alla selezione, che
rientrano nell’intervallo di tolleranza specificato.
Per aumentare la selezione in incrementi, potete scegliere uno dei due comandi più volte.
Nota: non potete usare i comandi Espandi o Simile sulle immagini in metodo Bitmap né su quelle a 32 bit per canale.
Nota: il rapporto tra la distanza fisica e la distanza in pixel varia a seconda della risoluzione dell’immagine. Ad esempio, 5
pixel costituiscono una distanza maggiore in un’immagine a 72 ppi che non in un’immagine a 300 ppi.
Consultate anche
“Dimensioni in pixel e risoluzione dell’immagine” a pagina 162
ADOBE PHOTOSHOP CS2 293
Guida utente
L’anti-alias è disponibile per gli strumenti lazo, lazo poligonale, lazo magnetico, selezione rettangolo arrotondato
(ImageReady), selezione ellittica e bacchetta magica. Attivate Anti-alias prima di usare lo strumento. Non potete aggiungere
l’anti-alias a una selezione già effettuata.
Sfuma Sfoca i bordi creando un contorno di transizione tra la selezione e i pixel circostanti. Questa sfocatura può causare
la perdita di particolari sul bordo della selezione.
Potete definire la sfumatura per gli strumenti selezione, lazo, lazo poligonale o lazo magnetico mentre usate gli strumenti,
o la potete aggiungere a una selezione esistente. Gli effetti della sfumatura vengono applicati quando spostate, tagliate o
copiate la selezione.
B
Selezione senza e con sfumatura.
A. Selezione senza sfumatura e stessa selezione riempita con un pattern B. Selezione con sfumatura e stessa selezione riempita con un pattern
Consultate anche
“Per creare una maschera temporanea da usare come selezione” a pagina 305
• Elimina margine sostituisce il colore dei pixel di margine con i colori dei pixel vicini che contengono colori puri , ovvero
senza colore di sfondo. Ad esempio, se selezionate un oggetto giallo su uno sfondo blu e spostate la selezione, parte dello
sfondo blu viene selezionata e spostata con l’oggetto. Il comando Elimina margine sostituisce i pixel blu con quelli gialli.
• Elimina alone nero ed Elimina alone bianco consentono di incollare una selezione anti-alias, situata su uno sfondo
bianco o nero, su uno sfondo diverso. Ad esempio, un testo nero anti-alias situato su uno sfondo bianco presenta dei pixel
di margine grigi, visibili su uno sfondo colorato.
Potete eliminare delle aree di margine anche usando i cursori Fusione avanzata nella finestra Stili livello, ad esempio per
eliminare o rendere trasparenti determinate aree del livello. In questo caso, dovete rendere trasparenti le aree bianche o nere.
Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic sui cursori per separarli; separando i cursori potete rimuovere i
pixel di margine e mantenere un bordo uniforme.
Consultate anche
“Selezionare i livelli” a pagina 358
Mostra controlli di trasformazione Visualizza le maniglie sul riquadro di selezione intorno all’elemento selezionato.
Selezione originale (a sinistra) e dopo averla spostata con lo strumento sposta (a destra)
• Selezionate il livello che desiderate spostare. Quindi trascinatelo in una nuova posizione.
• Per allineare il contenuto dei livelli al contenuto del livello attivo, selezionate i livelli da allineare al livello attivo. Per
selezionare livelli contigui, tenete premuto Maiusc e fate clic; per selezionare livelli non contigui, tenete premuto Ctrl
(Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic.
2 Selezionate lo strumento sposta .
3 Selezionate una o più opzioni di allineamento nella barra delle opzioni.
A B C D E F
Opzioni di allineamento
A. Bordi superiori B. Centri verticali C. Bordi inferiori D. Bordi sinistri E. Centri orizzontali F. Bordi destri
Consultate anche
“Per collegare e scollegare i livelli” a pagina 360
A B C D E F
Opzioni di distribuzione
A. Bordi superiori B. Centri verticali C. Bordi inferiori D. Bordi sinistri E. Centri orizzontali F. Bordi destri
Consultate anche
“Per collegare e scollegare i livelli” a pagina 360
Copia elementi uniti Raggruppa in un’unica copia tutti i livelli visibili nell’area selezionata.
Incolla Incolla una selezione tagliata o copiata in un’altra parte dell’immagine o in un’altra immagine come nuovo livello.
Se avete una selezione, il comando Incolla posiziona la selezione copiata su quella corrente. Se non c’è una selezione attiva,
il comando Incolla posiziona la selezione copiata nel centro dell’area di visualizzazione.
Incolla dentro (Photoshop) Incolla una selezione tagliata o copiata in un’altra selezione nella stessa o in un’altra immagine.
La selezione sorgente viene incollata su un nuovo livello e il bordo della selezione di destinazione diventa una maschera di
livello
Ricordate che quando incollate una selezione o un livello fra immagini con risoluzioni diverse, i dati incollati mantengono
le dimensioni dei pixel originali. La parte incollata può quindi risultare sproporzionata rispetto alla nuova immagine. Prima
di copiare e di incollare, usate il comando Dimensione immagine per dare la stessa risoluzione all’immagine sorgente e a
quella di destinazione, quindi impostate lo stesso fattore di zoom per entrambe le immagini.
A seconda delle impostazioni di gestione del colore e del profilo colore associato al file (o ai dati importati), potrebbe essere
richiesto di specificare come gestire le informazioni del colore nel file (o nei dati importati).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 297
Guida utente
Consultate anche
“Per determinare la risoluzione consigliata per un’immagine” a pagina 168
“Per impostare la gestione del colore per Illustrator, InDesign e Photoshop” a pagina 229
A B
C E
D
Usare il comando Incolla dentro
A. Riquadri della finestra selezionati B. Immagine copiata C. Comando Incolla dentro D. Miniature e maschera del livello nella palette Livelli
E. Immagine incollata riposizionata
4 Selezionate lo strumento sposta o attivatelo tenendo premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS). Quindi
trascinate il contenuto della sorgente fino a quando la parte desiderata è visibile nella maschera.
5 Per specificare la quantità visibile dell’immagine che si trova sotto il livello, fate clic sulla miniatura della maschera di
livello nella palette Livelli, selezionate uno strumento di pittura e modificate la maschera:
• Per nascondere una parte maggiore dell’immagine sottostante il livello, colorate la maschera di nero.
• Per mostrare una parte maggiore dell’immagine sottostante il livello, coloratela di bianco.
• Per mostrare solo parzialmente l’immagine sottostante il livello, coloratela di grigio.
6 Una volta raggiunti i risultati desiderati, scegliete Livello > Unisci sotto per unire il nuovo livello e la maschera di livello
con il livello sottostante e rendere permanenti le modifiche.
Consultate anche
“Maschere di livello” a pagina 387
In Windows, questa funzione è supportata solo dalle applicazioni compatibili OLE. Per duplicare un’intera immagine
mediante trascinamento, usate lo strumento sposta per trascinare l’immagine. Per copiare un oggetto OLE contenente dati
PSD, usate gli Appunti OLE (consultate la documentazione di Windows).
Il trascinamento di oggetti vettoriali da Adobe Illustrator o altre applicazioni che usano gli Appunti di Illustrator converte
tali oggetti in immagini raster: le linee e le curve dell’oggetto vettoriale, definite matematicamente, vengono convertite nei
pixel o bit di un’immagine bitmap. Per copiare gli oggetti vettoriali in tracciati di Photoshop, tenete premuto Ctrl
(Windows) o Comando (Mac OS) mentre trascinate da Adobe Illustrator. Per copiare del testo, dovete prima convertirlo in
contorni.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 299
Guida utente
A volte il contenuto degli Appunti viene convertito in immagini raster. Prima della rasterizzazione di un oggetto vettoriale,
Photoshop visualizza un messaggio di avvertenza.
Nota: l’immagine viene rasterizzata con la risoluzione del file in cui la incollate.
Pixel Rasterizza la grafica mentre viene incollata. La rasterizzazione converte un oggetto vettoriale, definito
matematicamente, in pixel.
Tracciati Incolla l’elemento copiato come tracciato nella palette Tracciati. Quando copiate del testo da Illustrator, dovete
prima convertirlo in contorni.
Livello forma Crea un nuovo livello forma che usa il tracciato come maschera vettoriale.
Nota: quando copiate lavori creati con Adobe Illustrator, le preferenze predefinite di Illustrator relative agli Appunti possono
impedire la visualizzazione della finestra di dialogo Incolla in Photoshop. Selezionate AICB nell’area Gestione file e Appunti
della finestra di dialogo Preferenze di Illustrator affinché siano disponibili le opzioni Incolla quando incollate un lavoro in
Photoshop.
5 Se selezionate Pixel nella sezione Incolla come, potete scegliere Anti-alias nella barra delle opzioni per ottenere una
transizione uniforme fra i bordi della selezione e i pixel circostanti.
Nota: se avete già incollato dei dati e volete estrarre nuovamente i dati rasterizzati, potete usare i comandi Alone.
Consultate anche
“Oggetti avanzati” a pagina 382
4 Selezionate un’opzione in Operazione per specificare come desiderate combinare le selezioni se l’immagine di
destinazione ha già una selezione:
Nuovo canale Salva la selezione corrente in un nuovo canale.
Aggiungi a canale Aggiunge la selezione corrente alle selezioni esistenti nel canale di destinazione.
Sottrai dal canale Sottrae la selezione corrente dalle selezioni esistenti nel canale di destinazione.
Interseca con canale Salva una selezione risultante dall’area di intersezione tra la selezione corrente e le selezioni esistenti
nel canale di destinazione.
Consultate anche
“Il filtro Estrai” a pagina 301
3 Selezionate un’opzione in Operazione per specificare come desiderate combinare le selezioni se l’immagine ha già una
selezione:
Nuova selezione Aggiunge la selezione caricata.
Aggiungi alla selezione Aggiunge la selezione caricata alle selezioni esistenti nell’immagine.
Sottrai dalla selezione Sottrae la selezione caricata dalle selezioni esistenti nell’immagine.
Interseca con la selezione Salva una selezione risultante dall’area di intersezione tra la selezione caricata e le selezioni
esistenti nell’immagine.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 301
Guida utente
Consultate anche
“Per salvare una selezione come maschera” a pagina 308
Consultate anche
“Per salvare una selezione come maschera” a pagina 308
Operazione Specifica come combinare le selezioni se l’immagine di destinazione ha già una selezione.
Estrarre le selezioni
Il filtro Estrai
La finestra di dialogo Estrai offre un metodo sofisticato per isolare un oggetto in primo piano ed eliminare lo sfondo su un
livello. È possibile ritagliare dallo sfondo in modo semplice e rapido anche oggetti con contorni frastagliati, intricati o non
definiti. Potete specificare la parte dell’immagine da estrarre mediante gli strumenti della finestra Estrai. Se necessario,
ridimensionate la finestra di dialogo trascinandone l’angolo inferiore destro.
Per gli oggetti più semplici, potete usare lo strumento gomma per sfondo.
Quando eseguite l’estrazione, Photoshop cancella lo sfondo fino alla trasparenza. I pixel del bordo dell’oggetto perdono i
propri componenti di colore che derivano dallo sfondo e si possono fondere con un nuovo sfondo senza produrre un alone
di colore.
Per aggiungere nuovamente opacità allo sfondo e creare altri effetti, usate il comando Modifica > Dissolvi dopo l’estrazione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 302
Guida utente
Consultate anche
“Per usare lo strumento gomma per sfondo” a pagina 442
Nota: se usate Evidenziazione migliore per il bordo di un oggetto che si trova accanto a un altro bordo che potrebbe causare
interferenze, usate un pennello di dimensioni minori. Se il bordo dell’oggetto ha un colore uniforme da un lato e bordi ad alto
contrasto dall’altro, tenete il bordo dell’oggetto nell’area del pennello ma centrate il pennello sul colore uniforme.
3 Selezionate lo strumento evidenziatore bordo e disegnate il bordo dell’oggetto da estrarre. Trascinate in modo da
sovrapporre leggermente l’evidenziazione sia all’oggetto in primo piano che allo sfondo. Per evidenziare i contorni
frastagliati o intricati, in cui il primo piano si fonde con lo sfondo, come capelli o le fronde degli alberi, usate un pennello
grande.
Usate lo strumento zoom o lo strumento mano per regolare la visualizzazione nel modo desiderato.
Se dovete cancellare l’evidenziazione, selezionate lo strumento gomma e trascinatelo sull’evidenziazione. Per cancellare
l’intera evidenziazione, premete Alt+Backspace (Windows) o Opzione+Ritorno unitario (Mac OS).
Se la parte interna dell’oggetto è ben definita, assicuratevi che l’evidenziazione formi un’area completamente chiusa. Non è
necessario evidenziare le aree in cui l’oggetto tocca i contorni dell’immagine. Se la parte interna dell’oggetto non è ben
definita, evidenziate l’intero oggetto.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 303
Guida utente
Nota: non potete evidenziare l’intero oggetto se avete selezionato Immagine con texture o Forza primo piano.
Visualizza Scegliete un’opzione di questo menu per visualizzare in anteprima l’oggetto estratto su uno sfondo ad alone
colorato o in scala di grigio. Per visualizzare uno sfondo trasparente, scegliete Nessuno.
Mostra evidenziazione Mostra l’evidenziazione dell’oggetto nell’anteprima.
8 Fate clic su OK per applicare l’estrazione finale. Tutti i pixel del livello che si trovano all’esterno dell’oggetto estratto
vengono cancellati fino alla trasparenza.
Usare le maschere
Le maschere e i canali alfa
Quando selezionate una parte di un’immagine, l’area non selezionata viene “mascherata”, ovvero protetta dalle modifiche.
Quindi, quando create una maschera, isolate alcune aree per proteggerle dalle modifiche del colore, dai filtri o da altri effetti
applicati al resto dell’immagine. Potete anche creare le maschere per apportare modifiche complesse all’immagine, ad
esempio per applicare gradualmente effetti di colore o filtri.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 304
Guida utente
A B C
Esempi di maschere
A. Maschera opaca usata per proteggere lo sfondo e modificare la farfalla B. Maschera opaca usata per proteggere la farfalla e colorare lo
sfondo C. Maschera semitrasparente usata per colorare lo sfondo e parte della farfalla
In Photoshop, le maschere sono memorizzate nei canali alfa. Le maschere e i canali sono immagini in scala di grigio che
potete modificare come qualsiasi altra immagine. Con le maschere e i canali, le aree di colore nero sono protette, mentre
quelle bianche sono modificabili.
Nota: in Photoshop e ImageReady, è possibile creare maschere di livello per isolare e proteggere alcune aree dell’immagine. Le
maschere di livello, come pure le maschere vettoriali di Photoshop, consentono di creare bordi mascherati netti e sfumati sullo
stesso livello. Apportando modifiche alla maschera di livello o alle maschere vettoriali, potete applicare una vasta gamma di
effetti speciali. Dato che ImageReady non consente di lavorare sui canali, le maschere di livello di questa applicazione non
possono essere memorizzate come canali alfa.
Consultate anche
“Maschere di livello” a pagina 387
ADOBE PHOTOSHOP CS2 305
Guida utente
Nota: mentre lavorate in modalità Maschera veloce, nella palette Canali appare un canale Maschera veloce temporaneo.
Tuttavia, le modifiche vengono apportate alla maschera nella finestra dell’immagine.
C
D
3 Per modificare la maschera, selezionate uno strumento di pittura nella finestra degli strumenti. I campioni della finestra
diventano automaticamente neri e bianchi.
4 Usate il bianco per selezionare altre parti dell’immagine (la sovrapposizione di colore viene rimossa dalle aree dipinte di
bianco). Per deselezionare aree, usate il nero (la sovrapposizione di colore copre le aree dipinte di nero). Se usate il grigio o
un altro colore, viene creata un’area semitrasparente, utile per gli effetti di sfumatura e anti-alias (le aree semitrasparenti
potrebbero non apparire selezionate quando uscite dalla modalità Maschera veloce, ma lo sono).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 306
Guida utente
C
Applicazione del colore in modalità Maschera veloce
A. Selezione originale e modalità Maschera veloce con maschera di colore verde B. Aggiunta di altre selezioni in modalità Maschera veloce con
il colore bianco C. Sottrazione di selezioni in modalità Maschera veloce con il colore nero
5 Fate clic sul pulsante Modifica in modalità standard nella finestra degli strumenti per disattivare la maschera veloce
e ritornare all’immagine originale. L’area non protetta è ora circondata da un bordo di selezione.
Se una maschera con bordi sfumati viene convertita in una selezione, la linea di contorno passa a metà tra i pixel neri e i
pixel bianchi della sfumatura. Il bordo della selezione indica il punto di transizione tra i pixel selezionati a meno del 50% e
i pixel selezionati a più del 50%.
6 Applicate le modifiche desiderate all’immagine. Tali modifiche avranno effetto solo sull’area selezionata.
7 Scegliete Selezione > Deseleziona per deselezionare la selezione o salvate la selezione scegliendo Selezione > Salva
selezione.
Potete convertire la maschera temporanea in un canale alfa permanente passando alla modalità standard e scegliendo
Selezione > Salva selezione.
Per passare dall’opzione Aree mascherate all’opzione Aree selezionate e viceversa, tenete premuto il tasto Alt (Windows) o
Opzione (Mac OS) e fate clic sul pulsante Maschera veloce.
3 Per selezionare un nuovo colore di maschera, fate clic sul riquadro del colore e scegliete quello desiderato.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 307
Guida utente
Consultate anche
“La palette Campioni” a pagina 455
4 Per specificare l’aspetto della maschera, effettuate una delle seguenti operazioni nella finestra di dialogo Nuovo canale:
• Per scegliere un nuovo colore di maschera, fate clic sul riquadro del colore e usate il Selettore colore di Adobe per
selezionare il colore desiderato. Dopo avere selezionato il colore, fate clic su OK per chiudere il Selettore colore di Adobe.
• Per modificare l’opacità, immettete un valore compreso tra 0% e 100%.
Le impostazioni del colore e dell’opacità influiscono solo sull’aspetto della maschera e non hanno alcun effetto sulla
protezione delle aree sottostanti. Modificando queste impostazioni potete far risaltare di più la maschera rispetto ai colori
dell’immagine.
7 Selezionate uno strumento di pittura o di modifica ed effettuate una delle seguenti operazioni per aggiungere o sottrarre
aree dalla maschera creata a partire dal canale alfa:
• Per eliminare aree dal nuovo canale, coloratele di bianco.
• Per aggiungere aree nel nuovo canale, coloratele di nero.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 308
Guida utente
• Aggiungete o eliminate aree usando valori di opacità inferiori al 100%, impostate l’opacità nella barra delle opzioni dello
strumento di pittura o di modifica e poi colorate le aree di bianco o di nero. Potete anche colorare le aree con un colore
per ottenere valori di opacità più bassi.
Consultate anche
“Le maschere e i canali alfa” a pagina 303
• Ogni immagine può contenere fino a 56 canali, inclusi tutti i canali di colore e i canali alfa.
• Potete specificare un nome, un colore, un’opzione per la maschera e il grado di opacità per ciascun canale (l’opacità ha
effetto sull’anteprima del canale, non sull’immagine).
• Tutti i nuovi canali hanno le stesse dimensioni e lo stesso numero di pixel dell’immagine originale.
• Potete modificare la maschera in un canale alfa usando gli strumenti di pittura e di modifica nonché i filtri.
4 Se salvate la selezione come nuovo canale, immettete un nome per il canale nella casella di testo Nome. In ImageReady
potete modificare anche il nome del canale predefinito, se lo desiderate.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 309
Guida utente
Interseca con canale Salva le aree della nuova selezione risultanti dall’intersezione con il contenuto del canale.
In Photoshop, potete selezionare il canale nella palette Canali per visualizzare in scala di grigio la selezione salvata. Una
selezione salvata in ImageReady viene visualizzata in un canale nuovo o in un canale esistente nella palette Canali di
Photoshop.
4 Per specificare l’aspetto della maschera, effettuate le seguenti operazioni nella finestra di dialogo Opzioni canale:
• Per scegliere un nuovo colore di maschera, fate clic sul riquadro del colore e selezionate il colore desiderato.
• Per modificare l’opacità, immettete un valore compreso tra 0% e 100%.
Le impostazioni del colore e dell’opacità influiscono solo sull’aspetto della maschera e non hanno alcun effetto sulla
protezione delle aree sottostanti. Modificando queste impostazioni potete far risaltare di più la maschera rispetto ai colori
dell’immagine.
Consultate anche
“I canali” a pagina 393
• Per aggiungere la maschera a una selezione esistente, premete Ctrl+Maiusc (Windows) o Comando+Maiusc (Mac OS) e
fate clic sul canale.
• Per sottrarre la maschera da una selezione esistente, premete Alt+Maiusc (Windows) o Opzione+Maiusc (Mac OS) e fate
clic sul canale.
• Per caricare l’intersezione tra la selezione salvata e una selezione esistente, premete Ctrl+Alt+Maiusc (Windows) o
Comando+Opzione+Maiusc (Mac OS) e selezionate il canale.
Potete trascinare la selezione da un’immagine aperta di Photoshop all’altra.
311
Quadro originale e quadro aggiunto sul lato destro, con il colore di primo piano
Potete anche usare una delle azioni predefinite per creare una cornice, preferibilmente eseguendo prima una copia.
A B C
D E F
Rotazione delle immagini
A. Rifletti orizzontale B. Immagine originale C. Rifletti verticale D. Rotazione di 90˚ in senso antiorario E. Rotazione di 180˚ F. Rotazione
di 90˚ in senso orario
Altro Ruota l’immagine dell’angolo desiderato. Per questa opzione, immettete un valore compreso tra -359,99 e 359,99 nella
casella Angolo (in Photoshop, potete scegliere tra orario o antiorario). Quindi fate clic su OK.
Rifletti quadro orizzontale (Photoshop) o Rifletti orizzontale (ImageReady) Riflette l’immagine orizzontalmente lungo
l’asse verticale.
Rifletti quadro verticale (Photoshop) o Rifletti verticale (ImageReady) Riflette l’immagine verticalmente lungo l’asse
orizzontale.
Ritagliare le immagini
Ritagliare le immagini
Ritagliare significa rimuovere una porzione di immagine per cambiarne l’inquadratura o rafforzarne la composizione.
Potete ritagliare un’immagine con lo strumento taglierina o il comando Ritaglia. Potete inoltre tagliare i pixel usando i
comandi Ritaglia e raddrizza e Rifila.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 313
Guida utente
• (ImageReady) Per ritagliare l’immagine senza ricampionare, deselezionate Dimensione fissa nella barra delle opzioni.
• (ImageReady) Per ricampionare l’immagine mentre viene ritagliata, selezionate Dimensione fissa e immettete i valori di
altezza e larghezza nella barra delle opzioni.
• Per ricampionare un’immagine secondo le dimensioni e la risoluzione di un’altra, aprite l’altra immagine, selezionate lo
strumento taglierina e fate clic su Immagine attiva nella barra delle opzioni. (In ImageReady, dovete selezionare
Dimensione fissa per poter usare il pulsante Immagine attiva). Quindi rendete attiva l’immagine da ritagliare.
Il ricampionamento effettuato durante il ritaglio combina le funzioni di Immagine > Dimensione immagine e dello
strumento taglierina.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 314
Guida utente
• Specificate se volete mostrare o nascondere l’area ritagliata. Selezionate Nascondi per mantenere l’area ritagliata nel file
immagine. Per rendere visibile un’area nascosta, potete spostare l’immagine con lo strumento sposta. Selezionate Elimina
per cancellare l’area ritagliata.
Nota: in Photoshop l’opzione Nascondi non è disponibile per le immagini che contengono solo un livello di sfondo. Per ritagliare
uno sfondo nascondendolo, dovete prima convertirlo in un livello normale. Se ritagliate uno sfondo e lo nascondete in
ImageReady, lo sfondo viene convertito automaticamente in un livello normale.
• Indicate se l’area dell’immagine da eliminare o nascondere deve essere coperta da un’area oscura. Se l’opzione Oscura è
selezionata, potete specificare colore e opacità dell’area oscura. Se è deselezionata, viene visualizzata la zona esterna
all’area di ritaglio.
Consultate anche
“Ricampionare” a pagina 165
A B
C D
Modifica della prospettiva
A. Tracciate l’area di ritaglio iniziale B. Regolate l’area di ritaglio in modo che segua i bordi dell’oggetto C. Estendete i limiti di ritaglio
D. Immagine finale
Se Ritaglia e raddrizza foto non riesce a gestire un file di un’immagine complessa, usate lo strumento taglierina.
La distorsione a barile è un difetto dell’obiettivo che fa sì che le linee rette si inarchino verso i bordi dell’immagine. La
distorsione a cuscinetto è il difetto opposto, vale a dire che le linee rette si inarcano verso il centro.
La vignettatura è un difetto dell’obiettivo in cui i bordi, specie gli angoli, dell’immagine sono più scuri del centro.
L’aberrazione cromatica genera un margine colorato lungo i bordi degli oggetti, causata dal fatto che l’obiettivo mette a fuoco
colori diversi della luce nei diversi piani.
Alcuni obiettivi mostrano questi difetti in funzione della lunghezza focale o del valore di diaframma usati. Potete impostare
il filtro Correzione lente per usare le impostazioni basate su fotocamera, obiettivo e lunghezza focale usate per scattare la
foto.
Questo filtro è utile anche per ruotare un’immagine o correggere gli errori di prospettiva causati da inclinazioni verticali o
orizzontali della fotocamera. La griglia del filtro facilita queste regolazioni e le rende più precise di quelle possibili con il
comando Trasforma.
2 Impostate la griglia e lo zoom dell’immagine. Per valutare al meglio l’entità delle correzioni da apportare, mentre lavorate
potrebbe essere necessario regolare le linee della griglia (consultate “Per regolare l’anteprima e la griglia di Correzione lente”
a pagina 317).
3 (Facoltativo) Scegliete un elenco di impostazioni predefinite dal menu Impostazioni. Valori predefiniti lente usa la
combinazione di impostazioni precedentemente salvate per fotocamera, obiettivo, lunghezza focale e valore di diaframma
usate per creare l’immagine. Correzione precedente usa le impostazioni dell’ultima correzione. Eventuali altri gruppi di
impostazioni predefinite che avete salvato appaiono in fondo al menu (consultate “Impostare i valori predefiniti di
fotocamera e obiettivo” a pagina 318).
4 Per correggere l’immagine, impostate le opzioni seguenti.
Rimuovi distorsione Corregge le distorsioni a barile o a cuscinetto. Spostate il cursore per raddrizzare le linee orizzontali e
verticali che si inarcano verso il centro dell’immagine o che si allontano da esso. Potete usare anche lo strumento rimuovi
distorsione per effettuare questa correzione. Trascinate il cursore verso il centro dell’immagine per correggere la
distorsione a barile e verso il bordo per correggere la distorsione a cuscinetto. Regolate l’opzione Bordo per specificare come
volete trattare eventuali bordi vuoti dell’immagine.
Vignettatura Corregge le immagini con bordi scuri generati da difetti o da ombreggiature inadeguate dell’obiettivo.
Punto intermedio Specifica l’ampiezza dell’area interessata dall’impostazione del cursore Fattore. Specificate un numero
basso per una correzione più ampia dell’immagine. Specificate un numero alto per limitare la correzione ai bordi
dell’immagine.
Aberrazione cromatica Corregge la smarginatura colorata. Ingrandite l’anteprima per migliorare la visione della
smarginatura ed effettuare la correzione. Per ulteriori informazioni, consultate “Aberrazione cromatica” a pagina 198.
Correggi margine rosso/cyan Compensa la smarginatura di rossi e cyan regolando la dimensione del canale rosso rispetto
al canale verde.
Correggi margine blu/giallo Compensa la smarginatura di blu e gialli regolando la dimensione del canale blu rispetto al
canale verde.
Prospettiva verticale Corregge i difetti di prospettiva dell’immagine causati da inclinazioni in basso o in alto della
fotocamera. Rende quindi parallele le linee verticali dell’immagine.
Prospettiva orizzontale Corregge la prospettiva dell’immagine rendendo parallele le linee orizzontali.
Angolo Ruota l’immagine per correggere le inclinazioni della fotocamera o per effettuare regolazioni dopo aver corretto la
prospettiva. Per effettuare questa correzione, potete usare anche lo strumento Raddrizza foto . Trascinate lungo una
linea dell’immagine da rendere verticale od orizzontale.
Bordo Specifica come trattare le aree vuote generate dalle correzioni della distorsione a cuscinetto e di prospettiva o dalle
rotazioni. Potete riempire le aree vuote con trasparenze o colori di sfondo, oppure estendere i pixel del bordo dell’immagine.
Scala Imposta il ridimensionamento dell’immagine. Le dimensioni dei pixel non vengono modificate. Questa opzione è
utile in particolare per rimuovere le aree vuote dell’immagine generate dalle correzioni della distorsione a cuscinetto e di
prospettiva o dalle rotazioni. Ingrandendo le immagini le ritagliate, interpolandole alle dimensioni originali dei pixel.
• Salvando e caricando manualmente le impostazioni. Impostate le opzioni della finestra, quindi scegliete Salva
impostazioni dal menu Impostazioni . Per usare le impostazioni salvate, sceglietele dal menu Impostazioni. Potete
inoltre caricare le impostazioni salvate che non compaiono usando il comando Carica impostazioni del menu
Impostazioni.
• Impostando un valore predefinito per la lente. Se l’immagine contiene metadati EXIF per la combinazione fotocamera,
obiettivo, lunghezza focale e valore di diaframma, potete salvare le impostazioni correnti come valori predefiniti per la
lente. Per salvare le impostazioni, fate clic sul pulsante Imposta valori predefiniti lente. Quando correggete un’immagine
che corrisponde alla combinazione fotocamera, obiettivo, lunghezza focale e valore di diaframma, l’opzione Valori
predefiniti lente diventa disponibile nel menu Impostazioni.
I disturbi dell’immagine possono apparire in due forme: disturbo di luminanza (scala di grigio), che rende un’immagine
granulosa, e disturbo di croma (colore), che produce nell’immagine degli artefatti a colori.
Il disturbo di luminanza può risultare più pronunciato su un canale dell’immagine, solitamente quello blu. Nella modalità
Avanzata potete correggere il disturbo separatamente su ciascun canale. Prima di aprire il filtro, esaminate ogni singolo
canale dell’immagine, per verificare se il disturbo prevale in uno di essi. Correggendo un solo canale, infatti, preserverete
un maggior numero di dettagli che non tramite una correzione generalizzata su tutti i canali.
Mantieni particolari Mantiene i particolari e i bordi e dell’immagine, come capelli e oggetti con texture. Un valore pari a
100 mantiene la maggior parte dei particolari di un’immagine, ma riduce pochissimo il disturbo di luminanza. Bilanciate i
controlli Intensità e Mantieni particolari per perfezionare la riduzione del disturbo.
Riduci disturbo colore Rimuove i pixel di colore casuali. Più alto è il valore, maggiore sarà la riduzione del disturbo
cromatico.
Evidenzia particolari Aumenta il contrasto dell’immagine. Eliminando il disturbo si riduce il contrasto dell’immagine.
Usate il controllo di nitidezza della finestra di dialogo o successivamente uno degli altri filtri di contrasto di Photoshop per
ripristinare il contrasto.
Elimina artefatto JPEG Rimuove in blocco gli artefatti dell’immagine e gli aloni causati dai salvataggi in formato JPEG con
qualità scarsa.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 319
Guida utente
4 Se il disturbo di luminanza prevale in uno o due canali di colore, fate clic sul pulsante Avanzata e scegliete il canale dal
menu Canale. Usate i controlli Intensità e Mantieni particolari per ridurre il disturbo nel canale specifico.
• Applicate il contrasto usando un livello separato, in modo che sia possibile riapplicarlo successivamente in caso di output
con una diversa periferica.
• Se applicate il contrasto usando un livello separato, impostate il metodo di fusione del livello su Luminosità, per evitare
variazioni di colore lungo i bordi.
• La nitidezza aumenta il contrasto dell’immagine. Se dopo aver applicato il contrasto, le luci e le ombre appaiono ritagliate,
usate i comandi di fusione del livello (se ne avete creato uno separato), per evitare l’applicazione del contrasto su luci e
ombre (consultate “Per specificare una gamma tonale per la fusione dei livelli” a pagina 371).
• Riducete il disturbo dell’immagine prima di aumentarne la nitidezza, evitando così di intensificare il disturbo.
• Applicate il contrasto a più riprese e in piccole quantità. Applicate il contrasto prima per correggere la sfocatura causata
dall’acquisizione dell’immagine (digitalizzazione o scatto con fotocamera digitale). Dopo aver eseguito la correzione del
colore e scelto le dimensioni dell’immagine, applicate ancora il contrasto (eventualmente usando una copia), per ottenere
la nitidezza corretta per la periferica di output.
• Se possibile, valutate il contrasto tramite una prova con la periferica di output finale. La quantità di contrasto necessaria
varia a seconda della periferica di output.
Per rendere le immagini più nitide, usate il filtro Maschera di contrasto (USM) o Contrasto migliore, che assicurano un
maggiore controllo. Photoshop offre anche i filtri Contrasta, Contrasta bordi e Contrasta maggiormente, ma sono filtri
automatici che non forniscono controlli od opzioni.
Potete rendere più nitida tutta l’immagine, o soltanto una parte di essa, definita tramite una selezione o maschera. Dato che
i filtri Maschera di contrasto e Contrasto migliore possono essere applicati solo su un livello alla volta, nel caso di un file
con più livelli, per poter rendere più nitidi tutti i livelli di un’immagine, potrebbe essere necessario fonderli.
Nota: il termine Maschera di contrasto potrebbe essere fuorviante, poiché riprende una tecnica da camera oscura tradizionale
per fare risaltare i bordi degli elementi di un’immagine. Ricordate che questo filtro aumenta il contrasto e non viceversa.
1 Ingrandite la finestra del documento fino al 100% per visualizzare con precisione il contrasto.
2 Scegliete Filtro > Contrasta > Contrasto migliore.
3 Impostate i comandi nelle schede Contrasta:
Fattore Imposta l’intensità del contrasto. Più alto è il valore, maggiore è il contrasto fra i pixel dei bordi, che aumenta
l’effetto di nitidezza.
Raggio Specifica il numero di pixel che circondano i pixel dei bordi a cui è stato applicato il contrasto. Maggiore è il raggio,
maggiori sono gli effetti del bordo e più evidente la nitidezza.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 320
Guida utente
Elimina Imposta l’algoritmo di contrasto usato per rendere l’immagine più nitida. Controllo sfocatura è il metodo usato dal
filtro Maschera di contrasto. Sfocatura con lente rileva i bordi e i dettagli di un’immagine e migliora il contrasto dei
particolari, riducendo l’alone di contrasto. Effetto movimento tenta di ridurre gli effetti di sfocatura causati dai movimenti
della fotocamera o del soggetto. Se scegliete Effetto movimento, impostate il controllo Angolo.
Angolo Imposta la direzione di movimento per l’opzione Effetto movimento del controllo Elimina.
Più preciso Esegue un’elaborazione prolungata del file, per ottenere un’eliminazione più precisa delle sfocature.
4 Regolate il contrasto delle zone di luce e ombra usando le schede Ombra e Luce, che appaiono facendo clic sul pulsante
Avanzata. Se gli aloni di contrasto per ombre e luci appaiono troppo intensi, potete ridurli usando questi controlli:
Fattore dissolvenza Regola l’intensità del contrasto nelle zone di luce e ombra.
Ampiezza tonale Controlla l’intervallo dei toni nelle ombre o nelle luci modificate. Spostate il cursore a sinistra o a destra
per diminuire o aumentare il valore di Ampiezza tonale. I valori più bassi limitano le regolazioni alle aree più scure per la
correzione delle ombre e alle aree più chiare per la correzione delle luci.
Raggio Controlla le dimensioni dell’area attorno a ciascun pixel che serve per determinare se un pixel si trova in un’area di
luce o d’ombra. Spostando il cursore a sinistra definite un’area più piccola, mentre spostandolo a destra ne specificate una
più grande.
Inoltre, dovete indicare il raggio dell’area con la quale ciascun pixel viene confrontato. Maggiore è il raggio, maggiori sono
gli effetti del bordo.
Il grado di contrasto applicato a un’immagine è spesso una questione di gusto personale. Un eccessivo contrasto, tuttavia,
produce un effetto alone attorno ai bordi.
Gli effetti del filtro Maschera di contrasto sono più accentuati sullo schermo che nella stampa ad alta risoluzione. Se la
destinazione finale è la stampa, fate delle prove per determinare le impostazioni più adatte al caso.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 321
Guida utente
Sebbene ci sia un riquadro di anteprima nella finestra di dialogo Maschera di contrasto, è preferibile spostare la finestra di
dialogo e osservare gli effetti del filtro nella finestra del documento.
3 Trascinate il cursore Raggio o immettete un valore per determinare il numero di pixel attorno a quelli del bordo che
influenzano il contrasto. Maggiore è il raggio, maggiori sono gli effetti del bordo. Inoltre, più ampi sono gli effetti del bordo,
più evidente è il contrasto.
La regolazione del valore del raggio dipende dal soggetto, dalle dimensioni e dal metodo di riproduzione finale. Per
immagini ad alta risoluzione, si consiglia un raggio compreso fra 1 e 2. Un valore inferiore dà risalto solo ai pixel del bordo;
un valore maggiore agisce su una fascia più ampia di pixel. Questo effetto è molto meno evidente in stampa che a video, in
quanto un raggio di 2 pixel rappresenta un’area molto piccola in un’immagine stampata ad alta risoluzione.
4 Trascinate il cursore Fattore o immettete un valore per determinare di quanto deve essere aumentato il contrasto dei
pixel. Per immagini stampate ad alta risoluzione, si consiglia in genere una quantità fra il 150% e il 200%.
5 Trascinate il cursore Soglia o immettete un valore per determinare di quanto devono differire i pixel su cui agire rispetto
all’area circostante, per poter essere considerati pixel del bordo e quindi messi in risalto dal filtro. Ad esempio, una soglia
pari a 4 avrà effetto su tutti i pixel i cui valori tonali presentano una differenza di almeno 4 unità (in una scala da 0 a 255).
Quindi se i pixel circostanti hanno valori tonali pari a 128 o 129, rimarranno inalterati. Per evitare di introdurre un effetto
di disturbo o di posterizzazione (ad esempio in immagini con tonalità carnagione), usate una maschera per i bordi o provate
ad applicare valori di Soglia tra 2 e 20. Il valore predefinito di Soglia (0) agisce su tutti i pixel dell’immagine.
Se con l’applicazione della Maschera di contrasto i colori già luminosi dell’immagine appaiono ipersaturi, scegliete
Modifica > Annulla maschera di contrasto e scegliete Luminosità dal menu Metodo.
Contrasto selettivo
Potete rendere più nitida una sola parte dell’immagine usando una maschera o una selezione. Questa funzione è utile
quando volete evitare di rendere più nitide determinate parti dell’immagine. Ad esempio, potete usare una maschera per i
bordi con il filtro Maschera di contrasto su un ritratto, per mettere in risalto occhi, bocca, naso e sagoma della testa, ma non
la carnagione del viso.
Uso di una maschera per i bordi per l’applicazione della Maschera di contrasto solo su determinati elementi di un’immagine
• Con l’immagine invertita ancora selezionata, scegliete Filtro > Altro > Massimo. Impostate il raggio su un numero basso
e fate clic su OK per ispessire i bordi e applicare pixel casuali.
• Scegliete Filtro > Disturbo > Intermedio. Impostate il raggio su un numero basso e fate clic su OK. Questo calcola la
media dei pixel circostanti.
• Scegliete Immagine > Regolazioni > Livelli e specificate un valore alto per il punto nero per eliminare i pixel causali. Se
necessario, potete anche colorare con il nero per ritoccare la maschera per i bordi finale.
Impostazione di un valore alto per il punto nero in Livelli per eliminare i pixel causali nella maschera per i bordi.
• Per sfumare i bordi, scegliete Filtro > Sfocatura > Controllo sfocatura.
Importante: i filtri Massimo, Media e Controllo sfocatura ammorbidiscono la maschera per i bordi, in modo che gli effetti di
contrasto si integrino meglio nell’immagine finale. Sebbene questa procedura preveda tutti e tre i filtri, potete provare a usarne
solo uno o due.
2 Nella palette Canali, tenete premuto il tasto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic sul canale duplicato per
creare una selezione della maschera per i bordi.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 323
Guida utente
3 Nella palette Livelli, selezionate il livello dell’immagine. Accertatevi che la selezione sia ancora visibile nell’immagine.
4 Scegliete Selezione > Inversa.
5 Con la selezione attiva nel livello dell’immagine, scegliete Filtro > Contrasta > Maschera di contrasto. Impostate le
opzioni desiderate e fate clic su OK.
Per visualizzare il risultato, selezionate il canale RGB nella palette Canali e deselezionate la selezione nell’immagine.
Potete creare un’azione per applicare comodamente tutte le fasi della procedura.
Consultate anche
“Le maschere e i canali alfa” a pagina 303
Importante: in Photoshop potete applicare trasformazioni a immagini da 8 e 16 bit. Tuttavia, dovrete convertirle in modalità
colore RGB 8 bit prima di modificarle in ImageReady.
A B
C D
Trasformazione di un’immagine
A. Immagine originale B. Livello riflesso C. Bordo di selezione ruotato D. Parte di oggetto ridimensionata
Per calcolare i valori cromatici dei pixel aggiunti o eliminati durante le trasformazioni, Photoshop e ImageReady usano il
metodo di interpolazione selezionato nella sezione Generali della finestra di dialogo Preferenze. Questa impostazione
determina direttamente la rapidità e il tipo di trasformazione. L’interpolazione bicubica (impostazione predefinita) è la più
lenta ma garantisce i risultati migliori.
Consultate anche
“Scegliere un metodo di interpolazione” a pagina 166
ADOBE PHOTOSHOP CS2 324
Guida utente
• Per trasformare parte di un livello, selezionate il livello nella palette Livelli, quindi parte dell’immagine su quel livello.
• Per trasformare più livelli, collegateli insieme nella palette Livelli.
• Per trasformare una maschera di livello o una maschera vettoriale, scollegate la maschera e selezionate la miniatura della
maschera nella palette Livelli.
• (Photoshop) Per trasformare un tracciato o una forma vettoriale, usate lo strumento selezione tracciato per
selezionare l’intero tracciato o selezione diretta per selezionarne solo una parte. Se selezionate uno o più punti su un
tracciato, vengono trasformati solo i segmenti del tracciato collegati a quei punti.
• (Photoshop) Per trasformare il bordo di una selezione, create o caricate una selezione. Quindi scegliete Selezione >
Trasforma selezione.
• (Photoshop) Per trasformare un canale alfa, selezionate il canale nella palette Canali.
Consultate anche
“Per collegare e scollegare i livelli” a pagina 360
Applicare le trasformazioni
I comandi del sottomenu Trasforma permettono di applicare a un elemento le seguenti trasformazioni:
• Scala, per ingrandire o ridurre un elemento rispetto a un punto di riferimento, vale a dire il punto fisso delle
trasformazioni. Potete eseguire il ridimensionamento in orizzontale, in verticale o in entrambe le direzioni.
• Ruota, per ruotare un elemento attorno a un punto di riferimento. Il centro dell’oggetto è il punto di riferimento
predefinito, che può però essere spostato anche in altre posizioni.
• Inclina, per inclinare un elemento in verticale o in orizzontale.
• Distorci, per allungare un elemento in qualunque direzione.
• Prospettiva, per applicare a un elemento la prospettiva rispetto a un punto.
• (Photoshop) Altera, per manipolare la forma di un elemento.
In Photoshop, potete impartire più comandi in sequenza prima di applicare la trasformazione cumulativa. Ad esempio,
potete scegliere Scala, trascinare una maniglia per ridimensionare, quindi selezionare Distorci e trascinare una maniglia per
distorcere. Infine premete Invio o A capo per applicare entrambe le trasformazioni. In ImageReady, potete eseguire vari tipi
di trasformazioni allo stesso tempo con il comando Trasforma > Numerico.
3 (Facoltativo) Nella barra delle opzioni, fate clic su un quadratino di Posizione punto di riferimento .
4 Effettuate una o più delle seguenti operazioni:
• Se avete scelto Scala, trascinate una maniglia del rettangolo di selezione. Per ridimensionare in modo proporzionale,
premete Maiusc mentre trascinate una maniglia d’angolo. Quando viene portato su una maniglia, il puntatore diventa
una doppia freccia.
• Se avete scelto Ruota, spostate il puntatore fuori dal bordo di selezione finché non diventa una doppia freccia curva,
quindi trascinate. Premete Maiusc per vincolare la rotazione a incrementi di 15˚.
• Se avete scelto Inclina, trascinate una maniglia laterale per inclinare il rettangolo di selezione.
• Se avete scelto Distorci, trascinate una maniglia d’angolo per allungare il rettangolo di selezione.
• Se avete scelto Prospettiva, trascinate una maniglia d’angolo per applicare una prospettiva al rettangolo di selezione.
• (Photoshop) Se avete scelto Altera, scegliete un’alterazione dal menu a comparsa Altera nella barra delle opzioni o, per
eseguire un’alterazione personalizzata, trascinate i punti di controllo, una linea o un’area all’interno della trama per
modificare la forma del rettangolo di selezione e della trama.
• Per tutti i tipi di trasformazioni, immettete un valore nella barra delle opzioni. Per ruotare un oggetto, ad esempio,
specificate i gradi nell’apposita casella di testo .
5 (Facoltativo) Per passare a un tipo diverso di trasformazione, selezionate un comando da Modifica > Trasforma.
Importante: quando trasformate un’immagine bitmap (invece di una forma o un tracciato), questa diventa meno nitida ogni
volta che applicate una trasformazione; quindi è preferibile eseguire più comandi e successivamente applicare la trasformazione
cumulativa invece che applicare le singole trasformazioni separatamente.
6 (Facoltativo) Se volete alterare un’immagine, fate clic sul pulsante Passa dalla modalità di trasformazione libera a quella
di alterazione e viceversa nella barra delle opzioni.
7 Al termine, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Premete Invio (Windows) o A capo (Mac OS), fate clic su Conferma nella barra delle opzioni o fate doppio clic
nell’area di trasformazione.
• Per annullare la trasformazione, premete Esc o fate clic su Annulla nella barra delle opzioni.
Consultate anche
“Per alterare un elemento” a pagina 327
Nota: (Photoshop) se state trasformando una forma o un intero tracciato, il comando Trasforma diventa Trasforma tracciato.
Se state trasformando più segmenti di tracciato (ma non l’intero tracciato), il comando Trasforma diventa Trasforma punti.
• Per inclinare, premete Ctrl+Maiusc (Windows) o Comando+Maiusc (Mac OS) e trascinate una maniglia laterale.
Quando si trova su una maniglia laterale, il puntatore diventa una freccia bianca con una piccola freccia doppia.
• Per inclinare mediante valori numerici, immettete i gradi nelle caselle O (inclinazione orizzontale) e V (inclinazione
verticale) nella barra delle opzioni.
• Per applicare la prospettiva, premete Ctrl+Alt+Maiusc (Windows) o Comando+Opzione+Maiusc (Mac OS) e trascinate
una maniglia d’angolo. Quando si trova su una maniglia d’angolo, il puntatore diventa una freccia grigia.
• Per alterare, fate clic sul pulsante Passa dalla modalità di trasformazione libera a quella di alterazione e viceversa nella
barra delle opzioni. Trascinate i punti di controllo per manipolare la forma dell’elemento o scegliete uno stile dal menu
a comparsa Altera nella barra delle opzioni. Dopo aver selezionato uno stile dal menu a comparsa Altera, potete
trascinare ancora i punti di controllo.
• Per spostare il punto di riferimento, fate clic su un quadratino di Posizione punto di riferimento nella barra delle
opzioni.
• Per spostare un elemento, immettete i valori della nuova posizione di riferimento nelle caselle X (posizione orizzontale)
e Y (posizione verticale) della barra delle opzioni. In Photoshop, fate clic sul pulsante del posizionamento relativo
per specificare la nuova posizione rispetto a quella corrente.
Per annullare l’ultima regolazione della maniglia, scegliete Modifica > Annulla.
Il comando Altera
Il comando altera consente di trascinare i punti di controllo per manipolare la forma di immagini, forme, tracciati, ecc.
Potete eseguire l’alterazione usando una forma del menu a comparsa Altera nella barra delle opzioni. Anche le forme di
questo menu sono modificabili, trascinando i loro punti di controllo.
Quando usate i punti di controllo per distorcere un elemento, scegliendo Visualizza > Extra vengono mostrati o nascosti la
trama di alternazione e i punti di controllo.
Scelta di un’alterazione dal menu a comparsa Altera nella barra delle opzioni
• Per manipolare la forma, trascinate i punti di controllo, una parte del rettangolo di selezione o della trama o un’area
all’interno. Quando regolate una curva, usate le maniglie dei punti di controllo. La procedura è simile a quella di
regolazione delle maniglie nel segmento curvo di un’immagine vettoriale(consultate anche “Per rimodellare un
segmento di una curva” a pagina 416).
Per annullare l’ultima regolazione della maniglia, scegliete Modifica > Annulla.
A B
Manipolazione della forma di un’alterazione
A. Trama originale dell’alterazione B. Regolazione di maniglie, segmenti di trama e aree all’interno della trama
• Per modificare l’orientamento dell’alterazione, fate clic sul pulsante Modifica l’orientamento dell’alterazione nella
barra delle opzioni.
• Per spostare il punto di riferimento, fate clic su un quadratino di Posizione punto di riferimento nella barra delle
opzioni.
• Per specificare il fattore di alterazione usando valori numerici, immetteteli nelle caselle di testo Piega (per impostare la
piega), O (per impostare la distorsione orizzontale) e V (per impostare la distorsione verticale) nella barra delle opzioni.
Potete immettere i valori numerici soltanto se non avete scelto Nessuno o Personale dal menu a comparsa Altera.
4 (Facoltativo) Per applicare un’alterazione usando un algoritmo più dettagliato, selezionate Alta qualità nella barra delle
opzioni.
5 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Premete Invio (Windows) o A capo (Mac OS), fate clic su Conferma nella barra delle opzioni o fate doppio clic
nell’area di trasformazione.
• Per annullare la trasformazione, premete Esc o fate clic su Annulla nella barra delle opzioni.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 329
Guida utente
Importante: quando alterate un’immagine bitmap (invece di una forma o un tracciato), questa diventa meno nitida ogni volta
che applicate una trasformazione; quindi è preferibile eseguire più comandi e successivamente applicare la trasformazione
cumulativa invece che applicare le singole trasformazioni separatamente.
Quando usate lo strumento timbro clone, impostate un punto di campionamento sull’area che intendete applicare su
un’altra area. Selezionate Allineato nella barra delle opzioni per riusare il più recente punto di campionamento,
indipendentemente da eventuali interruzioni e riprese dell’operazione. Se Allineato è deselezionato, saranno gli stessi pixel
campionati ad essere usati per ogni operazione.
Poiché potete scegliere qualsiasi punta di pennello con lo strumento timbro clone, avete ampio controllo sull’area da
clonare. Potete inoltre usare le impostazioni Opacità e Flusso nella barra delle opzioni per microregolare l’applicazione
dell’area clonata. In più, potete campionare da un’immagine e applicare il clone in un’altra immagine, a condizione che
entrambe appartengano alla stessa modalità cromatica.
Consultate anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 438
Consultate anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 438
3 Scegliete un metodo di fusione dal menu a comparsa Metodo nella barra delle opzioni. Scegliete Sostituisci per
mantenere disturbo, grana pellicola e texture ai bordi del tratto del pennello.
4 Scegliete l’origine da usare per riparare i pixel nella barra delle opzioni: Campione, per usare i pixel dell’immagine
corrente; Pattern, per usare i pixel di un pattern. Se scegliete Pattern, selezionate un pattern dalla palette a comparsa Pattern.
5 Selezionate Allineato nella barra delle opzioni per campionare i pixel in continuo senza perdere il punto di
campionamento corrente, malgrado il rilascio del pulsante del mouse. Deselezionate Allineato per continuare a usare i pixel
campionati dal punto iniziale ogni volta che interrompete e riprendete l’operazione.
6 Nella barra delle opzioni, selezionate Campiona tutti i livelli per campionare dati da tutti i livelli visibili. Deselezionate
Campiona tutti i livelli per campionare solo dal livello attivo.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 331
Guida utente
7 Se il pennello correttivo è usato in modalità campionamento, per impostare il punto di campionamento portate il
puntatore in un’immagine aperta e tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic.
Nota: se effettuate il campionamento in un’immagine per poi applicarlo a un’altra, entrambe le immagini devono avere lo
stesso metodo di colore a meno che una delle due non sia in Scala di grigio.
8 Trascinate nell’immagine.
I pixel campionati vengono uniti ai pixel esistenti ogni volta che rilasciate il pulsante del mouse. Controllate nella barra di
stato la situazione della procedura di unione dei pixel.
Se ai bordi dell’area da correggere il contrasto è elevato, effettuate la selezione prima di usare il pennello correttivo. La
selezione non deve superare l’area da correggere e deve seguire con precisione il contorno dei pixel di contrasto. Se usate lo
strumento pennello correttivo, la selezione evita che i colori esterni penetrino all’interno.
Consultate anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 438
Se dovete ritoccare un’area ampia e necessitate di un maggiore controllo sul campionamento dei pixel sorgente, potete usare
il pennello correttivo invece del pennello correttivo al volo.
1 Selezionate lo strumento pennello correttivo al volo nella finestra degli strumenti. Se necessario, fate clic sullo
strumento pennello correttivo, toppa o occhi rossi per visualizzare gli strumenti nascosti e scegliere quello desiderato.
2 Scegliete una punta di pennello nella barra delle opzioni. È preferibile scegliere un pennello leggermente più grande
dell’area da correggere, affinché sia possibile coprire l’intera area con un solo clic.
3 (Facoltativo) Scegliete un metodo di fusione dal menu a comparsa Metodo nella barra delle opzioni. Scegliete Sostituisci
per mantenere disturbo, grana pellicola e texture ai bordi del tratto del pennello.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 332
Guida utente
5 Nella barra delle opzioni, selezionate Campiona tutti i livelli per campionare dati da tutti i livelli visibili. Deselezionate
Campiona tutti i livelli per campionare solo dal livello attivo.
6 Fate clic sull’area da correggere o fate clic e trascinate su un’area più ampia.
Consultate anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 438
Lo strumento toppa
Lo strumento toppa consente di riparare un’area selezionata con i pixel di un’altra area o con un pattern. Analogamente al
pennello correttivo, lo strumento toppa applica ai pixel d’origine texture, luci e tonalità dei pixel campionati. Potete usare lo
strumento toppa anche per duplicare aree isolate in un’immagine.
Una riparazione effettuata a partire dai pixel di un’immagine garantisce risultati ottimali quando operate su aree ridotte.
Consultate anche
“Galleria degli strumenti di ritocco” a pagina 38
ADOBE PHOTOSHOP CS2 333
Guida utente
Gli occhi rossi sono causati dal riflesso del flash della fotocamera sulla retina del soggetto. Si verificano più frequentemente
quando le foto vengono scattate in una stanza scura, perché l’iride del soggetto è completamente aperta. Per evitare gli occhi
rossi, usate l’apposita funzione di riduzione della fotocamera o, preferibilmente, usate un flash separato, che possa essere
montato sulla fotocamera a una maggiore distanza dall’obiettivo.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 334
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Una volta Sostituisce il colore di destinazione solo nelle aree contenenti il colore selezionato per primo.
Campione sfondo Sostituisce il colore solo nelle aree contenenti il colore di sfondo corrente.
Trova bordi Sostituisce le aree collegate contenenti il colore campionato e mantiene il contrasto dei contorni.
5 Per Tolleranza, inserite un valore percentuale, tra 0 e 255 o trascinate il cursore. Scegliete una percentuale bassa per
sostituire i colori molto simili al pixel sul quale fate clic; un valore più elevato per sostituire una gamma più ampia di colori.
6 Per definire un bordo arrotondato (non scalettato) nelle aree corrette, selezionate Anti-alias.
7 Scegliete un colore di primo piano che sostituisca il colore indesiderato.
8 Fate clic sul colore da sostituire nell’immagine.
9 Trascinate nell’immagine per sostituire il colore in questione.
Consultate anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 438
Consultate anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 438
Consultate anche
“Filtri Sfocatura” a pagina 464
Consultate anche
“Filtri Contrasta” a pagina 470
Consultate anche
“Per selezionare un pennello predefinito” a pagina 426
ADOBE PHOTOSHOP CS2 336
Guida utente
Consultate anche
“Per selezionare un pennello predefinito” a pagina 426
Fuoco prospettico
Il fuoco prospettico
Fuoco prospettico è una funzione che consente di modificare le immagini contenenti piani prospettici (quali i lati di un
edificio o oggetti rettangolari in genere), senza commettere errori di prospettiva. Grazie a questa funzione potete infatti
specificare i piani di un’immagine e quindi applicare le modifiche, colorando, clonando, copiando o incollando, e
trasformare. Tutte le modifiche rispetteranno la prospettiva del piano sul quale state lavorando. Con Fuoco prospettico non
ritoccherete più un’immagine come se tutto il contenuto si trovasse su un solo piano orizzontale davanti a voi, lavorerete
invece sui piani prospettici dell’immagine. Quando usate Fuoco prospettico per ritoccare, aggiungere o rimuovere parte del
contenuto di un’immagine, i risultati sono più realistici, perché le modifiche sono orientate e ridimensionate correttamente
rispetto ai piani prospettici.
Per usare Fuoco prospettico, scegliete Filtro > Fuoco prospettico. Si apre così la finestra di dialogo Fuoco prospettico, che
contiene gli strumenti per definire i piani prospettici, quelli per modificare l’immagine e un’anteprima su cui lavorare.
Dovete prima di tutto specificare i piani prospettici nell’anteprima, quindi potrete colorare, clonare, copiare, incollare e
trasformare il contenuto dei piani. Gli strumenti di Fuoco prospettico (selezione, timbro, pennello e altri) si comportano in
modo simile ai loro corrispondenti nella finestra degli strumenti principale. Potete usare anche le stesse scelte rapide da
tastiera per impostarne le opzioni.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 337
Guida utente
Consultate anche
“Per definire e correggere i piani prospettici in Fuoco prospettico” a pagina 340
• Se intendete clonare il contenuto dell’immagine oltre i bordi dell’immagine corrente, aumentate le dimensioni del quadro
per inserire il contenuto aggiuntivo (consultate anche “Per modificare le dimensioni del quadro” a pagina 311).
• Se intendete incollare un elemento dagli Appunti di Photoshop in Fuoco prospettico, copiate l’elemento prima di
scegliere il comando Fuoco prospettico. L’elemento può essere copiato anche da un diverso documento di Photoshop. Se
copiate del testo, selezionate tutto il livello di testo e copiatelo negli Appunti.
• Per limitare gli effetti di Fuoco prospettico ad aree specifiche dell’immagine, potete effettuare una selezione o aggiungere
una maschera prima di scegliere il comando Fuoco prospettico (consultate anche “Per usare gli strumenti di selezione”
a pagina 284 e “Le maschere e i canali alfa” a pagina 303).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 338
Guida utente
Uso di una selezione per limitare le modifiche a parti specifiche dei piani prospettici
È utile correggere il piano o usare l’opzione Dimensione griglia per allineare il piano prospettico e la griglia agli elementi
dell’immagine, quali un motivo del pavimento, la texture di un muro o il telaio di una finestra.
4 (Facoltativo) Selezionate lo strumento crea piano e, tenendo premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS), trascinate
un nodo del bordo del piano per estrarre un piano perpendicolare. Potete estrarre un piano perpendicolare anche da un
altro piano che avete creato. Tutti i piani estratti da altri (a differenza dei piani non correlati) vincolano le modifiche alla
scala e all’orientamento corretti in tutta l’immagine.
Tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e trascinare un nodo del bordo per estrarre piani perpendicolari.
Per facilitare l’operazione, potete usare la prima sessione di lavoro in Fuoco prospettico, creare i piani e fare clic su OK. I
piani appaiono nelle successive sessioni di Fuoco prospettico quando scegliete Filtro > Fuoco prospettico. Questa procedura
è utile soprattutto se intendete copiare e incollare un’immagine in Fuoco prospettico e necessitate di piani già pronti
nell’immagine di destinazione.
• Per clonare una selezione, selezionate lo strumento selezione o trasformazione, tenete premuto Alt (Windows) o
Opzione (Mac OS) e trascinate la selezione per estrarre una copia. La selezione diventa flottante e potete ridimensionarla,
spostarla, ruotarla o clonarla nuovamente, usando lo strumento trasformazione, oppure spostarla o clonarla nuovamente
usando lo strumento selezione. Potete estrarre tutte le copie necessarie. Quando spostate una selezione su un piano, essa
si adatta alla prospettiva del piano stesso.
Premendo Ctrl+Maiusc+T (Windows) o Control+Maiusc+T (Mac OS) duplicate l’ultimo spostamento duplicato. Questa
operazione facilita le clonazioni multiple del contenuto.
• Per spostare una selezione, selezionate lo strumento selezione o trasformazione e trascinate la selezione. Tenete premuto
Maiusc per vincolare lo spostamento.
• Per ruotare una selezione, selezionate lo strumento trasformazione e avvicinate il puntatore a un nodo. Quando questo
diventa una doppia freccia ricurva, trascinate. Potete selezionare anche l’opzione Rifletti orizzontale, per riflettere
orizzontalmente la selezione lungo l’asse verticale del piano, o selezionare l’opzione Rifletti verticale, per riflettere
verticalmente la selezione lungo l’asse orizzontale.
• Per ridimensionare una selezione, selezionate lo strumento trasformazione e portate il puntatore su un nodo. Quando
questo diventa una doppia freccia diritta, trascinate.
• Per riempire una selezione con un’altra area dell’immagine, selezionate lo strumento selezione, quindi tenete premuto
Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e trascinate una selezione nell’area dell’immagine sorgente. Potete anche scegliere
Sorgente da Metodo di spostamento e trascinare la selezione nell’immagine sorgente. La selezione riempita diventa
flottante e potete ridimensionarla, spostarla, ruotarla o clonarla con lo strumento trasformazione, oppure spostarla o
clonarla usando lo strumento selezione.
• Per colorare con un campione dell’immagine, selezionate lo strumento timbro e, tenendo premuto Alt (Windows) o
Opzione (Mac OS), fate clic nell’area sorgente su un piano prospettico. Potete così colorare con lo strumento timbro per
clonare la sorgente in qualsiasi punto dell’immagine. Se colorate su un piano prospettico, lo strumento timbro agisce
sull’area clonata in prospettiva. Per informazioni dettagliate, consultate anche “Per usare lo strumento timbro in Fuoco
prospettico” a pagina 344 e “Strumenti di Fuoco prospettico” a pagina 341.
• Per colorare, selezionate lo strumento pennello, impostate le opzioni di Diametro, Durezza, Opacità e Correggi. Facendo
clic sulla casella del colore, aprite il Selettore colore di Adobe, dove potete selezionare un colore. Per disegnare, trascinate
sull’immagine. Quando colorate su un piano, le dimensioni e la forma del pennello vengono adattate e orientate
correttamente in base alla prospettiva. Tenendo premuto Maiusc e trascinando, vincolate il tratto in modo che risulti una
linea retta.
• Per trasformare una selezione flottante, selezionate lo strumento trasformazione e ridimensionate, ruotate o
spostate la selezione flottante. Potete anche impostare le opzioni dello strumento trasformazione per riflettere in
orizzontale o verticale la selezione flottante rispetto all’orientamento del piano.
• Per incollare un elemento dagli Appunti, premete Ctrl+V o Comando+V. Spostate l’elemento sul piano ed esso verrà
adattato alla prospettiva. Per informazioni dettagliate, consultate anche “Per incollare un elemento in Fuoco prospettico”
a pagina 344.
Nota: se il piano non è di dimensioni corrette per colorare, clonare o trasformare come desiderato, selezionate lo strumento
modifica piano e trascinate un nodo del bordo del rettangolo di selezione per ridimensionarlo.
Fuoco prospettico consente di annullare numerose operazioni. Premete Ctrl+Z (Windows) o Comando+Z (Mac OS) una o
più volte per annullare un’operazione una o più volte. Premete Maiusc+Ctrl+Z (Windows) o Maiusc+Comando+Z
(Mac OS) per ripristinare un’operazione. Premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) per trasformare il pulsante Annulla in
Ripristina, per ripristinare lo stato originale dell’immagine nella finestra di dialogo Fuoco prospettico.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 340
Guida utente
Consultate anche
“Tasti per l’uso di Fuoco prospettico” a pagina 685
Trascinamento di un nodo del bordo per aumentare le dimensioni di un piano e inserire le modifiche
Nota: Il rettangolo di selezione e la griglia di un piano prospettico sono blu in condizioni normali. In caso di problemi di
posizionamento dei nodi d’angolo, il piano non è valido e il rettangolo di selezione e la griglia diventano rossi (gravi problemi
di risoluzione delle proporzioni del piano) o gialli (problemi di risoluzione dei fuochi del piano prospettico). Quando il piano
non è valido, spostate i nodi d’angolo fino a quando il rettangolo di selezione e la griglia non diventano blu.
4 (Facoltativo) Per estrarre un piano prospettico, selezionate lo strumento crea piano o modifica piano e, tenendo premuto
Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS), trascinate un nodo del bordo lungo il rettangolo di selezione.
Potete creare tutti i piani desiderati. Per colorare, clonare o trasformare mantenendo una scala e un orientamento coerenti,
è preferibile estrarre piani aggiuntivi, invece di creare piani non correlati. Se un piano appena creato non è correttamente
allineato all’immagine, selezionate lo strumento modifica piano e spostate il nodo d’angolo per correggerlo. Le correzioni
apportate ai piani collegati sono vincolate; quando regolate un piano, tutti quelli collegati vengono modificati di
conseguenza.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 341
Guida utente
2
3
1
Estrazione di più piani per mantenerli collegati, affinché le modifiche vengano ridimensionate e orientate con una prospettiva corretta.
In caso di piani sovrapposti, tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic per passare da un piano a un
altro.
Piani sovrapposti
Consultate anche
“Avvisi del rettangolo di selezione e della griglia in Fuoco prospettico” a pagina 343
A B
C
Tenere premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e trascinare la selezione
A. Selezione originale B. Spostamento della selezione nell’immagine sorgente C. L’immagine sorgente riempie la selezione originale
Fate doppio clic sullo strumento selezione in un piano per selezionarlo interamente.
Strumento timbro Colora con il campione di un’immagine. Per fissare un punto di campionamento, tenete premuto Alt
(Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic, quindi trascinate nell’immagine per colorare con lo strumento timbro. Ogni clic
dello strumento applica di nuovo l’immagine campionata. Potete personalizzare la punta del pennello immettendo i valori
di dimensione del pennello (Diametro) e della parte centrale rigida (Durezza). Specificando l’opacità definite la misura in
cui la selezione nasconderà o lascerà vedere l’immagine sottostante. Come lo strumento timbro clone, il timbro di Fuoco
prospettico consente di specificare i metodi di fusione e l’opacità del tratto. Usate il menu Correggi per scegliere un metodo
di fusione: scegliete Disattivato per evitare che i tratti si fondano con colori, ombre e texture dei pixel circostanti, scegliete
Luminanza per fondere i tratti con la luce dei pixel circostanti o scegliete Attivato per fondere i tratti con colori, luce e ombre
dei pixel circostanti. Selezionate l’opzione Allineato per campionare i pixel in continuo senza perdere il punto di
campionamento corrente, malgrado il rilascio del pulsante del mouse. Deselezionate l’opzione Allineato per continuare a
usare i pixel campionati dal punto iniziale ogni volta che interrompete e riprendete l’operazione (consultate anche “Per usare
lo strumento timbro in Fuoco prospettico” a pagina 344 e “Per usare lo strumento timbro clone” a pagina 329).
Strumento pennello Colora con il colore selezionato sull’immagine. Fate clic sulla casella del colore per aprire il
Selettore colore di Adobe e scegliere un colore o selezionate lo strumento contagocce e fate clic nell’anteprima per
specificare un colore del pennello. Per disegnare, trascinate sull’immagine. Premete Maiusc mentre trascinate per vincolare
il tratto in modo che risulti una linea retta. Potete personalizzare la punta del pennello immettendo i valori di dimensione
del pennello (Diametro) e della parte centrale rigida (Durezza). Specificando l’opacità definite la misura in cui la selezione
nasconderà o lascerà vedere l’immagine sottostante. Per colorare con un metodo di fusione, usate il menu Correggi:
scegliete Disattivato per evitare che i tratti si fondano con colori, ombre e texture dei pixel circostanti, scegliete Luminanza
per fondere i tratti con la luce dei pixel circostanti o scegliete Attivato per fondere i tratti con colori, luce e ombre dei pixel
circostanti.
Lo strumento pennello rispetta le aree di selezione e può essere usato per disegnare una linea più spessa lungo il bordo della
selezione. Se, ad esempio, selezionate un intero piano, potete disegnare una linea lungo il perimetro del piano.
Strumento trasformazione Ridimensiona, ruota e sposta una selezione flottante tramite le maniglie del rettangolo di
selezione. Agisce in modo simile al comando Trasformazione libera su una selezione rettangolare. Potete inoltre riflettere
orizzontalmente una selezione flottante lungo l’asse verticale del piano o riflettere verticalmente una selezione flottante
lungo l’asse orizzontale. Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate una selezione flottante per
estrarne una copia. Tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e trascinate una selezione per riempirla con
un’immagine sorgente (consultate anche “Per applicare una trasformazione libera” a pagina 326).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 343
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A B C
Opzioni dello strumento trasformazione
A. Selezione originale B. Riflettete in verticale C. Riflettete in orizzontale
Strumento contagocce Seleziona un colore quando fate clic sull’immagine di anteprima. Facendo clic sulla casella del
colore, aprite il Selettore colore di Adobe.
Strumento zoom Ingrandisce l’immagine nella finestra di anteprima. Fate clic o fate clic e trascinate per ingrandire. Tenete
premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic o trascinate per ridurre la visualizzazione nella finestra di
anteprima.
Strumento mano Sposta l’immagine nella finestra di anteprima. Per spostare la vista, trascinate nella finestra.
Consultate anche
“Tasti per l’uso di Fuoco prospettico” a pagina 685
Giallo Indica un piano non valido. Non è possibile risolvere tutti i punti di fuoco del piano. Nonostante possiate estrarre
un piano perpendicolare ed effettuare modifiche su un piano non valido (giallo), i risultati non saranno correttamente
orientati.
B C
Incollare un elemento in Fuoco prospettico
A. Pattern copiato da un documento separato B. Immagine con una selezione per vincolare i risultati C. Pattern copiato spostato su un piano
1 Copiate un elemento negli Appunti. L’elemento può essere copiato anche da un diverso documento di Photoshop. È
possibile incollare soltanto elementi raster e non vettoriali.
Nota: se copiate del testo, selezionate tutto il livello di testo e copiatelo negli Appunti. In Fuoco prospettico, verrà incollata una
versione rasterizzata del testo.
1 Aprite un’immagine contente piani prospettici in Fuoco prospettico, quindi selezionate lo strumento timbro .
2 In Opzioni strumento, impostate le opzioni di diametro, durezza e opacità del pennello:
3 Scegliete un metodo di correzione:
• Per colorare senza fusione con colori, luce e ombre dei pixel circostanti, scegliete Disattivato.
• Per colorare fondendo i tratti con la luce dei pixel circostanti, senza alterare però il colore dei pixel campionati, scegliete
Luminanza.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 345
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• Per colorare mantenendo la texture dell’immagine campionata, ma fondendo il tratto con colori, luce e ombre dei pixel
circostanti, scegliete Attivato.
4 Selezionate Allineato per campionare i pixel in continuo senza perdere il punto di campionamento corrente, malgrado
il rilascio del pulsante del mouse. Deselezionate Allineato per continuare a usare i pixel campionati dal punto iniziale ogni
volta che interrompete e riprendete l’operazione.
5 Spostate il puntatore su un piano e, tenendo premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS), fate clic per impostare il
punto di campionamento.
6 Trascinate sull’area dell’immagine da colorare.
Nella finestra di dialogo Fluidifica sono disponibili gli strumenti, le opzioni e un’immagine di anteprima per il filtro
Fluidifica. Per visualizzare la finestra di dialogo, scegliete Filtro > Fluidifica.
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A B C
Strumenti di distorsione
Diversi strumenti nella finestra Fluidifica consentono di distorcere l’area pennello mentre trascinate o tenete premuto il
pulsante del mouse. La distorsione è più evidente al centro dell’area pennello e l’effetto risulta intensificato se tenete premuto
il pulsante del mouse o se trascinate più volte sopra l’area.
Strumento altera avanti Spinge i pixel in avanti mentre trascinate.
Tenete premuto Maiusc e fate clic con gli strumenti altera, spingi a sinistra e riflessione per creare l’effetto del trascinamento
in linea retta a partire dal punto su cui avete fatto clic in precedenza.
Strumento spirale senso orario Ruota i pixel in senso orario mentre trascinate o tenete premuto il pulsante del mouse.
Per far ruotare i pixel in senso antiorario, tenete premuto il tasto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre tenete
premuto il pulsante del mouse o trascinate.
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Strumento piega Sposta i pixel verso il centro dell’area pennello mentre trascinate o tenete premuto il pulsante del
mouse.
Strumento gonfiamento Allontana i pixel dal centro dell’area pennello mentre trascinate o tenete premuto il pulsante
del mouse.
Strumento spingi a sinistra Sposta i pixel a sinistra quando trascinate lo strumento verso l’alto; li sposta a destra
quando trascinate verso il basso. Potete inoltre trascinare in senso orario intorno all’oggetto per aumentarne le dimensioni
o in senso antiorario per ridurle. Per spingere i pixel a destra trascinando verso l’alto (o a sinistra trascinando verso il basso),
tenete premuto il tasto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre trascinate.
Strumento riflessione Copia i pixel nell’area pennello. Trascinate per riflettere l’area perpendicolarmente rispetto alla
direzione del tratto (a sinistra del tratto). Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate per riflettere
l’area nella direzione opposta al tratto (ad esempio l’area soprastante un tratto verso il basso). In genere si ottengono risultati
migliori se si tiene premuto Alt o Opzione e si trascina dopo aver fissato l’area da riflettere. Usate tratti sovrapposti per
creare effetti simili a quelli di una riflessione nell’acqua.
Strumento turbolenza Deforma i pixel in modo uniforme. Può essere usato per creare effetti come fuoco, nuvole, onde
e così via.
Pressione pennello Imposta la velocità di distorsione quando trascinate uno strumento nell’anteprima. Con una minore
pressione del pennello l’esecuzione delle modifiche risulta più lenta, ed è quindi più facile interrompere al momento giusto.
Velocità pennello Imposta la velocità di distorsione quando tenete lo strumento selezionato (ad esempio, lo strumento
spirale) fermo su un oggetto nell’anteprima. Maggiore è il valore, maggiore sarà la velocità di distorsione.
Densità pennello Controlla il comportamento della punta estrema del pennello. Un effetto è più deciso al centro del
pennello e più lieve all’estremità.
Variazione turbolenza Controlla il grado di deformazione dei pixel operato dallo strumento turbolenza.
Metodo di ricostruzione Si applica allo strumento ricostruisci e determina il metodo di ricostruzione di un’area
dell’anteprima.
Pressione stilo (Photoshop) Rileva la pressione esercitata su una tavoletta grafica (opzione disponibile solo se usate una
tavoletta grafica). Se l’opzione è selezionata, la pressione del pennello per gli strumenti è calcolata moltiplicando la pressione
dello stilo per il valore di Pressione pennello.
Consultate anche
“Ricostruire le distorsioni” a pagina 349
1 Selezionate il livello da distorcere. Per agire solo su una parte del livello corrente, selezionate l’area desiderata.
2 Scegliete Filtro > Fluidifica.
3 Fissate le aree dell’immagine che non volete alterare.
4 Scegliete uno qualsiasi degli strumenti fluidifica per distorcere l’anteprima. Trascinate nell’immagine per distorcerla.
5 Dopo avere distorto l’anteprima, potete usare lo strumento ricostruisci o altri comandi per ripristinare totalmente
o in parte le modifiche o per modificare nuovamente l’immagine.
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Consultate anche
“Per fondere gli effetti” a pagina 461
Per scegliere il comportamento delle aree fisse o mascherate dell’anteprima, potete usare i menu a comparsa delle icone
nell’area Opzioni maschera della finestra di dialogo Fluidifica.
Usare lo strumento fissa Selezionate lo strumento fissa e trascinate sull’area da proteggere. Fate clic tenendo premuto
Maiusc per fissare in linea retta tra il punto corrente e quello del precedente clic.
Usare una selezione, maschera o canale di trasparenza Dal menu a comparsa di una delle cinque opzioni dell’area Opzioni
maschera della finestra, scegliete Selezione, Maschera di livello, Trasparenza o Maschera veloce.
Fissare tutte le aree rilasciate Fate clic su Maschera tutto nell’area Opzioni maschera della finestra di dialogo.
Invertire le aree rilasciate e fisse Fate clic su Inverti tutto nell’area Opzioni maschera della finestra di dialogo.
Mostrare o nascondere le aree fisse Selezionate o deselezionate Mostra maschera in Opzioni di visualizzazione nella
finestra di dialogo.
Cambiare il colore delle aree fisse Scegliete un colore dal menu a comparsa Colore maschera in Opzioni di visualizzazione
nella finestra di dialogo.
• Per rilasciare le aree, nella sezione Opzioni maschera della finestra di dialogo, fate clic su Nessuna.
• Per invertire le aree fisse e rilasciate, fate clic su Inverti tutto nell’area Opzioni maschera della finestra di dialogo. Se per
definire un’area fissa avete usato una selezione, una trasparenza o un canale alfa, il nome di tale canale nel menu Canale
viene modificato in Personale.
Ricostruire le distorsioni
Dopo aver distorto l’anteprima, potete usare una vasta gamma di comandi e metodi di ricostruzione per annullare le
modifiche o ripristinarle in altri modi. Potete applicare le ricostruzioni in due modi. Potete applicare una ricostruzione
all’intera immagine, arrotondando la distorsione nelle aree non fisse o applicarla a specifiche aree con lo strumento
ricostruisci. Potete usare lo strumento fissa per impedire la ricostruzione delle aree distorte.
A B
C D
Ricostruzione basata sulle distorsioni nelle aree fisse.
A. Immagine originale B. Distorta con aree fisse C. Ricostruita con il metodo Rigido (pulsante) D. Rilasciata, con i bordi ricostruiti con il
metodo Liscio (strumento)
Metodi di ricostruzione
Potete scegliere uno dei seguenti metodi di ricostruzione:
Rigido Mantiene gli angoli retti nella griglia dei pixel (come mostrato dalla trama) lungo i bordi tra le aree fisse e non fisse;
ciò può creare discontinuità vicino ai bordi. In questo modo si ripristinano le aree non fisse rendendole molto simili al loro
aspetto originale (per ripristinare l’aspetto originale, usate il metodo di ricostruzione Ripristina).
Duro Simula un debole campo magnetico. Lungo i bordi tra le aree fisse e non fisse, le distorsioni delle aree non fisse
proseguono nelle aree fisse. Con l’aumentare della distanza dalle aree fisse, le distorsioni diminuiscono.
Liscio Propaga le distorsioni delle aree fisse in tutte le aree non fisse, con distorsioni continue.
Sciolto Per effetti simili a Liscio, ma con una continuità ancora maggiore delle distorsioni tra le aree fisse e non fisse.
• Per aggiungere una trama, selezionate Mostra trama in Opzioni di visualizzazione nella finestra di dialogo e impostate
Dimensione trama, Colore trama e Colore maschera.
• Per visualizzare una trama, selezionate Mostra trama. Se avete selezionato Mostra trama, potete visualizzare o
nascondere l’anteprima. Selezionate Mostra immagine in Opzioni di visualizzazione nella finestra di dialogo per vedere
l’anteprima; deselezionate Mostra immagine per vedere solo la trama.
• Per salvare una trama di distorsione, dopo avere distorto l’anteprima, fate clic su Salva trama. Specificate il nome e la
posizione del file della trama e fate clic su Salva.
• Per applicare una trama di distorsione, fate clic su Carica trama, selezionate il file della trama da applicare e fate clic su
Apri. Se l’immagine e la trama hanno dimensioni diverse, la trama viene ridimensionata per adattarsi all’immagine.
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Importante: viene distorto solo il livello attivo, anche se sono visualizzati altri livelli.
Visualizzare lo sfondo Selezionate Mostra sfondo, quindi scegliete l’opzione appropriata dal menu a comparsa. Se scegliete
Tutti i livelli, le modifiche effettuate al livello corrente non incidono sul livello sfondo. Specificate un’opacità di
sovrapposizione per modificare la fusione tra il livello di destinazione e lo sfondo. Il metodo selezionato determina la
combinazione tra livello di destinazione e sfondo nell’anteprima. Scegliete un’opzione dal menu a comparsa Metodo.
Nascondere lo sfondo In Opzioni di visualizzazione, deselezionate Mostra sfondo.
Nota: Photomerge converte le immagini a 16 e 32 bit per canale in immagini a 8 bit per canale.
Per aprire le composizioni Photomerge, scegliete File > Automatizza > Photomerge, quindi fate clic su Apri composizione.
Scegliete la composizione da aprire.
Tenete la macchina fotografica sempre alla stessa altezza Sono tollerate rotazioni lievi, ma un’alterazione di più gradi può
causare errori nella ricomposizione del panorama. L’uso di un treppiedi con supporto girevole consente di mantenere lo
stesso punto di osservazione e lo stesso allineamento.
Quando scattate la foto di un panorama da un punto di osservazione elevato, evitate l’errore comune di usare l’orizzonte
come punto di riferimento. Questo produce un visibile effetto di rotazione tra le immagini. L’uso di un treppiedi consente
di mantenere la macchina fotografica alla stessa altezza.
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Non cambiate posizione Cercate di non spostarvi durante lo scatto di una serie di foto, in modo da riprenderle dallo stesso
punto di osservazione. Usate il mirino ottico e tenete la macchina fotografica vicina all’occhio per mantenere fisso il punto
di osservazione. In alternativa, usate un treppiedi per tenere la fotocamera nella stessa posizione.
Evitate di usare obiettivi che distorcono l’immagine Gli obiettivi che producono una notevole distorsione, ad esempio il
grand’angolo, possono interferire con Photomerge.
Mantenete la stessa esposizione Evitate di usare il flash solo per alcune delle foto; usatelo per tutte, o per nessuna. L’opzione
di Fusione avanzata di Photomerge consente di correggere esposizioni diverse, ma differenze troppo accentuate possono
rendere difficile l’allineamento. Alcune fotocamere digitali cambiano automaticamente le proprie impostazioni di
esposizione durante lo scatto; controllate queste impostazioni in modo da ottenere immagini con la stessa esposizione.
A B
Spostarsi nella finestra di dialogo Photomerge Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Trascinate un’immagine dalla scatola luminosa all’area di lavoro per aggiungerla alla composizione.
• Trascinate l’immagine dall’area di lavoro alla scatola luminosa per rimuoverla.
• Fate doppio clic su un’immagine nella scatola luminosa per aggiungerla alla composizione.
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Per sovrapporre automaticamente le parti comuni delle immagini, accertatevi che sia selezionata l’opzione Allinea
all’immagine.
Ruotare le immagini Selezionate lo strumento seleziona immagine e fate clic sull’immagine da ruotare. Selezionate lo
strumento rotazione , quindi fate clic vicino al bordo dell’immagine e trascinate con movimento rotatorio intorno al
centro dell’immagine.
2 Nella finestra di dialogo Photomerge, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Usa:
File Genera la composizione Photomerge usando file singoli.
Cartelle Usa tutte le immagini memorizzate in una cartella per creare la composizione Photomerge. I file nella cartella
vengono visualizzati nella finestra di dialogo.
File aperti Usa i file delle immagini aperti in Photoshop.
3 Fate clic su Sfoglia per individuare i file o le cartelle originali da usare per la composizione Photomerge. Per allineare
automaticamente le immagini, selezionate Prova a disporre automaticamente le immagini sorgente. Deselezionate questa
opzione per organizzarle manualmente nella scatola luminosa.
Per aggiungere più file, fate di nuovo clic su Sfoglia e individuate i file sorgente desiderati. Per rimuovere un file dall’elenco,
selezionatelo e fate clic su Rimuovi.
4 Una volta aggiunti tutti i file sorgente, fate clic su OK per creare una composizione Photomerge. I file sorgente vengono
aperti ed elaborati automaticamente. Photomerge converte le immagini a 16 e 32 bit per canale in immagini a 8 bit per
canale.
Se la composizione non può essere assemblata automaticamente, verrà visualizzato un messaggio. In tal caso, potete unire
le immagini manualmente nella finestra di Photomerge.
5 Una volta visualizzata l’immagine panorama nella finestra Photomerge, potete lavorare sui singoli file e modificare la
visualizzazione dell’area di lavoro. Per riorganizzare l’ordine delle immagini, trascinatene una nell’area di lavoro per
riposizionarla oppure riorganizzate le immagini nella scatola luminosa.
6 Se necessario, regolate il fuoco prospettico o le impostazioni di fusione della composizione.
7 Per salvare le singole immagini componenti come livelli distinti, selezionate Mantieni come livelli (utile per correggere
separatamente i colori di ciascuna immagine).
8 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su OK per creare il panorama come nuovo file di Photoshop. La composizione verrà aperta in Photoshop.
• Per salvare la composizione e riaprirla più tardi, fate clic su Salva composizione come.
Consultate anche
“Per eseguire le operazioni automatizzate con Bridge” a pagina 84
Lo strumento fuoco prospettico consente di selezionare l’immagine del fuoco prospettico, in grado di cambiare la
prospettiva della composizione. Per impostazione predefinita, l’immagine del fuoco prospettico è quella centrale (se
selezionata, è contraddistinta da un bordo blu). Ogni composizione ha una sola immagine di fuoco prospettico.
Potete elaborare l’immagine finale usando le opzioni Mappatura cilindrica e Fusione avanzata. I risultati di queste opzioni
sono visibili solo in modalità Anteprima o nell’immagine finale.
La correzione prospettica è efficace fino a un angolo di visuale di circa 120˚. Per un angolo più ampio, deselezionate
l’opzione Prospettiva.
Per modificare la prospettiva di una composizione, selezionate lo strumento fuoco prospettico e fate clic su una delle
immagini nell’area di lavoro. Notate come la prospettiva della composizione si modifichi a seconda dell’immagine
selezionata come fuoco prospettico.
Funzione avanzata Riduce la disomogeneità del colore risultante dalla composizione di immagini con livelli di esposizione
diversi. Quando quest’opzione è selezionata, i colori e le tonalità dominanti vengono estesi in un’area allargata mentre i
colori dei dettagli vengono estesi in aree circoscritte.
2 Fate clic su Anteprima. Per tornare alla modalità di modifica, fate clic su Chiudi anteprima.
355
Una nuova immagine in Photoshop è formata da un solo livello. Il numero di livelli, set di livelli ed effetti di livello che
potete aggiungere dipende dalla memoria del computer in uso.
I gruppi di livelli facilitano l’organizzazione e la gestione dei livelli e sono utili per disporre i livelli in ordine logico, snellendo
così la struttura della palette Livelli. Potete inserire gruppi nidificati all’interno di altri gruppi e inoltre usare i gruppi di
livelli per applicare attributi e maschere a più livelli contemporaneamente.
La palette Livelli
La palette Livelli elenca tutti i livelli, i gruppi e gli effetti di livello di un immagine. Potete usare questa palette per mostrare
e nascondere i livelli, crearne di nuovi e lavorare con i gruppi. Potete inoltre accedere a opzioni e comandi dal menu della
palette Livelli.
E
F
• Per aprire il menu della palette Livelli, fate clic sul triangolo nell’angolo superiore destro della palette. Questo menu
contiene comandi utili per lavorare con i livelli.
• Per modificare le dimensioni delle miniature, scegliete Opzioni palette dal menu della palette Livelli, quindi selezionate
una dimensione di miniatura.
• Per modificare il contenuto della miniatura, scegliete Opzioni palette dal menu della palette Livelli e fate clic su
Documento intero per visualizzare il contenuto dell’intero documento. Selezionate Limiti livello per limitare la miniatura
ai pixel dell’oggetto nel livello.
La disattivazione delle miniature può velocizzare il lavoro e aumentare lo spazio disponibile sul monitor.
• Per espandere e ridurre i gruppi (e i set di livelli in ImageReady), fate clic sul triangolo a sinistra della cartella di un
gruppo (consultate “Per visualizzare i livelli e i gruppi all’interno di un gruppo” a pagina 357).
Il livello di sfondo
Quando create una nuova immagine con uno sfondo bianco o colorato, l’immagine situata più in basso nella palette Livelli
è definita sfondo. Un’immagine può avere un solo sfondo. Non potete modificare l’ordine di sovrapposizione dello sfondo,
i relativi metodi di fusione né l’opacità; potete invece convertire uno sfondo in un livello normale.
Quando create una nuova immagine con contenuto trasparente, questa non ha alcun livello di sfondo. Il livello più in basso
non è vincolato come il livello di sfondo: potete quindi spostarlo ovunque nella palette Livelli e modificarne l’opacità e il
metodo di fusione.
Nota: non potete creare uno sfondo assegnando a un livello normale il nome Sfondo; dovete usare il comando Sfondo da livello.
Usa livello precedente per creare maschera di ritaglio Questa opzione non è disponibile per i gruppi (consultate “Per
creare una maschera di ritaglio” a pagina 391).
Colore Assegna un colore al livello o al gruppo nella palette Livelli.
Metodo Specifica un metodo di fusione per il livello o il gruppo (consultate “I metodi di fusione” a pagina 368).
(Photoshop) Riempi col colore neutro [Metodo] Riempie il livello con un colore neutro predefinito.
Per creare un nuovo livello con gli stessi effetti di un livello esistente
1 Selezionate il livello esistente nella palette Livelli.
2 Trascinate il livello sul pulsante Nuovo livello sul fondo della palette Livelli. Il nuovo livello creato include tutti gli effetti
di quello esistente.
❖ Per sfumare o campionare i pixel di tutti i livelli visibili con gli strumenti sopra elencati, selezionate Campiona tutti i
livelli nella barra delle opzioni.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 358
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(Photoshop) Per visualizzare i pulsanti di unificazione, scegliete Opzioni di animazione dal menu della palette Livelli e fate
clic su un’opzione. Automatica (impostazione predefinita) visualizza i comandi di animazione quando la palette
Animazione è visibile.
Consultate anche
“Per unificare i livelli per rollover e animazioni (ImageReady)” a pagina 552
Per altre operazioni, quali spostamenti, allineamenti, trasformazioni e applicazioni di stili dalla palette Stili, potete
selezionare e lavorare contemporaneamente su più livelli.
Potete inoltre collegare i livelli. A differenza della selezione multipla di livelli, i livelli collegati rimangono tali anche quando
modificate la selezione nella palette Livelli (consultate “Per collegare e scollegare i livelli” a pagina 360).
Se non potete vedere i risultati di uno strumento o di un comando, è possibile che non sia selezionato il livello corretto.
Controllate la palette Livelli per assicurarvi di lavorare sul livello corretto.
• Selezionate un livello o un gruppo, scegliete Livello > Ordina, quindi un comando dal sottomenu. Se il livello selezionato
si trova in un gruppo di livelli, il comando viene applicato soltanto al gruppo. Se il livello selezionato non si trova in un
gruppo, il comando viene applicato all’ordine di sovrapposizione nella palette Livelli.
• Per invertire l’ordine dei livelli selezionati, scegliete Livello > Ordina > Inverti (Photoshop) o Livello > Inverti livelli
(ImageReady). Se non sono selezionati almeno due livelli, queste opzioni non sono disponibili (di colore grigio).
Nota: per definizione, il livello di sfondo è quello più in basso nell’ordine di sovrapposizione. Il comando Porta sotto porta
quindi l’elemento selezionato direttamente sopra il livello di sfondo.
Per facilitare gli spostamenti e gli allineamenti del contenuto, visualizzatene i bordi. Per i livelli e i gruppi selezionati, potete
visualizzare anche le maniglie di trasformazione da usare per ridimensionare e ruotare.
Contenuto del livello con bordi visualizzati (a sinistra) e con la modalità di trasformazione attivata (a destra)
Consultate anche
“Per selezionare più livelli nella palette Livelli” a pagina 358
2 Scegliete Livello > Allinea o Livello > Allinea livelli a selezione (Photoshop), quindi scegliete un comando dal
sottomenu. Questi comandi sono disponibili come pulsanti di allineamento nella barra delle opzioni dello strumento
sposta.
Bordi superiori Allinea il pixel superiore dei livelli selezionati al pixel più alto di tutti i livelli selezionati o al bordo
superiore della selezione.
Centri verticali Allinea il pixel verticale centrale dei livelli selezionati al pixel verticale centrale di tutti i livelli selezionati
o al centro verticale del bordo della selezione.
Bordi inferiori Allinea il pixel inferiore dei livelli selezionati al pixel più basso di tutti i livelli selezionati o al bordo
inferiore della selezione.
Bordi sinistri Allinea il pixel a sinistra dei livelli selezionati al pixel a sinistra del livello più a sinistra o al bordo di sinistra
della selezione.
Centri orizzontali Allinea il pixel centrale orizzontale dei livelli selezionati al pixel centrale orizzontale di tutti i livelli
selezionati o al centro orizzontale del bordo della selezione.
Bordi destri Allinea il pixel a destra dei livelli collegati al pixel più a destra di tutti i livelli selezionati o al bordo di destra
della selezione.
Consultate anche
“Ruotare e riflettere immagini intere” a pagina 312
“Per ridimensionare, ruotare, inclinare, distorcere, applicare la prospettiva o alterare” a pagina 325
Bloccare i livelli
Per proteggere il contenuto dei livelli, è possibile bloccarli parzialmente o interamente. Potete ad esempio bloccare un livello
completamente quando avete finito di lavorarci. Mentre potrebbe essere utile bloccare un livello parzialmente se
trasparenza e stili sono corretti, ma non ne avete ancora deciso la posizione. Quando un livello è bloccato, appare l’icona di
un lucchetto a destra del nome del livello. Se il livello è completamente bloccato, il lucchetto è pieno; se il livello è
parzialmente bloccato, è vuoto.
Nota: per i livelli di testo, Blocca trasparenza e Blocca immagine sono selezionati per impostazione predefinita e non possono
essere disattivati.
Gestire i livelli
Per rinominare un livello o un gruppo
Quando aggiungete i livelli a un’immagine, è utile assegnare loro dei nomi che ne riflettano il contenuto. I nomi descrittivi
facilitano infatti l’individuazione dei livelli nella palette.
❖ Selezionate i livelli da rasterizzare, quindi scegliete Livello > Rasterizza e infine un’opzione del sottomenu:
Testo Rasterizza il testo su un livello di testo. Non rasterizza altri dati vettoriali del livello.
Riempi contenuto Rasterizza il riempimento del livello di forma, lasciando intatta la maschera vettoriale.
Maschera vettoriale Rasterizza la maschera vettoriale di un livello di forma, trasformandola in una maschera di livello.
Tutti i livelli Rasterizza tutti i livelli che contengono dati vettoriali e generati.
Nota: per rasterizzare livelli collegati, selezionate un livello collegato, scegliete Livello > Seleziona livelli collegati, quindi
rasterizzate i livelli selezionati.
Esportare i livelli
In Photoshop, potete esportare tutti i livelli o solo quelli visibili in un file a parte. Scegliete File > Script > Esporta livelli in
file.
In ImageReady, potete esportare alcuni o tutti i livelli di un documento come file. Potete esportare i livelli in formato
Photoshop (PSD), GIF, JPEG, PNG 8, PNG 24, WBMP o SWF (consultate “Per esportare i livelli come file in ImageReady”
a pagina 607).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 366
Guida utente
Potete controllare le informazioni sulla dimensione del file in fondo alla finestra del programma. Per ulteriori informazioni,
consultate “Per visualizzare le informazioni sul file nella finestra documento” a pagina 29.
Oltre a unire i livelli, potete applicarli in modo da unire il contenuto di più livelli in un livello di destinazione, mantenendo
intatti gli altri livelli. Il livello selezionato viene di solito applicato al livello sottostante.
Nota: una volta salvato un documento unito, non potrete più tornare allo stato originale non unito. I livelli vengono infatti uniti
in modo definitivo.
Consultate anche
“Maschere di ritaglio” a pagina 391
Nota: la conversione dell’immagine tra alcuni metodi di colore comporta l’unione del file. Per poter modificare in futuro
l’immagine originale, salvate una copia del file con tutti i livelli prima di eseguirne la conversione.
Nota: non potete modificare l’opacità di un livello di sfondo o di un livello bloccato. Potete tuttavia convertire un livello di sfondo
in un livello normale, che invece supporta la trasparenza (consultate “Per convertire uno sfondo in un livello” a pagina 356).
I metodi di fusione
Il metodo di fusione di un livello determina il modo in cui i relativi pixel si fondono con i pixel sottostanti. Potete creare
diversi effetti speciali usando i metodi di fusione.
Per impostazione predefinita, il metodo di fusione di un gruppo è Attraversa: il gruppo è quindi privo di proprietà di
fusione indipendenti. Se selezionate un diverso metodo di fusione per un gruppo, modificate di fatto l’ordine di
composizione dell’immagine. Vengono per primi composti tutti i livelli appartenenti al gruppo. Il gruppo composto viene
poi trattato come singola immagine e unito al resto dell’immagine secondo il metodo di fusione scelto. Pertanto, se
assegnate al gruppo un metodo di fusione diverso da Attraversa, non verrà applicato ai livelli esterni al gruppo nessuno dei
livelli di regolazione o metodi di fusione definiti nel gruppo.
Nota: non esiste alcun metodo di fusione Cancella per i livelli. Inoltre, i metodi Colore scherma, Colore brucia, Scurisci,
Schiarisci, Differenza ed Esclusione non sono disponibili per le immagini Lab.
Consultate anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 438
Quando create un effetto foratura, dovete decidere il livello che crea la forma della foratura, quali livelli verranno forati e
quali livelli verranno rivelati. Se desiderate rivelare un livello diverso dallo sfondo, potete posizionare i livelli da usare in un
gruppo o in una maschera di ritaglio.
2 Nell’area Fusione avanzata della finestra di dialogo Stile livello, deselezionate i canali da non includere quando viene fuso
il livello.
Potete anche applicare il metodo di fusione di un livello agli effetti di livello che modificano i pixel opachi, quali Bagliore
interno o Sovrapposizione colore, senza alterare gli effetti di livello che modificano solo i pixel trasparenti, quali Bagliore
esterno o Ombra esterna.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 370
Guida utente
B C
Opzioni di fusione avanzate
A. Livelli del logo e del tratto con il proprio metodo di fusione B. Opzione Fondi effetti interni come gruppo selezionata C. Opzione Fondi
livelli ritagliati come gruppo selezionata
• Selezionate Livello forme trasparenza, per limitare gli effetti e le forature alle aree opache del livello. Deselezionate questa
opzione (selezionata per impostazione predefinita) per applicare questi effetti a tutto il livello.
• Selezionate Effetti nascosti da maschera di livello per limitare gli effetti di livello all’area definita dalla maschera di livello.
• Selezionate Effetti nascosti da maschera vettoriale per limitare gli effetti di livello all’area definita dalla maschera
vettoriale.
4 Fate clic su OK.
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1 Fate doppio clic sulla miniatura di un livello, scegliete Livello > Stile livello > Opzioni di fusione o Opzioni di fusione dal
pulsante Aggiungi uno stile di livello nella palette Livelli.
Nota: per visualizzare le opzioni di fusione per un livello di testo, scegliete Livello > Stile livello > Opzioni di fusione o Opzioni
di fusione dal pulsante Aggiungi uno stile di livello sul fondo della palette Livelli.
2 Nell’area Fusione avanzata della finestra di dialogo Stile livello, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Fondi se.
• Scegliete Grigio, per specificare un intervallo di fusione per tutti i canali.
• Selezionate un colore di canale (quale rosso, verde o blu per un’immagine RGB), per specificare la fusione in quel canale.
3 Usate i cursori Questo livello e Livello sottostante per impostare l’intervallo di luminosità dei pixel fusi, secondo una
scala da 0 (nero) a 255 (bianco). Trascinate il cursore del bianco per impostare il valore massimo dell’intervallo. Trascinate
il cursore del nero per impostare il valore minimo dell’intervallo.
Per definire un intervallo di pixel parzialmente fusi, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate una
metà del triangolo del cursore. I due valori che appaiono sopra il cursore diviso indicano gli estremi dell’intervallo di
fusione parziale.
• Usate i cursori Questo livello per specificare l’intervallo di pixel del livello attivo che saranno fusi e appariranno
nell’immagine finale. Ad esempio, se trascinate il cursore del bianco sul valore 235, i pixel con valori di luminosità
maggiori di 235 non saranno fusi e verranno pertanto esclusi dall’immagine finale.
• Usate i cursori Livello sottostante per specificare l’intervallo di pixel dei livelli sottostanti visibili che saranno fusi
nell’immagine finale. I pixel fusi sono combinati con i pixel del livello attivo per produrre pixel compositi; i pixel non fusi
appaiono sotto le aree del livello attivo sovrastante. Ad esempio, se trascinate il cursore del nero su 19, i pixel con valori
di luminosità minori di 19 non saranno fusi e appariranno sotto il livello attivo nell’immagine finale.
Gli effetti applicati a un livello diventano parte dello stile personale del livello. Un livello a cui è stato applicato uno stile è
identificato dall’icona a destra del suo nome, nella palette Livelli. Potete espandere lo stile nella palette Livelli per
visualizzare tutti gli effetti che lo compongono e modificarlo cambiando gli effetti.
Quando salvate uno stile personale, questo diventa uno stile predefinito. Gli stili predefiniti appaiono nella palette Stili e
per applicarli è sufficiente un clic del mouse. Photoshop e ImageReady offrono diversi stili predefiniti destinati a una vasta
gamma di usi.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 372
Guida utente
Nota: non potete applicare effetti e stili di livello a uno sfondo, a un livello bloccato o a un gruppo.
Gli stili di livello forniti con Photoshop e ImageReady sono raggruppati in librerie in base alla funzione. Ad esempio, una
libreria contiene gli stili per creare i pulsanti Web, mentre un’altra contiene quelli per il testo.
• Scegliete Livello > Stile livello > Opzioni di fusione e fate clic sulla parola Stili nella finestra di dialogo Stile livello (prima
voce dell’elenco a sinistra della finestra). Fate clic sullo stile da applicare, quindi su OK.
• Con uno strumento forma o penna in modalità livelli di forma, selezionate uno stile dalla palette a comparsa nella barra
delle opzioni prima di disegnare la forma.
Consultate anche
“Per caricare una libreria di stili predefiniti” a pagina 378
Stili personali
Potete creare stili personali usando uno o più dei seguenti effetti:
Ombra esterna Aggiunge un’ombra al di fuori dei bordi del contenuto del livello.
Ombra interna Aggiunge un’ombra entro i bordi del contenuto del livello, conferendo al livello un aspetto rientrato.
Bagliore esterno e Bagliore interno Aggiungono bagliori che si diffondono dai bordi verso l’esterno o l’interno del
contenuto del livello.
Smusso ed effetto rilievo Aggiunge diverse combinazioni di luci e ombre a un livello.
Sovrapposizione colore, sfumatura e pattern Riempie il contenuto del livello con un colore, una sfumatura o un pattern.
Traccia Traccia il contorno di un oggetto nel livello corrente usando un colore, una sfumatura o un pattern. Questo effetto
è particolarmente utile nelle forme a bordi ben delineati, come il testo.
❖ Scegliete Livello> Stile livello> Nascondi tutti gli effetti o Mostra tutti gli effetti.
Finestra di dialogo Stile livello. Fate clic su una casella di controllo per applicare le impostazioni predefinite senza visualizzare le opzioni
dell’effetto.
Potete modificare più effetti senza chiudere la finestra di dialogo Stile livello. Selezionate un effetto nella parte sinistra della
finestra di dialogo per visualizzarne le opzioni.
Colore Specifica il colore di un’ombra, di un bagliore o di una luce. Potete fare clic sulla casella del colore e selezionare un
colore.
Contorno Con i bagliori a tinta unita, consente di creare anelli di trasparenza. Con i bagliori con riempimento a sfumatura,
consente di creare variazioni nella ripetizione del colore e dell’opacità di sfumatura. Con lo smusso e l’effetto rilievo,
consente di modellare i rilievi e le concavità ombreggiati per la creazione dei rilievi. Con le ombre, consente di specificare
la dissolvenza. Per ulteriori informazioni, consultate “Modificare gli effetti di livello con contorni” a pagina 376.
Distanza Specifica la distanza di spostamento per l’effetto di ombra o finitura lucida. In Photoshop, potete trascinare la
selezione nella finestra di documento per regolare la distanza di spostamento.
Profondità Specifica la profondità dell’effetto rilievo. Specifica inoltre la profondità di un pattern.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 375
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Angolo globale Attiva l’illuminazione globale per l’effetto. L’illuminazione globale applica lo stesso angolo a tutti gli effetti
con l’opzione Angolo globale selezionata, creando l’effetto di una singola sorgente di luce per l’intera immagine.
Deselezionate Angolo globale per assegnare un angolo locale agli effetti Ombra esterna, Ombra interna e Rilievo.
Contorno superficie Crea un aspetto lucido e simile al metallo ed è applicato dopo l’ombreggiatura di uno smusso o di un
rilievo.
Sfumatura Specifica la sfumatura di un effetto di livello. In Photoshop, fate clic sulla sfumatura per visualizzare l’Editore
sfumatura, o fate clic sulla freccia capovolta e scegliete una sfumatura dalla palette a comparsa. In Photoshop, potete
modificare una sfumatura o crearne una nuova usando l’Editore sfumatura. In ImageReady, fate clic sulla freccia capovolta
accanto al campione di sfumatura e selezionate una sfumatura dall’elenco o un tipo di sfumatura dall’elenco a comparsa.
Potete modificare il colore o l’opacità nel pannello Sovrapponi sfumatura con le stesse modalità dell’Editore sfumatura. Per
alcuni effetti, potete specificare opzioni di sfumatura aggiuntive. Inverti inverte l’orientamento della sfumatura; Allinea con
livello usa il rettangolo di selezione di un livello per calcolare il riempimento della sfumatura; Scala ridimensiona
l’applicazione della sfumatura. Potete anche spostare il centro della sfumatura facendo clic e trascinandolo nella finestra
dell’immagine. Stile specifica la forma della sfumatura.
Metodo luce o Metodo ombra Specifica il metodo di fusione dell’area di luce o di ombra di uno smusso o di un effetto
rilievo.
Variazione Varia l’applicazione di un colore o dell’opacità di sfumatura.
Livello fora ombra esterna Controlla la visibilità dell’ombra esterna in un livello semitrasparente.
Disturbo Specifica il numero di elementi casuali nell’opacità di un bagliore o di un’ombra. Immettete un valore o trascinate
il cursore.
Opacità Imposta l’opacità di un effetto di livello. Immettete un valore o trascinate il cursore.
Pattern Specifica il pattern di un effetto di livello. In ImageReady, fate clic sulla freccia capovolta accanto al campione e
selezionate un pattern dall’elenco. In Photoshop, fate clic sulla palette a comparsa e selezionate un pattern. Fate clic sul
pulsante per creare un nuovo pattern predefinito basato sulle impostazioni correnti. Se Collega a livello è selezionato,
fate clic su Allinea origine per allineare l’origine del pattern a quella del documento; se è deselezionato, fate clic su Allinea
origine per allineare l’origine all’angolo superiore sinistro. Selezionate Collega a livello per spostare il pattern insieme al
livello. Trascinate il cursore Scala o immettete un valore per specificare le dimensioni del pattern. Trascinate un pattern per
posizionarlo nel livello; potete ripristinare la posizione originale con il pulsante Allinea origine. L’opzione Pattern non è
disponibile se non è stato caricato alcun pattern.
Posizione Specifica la posizione di un effetto traccia come esterna, interna o centrale.
Attenuazione Sfoca le aree interessate dall’ombreggiatura, per ridurre gli effetti indesiderati.
Sorgente Specifica la sorgente per un bagliore interno. Centro applica un bagliore emesso dalla parte centrale del
contenuto del livello; Bordo applica un bagliore emesso dai bordi interni.
Estensione Espande i margini dell’alone prima di applicare la sfocatura.
Stile Specifica lo stile dello smusso: Smusso interno crea uno smusso lungo i bordi interni del contenuto del livello; Smusso
esterno crea uno smusso lungo i bordi esterni del contenuto del livello; Effetto rilievo simula un effetto rilievo sul contenuto
del livello rispetto ai livelli sottostanti; Effetto rilievo cuscino simula i bordi del contenuto del livello sui livelli sottostanti;
Rilievo traccia limita l’effetto rilievo ai margini di un effetto traccia applicato al livello (l’effetto Rilievo traccia non sarà
visibile se non si applica alcuna traccia al livello).
Tecnica Applica una tecnica. Per lo smusso e l’effetto rilievo, Arrotonda sfoca leggermente i bordi di un alone ed è utile per
tutti i tipi di alone, sia con bordi sfumati che ben delineati. A dimensioni maggiori, questa tecnica altera i particolari.
Scalpello deciso usa una tecnica di misurazione della distanza ed è utile in particolare per gli aloni con bordi ben delineati,
risultanti da forme a cui è stato applicato un anti-alias, ad esempio il testo. È indicata per mantenere inalterati i particolari
più precisi. Scalpello leggero usa una tecnica di misurazione della distanza modificata e, sebbene non così precisa come la
tecnica Scalpello deciso, può essere utile per una più ampia serie di aloni. È indicata per mantenere inalterati la maggior
parte dei particolari. Per i bagliori, Più tenue applica una sfocatura ed è utile per tutti i tipi di alone, sia con bordi sfumati
ADOBE PHOTOSHOP CS2 376
Guida utente
che ben delineati. A dimensioni maggiori, questa tecnica altera i particolari più precisi. Preciso usa una tecnica di
misurazione della distanza per creare un bagliore ed è utile per gli aloni a bordi ben delineati risultanti da forme
geometriche a cui è stato applicato un anti-alias, ad esempio il testo. È più indicata della tecnica Più tenue per mantenere
inalterati i particolari.
Texture Applica una texture. Usate Scala, per modificare le dimensioni della texture. Selezionate Collega a livello, per
spostare la texture insieme al livello. Inverti inverte la texture. Profondità varia il grado e la direzione (verso l’alto o il basso)
dell’applicazione della texture. Se Collega a livello è deselezionato, fate clic su Allinea origine per allineare l’origine dei
pattern a quella del documento; se è selezionato, fate clic su Allinea origine per allineare l’origine all’angolo superiore
sinistro. Trascinate la texture per posizionarla nel livello.
Potete selezionare, reimpostare, eliminare o modificare l’anteprima dei contorni nella relativa palette a comparsa e in
Gestione predefiniti.
A B
Particolare della finestra di dialogo Stile livello per l’effetto Ombra esterna
A. Fate clic per visualizzare la finestra di dialogo Editor contorno B. Fate clic per visualizzare la palette a comparsa.
❖ Per impostare un angolo d’illuminazione globale per tutti i livelli, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete Livello > Stile livello > Luce globale. Nella finestra di dialogo Luce globale, digitate un valore o trascinate il
raggio dell’angolo per impostare le opzioni Angolo e Altitudine e fate clic su OK.
• Nella finestra di dialogo Stile livello, selezionate Usa luce globale per Ombra esterna, Ombra interna o Smusso. Per
Angolo, immettete un valore o trascinate il cursore e fate clic su OK.
Il nuovo angolo d’illuminazione verrà usato come angolo predefinito da tutti gli effetti di livello che usano l’angolo
d’illuminazione globale.
• (Photoshop) Con uno strumento forma o penna, fate clic sulla miniatura dello stile di livello nella barra delle opzioni.
Scegliete Salva stili dal menu a comparsa della palette.
2 Scegliete una posizione per la libreria degli stili, immettete un nome di file e fate clic su Salva.
Potete salvare la libreria ovunque. Se inserite il file della libreria nella cartella Predefiniti/Stili della cartella di Photoshop, al
riavvio dell’applicazione il nome della libreria verrà visualizzato in fondo al menu della palette Stili.
Nota: potete anche usare Gestione predefiniti per rinominare, eliminare e salvare librerie di stili predefiniti.
Nota: i livelli creati con questa operazione potrebbero produrre un risultato che non corrisponde esattamente alla versione con
gli stili di livello. In Photoshop, potrebbe apparire un messaggio di avviso durante la creazione di questi nuovi livelli.
1 Nella palette Livelli, selezionate il livello che contiene lo stile di livello da convertire.
2 Scegliete Livello > Stile livello > Crea livello.
Potrete modificare i nuovi livelli e cambiarne l’ordine di sovrapposizione come per i normali livelli. Alcuni effetti, quali
Bagliore interno, verranno convertiti in livelli all’interno di una maschera di ritaglio.
Potete anche trascinare uno stile di livello sul pulsante Nuovo livello in fondo alla palette Livelli per generare un nuovo
livello partendo da uno esistente.
I livelli di riempimento consentono di riempire un livello con una tinta unita, una sfumatura o un pattern. Diversamente
da quelli di regolazione, i livelli di riempimento non influiscono sui livelli sottostanti.
• Modifiche non distruttive. Potete provare impostazioni diverse e modificare nuovamente il livello di regolazione in
qualsiasi momento. Potete inoltre ridurre l’effetto delle regolazioni, diminuendo l’opacità del livello di regolazione.
• Perdita ridotta di dati delle immagini combinando più regolazioni. A ogni regolazione diretta dei valori dei pixel, alcuni
dati dell’immagine vanno perduti. Potete utilizzare quindi più livelli di regolazione ed effettuare piccole regolazioni;
Photoshop combina tutte le regolazioni prima di applicarle all’immagine.
• Modifiche selettive. Per applicare una regolazione a una parte dell’immagine, potete pitturare sulla maschera
dell’immagine del livello di regolazione. Successivamente potete controllare quali parti dell’immagine sono state regolate,
ADOBE PHOTOSHOP CS2 380
Guida utente
modificando nuovamente la maschera del livello. Potete modificare la regolazione pitturando sulla maschera con diversi
toni di grigio.
• Possibilità di applicare regolazioni a più immagini. Copiando e incollando i livelli di regolazione in un’altra immagine,
potete applicare le medesime regolazioni di colore e tonalità.
I livelli di regolazione aumentano le dimensioni del file dell’immagine, ma non più di quanto avviene con gli altri livelli. Se
lavorate con molti livelli, potrebbe essere utile ridurre le dimensioni del file unendo i livelli di regolazione ai livelli che
contengono pixel. I livelli di regolazione hanno numerose caratteristiche in comune con gli altri livelli. Potete regolare
l’opacità e il metodo di fusione, raggrupparli e applicare la regolazione a livelli specifici. Potete renderli visibili e nasconderli,
per applicarne l’effetto o per visualizzare l’anteprima dell’effetto.
Originale (a sinistra): livello di regolazione applicato solo alla casetta (al centro), che rivela i particolari della casetta; e livello di regolazione
applicato all’intera immagine (a destra), che schiarisce gli oggetti e conferisce un effetto pixel alle nuvole
Il livello di regolazione influisce su tutti i livelli sottostanti. Ciò vi consente di correggere più livelli con una sola regolazione
anziché applicarla separatamente a ciascun livello.
Nota: i livelli di regolazione possono essere applicati e modificati solo in Photoshop; è comunque possibile visualizzarli in
ImageReady.
Per limitare gli effetti di un livello di regolazione a un gruppo di livelli, create una maschera di ritaglio contenente tali livelli.
Potete inserire i livelli di regolazione alla base della maschera di ritaglio o al suo interno. La regolazione avrà effetto solo
sui livelli interni al gruppo. In alternativa, potete creare un set di livelli e impostarne il metodo di fusione su un valore diverso
da Attraversa.
A
B
C
D
• Scegliete Livello > Nuovo livello di riempimento, quindi scegliete un’opzione dal sottomenu. Assegnate un nome al
livello, impostate le altre opzioni e fate clic su OK.
• Scegliete Livello > Nuovo livello di regolazione, quindi fate clic su un’opzione del sottomenu. Assegnate un nome al
livello, impostate le altre opzioni e fate clic su OK.
Nota: per limitare gli effetti del livello di regolazione o riempimento a un’area selezionata, eseguite una selezione, create un
tracciato chiuso e selezionatelo o selezionatene uno esistente. Se usate una selezione, il livello di regolazione o riempimento
creato viene limitato da una maschera di livello. Se usate un tracciato, il livello di regolazione o riempimento creato viene
limitato da una maschera vettoriale.
Sfumatura Fate clic sulla sfumatura per visualizzare l’Editore sfumatura, o fate clic sulla freccia capovolta e scegliete una
sfumatura dalla palette a comparsa. Se necessario, impostate opzioni aggiuntive. Stile specifica la forma della sfumatura.
Angolo specifica l’angolazione con la quale viene applicata la sfumatura. Scala modifica la dimensione della sfumatura.
Inverti rovescia l’orientamento della sfumatura. Dithering riduce le striature applicando il dithering alla sfumatura.
Allinea con livello usa il rettangolo di selezione di un livello per calcolare il riempimento della sfumatura. Potete spostare
il centro della sfumatura trascinandolo nella finestra dell’immagine.
Pattern Fate clic sul pattern e sceglietene uno dalla palette a comparsa. Per ridimensionare il pattern, fate clic su Scala e
immettete un valore o trascinate il cursore. Fate clic su Allinea origine per allineare l’origine del pattern a quella
del documento. Selezionate Collega a livello per spostare il pattern insieme al livello. Quando Collega a livello è selezionato,
potete posizionare il pattern trascinandolo nell’immagine mentre la finestra Riempimento pattern è aperta.
Livelli Consente di specificare i valori per luci, ombre e mezzitoni.
Curve Consente di regolare i valori di intensità dei pixel, da 0 a 255, mantenendo un massimo di altri 15 valori costanti.
Bilanciamento colore Per aumentare un colore nell’immagine, trascinate un cursore verso quel colore; per diminuirlo,
allontanatelo da esso.
Luminosità/contrasto Consente di specificare i valori di Luminosità e Contrasto.
Filtro fotografico Regola il colore simulando l’effetto di un filtro montato sull’obiettivo di una fotocamera.
Posterizza Consente di specificare il numero di livelli di tonalità per ogni canale di colore.
Potete anche modificare la maschera di un livello di regolazione o riempimento per controllare l’effetto del livello
sull’immagine. Per impostazione predefinita, tutte le aree di un livello di regolazione o riempimento sono “senza maschera”
e risultano pertanto visibili (consultate “Maschere di livello” a pagina 387).
I livelli di regolazione e riempimento la cui maschera contiene solo valori bianchi non aumentano di molto le dimensioni
del file; non è quindi necessario unirli per risparmiare spazio su disco.
Oggetti avanzati
Oggetti avanzati
Gli oggetti avanzati sono contenitori in cui potete inserire dati di immagini raster o vettoriali, ad esempio da un altro file
di Photoshop o Adobe Illustrator. I dati inseriti mantengono tutte le caratteristiche originali e rimangono totalmente
modificabili. Per creare un oggetto avanzato in Photoshop potete convertire uno o più livelli. Inoltre potete incollare o
inserire i dati in Photoshop da Illustrator. Gli oggetti avanzati consentono di ridimensionare, ruotare e alterare i livelli in
Photoshop senza distruggerli.
Quando un oggetto avanzato memorizza i dati sorgente all’interno di un documento di Photoshop, potete lavorare sui dati
compositi dell’immagine. Se volete modificare il documento (ad esempio ridimensionarlo), Photoshop esegue nuovamente
il rendering dei dati compositi sulla base dei dati sorgente.
In breve, un oggetto avanzato è un file incorporato in un altro. Quando create un oggetto avanzato da uno o più livelli
selezionati, in effetti create un nuovo file (secondario) che viene incorporato nel documento originale (primario).
• Eseguire trasformazioni non distruttive. Potete ad esempio ridimensionare un livello come desiderato senza perdere i
dati dell’immagine originale.
• Mantenere i dati che Photoshop non gestisce in formato nativo, quali la grafica vettoriale complessa di Illustrator.
Photoshop trasforma automaticamente il file creando dati che è in grado di riconoscere.
• Modificare un livello per aggiornare istanze multiple dell’oggetto avanzato.
Potete applicare trasformazioni (nonostante alcune opzioni, quali Prospettiva e Distorci, non siano disponibili), stili di
livello, opacità, metodi di fusione e alterazioni. Al termine della modifica, il livello viene aggiornato con il contenuto
modificato.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 383
Guida utente
Livello normale e oggetto avanzato nella palette Livelli. L’icona nell’angolo inferiore destro della miniatura indica un oggetto avanzato.
Consultate anche
“Immagini bitmap e grafica vettoriale” a pagina 161
Consultate anche
“Per inserire un file in Photoshop” a pagina 178
Le procedure di modifica degli oggetti avanzati in Photoshop sono simili a quelle degli oggetti avanzati di GoLive e ai
Simboli e Involucri di Illustrator. Quando aggiornate e salvate il file del contenuto sorgente, le modifiche vengono applicate
a tutte le istanze dell’oggetto avanzato nel documento di Photoshop.
1 Selezionate l’oggetto avanzato nella palette Livelli ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete Livello > Oggetti avanzati > Modifica contenuto.
• Fate doppio clic sull’icona degli oggetti avanzati nella palette Livelli.
Appare una finestra di dialogo che vi ricorda di salvare eventuali modifiche apportate al file del contenuto originale.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 384
Guida utente
1 Selezionate l’oggetto avanzato dalla palette Livelli e scegliete Livello > Oggetti avanzati > Esporta contenuto. Viene
visualizzata la finestra di dialogo Salva.
2 Selezionate la posizione in cui volete esportare l’oggetto avanzato e fate clic su Salva. L’oggetto avanzato viene salvato in
formato PSB (in caso di dati raster) o PDF (per i dati vettoriali).
1 Selezionate l’oggetto avanzato e scegliete Livello > Oggetti avanzati > Sostituisci contenuto.
2 Selezionate il file da usare e fate clic su Inserisci.
3 Fate clic su OK. Il nuovo contenuto viene inserito nell’oggetto avanzato e anche gli oggetti avanzati collegati vengono
aggiornati.
Consultate anche
“Inserire i file” a pagina 178
❖ Selezionate l’oggetto avanzato e scegliete Livello > Oggetti avanzati > Converti in livello o Livello > Rasterizza > Oggetto
avanzato.
L’oggetto avanzato viene riconvertito in un livello e la sua miniatura sparisce. Se volete ricreare l’oggetto avanzato,
selezionate nuovamente i livelli e ricominciate la procedura dall’inizio. Tuttavia, il nuovo oggetto avanzato non conterrà le
trasformazioni applicate a quello originale.
❖ Nella palette Livelli, selezionate un livello Oggetto avanzato ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per creare un oggetto avanzato collegato all’originale, scegliete Livello > Nuovo > Crea livello copiato. Potete anche
trascinare il livello Oggetto avanzato sull’icona Crea un nuovo livello sul fondo della palette Livelli. Eventuali modifiche
che apportate alla copia saranno riprodotte sull’oggetto avanzato originale e viceversa.
• Per creare un oggetto avanzato non collegato all’originale, scegliete Livello > Oggetti avanzati > Nuovo oggetto avanzato
tramite Copia. Eventuali modifiche che apportate alla copia non saranno riprodotte sull’oggetto avanzato originale e
viceversa.
Nella palette Livelli appare un nuovo oggetto avanzato con lo stesso nome dell’originale e “copia” come suffisso. A questo
punto potete rinominarlo.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 385
Guida utente
Composizioni di livelli
Le composizioni di livelli e la palette Composizioni livelli
I grafici spesso creano più composizioni o varianti di una pagina da mostrare ai clienti. Con le composizioni di livelli potete
creare, gestire e visualizzare più versioni di un layout in un singolo file di Photoshop o ImageReady. Queste composizioni
possono essere usate indifferentemente in Photoshop e ImageReady, se il metodo di colore dell’immagine è RGB.
Una composizione di livelli è un’istantanea dello stato della palette Livelli. Nelle composizioni sono inclusi tre tipi di opzioni
di livello:
❖ Scegliete File > Script, quindi fate clic su uno dei seguenti comandi:
Composizioni livelli in file Esporta tutte le composizioni di livelli in file separati, uno per combinazione.
Composizioni livelli in WPG Esporta tutte le composizioni di livelli in una galleria di foto per il Web.
Maschere di livello
Maschere di livello
Le maschere consentono di visualizzare o nascondere parti di un livello e di impedire la modifica di parti specifiche. Potete
creare due tipi di maschere:
• Le maschere di livello sono immagini bitmap che dipendono dalla risoluzione usata, create con gli strumenti di pittura
o di selezione.
• (Photoshop) Le maschere vettoriali sono indipendenti dalla risoluzione e sono create con gli strumenti penna o forma.
Nella palette Livelli, le maschere di livello e vettoriali appaiono come ulteriori miniature a destra della miniatura del livello.
Per la maschera di livello, la miniatura rappresenta il canale di scala di grigio creato quando aggiungete la maschera di
livello. La miniatura della maschera vettoriale rappresenta un tracciato che ritaglia il contenuto del livello.
D
Applicazione di una maschera ai livelli
A. Miniatura della maschera di livello B. Miniatura della maschera vettoriale C. Icona di collegamento della maschera vettoriale D. Nuova
maschera di livello
Potete modificare una maschera di livello per eseguire aggiunte o sottrazioni dalla maschera. Una maschera di livello è
un’immagine in scala di grigio; le aree nere verranno nascoste, quelle bianche verranno mostrate e quelle in toni di grigio
appariranno in vari gradi di trasparenza.
Sfondo colorato di nero, scheda descrittiva colorata in grigio e cesto colorato in bianco
Se usate una maschera di livello per nascondere parti di un livello, potete applicare la maschera per eliminare le parti
nascoste.
Una maschera vettoriale crea una forma con bordi ben delineati su un livello ed è utile per aggiungere un elemento grafico
con bordi ben definiti. Dopo avere creato un livello con una maschera vettoriale, potete applicarvi uno o più stili di livello
e modificarli per ottenere rapidamente un pulsante, pannello o altro elemento grafico per il Web.
Consultate anche
“Le maschere e i canali alfa” a pagina 303
ADOBE PHOTOSHOP CS2 388
Guida utente
Per aggiungere una maschera di livello che mostri o nasconda parte di un livello
1 Nella palette Livelli, selezionate il livello o il gruppo.
2 Selezionate l’area dell’immagine ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic sul pulsante Nuova maschera di livello nella palette Livelli per creare una maschera che riveli la selezione.
• Scegliete Livello > Maschera di livello > Mostra selezione o Nascondi selezione.
Per incollare una selezione in una maschera di livello, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic sulla
miniatura della maschera di livello nella palette Livelli per selezionare e visualizzare il canale della maschera. Scegliete
Modifica > Incolla, trascinate la selezione nell’immagine per produrre l’effetto di maschera desiderato e scegliete Selezione >
Deseleziona. Per deselezionare il canale della maschera, fate clic sulla miniatura del livello nella palette Livelli.
Per aggiungere una maschera vettoriale che mostri o nasconda l’intero livello
1 Nella palette Livelli, selezionate il livello a cui intendete aggiungere una maschera.
2 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per creare una maschera vettoriale che riveli l’intero livello, scegliete Livello > Maschera vettoriale > Mostra tutto.
• Per creare una maschera vettoriale che nasconda l’intero livello, scegliete Livello > Maschera vettoriale > Nascondi tutto.
Per aggiungere una maschera vettoriale che mostri il contenuto di una forma
1 Nella palette Livelli, selezionate il livello a cui intendete aggiungere una maschera vettoriale.
2 Selezionate un tracciato o usate lo strumento forma o penna per disegnare un tracciato di lavoro.
3 Scegliete Livello > Maschera vettoriale > Tracciato corrente.
• Per scollegare un livello dalla maschera associata, fate clic sull’icona di collegamento nella palette Livelli.
• Per ristabilire il collegamento tra un livello e la sua maschera, fate clic tra la miniatura del livello e quella del tracciato
della maschera, nella palette Livelli.
1 Fate clic sulla miniatura della maschera di livello nella palette Livelli.
2 Per eliminare la maschera di livello e rendere le modifiche permanenti, fate clic sull’icona cestino in fondo alla palette
Livelli, quindi su Applica (Photoshop) o Sì (ImageReady).
3 Per eliminare la maschera di livello senza applicare le modifiche, fate clic sull’icona cestino in fondo alla palette Livelli,
quindi su Elimina (Photoshop) o No (ImageReady).
Per applicare o eliminare una maschera di livello, potete usare anche il menu Livello.
Consultate anche
“Per salvare una selezione” a pagina 299
• Per caricare l’intersezione dei pixel con una selezione corrente, tenete premuto Ctrl+Alt+Maiusc (Windows) o
Comando+Opzione+Maiusc (Mac OS) e e fate clic sulla miniatura del livello o della maschera di livello nella palette
Livelli.
Per spostare l’intero contenuto di un livello, usate lo strumento sposta senza caricare una maschera di trasparenza.
Maschere di ritaglio
Potete usare il contenuto di un livello per applicare una maschera ai livelli sovrastanti. I pixel trasparenti del livello inferiore
o di base nascondono il contenuto dei livelli sovrastanti inclusi in una maschera di ritaglio. Il contenuto del livello di base
ritaglia (rivela) il contenuto dei livelli sovrastanti nella maschera di ritaglio.
In una maschera di ritaglio potete usare più livelli, ma devono essere successivi. Il nome del livello di base della maschera
è sottolineato e le miniature dei livelli sovrastanti sono rientrate. Nei livelli sovrastanti viene visualizzata l’icona della
maschera di ritaglio .
L’opzione Fondi livelli ritagliati come gruppo nella finestra Stile livello specifica se il metodo di fusione della base viene
applicato all’intero gruppo o solo alla base (consultate “Raggruppare gli effetti di fusione” a pagina 369).
Canali
I canali
I canali sono immagini in scala di grigio in cui sono memorizzati diversi tipi di informazioni:
• I canali con le informazioni sul colore vengono creati automaticamente quando aprite una nuova immagine. Il metodo di
colore dell’immagine determina il numero di canali di colore da voi creati. Un’immagine RGB, ad esempio, ha un canale
per ogni colore (uno per il rosso, uno per il verde e uno per il blu), oltre a un canale composito usato per modificare
l’immagine.
• I canali alfa memorizzano le selezioni come immagini in scala di grigio. Potete aggiungere canali alfa per creare e
memorizzare maschere con cui potete manipolare o proteggere parti specifiche di un’immagine.
• I canali di tinte piatte specificano lastre aggiuntive per la stampa con inchiostri a tinte piatte.
Un’immagine può contenere fino a 56 canali. L’impatto di un canale sulle dimensioni del file di immagine dipende dalle
informazioni sui pixel presenti nel canale. In alcuni formati, ad esempio TIFF e Photoshop, le informazioni dei canali
vengono compresse in modo da risparmiare spazio. Le dimensioni del file non compresso (canali alfa e livelli compresi)
sono visualizzate come primo valore a destra della barra di stato, sul fondo della finestra, quando scegliete Dimensioni
documento dal menu a comparsa.
Nota: i canali di colore vengono conservati quando salvate il file in un formato che supporta il metodo di colore usato
nell’immagine. I canali alfa vengono invece conservati solo se salvate il file nei formati Photoshop, PDF, PICT, Pixar, TIFF o
Raw. Nel formato DCS 2.0 vengono conservati solo i canali di tinte piatte. Se salvate il file in altri formati, le informazioni sui
canali potrebbero essere eliminate.
Consultate anche
“Le tinte piatte” a pagina 397
I canali in ImageReady
In ImageReady potete lavorare con i canali alfa creati in Photoshop caricando le selezioni dei canali alfa salvati
nell’immagine. Potete anche salvare le selezioni come canali alfa in ImageReady, caricare i canali alfa come selezioni o
eliminarli. I comandi di ImageReady che consentono di effettuare operazioni sui canali alfa si trovano nel menu Selezione.
Non potete visualizzare singoli canali di colore o canali alfa né creare canali di tinte piatte in ImageReady. Se dovete
effettuare operazioni più complesse sui canali, modificate l’immagine in Photoshop.
La palette Canali
La palette Canali consente di creare e gestire i canali. La palette elenca tutti i canali dell’immagine, a cominciare dal canale
composito (per le immagini RGB, CMYK e Lab). A sinistra del nome del canale è visualizzata una miniatura del contenuto,
aggiornata automaticamente a ogni modifica.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 394
Guida utente
Tipi di canali
A. Canali di colore B. Canali di tinte piatte C. Canali alfa
Potete usare la palette per visualizzare qualunque combinazione di canali nella finestra del documento. Ad esempio, potete
visualizzare insieme un canale alfa e il canale composito per verificare gli effetti delle modifiche del canale alfa sull’intera
immagine.
I singoli canali sono visualizzati in scala di grigio. Nelle immagini RGB, CMYK o Lab, potete visualizzare i singoli canali a
colori (nelle immagini Lab sono a colori solo i canali a e b). Se sono attivi più canali, essi sono sempre visualizzati a colori.
Potete modificare l’impostazione predefinita in modo da visualizzare i singoli canali di colore a colori. Quando un canale
è visibile nell’immagine, alla sua sinistra, nella palette, appare l’icona occhio .
Nei canali alfa i pixel selezionati sono bianchi e i pixel non selezionati neri (quelli parzialmente selezionati sono grigi).
Queste sono le opzioni predefinite per i canali.
Se visualizzate un canale alfa insieme ai canali di colore, il canale alfa apparirà come una sovrapposizione di colore
trasparente, simile alla maschera rossa del tipografo o a un lucido. Per cambiare il colore di questa sovrapposizione o per
impostare altre opzioni del canale alfa, scegliete Opzioni canale dal menu della palette Canali.
Anche se le miniature consentono di verificare rapidamente il contenuto dei canali, disattivando la loro visualizzazione
otterrete un miglioramento generale delle prestazioni.
Per ridimensionare o nascondere le miniature dei canali, scegliete Opzioni palette dal menu della palette Canali. Fate clic
su una dimensione o su Nessuna per disattivare la visualizzazione delle miniature.
• Per selezionare un canale, fate clic sul nome del canale. Tenete premuto Maiusc e fate clic per selezionare o deselezionare
più canali.
• Per modificare un canale, usate uno strumento di pittura o modifica. Usate il bianco per aggiungere il colore di canale
selezionato a una intensità del 100%; un valore di grigio per aggiungere il colore del canale a una intensità più bassa; il
nero per rimuovere completamente il colore dal canale.
• Per riordinare i canali alfa o i canali di tinte piatte, trascinate il canale verso l’alto o verso il basso nella palette Canali.
Quando appare una riga nella posizione desiderata, rilasciate il pulsante del mouse.
Nota: i canali di tinte piatte vengono sovrastampati nell’ordine in cui appaiono nella palette Canali, dall’alto verso il basso.
• Per rinominare un canale alfa o un canale di tinta piatta, fate doppio clic sul nome del canale nella palette Canali e
immettete un nuovo nome.
2 Trascinate il canale sul pulsante Nuovo canale sul fondo della palette.
❖ Per suddividere i canali in immagini distinte, scegliete Suddividi canali dal menu della palette Canali.
Il file originale si chiude e i singoli canali vengono visualizzati in finestre distinte, in immagini in scala di grigio. La barra
del titolo delle nuove finestre mostra il nome del file originale e il canale. Potete ora salvare e modificare le immagini
separatamente.
Se lavorate con file DCS che hanno perso i collegamenti per errore e non possono quindi essere aperti, inseriti o stampati,
aprite i file dei canali e uniteli in un’immagine CMYK. A questo punto, salvate di nuovo i file in formato DCS EPS.
1 Aprite le immagini in scala di grigio contenenti i canali da unire e rendete attiva una delle immagini.
Unisci canali è disponibile solo se ci sono più immagini aperte.
Nota: non potete suddividere e successivamente ricombinare (unire) i canali di tinte piatte in un’immagine poiché i canali di
tinte piatte vengono convertiti in canali alfa.
1 In Photoshop, selezionate il canale nella palette Canali ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic sull’icona cestino .
• Trascinate il nome del canale dalla palette all’icona cestino.
• Scegliete Elimina canale dal menu della palette Canali.
• Fate clic sull’icona cestino sul fondo della palette, quindi fate clic su Sì.
2 In ImageReady, scegliete Selezione > Elimina canale, quindi selezionate il canale dal sottomenu visualizzato.
Nota: quando eliminate un canale di colore da un file contenente livelli, i livelli visibili vengono uniti mentre quelli nascosti
vengono eliminati. Ciò accade perché eliminando un canale di colore l’immagine viene convertita nel metodo Multicanale, che
non supporta i livelli. I livelli di un’immagine non vengono uniti quando si elimina un canale alfa, un canale di tinta piatta o
una maschera veloce.
Se intendete stampare un’immagine con tinte piatte, dovete prima creare i canali di tinte piatte per memorizzare i colori.
Per esportare i canali di tinte piatte, salvate il file in formato DCS 2.0 o PDF.
Nota: ImageReady supporta i canali di tinte piatte di Photoshop come canali alfa.
• Se dovete stampare elementi grafici a tinte piatte con bordi netti e con foratura dell’immagine sottostante, è preferibile
creare tale grafica in un’applicazione di impaginazione o illustrazione.
• Per applicare una tinta piatta come colore in tutta l’immagine, convertite l’immagine in metodo Due tonalità, quindi
applicate la tinta piatta a una delle due lastre. Potete impostare fino a quattro tinte piatte, una per ogni lastra.
• I nomi delle tinte piatte vengono stampati sulle selezioni di stampa.
• Le tinte piatte sono sovrastampate sull’immagine composita. Ogni tinta piatta viene stampata nell’ordine in cui appare
nella palette Canali, con il canale posto più in alto stampato come tinta piatta superiore.
• Normalmente non potete spostare le tinte piatte sopra a un canale predefinito nella palette Canali, eccetto nel metodo
Multicanale.
• Le tinte piatte non possono essere applicate ai singoli livelli.
• Se usate una stampante a colori composita per stampare un’immagine con canali di tinte piatte, queste vengono stampate
con il grado di opacità indicato dall’impostazione Solidità.
• Potete unire i canali di tinte piatte ai canali di colore suddividendo la tinta piatta nei canali di colore che la compongono.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 398
Guida utente
Consultate anche
“I canali” a pagina 393
4 Fate clic sul riquadro del colore e scegliete un colore. Fate clic su Librerie colori per scegliere un sistema di colore
personale come PANTONE o TOYO.
Se selezionate un colore personale, il vostro tipografo potrà procurarsi più facilmente l’inchiostro necessario per riprodurre
l’immagine.
5 Immettete un nome per il canale di tinta piatta. Se scegliete un colore personale, il canale assume automaticamente il
nome di quel colore.
Accertatevi di assegnare un nome alle tinte piatte affinché possano essere riconosciute dalle altre applicazioni, altrimenti il
file potrebbe non essere stampato.
Nota: le opzioni relative alla solidità e alla scelta del colore influenzano solo l’anteprima sullo schermo e la stampa composita;
non hanno alcun effetto sulle singole selezioni colore.
Consultate anche
“Scegliere colori personali” a pagina 222
• Selezionate il canale alfa nella palette Canali, quindi scegliete Opzioni canale dal menu della palette.
2 Selezionate Tinta piatta.
3 Fate clic sul riquadro del colore e scegliete un colore nel selettore colore o fate clic su Librerie colori e scegliete un colore
personale. Fate clic su OK.
4 Se necessario, rinominate il canale.
5 Fate clic su OK.
Le aree del canale contenenti valori in scala di grigio vengono convertite in tinte piatte.
6 Per applicare il colore all’area selezionata del canale, scegliete Immagine > Regolazioni > Inverti.
Consultate anche
“Per creare un nuovo canale di tinta piatta” a pagina 398
Consultate anche
“Per creare un nuovo canale di tinta piatta” a pagina 398
L’unione dei canali di tinte piatte provoca l’unione dei livelli di un’immagine. L’immagine composita a canali uniti riflette le
informazioni di anteprima delle tinte piatte, comprese le impostazioni di Solidità. Ad esempio, se la solidità è del 50% o del
100%, i risultati dell’unione di un canale di tinta piatta sono diversi.
Inoltre, normalmente i canali di tinte piatte uniti non riproducono gli stessi colori di quelli originali, perché con gli
inchiostri CMYK non si può rappresentare l’intera gamma di colori riproducibile con gli inchiostri tinta piatta.
Per vedere come appariranno i colori in stampa, regolate la visualizzazione sullo schermo secondo un campione stampato
degli inchiostri in sovrastampa.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 400
Guida utente
Nota: in alcuni casi è necessario sovrastampare i colori, ad esempio per ottenere lastre per la verniciatura o effetti rilievo.
1 Nella palette Canali, selezionate il canale di tinta piatta con il colore che desiderate stampare.
2 Scegliete Selezione > Carica selezione.
Per selezionare velocemente un’immagine in un canale, tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic sul
canale nella palette Canali.
3 Per Canale, scegliete il canale di tinta piatta descritto al punto 1 e fate clic su OK.
4 Per creare un’abbondanza nel caso di foratura del colore sottostante, scegliete Selezione > Modifica > Espandi o Contrai
(a seconda che la tinta piatta sovrastante sia più scura o più chiara di quella sottostante). Nella palette Canali, selezionate il
canale di tinta piatta sottostante contenente le aree da forare. Premete Backspace (Windows) o Ritorno unitario (Mac OS).
Questo metodo può essere usato per forare le aree di qualunque canale sotto a una tinta piatta, ad esempio dei canali
CMYK.
5 Se una tinta piatta di un canale si sovrappone a più tinte piatte, ripetete questa procedura per ciascun canale contenente
delle aree da eliminare.
Consultate anche
“Creare le abbondanze di colore” a pagina 652
Calcoli di canale
Fondere livelli e canali
Potete usare gli effetti di fusione assieme ai livelli per combinare i canali all’interno di un’immagine e tra immagini in nuove
immagini. Potete usare il comando Applica immagine (per canali singoli e compositi) o il comando Calcoli (per canali
singoli). Questi comandi offrono due metodi di fusione aggiuntivi non disponibili nella palette Livelli: Aggiungi e Sottrai.
Anche se potete creare nuove combinazioni di canali copiandoli nei livelli della palette Livelli, la fusione delle informazioni
dei canali risulta più veloce con i comandi di calcolo.
I comandi di calcolo eseguono operazioni matematiche sui pixel corrispondenti di due canali (i pixel con posizioni
identiche nell’immagine) e combinano i risultati in un unico canale. Per comprendere come funzionano i comandi di
calcolo è essenziale conoscere due concetti.
• Ogni pixel di un canale ha un valore di luminosità. I comandi Calcoli e Applica immagine modificano questi valori per
produrre i pixel compositi risultanti.
• Tali comandi sovrappongono i pixel in due o più canali, pertanto le immagini usate per i calcoli devono avere dimensioni
in pixel identiche.
1 Aprite l’immagine sorgente e quella di destinazione e selezionate il livello e il canale desiderati nell’immagine di
destinazione. I nomi delle immagini appaiono nella finestra di dialogo Applica immagine solo se le dimensioni in pixel
corrispondono.
Nota: se le due immagini si basano su metodi diversi (ad esempio RGB e CMYK), potete copiare un canale singolo in un altro
canale, ma non potete copiare un canale composito in un canale composito di un’altra immagine.
5 Per usare il negativo del contenuto del canale nel calcolo, selezionate Inverti.
6 Scegliete un’opzione per Fusione.
Per ulteriori informazioni sulle opzioni Aggiungi e Sottrai, consultate “I metodi di fusione Aggiungi e Sottrai” a pagina 401.
Per ulteriori informazioni su altre opzioni di fusione, consultate “Elenco dei metodi di fusione” a pagina 438.
Aggiungi
Aggiunge i valori in pixel in due canali. È un ottimo metodo per combinare immagini non sovrapposte in due canali.
Poiché i valori in pixel più alti rappresentano colori più chiari, aggiungendo i canali con pixel sovrapposti l’immagine si
schiarisce. Le aree nere di entrambi i canali rimangono nere (0 + 0 = 0). Le aree bianche in un canale producono aree
bianche (255 + qualunque valore = 255 o maggiore).
Il metodo Aggiungi divide la somma dei valori in pixel per il fattore di Scala e aggiunge a tale somma il valore di
spostamento. Per trovare la media dei pixel di due canali, ad esempio, dovete sommarli, dividerli per 2 e non inserire alcun
valore di spostamento.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 402
Guida utente
Il fattore di Scala può essere un numero qualunque compreso tra 1,000 e 2,000. Specificando un fattore di Scala più alto si
scurisce l’immagine.
Il valore Sposta consente di schiarire o scurire i pixel del canale di destinazione usando un valore di luminosità compreso
tra +255 e –255. I valori negativi scuriscono l’immagine, i valori positivi la schiariscono.
Sottrai
Sottrae i valori in pixel nel canale sorgente dai pixel corrispondenti nel canale di destinazione. Analogamente all’opzione
Aggiungi, il risultato viene diviso per il fattore di Scala e aggiunto al valore di spostamento.
Il fattore di Scala può essere un numero qualunque compreso tra 1,000 e 2,000. Il valore Sposta consente di schiarire o
scurire i pixel del canale di destinazione usando un valore di luminosità compreso tra +255 e –255.
403
La grafica vettoriale
Le forme e i tracciati
Le forme vettoriali sono linee e curve che potete disegnare usando gli strumenti forma o penna. Le forme vettoriali non
dipendono dalla risoluzione: mantengono bordi nitidi anche se ridimensionate, stampate con una stampante PostScript,
salvate in un file PDF o importate in un’applicazione di grafica vettoriale.
I tracciati sono contorni che potete trasformare in selezioni o a cui potete applicare un riempimento o una traccia di colore.
Il contorno di una forma è un tracciato. Per modificare la forma di un tracciato è sufficiente spostarne i punti di ancoraggio.
In ImageReady potete disegnare forme ma non potete lavorare direttamente sui tracciati.
Quando disegnate con gli strumenti forma in Photoshop, potete usare tre metodi diversi. Con uno strumento forma o
penna selezionato, scegliete un metodo selezionandone l’icona nella barra delle opzioni.
Livelli forma Crea una forma su un altro livello. Potete usare gli strumenti forma o penna per creare i livelli forma. I livelli
forma sono ideali per la creazione di grafica per pagine Web perché possono essere facilmente spostati, ridimensionati,
allineati e distribuiti. In Photoshop potete disegnare più forme in un livello. Un livello forma è costituito da un livello di
riempimento che definisce il colore della forma e da una maschera vettoriale collegata che definisce il contorno della forma.
Il contorno della forma è un tracciato che appare nella palette Tracciati.
Tracciati Disegna un tracciato di lavoro sul livello corrente che potete poi usare per eseguire una selezione, creare una
maschera vettoriale o applicare un riempimento o una traccia di colore per creare grafica raster (proprio come fareste con
uno strumento di pittura). Un tracciato di lavoro è temporaneo finché non lo salvate. I tracciati appaiono nella palette
Tracciati.
Riempi pixel Dipinge direttamente su un livello, analogamente a uno strumento di pittura. Quando usate questo metodo,
non create grafica vettoriale. Lavorate con le forme che dipingete come fareste con una qualsiasi immagine raster. Gli
strumenti penna non funzionano quando è attivo questo metodo.
A B C
Opzioni di disegno
A. Livelli forma B. Tracciati C. Riempi pixel
Consultate anche
“I tracciati di lavoro” a pagina 404
ADOBE PHOTOSHOP CS2 404
Guida utente
I tracciati di lavoro
Un tracciato di lavoro è un tracciato temporaneo che appare nella palette Tracciati e definisce il contorno di una forma.
Potete usare i tracciati in diversi modi:
• Usate i tracciati come maschere vettoriali per nascondere le aree di un livello (consultate “Maschere di livello” a
pagina 387).
• Convertite i tracciati in selezioni (consultate “Convertire i tracciati in bordi di selezione” a pagina 420).
• Applicate ai tracciati riempimenti o tracce di colore (consultate “Applicare ai tracciati riempimenti o tracce di colore” a
pagina 421).
Impostate i tracciati salvati come tracciati di ritaglio, con cui ottenere aree trasparenti nelle immagini da esportare e inserire
in applicazioni di impaginazione o di grafica vettoriale (consultate “Usare tracciati di ritaglio per creare la trasparenza” a
pagina 630).
Disegnare le forme
Per creare una forma in un livello forma
1 Selezionate uno strumento forma o uno strumento penna. Accertatevi che il pulsante Livelli forma sia selezionato
nella barra delle opzioni.
2 Per scegliere il colore della forma, fate clic sul campione di colore nella barra delle opzioni, quindi selezionate il colore
dal Selettore di colore.
3 (Facoltativo) Impostate le opzioni per lo strumento nella barra delle opzioni: in Photoshop, fate clic sulla freccia
capovolta accanto ai pulsanti della forma per visualizzare le opzioni aggiuntive per ogni strumento (consultate “Opzioni
degli strumenti forma” a pagina 406).
4 (Facoltativo) Per applicare uno stile alla forma, selezionate uno stile predefinito dal menu a comparsa Stile nella barra
delle opzioni (consultate “Per applicare uno stile predefinito a un livello” a pagina 372).
5 Trascinate il puntatore sull’immagine per disegnare la forma.
Tenete premuto Maiusc per vincolare un rettangolo o un rettangolo arrotondato a un quadrato, un’ellisse a un cerchio o un
angolo della linea a un multiplo di 45˚.
Consultate anche
“Per modificare una forma” a pagina 407
1 Selezionate lo strumento ellisse nella finestra degli strumenti. Potrebbe essere nascosto da uno degli altri strumenti
forma o linea .
2 Nella barra delle opzioni nella parte superiore dell’area di lavoro, selezionate il pulsante Livelli forma .
3 Per disegnare la forma, trascinate nella finestra del documento. Per vincolare l’ellisse a un cerchio, tenete premuto Maiusc
mentre trascinate.
4 Nella barra delle opzioni, selezionate il pulsante Sottrai dall’area della forma .
5 Per creare il ritaglio, trascinate all’interno della nuova forma. Quando rilasciate il pulsante del mouse, l’immagine è
visibile sotto la nuova forma.
6 Per riposizionare una delle forme, fate clic sullo strumento selezione tracciato nella finestra degli strumenti (può
essere nascosto dallo strumento selezione diretta ) e selezionate il tracciato. Trascinatela nella nuova posizione o usate i
tasti freccia della tastiera per spostarla un pixel alla volta.
Tenete premuto Maiusc e fate clic per selezionare più tracciati.
Consultate anche
“Per creare una forma in un livello forma” a pagina 404
4 Disegnate all’interno dell’immagine. Potete passare con facilità da uno strumento di disegno all’altro facendo clic sul
pulsante di uno strumento nella barra delle opzioni.
Consultate anche
“Per modificare una forma” a pagina 407
2 Scegliete Modifica > Definisci forma personale, quindi immettete un nome per la nuova forma personale nella finestra
di dialogo Nome forma. La nuova forma appare nella palette a comparsa Forma.
3 Per salvare la nuova forma personale in una nuova libreria, selezionate Salva forme dal menu della palette a comparsa.
Consultate anche
“Gestione predefiniti” a pagina 60
1 Selezionate un livello. Non potete creare una forma rasterizzata su un livello di tipo vettoriale (ad esempio un livello
testo).
2 Selezionate uno strumento forma e fate clic sul pulsante Riempi pixel nella barra delle opzioni.
3 Nella barra delle opzioni, impostate le seguenti voci:
Metodo Controlla il modo in cui la forma influirà sui pixel esistenti dell’immagine (consultate “Elenco dei metodi di
fusione” a pagina 438).
Opacità Determina in che misura la forma nasconderà o lascerà vedere i pixel sottostanti. Una forma con 1% di opacità è
quasi trasparente; una forma con 100% di opacità è completamente opaca.
Anti-alias Fonde i pixel del bordo con quelli circostanti.
4 Impostate altre opzioni per lo strumento in uso (consultate “Opzioni degli strumenti forma” a pagina 406).
5 Disegnate la forma.
Nota: in Photoshop, potete anche modificare direttamente una freccia con gli strumenti di disegno e selezione vettoriale.
Cerchio (Photoshop) Vincola un’ellisse a un cerchio.
Raggio angolo (ImageReady) Specifica il raggio dell’angolo per ottenere un rettangolo arrotondato o scheda.
Proporzioni definite (Photoshop) Genera una forma personale secondo le proporzioni con cui è stata creata.
Dimensioni definite (Photoshop) Genera una forma personale secondo le dimensioni con cui è stata creata.
Dimensione fissa Genera un rettangolo, un rettangolo arrotondato, un’ellisse o una forma personale come forma fissa
secondo i valori immessi nelle caselle di testo Larghezza e Altezza.
Dal centro (Photoshop) Genera un rettangolo, un rettangolo arrotondato, un’ellisse o una forma personale dal centro.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 407
Guida utente
Rientro dei lati di (Photoshop) Trasforma un poligono in una stella. Immettete una percentuale nella casella di testo con cui
specificare la porzione del raggio della stella in cui rientrano le punte. Un’impostazione del 50% crea punte pari alla metà
del raggio complessivo della stella; un valore maggiore crea punte più appuntite e sottili; un valore minore crea punte più
grosse.
Proporzionale (Photoshop) Genera un rettangolo, un rettangolo arrotondato o un’ellisse come forma proporzionale
secondo i valori specificati nelle caselle di testo Larghezza e Altezza.
Raggio (Photoshop) Per i rettangoli arrotondati, specifica il raggio dell’angolo. Per i poligoni, specifica la distanza tra il
centro del poligono e i vertici esterni.
Lati (Photoshop) Specifica il numero di lati in un poligono.
Angoli arrotondati o Rientri arrotondati (Photoshop) Conferisce a un poligono rientri o angoli arrotondati.
Pixel calamitati (Photoshop) Calamita i bordi di un rettangolo o di un rettangolo arrotondato ai lati dei pixel.
Senza vincoli (Photoshop) Permette di impostare tramite trascinamento la larghezza e l’altezza di un rettangolo, un
rettangolo arrotondato, un’ellisse o una forma personale.
Spessore Determina lo spessore di una linea in pixel.
Per informazioni sulla trasformazione delle forme in ImageReady, consultate “Per applicare una trasformazione libera” a
pagina 326.
• Per cambiare il colore di una forma, fate doppio clic sulla miniatura del livello forma nella palette Livelli, quindi scegliete
un colore diverso usando il selettore colore.
• Per riempire una forma con un pattern o una sfumatura, selezionate un livello forma nella palette Livelli, scegliete
Livello > Cambia contenuto livello > Sfumatura e impostate le opzioni di sfumatura desiderate.
• Per riempire una forma con un pattern o una sfumatura, selezionate un livello forma nella palette Livelli, scegliete
Livello > Cambia contenuto livello > Pattern e impostate le opzioni di pattern desiderate.
• Per modificare il contorno di una forma, fate clic sulla miniatura della maschera vettoriale del livello forma nella palette
Livelli o nella palette Tracciati. Modificate la forma con gli strumenti forma e penna.
• Per spostare una forma senza cambiarne le dimensioni o le proporzioni, tenete premuta la barra spaziatrice mentre
trascinate la forma.
Consultate anche
“Modificare i componenti di tracciato” a pagina 417
Strumenti penna
Per disegnare con lo strumento penna
Lo strumento penna crea linee rette e curve ben arrotondate. Potete usare lo strumento penna insieme agli strumenti forma
per creare forme complesse.
Consultate anche
“Segmenti, componenti e punti di un tracciato” a pagina 413
• Per creare una curva semplice, trascinate sempre il primo punto di direzione verso l’ansa della curva, quindi trascinate il
secondo punto di direzione nel senso opposto. Trascinando entrambi i punti di direzione nello stesso senso si ottiene una
curva a “S”.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 409
Guida utente
Trascinate nella direzione opposta per creare una curva uniforme. Trascinate nella stessa direzione per creare una curva a “S”.
• Per disegnare una serie di curve uniformi, disegnate una curva alla volta, posizionando i punti di ancoraggio all’inizio e
alla fine di ogni curva e non al vertice dell’ansa della curva.
• Per ridurre le dimensioni del file e le probabilità di errori di stampa, usate meno punti di ancoraggio possibile e
posizionateli il più distante possibile l’uno dall’altro.
Consultate anche
“Segmenti, componenti e punti di un tracciato” a pagina 413
La lunghezza e l’inclinazione della linea di direzione determinano la forma del segmento curvo. In seguito potrete regolare
una o entrambe le linee di direzione.
Trascinate nella direzione della curva per definire il primo punto di ancoraggio. Trascinate nella direzione opposta per completare il segmento
curvo.
3 Posizionate il puntatore nel punto in cui desiderate che il segmento curvo termini e trascinate nella direzione opposta
per completare il segmento.
4 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per creare il segmento successivo di una curva uniforme, posizionate il puntatore nel punto in cui desiderate che termini
il segmento successivo e trascinate allontanandovi dalla curva.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 410
Guida utente
• Per fare cambiare direzione alla curva in modo netto, rilasciate il pulsante del mouse, quindi tenete premuto Alt
(Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate il punto di direzione nel senso della curva. Per completare il segmento
curvo, rilasciate Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e il pulsante del mouse, riposizionate il puntatore nel punto in cui
deve terminare il segmento e trascinate nella direzione opposta.
• Per separare le linee di direzione di un pulsante di ancoraggio, premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate
le linee.
Premete Alt o Opzione e trascinate il punto di direzione verso la curva. Rilasciate il tasto e trascinate nella direzione opposta.
Consultate anche
“Segmenti, componenti e punti di un tracciato” a pagina 413
ADOBE PHOTOSHOP CS2 411
Guida utente
1 Per convertire lo strumento penna a mano libera in penna magnetica , selezionate Magnetica nella barra delle
opzioni; oppure fate clic sulla freccia capovolta accanto ai pulsanti della forma nella barra delle opzioni, selezionate
Magnetica e impostate le seguenti opzioni:
• Per Larghezza, immettete un valore in pixel compreso tra 1 e 256. Penna magnetica rileva i contorni solo entro la distanza
specificata dal puntatore.
• Per Contrasto, immettete un valore percentuale compreso tra 1 e 100 per il contrasto che deve esistere tra i pixel affinché
questi vengano considerati un bordo. Per immagini a basso contrasto, impostate un valore elevato.
• Per Frequenza, immettete un valore compreso tra 0 e 100 per specificare la frequenza con cui la penna imposta i punti
di ancoraggio. Se specificate un valore elevato, il tracciato viene ancorato più rapidamente.
• Se usate una tavoletta stilo, selezionate o deselezionate l’opzione Pressione penna. Con questa opzione selezionata,
l’aumento della pressione della penna comporta una riduzione dello spessore.
2 Fate clic sull’immagine per impostare il primo punto di fissaggio.
3 Per disegnare un segmento a mano libera, spostate il puntatore o trascinate lungo il bordo da tracciare.
Il segmento più recente del bordo rimane attivo. Quando spostate il puntatore, il segmento attivo viene calamitato al bordo
più forte dell’immagine, collegando il puntatore all’ultimo punto di fissaggio. A intervalli regolari, lo strumento penna
magnetica aggiunge punti di fissaggio al bordo per ancorare le sezioni precedenti.
4 Se il bordo non viene calamitato al contorno desiderato, fate clic una volta per aggiungere manualmente un punto di
fissaggio, affinché il bordo si sposti. Continuate a tracciare il contorno e ad aggiungere i punti di fissaggio necessari. Se avete
fatto un errore, premete Canc per eliminare l’ultimo punto di fissaggio.
5 Per modificare dinamicamente le proprietà della penna magnetica, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate per disegnare un tracciato a mano libera.
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic per disegnare segmenti retti.
• Premete il tasto parentesi quadra aperta ([) per ridurre la larghezza della penna magnetica di 1 pixel e il tasto parentesi
quadra chiusa (]) per aumentarla di 1 pixel.
6 Completate il tracciato:
• Premete Invio (Windows) o A capo (Mac OS) per terminare un tracciato aperto.
• Fate doppio clic per chiudere il tracciato con un segmento magnetico.
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate doppio clic per chiudere il tracciato con un segmento retto.
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Guida utente
Tracciati
La palette Tracciati
La palette Tracciati riporta il nome e una miniatura di ogni tracciato salvato, del tracciato di lavoro e della maschera
vettoriale correnti. La disattivazione delle miniature può portare a un miglioramento generale delle prestazioni. Per
visualizzare un tracciato, dovete dapprima selezionarlo nella palette Tracciati.
Gestire i tracciati
Quando usate uno strumento penna o forma per creare un nuovo tracciato, questo appare come tracciato di lavoro nella
palette Tracciati. I tracciati di lavoro sono elementi temporanei. Per evitare di perdere i dati relativi a un tracciato di lavoro,
dovete salvarlo. Se deselezionate il tracciato di lavoro senza salvarlo e riprendete a disegnare, un nuovo tracciato di lavoro
sostituirà il primo.
Quando usate uno strumento penna o forma per creare un nuovo livello di forma, il nuovo tracciato appare come maschera
vettoriale nella palette Tracciati. Le maschere vettoriali sono collegate al relativo livello superiore; per inserire un tracciato
di ritaglio nella palette Tracciati, dovete selezionare il livello superiore nella palette Livelli. Potete anche rimuovere un
tracciato di ritaglio da un livello e convertirlo in una maschera rasterizzata. Per ulteriori informazioni, consultate “Per
modificare una maschera vettoriale” a pagina 389.
Quando aprite un’immagine, i tracciati salvati con essa riappaiono. In Windows i tracciati sono supportati dai formati
Photoshop, JPEG, JPEG 2000, DCS, EPS, PDF e TIFF. In Macintosh i tracciati sono supportati da tutti i formati di file
disponibili.
Nota: i tracciati in formati diversi da quelli elencati non possono in genere essere trasformati da un formato Mac OS a un
formato Windows e viceversa.
Palette Tracciati
A. Tracciato salvato B. Tracciato di lavoro temporaneo C. Tracciato maschera vettoriale (appare solo quando è selezionato un livello forma)
Quando disegnate con uno strumento forma, tenete premuto Maiusc per selezionare temporaneamente Aggiungi all’area
del tracciato; tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) per selezionare temporaneamente Sottrai da area del
tracciato.
Modificare i tracciati
Segmenti, componenti e punti di un tracciato
Un tracciato è composto da uno o più segmenti retti o curvi. I punti di ancoraggio segnano i punti finali dei segmenti del
tracciato. Su segmenti curvi, ogni punto di ancoraggio selezionato mostra una o due linee di direzione, che terminano con
dei punti di direzione. Le posizioni dei punti e delle linee di direzione determinano le dimensioni e la forma di un segmento
curvo. Lo spostamento di questi elementi rimodella le curve di un tracciato.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 414
Guida utente
A B
D E
Un tracciato
A. Segmento curvo B. Punto di direzione C. Linea di direzione D. Punto di ancoraggio selezionato E. Punto di ancoraggio non selezionato
Un tracciato può essere chiuso, senza inizio né fine (ad esempio un cerchio), o aperto, con punti finali riconoscibili (ad
esempio una linea ondulata).
Le curve uniformi sono collegate da punti di ancoraggio definiti punti morbidi.I tracciati curvi appuntiti sono invece
collegati da punti d’angolo.
Quando spostate una linea di direzione di un punto morbido, i segmenti curvi a entrambi i lati del punto vengono regolati
contemporaneamente. Al contrario, quando spostate una linea di direzione di un punto d’angolo, viene regolata solo la
curva che si trova sullo stesso lato del punto della linea di direzione.
Un tracciato non è necessariamente composto da una serie di segmenti collegati tra loro. Può infatti contenere diversi
componenti di tracciato. Ogni forma di un livello forma è un componente di tracciato, descritto dal tracciato di ritaglio del
livello.
• Per selezionare un segmento di tracciato, selezionate lo strumento selezione diretta , quindi fate clic su uno dei punti
di ancoraggio del segmento o trascinate un riquadro di selezione su parte del segmento.
2 Per aggiungere altri componenti o segmenti, selezionate lo strumento selezione tracciato o selezione diretta, quindi
tenete premuto Maiusc mentre selezionate i tracciati o i segmenti desiderati.
Con lo strumento selezione diretta, per selezionare l’intero tracciato o componente tenete premuto Alt (Windows) o
Opzione (Mac OS) e fate clic sul tracciato. Per attivare lo strumento selezione diretta quando sono selezionati altri
strumenti, portate il puntatore su un punto di ancoraggio e premete Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS).
Consultate anche
“Applicare le trasformazioni” a pagina 324
Selezionate i punti di ancoraggio di una curva. Quindi trascinate per spostare la curva.
Fate clic per selezionare il segmento della curva. Quindi trascinate per regolarlo.
• Per regolare la forma del segmento su uno dei lati del punto di ancoraggio selezionato, trascinate il punto di ancoraggio
o di direzione. Tenete premuto Maiusc mentre trascinate per vincolare il movimento a multipli di 45˚.
Nota: potete anche applicare un effetto di trasformazione a un segmento o a un punto di ancoraggio, scalandolo, ruotandolo,
capovolgendolo o distorcendolo. Consultate “Applicare le trasformazioni” a pagina 324.
Potete inoltre usare i comandi Copia e Incolla per copiare oggetti vettoriali tra un’immagine di Photoshop e un’immagine
di un’altra applicazione, quale Adobe Illustrator.
Consultate anche
“Segmenti, componenti e punti di un tracciato” a pagina 413
Nota: se trascinate un tracciato in modo che lo strumento di spostamento si trovi su un’altra immagine aperta, il tracciato viene
copiato in tale immagine.
• Per copiare un componente di tracciato mentre lo spostate, selezionate il nome del tracciato nella palette Tracciati, quindi
fate clic sul componente con lo strumento selezione tracciato . Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Ma OS)
mentre trascinate il tracciato selezionato.
• Per copiare un tracciato senza assegnargli un nuovo nome, trascinatelo nella palette Tracciati sul pulsante Nuovo
tracciato sul fondo della palette.
• Per copiare e assegnare un nuovo nome a un tracciato, premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate il
tracciato della palette Tracciati sul pulsante Nuovo tracciato, sul fondo della palette. Oppure, selezionate il tracciato da
copiare e scegliete Duplica tracciato dal menu della palette Tracciati. Immettete un nuovo nome per il tracciato nella
finestra di dialogo Duplica tracciato e fate clic su OK.
• Per copiare un tracciato o un suo componente in un altro tracciato, selezionate l’elemento da copiare e scegliete
Modifica > Copia. Selezionate il tracciato di destinazione e scegliete Modifica > Incolla.
Nota: per allineare forme disposte su livelli distinti, usate lo strumento sposta.
• Per allineare i componenti, usate lo strumento selezione tracciato per selezionare i componenti da allineare, quindi
selezionate una delle opzioni di allineamento dalla barra delle opzioni.
A B C D E F
Opzioni di allineamento
A. Bordi superiori B. Centri verticali C. Bordi inferiori D. Bordi sinistri E. Centri orizzontali F. Bordi destri
• Per distribuire i componenti, selezionate almeno tre componenti da distribuire, quindi selezionate una delle opzioni di
distribuzione dalla barra delle opzioni.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 419
Guida utente
A B C D E F
Opzioni di distribuzione
A. Bordi superiori B. Centri verticali C. Bordi inferiori D. Bordi sinistri E. Centri orizzontali F. Bordi destri
2 Convertite il punto:
• Per convertire un punto morbido in un punto d’angolo senza linee di direzione, fate clic sul punto di ancoraggio morbido.
• Per convertire un punto morbido in un punto d’angolo con linee di direzione, accertatevi che le linee di direzione siano
visibili, quindi trascinate un punto di direzione per interrompere la coppia di linee di direzione.
• Per convertire un punto d’angolo in un punto morbido, trascinate lontano dal punto d’angolo per far apparire le linee di
direzione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 420
Guida utente
Fate clic per creare un punto d’angolo. Trascinate per creare un punto morbido.
Qualsiasi tracciato chiuso può essere definito come un bordo di selezione. Un tracciato chiuso può essere aggiunto, sottratto
o unito alla selezione corrente.
Per ulteriori informazioni su queste opzioni, consultate “Metodi per arrotondare i bordi di una selezione” a pagina 293.
Aggiungi alla selezione Aggiunge alla selezione originale l’area definita dal tracciato.
Sottrai dalla selezione Elimina dalla selezione corrente l’area definita dal tracciato.
Interseca con la selezione Seleziona l’area comune al tracciato e alla selezione originale. Se fra il tracciato e la selezione non
vi è alcuna sovrapposizione, non viene selezionato nulla.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 421
Guida utente
3 Fate clic su OK. Il tracciato viene visualizzato sul fondo della palette Tracciati.
Il comando Traccia tracciato colora il bordo di un tracciato. Questo comando crea un tratto di pennello che segue qualsiasi
tracciato usando le impostazioni correnti degli strumenti di pittura. L’uso di questo comando produce risultati
completamente diversi dall’effetto del livello Traccia, che non riproduce l’effetto degli strumenti di pittura.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 422
Guida utente
Importante: quando applicate un riempimento o una traccia a un tracciato, i valori dei colori appaiono nel livello attivo. Prima
di iniziare, accertatevi che il livello desiderato sia attivo. Non potete applicare un riempimento o una traccia a un tracciato
quando è attiva una maschera di livello o un livello di testo.
6 Scegliete Mantieni trasparenza per limitare il riempimento alle aree del livello contenenti dei pixel (consultate “Bloccare
i livelli” a pagina 364).
7 Selezionate un’opzione di Rendering:
Raggio sfumatura Definisce l’estensione del bordo sfumato all’interno e all’esterno del bordo della selezione. Inserite un
valore in pixel.
Anti-alias Crea una transizione più fine tra i pixel della selezione e quelli circostanti, riempiendo parzialmente i pixel del
bordo.
Per ulteriori informazioni su queste opzioni, consultate “Metodi per arrotondare i bordi di una selezione” a pagina 293.
Consultate anche
“Per tracciare un tracciato e specificare le opzioni relative” a pagina 423
Strumenti di pittura
Colorare (disegno bitmap)
Gli strumenti di pittura cambiano il colore dei pixel in un’immagine. Gli strumenti pennello e matita funzionano come
strumenti di disegno tradizionali in quanto applicano tratti di colore. Gli strumenti sfumatura e secchiello e il comando
Riempi applicano il colore a grandi aree. Altri strumenti, quali gomma, sfoca e sfumino, modificano i colori esistenti
nell’immagine.
Photoshop dispone di potenti funzioni di pittura perché consente di impostare opzioni per specificare come uno strumento
deve applicare o modificare il colore. Potete applicare il colore gradualmente, con bordi sfumati, con grandi tratti, con vari
elementi dinamici del pennello, con diverse proprietà di fusione e con pennelli di forma diversa. Potete anche simulare la
pittura spray con un aerografo.
Potete impostare le opzioni per gli strumenti dalla barra delle opzioni. La barra delle opzioni per lo strumento pennello
contiene altre palette e menu di opzioni:
Selettore Pennelli predefiniti Memorizza le impostazioni salvate per la punta del pennello, quali la dimensione del
pennello e la durezza, per l’aerografo e le opzioni del pennello disponibili nella palette Pennelli.
Selettore Strumenti predefiniti Memorizza le impostazioni salvate per una punta di pennello predefinita, le altre opzioni
disponibili nella barra delle opzioni, quali l’opacità e il metodo di fusione, oltre al colore usato dal pennello.
Palette Pennelli Contiene numerose opzioni per impostare le caratteristiche di pittura del pennello, quali la dinamica dei
colori, la dinamica delle forme del pennello, la texture e la dispersione del pennello. La palette Pennelli contiene anche un
pannello da cui potete scegliere una punta del pennello predefinita.
1 Scegliete un colore di primo piano (consultate “Per scegliere i colori nella finestra degli strumenti” a pagina 453).
2 Selezionate lo strumento pennello o matita .
3 Impostate le opzioni per lo strumento nella barra delle opzioni:
• Scegliete un pennello dal selettore Pennelli predefiniti e impostate le opzioni per il pennello (consultate “Per selezionare
un pennello predefinito” a pagina 426).
• Scegliete un metodo di fusione dal menu Metodo (consultate “Elenco dei metodi di fusione” a pagina 438).
• Specificate un’opacità spostando il cursore Opacità. Questa opzione specifica la quantità di copertura applicata da ogni
tratto.
• Per lo strumento pennello, specificate una velocità di flusso spostando il cursore Flusso. Flusso specifica la velocità con
cui il colore viene applicato.
Premete un tasto numerico per impostare l’opacità in multipli di 10% (1 = 10%, 0 = 100%). Premete Maiusc e un tasto
numerico per impostare il flusso in modo analogo.
• (Photoshop) Fate clic sul pulsante Aerografo per usare il pennello come aerografo.
• Per lo strumento matita, selezionate Auto cancella per applicare il colore di sfondo alle aree con il colore di primo piano
(consultate “Per usare l’opzione Auto cancella con lo strumento matita” a pagina 443).
4 Effettuate una o più delle seguenti operazioni:
• Per disegnare, trascinate sull’immagine.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 425
Guida utente
• Per disegnare una linea retta, fate clic sull’immagine per impostare il punto iniziale, tenete premuto Maiusc e fate clic sul
punto finale.
• Se usate lo strumento pennello come aerografo, potete creare accumuli di colore tenendo premuto il pulsante del mouse
senza trascinare.
Consultate anche
“Galleria degli strumenti di pittura” a pagina 39
Per cambiare la forma predefinita dei cursori di pittura e altri strumenti, scegliete Modifica > Preferenze > Visualizzazioni
e cursori. Selezionate i cursori desiderati nelle aree Cursori di disegno e Altri cursori. I cursori campione riflettono la scelta
fatta. Fate clic su OK.
Come lo strumento pennello storia, lo strumento pennello artistico storia usa uno stato di storia specifico o un’istantanea
come dati sorgente. Pennello storia ricrea i dati sorgente specificati; lo strumento pennello artistico storia usa invece quei
dati unitamente alle opzioni impostate per creare colori e stili artistici diversi.
Per ottenere diversi effetti visivi, provate ad applicare i filtri o a riempire un’immagine con un colore uniforme prima di
disegnare con lo strumento pennello artistico storia. Provate anche a quadruplicare le dimensioni dell’immagine per
attenuarne i particolari.
A B C
Esempio di uso del pennello artistico storia
A. Originale B. Con un pennello piccolo C. Con un pennello grande
• Per Tolleranza, immettete un valore per limitare le aree in cui potete applicare i tratti. Una tolleranza bassa vi consente
di creare un numero illimitato di tratti in qualsiasi punto dell’immagine. Una tolleranza alta limita i tratti alle aree che
differiscono molto dal colore nello stato o nell’istantanea sorgente.
4 Per disegnare, trascinate sull’immagine.
Quando cambiate la dimensione, la forma o la durezza di un pennello predefinito, la modifica apportata è temporanea.
Pertanto, la prossima volta che scegliete quel predefinito, il pennello userà le impostazioni originali. Per rendere le
modifiche permanenti dovete creare un nuovo pennello predefinito (consultate “Per creare un nuovo pennello predefinito”
a pagina 437).
1 Selezionate uno strumento di pittura o di modifica e fate clic sul menu a comparsa dei pennelli predefiniti nella barra
delle opzioni.
2 Selezionate un pennello.
Nota: potete anche selezionare un pennello in Photoshop dalla palette Pennelli. Per visualizzare i pennelli predefiniti caricati,
assicuratevi che nella parte sinistra della palette sia selezionata l’opzione Pennelli predefiniti.
Consultate anche
“La palette Pennelli” a pagina 427
Consultate anche
“Per salvare un set di pennelli predefiniti come libreria” a pagina 438
A B C
Consultate anche
“La palette Pennelli” a pagina 427
Usa dimensione campione Ripristina il diametro originale del pennello. Questa opzione è disponibile solo se la forma della
punta del pennello è stata creata campionando i pixel in un’immagine.
Rifletti X Cambia la direzione di una punta di pennello sul suo asse x.
A B C
Riflessione di una punta di pennello sul suo asse x
A. La punta del pennello è nella sua posizione predefinita B. Opzione Rifletti X selezionata C. Opzioni Rifletti X e Rifletti Y selezionate
A B C
Riflessione di una punta di pennello sul suo asse y
A. La punta del pennello è nella sua posizione predefinita B. Opzione Rifletti Y selezionata C. Opzioni Rifletti Y e Rifletti X selezionate
Angolo Specifica l’angolo di rotazione dell’asse longitudinale di un pennello ellittico o campionato rispetto all’asse
orizzontale. Immettete un valore in gradi o trascinate l’asse orizzontale nella casella di anteprima.
Rotondità Specifica il rapporto tra gli assi corti e lunghi del pennello. Immettete un valore in percentuale o trascinate i
punti nella casella di anteprima. Con un valore del 100% si ha un pennello circolare; con un valore dello 0% si ha un
pennello lineare; con valori intermedi i pennelli sono ellittici.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 430
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Durezza Controlla la dimensione della parte centrale rigida del pennello. Digitate un numero o usate il cursore per
specificare un valore espresso come percentuale del diametro del pennello. Non potete cambiare la durezza di pennelli
campionati.
Spaziatura Controlla la distanza tra i segni del pennello in un tratto. Per modificare la spaziatura, inserite un numero o
usate il cursore per inserire un valore che rappresenti una percentuale del diametro del pennello. Se l’opzione è
deselezionata, la spaziatura è determinata dalla velocità del cursore.
Se usate un pennello predefinito, premete il tasto ò (Windows) o ì (Mac OS) per diminuire la larghezza del pennello e il
tasto à (Windows) o $ (Mac OS) per aumentarla. Per i pennelli rotondi duri, rotondi morbidi e calligrafici, premete
Maiusc+ò (Windows) o ù (Mac OS) per diminuire la durezza del pennello e Maiusc+à (Windows) o § (Mac OS) per
aumentarla.
Consultate anche
“La palette Pennelli” a pagina 427
• Le percentuali di variazione specificano la casualità degli elementi dinamici. Allo 0% l’elemento non cambia durante il
tratto; al 100% l’elemento presenta la massima casualità.
• Le opzioni dei menu a comparsa Controllo consentono di specificare come controllare la variazione degli elementi
dinamici. Potete scegliere di non controllare la variazione di un elemento, di dissolverlo nel numero di passi specificato
o di variarlo secondo la pressione o l’inclinazione della penna o la posizione della rotellina.
Nota: i controlli della penna sono disponibili solo se usate una tavoletta grafica sensibile alla pressione, ad esempio una
tavoletta Wacom. Se selezionate il controllo di una penna senza disporre di una tavoletta, appare un’icona di avvertenza.
Consultate anche
“La palette Pennelli” a pagina 427
Variazione dimensione e Controllo Specifica la modalità di variazione per la dimensione dei segni in un tratto. Per ulteriori
informazioni, consultate “Aggiungere elementi dinamici ai pennelli” a pagina 430.
Per specificare la percentuale massima di variazione digitate un numero o usate il cursore. Per specificare come controllare
la variazione della dimensione dei segni del pennello, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione della dimensione dei segni del pennello.
• Dissolvi Applica una dissolvenza alla dimensione dei segni del pennello compresa tra il diametro iniziale e il diametro
minimo nel numero di passi specificato. Ciascun passo corrisponde a un segno della punta del pennello. Il valore può
variare da 1 a 9999. Ad esempio, 10 passi produce una dissolvenza con 10 incrementi.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo, Rotazione Applicano una variazione alla dimensione dei segni del
pennello compresa tra il diametro iniziale e il diametro minimo secondo la pressione o l’inclinazione della penna o la
posizione della rotellina.
Diametro minimo Specifica la percentuale minima di ridimensionamento dei segni del pennello quando è attivata l’opzione
Variazione dimensione o il controllo relativo alle dimensioni. Digitate un numero o usate il cursore per specificare un valore
espresso come percentuale del diametro della punta del pennello.
Scala inclinazione Specifica il fattore di scala applicato all’altezza del pennello prima della rotazione, quando il controllo
delle dimensioni è impostato su Inclinazione penna. Digitate un numero o usate il cursore per specificare un valore espresso
come percentuale del diametro del pennello.
Variazione angolo e Controllo Specifica la modalità di variazione dell’angolo dei segni del pennello nel tratto. Per
specificare la percentuale massima di variazione, immettete un valore espresso come percentuale di 360 gradi. Per
specificare come controllare la variazione dell’angolo dei segni del pennello, scegliete un’opzione dal menu a comparsa
Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione dell’angolo dei segni del pennello.
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Guida utente
• Dissolvi Applica una dissolvenza all’angolo dei segni del pennello compresa tra 0 e 360 gradi nel numero di passi
specificato.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo, Rotazione Applicano una variazione all’angolo dei segni del
pennello compresa tra 0 e 360 gradi secondo la pressione o l’inclinazione della penna o la posizione della rotellina.
• Direzione iniziale Basa l’angolo dei segni del pennello sulla direzione iniziale del tratto.
• Direzione Basa l’angolo dei segni del pennello sulla direzione del tratto.
Variazione rotondità e Controllo Specifica la modalità di variazione della rotondità dei segni del pennello nel tratto. Per
specificare la percentuale massima di variazione, immettete la percentuale che indica il rapporto tra gli assi corti e lunghi
del pennello. Per specificare come controllare la variazione della rotondità dei segni del pennello, scegliete un’opzione dal
menu a comparsa Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione della rotondità dei segni del pennello.
• Dissolvi Applica una dissolvenza alla rotondità dei segni del pennello compresa tra il 100% e il valore minimo nel
numero di passi specificato.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo, Rotazione Applicano una variazione alla rotondità dei segni del
pennello compresa tra il 100% e il valore minimo secondo la pressione o l’inclinazione della penna o la posizione della
rotellina.
Rotondità minima Specifica la rotondità minima dei segni del pennello quando è attivata l’opzione Variazione rotondità o
il controllo relativo alla rotondità. Immettete una percentuale per specificare il rapporto tra gli assi corti e lunghi del
pennello.
Consultate anche
“Aggiungere elementi dinamici ai pennelli” a pagina 430
Dispersione e Controllo Specifica la modalità di distribuzione dei segni del pennello in un tratto. Quando è selezionato
Entrambi gli assi, i segni del pennello sono distribuiti in direzione radiale. Quando Entrambi gli assi è deselezionato, i segni
del pennello sono distribuiti perpendicolarmente al tratto.
Per specificare la percentuale massima di dispersione, immettete un valore. Per specificare come controllare la variazione
della dispersione dei segni del pennello, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione della dispersione dei segni del pennello.
• Dissolvi Applica una dissolvenza alla dispersione dei segni del pennello compresa tra il valore massimo e la mancanza
di dispersione nel numero di passi specificato.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo, Rotazione Applicano una variazione alla dispersione dei segni del
pennello secondo la pressione o l’inclinazione della penna o la posizione della rotellina.
Conteggio Specifica il numero di segni del pennello applicati a ciascun intervallo di spaziatura.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 433
Guida utente
Nota: se aumentate il conteggio ma non i valori di dispersione o spaziatura, potreste compromettere il vostro lavoro.
Variazione conteggio e Controllo Specifica la modalità di variazione del numero di segni del pennello per ciascun
intervallo di spaziatura. Per specificare la percentuale massima di segni del pennello applicati a ciascun intervallo di
spaziatura, immettete un valore. Per specificare come controllare la variazione del conteggio dei segni del pennello, scegliete
un’opzione dal menu a comparsa Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione del conteggio dei segni del pennello.
• Dissolvi Applica una dissolvenza al numero dei segni del pennello compresa tra il valore nella casella Conteggio e 1 nel
numero di passi specificato.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo, Rotazione Applicano una variazione al numero dei segni del
pennello secondo la pressione o l’inclinazione della penna o la posizione della rotellina.
Consultate anche
“Aggiungere elementi dinamici ai pennelli” a pagina 430
Fate clic sul campione di pattern e selezionate un pattern dalla palette a comparsa. Impostate una o più opzioni tra quelle
elencate:
Inverti Inverte i punti alti e bassi nella texture in base alle tonalità del pattern. Se Inverti è selezionato, le aree più chiare del
pattern corrispondono ai punti bassi della texture e ricevono meno colore; le aree più scure del pattern corrispondono ai
punti più alti e ricevono il massimo del colore. Quando Inverti è deselezionato, le aree più chiare del pattern ricevono la
quantità massima di colore mentre quelle più scure ne ricevono di meno.
Scala Specifica la scala del pattern. Digitate un numero o usate il cursore per inserire un valore di percentuale per la
dimensione del pattern.
Applica texture a ogni punta Specifica se applicare o meno il rendering a ciascuna punta così come appare. Quando questa
opzione non è selezionata, le opzioni di variazione della profondità non sono disponibili.
Metodo Specifica il metodo di fusione usato per combinare il pennello e il pattern (consultate “I metodi di fusione” a
pagina 368).
Profondità Specifica la profondità di penetrazione del colore nella texture. Digitate un numero o usate il cursore per
immettere un valore. Se impostate il valore 100%, i punti bassi della texture non ricevono alcun colore; se impostate 0%,
tutti i punti della texture ricevono la stessa quantità di colore, nascondendo così il pattern.
Profondità minima Specifica la profondità minima di penetrazione del colore quando il controllo relativo alla profondità è
impostato su Dissolvi, Pressione penna, Inclinazione penna o Rotellina stilo ed è selezionato Applica texture a ogni punta.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 434
Guida utente
Variazione profondità e Controllo Specifica la modalità di variazione della profondità quando è selezionato Applica texture
a ogni punta. Per specificare la percentuale massima di variazione, immettete un valore. Per specificare come controllare la
variazione della profondità dei segni del pennello, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione della profondità dei segni del pennello.
• Dissolvi Applica una dissolvenza compresa tra la percentuale di variazione della profondità e quella di profondità
minima nel numero di passi specificato.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo Applicano una variazione alla profondità secondo la pressione o
l’inclinazione della penna o la posizione della rotellina.
Consultate anche
“Aggiungere elementi dinamici ai pennelli” a pagina 430
Pennelli doppi
Un pennello doppio usa due punte per creare dei segni. Impostate le opzioni per la punta principale nella sezione Forma
punta del pennello della palette Pennelli. Selezionate la seconda punta del pennello nella sezione Pennello doppio della
palette Pennelli e impostate le seguenti opzioni.
Tratti del pennello creati con una punta singola (a sinistra) e doppia (a destra)
Metodo Imposta un metodo di fusione da usare quando vengono uniti i segni della punta principale e secondaria
(consultate “Elenco dei metodi di fusione” a pagina 438).
Diametro Controlla la dimensione della punta doppia. Per usare il diametro originale della punta del pennello, immettete
un valore in pixel, trascinate il cursore o fate clic su Usa dimensione campione. L’opzione Usa dimensione campione è
disponibile solo se la forma della punta del pennello è stata creata campionando i pixel in un’immagine.
Spaziatura Controlla la distanza tra i segni del pennello con punta doppia in un tratto. Per modificare la spaziatura, digitate
un numero o usate il cursore per immettere una percentuale per il diametro della punta.
Dispersione Specifica la modalità di distribuzione dei segni in un tratto. Quando è selezionato Entrambi gli assi, i segni del
pennello con punta doppia sono distribuiti in direzione radiale. Quando Entrambi gli assi è deselezionato, i segni sono
distribuiti perpendicolarmente al tratto. Specificate la percentuale massima di dispersione digitando un numero o usando
il cursore.
Conteggio Specifica il numero di segni del pennello con punta doppia applicati a ciascun intervallo di spaziatura. Digitate
un numero o usate il cursore per immettere un valore.
Tratti del pennello senza (a sinistra) e con (a destra) dinamica dei colori
Variazione primo piano/sfondo e Controllo Specifica la modalità di variazione del colore tra il colore di primo piano e il
colore di sfondo.
Per specificare una percentuale di variazione del colore, digitate un numero o usate il cursore. Per specificare come
controllare la variazione del colore dei segni del pennello, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione del colore dei segni del pennello.
• Dissolvi Alterna il colore di primo piano al colore di sfondo nel numero di passi specificato.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo, Rotazione Alternano il colore di primo piano al colore di sfondo
secondo la pressione o l’inclinazione della penna, la posizione della rotellina o la rotazione della penna.
Variazione tonalità Specifica una percentuale di variazione della tonalità in un tratto. Digitate un numero o usate il cursore
per immettere un valore. Un valore basso modifica la tonalità mantenendola simile a quella del colore di primo piano; un
valore alto aumenta la differenza tra le tonalità.
Variazione saturazione Specifica una percentuale di variazione della saturazione in un tratto. Digitate un numero o usate
il cursore per immettere un valore. Un valore basso modifica la saturazione mantenendola simile a quella del colore di
primo piano; un valore alto aumenta la differenza tra i livelli di saturazione.
Variazione luminosità Specifica una percentuale di variazione di luminosità in un tratto. Digitate un numero o usate il
cursore per immettere un valore. Un valore basso modifica la luminosità mantenendola simile a quella del colore di primo
piano; un valore alto aumenta la differenza tra i livelli di luminosità.
Purezza Aumenta o diminuisce la saturazione del colore. Digitate un numero o usate il cursore per immettere un valore in
percentuale compreso tra –100% e 100%. Impostato su –100%, il colore è privo di saturazione; su 100%, il colore è
completamente saturo.
Consultate anche
“Aggiungere elementi dinamici ai pennelli” a pagina 430
Tratti del pennello con (a sinistra) e senza (a destra) dinamica dell’applicazione del colore
Variazione opacità e Controllo Specifica la modalità di variazione dell’opacità del colore nel tratto di un pennello; il valore
massimo corrisponde a quello specificato nella barra delle opzioni. Specificate una percentuale di variazione dell’opacità
ADOBE PHOTOSHOP CS2 436
Guida utente
digitando un numero o usando il cursore. Per specificare come controllare la variazione dell’opacità dei segni del pennello,
scegliete un’opzione dal menu a comparsa Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione dell’opacità dei segni del pennello.
• Dissolvi Applica una dissolvenza all’opacità del colore compresa tra il valore di opacità indicato nella barra delle opzioni
e 0 nel numero di passi specificato.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo, Rotazione Applicano una variazione all’opacità del colore secondo
la pressione o l’inclinazione della penna, la posizione della rotellina o la rotazione della penna.
Variazione flusso e Controllo Specifica la modalità di variazione del flusso di colorazione nel tratto di un pennello; il valore
massimo corrisponde a quello specificato nella barra delle opzioni.
Per specificare una percentuale di variazione del flusso di colorazione, digitate un numero o usate il cursore. Per specificare
come controllare la variazione del flusso dei segni del pennello, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione del flusso dei segni del pennello.
• Dissolvi Applica una dissolvenza al flusso compresa tra il valore indicato nella barra delle opzioni e 0 nel numero di passi
specificato.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo, Rotazione Applicano una variazione al flusso del colore secondo la
pressione o l’inclinazione della penna, la posizione della rotellina o la rotazione della penna.
Consultate anche
“Aggiungere elementi dinamici ai pennelli” a pagina 430
Aerografo Applica tonalità graduali a un’immagine, simulando l’effetto prodotto dagli aerografi tradizionali. L’opzione
Aerografo nella palette Pennelli corrisponde all’opzione Aerografo nella barra delle opzioni.
Arrotondamento Produce curve più smussate nei tratti del pennello. Questa opzione è particolarmente efficace quando
disegnate con uno stilo, anche se il tratto potrebbe non essere continuo.
Proteggi texture Applica lo stesso pattern e la stessa scala a tutti i pennelli predefiniti dotati di texture. Selezionate questa
opzione per simulare la tela quando dipingete con più punte di pennello con texture.
❖ Scegliete Copia texture su altri strumenti dal menu della palette Pennelli.
1 Selezionate lo strumento pennello , matita o un altro strumento di pittura nella finestra degli strumenti.
2 Per portare in primo piano la palette Pennelli, fate clic sulla linguetta Pennelli; se la palette non è aperta, scegliete
Finestra > Pennelli.
3 Affinché le dimensioni della punta del pennello cambino con la pressione, selezionate Dinamica forme (fate clic sulla
dicitura, non sulla casella di controllo) nella palette Pennelli. Scegliete Pressione penna dal menu Controllo, sotto il cursore
Variazione dimensione.
4 Affinché l’opacità cambi con la pressione, selezionate Altra dinamica. Scegliete Pressione penna dal menu Controllo,
sotto il cursore Variazione opacità.
Nota: potete impostare Pressione penna anche per altre caratteristiche del pennello. La palette Pennelli contiene controlli con
cui variare angolo, flusso, dispersione, profondità texture e rotondità del tratto a seconda della pressione della penna.
Consultate anche
“La palette Pennelli” a pagina 427
Nota: i nuovi pennelli predefiniti vengono salvati in un file di preferenze. Se questo file è stato eliminato o è danneggiato o se
avete ripristinato i pennelli della libreria predefinita, i nuovi pennelli predefiniti andranno perduti. Per salvare definitivamente
i nuovi pennelli predefiniti, aggiungeteli a una libreria.
1 Personalizzate un pennello.
2 Effettuate una delle seguenti operazioni nella palette Pennelli o nel selettore Pennelli predefiniti:
• Scegliete Nuovo Pennello predefinito dal menu della palette, immettete un nome per il pennello predefinito e fate clic
su OK.
• Fate clic sul pulsante Crea un nuovo pennello .
• Selezionate un pennello nel selettore Pennelli predefiniti e scegliete Rinomina pennello dal menu della palette. Immettete
un nome per il pennello e fate clic su OK.
• Se la palette Pennelli è impostata per visualizzare i pennelli come miniature, fate doppio clic su un pennello, immettete
un nuovo nome e fate clic su OK.
• Se la palette Pennelli è impostata per visualizzare i pennelli in un elenco o come testo, fate doppio clic su un pennello,
immettete un nuovo nome e premete Invio (Windows) o A capo (Mac OS).
• Nel selettore Pennelli predefiniti o nella palette Pennelli, fate clic sul pennello da eliminare tenendo premuto Alt
(Windows) o Opzione (Mac OS).
• Nella palette Pennelli, selezionate un pennello e fate clic sull’icona cestino o trascinate il pennello sull’icona cestino.
Potete anche usare l’utilità Gestione predefiniti per rinominare, eliminare e salvare le librerie dei pennelli predefiniti. Per
ulteriori informazioni, consultate “Gestione predefiniti” a pagina 60.
Metodi di fusione
I metodi di fusione
Il metodo di fusione specificato nella barra delle opzioni controlla il modo in cui i pixel sono influenzati da uno strumento
di pittura o modifica. Per la visualizzazione dell’effetto di un metodo di colore, è utile fare riferimento alla terminologia
seguente:
Consultate anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 438
Colore brucia Esamina le informazioni cromatiche in ciascun canale e scurisce il colore di base per riflettere quello
applicato aumentando il contrasto. L’uso del colore bianco non produce alcun cambiamento.
Brucia lineare Esamina le informazioni cromatiche in ciascun canale e scurisce il colore di base per riflettere quello
applicato diminuendo la luminosità. L’uso del colore bianco non produce alcun cambiamento.
Schiarisci Esamina il colore in ciascun canale e seleziona il colore di base o il colore applicato, il più chiaro dei due, come
colore risultante. I pixel più scuri del colore applicato vengono sostituiti e quelli più chiari non cambiano.
Scolora Esamina le informazioni cromatiche in ciascun canale e moltiplica l’inverso del colore applicato e del colore di
base. Il colore risultante è sempre più chiaro. Scolorando con il nero, il colore resta invariato. Scolorando con il bianco, si
ottiene il bianco. L’effetto è simile a quello ottenuto proiettando più diapositive l’una sull’altra.
Colore scherma Esamina le informazioni cromatiche in ciascun canale e schiarisce il colore di base per riflettere il colore
applicato diminuendo il contrasto. La fusione con nero non produce alcun cambiamento.
Scherma lineare Esamina le informazioni cromatiche in ciascun canale e schiarisce il colore di base per riflettere il colore
applicato aumentando la luminosità. La fusione con nero non produce alcun cambiamento.
Sovrapponi Moltiplica o scolora i colori, a seconda del colore di base. I pattern o i colori si sovrappongono ai pixel esistenti
mantenendo le luci e le ombre del colore di base. Il colore di base non viene sostituito ma viene mescolato con il colore
applicato per riflettere la luminosità o l’oscurità del colore originale.
Luce soffusa Scurisce o schiarisce i colori, a seconda del colore applicato. L’effetto è simile a quello ottenuto illuminando
l’immagine con un faretto a luce diffusa.
Se il colore applicato (sorgente luminosa) è più chiaro del grigio al 50%, l’immagine viene schiarita, come se venisse
schermata; se è più scuro del grigio al 50%, l’immagine viene scurita, come se venisse bruciata. L’uso del nero o del bianco
puro produce un’area chiaramente più scura o più chiara, ma non produce il nero o il bianco puro.
Luce intensa Moltiplica o scolora i colori, a seconda del colore applicato. L’effetto è simile a quello ottenuto illuminando
l’immagine con un faretto intenso.
Se il colore applicato (sorgente luminosa) è più chiaro del grigio al 50%, l’immagine viene schiarita come se fosse scolorata.
Ciò è utile per aggiungere zone di luce all’immagine. Se il colore applicato è più scuro del grigio al 50%, l’immagine viene
scurita come se fosse moltiplicata. Ciò è utile per aggiungere le ombre all’immagine. L’uso del nero o del bianco puro
produce il nero o il bianco puro.
Luce vivida Brucia o scherma i colori aumentando o diminuendo il contrasto, a seconda del colore applicato. Se il colore
applicato (sorgente luminosa) è più chiaro del grigio al 50%, l’immagine viene schiarita diminuendo il contrasto; se è più
scuro del grigio al 50%, l’immagine viene scurita aumentando il contrasto.
Luce lineare Brucia o scherma i colori diminuendo o aumentando la luminosità, a seconda del colore applicato. Se il colore
applicato (sorgente luminosa) è più chiaro del grigio al 50%, l’immagine viene schiarita aumentando la luminosità; se è più
scuro del grigio al 50%, l’immagine viene scurita diminuendo la luminosità.
Luce puntiforme Sostituisce i colori, a seconda del colore applicato. Se il colore applicato (sorgente luminosa) è più chiaro
del grigio al 50%, i pixel più scuri rispetto al colore applicato vengono sostituiti mentre quelli più chiari restano inalterati.
Se il colore applicato è più scuro del grigio al 50%, i pixel più chiari rispetto al colore applicato vengono sostituiti mentre
quelli più scuri restano inalterati. Questa opzione è utile per aggiungere effetti speciali a un’immagine.
Differenza Esamina le informazioni cromatiche in ciascun canale e sottrae o il colore applicato da quello di base o il colore
di base da quello applicato, a seconda di quale dei due ha il valore di luminosità maggiore. La fusione con bianco inverte i
valori del colore di base; la fusione con nero non produce alcun cambiamento.
Esclusione Crea un effetto simile al metodo Differenza ma con un contrasto minore. La fusione con il bianco inverte i valori
del colore di base; la fusione con nero non produce alcun cambiamento.
Tonalità Crea un colore risultante con la luminanza e la saturazione del colore di base e la tonalità del colore applicato.
Saturazione Crea un colore risultante con la luminosità e la tonalità del colore di base e la saturazione del colore applicato.
Applicando questo metodo a un’area con saturazione pari a zero (grigia), non viene prodotto alcun cambiamento.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 440
Guida utente
Colore Crea un colore risultante con la luminosità del colore di base e la tonalità e la saturazione del colore applicato. In
questo modo vengono mantenuti i livelli di grigio nell’immagine; ciò risulta utile per la colorazione di immagini
monocromatiche e per tingere immagini a colori.
Luminosità Crea un colore risultante con la tonalità e la saturazione del colore di base e la luminosità del colore applicato.
Questo metodo crea un effetto opposto a quello del metodo Colore.
Consultate anche
“I metodi di fusione” a pagina 368
Immagine originale Normale, opacità 100% Normale, opacità 50% Dissolvi, opacità 50%
Cancellare
Per usare lo strumento gomma
Lo strumento gomma modifica i pixel dell’immagine mentre lo trascinate su di essi. Se state lavorando sullo sfondo, o in
qualunque altro livello con la trasparenza bloccata, i pixel assumono il colore di sfondo. Diversamente, la trasparenza
sostituisce i pixel. Potete anche usare la gomma per ripristinare uno stato selezionato nella palette Storia.
1 Selezionate lo strumento gomma .
2 Effettuate le seguenti operazioni nella barra delle opzioni:
• Scegliete un pennello e impostate le relative opzioni (Photoshop) o scegliete un pennello predefinito (ImageReady).
Questa opzione non è disponibile per la modalità Blocco.
• Scegliete una modalità per la gomma: Pennello, Aerografo (ImageReady), Matita o Blocco.
• Specificate un valore di opacità per definire l’intensità della cancellazione. Il valore 100% cancella completamente i pixel;
un valore minore li cancella parzialmente (questa opzione non è disponibile per la modalità Blocco in Photoshop).
• (Photoshop) In modalità Pennello, specificate una velocità di flusso. Flusso specifica la velocità con cui il colore viene
applicato con lo strumento.
• (Photoshop) In modalità pennello, fate clic sul pulsante Aerografo per usare il pennello come aerografo.
• (Photoshop) Per tornare a uno stato salvato o a un’istantanea dell’immagine, fate clic sulla colonna sinistra dello stato o
dell’istantanea nella palette Storia, quindi selezionate Cancella con storia nella barra delle opzioni.
(Photoshop) Per usare temporaneamente lo strumento gomma in modalità Cancella con storia, tenete premuto Alt
(Windows) o Opzione (Mac OS) mentre trascinate.
La gomma per sfondo campiona il colore al centro del pennello, detto anche punto di fuoco, e cancella quel colore ovunque
appaia all’interno del pennello. Effettua anche un’estrazione del colore ai bordi di qualunque oggetto in primo piano, in
modo che gli aloni non siano visibili se l’oggetto in primo piano viene successivamente incollato in un’altra immagine.
Nota: lo strumento gomma per sfondo ignora il blocco della trasparenza di un livello.
Per cancellare lo sfondo di un oggetto con bordi intricati o frammentati, usate il comando Estrai
• Se usate una tavoletta grafica sensibile alla pressione, scegliete le opzioni dai menu Dimensione e Tolleranza per variare
la dimensione e la tolleranza della gomma per sfondo durante il tratto. Pressione penna basa tale variazione sulla
pressione della penna. Rotellina stilo basa la variazione sulla posizione della rotellina della penna. Scegliete Disattivato
se non desiderate variare la dimensione o la tolleranza.
4 Effettuate le seguenti operazioni nella barra delle opzioni:
• Per cancellare, scegliete una modalità Limiti: Non contiguo, per cancellare il colore campionato da qualsiasi area sotto il
pennello; Contiguo, per cancellare le aree che contengono il colore campionato e collegate tra loro; Trova bordi, per
cancellare le aree collegate contenenti il colore campionato e mantenere il contrasto dei contorni.
• Per Tolleranza, inserite un valore o trascinate il cursore. Una tolleranza bassa limita la cancellazione alle aree molto simili
al colore campionato. Una tolleranza alta consente di cancellare un intervallo di colori più ampio.
• Selezionate Proteggi colore di primo piano per impedire la cancellazione delle aree che corrispondono al colore di primo
piano nella finestra degli strumenti.
• Scegliete un’opzione di Campionamento: Continuo, per campionare i colori in modo continuo durante il trascinamento;
Una volta, per cancellare solo le aree contenenti il colore selezionato per primo; Campione sfondo, per cancellare solo le
aree contenenti il colore di sfondo corrente.
5 Trascinate sull’area da eliminare. Il puntatore dello strumento gomma per sfondo ha la forma di un pennello, con una
croce indicante il punto di attivazione dello strumento .
Sfumature
Per applicare un riempimento sfumatura
Lo strumento sfumatura crea una fusione graduale tra più colori. Potete scegliere riempimenti con sfumature predefinite o
crearne di nuovi.
Nota: non potete usare lo strumento sfumatura con immagini bitmap, in scala di colore o a 16 bit per canale.
Potete riempire un’area con una sfumatura trascinandola nell’immagine. Il punto di partenza (con il tasto del mouse
premuto) e il punto finale (quando si rilascia il tasto) influiscono sull’aspetto della sfumatura, a seconda dello strumento
usato.
1 Per riempire solo una parte dell’immagine, selezionate l’area desiderata. Altrimenti, il riempimento sfumato viene
applicato all’intero livello attivo.
2 Selezionate lo strumento sfumatura .
3 Scegliete un riempimento sfumatura nella barra delle opzioni:
• Fate clic sul triangolo accanto al campione per selezionare un riempimento sfumatura predefinito.
• Fate clic nel campione di sfumatura per visualizzare l’Editore sfumatura. Selezionate un riempimento sfumatura
predefinito o createne uno nuovo, quindi fate clic su OK (consultate “Per creare una sfumatura omogenea” a pagina 444).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 444
Guida utente
L’Editore sfumatura
La finestra di dialogo Editore sfumatura consente di definire una nuova sfumatura modificandone una esistente. Inoltre,
potete aggiungere colori intermedi a una sfumatura per creare una fusione tra più di due colori.
D E
Editore sfumatura, finestra di dialogo
A. Menu della palette B. Interruzione di opacità C. Interruzioni di colore D. Regolate i valori o eliminate l’opacità o l’interruzione di colore
selezionata E. Punto medio
5 Per definire il colore iniziale della sfumatura, fate clic sull’interruzione di colore sinistra sotto la barra della sfumatura.
Il triangolo dell’interruzione di colore diventa nero e indica che si sta modificando il colore iniziale.
6 Per scegliere un colore, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate doppio clic sull’interruzione di colore o fate clic sul campione di colore nella sezione Interruzioni colore della
finestra di dialogo. Scegliete un colore e fate clic su OK.
• Scegliete un’opzione dal menu a comparsa Colore nella sezione Interruzioni colore della finestra di dialogo.
• Posizionate il puntatore sulla barra della sfumatura (il puntatore si trasforma in un contagocce) e fate clic per campionare
un colore.
7 Per definire il colore finale, fate clic sull’interruzione di colore sinistra, sotto la barra della sfumatura. Scegliete un colore.
8 Per regolare la posizione del punto iniziale o finale, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Trascinate l’interruzione di colore corrispondente a sinistra o a destra fino alla posizione desiderata.
• Fate clic sull’interruzione di colore corrispondente e immettete un valore per Posizione nella sezione Interruzioni colore
della finestra di dialogo. 0% posiziona il punto all’estremità sinistra della barra della sfumatura; 100% lo posiziona
all’estremità destra.
9 Per regolare la posizione del punto medio (in cui la sfumatura mostra una miscela uniforme dei colori iniziale e finale),
trascinate il rombo sotto la barra della sfumatura verso sinistra o verso destra, oppure fate clic sul rombo e inserite un
valore per Posizione.
10 Per aggiungere colori intermedi alla sfumatura, fate clic sotto la barra della sfumatura per definire un’altra interruzione
di colore. Specificate il colore e regolate la posizione e il punto medio per il punto intermedio, come descritto per i punti
iniziale e finale.
11 Per eliminare l’interruzione di colore che state modificando, fate clic su Elimina.
12 Per impostare l’omogeneità dell’intera sfumatura, immettete un valore nella casella di testo Omogeneità o trascinate il
relativo cursore a comparsa.
13 Se lo desiderate, impostate i valori di trasparenza della sfumatura.
14 Immettete un nome per la nuova sfumatura.
15 Per salvare la sfumatura come predefinita, fate clic su Nuovo dopo aver creato la sfumatura.
Nota: i nuovi predefiniti vengono salvati in un file di preferenze. Se questo file è stato eliminato o è danneggiato o se avete
ripristinato le sfumature della libreria predefinita, i nuovi predefiniti andranno perduti. Per salvare definitivamente i nuovi
elementi predefiniti, aggiungeteli a una libreria.
6 Per regolare la posizione del punto medio dell’opacità (il punto mediano tra le opacità iniziale e finale), effettuate una
delle seguenti operazioni:
• Trascinate il rombo sopra la barra della sfumatura verso sinistra o verso destra.
• Selezionate il rombo e inserite un valore per Posizione.
7 Per eliminare l’interruzione di opacità che state modificando, fate clic su Elimina.
8 Per aggiungere un’opacità intermedia alla maschera, fate clic sopra la barra della sfumatura per definire una nuova
interruzione di opacità. Potete quindi regolare e spostare questa interruzione di opacità come descritto per l’opacità iniziale
e finale. Per eliminare un’opacità intermedia, trascinate la sua interruzione di trasparenza verso l’alto e fuori dalla barra della
sfumatura.
9 Per creare una sfumatura predefinita, immettete un nome nella casella di testo Nome e fate clic su Nuovo. In questo
modo si crea una nuova sfumatura predefinita con l’impostazione di trasparenza specificata.
Consultate anche
“Gestione predefiniti” a pagina 60
Consultate anche
“Gestione predefiniti” a pagina 60
Nota: lo strumento secchiello non può essere usato con immagini in metodo Bitmap.
1 Scegliete un colore di primo piano (consultate “Per scegliere i colori nella finestra degli strumenti” a pagina 453).
2 Selezionate lo strumento secchiello .
3 (Photoshop) Specificate se riempire la selezione con il colore di primo piano o con un pattern.
4 Specificate il metodo di fusione e l’opacità (consultate “Elenco dei metodi di fusione” a pagina 438).
5 Specificate la tolleranza per il riempimento.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 448
Guida utente
La tolleranza definisce quanto il pixel deve essere simile nel colore affinché possa essere riempito. I valori vanno da 0 a 255.
Una tolleranza bassa riempie i pixel che presentano valori cromatici molto simili a quello selezionato. Una tolleranza alta
riempie i pixel che rientrano in un intervallo di colori più ampio.
Per riempire una selezione o un livello con un colore di primo piano o di sfondo
1 Scegliete un colore di primo piano o di sfondo (consultate “Per scegliere i colori nella finestra degli strumenti” a
pagina 453).
2 Selezionate l’area da riempire. Per riempire un intero livello, selezionatelo nella palette Livelli.
3 Scegliete Modifica > Riempi per riempire la selezione o il livello. Per riempire un tracciato, selezionatelo e scegliete
Riempi tracciato nel menu della palette Tracciati.
4 Nella finestra di dialogo Riempi, alla voce Usa, scegliete una delle seguenti opzioni o un Pattern personale:
Colore di primo piano, Colore di sfondo, Nero, Grigio 50% o Bianco Riempie la selezione con il colore specificato.
Pattern Riempie la selezione con un pattern. Fate clic sulla freccia capovolta accanto al pattern campione e selezionate un
pattern dalla palette a comparsa. Potete caricare pattern aggiuntivi dal menu della palette a comparsa. Selezionate il nome
di una libreria di pattern o scegliete Carica pattern per individuare la cartella contenente i pattern da usare.
Storia Riporta l’area selezionata a uno stato o a un’istantanea dell’immagine impostata come sorgente nella palette Storia.
Nota: se riempite un’immagine CMYK con il nero, Photoshop riempie tutti i canali con nero al 100%. Ciò può produrre più
inchiostro di quanto consentito dalla stampante. Per risultati migliori con immagini CMYK, usate l’opzione Primo piano con
il colore di primo piano impostato al giusto valore di nero.
5 Specificate il metodo di fusione e la percentuale di opacità (consultate “Elenco dei metodi di fusione” a pagina 438).
6 Se state lavorando in un livello e desiderate riempire solo le aree che contengono dei pixel, selezionate Mantieni
trasparenza.
7 Fate clic sul pulsante OK per applicare il riempimento.
Per applicare un colore di primo piano solo alle aree contenenti pixel, premete i tasti Alt+Maiusc+Backspace (Windows) o
Opzione+Maiusc+Ritorno unitario (Mac OS). Si mantiene così la trasparenza del livello. Per applicare un colore di primo
piano solo alle aree contenenti pixel, premete i tasti Ctrl+Maiusc+Backspace (Windows) o Comando+Maiusc+Ritorno
unitario (Mac OS).
• Selezionate lo strumento secchiello . Nella barra delle opzioni, scegliete Pattern dal menu a comparsa Riempimento,
quindi selezionate un pattern dalla palette a comparsa Pattern. Quindi fate clic per riempire con il pattern l’area
selezionata.
Nota: prima di creare una selezione, potete caricare altre librerie di pattern nella palette a comparsa (consultate “Per caricare
una libreria di pattern” a pagina 450).
Lo stile di livello Traccia offre un metodo indipendente da risoluzione per tracciare una forma. Per tracciare l’intero livello,
potete usare l’effetto di livello Traccia.
Per creare velocemente un tracciato sul livello attuale, senza seguire necessariamente il bordo del livello, usate il comando
Traccia.
1 Nella palette Livelli, fate clic sul pulsante Nuovo livello per creare un nuovo livello per il cerchio o il quadrato.
Isolando il cerchio o il quadrato su un livello separato sarà più facile elaborarlo.
2 Selezionate lo strumento selezione ellittica o selezione rettangolare nella finestra degli strumenti.
3 Per creare la forma, trascinate nella finestra del documento. Mentre trascinate tenete premuto Maiusc per vincolare la
forma a un cerchio o a un quadrato.
4 Scegliete Modifica > Traccia.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 450
Guida utente
5 Nella finestra di dialogo Traccia, immettete un valore per lo spessore e fate clic sul campione colore per visualizzare il
Selettore colore di Adobe.
6 Nel Selettore colore di Adobe, individuate l’intervallo di colori desiderato con i cursori a triangolo sulla barra dello
spettro dei colori, quindi fate clic sul colore desiderato nel campo del colore. Il colore selezionato appare nella metà
superiore del campione colore. Il colore originale rimane nella metà inferiore. Fate clic su OK.
7 Impostate la posizione del tratto in relazione alla selezione scegliendo Interno, Centro o Esterno. Se necessario,
impostate le altre impostazioni e fate clic su OK. Photoshop applica la traccia secondo le impostazioni effettuate.
Consultate anche
“Tracciare con il colore una selezione o un livello” a pagina 449
In Photoshop, potete creare nuovi pattern e salvarli in librerie per usarli con diversi strumenti e comandi. Per gli strumenti
secchiello, timbro con pattern, pennello correttivo e toppa, i pattern predefiniti sono visualizzati nelle palette a comparsa
nella barra delle opzioni e nella finestra di dialogo Stile livello. Potete modificare la visualizzazione dei pattern nelle palette
a comparsa scegliendo un’opzione di visualizzazione dai menu delle palette. Potete inoltre gestire i pattern con Gestione
predefiniti.
In ImageReady, potete definire un solo pattern, detto Pattern definito dall’utente, con cui riempire le selezioni e i livelli.
Photoshop dispone inoltre del filtro Crea pattern per creare pattern predefiniti o riempire un livello o una selezione con un
pattern personale.
Consultate anche
“Il filtro Crea pattern” a pagina 451
Photoshop mette a disposizione un set di file in formato Illustrator che potete usare per definire un pattern predefinito.
Ciascun file nella cartella Pattern PostScript contiene un pattern che potete ridimensionare e riprodurre a qualsiasi
risoluzione. Aprite il file, selezionate un’opzione di rendering e definite il pattern.
• Carica pattern, per aggiungere una libreria all’elenco corrente. Selezionate il file della libreria da usare e fate clic su Carica.
• Sostituisci pattern, per sostituire l’elenco corrente con un’altra libreria. Selezionate il file della libreria da usare e fate clic
su Carica.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 451
Guida utente
• Un file libreria (elencato in fondo al menu della palette). Fate clic su OK per sostituire l’elenco corrente o su Aggiungi per
aggiungere la libreria.
• Riempie un livello o una selezione con un pattern. Il pattern può essere costituito da un’unica grande porzione o da più
porzioni duplicate.
• Crea porzioni che potete salvare come pattern predefinito e usare in altre immagini.
Potete generare più pattern dallo stesso campione finché non trovate quello che più vi aggrada.
• Effettuate una selezione nell’area di anteprima con lo strumento selezione di Crea pattern . Per spostare l’indicatore
di selezione, trascinatelo fino alla posizione desiderata.
Nota: potete usare gli strumenti zoom e mano per spostarvi nell’area di anteprima. Usate Alt (Windows) o Opzione (Mac OS)
con lo strumento zoom per ridurre la visualizzazione. In fondo alla finestra di dialogo appare il livello di ingrandimento.
• Per passare dall’anteprima del pattern generato all’immagine sorgente, scegliete un’opzione dal menu Mostra.
• Per visualizzare il confine di ciascuna porzione, fate clic su Bordi porzione.
• Per spostare le porzioni nel pattern generato, scegliete una direzione dal menu a comparsa Spostamento e specificate un
valore nella casella di testo Quantità. Il valore di spostamento è espresso come percentuale delle dimensioni della
porzione nella direzione specificata. Lo spostamento non ha alcun effetto sulle porzioni salvate del pattern predefinito.
6 Fate clic su Rigenera per creare altri pattern con le stesse opzioni o regolate le opzioni e fate clic su Rigenera.
Uniformità Regola i bordi netti nel pattern. Aumentate l’omogeneità per attenuare i bordi.
Dettagli campione Specifica le dimensioni delle sezioni del pattern nella porzione. Un valore alto conserva una maggiore
quantità di dettagli originali nel pattern. Un valore basso usa sezioni più piccole nella porzione. Quando è impostato un
valore alto, la generazione delle porzioni richiede più tempo.
7 Spostatevi tra le porzioni generate nel pannello Storia porzioni per selezionare la porzione da usare per riempire il livello
o salvarla come pattern predefinito.
• Per spostarvi tra le porzioni generate, fate clic sul pulsante Prima porzione, Porzione precedente, Porzione successiva o
Ultima porzione. In alternativa, digitate il numero dell’anteprima del pattern da visualizzare e premete Invio (Windows)
o A capo (Mac OS).
• Per visualizzare in anteprima l’aspetto della porzione in un pattern ripetuto, selezionate Aggiorna anteprima pattern. Se
la generazione dell’anteprima richiede molto tempo, deselezionate questa opzione, individuate la porzione desiderata e
riselezionate l’opzione.
• Per eliminare una porzione e l’anteprima del pattern, portatevi sulla porzione desiderata e fate clic sull’icona cestino.
• Per salvare una porzione come pattern predefinito, portatevi sulla porzione desiderata e fate clic sul pulsante Pattern
predefinito. Immettete un nome e fate clic su OK. Quando salvate una porzione come pattern predefinito, viene salvata
solo la singola porzione, non l’intero pattern generato.
A B C D E F
Pulsanti Storia porzioni
A. Pattern predefinito B. Prima porzione C. Porzione precedente D. Porzione successiva E. Ultima porzione F. Icona cestino
8 Una volta ottenuta l’anteprima desiderata e salvate le porzioni da usare in futuro, fate clic su OK per riempire il pattern
o la selezione.
Se state creando un pattern predefinito, fate clic su Annulla per chiudere la finestra di dialogo senza riempire il livello.
Consultate anche
“Gestione predefiniti” a pagina 60
ADOBE PHOTOSHOP CS2 453
Guida utente
Potete definire un nuovo colore di primo piano o di sfondo con lo strumento contagocce, la palette Colori, la palette
Campioni o il Selettore colore di Adobe.
Il colore di primo piano predefinito è il nero, quello di sfondo è il bianco. In un canale alfa, invece, il primo piano predefinito
è il bianco e quello di sfondo è il nero.
Consultate anche
“Il Selettore colore di Adobe” a pagina 218
C
A D
B
Riquadri dei colori di primo piano e di sfondo nella finestra degli strumenti
A. Riquadro del colore di primo piano B. Icona dei colori predefiniti C. Icona Scambia colori D. Riquadro del colore di sfondo
• Per modificare il colore di primo piano fate clic sul riquadro del colore superiore nella finestra degli strumenti, quindi
scegliete un colore dal Selettore colore di Adobe.
• Per modificare il colore di primo piano fate clic sul riquadro del colore inferiore nella finestra degli strumenti, quindi
scegliete un colore dal Selettore colore di Adobe.
• Per scambiare i colori di primo piano e di sfondo, fate clic sull’icona Scambia colori nella finestra degli strumenti.
• Per ripristinare i colori di primo piano e di sfondo, fate clic sull’icona dei colori predefiniti nella finestra degli strumenti.
Consultate anche
“Il Selettore colore di Adobe” a pagina 218
Media 3 x 3 o Media 5 x 5 Legge il valore medio del numero di pixel specificato nell’area in cui fate clic.
• Per selezionare un nuovo colore di sfondo, fate clic nell’immagine tenendo premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS).
In alternativa, posizionate il cursore sull’immagine, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e il pulsante del
mouse e trascinate. Il riquadro di selezione del colore di sfondo cambia in modo dinamico durante il trascinamento.
Rilasciate il pulsante del mouse per prelevare il nuovo colore.
Per passare temporaneamente allo strumento contagocce da qualsiasi strumento di pittura, tenete premuto Alt (Windows)
o Opzione (Mac OS).
La palette Colori
La palette Colori visualizza i valori cromatici dei colori di primo piano e di sfondo correnti. Con i cursori della palette
Colori potete modificare i colori di primo piano e di sfondo usando diversi modelli di colore. Potete anche scegliere un
colore di primo piano o di sfondo dallo spettro dei colori visualizzato nella barra di colore in fondo alla palette.
• Per visualizzare la palette Colori, scegliete Finestra > Colori o fate clic sulla linguetta della palette Colori.
• Per cambiare il modello di colore dei cursori del colore, scegliete un’opzione relativa ai cursori dal menu della palette
Colori.
A
B
C
D
Palette Colore
A. Colore di primo piano B. Colore di sfondo C. Cursore D. Barra di colore
Quando selezionate un colore, è possibile che nella palette Colori appaiano dei messaggi:
• In Photoshop, un colore che non può essere stampato con inchiostri CMYK è identificato da un punto esclamativo in un
triangolo sopra l’estremità sinistra della barra di colore.
• Un colore non sicuro per il Web è identificato da un cubo .
Consultate anche
“Colori sicuri per il Web” a pagina 221
Consultate anche
“Colori sicuri per il Web” a pagina 221
Consultate anche
“Il Selettore colore di Adobe” a pagina 218
La palette Campioni
La palette Campioni consente di memorizzare i colori che usate spesso. Potete aggiungere o eliminare i colori dalla palette
o visualizzare diverse librerie di colori per diversi progetti.
Per visualizzare la palette Campioni, scegliete Finestra > Campioni o fate clic sulla linguetta della palette Campioni.
Consultate anche
“Gestione predefiniti” a pagina 60
Selezione di un colore da un’immagine (a sinistra) e sua aggiunta alla palette Campioni (a destra)
• (ImageReady) Trascinate il riquadro di selezione del colore di primo piano o di sfondo dalla finestra degli strumenti alla
palette Campioni.
• (ImageReady) Trascinate un campione dalla palette Tavola colore alla palette Campioni.
Nota: i nuovi colori vengono salvati nel file delle preferenze e restano disponibili durante le sessioni in corso. Per salvare un
colore definitivamente, aggiungetelo a una libreria.
I filtri
Usare i filtri
Con i filtri potete modificare l’aspetto delle immagini, ad esempio trasformandole in un’opera impressionista o in un
mosaico, o aggiungere un esclusivo effetto di luce o di distorsione. Inoltre alcuni filtri consentono di ripulire o ritoccare le
fotografie. I filtri forniti da Adobe appaiono nel menu Filtro, mentre quelli sviluppati da terze parti sono disponibili come
plug-in. Dopo l’installazione, i filtri plug-in appaiono in fondo al menu Filtro.
Per usare un filtro, scegliete il comando dal sottomenu appropriato del menu Filtro. Le seguenti informazioni possono
aiutarvi a scegliere i filtri:
Filtri plug-in
Potete installare i filtri plug-in non Adobe, progettati da sviluppatori software di terze parti. Dopo l’installazione, i filtri
plug-in appaiono nella parte inferiore del menu Filtro e funzionano allo stesso modo dei filtri incorporati.
Se siete interessati alla creazione di moduli plug-in, contattate Adobe Systems Developer Support.
Nota: in caso di problemi o domande su plug-in di terze parti, contattate il produttore del plug-in questione.
Consultate anche
“I moduli plug-in” a pagina 63
ADOBE PHOTOSHOP CS2 459
Guida utente
Applicare i filtri
Visualizzare i filtri in anteprima
L’applicazione di filtri, soprattutto a immagini di notevoli dimensioni, può richiedere del tempo. Alcuni filtri consentono
di visualizzare l’effetto in anteprima prima di applicarlo. Potete quindi decidere di applicare il filtro o annullare l’operazione
senza perdere tempo.
Se la finestra di dialogo contiene una casella di anteprima, potete visualizzare in anteprima l’effetto nei seguenti modi:
3 Se appare una finestra di dialogo, immettete i valori o selezionate le opzioni desiderate, quindi fate clic su OK.
La Galleria filtri
La Galleria filtri
Con Galleria filtri potete applicare più filtri in modo cumulativo e applicare filtri singoli più di una volta. Potete visualizzare
esempi in miniatura del risultato di ogni filtro. Potete inoltre ridisporre i filtri e modificare le impostazioni per ogni filtro
applicato fino a ottenere l’effetto desiderato. Grazie all’estrema flessibilità, la Galleria filtri è spesso la scelta migliore per
applicare i filtri. Tuttavia, non tutti i filtri elencati nel menu Filtro sono disponibili nella Galleria filtri.
Per visualizzare la Galleria filtri, scegliete Filtro > Galleria filtri. Fate clic sul nome di una categoria di filtri per visualizzare
le anteprime degli effetti dei filtri disponibili.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 460
Guida utente
A B C D E
G
H
Per risparmiare tempo quando provate diversi filtri, eseguite delle prove su una piccola selezione rappresentativa
dell’immagine.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 461
Guida utente
Nota: il comando Dissolvi può anche modificare l’effetto dell’uso dei comandi Estrai e Fluidifica e dei filtri per tratti di pennello.
1 Applicate un filtro, uno strumento di pittura o una regolazione colore a un’immagine o a una selezione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 462
Guida utente
2 Scegliete Modifica > Dissolvi. Per visualizzare in anteprima l’effetto, selezionate Anteprima.
3 Trascinate il cursore per regolare l’opacità, da 0% (trasparente) a 100%.
4 Selezionate un metodo di fusione nel menu Metodo.
Nota: i metodi di fusione Colore scherma, Colore brucia, Schiarisci, Scurisci, Differenza ed Esclusione non funzionano con le
immagini Lab.
Consultate anche
“Opzioni per la forma della punta del pennello” a pagina 429
Ripeti pixel del bordo Estende i colori dei pixel lungo il bordo dell’immagine nella direzione specificata. Se i pixel del bordo
sono di colori diversi, si potrebbero verificare delle striature.
Imposta su Sfondo (solo per il filtro Sposta) Riempie l’area selezionata con il colore di sfondo corrente.
1 Dal menu Filtro, scegliete: Artistico > Pastelli su superficie ruvida; Artistico > Vernice di fondo; Distorsione > Vetro;
Schizzo > Conté Crayon o Texture > Applica texture.
2 Per Texture, scegliete un tipo di texture o selezionate Carica texture per specificare un file Photoshop.
3 Trascinate il cursore Ridimensionamento per aumentare o ridurre l’effetto sulla superficie dell’immagine.
4 Trascinate il cursore Rilievo (se disponibile) per regolare la profondità della superficie della texture.
5 Selezionate Inverti per invertire i colori chiari e scuri della superficie.
6 Per Direzione luce, indicate la direzione della sorgente luminosa sull’immagine.
Creare sfondi
Applicando gli effetti a forme in tinta unita o in scala di grigio potete generare molti sfondi e texture che potrete
successivamente sfocare. Alcuni filtri (ad esempio, Vetro) hanno effetti poco visibili o addirittura impercettibili se applicati
a tinte unite, altri producono invece effetti interessanti.
Potete usare anche lo strumento pennello storia per disegnare un effetto filtro su una parte dell’immagine. Per prima cosa
applicate il filtro a un’immagine intera. Quindi, nella palette Storia, tornate allo stato dell’immagine precedente
l’applicazione del filtro e impostate la sorgente del pennello storia sullo stato con filtro. Infine colorate l’immagine.
Consultate anche
“Per usare la palette Azioni” a pagina 656
Per un effetto pergamena, modificate il colore dello sfondo subito prima di applicare il filtro Matita colorata all’area
selezionata.
Effetto ritaglio Riproduce un’immagine come se fosse fatta di ritagli di carta colorata. Le immagini ad alto contrasto
appaiono sotto forma di silhouette; le immagini colorate vengono costruite con più livelli di carta colorata.
Pennello a secco Dipinge i bordi dell’immagine come se si usasse la tecnica del pennello a secco (a metà strada fra olio e
acquerello). Questo filtro semplifica l’immagine riducendone la gamma di colori per creare aree di colore uniforme.
Grana pellicola Applica un pattern uniforme ai toni d’ombra e alle mezzetinte aggiungendo contemporaneamente un
pattern più uniforme e saturo alle aree più chiare. Questo filtro è utile per eliminare le strisce dalle fusioni e per unire
visivamente elementi provenienti da fonti diverse.
Affresco Dipinge un’immagine con uno stile grezzo, con tocchi rapidi, corti e arrotondati.
Luce al neon Aggiunge vari tipi di luce agli oggetti di un’immagine. Questo filtro è utile per colorare un’immagine
ammorbidendone l’aspetto. Per selezionare il colore della luce, fate clic sulla casella relativa e selezionate un colore dal
selettore.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 464
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Effetto pennellate Consente di scegliere fra varie dimensioni (da 1 a 50) e tipi di pennello per ottenere un effetto pittorico.
I pennelli sono di tipo Semplice, Ruvido chiaro, Ruvido scuro, Molto sottile, Molto sfocato e Brillante.
Effetto spatola Riduce i dettagli dell’immagine attribuendole l’impressione di una tela dipinta con mano leggera che mostra
la propria trama sottostante.
Involucro di plastica Riveste l’immagine di plastica lucida, accentuando i dettagli della superficie.
Contorni poster Riduce il numero di colori di un’immagine in base all’opzione di posterizzazione impostata, individua i
bordi dell’immagine e disegna linee nere su di essi. Le aree ampie assumono un colore semplice, mentre i dettagli scuri più
minuti vengono distribuiti per tutta l’immagine.
Pastelli su superficie ruvida Applica tratti di pastelli colorati a uno sfondo con texture. Nelle aree di colore vivace, il tratto
del pastello è spesso e con poca texture, mentre in quelle scure ha un aspetto raschiato e rivela la texture.
Effetto sfumino Attenua l’aspetto di un’immagine mediante tratti brevi e diagonali che ne sbavano le aree più scure. Le aree
più chiare diventano più luminose e meno dettagliate.
Effetto spugna Crea immagini con aree a texture ben definita di colore contrastante, che sembrano dipinte con una spugna.
Vernice di fondo Dipinge l’immagine su uno sfondo con texture e quindi disegna l’immagine finale su di essa.
Effetto acquerello Dipinge l’immagine in stile acquerello, semplificandone i dettagli mediante un pennello medio con
acqua e colore. Nei punti in cui vi sono passaggi di tono significativi nei bordi, il filtro satura il colore.
Filtri Sfocatura
I filtri Sfocatura ammorbidiscono una selezione o un’immagine intera e sono utili per eseguire dei ritocchi. Rendono più
graduali le transizioni in quanto eseguono la media dei pixel vicini ai bordi sovrapposti di linee definite e di aree
ombreggiate dell’immagine.
Prima (a sinistra) e dopo (a destra) l’uso del filtro Sfocatura con lente. Lo sfondo è sfocato ma il primo piano resta nitido.
Nota: per applicare un filtro Sfocatura ai bordi di un livello, deselezionate l’opzione Mantieni trasparenza nella palette Livelli.
Media Trova il colore medio di un’immagine o di una selezione, quindi riempie l’immagine o la selezione con il colore per
creare un aspetto più morbido. Ad esempio, selezionando un’area di un prato, il filtro cambia l’area in una regione di verde
uniforme.
Sfoca e Sfoca maggiormente Eliminano il disturbo nelle aree dell’immagine con transizioni significative di colore. I filtri
Sfoca sfumano le transizioni in base alla media dei pixel vicini ai bordi ben delineati delle linee e delle aree ombreggiate.
L’effetto del filtro Sfoca maggiormente è tre o quattro volte più forte rispetto a quello del filtro Sfoca.
Sfocatura rettangolo (solo Photoshop) Sfoca un’immagine in base al valore cromatico medio dei pixel circostanti. Questo
filtro è utile per creare effetti speciali. Potete regolare le dimensioni dell’area usata per calcolare il valore medio di un
determinato pixel; un raggio più ampio comporta una maggiore sfocatura.
Controllo sfocatura Sfoca rapidamente una selezione in base al valore impostato. L’impostazione si basa sulla curva di
Gauss a forma di campana, generata quando Photoshop applica una media ponderata ai pixel. Questo filtro aggiunge
dettagli a bassa frequenza e può produrre un effetto nebuloso.
Sfocatura con lente (solo Photoshop) Sfoca un’immagine per dare l’effetto di una minore profondità di campo; alcuni
oggetti nell’immagine risultano a fuoco, altre aree diventano sfocate. Per determinare quali aree sfocare, potete usare una
ADOBE PHOTOSHOP CS2 465
Guida utente
semplice selezione o fornire una mappa di profondità del canale alfa che descriva esattamente in che modo applicare la
sfocatura.
Il filtro Sfocatura con lente usa una mappa di profondità per determinare la posizione dei pixel in un’immagine. Con una
mappa di profondità selezionata, potete anche usare il cursore a crocetta per impostare il punto iniziale di una sfocatura.
Potete usare i canali alfa e le maschere di livello per creare le mappe di profondità. Le aree nere in un canale alfa sono
elaborate come se si trovassero sul piano anteriore nella foto, le aree bianche come se si trovassero in lontananza.
Per creare una sfocatura graduale (da nulla in basso al massimo in alto), create un nuovo canale alfa e applicate una
sfumatura in modo che il canale sia bianco in alto e nero in basso. A questo punto, selezionate il filtro Sfocatura con lente
e scegliete il canale alfa dal menu a comparsa Origine. Per cambiare la direzione della sfumatura, selezionate la casella di
controllo Inverti.
L’aspetto della sfocatura dipende dalla forma scelta per il diaframma. Le forme del diaframma sono determinate dal numero
di lamelle che contiene. Potete cambiare le lamelle di un diaframma curvandole (rendendole più circolari) o ruotandole.
Potete anche ridurre o ingrandire l’anteprima facendo clic sul pulsante + o – (consultate anche “Per usare il filtro Sfocatura
con lente” a pagina 465).
Effetto movimento Sfoca in una direzione particolare (da –360º a +360º) e a un’intensità specifica (da 1 a 999). L’effetto del
filtro è analogo a quello che si ottiene facendo una foto di un oggetto in movimento con un tempo di esposizione fisso.
Sfocatura radiale Simula la sfocatura di uno zoom o di una macchina fotografica in rotazione, producendo così una lieve
sfocatura. Scegliete Rotazione per sfocare l’immagine lungo linee circolari concentriche, quindi specificate il grado di
rotazione. Scegliete Zoom per sfocare l’immagine lungo linee radiali, come in una zoomata in avanti o indietro, quindi
specificate un fattore compreso fra 1 e 100. La qualità della sfocatura può essere impostata su Bozza, più rapida ma
granulosa, Buona o Migliore per ottenere una grana più fine. La differenza tra queste due ultime opzioni è evidente solo su
selezioni di grandi dimensioni. Specificate l’origine della sfocatura, trascinando il pattern nella casella Centro sfocatura.
Sfocatura forma (solo Photoshop) Usa la forma specificata per creare la sfocatura. Scegliete una forma dall’elenco di forme
personali predefinite e usate il cursore Raggio per regolarne le dimensioni. Potete caricare diverse librerie di forme facendo
clic sul triangolo e scegliendo la libreria desiderata dall’elenco. Raggio determina le dimensioni della forma; più grandi sono
le dimensioni della forma, maggiore sarà la sfocatura.
Sfocatura migliore Sfoca un’immagine con precisione. Potete specificare il raggio, la soglia e la qualità della sfocatura.
Raggio determina le dimensioni dell’area in cui vengono cercati i pixel dissimili. Soglia determina il grado di differenza
necessario perché i pixel vengano sfocati. Potete inoltre impostare un metodo per l’intera selezione (Normale) o per i bordi
con transizioni del colore (Solo contorno e Sovrapponi contorno). Nelle aree con contrasto significativo, Solo contorno
applica dei contorni in bianco e nero mentre Sovrapponi contorno applica dei contorni bianchi.
Sfocatura superficie (solo Photoshop) Sfoca un’immagine preservandone i contorni. Questo filtro è utile per creare effetti
speciali e ridurre disturbo e granulosità. L’opzione Raggio specifica le dimensioni dell’area da campionare per la sfocatura.
L’opzione Soglia controlla il grado di differenza dei valori tonali dei pixel adiacenti necessario affinché i pixel vengano
inclusi nella sfocatura. I pixel i cui valori tonali si discostano meno del valore Soglia vengono esclusi dalla sfocatura.
6 Per Luci speculari, spostate il cursore Soglia per selezionare un valore limite di luminosità; tutti i pixel più luminosi di
tale valore saranno elaborati come luci speculari. Per aumentare la luminosità delle luci, spostate il cursore Luminosità.
7 Per aggiungere disturbo a un’immagine, scegliete Uniforme o Gaussiana. Per aggiungere il disturbo senza influire sul
colore, scegliete Monocromatico. Spostate il cursore Fattore per aumentare o diminuire il disturbo.
La sfocatura riduce eventuale granulosità o disturbo dall’immagine originale. Per far sì che l’immagine sembri più realistica
e meno ritoccata, potete aggiungere nuovamente del disturbo.
Contorni con inchiostro Ridisegna l’immagine con linee sottili sui dettagli originali, in stile penna e inchiostro.
Spruzzo Riproduce l’effetto di un aerografo. Aumentando le opzioni l’effetto globale verrà semplificato.
Tratti spruzzo Ridisegna un’immagine usando i suoi colori dominanti con tratti di colore ad angolo e a spruzzo.
Sumi-e Disegna un’immagine in stile giapponese, come se si usasse un pennello saturo su carta di riso. Il filtro Sumi-e crea
bordi morbidi e sfocati in nero carico, saturo di inchiostro.
Filtri Distorsione
I filtri Distorsione eseguono una distorsione geometrica su un’immagine, creando effetti 3D o altri effetti di rimodellazione.
Questi filtri possono richiedere molta memoria. I filtri Bagliore diffuso, Vetro e Increspatura oceano possono essere
applicati con Galleria filtri.
Bagliore diffuso Dà all’immagine l’aspetto che avrebbe attraverso un filtro a leggera diffusione. Il filtro aggiunge disturbi
bianchi trasparenti, con il bagliore che si dissolve a partire dal centro della selezione.
Muovi Usa un’immagine, chiamata mappa di spostamento, per determinare il metodo di distorsione di una selezione. Ad
esempio, con una mappa di spostamento a forma di parabola, potete creare un’immagine che sembri stampata su un pezzo
di stoffa tenuto sospeso per gli angoli.
Questo filtro crea mappe di spostamento usando un file salvato in formato Adobe Photoshop con livelli uniti (ad eccezione
delle immagini in metodo Bitmap). Potete inoltre usare i file della cartella Plug-In/Mappe di spostamento nella cartella del
programma Photoshop.
Vetro Fa apparire un’immagine come se venisse vista attraverso diversi tipi di vetro. Potete scegliere un effetto vetro oppure
creare una superficie di vetro personale come file Photoshop e applicarla. Potete modificare le impostazioni di
ridimensionamento, distorsione e arrotondamento. Quando usate i controlli della superficie con un file, seguite le istruzioni
relative al filtro Muovi.
Correzione lente Il filtro Correzione lente corregge difetti comuni generati dalla lente, quali distorsione a bariletto e a
cuscinetto, vignettatura e aberrazione cromatica.
Increspatura oceano Aggiunge increspature distribuite casualmente sulla superficie dell’immagine in modo che appaia
come se fosse sott’acqua.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 467
Guida utente
Deforma Comprime una selezione. Un valore positivo fino a +100% sposta una selezione verso il suo centro; un valore
negativo fino a –100% sposta la selezione verso l’esterno.
Coordinate polari Converte una selezione da coordinate rettangolari a coordinate polari e viceversa, in base all’opzione
selezionata. Potete usare questo filtro per creare un’anamorfosi del cilindro, arte diffusa nel XVIII secolo, in cui l’immagine
distorta appare normale se viene vista in un cilindro riflesso.
Effetto increspatura Crea un pattern ondulato su una selezione, come le increspature sulla superficie di una pozzanghera.
Per un maggior controllo, usate il filtro Effetto onda. Le opzioni includono il numero e la dimensione delle increspature.
Distorsione curvilinea Distorce un’immagine lungo una curva. Specificate la curva trascinando la linea nella casella. Potete
regolare qualunque punto lungo la curva. Fate clic su Predefinito per riportare la curva a una linea retta. Potete inoltre
definire come trattare le aree non distorte.
Effetto sfera Fornisce agli oggetti un effetto 3D avvolgendo una selezione attorno a una forma sferica, distorcendo
l’immagine e ridimensionandola per adeguarla alla curva selezionata.
Effetto spirale Ruota una selezione in modo più accentuato al centro rispetto ai contorni. Specificando un angolo si
produce un pattern a spirale.
Effetto onda Funziona in modo simile al filtro Effetto increspatura, ma con un maggior controllo. Le opzioni
comprendono il numero di generatori d’onda e la lunghezza (distanza fra una cresta d’onda e quella successiva), l’altezza e
il tipo di onda: Sinusoidale (rotazione), Triangolare o Quadrato. L’opzione Parametri casuali applica valori casuali. Potete
inoltre definire le aree non distorte.
Per riprodurre le stesse onde su altre selezioni, fate clic su Parametri casuali, scegliete 1 in Numero di generatori e impostate
i parametri minimo e massimo di Lunghezza onda e Ampiezza sullo stesso valore.
Zig zag Distorce la selezione in senso radiale in base al raggio dei pixel che avete selezionato. L’opzione Rilievi stabilisce il
numero di cambiamenti di direzione dello zig zag dal centro al bordo della selezione. Potete anche scegliere come spostare
i pixel: Effetto pozzanghera sposta i pixel verso l’alto a sinistra o verso il basso a destra, Concentrico sposta i pixel verso il
centro della selezione o in direzione opposta e Intorno al centro ruota i pixel attorno al centro.
3 Se la mappa di spostamento non ha le stesse dimensioni della selezione, usate uno dei seguenti comandi per adeguare la
mappa all’immagine: Allunga e adatta per ridimensionare la mappa, Affianca per riempire la selezione ripetendo la mappa
in un pattern.
4 Scegliete Riprendi o Ripeti pixel del bordo per determinare come trattare le aree non distorte dell’immagine.
5 Fate clic su OK.
6 Selezionate e aprite la mappa di spostamento. La distorsione viene applicata all’immagine.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 468
Guida utente
Filtri Disturbo
I filtri Disturbo aggiungono o rimuovono un disturbo, cioè pixel con livelli di colore distribuiti casualmente. Questo
permette di fondere una selezione nei pixel circostanti. I filtri Disturbo possono creare texture inconsuete oppure
rimuovere aree con problemi, quali polvere e grana.
Aggiungi disturbo Applica pixel casuali a un’immagine, simulando le immagini riprese su pellicola ad alta velocità. Potete
usare il filtro Aggiungi disturbo anche per ridurre la formazione di striature nelle selezioni con bordi sfumati o nei
riempimenti sfumati o per dare un aspetto più realistico alle aree fortemente ritoccate. Le opzioni per la distribuzione del
disturbo sono due: Uniforme e Gaussiana. Uniforme distribuisce i valori cromatici di disturbo usando numeri casuali
compresi fra 0 e più o meno il valore specificato per creare un effetto tenue. Gaussiana distribuisce i valori cromatici di
disturbo lungo una curva a forma di campana per ottenere un effetto macchiato. Monocromatico applica il filtro solo agli
elementi di tonalità dell’immagine, senza cambiarne i colori.
Smacchia Rileva i contorni in un’immagine (aree in cui si verificano cambiamenti significativi di colore) e sfoca tutta la
selezione tranne tali contorni. Si rimuovono così i pixel di disturbo senza interferire con i dettagli.
Polvere e grana Riduce il disturbo modificando i pixel diversi. Per raggiungere un bilanciamento fra contrastare
l’immagine e nascondere i difetti, provate diverse combinazioni delle impostazioni di Raggio e Soglia. Diversamente,
applicate il filtro sulle aree selezionate dell’immagine (consultate anche “Per usare il filtro Polvere e grana” a pagina 468).
Intermedio Riduce il disturbo in un’immagine fondendo la luminosità dei pixel entro una selezione. Questo filtro cerca i
pixel con luminosità simile entro il raggio di una selezione, ignora i pixel che differiscono troppo da quelli adiacenti e
sostituisce il pixel centrale con il valore di luminosità intermedio dei pixel cercati. Questo filtro è utile per migliorare
l’aspetto di un’immagine “mossa”.
Riduci disturbo (solo Photoshop) Riduce il disturbo nell’intera immagine o nei singoli canali mantenendo i bordi basati
sulle impostazioni dell’utente.
Consultate anche
“Ridurre il disturbo dell’immagine” a pagina 318
Nota: il cursore Soglia consente di avere un controllo maggiore sia per i valori compresi fra 0 e 128, l’intervallo più comune per
le immagini, che per i valori compresi fra 128 e 255.
4 Trascinate il cursore Raggio verso sinistra o verso destra oppure immettete un valore compreso fra 1 e 6 pixel nella casella
di testo. Raggio determina le dimensioni dell’area in cui vengono cercati i pixel dissimili.
Aumentando questo valore si sfoca l’immagine. Fermatevi al valore più basso che consente di eliminare i difetti.
5 Aumentate gradualmente la soglia immettendo un valore o trascinando il cursore sul valore più alto che consente di
eliminare i difetti.
Sfaccetta Raggruppa i pixel di colori uniformi o simili in blocchi di pixel di colore uguale. Potete usare questo filtro per
fare apparire un’immagine digitalizzata come dipinta a mano o per convertire un’immagine realistica in un dipinto astratto.
Frammenta Crea quattro copie dei pixel della selezione, esegue la media delle copie e le sposta l’una rispetto all’altra.
Mezzatinta Converte un’immagine creando un pattern casuale di aree in bianco e nero o di colori completamente saturi,
se l’immagine è a colori. Per usare questo filtro, scegliete un tipo di punto dal menu a comparsa Tipo nella finestra di dialogo
Mezzatinta.
Mosaico Raggruppa i pixel in blocchi quadrati. I pixel di un determinato blocco sono di uguale colore e i colori dei blocchi
rappresentano quelli della selezione.
Effetto punti Suddivide il colore di un’immagine in punti a disposizione casuale, come in un dipinto puntinista, e usa il
colore di sfondo come area di tela fra i punti.
Filtri Rendering
I filtri Rendering creano in un’immagine forme 3D, pattern di nuvole, pattern di rifrazione e riflessioni di luce simulate.
Potete anche manipolare oggetti in uno spazio 3D, creare oggetti 3D (cubi, sfere e cilindri) nonché creare riempimenti
texture dai file in scala di grigio per produrre effetti di illuminazione di tipo 3D.
Nuvole Genera un pattern tenue di nuvole usando valori casuali che variano fra i colori di primo piano e di sfondo. Per
generare un pattern di nuvole più intenso, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) quando scegliete Filtro >
Rendering > Nuvole. Quando applicate il filtro Nuvole, vengono sostituiti i dati dell’immagine sul livello attivo.
Nuvole in differenza Usa valori generati casualmente che variano fra il colore di primo piano e di sfondo per produrre un
pattern di nuvole. Questo filtro fonde i dati delle nuvole con i pixel esistenti nello stesso modo in cui il metodo Differenza
fonde i colori. La prima volta che scegliete questo filtro, le parti dell’immagine vengono invertite in un pattern di nuvole.
Applicando il filtro diverse volte si creano pattern di nervature e venature che somigliano a texture di marmo. Quando
applicate il filtro Nuvole in differenza, vengono sostituiti i dati dell’immagine sul livello attivo.
Fibre Crea l’aspetto di tessuti usando i colori in primo piano e di sfondo. Usate il cursore Varianza per controllare la
variazione dei colori (un valore più basso crea strisce di colore più lunghe; un valore più alto crea strisce molto corte con
distribuzione di colore più variegata). Il cursore Intensità agisce sull’aspetto di ciascuna fibra. Un’impostazione bassa crea
fibre distanziate; un valore più alto produce fibre corte e sfilacciate. Fate clic sul pulsante Casuale per cambiare l’aspetto del
pattern. Potete fare clic sul pulsante più volte fino a trovare il pattern desiderato. Quando applicate il filtro Fibre, vengono
sostituiti i dati dell’immagine sul livello attivo.
Riflesso lente Simula la rifrazione prodotta illuminando con luce intensa la lente della fotocamera. Per specificare una
posizione per il centro del riflesso, fate clic in un qualsiasi punto nella miniatura dell’immagine o trascinate la crocetta del
centro.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 470
Guida utente
Effetti di luce Consente di creare una miriade di effetti luce nelle immagini RGB scegliendo fra 17 stili di luce, tre tipi di
luce e quattro set di proprietà della luce. Potete usare anche delle texture da file in scala di grigio (chiamate mappe rilievo)
per produrre effetti di tipo 3D e salvare gli stili da usare poi in altre immagini (consultate anche “Per usare il filtro Effetti
di luce” a pagina 474).
Consultate anche
“Per applicare una mappa sfumatura a un’immagine” a pagina 282
Filtri Contrasta
I filtri Contrasta mettono a fuoco le immagini sfocate aumentando il contrasto dei pixel adiacenti.
Contrasta e Contrasta maggiormente Mettono a fuoco una selezione e ne migliorano la chiarezza. Il filtro Contrasta
maggiormente applica un effetto di contrasto più forte rispetto al filtro Contrasta.
Contrasta bordi e Maschera di contrasto Trovano le aree in un’immagine in cui vi sono cambiamenti significativi di colore
e ne aumentano il contrasto. Il filtro Contrasta bordi agisce solo sui contorni, lasciando intatto il resto dell’immagine. Usate
questo filtro per contrastare i contorni senza specificare una quantità. Per correzioni del colore professionali, usate il filtro
Maschera di contrasto per regolare il contrasto dei dettagli del contorno e produrre una linea più chiara e più scura su
ciascun lato del contorno, per accentuarlo e creare l’illusione di un’immagine con maggiore contrasto.
Contrasto migliore (solo Photoshop) Contrasta un’immagine mediante l’impostazione dell’algoritmo di contrasto o il
controllo della quantità di contrasto delle luci e delle ombre.
Consultate anche
“Per usare il filtro Contrasto migliore” a pagina 319
Filtri Schizzo
I filtri nel sottomenu Schizzo aggiungono texture alle immagini, spesso per ottenere un effetto 3D. I filtri sono utili anche
per creare disegni artistici o che sembrano realizzati a mano. Molti filtri Schizzo usano il colore di primo piano e di sfondo
quando ridisegnano l’immagine. Tutti i filtri Schizzo possono essere applicati con Galleria filtri.
Bassorilievo Fa apparire l’immagine come scolpita in un basso rilievo e illuminata in modo da sottolineare le variazioni
della superficie. Le aree scure dell’immagine assumono il colore di primo piano, i colori chiari usano il colore di sfondo.
Gessetto e carboncino Ridisegna le zone di luce e i mezzitoni con uno sfondo grigio uniforme di tonalità media, disegnato
con un gessetto grosso. Le zone d’ombra vengono sostituite da tratteggi diagonali di carboncino nero. Il carboncino usa il
colore di primo piano, il gessetto quello di sfondo.
Effetto carboncino Crea un effetto sbavato e di separazione dei toni. I contorni più spessi vengono tracciati con segni grossi
mentre i mezzitoni vengono riprodotti con tratti diagonali. Il carboncino è il colore di primo piano, la carta è il colore di
sfondo.
Effetto cromatura Dà all’immagine l’aspetto di una superficie cromata lucida. Le zone di luce sono punti alti e le ombre
sono punti bassi nella superficie riflettente. Dopo aver applicato il filtro, aggiungete ulteriore contrasto all’immagine
mediante la finestra di dialogo Livelli.
Conté Crayon Riproduce nell’immagine la texture dei crayon Conté densi e scuri e bianchi puri. Il filtro Conté Crayon usa
il colore di primo piano per le aree scure e il colore di sfondo per quelle chiare. Per un effetto più realistico con il filtro Conté
Crayon, impostate come colore di primo piano uno dei colori Conté Crayon comuni (nero, seppia, vermiglio) prima di
applicare il filtro. Per un effetto attenuato, sostituite il colore di sfondo con il bianco, aggiungete un po’ del colore di primo
piano allo sfondo bianco e applicate il filtro.
Penna grafica Con tratti di inchiostro fini e lineari, cattura i particolari dell’immagine originale; è particolarmente efficace
con immagini acquisite da scanner. Questo filtro sostituisce il colore dell’immagine originale con il colore di primo piano
per l’inchiostro e il colore di sfondo per la carta.
Pattern mezzetinte Simula l’effetto di un retino mezzetinte mantenendo al contempo l’intervallo continuo dei toni.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 471
Guida utente
Carta da lettere Crea un’immagine che sembra costruita di carta fatta a mano. Questo filtro semplifica l’immagine,
combinando gli effetti dei filtri Stilizzazione > Effetto rilievo e Texture > Granulosità. Le aree scure dell’immagine appaiono
come fori dello strato superiore di carta, rivelando il colore di sfondo.
Effetto fotocopia Simula l’effetto ottenuto fotocopiando un’immagine. Grandi aree scure tendono a essere copiate solo
lungo i bordi e i mezzitoni si trasformano in bianco o in nero uniforme.
Effetto intonaco Modella un’immagine su un intonaco con effetto 3D, quindi colora il risultato con il colore di primo piano
e di sfondo. Le aree scure appaiono in rilievo, quelle chiare appaiono incavate.
Effetto retinatura Simula la diminuzione e distorsione controllata dell’emulsione della pellicola per creare un’immagine che
appare a blocchi nelle zone d’ombra e leggermente granulare nelle zone di luce.
Timbro Semplifica l’immagine in modo che sembri creata con un timbro di gomma o di legno. Questo filtro funziona
meglio con le immagini in bianco e nero.
Contorni strappati Ricostruisce l’immagine in modo che sembri fatta di pezzi di carta logori e strappati, quindi la colora
con i colori di primo piano e di sfondo. Questo filtro è particolarmente utile per il testo o gli oggetti a elevato contrasto.
Effetto carta bagnata Usa chiazze di colore imprecise che sembrano dipinte su carta fibrosa e bagnata, in modo che i colori
si espandano e si mescolino.
Filtri Stilizzazione
I filtri Stilizzazione producono un effetto pittorico o impressionista su una selezione spostando i pixel e identificando e
aumentando il contrasto dell’immagine. Dopo aver usato filtri quali Trova bordi e Traccia contorno che evidenziano i bordi,
potete applicare il comando Inverti per delineare i bordi di un’immagine a colori con linee colorate o quelli di un’immagine
in scala di grigio con linee bianche.
Diffondi Confonde i pixel di una selezione per farla sembrare meno a fuoco, in base all’opzione selezionata: Normale sposta
casualmente i pixel, ignorando i valori cromatici; Scurisci sostituisce i pixel chiari con pixel più scuri; Schiarisci sostituisce
i pixel scuri con pixel più chiari. Anisotropo confonde i pixel verso la zona che presenta una modifica minore del colore.
Effetto rilievo Fa apparire una selezione sollevata o impressa, convertendo il suo colore di riempimento in grigio e
tracciando i contorni con il colore di riempimento originale. Le opzioni comprendono un angolo di rilievo (da –360˚ per
abbassare la superficie a +360˚ per sollevarla), l’altezza e una percentuale (da 1% a 500%) per la quantità di colore all’interno
della selezione. Per conservare colore e particolari quando applicate un effetto rilievo, usate il comando Dissolvi dopo aver
applicato il filtro Effetto rilievo.
Estrusione Applica una texture 3D a una selezione o a un livello. Consultate anche “Per usare il filtro Estrusione” a
pagina 472.
Trova bordi Identifica le aree dell’immagine con transizioni significative e accentua i contorni. Come il filtro Traccia
contorno, Trova bordi traccia i contorni di un’immagine con linee scure su sfondo bianco ed è utile per creare un bordo
attorno a un’immagine.
Bordi brillanti Identifica i bordi del colore e aggiunge ad essi un bagliore fluorescente. Questo filtro può essere applicato
cumulativamente con altri filtri con Galleria filtri (consultate “La Galleria filtri” a pagina 459).
Solarizza Fonde un’immagine negativa e una positiva, con un risultato simile a una breve esposizione alla luce di una
stampa fotografica durante lo sviluppo.
Porzioni Spezza un’immagine in una serie di porzioni, spostando la selezione dalla sua posizione originale. Potete scegliere
come riempire l’area fra le porzioni: colore di sfondo, colore di primo piano, immagine inversa o immagine inalterata.
L’opzione Immagine inalterata pone la versione in porzioni dell’immagine sopra l’originale e rivela parti dell’originale sotto
i bordi delle porzioni.
Traccia contorno Identifica le transizioni delle aree con luminosità maggiore e ne traccia leggermente i contorni per ciascun
canale del colore in modo da ottenere un effetto simile a quello delle linee in una mappa di contorno.
Effetto vento Inserisce piccole linee orizzontali nell’immagine per simulare l’effetto del vento. I metodi comprendono
Effetto vento, Folata (per un effetto più forte) e Vibrazione, che sposta le linee nell’immagine.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 472
Guida utente
Consultate anche
“Per invertire i colori” a pagina 281
Consultate anche
“Per usare la palette Info” a pagina 51
Filtri Texture
Usate i filtri Texture per simulare un aspetto di profondità o più organico.
Effetto incrinatura Dipinge l’immagine su una superficie a stucco ad alto rilievo, creando una fine rete di crepe che seguono
i contorni dell’immagine. Usate questo filtro per creare un effetto rilievo nelle immagini che contengono un’ampia gamma
di valori di colore e di grigio.
Granulosità Aggiunge texture a un’immagine simulando diversi tipi di granulosità, ossia regolare, leggero, spruzzi, blocchi,
contrasto, ingrandito, a punti, orizzontale, verticale e macchie, disponibili dal menu Tipo.
Porzioni mosaico Riproduce l’immagine come se fosse costituita da piccole tessere o piastrelle e aggiunge un’intercapedine
fra di esse (a differenza del filtro Effetto pixel > Mosaico, che suddivide l’immagine in blocchi di pixel colorati
diversamente).
Patchwork Suddivide l’immagine in quadratini riempiti con il colore predominante di quell’area dell’immagine. Il filtro
riduce o aumenta in modo casuale la profondità dei quadratini per riprodurre i punti di luce e di ombra.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 473
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Vetro colorato Ridipinge un’immagine suddividendola in celle monocolore adiacenti, contornate con il colore di primo
piano.
Applica texture Applica all’immagine una texture da voi selezionata o creata.
Filtri Video
Il sottomenu Video contiene i filtri Togli interlacciato e Colori NTSC.
Togli interlacciato Ritocca le immagini in movimento catturate su video eliminando le linee interlacciate pari o dispari
nell’immagine video; potete sostituire le linee eliminate mediante duplicazione o interpolazione.
Colori NTSC Limita la gamma di colori a quelli accettabili per la riproduzione televisiva, per impedire che i colori troppo
saturi si disperdano sulle linee di scansione televisiva.
Filtri Altro
Con i filtri del sottomenu Altro potrete creare filtri personali, usare filtri per modificare delle maschere, spostare una
selezione all’interno di un’immagine ed eseguire rapide regolazioni del colore.
Personale Vi permette di progettare un vostro effetto di filtro. Con il filtro Personale, potete cambiare i valori di luminosità
di ciascun pixel nell’immagine in base a un’operazione matematica predefinita, detta convoluzione. A ciascun pixel viene
riassegnato un valore in base a quelli dei pixel circostanti. Questa operazione è simile ai calcoli Aggiungi e Sottrai per i
canali.
Potete salvare i filtri personali che avete creato e usarli con altre immagini Photoshop (consultate anche “Per creare un filtro
Personale” a pagina 473).
Accentua passaggio Conserva i dettagli del bordo entro un raggio specificato là dove si verificano delle nette transizioni di
colore, e sopprime il resto dell’immagine (un raggio di 0,1 pixel mantiene solo i pixel del bordo). Questo filtro rimuove
dall’immagine i dettagli a bassa frequenza e ha l’effetto opposto a quello del filtro Controllo sfocatura.
L’applicazione del filtro Accentua passaggio a un’immagine a tono continuo è utile prima dell’uso del comando Soglia o
prima di convertire l’immagine in metodo Bitmap. Questo filtro consente di estrarre disegni al tratto e grandi aree in bianco
e nero dalle immagini digitalizzate.
Massimo e Minimo Sono utili per modificare le maschere. Massimo applica una riduzione, cioè aumenta le aree bianche e
riduce quelle nere. Minimo applica un’estensione, cioè aumenta le aree nere e riduce quelle bianche. Come il filtro
Intermedio, anche i filtri Massimo e Minimo prendono in considerazione i singoli pixel di una selezione. Entro un raggio
specificato, i filtri Massimo e Minimo sostituiscono il valore di luminosità del pixel corrente con il valore di luminosità
massimo o minimo dei pixel circostanti.
Sposta Sposta una selezione di una distanza specificata in senso orizzontale o verticale, lasciando uno spazio vuoto nella
posizione originale della selezione. Potete riempire l’area vuota con il colore di sfondo corrente, con un’altra parte
dell’immagine o con un riempimento a scelta, se la selezione si trova vicino al bordo di un’immagine.
Crea porzione (solo ImageReady) Prepara un’immagine da usare come sfondo affiancato. Potete fondere i bordi
dell’immagine per creare uno sfondo continuo. Potete anche creare uno sfondo caleidoscopico, in cui un’immagine viene
riflessa orizzontalmente e verticalmente per creare un disegno astratto.
4 Ripetete i punti 2 e 3 per tutti i pixel da includere nell’operazione. Non è necessario immettere dei valori in tutte le caselle
di testo.
5 Per Scala, immettete il valore per il quale volete dividere la somma dei valori di luminosità dei pixel compresi nel calcolo.
6 Per Sposta, immettete il valore da aggiungere al risultato del calcolo in scala.
7 Fate clic su OK. Il filtro personale viene applicato a ciascun pixel nell’immagine, uno per volta.
Usate i pulsanti Salva e Carica per salvare e riusare i filtri personali.
Filtri Digimarc
I filtri Digimarc includono una filigrana digitale in un’immagine per memorizzare le informazioni di copyright.
Consultate anche
“Aggiungere informazioni digitali di copyright” a pagina 620
Fuoco prospettico
La funzione Fuoco prospettico consente di mantenere una prospettiva corretta quando si modificano immagini che
contengono piani prospettici, ad esempio facciate di un edificio o oggetti rettangolari.
Consultate anche
“Per usare Fuoco prospettico” a pagina 337
5 Per impostare le proprietà della luce, trascinate il cursore corrispondente sulle seguenti opzioni:
Superficie Determina quanto la superficie riflette la luce (come sulla superficie di un pezzo di carta fotografica), da Opaca
(bassa riflettenza) a Lucida (alta riflettenza).
Materiale Determina quale dei due è l’elemento più riflettente: la luce o l’oggetto illuminato dalla luce. Plastico riflette il
colore della luce, Metallico riflette il colore dell’oggetto.
Esposizione Aumenta la luce (valori positivi) oppure la diminuisce (valori negativi). Un valore 0 non ha alcun effetto.
Ambiente Diffonde la luce come se fosse combinata con un’altra luce in una stanza, quale la luce del sole o di una lampada
fluorescente. Con un valore pari a 100 viene usata solo la sorgente di luce, con un valore pari a –100 la sorgente di luce viene
eliminata. Per modificare il colore della luce dell’ambiente, fate clic sul riquadro del colore e usate il selettore visualizzato.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 475
Guida utente
Per duplicare una luce, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre trascinate la luce nella casella di
anteprima.
Consultate anche
“Il Selettore colore di Adobe” a pagina 218
Direzionale Emette luce da molto lontano, in modo che l’angolo della luce non cambi, come il sole.
Faretto Proietta un raggio ellittico di luce. La linea nella casella di anteprima definisce la direzione e l’angolo della luce,
mentre le quattro maniglie definiscono i bordi dell’ellisse.
• Per deformare l’ellisse o ruotare la luce, trascinate una delle quattro maniglie. Tenete premuto Maiusc mentre trascinate
per mantenere costante l’angolo e per cambiare solo la dimensione dell’ellisse. Tenete premuto Ctrl (Windows) o
Comando (Mac OS) mentre trascinate per mantenere costante la dimensione e per cambiare l’angolo o la direzione del
faretto.
• Per impostare il fuoco della luce (o intensità del faretto) e determinare la parte dell’ellisse riempita di luce, trascinate il
cursore Intensità: l’intensità massima (100) è la più luminosa; l’intensità normale è di circa 50; l’intensità negativa sottrae
luce; l’intensità –100 non produce luce. Usate il cursore Punto luce per determinare la parte dell’ellisse riempita di luce.
Omni blu Una luce non direzionale azzurra posta in alto, con intensità massima (85) e priva di fuoco.
Cerchio di luci Quattro faretti. Quello bianco ha un’intensità massima (100) e fuoco concentrato (8). Quello giallo ha
un’intensità forte (88) e fuoco concentrato (3). Quello rosso ha un’intensità media (50) e fuoco concentrato (0). Quello blu
ha un’intensità massima (100) e fuoco medio (25).
Incrocio Un faretto bianco con intensità media (35) e fuoco ampio (69).
Incrocio giù Due faretti bianchi con intensità media (35) e fuoco ampio (100).
Cinque luci giù/Cinque luci su Cinque faretti bianchi rispettivamente in giù o in su, con intensità massima (100) e fuoco
ampio (60).
Luce flash Una luce non direzionale gialla con intensità media (46).
Riflettore Un faretto bianco con intensità media (35) e fuoco ampio (69).
Direzionale parallela Una luce azzurra direzionale con intensità massima (98) e priva di fuoco.
Luci RGB Luci rosso, blu e verde che producono una luce con intensità media (60) e fuoco ampio (96).
Luci dirette tenui Due luci direzionali bianca e azzurra, prive di fuoco. La luce bianca ha un’intensità tenue (20). Quella blu
ha un’intensità media (67).
Luce omni tenue Una luce non direzionale tenue di intensità media (50).
Luce faretto tenue Un faretto bianco con intensità massima (98) e fuoco ampio (100).
Tre giù Tre faretti bianchi con intensità media (35) e fuoco ampio (96).
Tre faretti Tre faretti con intensità media (35) e fuoco ampio (100).
• Per salvare uno stile, fate clic su Salva, specificate un nome per lo stile e fate clic su OK. Gli stili salvati comprendono
tutte le impostazioni per ciascuna luce e appaiono nel menu Stile ogni volta che aprite un’immagine.
• Per eliminare uno stile, scegliete uno stile fate clic su Elimina.
Consultate anche
“Per creare un canale alfa e aggiungere una maschera” a pagina 307
Consultate anche
“Per usare i comandi Annulla o Ripristina” a pagina 64
479
Creare il testo
Il testo
Il testo in Photoshop è costituito da forme matematicamente definite associate a lettere, numeri e simboli di un tipo di
carattere. Molti tipi di carattere sono disponibili in più formati; i formati più comuni sono Type 1 (o font PostScript),
TrueType, OpenType, New CID e CID senza protezione (solo per il giapponese).
Quando si aggiungono dei caratteri di testo a un’immagine, questi sono composti di pixel con la stessa risoluzione
dell’immagine: ingrandendolo, il testo rivela contorni scalettati. Tuttavia, Photoshop e ImageReady mantengono inalterate
le proporzioni vettoriali del contorno del testo e le usano ogni volta che modificate le dimensioni del testo, salvate un file
in formato PDF o EPS o stampate l’immagine con stampanti PostScript. È così possibile produrre immagini con testo dai
contorni sempre nitidi, a qualsiasi risoluzione.
Esistono tre metodi per creare il testo: in modo indipendente, in un paragrafo e, in Photoshop, lungo un tracciato.
• Il testo indipendente corrisponde a una riga orizzontale o verticale di testo che inizia nel punto in cui fate clic
sull’immagine. L’inserimento di testo indipendente è utile per aggiungere alcune parole all’immagine creata.
• Il testo paragrafo usa i contorni per controllare lo scorrimento dei caratteri, orizzontalmente o verticalmente. Questo
metodo è utile quando volete creare uno o più paragrafi di testo, come ad esempio in una brochure.
• (Photoshop) Il testo su un tracciato scorre lungo il bordo di un tracciato aperto o chiuso. Inserendo il testo in orizzontale,
i caratteri risulteranno paralleli alla linea di base. Inserendolo in verticale, i caratteri risulteranno perpendicolari alla
linea di base. In entrambi i casi, il testo scorre nella direzione in cui sono stati aggiunti punti al tracciato.
Se il testo inserito eccede le dimensioni del rettangolo di selezione del paragrafo o (in Photoshop) del tracciato, al posto
della maniglia all’angolo del contorno o al posto del punto di ancoraggio alla fine del tracciato viene visualizzato un
quadratino o un cerchio contenente il simbolo (+).
Quando inserite del testo, viene aggiunto un nuovo livello di testo alla palette Livelli. In Photoshop, potete anche creare un
bordo di selezione corrispondente alla forma del testo.
Importante: in Photoshop, non potete creare livelli di testo per immagini Multicanale, Bitmap o Scala di colore, poiché questi
metodi non supportano i livelli. In questi casi, il testo appare sullo sfondo come testo rasterizzato.
Photoshop vi permette inoltre di impostare le opzioni del testo asiatico. A questo scopo, selezionate Mostra opzioni testo
asiatico in Preferenze > Testo.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 480
Guida utente
Consultate anche
“Immettere il testo lungo un tracciato” a pagina 487
Consultate anche
“Gli strumenti e la finestra degli strumenti” a pagina 36
2 Fate clic nell’immagine per specificare il punto di inserimento del testo. Il trattino nel puntatore a forma di I indica la
linea di base del testo (la linea immaginaria sulla quale si trova il testo). Per il testo verticale, la linea di base corrisponde
all’asse centrale dei caratteri.
3 Selezionate le opzioni di testo aggiuntive nella barra delle opzioni e nelle palette Carattere e Paragrafo.
4 Immettete i caratteri desiderati. Per iniziare una nuova riga, premete Invio (Windows) o A capo (Mac OS).
Nota: (Photoshop) potete anche eseguire trasformazioni del testo indipendente durante la modalità modifica. Tenete premuto
il tasto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS). Attorno al testo appare un rettangolo di selezione. Potete trascinare una
maniglia per ridimensionare o inclinare il testo. Potete anche ruotare il rettangolo di selezione.
5 (Photoshop) Terminata l’immissione o la modifica del testo, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic sul pulsante Conferma nella barra delle opzioni.
• Premete il tasto Invio del tastierino numerico.
• Premete Ctrl+Invio (Windows) o Comando+A capo (Mac OS).
• Selezionate uno strumento nella finestra degli strumenti, fate clic nella palette Livelli, Canali, Tracciati, Storia, Azioni,
Stili o scegliete un comando di menu.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 481
Guida utente
Potete anche modificare le dimensioni del rettangolo di selezione: il testo si adatterà alle nuove dimensioni del rettangolo.
Potete modificare le dimensioni del rettangolo di selezione mentre immettete il testo o dopo avere creato il livello di testo.
Il rettangolo di selezione consente anche di ridimensionare, ruotare o inclinare il testo.
• (Photoshop) Per ridimensionare il testo mentre ridimensionate il rettangolo di selezione, trascinate una maniglia
d’angolo tenendo premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS).
• (Photoshop) Per ridimensionare il rettangolo di selezione dal centro, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione
(Mac OS) e trascinate.
Livelli di testo
I livelli di testo
Una volta creato un livello di testo, potete modificare il testo e applicare i comandi di livello. Potete modificare
l’orientamento del testo, applicare l’anti-alias, convertire il testo da indipendente a paragrafo, creare un tracciato di lavoro
dal testo o convertire il testo in forme. Potete spostare o copiare un livello di testo e modificarne le proprietà di
sovrapposizione e altre opzioni come con un livello normale. Il testo resta modificabile anche dopo avere apportato le
seguenti modifiche al livello:
• Applicazione dei comandi di trasformazione del menu Modifica, eccetto Prospettiva e Distorci.
Nota: per applicare i comandi Prospettiva o Distorci o per trasformare parte del livello di testo, occorre rasterizzare il livello; il
testo diventa quindi un’immagine di pixel. Tenete presente che il testo rasterizzato non presenta più contorni vettoriali, quindi
non è più modificabile come testo.
Consultate anche
“Per modificare il testo in un livello di testo” a pagina 484
Per convertire un livello di testo in un livello normale, selezionate un livello di testo e scegliete Livello > Rasterizza > Testo.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 483
Guida utente
Specificare l’anti-alias
L’anti-alias consente di produrre un testo dal bordo uniforme riempiendo parzialmente i pixel del bordo. L’applicazione di
questa tecnica comporta la fusione dei bordi del testo con lo sfondo.
Quando create del testo da visualizzare sul Web, tenete presente che l’anti-alias aumenta notevolmente il numero di colori
dell’immagine originale. Questo limita la possibilità di ridurre il numero di colori nell’immagine e, di conseguenza, la
dimensione del file dell’immagine. Inoltre, l’anti-alias può comportare la presenza di colori irregolari lungo i bordi del testo.
Per ridurre le dimensioni del file e limitare il numero di colori (a scapito di bordi scalettati) provate a non applicare l’anti-
alias. Considerate inoltre la possibilità di usare testo di dimensioni maggiori di quelle impiegate per la stampa. Il testo di
dimensioni maggiori viene visualizzato sul Web più facilmente e può presentare meno esigenze di anti-alias.
Nota: quando usate l’anti-alias, il testo potrebbe risultare non omogeneo se di piccole dimensioni e a bassa risoluzione (come
nel caso della grafica per il Web). Per ridurre questo effetto indesiderato, disattivate l’opzione Larghezze frazionali nel menu
della palette Carattere.
Modificare il testo
Per inserire il puntatore nel testo
❖ Selezionate uno degli strumenti testo, accertatevi che il livello di testo sia attivo e fate clic all’interno del testo.
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Testo (Windows) o Photoshop > Preferenze > Testo (Mac OS).
2 In Opzioni testo, selezionate o deselezionate Usa virgolette tipografiche.
1 Se necessario, nella palette Carattere, scegliete una lingua dal menu a comparsa in fondo alla palette. Il dizionario è quello
usato da Photoshop per la correzione ortografica.
2 (Facoltativo) Mostrare o sbloccare i livelli di testo. Il comando Controllo ortografia non controlla i livelli nascosti o
bloccati.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 485
Guida utente
Cambia Corregge l’errore di ortografia. Accertatevi che in Sostituisci con sia visualizzata la parola corretta e fate clic su
Cambia. Se la parola suggerita non è quella desiderata, selezionatene una diversa dalla casella Suggerimenti o immettete la
parola corretta in Sostituisci con.
Cambia tutto Corregge tutte le ricorrenze di un errore di ortografia nel documento. Accertatevi che in Sostituisci con sia
visualizzata la parola corretta.
Aggiungi Memorizza nel dizionario la parola non riconosciuta, affinché le ricorrenze successive non vengano più
segnalate.
Sostituisci/Trova Sostituisce il testo trovato con quello corretto e cerca la ricorrenza successiva.
Solo parole intere Ignora il testo della ricerca se lo stesso compare all’interno di una parola più grande. Ad esempio, se
cercate la parola “tempo” come parola intera, la parola “temporale” verrà ignorata.
Per assegnare una lingua a un testo specifico, selezionatela dal menu a comparsa nell’angolo in basso a sinistra della palette
Carattere, selezionate uno strumento testo quindi immettete il testo desiderato.
A
Association of Cacto-
philes
B
Association of Cac-
tophiles
Association des Cactophi-
C
les
Alterare il testo
Alterare il testo
L’alterazione consente di distorcere l’aspetto del testo per adattarlo a una serie di forme; ad esempio, potete alterare il testo
secondo una forma ad arco o a onda. Lo stile di alterazione selezionato è un attributo del livello di testo: potete modificare
tale stile in qualunque momento per cambiare la forma di base dell’alterazione. Le opzioni di alterazione consentono di
controllare con precisione l’orientamento e la prospettiva dell’effetto di alterazione.
Nota: non potete alterare livelli di testo con formattazione in grassetto simulato o con font privi dei dati per il contorno (quali
i font bitmap).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 487
Guida utente
Consultate anche
“Per alterare un elemento” a pagina 327
Quando immettete del testo lungo un tracciato, esso scorre nella direzione in cui sono stati aggiunti i punti di ancoraggio
nel tracciato. L’immissione di testo orizzontale su un tracciato produce lettere perpendicolari alla linea di base, mentre
l’immissione di testo verticale produce testo orientato parallelamente rispetto alla linea di base.
Spostando un tracciato o modificandone la forma, il testo si adatterà alla nuova posizione o forma del tracciato.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 488
Guida utente
e
c
cactus | h cactus | e c h i
no
i cactus
n
o
c
a
c
t
u
s
s. Echniocac
B
a
r
rib
r
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5
s
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E
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s
aty
u c
s and up
h
h
canthus
t
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i
a o
ine
c c
sp
sp
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e
p ci
t
ar es
c
a
h wit
h long s
l
u
p
s
Esempio di testo orizzontale e verticale su un tracciato chiuso creato da uno strumento forma
Consultate anche
“I tracciati di lavoro” a pagina 404
C
Indicatore della linea di base dello strumento testo (a sinistra) e strumento testo con l’indicatore di linea di base su un tracciato (a destra)
3 Inserite il testo. Il testo orizzontale appare lungo il tracciato, perpendicolare alla linea di base. Il testo verticale appare
lungo il tracciato, parallelo alla linea di base.
Per ottenere un maggiore controllo dell’allineamento verticale del testo sul tracciato, usate l’opzione di scorrimento della
linea di base nelle palette Carattere. Ad esempio, specificate un valore negativo nella casella di testo scorrimento della linea
di base per ridurre l’altezza del testo.
Consultate anche
“Per spostare la linea di base” a pagina 496
ADOBE PHOTOSHOP CS2 489
Guida utente
Ca Ca
Uso dello strumento selezione diretta o selezione tracciato per spostare o riflettere il testo su un tracciato
Per spostare il testo attraverso un tracciato senza modificarne la direzione, usate l’opzione di scorrimento della linea di base
nella palette Carattere Se, ad esempio, avete creato un testo che scorre da sinistra a destra lungo la parte superiore esterna
di un cerchio, immettete un numero negativo nella casella di scorrimento della linea di base per farlo scorrere lungo la parte
superiore interna del cerchio.
Consultate anche
“Per spostare la linea di base” a pagina 496
❖ Selezionate un livello di testo e scegliete Livello > Testo > Crea tracciato di lavoro.
Nota: non potete creare tracciati di lavoro da font che non includono dati per il contorno (come i font bitmap).
Consultate anche
“Segmenti, componenti e punti di un tracciato” a pagina 413
ADOBE PHOTOSHOP CS2 490
Guida utente
❖ Selezionate un livello di testo e scegliete Livello > Testo > Converti in forma.
Nota: non potete creare forme da font che non includono dati per il contorno (quali i font bitmap).
Consultate anche
“Le forme e i tracciati” a pagina 403
1 Selezionate il livello su cui dovrà apparire la selezione. Per ottenere i risultati migliori, create il bordo di selezione del
testo su un livello d’immagine normale, non su un livello di testo.
2 Selezionate lo strumento maschera testo orizzontale o maschera testo verticale .
3 Selezionate eventuali altre opzioni di testo, immettete il testo indipendente o inseritelo in un rettangolo di selezione.
Durante la digitazione del testo, sul livello attivo compare una maschera rossa. Dopo aver fatto clic sul pulsante di
conferma , il bordo di selezione del testo appare nell’immagine sul livello attivo.
Formattare i caratteri
Formattare i caratteri
In Photoshop e ImageReady potete impostare con precisione per singoli caratteri nei livelli di testo caratteristiche quali font,
dimensioni, colore, interlinea, crenatura, spaziatura, scorrimento della linea di base e allineamento. Potete impostare gli
attributi del testo prima di immettere i caratteri, o adattarli per cambiare l’aspetto di caratteri selezionati in un livello di testo.
Prima di potere formattare i singoli caratteri, dovete selezionarli. Potete selezionare un carattere, un insieme di caratteri o
tutti i caratteri di un livello di testo.
4 Per selezionare tutti i caratteri di un livello senza posizionare il cursore nel flusso di testo, selezionate il livello di testo
nella palette Livelli e fate doppio clic sull’icona testo del livello.
Importante: in Photoshop, la selezione e la formattazione di caratteri in un livello di testo attivano la modalità modifica dello
strumento testo.
La palette Carattere
La palette Carattere dispone di opzioni per la formattazione dei caratteri. Alcune opzioni di formattazione sono anche
disponibili nella barra delle opzioni.
• Scegliete Finestra > Carattere o fate clic sulla linguetta della palette Carattere, se la palette è visibile ma non attiva.
• Con uno strumento testo, fate clic sul pulsante Palette nella barra delle opzioni.
Per impostare un’opzione nella palette Carattere, scegliete un valore dal menu a comparsa a destra della relativa opzione.
Per impostare le opzioni con valori numerici, potete usare le frecce su/giù o modificare il valore direttamente nella casella
di testo. Dopo aver modificato direttamente un valore, premete Invio o A capo per applicare il valore, Maiusc+Invio o
Maiusc+A capo per applicare il valore ed evidenziare il valore appena modificato o Tab per applicare il valore e passare alla
casella di testo successiva della palette.
A H
B I
C J
D
E K
Palette Carattere
A. Famiglia font B. Dimensione font C. Scala verticale D. Opzione Imposta Tsume (Photoshop) E. Avvicinamento F. Scorrimento linea di
base G. Lingua H. Stile font I. Interlinea J. Scala orizzontale K. Crenatura
Nota: per visualizzare l’opzione Imposta Tsume nella palette Carattere, dovete prima selezionare Mostra opzioni testo asiatico
in Preferenze > Testo.
Potete accedere a opzioni e comandi aggiuntivi dal menu della palette Carattere. Per accedere a questo menu, fate clic sul
triangolo nell’angolo in alto a destra della palette.
Consultate anche
“Per usare le palette” a pagina 32
I font
Un font è un insieme completo di caratteri (lettere, numeri e simboli) che condividono lo stesso spessore, larghezza e stile.
Quando selezionate un font, potete selezionare la famiglia di font e lo stile di testo indipendentemente. La famiglia di font è
una collezione di font che condividono lo stesso disegno del tipo di carattere (ad esempio, Times). Uno stile di testo
ADOBE PHOTOSHOP CS2 492
Guida utente
rappresenta una variante di un determinato font all’interno della famiglia (ad esempio, Regular, Bold e Italic, cioè normale,
grassetto e corsivo). Gli stili di testo disponibili dipendono dal font selezionato. Se un font non comprende lo stile
desiderato, potete applicare uno stile simulato per rappresentare gli stili grassetto, corsivo, apice, pedice, tutte maiuscole e
maiuscoletto.
Oltre ai font già installati nel sistema, Photoshop può usare i file di font situati in queste cartelle locali:
Windows Programmi/File comuni/Adobe/Fonts
Un font Type 1, TrueType, OpenType o CID installato nella cartella locale Fonts apparirà solo nelle applicazioni Adobe.
(Photoshop) Il menu Famiglia font nella palette Carattere e nella barra delle opzioni mostra un’anteprima dei font disponibili.
Potete scegliere una famiglia e uno stile di font digitandone il nome nella casella di testo. Mentre scrivete, viene visualizzato
il primo nome di font o stile che inizia con la lettera digitata. Continuate a digitare il nome fino a individuare il font o lo
stile desiderato.
2 Per scegliere uno stile di font, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete uno stile di font dal menu Stile font nella palette Carattere o nella barra delle opzioni.
• Se la famiglia di font scelta non include lo stile grassetto o corsivo, fate clic su Grassetto simulato o Corsivo
simulato nella palette Carattere per applicare uno stile simulato. Oppure, scegliete Grassetto simulato o Corsivo
simulato dal menu della palette Carattere.
• Usate una scelta rapida dinamica. Le scelte rapide dinamiche sono scelte rapide da tastiera disponibili (solo in modalità
modifica) per Grassetto simulato, Corsivo simulato, Tutte maiuscole, Maiuscoletto, Apice, Pedice, Sottolineato e Barrato.
Nota: non potete applicare la formattazione Grassetto simulato al testo alterato.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 493
Guida utente
Per specificare le dimensioni dell’anteprima della famiglia e dello stile dei font
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Testo (Windows) o Photoshop > Preferenze > Testo (Mac OS).
2 Scegliete una dimensione (piccola, media o grande) nel menu Dimensione anteprima font.
(Photoshop) L’unità di misura predefinita per il testo sono i punti. Un punto PostScript equivale a 1/72 di pollice in
un’immagine a 72 ppi; potete tuttavia scegliere se usare la definizione dei punti tradizionale o quella PostScript. Potete
modificare l’unità di misura predefinita per il testo nell’area Unità di misura e righelli della finestra di dialogo Preferenze.
(ImageReady) I pixel sono l’unica unità di misura disponibile per il testo perché ImageReady è stato progettato per la
creazione di immagini da visualizzare online, in cui i pixel sono l’unità di misura standard.
(Photoshop) Per modificare l’unità di misura del testo, scegliete Modifica > Preferenze > Unità di misura e righelli
(Windows) o Photoshop > Preferenze > Unità di misura e righelli (Mac OS), quindi selezionate un’unità di misura dal
menu Testo.
• Per applicare un colore, una sfumatura o un pattern a un colore esistente, applicate al livello di testo uno stile livello di
sovrapposizione. Lo stile livello di sovrapposizione verrà applicato a tutti i caratteri del livello di testo, non solo ad alcuni.
• Fate clic sulla casella del colore di primo piano nella finestra degli strumenti e selezionate un colore dal Selettore colore
di Adobe. Oppure, fate clic su un colore nelle palette Colori, Campioni o (in ImageReady) Tavola colore. Se desiderate
usare questo metodo per modificare il colore di un livello di testo esistente, selezionate prima i caratteri contenuti in quel
livello.
• (ImageReady) Potete applicare uno stile di sovrapposizione di colore trascinando un colore dalla finestra degli strumenti
o dalla palette Colori, Tavola colore o Campioni e rilasciandolo sul livello di testo.
Consultate anche
“Stili ed effetti di livello” a pagina 371
Consultate anche
“Gli strumenti di testo in Photoshop” a pagina 480
L’interlinea
L’interlinea è la spaziatura verticale tra le righe di testo. Per il testo in caratteri romani, l’interlinea è misurata a partire dalla
linea di base di una riga di testo alla linea di base della riga superiore. La linea di base è la linea invisibile su cui poggiano
quasi tutte le lettere. In uno stesso paragrafo potete applicare più di un valore d’interlinea; il valore d’interlinea di ogni riga
sarà comunque determinato dal valore d’interlinea massimo in tale riga.
Nota: quando utilizzate il testo asiatico, potete specificare il modo in cui misurare l’interlinea: dalla linea di base di una riga
alla linea di base della riga successiva oppure dalla parte superiore di una riga alla parte superiore della successiva.
Consultate anche
“Il testo asiatico” a pagina 507
La crenatura e l’avvicinamento
Per crenatura si intende il processo di aggiunta o rimozione di spazi tra specifiche coppie di caratteri. Per avvicinamento si
intende il processo di ampliamento o riduzione della spaziatura tra i caratteri nel testo selezionato o in un blocco intero di
testo.
Potete applicare automaticamente la crenatura al testo utilizzando la crenatura metrica o ottica. La crenatura metrica usa
coppie di crenatura incluse in gran parte dei font. Queste coppie contengono informazioni sulla spaziatura di coppie
specifiche di lettere. Alcune di queste sono LA, P., To, Tr, Ta, Tu, Te, Ty, Wa, WA, We, Wo, Ya e Yo. Photoshop usa la
crenatura metrica per impostazione predefinita; in questo modo alle varie coppie specificate viene applicata
automaticamente la crenatura quando importate o digitate il testo.
Alcuni font hanno delle specifiche molto precise per le coppie di crenatura. Tuttavia, se un font comprende un tipo di
crenatura ridotto o addirittura nessuna crenatura, o se usa due tipi di caratteri e dimensioni diversi in una o più parole in
una riga, potete scegliere di usare la crenatura ottica, che consente di regolare la spaziatura tra caratteri adiacenti in base
alla loro forma.
Potete usare anche la crenatura manuale, ideale per regolare lo spazio tra due lettere. L’avvicinamento e la crenatura manuale
sono cumulativi, quindi potete inizialmente regolare le singole coppie di lettere, quindi allargare o restringere un blocco di
testo senza influire sulla relativa crenatura di coppie di lettere.
Crenatura predefinita (in alto) e crenatura manuale a -40 tra le lettere A e C e U e S (in basso)
I valori positivi di crenatura o avvicinamento allontanano i caratteri, aumentando la spaziatura predefinita; i valori negativi
avvicinano i caratteri tra di loro, riducendo la spaziatura predefinita. I valori di crenatura e avvicinamento sono misurati in
termini di 1/1000 di uno spazio em. La larghezza di uno spazio em è relativa alla dimensione del testo corrente. Uno spazio
em corrisponde a 1 punto in un carattere da 1 punto, a 10 punti in un carattere da 10 punti. L’unità di crenatura e spaziatura
è costituita da 1/1000 di uno spazio em. Pertanto, ad esempio, 100 unità in un font di 10 punti equivalgono a 1 punto.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 496
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1 Selezionate il testo.
2 Nella palette Carattere, immettete un nuovo valore percentuale nelle caselle Scala orizzontale o Scala verticale .
• Fate clic sul pulsante Barrato nella palette Carattere per applicare una linea orizzontale sopra al testo orizzontale o
una linea verticale sul testo verticale. Oppure, scegliete Barrato dal menu della palette Carattere.
Consultate anche
“Per usare l’opzione Tate-chu-yoko” a pagina 508
1 Nella palette Livelli, selezionate il livello contenente il testo a cui volete aggiungere un’ombra esterna.
2 Fate clic sul pulsante Stili di livello in fondo alla palette Livelli e scegliete Ombra esterna dall’elenco che appare.
3 Se possibile, posizionate la finestra di dialogo Stili di livello in modo da vedere il livello e l’ombra esterna.
4 Regolate le impostazioni come desiderato. Potete cambiare i vari aspetti dell’ombra, tra cui come si integra con i livelli
sottostanti, l’opacità (quanto si intravedono i livelli sottostanti), l’angolazione della luce e la sua distanza da testo e oggetti.
5 Una volta ottenuta l’ombra esterna desiderata, fate clic su OK.
Per usare le stesse impostazioni di ombra esterna per un altro livello, trascinate il livello Ombra esterna nella palette Livelli
sull’altro livello. Quando rilasciate il pulsante del mouse, Photoshop applica gli attributi dell’ombra esterna al livello.
Consultate anche
“Stili ed effetti di livello” a pagina 371
7 (Facoltativo) Se il livello dell’immagine corrisponde a quello di sfondo, fate doppio clic sul livello dell’immagine nella
palette Livelli per convertirlo da un livello di sfondo in uno normale.
Nota: i livelli di sfondo sono bloccati per impedirne lo spostamento all’interno della palette Livelli. Per sbloccarli, convertite i
livelli di sfondo in livelli normali.
8 (Facoltativo) Nella finestra di dialogo Nuovo livello, potete rinominare il livello. Fate clic su OK per chiudere la finestra
di dialogo e convertire il livello dell’immagine.
9 Nella palette Livelli, trascinate il livello dell’immagine per portarlo sopra il livello di testo.
10 Con il livello dell’immagine selezionato, scegliete Livello > Crea maschera di ritaglio. L’immagine viene visualizzata
all’interno del testo.
11 Selezionate lo strumento sposta e trascinate l’immagine per posizionarla all’interno del testo.
Per spostare il testo anziché l’immagine, selezionate il livello di testo nella palette Livelli e usate lo strumento sposta per
spostarlo.
Consultate anche
“Maschere di ritaglio” a pagina 391
I caratteri speciali
Per applicare maiuscolo o maiuscoletto a tutte le lettere
Potete immettere il testo o formattarlo in lettere tutte maiuscole o in maiuscoletto. Quando formattate il testo in
maiuscoletto, Photoshop e ImageReady usano automaticamente il maiuscoletto del font in uso, se questo è disponibile. In
caso contrario, Photoshop e ImageReady usano il maiuscoletto simulato.
• Scegliete Apice o Pedice dal menu della palette Carattere. Un segno di spunta indica che l’opzione è selezionata.
Disattivate le larghezze frazionali per fissare la spaziatura del testo con incrementi di pixel interi e impedire che le lettere di
piccole dimensioni risultino “appiccicate”. La larghezza di carattere frazionale viene applicata a tutti i caratteri di un livello
di testo: non potete impostare l’opzione solo per alcuni caratteri.
Per attivare o disattivare questa funzione, scegliete Larghezze frazionali dal menu della palette Carattere. Un segno di
spunta accanto all’opzione Larghezze frazionali nel menu della palette Carattere indica che l’opzione è stata selezionata.
Le scelte rapide dinamiche vengono visualizzate nel menu della palette Carattere solo quando si immette testo indipendente o testo paragrafo,
quando è selezionato del testo o quando il puntatore a forma di I si trova nel testo.
❖ Per attivare o disattivare il layout di sistema, scegliete Layout sistema dal menu della palette Carattere. Un segno di spunta
accanto all’opzione Layout sistema nel menu della palette Carattere indica che l’opzione è stata selezionata.
I font mancanti
Se un documento usa dei font non installati sul vostro sistema, alla sua apertura verrà visualizzato un messaggio di errore.
Photoshop segnala i font mancanti e li sostituisce con quelli disponibili. In questo caso, potete selezionare il testo e applicare
qualsiasi altro font disponibile.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 501
Guida utente
Con i font OpenType, potete sostituire automaticamente glifi alternativi, come legature, maiuscoletto, frazioni e cifre
proporzionali Oldstyle, all’interno del testo. Per i font OpenType giapponesi, potete usare legature, legature facoltative,
frazioni Giapponese 78, Giapponese esperto, Giapponese tradizionale, Metrica proporzionale, Kana e corsivo, se presenti
nel font. In Photoshop, queste opzioni sono disponibili nel menu Carattere.
I font OpenType possono includere un set di caratteri espansi e funzioni di layout per un più ampio supporto linguistico e
un maggiore controllo tipografico. I font OpenType Adobe offrono numerose funzioni: ad esempio, i font che supportano
le lingue centro europee sono contraddistinti dalla parola “Pro” che compare alla fine del nome del font nei relativi menu
dell’applicazione. I font OpenType che non supportano tali lingue sono etichettati come “standard” e contraddistinti dal
suffisso “Std” che compare alla fine del nome del font nei relativi menu. Tutti i font OpenType possono inoltre essere
installati e usati assieme ai font PostScript Type 1 e TrueType.
Alternative contestuali Sono caratteri alternativi contenuti in alcuni font calligrafici per consentire una migliore unione
delle lettere. Ad esempio, se usate il font Caflisch Script Pro con l’opzione Alternative contestuali attivata, la coppia di lettere
“bl” nella parola “blando” viene unita in modo che sembri scritta a mano.
Legature facoltative Sono caratteri sostitutivi tipografici per coppie di lettere quali ct, st e ft.
Nota: anche se possono sembrare uniti, i caratteri delle legature possono essere modificati singolarmente e non generano errori
quando viene effettuato il controllo ortografico.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 502
Guida utente
Ornato Sostituisce i caratteri con glifi ornati, forme di lettere con tratti estesi (decorazioni accentuate).
Oldstyle Sono cifre più corte rispetto alle cifre regolari, e alcune di esse scendono al di sotto della linea di base.
Alternative stilistiche Formatta i caratteri con un dato stile per un effetto puramente estetico.
Alternative titolazione Formatta i caratteri (di solito tutti in maiuscolo) destinati all’uso con dimensioni elevate, ad esempio
per i titoli.
Ornamenti Sono simboli che aggiungono una firma personale alla famiglia dei font e che possono essere usati come
elementi decorativi in frontespizi, marcatori di paragrafo, divisori per blocchi di testo o come fasce e bordi.
Ordinali Formatta automaticamente i numeri ordinali (come ad esempio 1o e 2o) con caratteri in apice. Anche i caratteri in
apice delle parole inglesi first e second (1st e 2nd) vengono composti correttamente.
Frazioni Formatta automaticamente le frazioni, convertendo i numeri separati da una barra (ad esempio 1/2) in una
frazione (come ad esempio ).
Consultate anche
“Per impostare gli attributi dei font OpenType asiatici” a pagina 509
Formattare i paragrafi
Per formattare i paragrafi
Un paragrafo è un insieme di caratteri di testo che termina con un carattere di ritorno a-capo. Con la palette Paragrafo
potete impostare le opzioni da applicare a un intero paragrafo, quali allineamento, rientro e spaziatura tra righe di testo. Nel
testo indipendente, ogni riga è considerata un paragrafo a parte. Nel testo paragrafo, ogni paragrafo può essere formato da
più righe, secondo le dimensioni del rettangolo di selezione.
Potete selezionare dei paragrafi, quindi usare la palette Paragrafo per impostare le opzioni di formattazione di un solo
paragrafo, di più paragrafi o di tutti i paragrafi di un livello di testo.
La palette Paragrafo
La palette Paragrafo consente di modificare la formattazione di colonne e paragrafi. Per visualizzare la palette, scegliete
Finestra > Paragrafo o fate clic sulla linguetta della palette Paragrafo, se la palette è visibile ma non attiva. Potete inoltre
selezionare uno strumento testo e fare clic sul pulsante della palette nella barra delle opzioni.
Per impostare le opzioni con valori numerici nella palette Paragrafo, potete usare le frecce su/giù o modificare il valore
direttamente nella casella di testo. Dopo aver modificato direttamente un valore, premete Invio o A capo per applicare il
valore, Maiusc+Invio o Maiusc+A capo per applicare il valore ed evidenziare il valore appena modificato o Tab per
applicare il valore e passare alla casella di testo successiva della palette.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 503
Guida utente
B F
C
D G
E
Palette Paragrafo
A. Allineamento e giustificazione B. Rientro sinistro C. Rientro sinistro prima riga D. Spazio prima del paragrafo E. Sillabazione F. Rientro
destro G. Spazio dopo il paragrafo
Potete accedere a opzioni e comandi aggiuntivi dal menu della palette Paragrafo. Per accedere a questo menu, fate clic sul
triangolo nell’angolo in alto a destra della palette. Se la palette è agganciata, fate clic sul triangolo della linguetta nella palette.
Centra il testo Allinea il testo al centro, lasciando entrambi i margini del paragrafo irregolari.
Allinea il testo a destra Allinea il testo a destra, lasciando il margine sinistro del paragrafo irregolare.
Centra il testo Allinea il testo al centro, lasciando i margini superiore e inferiore del paragrafo irregolari.
Allinea il testo in basso Allinea il testo in basso, lasciando il margine superiore del paragrafo irregolare.
Giustifica ultima riga al centro Giustifica tutte le righe di testo tranne l’ultima, che viene allineata al centro.
Giustifica ultima riga a destra Giustifica tutte le righe di testo tranne l’ultima, che viene allineata a destra.
Giustifica ultima riga al centro Giustifica tutte le righe di testo tranne l’ultima, che viene allineata al centro.
Giustifica ultima riga in basso Giustifica tutte le righe di testo tranne l’ultima, che viene giustificata in basso.
Nota: la giustificazione (allineamento a destra, centro e sinistra e giustifica tutto) del testo su un tracciato inizia dalla posizione
del cursore di testo e termina alla fine del tracciato.
Nota: le opzioni di spaziatura vengono applicate sempre a un intero paragrafo. Per modificare la spaziatura per pochi caratteri
ma non un intero paragrafo, usate l’opzione Spaziatura della palette Carattere.
Per il testo giustificato, immettete i valori per Minimo e Massimo per definire un grado di spaziatura accettabile. Per
impostare la spaziatura sia per il testo giustificato che per quello non giustificato, immettete un valore in Desiderata.
Quando usate il testo giapponese, potete scegliere l’impostazione Mojikumi invece della palette Paragrafo per specificare il
rientro della prima riga. Se specificate il rientro della prima riga nella palette Paragrafo e specificate le impostazioni
Mojikumi per il rientro della prima riga, il testo viene posizionato all’interno dei due rientri.
Ricordate che l’allineamento del paragrafo determina il margine all’esterno del quale rimane la punteggiatura. Nel caso dei
paragrafi allineati a sinistra e a destra, la punteggiatura resta rispettivamente all’esterno del margine sinistro e destro. Nel
caso dei paragrafi allineati in alto e in basso, la punteggiatura resta rispettivamente all’esterno del margine superiore e
inferiore. Nel caso dei paragrafi centrati e giustificati, la punteggiatura resta all’esterno di entrambi i margini.
Consultate anche
“Per scegliere un’opzione Burasagari” a pagina 513
3 Per evitare la suddivisione in sillabe di parole che iniziano con lettera maiuscola, deselezionate Applica sillabazione alle
parole maiuscole. Quindi fate clic su OK.
Photoshop e ImageReady gestiscono il testo tramite due metodi di composizione: Composizione multi-riga Adobe e
Composizione riga-per-riga Adobe. Entrambi i metodi calcolano le possibili interruzioni e scelgono quella che meglio
risponde alle opzioni di giustificazione specificate per un dato paragrafo.
Composizione multi-riga Adobe Questo metodo di composizione considera diversi punti di interruzione per una serie di
righe, ottimizza le prime righe di un paragrafo ed evita così interruzioni indesiderate in seguito. L’uso di più righe di testo
garantisce una spaziatura più regolare e riduce il numero di trattini.
Composizione muti-riga Adobe identifica e valuta i possibili punti d’interruzione e assegna a ciascuno di essi un punteggio
in base ai seguenti criteri:
• Viene data la massima importanza alla spaziatura uniforme di lettere e parole. I punti d’interruzione sono valutati e
penalizzati in base al loro scostamento dalla spaziatura desiderata.
• Se possibile, la sillabazione viene evitata. I punti d’interruzione tramite sillabazione sono più penalizzati rispetto a quelli
che comportano una spaziatura non uniforme.
• Vengono preferiti i punti d’interruzione buoni rispetto a quelli non buoni. Le penalità dei vari punti d’interruzione di un
gruppo di righe vengono dapprima calcolate, poi elevate al quadrato per evidenziare maggiormente i punti non buoni.
A questo punto vengono scelti i punti d’interruzione migliori.
Composizione riga-per-riga Adobe Offre un approccio tradizionale alla composizione del testo, riga per riga. Questa
opzione risulta utile se preferite agire manualmente sulle interruzioni delle righe di testo. Composizione riga-per-riga
Adobe valuta un punto d’interruzione in base ai seguenti criteri:
Testo asiatico
Il testo asiatico
Photoshop offre diverse opzioni per il testo cinese, giapponese o coreano. I caratteri dei font orientali sono anche detti
caratteri a doppio byte.
Nota: per poter usare la lingua desiderata, questa deve essere supportata dal sistema operativo. Per ulteriori informazioni,
consultate il produttore del sistema operativo specifico.
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Testo (Windows) o Photoshop > Preferenze > Testo (Mac OS).
2 Selezionate una delle opzioni seguenti:
Mostra opzioni testo asiatico Visualizza le opzioni di testo asiatico nelle palette Carattere e Paragrafo.
Mostra nomi carattere in inglese Visualizza i nomi dei font asiatici in inglese.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 508
Guida utente
Un segno di spunta indica che l’opzione è selezionata. L’opzione d’interlinea selezionata non influisce sull’interlinea tra le
righe di testo e specifica solo il metodo di misurazione dell’interlinea.
Nota: le opzioni Interlinea da base superiore e Interlinea da linea di base non sono disponibili per il testo verticale.
Consultate anche
“Opzioni testo OpenType asiatico” a pagina 510
Casella em (alto/destra), Casella em (al centro) o Casella em (basso/sinistra) Allineano i caratteri piccoli di una riga alla
posizione specificata per la casella em del carattere più grande. Nel caso di testo verticale, Casella em (alto/destra) allinea
il testo a destra della casella em, Casella em (al centro) allinea il testo al centro, mentre Casella em (basso/sinistra) lo allinea
a sinistra.
Casella ICF (alto/destra) e Casella ICF (basso/sinistra) Allineano i caratteri piccoli di una riga all’ICF specificato per il
carattere più grande. Nel caso del testo verticale, Casella ICF (alto/destra) allinea il testo a destra dell’ICF, mentre Casella
ICF (basso/sinistra) allinea il testo a sinistra dell’ICF.
1 Selezionate i caratteri o gli oggetti di testo a cui desiderate applicare l’impostazione. Se non selezionate nulla,
l’impostazione verrà applicata al nuovo testo creato.
2 Nella palette Carattere, accertatevi che sia selezionato un font OpenType Pro orientale.
3 Dal menu della palette Carattere, scegliete un’opzione OpenType.
4 Attivate il metodo di input MSIME (Windows) o Kotoeri (Mac OS).
5 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• (Windows) Scegliete Start > Accessori > Utilità di sistema > Mappa caratteri.
• (Mac OS) Selezionate il metodo di input Kotoeri scegliendolo dalla palette accessibile tramite il menu Kotoeri.
6 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• (Windows) In Mappa caratteri, selezionate l’opzione Visualizzazione avanzata, quindi scegliete Tutti per l’opzione
Raggruppa per e Unicode per l’opzione Set di caratteri.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 510
Guida utente
Mappa caratteri
A. Menu Tipo di carattere B. Casella di controllo Visualizzazione avanzata
• (Mac OS) Nella palette dei caratteri Kotoeri, impostate la visualizzazione su tutto, quindi fate clic sulla scheda del
catalogo di glifi.
7 (Mac OS) Impostate la palette dei caratteri Kotoeri con il font OpenType in uso.
8 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• (Windows) Selezionate il carattere da usare, fate clic sul pulsante Seleziona, quindi copiatelo e incollatelo.
• (Mac OS) Fate clic sul pulsante delle opzioni avanzate, selezionate il carattere da usare, quindi fate doppio clic sul
carattere o clic sul pulsante di input.
Giapponese esperto Sostituisce i glifi standard con quelli appartenenti alla variante expert.
Giapponese tradizionale Sostituisce i glifi standard con quelli appartenenti alla variante tradizionale.
Metrica proporzionale Sostituisce i glifi a mezza larghezza e larghezza intera con quelli proporzionali.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 511
Guida utente
Kana Sostituisce il glifo Kana standard con quello ottimizzato orizzontale per la disposizione orizzontale. Le differenze
sono spesso molto lievi.
Corsivo romano Sostituisce il glifo proporzionale standard con quello corsivo.
Consultate anche
“Per applicare le funzioni OpenType” a pagina 501
Mojikumi Set 2 Usa la spaziatura completa per la maggior parte dei caratteri tranne l’ultimo carattere della riga.
Mojikumi Set 3 Usa la spaziatura completa per la maggior parte dei caratteri e per l’ultimo carattere della riga.
❖ Nella palette Paragrafo, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Kinsoku Shori:
Nessuno Disattiva l’opzione Kinsoku Shori.
JIS leggero o JIS deciso Evitano che i seguenti caratteri inizino o terminino una riga:
❖ Dal menu della palette Paragrafo, scegliete Testo Kinsoku Shori, quindi scegliete uno dei seguenti metodi:
Prima sposta in riga prec. Sposta i caratteri alla riga precedente per evitare che una riga inizi o termini con caratteri non
consentiti.
Prima sposta in riga succ. Sposta i caratteri alla riga successiva per evitare che una riga inizi o termini con caratteri non
consentiti.
Sposta solo in riga succ. Sposta sempre i caratteri alla riga successiva per evitare che una riga inizi o termini con caratteri
non consentiti. Il sistema non prova neanche a spostare i caratteri alla riga precedente.
❖ Dal menu della palette Paragrafo, scegliete l’opzione Burasagari, quindi scegliete:
Nessuno Disabilita la punteggiatura esterna giapponese quando è attivo un set Kinsoku. Kinsoku Shori può ancora
spingere un carattere affinché rientri nella riga precedente o successiva, ma non consente il posizionamento dei caratteri
Burasagari sopra o appena fuori dal riquadro di testo.
Regolare Attiva la punteggiatura esterna giapponese, ma consente solo una minima sporgenza all’esterno dei caratteri
Burasagari. Questa è l’impostazione predefinita. Con l’opzione Regolare, il comportamento varia se le righe sono giustificate
o meno.
Forza Attiva la punteggiatura esterna giapponese, ma forza la punteggiatura esterna al riquadro di testo quando deve
sporgere, indipendentemente dalle impostazioni di giustificazione o allineamento. La punteggiatura esterna non è mai
posizionata sul riquadro di testo come con l’opzione Burasagari > Regolare. Inoltre, la posizione della punteggiatura esterna
può causare una leggera espansione, anche per il testo non giustificato.
514
Sezioni
Quando la composizione della pagina è pronta per la pubblicazione sul Web, in Photoshop e ImageReady potete usare lo
strumento sezione per dividere layout di pagina o grafica complessa in aree e specificare impostazioni di compressione
separate (e file di dimensioni ridotte).
Rollover
In ImageReady, la palette Contenuto Web consente di tenere traccia delle sezioni e dei relativi stati di rollover. Potete ad
esempio creare un pulsante per una pagina Web che si illumina quando si posiziona il puntatore su di esso, e quindi gestire
gli stati del pulsante e le attività in tali stati.
Animazioni
Potete creare semplici animazioni Web sia in Photoshop che in ImageReady, usando la palette Animazione. Questa palette
consente di determinare, fotogramma per fotogramma, l’aspetto di un’animazione, che potrete esportare come file GIF
animato da Photoshop e come file GIF o SWF animato da ImageReady. In ImageReady, potete creare un’animazione
insieme a set di sezioni, tabelle nidificate, tabelle a larghezza percentuale e rollover remoti, in modo che quando si posiziona
il puntatore su un’immagine ne viene visualizzata un’altra.
Usate le sezioni per dividere un’immagine sorgente in aree funzionali. Quando salvate sia l’immagine che un file HTML,
ogni sezione viene salvata come file separato con impostazioni e palette colore proprie, e i collegamenti, gli effetti di rollover
e di animazione vengono conservati.
Le sezioni risultano utili anche quando si lavora con immagini contenenti tipi diversi di dati. Ad esempio, se desiderate
animare un'area di un'immagine (che richiede il formato GIF) ma volete ottimizzare il resto dell'immagine in formato
JPEG, potete isolare l'animazione con l'aiuto di una sezione.
• Potete creare una sezione usando lo strumento sezione o creando sezioni basate su livelli.
• Una volta creata una sezione, potete selezionarla usando lo strumento selezione sezioni e quindi spostarla,
ridimensionarla o allinearla con altre sezioni.
• Potete impostare le opzioni per ciascuna sezione (ad esempio tipo di contenuto, nome e URL) nella finestra di dialogo
Opzioni sezione (Photoshop) o nella palette Sezione (ImageReady).
Tipi di sezioni
Le sezioni sono classificate in base al tipo di contenuto (automatiche, immagine, nessuna immagine, tabella) e al modo in
cui sono create (utente, basate su livelli).
Le sezioni create con lo strumento sezione sono dette sezioni utenti; quelle create dal contenuto di un livello sono dette
sezioni basate su livelli. Quando create una nuova sezione utente o basata su livelli, vengono generate delle sezioni
automatiche aggiuntive per le restanti aree dell’immagine. In altri termini, le sezioni automatiche riempiono lo spazio
dell’immagine non definito da sezioni utente o basate su livelli e vengono rigenerate ogni volta che aggiungete o modificate
gli altri due tipi di sezioni. Potete convertire le sezioni automatiche in sezioni utente. Le sezioni Tabella contengono tabelle
nidificate.
Le sezioni utente, basate su livelli e automatiche presentano aspetti diversi: le prime due sono delimitate da una linea intera,
mentre le sezioni automatiche da una linea tratteggiata. Inoltre, a ogni tipo di sezione è associata un’icona diversa. Potete
scegliere di mostrare o nascondere le sezioni automatiche, per agevolare il lavoro con le sezioni utente e basate su livelli.
Una sottosezione è un tipo di sezione automatica generata quando create sezioni sovrapposte. Le sottosezioni indicano in
che modo viene suddivisa l’immagine quando salvate il file ottimizzato. Anche se le sottosezioni sono numerate e mostrano
un simbolo di sezione; non potete selezionarle o modificarle separatamente dalla sezione sottostante. Le sottosezioni
vengono rigenerate ogni volta che si riordina la sovrapposizione delle sezioni.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 516
Guida utente
Consultate anche
“Tipi di contenuto delle sezioni” a pagina 529
Creare le sezioni
Per creare una sezione con lo strumento sezione
1 Selezionate lo strumento sezione . Le sezioni esistenti compaiono automaticamente nella finestra del documento.
2 Scegliete un’impostazione di stile nella barra delle opzioni:
Normale Determina le proporzioni della sezione mentre trascinate.
Proporzioni fisse Specifica una proporzione altezza-larghezza. Per specificare le proporzioni, potete immettere numeri
interi e decimali. Ad esempio, per creare una sezione la cui larghezza sia il doppio dell’altezza, immettete 2 per la larghezza
e 1 per l’altezza.
Dimensione fissa Specifica l'altezza e la larghezza della sezione. Immettete i valori in pixel usando numeri interi.
3 Trascinate sull’area in cui desiderate creare la sezione. Premete Maiusc mentre trascinate per vincolare la sezione a un
quadrato. Premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre trascinate per disegnare a partire dal centro. Usate
Visualizza > Effetto calamita con per allineare una nuova sezione a una guida o a un’altra sezione dell’immagine (consultate
“Per spostare o ridimensionare una sezione utente” a pagina 521).
Consultate anche
“Per posizionare una guida” a pagina 55
Una sezione basata su livelli viene aggiornata quando modificate il livello sorgente.
Le sezioni basate su livelli risultano particolarmente utili quando si lavora con i rollover. Se applicate un effetto al livello (ad
esempio, un’ombra esterna o un bagliore) per creare lo stato di rollover, la sezione si adatta automaticamente fino a
comprendere i nuovi pixel. Non usate una sezione basata su livelli quando intendete spostare il livello su un’area estesa
dell’immagine durante un’animazione, poiché le dimensioni della sezione potrebbero superare i valori utili.
Le sezioni basate sui livelli sono meno flessibili e dispongono di meno opzioni, tuttavia potete convertire ("promuovere")
una sezione basata su livelli o una sezione automatica in sezione utente in qualsiasi momento.
Se selezionate una sezione automatica e la collegate a una sezione utente, quest’ultima adotta le impostazioni di
ottimizzazione della sezione automatica. Se invece selezionate prima la sezione utente, la sezione automatica viene
convertita in sezione utente. Scollegando le sezioni automatiche, le convertite in sezioni utente. Consultate “Per collegare le
sezioni (ImageReady)” a pagina 525.
1 Selezionate una sezione basata su livelli. In ImageReady, potete selezionare più sezioni.
2 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• (Photoshop) Fate clic su Promuovi nella barra delle opzioni.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 518
Guida utente
Visualizzare le sezioni
Visualizzare le sezioni
Potete visualizzare le sezioni in Photoshop, nella finestra di dialogo Salva per Web e in ImageReady. Le seguenti
caratteristiche possono aiutarvi a identificare e differenziare le varie sezioni:
Linee delle sezioni Definiscono il confine di ciascuna sezione. Le linee intere delimitano le sezioni utente o basate su livelli;
le linee tratteggiate, le sezioni automatiche.
Colori delle sezioni Differenziano le sezioni utente e basate su livelli dalle sezioni automatiche. Per impostazione
predefinita, le sezioni utente e basate su livelli presentano dei simboli blu, mentre le sezioni automatiche dei simboli grigi.
Inoltre, in ImageReady e nella finestra Salva per Web di Photoshop le sezioni deselezionate sono attenuate tramite
regolazioni di colore. Tali regolazioni servono per la visualizzazione e non alterano il colore dell’immagine effettiva. Per
impostazione predefinita, la regolazione del colore delle sezioni automatiche è doppia rispetto a quella delle sezioni utente.
Numeri delle sezioni Le sezioni sono numerate da sinistra a destra e dall’alto in basso, a partire dall’angolo superiore
sinistro dell’immagine. Se modificate l’ordine o il numero totale di sezioni, i numeri delle sezioni vengono aggiornati di
conseguenza.
Simboli delle sezioni Nella palette Contenuto Web, i simboli, o icone, indicano determinate condizioni e appaiono anche
nel documento stesso:
• Sezione utente Immagine.
• Sezione utente Nessuna immagine.
• Sezione basata sui livelli.
• Sezione collegata.
• Sezione con effetto rollover.
• Sezione con stato rollover attivo.
• Sezione tabella nidificata.
• Sezione trigger remota.
• Sezione destinazione remota.
2 Per Sezioni utente, Sezioni automatiche o entrambi, immettete un valore o sceglietelo con il cursore Regolazioni colore.
Sezioni utente controlla le regolazioni dei colori per le sezioni utente e basate su livelli.
Questo valore determina la luminosità e il contrasto delle sezioni non selezionate.
• Selezionate lo strumento selezione sezioni e fate clic sulla sezione nell'immagine. Quando lavorate con sezioni
sovrapposte, fate clic su una parte visibile di una sezione sottostante per selezionarla.
• Selezionate lo strumento selezione sezioni e fate clic tenendo premuto Maiusc per aggiungere sezioni alla selezione.
• Selezionate lo strumento selezione sezioni, fate clic su una sezione automatica o all’esterno dell’area dell’immagine e
trascinate sulle sezioni da selezionare (se fate clic su una sezione utente e trascinate, la sezione si sposta).
• (Photoshop) Scegliete File > Salva per Web. Nella finestra di dialogo, selezionate una sezione con lo strumento seleziona
sezione.
• (ImageReady) Selezionate una sezione nella palette Contenuto Web. Tenete premuto Maiusc e fate clic per selezionare
altre sezioni.
• (ImageReady) Per selezionare tutte le sezioni utente di un documento, scegliete Sezioni > Seleziona tutte le sezioni
utente. In questo modo selezionate tutte le sezioni non automatiche, comprese quelle basate su livelli.
Quando usate gli strumenti sezione o selezione sezioni, potete passare da uno strumento all'altro tenendo premuto Ctrl
(Windows) o Comando (Mac OS).
• Per creare un set di sezioni, selezionate una o più sezioni e scegliete Sezioni > Nuovo set di sezioni, o fate clic sul pulsante
Nuovo set di sezioni nella palette Contenuto Web.
• Per mostrare e nascondere un set di sezioni, fate clic sull'icona di visibilità nella palette Contenuto Web.
Consultate anche
“Le composizioni di livelli e la palette Composizioni livelli” a pagina 385
ADOBE PHOTOSHOP CS2 521
Guida utente
Modificare le sezioni
Per spostare o ridimensionare una sezione utente
Potete spostare e ridimensionare le sezioni utente in Photoshop e in ImageReady, ma non nella finestra Salva per Web di
Photoshop.
Per calamitare le sezioni a una guida, una sezione utente o un altro oggetto
1 Selezionate le opzioni desiderate dal sottomenu Visualizza > Effetto calamita con.
2 Scegliete Visualizza > Effetto calamita. Una spunta indica che l’opzione è attivata.
3 Spostate le sezioni selezionate a piacere. Le sezioni vengono calamitate all’oggetto selezionato entro 4 pixel.
Consultate anche
“Per visualizzare o nascondere una griglia, le guide o le guide sensibili” a pagina 55
Nota: il punto di origine predefinito del righello è l’angolo superiore sinistro dell’immagine.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 522
Guida utente
A Specifica la distanza in pixel tra il bordo superiore della sezione e il bordo superiore del contenuto del livello.
D Specifica la distanza in pixel tra il bordo destro della sezione e il bordo destro del contenuto del livello.
B Specifica la distanza in pixel tra il bordo inferiore della sezione e il bordo inferiore del contenuto del livello.
Nota: non potete dividere sezioni basate su livelli o sezioni di tabelle nidificate.
In ImageReady, potete anche copiare e incollare le sezioni all’interno di documenti o da un documento all’altro.
Consultate anche
“Per collegare le sezioni (ImageReady)” a pagina 525
Duplica livelli per sezioni basate su livello Duplica un livello associato a una sezione basata su livelli.
4 Dal menu Posizione scegliete la posizione della sezione duplicata. La sezione duplicata verrà posizionata rispetto alla
sezione originale in base all’opzione specificata. Se la sezione duplicata si estende oltre il bordo del documento, verrà
troncata.
5 Fate clic su OK.
La sezione combinata assume le impostazioni di ottimizzazione della prima sezione della serie di sezioni precedentemente
selezionate con il comando Combina sezioni. Una sezione combinata è sempre una sezione utente, anche se la selezione
include sezioni automatiche.
A B C D
Opzioni di sovrapposizione
A. Porta in primo piano B. Porta avanti C. Porta dietro D. Porta sotto
• (ImageReady) Scegliete Modifica > Ordina sezioni, quindi un ordine di sovrapposizione dal sottomenu.
• (ImageReady) Trascinate la sezione verso l’alto o il basso nella palette Contenuto Web.
Nota: per allineare le sezioni basate su livelli, dovete allineare il contenuto dei livelli.
A B C D E F
Opzioni di allineamento
A. Allinea bordi superiori B. Allinea centri verticali C. Allinea bordi inferiori D. Allinea bordi sinistri E. Allinea centri orizzontali F. Allinea
bordi destri
• (ImageReady) Scegliete Modifica > Allinea sezioni, quindi un comando dal sottomenu.
Consultate anche
“Per allineare oggetti su livelli diversi” a pagina 361
Nota: per distribuire le sezioni basate su livelli, dovete distribuire il contenuto dei livelli.
A B C D E F
Opzioni di distribuzione
A. Distribuisci bordi superiori B. Distribuisci centri verticali C. Distribuisci bordi inferiori D. Distribuisci bordi sinistri E. Distribuisci centri
orizzontali F. Distribuisci bordi destri
Consultate anche
“Per allineare oggetti su livelli diversi” a pagina 361
ADOBE PHOTOSHOP CS2 525
Guida utente
Quando eliminate una sezione basata su livelli, non viene eliminato il livello associato; viceversa, se eliminate il livello
associato a una sezione basata su livelli, anche la sezione viene eliminata.
Nota: non potete eliminare le sezioni automatiche. Se eliminate tutte le sezioni utente e basate su livelli di un’immagine, rimane
un livello di sezioni automatiche.
Tutte le sezioni immagine usano le impostazioni di ottimizzazione dell’intera immagine fino all’applicazione di nuove
impostazioni. Se selezionate più sezioni con impostazioni di ottimizzazione diverse, sono visibili solo i controlli relativi a
tutte le sezioni selezionate. Se le impostazioni di un controllo sono diverse tra sezioni diverse, il controllo è vuoto. Le
impostazioni scelte vengono applicate a tutte le sezioni selezionate.
Consultate anche
“Per ottimizzare un’immagine per il Web” a pagina 565
Le sezioni collegate in formato GIF e PNG-8, inoltre, condividono la palette di colori e il pattern di dithering. Questo
pattern viene applicato a tutti i bordi delle sezioni adiacenti, per evitare che compaiano delle giunte tra le sezioni.
Nota: potete anche collegare le sezioni nella finestra Salva per Web di Photoshop (consultate “Per usare le sezioni della finestra
Salva per Web” a pagina 567).
In alternativa, potete raggruppare le sezioni in tabelle, che verranno quindi nidificate all’interno della tabella principale.
Tuttavia, è consentito un solo livello di nidificazione. Le sezioni raggruppate in tabelle non possono infatti essere nidificate
all’interno di altre tabelle di gruppi di sezioni.
Una sezione di tipo tabella contiene una tabella che avete creato o una tabella nidificata.
Le tabelle sono visualizzate nella palette Contenuto Web di ImageReady o nell’immagine nel documento.
Potete anche visualizzare la tabella nella palette Tabella, che include aree in cui specificare le dimensioni, il sezionamento
automatico e le opzioni delle celle della tabella.
Nota: per modificare la tabella, è necessario selezionare la tabella o una delle sezioni.
• Nel documento, usate lo strumento selezione sezioni per selezionare l'icona della tabella in una sezione.
• Nella palette Contenuto Web, selezionate direttamente la tabella facendo clic sul nome.
• Nel documento, selezionate una sezione con lo strumento selezione sezioni.
Nota: per selezionare la tabella più esterna di un documento, usate lo strumento selezione sezioni.
Nota: le modifiche apportate alla struttura di un file HTML esportato influiscono solo sull'immagine del browser, e non
sull'immagine nell’area di lavoro.
Per colonne (rowspans) Consente la creazione di colonne verticali nella tabella HTML esportata.
Per righe (colspans) Consente la creazione di righe orizzontali nella tabella HTML esportata.
Nota: la modifica di questa opzione può influire sul metodo di generazione delle sezioni automatiche.
Margine Specifica il margine interno, in pixel, per le celle della tabella, ovvero la distanza tra il bordo della cella e il
contenuto.
Spazio Specifica lo spazio, in pixel, per le celle della tabella, ovvero la distanza tra i bordi di due celle.
Nota: consigliamo di impostare gli attributi HTML solo per le tabelle che contengono sezioni di tipo Nessuna immagine.
Modificando queste impostazioni in tabelle che contengono sezioni di tipo Immagine potreste ottenere risultati indesiderati.
• Con lo strumento selezione sezioni, fate clic sul pulsante Imposta le opzioni per la sezione attuale nella barra delle
opzioni. Questo metodo è disponibile solo nell’applicazione principale di Photoshop, ma non nella finestra Salva per Web
di Photoshop.
• Le sezioni Immagine contengono dati di immagine, compresi gli stati di rollover. Questo è il tipo di contenuto
predefinito.
• Le sezioni Nessuna immagine consentono di creare celle di tabella vuote da riempire con testo o un colore in tinta unita.
Potete immettere del testo HTML in una sezione Nessuna immagine. Se impostate "Il testo è HTML", in fase di
visualizzazione nel browser, il testo viene interpretato come HTML. Le sezioni di tipo Nessuna immagine non sono
esportate come immagini e potete visualizzarne l'anteprima in un browser.
• (ImageReady) Le sezioni Tabella contengono sottoinsiemi di sezioni che vengono esportati in file di testo HTML come
tabelle nidificate.
Nota: una volta impostate delle opzioni per una sezione automatica, questa diventa una sezione utente.
• (ImageReady) Fate doppio clic sul nome della sezione nella palette Contenuto Web e immettete un nuovo nome.
Photoshop e ImageReady non visualizzano il colore di sfondo selezionato: per controllarne l’effetto, dovete visualizzare
l’immagine in anteprima in un browser.
1 Selezionate una sezione. Nella finestra Salva per Web di Photoshop, fate doppio clic sulla sezione con lo strumento
seleziona sezione per aprire la finestra Opzioni sezione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 530
Guida utente
2 Nella finestra di dialogo Opzioni sezione (Photoshop) o nella palette Sezione (ImageReady), selezionate un colore di
sfondo dal menu a comparsa Sfondo:
• (Photoshop) Selezionate Nessuno, Alone, Colore contagocce (per selezionare il colore nella casella campione
contagocce), Bianco, Nero o Altri (per il Selettore colore di Adobe).
• (ImageReady) Selezionate Nessuno, Alone, Colore primo piano, Colore di sfondo o Altro (per il Selettore colore di
Adobe) o selezionate un colore nella palette a comparsa.
1 Selezionate una sezione In Photoshop, fate doppio clic sulla sezione con lo strumento selezione sezioni per visualizzare
la finestra Opzioni sezione.
2 Nella finestra Opzioni sezione (Photoshop) o nella palette Sezione (ImageReady), immettete l’URL nell’apposita casella
di testo o scegliete un URL già definito dal menu a comparsa. Potete immettere un URL relativo o assoluto (completo). Se
immettete un URL assoluto, ricordate di includere il protocollo adeguato (ad esempio http://www.adobe.com e non
www.adobe.com). Per ulteriori informazioni su come usare gli URL relativi e completi, consultate un documento di
informazioni sull’HTML.
3 Se desiderate, immettete il nome di un frame di destinazione nella casella di testo Destinazione, o scegliete un’opzione
dal menu Destinazione:
_blank Visualizza il file collegato in una nuova finestra, lasciando aperta la finestra originale del browser.
_self Visualizza il file collegato nello stesso frame del file originale.
_parent Visualizza il file collegato nel relativo gruppo di frame principale. Usate questa opzione se il documento HTML
contiene dei frame e il frame corrente è di livello secondario. Il file collegato viene visualizzato nel frame principale corrente.
_top Sostituisce l'intera finestra del browser con il file collegato, eliminando tutti i frame correnti. Il nome deve
corrispondere a un nome di frame precedentemente definito nel file HTML per il documento. Quando un utente fa clic sul
collegamento, tale file appare nel nuovo frame.
Nota: per ulteriori informazioni sui frame, consultate un documento di informazioni sull’HTML.
1 Selezionate una sezione. In Photoshop, fate doppio clic sulla sezione con lo strumento selezione sezioni per visualizzare
la finestra Opzioni sezione.
2 Nella finestra di dialogo Opzioni sezione (Photoshop) o nella palette Sezione (ImageReady), digitate il testo desiderato.
Testo messaggio/Messaggio della barra di stato Modifica il messaggio predefinito nell’area di stato del browser per le
sezioni selezionate. Per impostazione predefinita, è visualizzato l’URL della sezione, se disponibile.
Etichetta Alt/Alt Specifica un’etichetta Alt per le sezioni selezionate. Il testo Alt appare al posto dell’immagine della sezione
nei browser non grafici. Tale testo appare anche al posto dell’immagine durante il caricamento e come descrizione in alcuni
browser.
Photoshop e ImageReady non visualizzano il testo HTML nella finestra del documento; per visualizzarlo in anteprima,
dovete usare un browser Web. Consigliamo pertanto di visualizzare in anteprima il testo HTML usando browser e sistemi
operativi diversi, al fine di verificare che il testo venga visualizzato correttamente sul Web.
Nota: la quantità di testo in una sezione Nessuna immagine può influire sul layout di una pagina esportata.
Consultate anche
“Per visualizzare in un browser l’anteprima di un’immagine ottimizzata” a pagina 537
Linea di base Imposta una linea di base comune per la prima riga di testo nelle celle della stessa riga (della tabella HTML).
Ogni cella della riga deve usare l’opzione Linea di base.
Centro Centra il testo verticalmente nell’area della sezione.
Mappe immagine
Le mappe immagine (ImageReady)
L’opzione Mappe immagine collega un’area di un’immagine a un URL. Potete impostare in un’immagine più aree collegate
(dette aree mappa immagine) con collegamenti ad altre pagine Web o file multimediali.
Quando dovete scegliere se usare sezioni o mappe immagine per creare collegamenti ipertestuali, tenete presente quanto
segue:
• Con le mappe immagine, l’immagine viene esportata per intera come file singolo; con le sezioni, l’immagine viene invece
esportata in file separati (uno per sezione).
• Con le mappe immagine, potete collegare aree circolari, poligonali o rettangolari di un'immagine; con le sezioni potete
collegare solo le aree rettangolari.
• Inoltre, le mappe immagine non offrono la stessa flessibilità di ottimizzazione delle sezioni.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 532
Guida utente
Nota: per evitare risultati inaspettati, non create aree mappa immagine in sezioni con collegamenti URL; alcuni browser
potrebbero ignorare i collegamenti delle mappe immagine o quelli delle sezioni.
Potete creare aree mappa immagine con uno strumento mappa immagine o un livello, quindi impostare le opzioni per le
sezioni mappa immagine nella palette Mappa immagine.
• Aree mappa immagine basate su strumenti. Vengono create tramite gli strumenti mappa immagine: trascinate
sull’immagine per definire l’area mappa immagine.
• Aree mappa immagine basate su livelli. Vengono create a partire da un livello: il contenuto del livello definisce la forma
dell’area mappa immagine. Se modificate il contenuto del livello, l’area mappa immagine si adatta per adeguarsi alla
modifica.
Nota: se aggiungete un effetto rollover a un'area mappa immagine, l'area diventa una nuova sezione.
Per creare un’area mappa immagine con uno strumento mappa immagine (ImageReady)
1 Selezionate lo strumento mappa immagine rettangolare , cerchio o poligonale nella finestra degli strumenti.
2 (Facoltativo) Se usate lo strumento mappa immagine rettangolare o circolare, selezionate Dimensione fissa per
specificare le dimensioni dell'area mappa immagine. Immettete i valori in pixel usando numeri interi. Se usate lo strumento
mappa immagine poligonale, inserite un valore o sceglietene con il dal cursore a comparsa Qualità, per impostare il numero
di segmenti del poligono.
3 Effettuate una delle operazioni seguenti per definire l'area mappa immagine: con lo strumento mappa immagine
rettangolare o cerchio, trascinate sull'area che volete definire. Tenete premuto Maiusc mentre trascinate per vincolare l’area
a un quadrato o a un cerchio. Premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre trascinate per tracciare l’area dal suo
centro.
• Con lo strumento mappa immagine poligonale, fate clic nell’immagine per impostare il punto di partenza. Posizionate
il puntatore dove desiderate che termini il primo segmento retto e fate clic. Continuate a fare clic per impostare i punti
finali dei segmenti successivi. Tenete premuto Maiusc per vincolare il segmento a incrementi di 45˚. Tenete premuto
Maiusc+Opzione (Mac OS) e trascinate per vincolare e disegnare a partire dal centro. Per chiudere il bordo, fate doppio
clic o posizionate il puntatore sul punto di partenza (accanto al puntatore compare un cerchio chiuso) e fate clic.
Per aggiungere dei punti all’area mappa immagine poligonale, tenete premuto Maiusc e con lo strumento selezione mappa
immagine fate clic per aggiungere un punto. Per rimuovere i punti da un’area mappa immagine poligonale, tenete premuto
Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e con lo strumento selezione mappa immagine o mappa immagine poligonale fate clic sui
punti da rimuovere.
Consultate anche
“Per selezionare un’area mappa immagine (ImageReady)” a pagina 534
Per convertire un’area mappa immagine basata su livelli in una basata su strumenti
(ImageReady)
1 Selezionate un’area mappa immagine basata su livelli facendo clic nella palette Contenuto Web o con lo strumento
selezione mappa immagine .
2 Nel menu della palette Mappa immagine, scegliete Converti area mappa immagine basata sul livello. Se il livello
comprende diverse aree non sovrapposte contenenti pixel, ImageReady crea diverse aree mappa immagine basate su
strumenti.
Consultate anche
“Per selezionare un’area mappa immagine (ImageReady)” a pagina 534
_self Visualizza il file collegato nello stesso frame del file originale.
_parent Visualizza il file collegato nel relativo gruppo di frame principale. Usate questa opzione se il documento HTML
contiene dei frame e il frame corrente è di livello secondario. Il file collegato viene visualizzato nel frame principale corrente.
_top Sostituisce completamente la finestra del browser con il file collegato, rimuovendo tutti i frame correnti. Il nome del
frame deve corrispondere a un nome di frame precedentemente definito del file HTML per il documento. Quando fate clic
sul collegamento, tale file appare nel nuovo frame.
Nota: per ulteriori informazioni sui frame, consultate un documento di informazioni sull’HTML.
4 Nella palette Mappa immagine, immettete il testo per un tag Alt nella casella di testo Alt. Il testo Alt appare al posto
dell’area mappa immagine nei browser non grafici. In numerosi browser, appare inoltre se l’utente posiziona il mouse
sull’area mappa immagine.
2 Selezionate una maniglia del contorno tenendo premuto il pulsante del mouse mentre il cursore è sulla maniglia.
3 Trascinate una maniglia del bordo della mappa immagine per ridimensionare l’area mappa immagine.
Nota: per ridimensionare un’area mappa immagine basata su livelli, dovete spostare o modificare il relativo livello.
Nota: il punto di origine predefinito del righello è l’angolo superiore sinistro dell’immagine.
L Specifica la larghezza di un’area mappa immagine rettangolare.
A B C D
Opzioni di sovrapposizione
A. Porta in primo piano B. Porta avanti C. Porta dietro D. Porta sotto
ADOBE PHOTOSHOP CS2 536
Guida utente
• Trascinate una mappa immagine in alto o in basso nella palette Contenuto Web.
2 Per allineare le mappe immagine, selezionate più mappe immagine con lo strumento selezione mappa immagine. Fate
clic con il pulsante destro del mouse (Windows) o tenendo premuto Ctrl (Mac OS) su una mappa immagine. Verrà
visualizzato il menu di scelta rapida per le mappe immagine. Scegliete una delle opzioni di allineamento: Allinea bordi
superiori, Allinea centri verticali, Allinea bordi inferiori, Allinea bordi sinistri, Allinea centri orizzontali o Allinea bordi
destri.
Consultate anche
“Per allineare le aree mappa immagine basate su strumenti (ImageReady)” a pagina 536
Nota: per allineare le aree mappa immagine basate su livelli, selezionate innanzitutto i livelli, quindi scegliete un’opzione di
allineamento dal sottomenu Modifica > Allinea collegati.
A B C D E F
Opzioni di allineamento
A. Allinea bordi superiori B. Allinea centri verticali C. Allinea bordi inferiori D. Allinea bordi sinistri E. Allinea centri orizzontali F. Allinea
bordi destri
3 Con lo strumento selezione mappa immagine attivo, selezionate un'opzione di distribuzione nella barra delle opzioni.
A B C D E F
Opzioni di distribuzione
A. Distribuisci bordi superiori B. Distribuisci centri verticali C. Distribuisci bordi inferiori D. Distribuisci bordi sinistri E. Distribuisci centri
orizzontali F. Distribuisci bordi destri
Importante: le mappe immagine lato server non funzionano nelle immagini con più sezioni.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 537
Guida utente
Selezionate un tipo di mappa immagine nella finestra Impostazioni di output Se selezionate una mappa immagine lato
server, ImageReady genera un file mappa separato, in base all’opzione di server selezionata. Tuttavia, nel file HTML dovrete
aggiornare il percorso del file mappa.
Consultate anche
“Opzioni di output HTML” a pagina 583
Photoshop offre molti stili da selezionare con il comando Galleria di foto per Web. Se avete una buona conoscenza del
codice HTML, potete creare un nuovo stile o personalizzare uno stile esistente modificando un gruppo di file di template
HTML.
Ciascun template degli stili della galleria include diverse opzioni. Se usate uno stile predefinito, alcune opzioni potrebbero
non essere disponibili.
Consultate anche
“Personalizzare gli stili delle gallerie di foto per il Web” a pagina 541
Cartella Usa le immagini selezionate nelle cartelle usando i pulsanti Sfoglia (Windows) o Scegli (Mac OS). Selezionate
Includi tutte le sottocartelle per includere anche le immagini all’interno delle sottocartelle.
6 Fate clic su Destinazione e selezionate una cartella in cui memorizzare le immagini e le pagine HTML per la galleria.
Quindi, fate clic su OK (Windows) o Scegli OS).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 539
Guida utente
7 Selezionate le opzioni di formattazione per la galleria per il Web. Scegliete una voce dal menu Opzioni per visualizzare
i diversi set di opzioni (consultate “Opzioni di Galleria di foto per Web” a pagina 539).
8 Fate clic su OK. Photoshop posiziona i seguenti file HTML e JPEG nella cartella di destinazione:
• Una home page per la galleria denominata index.htm o index.html, a seconda delle opzioni specificate in Estensione. Per
visualizzare la galleria in anteprima, aprite questo file in qualsiasi browser Web.
• Le immagini JPEG, in una sottocartella per le immagini.
• Le pagine HTML, in una sottocartella per le pagine.
• Le immagini in miniatura JPEG, in una sottocartella per le miniature.
Consultate anche
“Verificare che i colori corrispondano” a pagina 539
• Per convertire una singola immagine, scegliete Modifica > Converti in profilo, quindi sRGB (consultate “Per convertire
i colori di un documento in un altro profilo” a pagina 242).
• Per convertire una cartella di immagini, usate Elaboratore immagini. Scegliete File > Script > Elaboratore immagini
(consultate “Per convertire i file con Elaboratore immagini” a pagina 665).
Se usate Elaboratore immagini, potete salvare i file direttamente in formato JPEG nella dimensione desiderata. In questo
caso, accertatevi di disattivare Ridimensiona immagini nelle opzioni di Immagini grandi.
• Estensione Specifica .htm o .html come estensione del nome del file.
• Usa codifica UTF-8 per l'URL Usa la codifica UTF-8.
• Aggiungi attributi di larghezza e altezza per le immagini Specifica le dimensioni, riducendo il tempo necessario per lo
scaricamento.
• Mantieni tutti i metadati Conserva tutti i metadati.
Banner Opzioni di testo per il banner che compare in ogni pagina della galleria. Immettere un testo per ciascuna delle
seguenti voci:
• Nome sito Il nome della galleria.
• Fotografo Il nome della persona o dell’organizzazione che ha realizzato le foto della galleria.
• Info di contatto Informazioni di contatto per la galleria, ad esempio numero di telefono o indirizzo.
• Data La data che compare in ogni pagina della galleria. Per impostazione predefinita, Photoshop usa la data corrente.
• Font e Dimensione font (Non sempre disponibili) Opzioni per il testo del banner.
Immagini grandi Opzioni per le immagini principali che compaiono in ciascuna pagina della galleria.
• Ridimensiona immagini Ridimensiona le immagini sorgente per inserirle nelle pagine della galleria. Scegliete una
dimensione dal menu a comparsa o immettete una dimensione in pixel. Per Vincola, scegliete le dimensioni dell’immagine
da mantenere durante il ridimensionamento. Per Qualità JPEG, scegliete un’opzione dal menu a comparsa, immettete un
valore compreso tra 0 e 12 oppure trascinate il cursore. A un valore elevato corrisponde una qualità dell’immagine migliore,
ma una maggiore dimensione del file.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 540
Guida utente
Nota: Photoshop usa il metodo di interpolazione immagine predefinito impostato nelle preferenze. Per ottenere risultati
migliori quando riducete un'immagine, scegliete Bicubica più nitida come impostazione predefinita (consultate “Per specificare
il metodo di interpolazione predefinito” a pagina 166).
• Dimensione bordo Specifica la larghezza, in pixel, del bordo attorno all'immagine.
• Titoli basati Specifica le opzioni per la visualizzazione di didascalie sotto ciascuna immagine. Selezionate Nome file per
visualizzare il nome del file o Descrizione, Autori, Titolo e Copyright per trarre il testo della descrizione dalla finestra Info
file.
• Font e Dimensione font Specificate il font e la dimensione della didascalia.
Miniature Opzioni per la home page della galleria di foto per il Web, compresa la dimensione delle immagini in miniatura.
• Dimensione Specifica la dimensione delle miniature. Scegliete dal menu a comparsa o immettete un valore in pixel per
la larghezza di ciascuna miniatura.
• Colonne e Righe Specificate il numero di colonne e righe in cui visualizzare le miniature sulla home page. Queste
opzioni non sono valide per le gallerie con lo stile Riquadro orizzontale o Riquadro verticale.
• Dimensione bordo Specifica la larghezza, in pixel, del bordo attorno a ciascuna miniatura.
• Titoli basati su Specifica le opzioni per la visualizzazione delle didascalie sotto ciascuna immagine. Selezionate Nome
file per visualizzare il nome del file o Descrizione, Autori, Titolo e Copyright per trarre il testo della descrizione dalla
finestra Info file.
• Font e Dimensione font Specificate il font e la dimensione della didascalia.
Colori personali Opzioni relative ai colori degli elementi della galleria. Per modificare il colore di un elemento, fate clic sul
relativo campione di colore e selezionate un nuovo colore dal Selettore colore di Adobe. Potete modificare il colore di sfondo
di ciascuna pagina (opzione Sfondo) e del banner (opzione Banner).
Protezione Visualizza del testo su ogni immagine al fine di scoraggiare i furti.
• Contenuto Specifica il testo da visualizzare. Selezionate Testo personalizzato per immettere un testo personale.
Selezionate Nome file, Descrizione, Autori, Titolo o Copyright per trarre il testo dalla finestra Info file.
• Font, Colore e Posizione Specificate il font, il colore e l'allineamento della didascalia.
• Opzioni di rotazione Posizionate il testo sull'immagine selezionando un'angolazione.
Gli stili per la galleria di foto per Web disponibili in Photoshop sono memorizzati in singole cartelle nelle seguenti
posizioni:
Windows Programmi/Adobe/Photoshop CS/Predefiniti/Galleria foto per Web.
Il nome di ciascuna cartella appare come un’opzione del menu a comparsa Stili nella finestra Galleria di foto per Web. Ogni
cartella contiene i seguenti file template HTML, usati da Photoshop per creare la galleria:
Caption.htm Determina il layout della didascalia visualizzata sotto ciascuna miniatura della home page.
SubPage.htm Determina il layout delle pagine della galleria con immagini in dimensioni reali.
Tutti i file template contengono token e codice HTML. Un token è una stringa di testo che viene sostituita da Photoshop
quando impostate l’opzione corrispondente nella finestra Galleria di foto per Web. Ad esempio, un file template può
contenere il seguente elemento TITLE che usa un token come testo incorporato:
<TITLE>%TITLE%</TITLE>
Quando create una galleria usando questo file template, il token %TITLE% viene sostituito con il testo immesso in Nome
del sito nella finestra Galleria di foto per Web.
Per ottenere maggiori informazioni su uno stile esistente, aprite e analizzate i relativi file template HTML con un editor
HTML. Poiché per creare documenti HTML sono necessari solo i caratteri ASCII standard, aprite, modificate e create tali
documenti con un semplice editor di testo come Blocco note (Windows) o TextEdit (Mac OS).
• La cartella degli stili deve contenere i seguenti file: Caption.htm, IndexPage.htm, SubPage.htm, Thumbnail.htm e
FrameSet.htm.
• Potete rinominare la cartella degli stili ma non i file template HTML in essa contenuti.
• Ad esempio, potete lasciare il file Caption.htm vuoto e inserire nel file Thumbnail.htm i token e il codice HTML necessari
per definire il layout della didascalia.
• Potete sostituire un token in un file template con un testo o codice HTML appropriato, in modo che l’opzione venga
impostata dal file template e non dalla finestra Galleria di foto per Web. Ad esempio, un file template potrebbe contenere
un elemento TESTO con il seguente attributo bgcolor e che usa come valore un token:
bgcolor=%BGCOLOR%
Per impostare il colore di sfondo della pagina su rosso, potete sostituire il token %BGCOLOR% con “FF0000”.
• Potete aggiungere token e codice HTML ai file template. Tutti i token devono essere in lettere maiuscole e iniziare e finire
con il simbolo di percentuale (%). Per informazioni sui token che potete inserire nei file template, consultate “Token degli
stili delle gallerie di foto per il Web” a pagina 542.
Per personalizzare o creare uno stile per la galleria di foto per il Web
1 Individuate la cartella in cui sono memorizzati gli stili esistenti.
2 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per personalizzare uno stile, create una copia della cartella dello stile e salvatela nella stessa posizione delle cartelle degli
stili esistenti.
• Per creare un nuovo stile, create una nuova cartella e salvatela nella stessa posizione delle cartelle degli stili esistenti.
Lo stile nuovo o personalizzato (che prende il nome della sua cartella) compare quindi nel menu Stili della finestra di
dialogo Galleria di foto per Web.
Importante: quando personalizzate o create un template per lo stile di una galleria, posizionate ognuno dei seguenti token su
una riga a parte del file HTML: %CURRENTINDEX%, %NEXTIMAGE%, %NEXTINDEX%, %PAGE%, %PREVIMAGE% e
%PREVINDEX%. Quando create pagine specifiche per una galleria, Photoshop ignora le righe del template contenenti token
non sono validi per tali pagine. Ad esempio, quando Photoshop crea la prima pagina di una galleria ignora qualsiasi riga del
template contenente il token %PREVIMAGE%, che determina il collegamento alla pagina precedente della galleria.
Mantenendo il token %PREVIMAGE% su una riga separata, Photoshop non ignora eventuali altri token presenti nel template.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 542
Guida utente
Quando personalizzate o create uno stile, potete aggiungere qualsiasi token a un qualsiasi file template HTML, tranne
%THUMBNAILS% e %THUMBNAILSROWS%, che possono apparire solo nel file IndexPage.htm. Se aggiungete un
token, ricordate di aggiungere anche al file il codice HTML necessario per usarlo correttamente.
%ANCHOR% Consente di tornare alla miniatura dell’immagine visualizzata invece che all’inizio dell’indice. Ciò avviene
quando l’utente fa clic sul pulsante della pagina iniziale.
%BANNERCOLOR% Determina il colore del banner.
%CAPTIONFONT% Determina il font della didascalia sotto le miniature presenti nella home page.
%FILENAME% Determina il nome del file di un immagine. Usate questo token per i metadati che appaiono come testo
HTML.
%FILENAME_URL% Determina il nome del file dell’URL dell’immagine. Usate questo token solo per i nomi dei file degli
URL.
%FIRSTPAGE% Determina il collegamento per la prima pagina della galleria, che appare nel frame destro di un gruppo di
frame.
%FRAMEINDEX% Determina il collegamento per la home page che appare nel frame sinistro del gruppo di frame.
%IMAGEBORDER% Determina la dimensione del bordo di un’immagine in dimensioni reali su una pagina della galleria.
%IMAGE_HEIGHT% Attiva la casella di controllo Aggiungi attributi di larghezza e altezza per le immagini. In questo modo,
l’utente può scaricare più rapidamente gli attributi.
%IMAGE_HEIGHT_NUMBER% Questo token è sostituito da un valore numerico (solo) che rappresenta la larghezza
dell’immagine.
%IMAGEPAGE% Determina il collegamento a una pagina della galleria.
%IMAGE_SIZE% Se la casella Ridimensiona immagini è selezionata, questo token contiene il valore in pixel dell’immagine
usato nel riquadro Immagini grandi. Se la casella non è selezionata, il token contiene una stringa vuota. Ciò è utile per
JavaScript nei template, perché visualizza i valori massimi di altezza e larghezza per tutte le immagini del sito generato.
%IMAGESRC% Determina l’URL di un’immagine in dimensioni reali su una pagina della galleria.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 543
Guida utente
%IMAGE_WIDTH% Attiva la casella di controllo Aggiungi attributi di larghezza e altezza per le immagini. In questo modo,
l’utente può scaricare più rapidamente gli attributi.
%IMAGE_WIDTH_NUMBER% Questo token è sostituito da un valore numerico (solo) che rappresenta la larghezza
dell’immagine.
%LINK% Determina il colore dei collegamenti.
%NUMERICLINKS% Inserisce collegamenti numerati a tutte le immagini di anteprima grandi nelle pagine secondarie.
%PAGE% Determina la posizione della pagina corrente (ad esempio, pagina 1 di 3).
%PHOTOGRAPHER% Determina il nome della persona o dell’organizzazione che ha realizzato le foto della galleria.
%THUMBNAIL_HEIGHT% Attiva la casella di controllo Aggiungi attributi di larghezza e altezza per le immagini. In questo
modo, l’utente può scaricare più rapidamente gli attributi.
%THUMBNAIL_HEIGHT_NUMBER% Questo token è sostituito da un valore numerico (solo) che rappresenta l’altezza della
miniatura.
%THUMBNAILS% Questo token viene sostituito con le miniature, usando il file Thumbnail.htm per gli stili di frame.
Inserite questo token da solo in una riga singola intera nel file HTML.
%THUMBNAIL_SIZE% Visualizza il valore in pixel della miniatura nel riquadro Miniature. Ciò è utile per JavaScript nei
template, perché visualizza i valori massimi di altezza e larghezza per tutte le miniature del sito generato.
%THUMBNAILSRC% Determina il collegamento a una miniatura.
%THUMBNAILSROWS% Questo token viene sostituito con righe di miniature, usando il file Thumbnail.htm per gli stili non
di frame. Inserite questo token da solo in una riga singola intera nel file HTML.
%THUMBNAIL_WIDTH% Attiva la casella di controllo Aggiungi attributi di larghezza e altezza per le immagini. In questo
modo, l’utente può scaricare più rapidamente gli attributi.
%THUMBNAIL_WIDTH_NUMBER% Questo token è sostituito da un valore numerico (solo) che rappresenta la larghezza
della miniatura.
%TITLE% Determina il titolo della galleria.
Rollover
I rollover (ImageReady)
Un rollover è un pulsante o un’immagine di una pagina Web che cambia quando passate il puntatore su di esso o vi fate clic
sopra. Il pulsante può cambiare o può apparire un altro elemento della pagina, ad esempio una foto o un elenco di opzioni
di menu. Un rollover remoto attiva un cambiamento in un elemento di una pagina Web diverso dal pulsante o dall’immagine
su cui passate il puntatore.
Per creare un rollover, definite l’immagine rollover come una sezione basata sul livello o una mappa immagine basata sul
livello. Quando usate le palette Contenuto Web e Livelli in ImageReady, effettuate una delle seguenti operazioni per creare
versioni diverse dell’elemento grafico:
• Modificate il contenuto di un livello aggiungendo o cambiando uno stile di livello o spostando il contenuto del livello.
• Sostituite il contenuto di un’immagine con un nuovo livello.
• Sostituite il contenuto di un livello in un altro punto della pagina.
• Aggiungete fotogrammi per creare un’animazione rollover.
In alternativa, potete applicare uno degli stili di rollover predefiniti della palette Stili a un livello dell’immagine. Gli stili di
rollover consentono di creare rollover o di riutilizzare un rollover creato con altri elementi grafici in modo semplice e
rapido. Consultate “Per copiare e incollare gli stati di rollover (ImageReady)” a pagina 551.
Stati di rollover
Ogni rollover ha due o più stati che possono essere creati e gestiti nella palette Contenuto Web. Uno stato è definito da una
configurazione specifica della palette Livelli, compresi posizione del livello, stili e altre opzioni di formattazione.
Per impostazione predefinita, un’immagine ha un solo stato, Normale. Normale corrisponde all’aspetto dell’immagine
quando viene caricata per la prima volta in un browser Web e non si è verificato alcun effetto di rollover. All’immagine
possono essere aggiunti degli stati che si verificano quando eseguite un’azione con il mouse (come passaggio o clic)
su un’area della pagina Web.
Usare i livelli
Quando aggiungete un nuovo stato all’immagine, viene catturata un’istantanea della sezione o dell’area mappa immagine
nello stato precedente. Potete quindi usare la palette Livelli per effettuare le modifiche all’immagine del nuovo stato. Potete
cambiare lo stile del livello, la visibilità e la posizione per creare effetti di rollover.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 545
Guida utente
Illustrazione di un rollover. Il pulsante si trova sul relativo livello; l’aggiunta di effetti assegna al pulsante un nuovo aspetto per lo stato Sopra.
Anche il testo della parola “EVENTS” è su un livello separato.
Salvare il rollover
Quando salvate un’immagine contenente stati di rollover assieme a un file HTML, ImageReady aggiunge codice JavaScript
al file HTML per specificare gli stati di rollover e ogni stato viene salvato come file di immagine separato.
Potete aprire il file HTML in GoLive per apportare ulteriori modifiche o importare i file degli stati di rollover nella pagina
GoLive. Quando usate i file separati salvati da ImageReady, GoLive riconosce automaticamente i file degli stati associati.
Consultate anche
“Modificare i livelli negli stati di rollover e nei fotogrammi di animazione (ImageReady)” a pagina 552
C D E F
La palette Contenuto Web
A. Mappa immagine B. Sezione C. Pulsante Crea il rollover in base al livello D. Pulsante Raggruppa sezione in tabella E. Nuovo set di sezioni
F. Pulsante Crea lo stato di rollover
Oltre alle icone dei simboli delle sezioni, nella palette Contenuto Web possono essere visualizzate le seguenti icone:
Visibilità sezione
Sezione con stato di rollover attivo
ADOBE PHOTOSHOP CS2 546
Guida utente
Consultate anche
“Visualizzare le sezioni” a pagina 518
Se intendete sostituire in toto il contenuto dello stato Normale (diversamente da quanto avviene se modificate lo stile del
livello), create il contenuto per gli altri stati negli altri livelli.
2. Se usate mappe immagine, convertite ogni pulsante in una mappa immagine basata sul livello.
Scegliete Livello > Nuova area mappa immagine basata sul livello. Dovrete aggiungere ciascun stato, compreso il primo.
Consultate “Per aggiungere uno stato di rollover (ImageReady)” a pagina 547.
3. Se usate le sezioni, convertite ogni pulsante in un pulsante rollover basato sul livello.
Fate clic sul pulsante Crea il rollover in base al livello nella palette Contenuto Web. ImageReady crea una sezione basata
sull’immagine e aggiunge lo stato Sopra nella palette Contenuto Web. Consultate “Per creare una sezione basata sul livello
per un rollover (ImageReady)” a pagina 547.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 547
Guida utente
5. Modificate il contenuto del livello per lo stato per creare l’effetto di rollover.
Selezionate lo stato con cui desiderate lavorare nella palette Contenuto Web. Potete applicare e cambiare gli stili di livello
per ogni stato, modificare la posizione del contenuto in ogni livello o la visibilità del livello. Se sostituite il contenuto di un
livello con un altro, accertatevi di rendere invisibile il primo livello e visibile il secondo livello per quello stato.
Per ulteriori informazioni sulle modifiche che potete apportare a ogni stato, consultate “Modificare i livelli negli stati di
rollover e nei fotogrammi di animazione (ImageReady)” a pagina 552.
Potete usare gli stili di livello per creare rapidamente degli effetti di rollover. Inoltre, quando lavorate con sezioni basate su
livelli, potete salvare una serie di stati come uno stile rollover. Consultate “Per applicare uno stile di rollover a un livello
(ImageReady)” a pagina 548.
6. Se state creando un rollover remoto, selezionate la sezione remota per lo stato selezionato.
Usate l’icona Punta nella palette Contenuto Web per puntare alla sezione che contiene l’immagine per il rollover remoto.
Consultate “Per creare un rollover remoto (ImageReady)” a pagina 549.
7. Ottimizzate l’immagine.
Scegliete un formato di file per l’immagine e impostate le opzioni di ottimizzazione nella palette Ottimizza (consultate “Per
ottimizzare un’immagine per il Web” a pagina 565).
9. Salvate il rollover.
Salvate una versione Web per il rollover con il comando File > Salva ottimizzato. Accertatevi che le impostazioni di output
consentano di salvare una pagina HTML assieme ai file di immagine. ImageReady aggiungerà codice JavaScript per il
rollover nella pagina HTML.
Consultate anche
“Modificare i livelli negli stati di rollover e nei fotogrammi di animazione (ImageReady)” a pagina 552
Per creare una sezione basata sul livello per un rollover (ImageReady)
1 Selezionate il livello nella palette Livelli oppure scegliete Livello > Nuova sezione basata sul livello. Il contenuto del livello
definisce l’area attiva per il rollover.
2 Fate clic sul pulsante Crea il rollover in base al livello nella palette Contenuto Web.
Per impostazione predefinita, ImageReady aggiunge alla nuova sezione uno stato Sopra.
Consultate anche
“Per cambiare uno stato di rollover (ImageReady)” a pagina 548
Nota: l’elaborazione dei clic e dei doppi clic dipende dai browser Web in uso e dalle relative versioni. Ad esempio, alcuni browser
lasciano la sezione nello stato Clic dopo un clic e nello stato Rilasciato dopo un doppio clic; altri browser usano lo stato
Rilasciato solo come transizione verso lo stato Clic, a prescindere dal clic singolo o doppio. Per garantire il corretto
funzionamento della pagina Web, visualizzate in anteprima i rollover in diversi browser Web.
Personale Attiva l’immagine specificata quando eseguite l’azione definita dal codice JavaScript corrispondente. Per il
funzionamento dell’opzione Personale, dovete creare un codice JavaScript e aggiungerlo al file HTML della pagina Web. Per
ulteriori informazioni, fate riferimento a un manuale di JavaScript.
Selezionato Attiva lo stato di rollover quando fate clic sulla sezione o sull’area mappa immagine. Lo stato Selezionato
rimane visualizzato finché non attivate un altro stato di rollover Selezionato. Altri effetti di rollover possono verificarsi
mentre è attivo lo stato Selezionato. Ad esempio, uno stato Selezionato per un pulsante e uno stato Sopra per un altro
pulsante possono verificarsi contemporaneamente. Tuttavia, se entrambi gli stati usano un livello, gli attributi di livello dello
stato Selezionato sostituiscono quelli dello stato Sopra. Consultate “Per creare rollover con stato Selezionato (ImageReady)”
a pagina 549.
Usa come stato selezionato predefinito Attiva lo stato Selezionato quando il documento viene visualizzato in anteprima in
ImageReady o caricato in un browser Web.
Fuori Attiva lo stato di rollover quando spostate il puntatore del mouse fuori dalla sezione o dall’area mappa immagine. Lo
stato Normale ha in genere questa funzione.
Rilasciato Attiva lo stato di rollover quando rilasciate il pulsante del mouse sopra la sezione o l’area mappa immagine. Lo
stato Normale ha in genere questa funzione.
Nessuno Mantiene lo stato corrente dell’immagine per usarlo successivamente, ma non genera un’immagine quando il file
viene salvato come pagina Web.
2 Scegliete Finestra > Stili o fate clic sulla linguetta della palette Stili per visualizzare la palette.
3 Fate clic sulla miniatura dello stile rollover da applicare. Le miniature degli stili rollover hanno un triangolo nell’angolo
superiore sinistro.
Nota: per creare uno stile di rollover, dovete usare una sezione basata sul livello.
Nota: in Photoshop 7.0 e versioni precedenti, tutte le modifiche apportate a un documento venivano visualizzate quando ci si
trovava in uno stato di rollover. Questo talvolta portava gli utenti a creare cambiamenti di stato non desiderati. In ImageReady
CS, avete molto più controllo su quali sezioni cambiare in uno stato di rollover.
1 Impostate un rollover nella maniera consueta. Questo diviene il pulsante su cui l’utente farà clic per visualizzare i
contenuti remoti. Consultate “Creare un rollover (ImageReady)” a pagina 546.
2 Aggiungete contenuti remoti al documento e create una o più sezioni per contenerli.
3 Per ogni stato di rollover, impostate la visibilità desiderata dei livelli dei contenuti remoti nella palette Livelli.
4 Specificate quali sezioni remote desiderate includere quando ottimizzate i file di output:
• Per marcare manualmente le sezioni remote per un singolo pulsante, selezionate lo stato di rollover che attiverà il rollover
remoto nella colonna Sezione della palette Contenuto Web (ad esempio Premuto o Clic). Trascinate l’icona dallo
stato di rollover alla sezione dei contenuti remoti nella finestra del documento.
• Per consentire a ImageReady di trovare e contrassegnare automaticamente tutte le sezioni remote nel documento,
scegliete Trova tutte le sezioni remote nel menu della palette Contenuto Web.
• Per consentire a ImageReady di trovare e contrassegnare automaticamente tutte le sezioni remote per uno stato
selezionato, scegliete Trova sezioni remote per stato nel menu della palette Contenuto Web.
5 Visualizzate l’anteprima del rollover remoto in un browser. Consultate “Per visualizzare in anteprima i rollover
(ImageReady)” a pagina 550.
Barra di navigazione nella pagina Web che indica quale pagina è visualizzata
1 Create più rollover con stato Normale. Assegnate ai pulsanti l’aspetto che devono avere quando non sono selezionati.
2 Aggiungete un nuovo stato a ogni pulsante. Scegliete l’opzione di stato Selezionato e modificate il pulsante per
assegnargli l’aspetto che assume quando fate clic su di esso o lo selezionate.
3 Se volete che uno dei pulsanti risulti selezionato quando caricate la pagina, fate doppio clic sullo stato Selezionato di quel
pulsante nella palette Contenuto Web, quindi scegliete Usa come stato selezionato predefinito.
4 Per generare una pagina HTML unica per ciascuno stato Selezionato, scegliete File > Impostazioni di output >
Salvataggio HTML e selezionate Crea più file HTML. ImageReady creerà una pagina separata per ogni pulsante con stato
Selezionato. Potete poi aggiungere il contenuto appropriato a ogni pagina.
Consultate anche
“Opzioni degli stati di rollover (ImageReady)” a pagina 548
Consultate anche
“Creare un’animazione” a pagina 553
Per visualizzare l’effetto di rollover nel browser Web predefinito, fate clic sul pulsante Anteprima in browser predefinito nella
finestra degli strumenti.
1 Per visualizzare i rollover in modalità Anteprima documento, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su Anteprima documento nella finestra degli strumenti.
• Scegliete Immagine > Anteprima documento.
2 Nella finestra del documento, eseguite l’azione che attiva lo stato rollover. Ad esempio, portate il mouse sulla sezione o
sull’area mappa immagine rollover per un’anteprima dello stato Sopra. Fate clic sulla sezione o sull’area mappa immagine
per un’anteprima dello stato Clic.
Nota: se un documento contiene uno stato Selezionato, per gli altri stati della palette Contenuto Web vengono generate delle
simulazioni che rappresentano l’aspetto del documento quando è attivo lo stato Selezionato. Gli stati simulati vengono generati
automaticamente e non possono essere modificati.
3 Per uscire dalla modalità Anteprima documento, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Selezionate uno strumento nella finestra degli strumenti.
• Fate clic sul pulsante Annulla anteprima nella barra delle opzioni o premete Esc (in Windows).
• Deselezionate Anteprima documento nel menu Immagine.
• Fate nuovamente clic sul pulsante Anteprima documento per chiudere la modalità di anteprima.
Potete anche copiare i fotogrammi dalla palette Animazione e incollarli nella palette Contenuto Web come stati o copiare
gli stati dalla palette Contenuto Web e incollarli nella palette Animazione come fotogrammi.
Nota: i comandi Copia delle palette Animazione e Contenuto Web dispongono di una propria area di memorizzazione
(Appunti) interna. La copia di fotogrammi o di stati di rollover non sovrascrive gli appunti primari di ImageReady.
1 Selezionate uno stato rollover e scegliete Copia stato rollover dal menu della palette Contenuto Web.
2 Selezionate uno stato rollover in cui incollare lo stato copiato:
• Selezionate uno stato nel rollover corrente.
• Aprite o visualizzate un altro rollover, quindi selezionate uno stato.
3 Scegliete Incolla stato rollover dal menu della palette Contenuto Web.
Nota: le modifiche dei livelli negli stati Normale o Fotogramma 1 (tra cui opacità, metodo di fusione, visibilità, posizione e stile)
hanno effetto su tutti gli stati o i fotogrammi contenenti livelli identici. Consideriamo ad esempio una sezione con stati
Normale, Sopra e Premuto. Se i livelli degli stati Normale e Sopra sono identici, e applicate uno stile di livello allo stato Normale,
lo stesso stile verrà applicato anche allo stato Sopra.
Modifiche globali Hanno effetto su tutti gli stati e i fotogrammi in cui sono inclusi i livelli e comprendono: modifiche
apportate con strumenti di modifica e pittura ai valori dei pixel dei livelli; regolazione del colore e dei toni; filtri; testo; altri
comandi per la modifica delle immagini.
Il comando Livello> Corrispondenza consente di applicare gli attributi di livello per uno stato o fotogramma esistente ad
altri stati di un rollover e fotogrammi di un’animazione.
1 Selezionate il livello che desiderate unificare in tutti i fotogrammi o gli stati di rollover.
2 Selezionate il fotogramma o lo stato da usare come riferimento.
3 Selezionate uno o più pulsanti di unificazione nella palette Livelli. Se i pulsanti di unificazione non sono visibili nella
palette Livelli di Photoshop, selezionate Opzioni di animazione e poi scegliete un’opzione di unificazione dal menu della
palette Livelli.
Unifica posizione livello Applica le modifiche apportate alla posizione di un livello a tutti gli stati di un rollover e a tutti i
fotogrammi di un’animazione.
Nota: il pulsante Unifica posizione livello colloca il contenuto del livello selezionato nella stessa posizione su ciascun
fotogramma dell’animazione. Se state tentando di visualizzare il contenuto del livello che si sposta nell’animazione, non usate
questo pulsante.
Unifica visibilità livello, pulsante Applica le modifiche apportate alla visibilità di un livello a tutti gli stati di un rollover e a
tutti i fotogrammi di un’animazione.
Unifica stile livello, pulsante Applica le modifiche apportate allo stile di un livello a tutti gli stati di un rollover e a tutti i
fotogrammi di un’animazione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 553
Guida utente
Per far corrispondere un livello esistente in tutti gli stati di rollover e i fotogrammi di
animazione (ImageReady)
Il comando Corrispondenza applica gli attributi di livello di uno stato o fotogramma esistente ad altri stati di un rollover e
fotogrammi di un’animazione.
1 Nella palette Contenuto Web, selezionate lo stato o il fotogramma con gli attributi di livello da usare.
2 Selezionate il livello da far corrispondere nella palette Livelli.
3 Scegliete Livello > Corrispondenza oppure Corrispondenza dal menu della palette Livelli.
4 Selezionate una delle opzioni seguenti dalla finestra Corrispondenza livello:
Animazione corrente Applica gli attributi di livello del fotogramma selezionato a tutti i fotogrammi di un’animazione.
Stati sezione/mappa immagine corrente Applica gli attributi di livello per lo stato selezionato a tutti gli stati di un rollover.
Tutti i rollover Applica gli attributi di livello per lo stato selezionato agli stati di tutti i rollover (nell’immagine) inclusi nel
livello.
5 Selezionate gli attributi di livello da far corrispondere (posizione, visibilità e stile) e fate clic su OK.
Nota: l’opzione Propaga modifiche fotogramma 1 aggiorna dinamicamente tutti gli stati di rollover e i fotogrammi di
animazione secondo le modifiche di posizione, visibilità o stile di livello apportate al primo fotogramma. Se desiderate che le
modifiche apportate al Fotogramma 1 vengano applicate solo al Fotogramma 1, disattivate questa opzione nel menu a
comparsa della palette Livelli.
Animazioni
Creare un’animazione
Un’animazione è una sequenza di immagini, o fotogrammi, visualizzate in un certo arco di tempo. Ogni fotogramma varia
leggermente da quello che lo precede, creando l’illusione del movimento quando i fotogrammi vengono visualizzati in
rapida successione.
Usate le palette Animazione e Livelli per creare fotogrammi di animazione. In ImageReady potete anche usare la palette
Contenuto Web per aggiungere un’animazione a uno stato di rollover. Ogni fotogramma rappresenta una configurazione
di livelli nella palette Livelli.
Illustrazione di un’animazione. L’immagine del monociclo si trova sul livello corrispondente; la posizione del livello cambia in ogni fotogramma
dell’animazione.
Photoshop e ImageReady dispongono anche di strumenti che consentono di mantenere inalterate le caratteristiche di un
livello in tutti i fotogrammi. Consultate “Per unificare i livelli per rollover e animazioni (ImageReady)” a pagina 552.
Con il comando Tweening potete generare nuovi fotogrammi con modifiche intermedie tra due fotogrammi esistenti. Si
tratta di un modo rapido per far muovere un oggetto sullo schermo o farlo sparire in dissolvenza. Consultate “Tweening di
fotogrammi” a pagina 557.
7. Salvate l’animazione.
Potete salvare l’animazione come file GIF con animazione. In Photoshop usate Salva per Web. In ImageReady potete anche
salvarla in formato SWF. Consultate “Salvare i file in formato SWF (ImageReady)” a pagina 604. Potete anche salvare
l’animazione nel formato di Photoshop in modo da poter riprendere il lavoro in un secondo momento.
Nota: create e modificate i fotogrammi solo nella scheda Originale. Nella scheda Ottimizzato, sebbene i fotogrammi vengano
visualizzati, sono disponibili solo poche opzioni di modifica.
❖ Fate clic sul pulsante Duplica il fotogramma corrente nella palette Animazione.
Consultate anche
“Per aggiungere animazioni a uno stato di rollover (ImageReady)” a pagina 550
Nella palette Animazione la miniatura del fotogramma corrente è circondata da un bordo sottile (all’interno della selezione
evidenziata). Le miniature dei fotogrammi selezionati sono evidenziate da un’area colorata.
Consultate anche
“Per selezionare un fotogramma” a pagina 555
“Modificare i livelli negli stati di rollover e nei fotogrammi di animazione (ImageReady)” a pagina 552
Nota: nella palette Animazione potete selezionare e modificare la posizione di più fotogrammi. Tuttavia, se trascinate più
fotogrammi non contigui, nella nuova posizione questi diventeranno contigui.
Consultate anche
“Per aggiungere animazioni a uno stato di rollover (ImageReady)” a pagina 550
Consultate anche
“Per selezionare più fotogrammi” a pagina 555
Consultate anche
“Per selezionare più fotogrammi” a pagina 555
2 Scegliete Copia fotogramma/i dal menu della palette Animazione o Contenuto Web.
3 Selezionate i fotogrammi di destinazione nell’animazione corrente o in altre animazioni.
4 Scegliete Incolla fotogramma/i dal menu della palette Animazione o Contenuto Web.
5 Selezionate il metodo per incollare:
Sostituisci fotogrammi Sostituisce i fotogrammi selezionati con quelli copiati. Quando incollate i fotogrammi nella stessa
immagine, all’immagine non vengono aggiunti nuovi livelli; gli attributi di tutti i livelli esistenti nei fotogrammi di
destinazione vengono sostituiti da quelli dei livelli copiati. Quando incollate i fotogrammi in un’altra immagine, vengono
aggiunti nuovi livelli all’immagine; tuttavia, nei fotogrammi di destinazione sono visibili solo i livelli incollati (i livelli
esistenti vengono nascosti).
Incolla sulla selezione Aggiunge il contenuto dei fotogrammi incollati come nuovi livelli dell’immagine. Quando incollate
i fotogrammi nella stessa immagine, questa opzione raddoppia il numero di livelli nell’immagine. Nei fotogrammi di
ADOBE PHOTOSHOP CS2 557
Guida utente
destinazione i nuovi livelli incollati sono visibili, quelli originali nascosti. Negli altri fotogrammi (di “non destinazione”), i
livelli incollati sono nascosti.
Incolla prima della selezione o Incolla dopo la selezione Aggiunge i fotogrammi copiati prima o dopo il fotogramma di
destinazione. Quando incollate i fotogrammi in un’altra immagine, vengono aggiunti nuovi livelli all’immagine; tuttavia,
nei nuovi fotogrammi sono visibili solo i livelli incollati (i livelli esistenti sono nascosti).
6 Selezionate Collega livelli aggiunti per collegare i livelli incollati nella palette Livelli. Usate questa opzione per
riposizionare i livelli incollati come gruppo.
7 Fate clic su OK.
Tweening di fotogrammi
Con il Tweening si aggiunge o modifica automaticamente una serie di fotogrammi tra due fotogrammi esistenti, variando
gradatamente gli attributi di livello (posizione, opacità o parametri degli effetti) dei nuovi fotogrammi, creando l’illusione
del movimento. Se ad esempio volete fare scomparire un livello, impostate su 100% l’opacità del livello nel fotogramma
iniziale e su 0% quella dello stesso livello nel fotogramma finale. Quando eseguite il tweening dei due fotogrammi, l’opacità
del livello verrà ridotta gradualmente nei nuovi fotogrammi inseriti.
Il termine inglese tweening è l’abbreviazione di “in betweening” (frapposizione), ed è usato tradizionalmente per le
animazioni per descrivere questo processo. Il tweening riduce notevolmente il tempo necessario per creare effetti di
animazione quali la dissolvenza interna o esterna, o per spostare un elemento in un fotogramma. Potete modificare
singolarmente i fotogrammi frapposti anche dopo averli creati.
Livello selezionato Varia solo il livello attualmente selezionato nel fotogramma o nei fotogrammi selezionati.
Opacità Varia gradualmente l’opacità dei nuovi fotogrammi compresi tra i fotogrammi iniziale e finale.
Effetti Varia gradualmente le impostazioni dei parametri degli effetti di livello tra i fotogrammi iniziale e finale.
6 Se al punto 2 avete selezionato un solo fotogramma, scegliete dove aggiungere i fotogrammi dal menu Tweening fra:
Fotogramma successivo Aggiungere i fotogrammi tra il fotogramma selezionato e quello successivo. Questa opzione non è
disponibile se avete selezionato l’ultimo fotogramma nella palette Animazione.
Primo fotogramma Aggiunge i fotogrammi tra l’ultimo fotogramma e il primo. Questa opzione è disponibile solo se avete
selezionato l’ultimo fotogramma nella palette Animazione.
Fotogramma precedente Aggiunge i fotogrammi tra il fotogramma selezionato e quello precedente. Questa opzione non è
disponibile se avete selezionato il primo fotogramma nella palette Animazione.
Ultimo fotogramma Aggiunge i fotogrammi tra il primo fotogramma e l’ultimo. Questa opzione è disponibile solo se avete
selezionato il primo fotogramma nella palette Animazione.
7 Immettete un valore o usate il tasto freccia su o freccia giù per scegliere il numero di fotogrammi da aggiungere. Questa
opzione non è disponibile se avete selezionato più fotogrammi.
8 Fate clic su OK.
1 Fate clic sulla casella di selezione nell’angolo in basso a sinistra della palette Animazione.
2 Selezionate un’opzione di loop: Una volta, Sempre o Altro.
3 Per Altro, specificate un valore nella finestra di dialogo Imposta conteggio loop e fate clic su OK.
Con l’opzione Crea livello per ogni nuovo fotogramma potete aggiungere automaticamente un livello all’immagine ogni
volta che create un nuovo fotogramma. Il livello creato è visibile nel nuovo fotogramma ma è nascosto in tutti gli altri.
Questa opzione consente di creare rapidamente animazioni che richiedono l’aggiunta di nuovi elementi in ogni
fotogramma.
❖ Scegliete Crea livello per ogni nuovo fotogramma dal menu della palette Animazione. Una spunta indica che l’opzione è
attivata.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 559
Guida utente
B
Metodi di eliminazione dei fotogrammi
A. Fotogramma con trasparenza di sfondo con l’opzione Ripristina allo sfondo B. Fotogramma con trasparenza di sfondo con l’opzione Non
eliminare
L’icona metodo eliminazione indica se il fotogramma è impostato su Non eliminare o Ripristina allo sfondo . Se il
metodo di eliminazione è impostato su Automatico, non appare nessuna icona.
Nota: scegliete Automatico quando usate l’opzione di ottimizzazione Rimozione pixel ridondanti, per consentire a ImageReady
di conservare i fotogrammi con trasparenze.
Non eliminare Mantiene il fotogramma corrente quando viene visualizzato quello successivo. Il fotogramma corrente (e
quelli che lo precedono) sono visibili attraverso le aree trasparenti del fotogramma successivo. Usate un browser per
visualizzare un’anteprima accurata di un’animazione con l’opzione Non eliminare.
Elimina (Photoshop) o Ripristina allo sfondo (ImageReady) Toglie il fotogramma corrente prima che venga visualizzato
quello successivo. Viene sempre visualizzato un solo fotogramma alla volta (il fotogramma corrente non è visibile attraverso
le aree trasparenti di quello successivo).
Nota: se salvate l’animazione in formato GIF, i fotogrammi vengono uniti in un livello e i livelli originali eliminati. Salvate il
file originale nel formato di Photoshop per conservare i livelli necessari in caso di rielaborazioni successive.
3 Per tornare all’inizio, fate clic sul pulsante Seleziona il primo fotogramma .
Nota: per ottenere un’anteprima più accurata dell’animazione e del tempo, visualizzate l’animazione in anteprima in un
browser Web. Per interrompere o ricaricare l’animazione, usate i comandi del browser Termina e Aggiorna. In Photoshop, aprite
la finestra di dialogo Salva per Web e fate clic sul pulsante Anteprima nel browser.
Consultate anche
“Eseguire l’anteprima di un’immagine in un browser” a pagina 537
Ottimizzare le animazioni
Dopo aver completato un’animazione, dovete ottimizzarla per accelerarne il download in un browser Web. Potete
ottimizzare l’animazione in due modi:
• Ottimizzate i fotogrammi per includere solo le aree che cambiano da un fotogramma all’altro (riducendo notevolmente
la dimensione del file GIF con animazione). Consultate “Per ottimizzare un’immagine per il Web” a pagina 565 e
“Opzioni di ottimizzazione per i formati GIF e PNG-8” a pagina 572.
• Se salvate l’animazione come immagine GIF, ottimizzatela come fareste con qualsiasi immagine GIF. Alle animazioni
viene applicata una speciale tecnica di dithering per garantire l’uniformità del dithering in tutti i fotogrammi ed evitare
lo sfarfallio durante la riproduzione. Queste funzioni aggiuntive comportano dei tempi più lunghi per ottimizzare un file
GIF con animazione rispetto a uno standard.
Quando ottimizzate i colori dell’animazione, usate una palette Adattata, Percettiva o Selettiva. Questo garantisce
l’uniformità dei colori in tutti i fotogrammi (consultate “Opzioni di ottimizzazione per i formati GIF e PNG-8” a
pagina 572).
Importante: quando usate l’opzione Rimozione pixel ridondanti, impostate il metodo di eliminazione Automatico (consultate
“Impostare il metodo di eliminazione dei fotogrammi” a pagina 559).
SWF (Macromedia® Flash™) (ImageReady) Consultate “Salvare i file in formato SWF (ImageReady)” a pagina 604.
In ImageReady potete anche salvare ciascun fotogramma di un’animazione in un file separato (consultate “Esportare i
fotogrammi delle animazioni come file” a pagina 608).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 561
Guida utente
L’apertura di file GIF con animazione è utile principalmente per applicare ai file le impostazioni di ottimizzazione. La
struttura dei file GIF con animazione importati (un livello per fotogramma) può rendere difficoltoso modificare i
fotogrammi dell’animazione usando altri metodi.
Per invertire l’ordine dei fotogrammi, scegliete Inverti fotogrammi dal menu della palette Animazione.
1 Inserite in una cartella i file da usare come fotogrammi. Verificate che la cartella contenga solo le immagini che dovranno
essere usate come fotogrammi. L’animazione risultante sarà migliore se tutti i file possiedono le stesse dimensioni in pixel.
Per garantire l’ordine corretto dei fotogrammi nell’animazione, nominate i file in ordine alfabetico o numerico, con il file
da usare come fotogramma 1 per primo. Dopo avere importato i file, potete comunque cambiare l’ordine dei fotogrammi
nella palette Animazione.
2 Scegliete File > Importa > Cartella come fotogrammi e scegliete la cartella da importare.
I file appariranno come fotogrammi nella palette Animazione e come livelli nella palette Livelli, con ciascun livello
assegnato a un fotogramma a parte. L’immagine che appare per prima in ordine alfabetico o numerico (in base al nome del
file) rappresenta il fotogramma 1 nella palette Animazione e il livello più basso nella palette Livelli.
3 Selezionate Limita a ogni fotogramma per specificare quali fotogrammi dell’intervallo selezionato includere (potete
usare questa opzione con una delle opzioni di intervallo).
4 Fate clic su Apri.
563
Ottimizzare le immagini
L’ottimizzazione
Quando preparate le immagini per il Web e per altri supporti online, spesso avete bisogno di trovare un compromesso tra
la qualità di visualizzazione delle immagini e le dimensioni dei file delle immagini. Adobe Photoshop e Adobe ImageReady
offrono una gamma efficace di comandi per comprimere la dimensione dei file di un’immagine, per una migliore
visualizzazione online.
• Per l’ottimizzazione base, il comando Salva con nome di Photoshop consente di salvare un’immagine come file GIF, JPEG
o PNG-24. In base al formato, potete specificare la qualità dell’immagine, la trasparenza o l’alone di sfondo, la
visualizzazione dei colori e il metodo di caricamento. Eventuali funzioni Web (sezioni, collegamenti, animazioni e
rollover) aggiunte al file non vengono tuttavia conservate (consultate “Per salvare un file in un formato di file diverso” a
pagina 589.
• Per un’ottimizzazione più accurata, potete usare le funzioni Salva per Web di Photoshop o ImageReady per visualizzare
in anteprima le immagini ottimizzate in diversi formati e con diversi attributi di file. Potete visualizzare
contemporaneamente più versioni di un’immagine e modificare le impostazioni di ottimizzazione durante l’anteprima,
per selezionare la migliore combinazione di impostazioni richiesta. Potete anche specificare la trasparenza e l’alone,
selezionare le opzioni di dithering e ridimensionare l’immagine tramite dimensioni in pixel o percentuale delle
dimensioni originali.
Quando salvate un file ottimizzato con il comando Salva per Web (Photoshop) o Salva ottimizzato (ImageReady), potete
creare un file HTML per l’immagine, contenente il codice necessario per visualizzarla in un browser Web.
A
C
E F G H
Finestra di dialogo Salva per Web
A. Finestra degli strumenti B. Menu a comparsa Anteprima C. Menu a comparsa Ottimizza D. Menu a comparsa Tavola colore E. Casella
di testo Zoom F. Immagine originale G. Immagine ottimizzata H. Menu Anteprima nel browser
Potete provare le tante impostazioni di ottimizzazione e confrontarle fianco a fianco. Se lavorate nella scheda 2 o 4
immagini, selezionate un’immagine prima di applicare le opzioni di ottimizzazione. Una cornice colorata indica la versione
selezionata.
Per perfezionare l’immagine per il Web in ImageReady, fate clic su Modifica in ImageReady in basso a destra della finestra
di dialogo.
Oppure, usate lo strumento zoom per ingrandire o ridurre la vista. Selezionate lo strumento zoom e fate clic in una
vista per ingrandirla; tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic in una vista per ridurla. Potete
immettere un valore percentuale di ingrandimento o sceglierne uno nell’angolo in basso della finestra di dialogo.
Per mostrare o nascondere l’anteprima del dithering del browser, scegliete Dithering browser dal menu a comparsa di
Anteprima. Un segno di spunta indica che l’opzione Dithering browser è attiva. L’attivazione di Dithering browser non
incide sull’output finale dell’immagine.
❖ Scegliete una delle seguenti opzioni usando il menu a comparsa Anteprima nella finestra di dialogo Salva per Web
(Photoshop) o scegliendo un’opzione dal menu Visualizza > Anteprima (ImageReady).
Colore non compensato Mantiene gli stessi valori gamma dell’immagine e rappresenta l’impostazione predefinita.
Colore Windows standard Applica una regolazione secondo i valori gamma predefiniti Windows.
Colore Macintosh standard Applica una regolazione secondo i valori gamma predefiniti Macintosh.
Usa profilo per colore documento o Usa profilo per colore incorporato Regola i valori gamma secondo il profilo colore
allegato al documento con gestione dei colori.
In ImageReady potete modificare l’immagine in una finestra e visualizzare la stessa immagine con un valore di gamma
diverso in un’altra finestra. Scegliete Finestra > Ordina > Nuova finestra per [nome del file]. Con la nuova finestra attiva,
scegliete Visualizza > Anteprima, quindi scegliete un valore di gamma diverso da quello usato nella prima finestra.
1 In ImageReady, scegliete Immagine > Regolazioni > Gamma e accertatevi che l’opzione Anteprima sia selezionata.
2 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Selezionate Da Windows a Macintosh per regolare il valore gamma per la visualizzazione in Mac OS.
• Selezionate Da Macintosh a Windows per regolare il valore gamma per la visualizzazione in Windows.
• Trascinate il cursore Gamma o immettete un valore da 0,1 a 9,99 nella casella di testo. Il cursore Gamma misura la
variazione dal valore di gamma corrente e non il valore di gamma effettivo.
Nota: per impostazione predefinita, le immagini create in Photoshop 5.0 (o successivo) usano il valore di gamma di Windows
(2,2), corretto per la visualizzazione in Windows senza ulteriori regolazioni.
Consultate anche
“Per visualizzare l’anteprima di un’immagine usando valori gamma diversi” a pagina 565
3 (Facoltativo) Se l’immagine contiene più sezioni, selezionate una o più sezioni da ottimizzare (consultate “Per selezionare
una o più sezioni” a pagina 520).
4 Scegliete un’impostazione di ottimizzazione predefinita o impostate delle opzioni di ottimizzazione individuali. Le
opzioni disponibili variano a seconda del formato di file selezionato. Consultate uno dei seguenti elenchi di impostazioni:
• “Opzioni di ottimizzazione per i formati GIF e PNG-8” a pagina 572
• “Opzioni di ottimizzazione per il formato JPEG” a pagina 571
• “Opzioni di ottimizzazione per il formato PNG-24” a pagina 571
• “Opzioni di ottimizzazione per il formato WBMP” a pagina 572
Se state lavorando nella modalità a 4 immagini, scegliete Completa visualizzazioni dal menu Ottimizza per generare
automaticamente immagini di qualità inferiore dopo aver modificato le impostazioni di ottimizzazione.
5 Rifinite le impostazioni di ottimizzazione fino a ottenere il miglior rapporto tra qualità dell’immagine e dimensioni. Se
l’immagine contiene più sezioni, accertatevi di averle selezionate tutte per l’ottimizzazione.
6 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• (Photoshop) Fate clic su Salva nella finestra Salva per Web.
• (ImageReady) Scegliete File > Salva ottimizzato. Scegliete File > Salva ottimizzato come, per salvare una versione del file
con un nome diverso.
7 Nella finestra di dialogo Salva ottimizzato come, effettuate una delle seguenti operazioni e fate clic su Salva:
• Specificate un nome per il file e scegliete una posizione in cui salvare il file o i file finali.
• Selezionate un’opzione di formato per specificare che tipo di file desiderate salvare: file HTML e file di immagine, solo
file di immagine o solo un file HTML.
• (Facoltativo) Impostate le impostazioni di output per i file HTML e i file di immagine (consultate “Per impostare le
opzioni di output” a pagina 582).
• Se l’immagine contiene più sezioni, selezionate un’opzione per salvare tali sezioni dal menu Sezioni: Tutte le sezioni o
Sezioni selezionate. Se avete salvato una selezione di sezioni, in ImageReady potete anche scegliere tale selezione
dall’elenco.
(Photoshop) Per ripristinare la versione più recente delle impostazioni di ottimizzazione, premete Alt (Windows) o Opzioni
(Mac OS) e fate clic su Ripristina. Per conservare le stesse impostazioni per la successiva apertura della finestra di dialogo
Salva per Web, premete Alt/Opzione e fate clic su Ricorda.
Consultate anche
“Verificare che i colori corrispondano” a pagina 539
“Per creare un droplet per automatizzare le impostazioni della palette Ottimizza (ImageReady)” a pagina 671
A questo punto potete inviare il file. Con alcuni programmi di posta elettronica potete trascinare il file nel corpo del
messaggio. Con altri programmi, potete usare i comandi Allega o Inserisci.
Consultate anche
“Per ottimizzare un’immagine per il Web” a pagina 565
1 Impostate le opzioni di ottimizzazione desiderate e scegliete Salva impostazioni dal menu della palette Ottimizza.
2 Assegnate un nome alle impostazioni e salvatele in Predefiniti/Impostazioni ottimizzate nella cartella di Photoshop.
Nota: per rendere le impostazioni disponibili nel menu a comparsa Predefinito, le dovete salvare in Predefiniti/Impostazioni
ottimizzate.
3 Per eliminare un predefinito, selezionatelo dal menu Predefinito e selezionate Elimina impostazioni dal menu Ottimizza.
Consultate anche
“Per creare un droplet per automatizzare le impostazioni della palette Ottimizza (ImageReady)” a pagina 671
Se l’immagine contiene più sezioni, specificate quelle da ottimizzare. Collegando le sezioni, potete applicare le impostazioni
di ottimizzazione anche ad altre sezioni. Le sezioni collegate in formato GIF e PNG-8 hanno la stessa palette colori e uno
stesso pattern di dithering per evitare giunte visibili tra le sezioni.
• Per mostrare o nascondere tutte le sezioni nella finestra Salva per Web, fate clic su Attiva/disattiva la visibilità delle
sezioni .
• Per mostrare o nascondere le sezioni automatiche nella finestra Salva per Web, scegliete Nascondi sezioni automatiche
dal menu a comparsa Anteprima. Un segno di spunta indica che le sezioni sono nascoste.
• Per selezionare le sezioni nella finestra Salva per Web, scegliete lo strumento selezione sezioni e fate clic su una
sezione per selezionarla. Per selezionare più sezioni, fate clic o trascinate tenendo premuto Maiusc.
Nota: nella finestra Salva per Web, le sezioni deselezionate appaiono più chiare. Ciò non influisce sul colore dell’immagine
finale.
• Per visualizzare le opzioni di sezione nella finestra Salva per Web, fate doppio clic su una sezione con lo strumento
selezione sezioni.
• Per collegare le sezioni, selezionate due o più sezioni e scegliete Collega sezioni dal menu a comparsa Ottimizza .
L’icona di collegamento appare sulle sezioni collegate.
• Per scollegare una sezione, selezionate la sezione, quindi scegliete Separa sezione dal menu a comparsa Ottimizza.
• Per scollegare tutte le sezioni di un’immagine, scegliete Separa tutte le sezioni dal menu a comparsa Ottimizza.
2 Fate clic su una linguetta sulla parte superiore della finestra di dialogo Salva per Web o sulla finestra del documento di
ImageReady per scegliere un’opzione di visualizzazione: Ottimizzato, a 2 o a 4 immagini. Se scegliete l’opzione a 4 immagini,
selezionate l’anteprima da ottimizzare.
3 (Facoltativo) Selezionate le sezioni da ottimizzare e il formato di file da usare.
4 Dal menu Ottimizza selezionate Ottimizza per la dimensione file (sulla destra del menu Impostazioni).
5 Immettete la dimensione del file.
6 Specificate un’opzione Inizia con:
Impostazioni correnti Usa il formato di file corrente.
7 Selezionate un’opzione dal menu Usa a seconda che intendiate applicare le dimensioni del file specificate solo alla sezione
selezionata, a ogni sezione dell’immagine o a tutte le sezioni. Fate clic su OK.
1 Fate clic sulla linguetta Dimensione immagine nella finestra Salva per Web.
2 Per mantenere le proporzioni correnti tra larghezza e altezza in pixel, selezionate Mantieni proporzioni.
3 Immettete i valori di Larghezza, Altezza o Percentuale.
4 Nel menu a comparsa Qualità, selezionate un metodo di interpolazione (consultate “Scegliere un metodo di
interpolazione” a pagina 166). Normalmente Bicubica più nitida produce risultati migliori quando vengono ridotte le
dimensioni dell’immagine.
5 Fate clic su Applica.
Consultate anche
“Ricampionare” a pagina 165
1 Per visualizzare l’anteprima delle immagini ottimizzate, fate clic nella parte superiore della finestra del documento per
selezionare un’opzione di visualizzazione: Originale, Ottimizzato, 2 immagini o 4 immagini.
Nota: per passare da una vista all’altra, premete Ctrl-Y (Windows) o Comando-Y (Mac OS).
2 Se lavorate nella scheda 2 o 4 immagini, selezionate un’immagine prima di applicare le opzioni di ottimizzazione. Per
selezionare una vista, fate clic sulla vista che desiderate selezionare. Una cornice nera indica la vista selezionata.
3 Per nascondere o mostrare le informazioni di ottimizzazione sotto ogni anteprima, scegliete Visualizza > Nascondi info
ottimizzazione o Visualizza > Mostra info ottimizzazione.
Potete selezionare una velocità modem nel menu a comparsa delle informazioni dell’immagine, in fondo alla finestra del
documento.
• Per visualizzare tutte le opzioni di ottimizzazione, fate clic sull’icona Mostra opzioni (icona a doppio triangolo) nella
palette Ottimizza o scegliete Mostra opzioni dal menu della medesima palette.
• Per visualizzare un gruppo di opzioni, fate clic sul controllo Mostra opzioni (triangolo) di quel dato gruppo.
• Per scegliere un’opzione dal menu della palette Ottimizza, fate clic sul triangolo in alto a destra nella palette.
Quando la rigenerazione automatica è disattivata, il pulsante Rigenera appare nell’angolo inferiore destro di ogni vista
dell’immagine ottimizzata. Se l’immagine ottimizzata è in formato GIF o PNG-8, nella palette Tavola colore appare un
simbolo di avvertenza di rigenerazione, che indica che la tavola colore non è aggiornata.
• Per attivare o disattivare la rigenerazione automatica, scegliete Rigenerazione automatica dal menu Ottimizza. Un segno
di spunta indica che l’opzione è attivata.
• Per ottimizzare manualmente un’immagine, fate clic sul pulsante Rigenera nell’angolo inferiore destro dell’immagine
ottimizzata (se visibile), o scegliete Rigenera nel menu della palette Ottimizza.
Nota: l’ottimizzazione manuale di un’immagine non attiva la rigenerazione automatica.
• Per annullare l’ottimizzazione, fate clic sul pulsante Stop vicino alla barra di progressione sul fondo della finestra
dell’immagine.
GIF o JPEG selezionato automaticamente Ottimizza automaticamente l’immagine in formato JPEG o GIF. ImageReady
seleziona il formato GIF o JPEG in base a un’analisi dell’immagine.
Impostazione con nome _ Usa una delle impostazioni di ottimizzazione.
Corrente Visualizza l’immagine con le impostazioni correnti della palette Ottimizza nel riquadro specificato (disponibile
per tutti i riquadri).
Auto Mostra una versione più piccola dell’immagine ottimizzata generata automaticamente da ImageReady, in base
alle impostazioni della palette Ottimizza (disponibile per il secondo, terzo e quarto riquadro).
Predefiniti con nome Scegliete una delle impostazioni con nome per visualizzare l’immagine ottimizzata con tali
impostazioni (disponibile per il secondo, terzo e quarto riquadro).
JPEG
JPEG è il formato standard di compressione delle immagini a tono continuo, come le fotografie. L’ottimizzazione di
immagini in formato JPEG si basa sulla compressione con perdita che elimina i dati in modo selettivo.
GIF e PNG-8
GIF è il formato standard di compressione delle immagini con colori piatti e dettagli netti, come grafica al tratto, logo o
illustrazioni con testo. Anche con il formato PNG-8 si ottiene una buona compressione delle aree di colore in tinta unita
conservando i dettagli (consultate “Opzioni di ottimizzazione per i formati GIF e PNG-8” a pagina 572).
I formati PNG-8 e GIF supportano i colori a 8 bit e consentono quindi di visualizzare fino a 256 colori. Il processo che
consente di determinare quali colori usare è detto indicizzazione; per questo motivo, le immagini in formato GIF e PNG-8
vengono talvolta chiamate immagini in scala di colore. Per convertire un’immagine in scala di colore, Photoshop crea una
tavola di ricerca del colore che memorizza e indicizza i colori dell’immagine. Se un colore usato nell’immagine originale
non è compreso nella tavola di ricerca del colore, viene selezionato il colore più simile o viene simulato il colore non
presente usando i colori disponibili.
PNG-24
Il formato PNG-24 è adatto per la compressione di immagini a tono continuo, ma produce file di dimensioni molto
maggiori rispetto al formato JPEG. Tuttavia, il formato PNG-24 può mantenere in un’immagine fino a 256 livelli di
trasparenza.
SWF
Il formato di file Macromedia® Flash™ (SWF) è un formato grafico vettoriale per la creazione di grafica per Web scalabile e
di dimensioni ridotte. Poiché il formato è vettoriale, la qualità del disegno non viene alterata dalla risoluzione. Il formato
SWF è ideale per creare fotogrammi di animazione. Inoltre, potete salvare le immagini raster in formato SWF o usare
insieme i formati raster e vettoriali (consultate “Salvare i file in formato SWF (ImageReady)” a pagina 604).
WBMP
Il formato WBMP è il formato standard di ottimizzazione delle immagini per i dispositivi mobili, quali i telefoni cellulari.
Il formato WBMP supporta il colore a 1-bit: le immagini WBMP contengono solo pixel in bianco e nero.
Consultate anche
“Usare la finestra di dialogo Salva per Web” a pagina 563
C
A
B
Qualità Determina il livello di compressione. Maggiore è la qualità, maggiore è il dettaglio che l’algoritmo di compressione
mantiene. Un’impostazione di Qualità alta risulta tuttavia in file di dimensioni maggiori. Visualizzate l’immagine
ottimizzata con diverse impostazioni di qualità per stabilire il miglior rapporto tra qualità e dimensioni.
Ottimizzato Crea un file JPEG con una dimensione file leggermente inferiore. Il formato JPEG ottimizzato è consigliato
per la massima compressione del file. Tuttavia, alcuni browser meno recenti non supportano questa funzione.
Progressione Visualizza progressivamente l’immagine in un browser Web. Questa opzione visualizza l’immagine come
una serie di sovrapposizioni e consente agli utenti di vedere una versione a bassa risoluzione dell’immagine prima di aver
completato il suo scaricamento. L’opzione Progressione richiede l’uso del formato JPEG ottimizzato.
Nota: la visualizzazione dei file JPEG con progressione richiede più memoria RAM e non è supportata da tutti i browser.
Sfoca Specifica il livello di sfocatura da applicare all’immagine. Questa opzione applica un effetto simile a quello del filtro
Controllo sfocatura e consente una maggiore compressione, creando file di dimensioni minori. Si consiglia
un’impostazione compresa tra 0,1 e 0,5.
Profilo ICC Salva il profilo ICC dell’immagine con il file. I profili ICC sono usati da alcuni browser per la correzione del
colore. L’opzione è disponibile solo dopo che un’immagine è stata salvata con un profilo ICC; non è disponibile per le
immagini non salvate.
Alone Specifica un colore di riempimento per i pixel che erano trasparenti nell’immagine originale. Fate clic sul campione
di colore alone per selezionare un colore nel selettore colore o selezionate un’opzione nel menu Alone: Colore contagocce
(per usare il colore nella casella campione contagocce), Bianco, Nero o Altri (per il selettore colore).
I pixel completamente trasparenti nell’immagine originale vengono riempiti con il colore selezionato; i pixel
semitrasparenti vengono fusi con esso.
Aggiungi metadati (ImageReady) Aggiunge all’immagine i relativi metadati. Fate clic su Impostazioni e scegliete
un’opzione (consultate “Opzioni di output dei metadati” a pagina 586).
Consultate anche
“Usare la finestra di dialogo Salva per Web” a pagina 563
Per salvare un’immagine con livelli di trasparenza multipli, selezionate Trasparenza e scegliete Nessuno nel menu Alone.
Per mantenere trasparenti alcuni pixel e fondere quelli semitrasparenti con un colore, selezionate Trasparenza e un
colore alone.
Per riempire i pixel completamente trasparenti con un colore e fondere quelli semitrasparenti con lo stesso colore,
selezionate un colore alone e deselezionate Trasparenza.
Per selezionare un colore alone, fate clic sul relativo campione di colore e selezionate un colore nel selettore colore. Oppure,
scegliete un’opzione dal menu Alone: Campione contagocce (per usare il colore nella casella campione del contagocce),
Bianco, Nero o Altri (con il selettore colori).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 572
Guida utente
Interlacciato Consente di visualizzare nel browser una versione a bassa risoluzione dell’immagine durante lo scaricamento
dell’intera immagine. Questo accorgimento può far sembrare più breve il tempo di scaricamento e segnala agli utenti che
lo scaricamento è in corso. Questa opzione aumenta tuttavia le dimensioni del file.
Consultate anche
“Usare la finestra di dialogo Salva per Web” a pagina 563
Diffusione Applica un pattern casuale di solito meno evidente del dithering Pattern. Gli effetti di dithering vengono diffusi
tra i pixel adiacenti. Con questo algoritmo, specificate una percentuale per la quantità di dithering applicata all’immagine.
Nota: il dithering Diffusione può provocare giunte visibili sui bordi delle sezioni. Collegate le sezioni per diffondere il pattern
di dithering su tutte le sezioni collegate ed eliminare le giunte.
Pattern Applica un pattern quadrato di tipo mezzetinte per determinare il valore dei pixel.
Disturbo Applica un pattern casuale simile al dithering Diffusione, ma senza estenderlo ai pixel adiacenti. Con l’algoritmo
Disturbo non appare alcuna giunta.
Consultate anche
“Usare la finestra di dialogo Salva per Web” a pagina 563
D
A
B
C
Perdita (solo GIF) Riduce le dimensioni dei file eliminando i dati non essenziali. Maggiore è l’impostazione Perdita,
maggiori sono i dati eliminati. potete applicare un valore di Perdita compreso tra 5% e 10% e a volte fino al 50%, senza
deteriorare l’immagine. La dimensione del file può essere ridotta del 5%÷40% per mezzo dell’opzione Perdita.
Nota: non potete usare l’opzione Perdita con l’opzione Interlacciato né con il dithering Disturbo o Pattern.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 573
Guida utente
Algoritmo di riduzione del colore e Colori Consente di specificare un metodo per la creazione della tavola di ricerca del
colore e il numero di colori in essa contenuti. Potete selezionare uno dei seguenti metodi di riduzione del colore:
• Percettiva Crea una tavola colore personalizzata dando priorità ai colori ai quali l’occhio umano è più sensibile.
• Selettiva Crea una tavola colore simile a quella creata dall’opzione Percettiva, ma favorisce aree di colore più estese e
conserva i colori per Web. Questa tavola colore produce in genere immagini con maggiore integrità di colore. Selettiva è
l’opzione predefinita.
• Adattata Crea una tavola colore personalizzata tramite il campionamento dei colori dello spettro predominante
nell’immagine. Ad esempio, un’immagine con i soli colori blu e verde produce una tavola colore formata principalmente da
toni di blu e verde. La maggior parte delle immagini contiene colori concentrati in particolari aree dello spettro.
• Restrittivo (Web) Usa la tavola standard di 216 colori comune alle tavole Windows e Mac OS a 8 bit (256 colori). Questa
opzione garantisce l’assenza di dithering applicato dal browser quando l’immagine è visualizzata con colore a 8 bit (questa
palette è anche chiamata palette sicura per il Web). La palette Web può creare file di dimensioni maggiori ed è consigliata
solo se considerate particolarmente importante evitare il dithering dei browser.
• Personale Usa una tavola colore creata o modificata dall’utente. Se aprite un file GIF o PNG-8 esistente, la sua tavola
colore sarà personale.
Per personalizzare la tavola di ricerca del colore usate la palette Tabella colore della finestra di dialogo Salva per Web.
• Bianco e nero, Scala di grigio, Mac OS, Windows Usano una tavola di colori predefinita.
Algoritmo di dithering e Dithering Determina il metodo e la quantità di dithering dell’applicazione. Il termine dithering si
riferisce al metodo di simulazione di colori non disponibili nel sistema di visualizzazione del computer. Alte percentuali di
dithering danno l’impressione di una maggiore definizione cromatica e di un migliore dettaglio dell’immagine, ma
aumentano le dimensioni del file. Per una compressione ottimale, utilizzate la percentuale di dithering minima necessaria
a fornire il livello di dettaglio cromatico richiesto. Le immagini prevalentemente con colori in tinta unita possono essere
riprodotte bene senza dithering. Nelle immagini a toni continui (soprattutto con sfumature), il dithering può evitare la
formazione di striature di colore.
• Per mantenere trasparenti alcuni pixel e fondere quelli semitrasparenti con un colore, selezionate Trasparenza e un
colore alone.
• Per riempire i pixel completamente trasparenti con un colore e fondere quelli semitrasparenti con lo stesso colore,
selezionate un colore alone e deselezionate Trasparenza.
• Per selezionare un colore alone, fate clic sul relativo campione di colore e selezionate un colore nel selettore colore.
Oppure, scegliete un’opzione dal menu Alone: Campione contagocce (per usare il colore nella casella campione del
contagocce), Bianco, Nero o Altri (con il selettore colori).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 574
Guida utente
A B
C D
Esempi di trasparenza e alone
A. Immagine originale B. Trasparenza selezionata con un colore alone C. Trasparenza selezionata senza alone D. Trasparenza deselezionata
con un colore alone
Dithering della trasparenza Quando l’opzione Trasparenza è selezionata, potete scegliere un metodo di dithering per i pixel
semitrasparenti:
• Nessun dithering di trasparenza non applica alcun dithering ai pixel semitrasparenti dell’immagine.
• Dithering di trasparenza di diffusione applica un pattern casuale, di solito meno evidente del dithering Pattern. Gli effetti
di dithering vengono diffusi tra i pixel adiacenti. Con questo algoritmo, specificate una percentuale per la quantità di
dithering applicata all’immagine.
• Dithering di trasparenza di pattern applica un pattern quadrato di tipo mezzetinte ai pixel semitrasparenti.
• Dithering di trasparenza di disturbo applica un pattern casuale simile al dithering Diffusione ma senza estenderlo ai pixel
adiacenti. Con l’algoritmo Disturbo non appare alcuna giunta.
Esempio di Dithering di trasparenza di pattern (a sinistra) e sua applicazione su una pagina Web (a destra)
Interlacciato Consente di visualizzare nel browser una versione a bassa risoluzione dell’immagine durante lo scaricamento
dell’intera immagine. Questo accorgimento può far sembrare più breve il tempo di scaricamento e segnala agli utenti che
lo scaricamento è in corso. Questa opzione aumenta tuttavia le dimensioni del file.
Blocco Web Specifica un livello di tolleranza per sostituire i colori con quelli equivalenti della palette Web (ed evitare il
dithering nel browser). Più alto è il valore, maggiore sarà il numero di colori sostituiti.
Usa tavola colore unificata (ImageReady) Usa la stessa tavola di colore per tutti gli stati di rollover.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 575
Guida utente
Aggiungi metadati (ImageReady) Aggiunge all’immagine i relativi metadati. Fate clic su Impostazioni e scegliete
un’opzione (consultate “Opzioni di output dei metadati” a pagina 586).
Consultate anche
“Usare la finestra di dialogo Salva per Web” a pagina 563
Potete aggiungere ed eliminare colori nella tabella colore, convertire i colori selezionati in colori sicuri per il Web e bloccare
i colori selezionati per evitare che vengano eliminati dalla palette.
Nota: in ImageReady, fate attenzione a non confondere la palette Tavola colore con la palette Colori o Campioni. La palette
Tavola colore consente di ottimizzare i colori; le palette Colori e Campioni consentono di selezionarli.
Se un’immagine contiene più sezioni, i colori nella tavola colore sono diversi tra una sezione e l’altra (per evitare che questo
accada, collegate le sezioni). Se selezionate più sezioni con tavole colore diverse, la tavola colore risulta vuota e la relativa
barra di stato riporta “Misto”.
1 Deselezionate tutti i colori nella tavola colore (consultate “Per selezionare i colori nella tavola colore” a pagina 576).
2 Scegliete un colore effettuando una delle seguenti operazioni:
• Fate clic sulla casella di selezione del colore nella finestra Salva per Web (Photoshop) o nella finestra degli strumenti
(ImageReady), quindi scegliete un colore dal selettore.
• Selezionate lo strumento contagocce nella finestra Salva per Web (Photoshop) o nella finestra degli strumenti
(ImageReady) e fate clic nell’immagine.
• Selezionate lo strumento contagocce nella finestra degli strumenti, fate clic nell’immagine, tenete premuto il pulsante
del mouse e trascinate sul desktop. Potete usare questa opzione per selezionare un colore da un’altra applicazione, ad
esempio da una pagina Web.
• (ImageReady) Selezionate un colore dalla palette Colori o Campioni.
3 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su Nuovo colore nella palette Tavola colore.
• Scegliete Nuovo colore dal menu della palette Tavola colore.
• (ImageReady) Trascinate il colore dalla casella di selezione del colore o dalla palette Colori o Campioni alla palette Tavola
colore.
Per passare alla tavola colore di una palette Personale, tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) quando
aggiungete il nuovo colore.
Il nuovo colore appare nella tavola colore. Nell’angolo inferiore destro un quadratino bianco indica che il colore è bloccato
(consultate “Per bloccare un colore” a pagina 578). Se la tavola colore è dinamica, il colore originale appare in alto a sinistra
e il nuovo colore in basso a destra.
Per visualizzare un gruppo non contiguo di colori, premete Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic sui colori da
selezionare, tenendo premuto il pulsante del mouse sui colori nel gruppo.
1 Fate doppio clic sul colore nella Tavola colore per visualizzare il selettore del colore predefinito.
2 Selezionate un colore.
Il colore originale appare in alto a sinistra del campione di colore, il nuovo colore in basso a destra. Il quadratino in basso
a destra del campione di colore indica che il colore è bloccato. Se convertite il colore in uno sicuro per il Web, un piccolo
rombo bianco appare al centro del campione.
• Fate doppio clic sul campione per il colore convertito. Il colore originale è selezionato nel selettore colore. Fate clic su OK
per ripristinare il colore.
• Per ripristinare tutti i colori originali di una tavola colore (compresi i colori convertiti per il Web), scegliete Annulla
scorrimento di tutti i colori dal menu della palette Tavola colore.
Per convertire i colori negli equivalenti più simili della palette Web
Per proteggere i colori dal dithering del browser, potete sostituire i colori dell’immagine con i colori equivalenti più simili
nella tavola Web. In questo modo i colori non vengono sottoposti a dithering se visualizzati nei browser di sistemi operativi
Windows o Macintosh in grado di visualizzare solo 256 colori.
• Selezionate un colore convertito per il Web nella tavola colore e fate clic sul pulsante nella palette Tavola colore.
• Per ripristinare tutti i colori convertiti nella tavola colore, scegliete Ripristina tutti i colori convertiti in colori per Web
dal menu della palette Tavola colore.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 578
Guida utente
• Selezionate i colori da ripristinare, quindi fate clic su o scegliete Dissocia i colori selezionati dalla trasparenza, nel
menu della palette Tavola colore.
• Per ripristinare tutti i colori mappati, scegliete Dissocia tutti i colori trasparenti.
Nota: il blocco dei colori non impedisce il dithering effettuato dal browser.
Quando eliminate un colore, la palette dei colori diviene Personale. Altrimenti, con le palette Adattata, Percettiva e Selettiva,
il colore eliminato verrebbe nuovamente aggiunto durante l’ottimizzazione dell’immagine. La palette Personale, invece, non
cambia quando riottimizzate l’immagine.
1 Scegliete Salva tavola colore nel menu della palette Tavola colore.
2 Specificate un nome per la tavola colore e la posizione in cui salvarla. Per impostazione predefinita, al file della tavola
colore viene assegnata l’estensione .act (Adobe Color Table).
Per accedere alla tavola colore quando selezionate le opzioni di ottimizzazione per un’immagine GIF o PNG, salvate la
tavola in Predefiniti/Colori ottimizzati nella cartella di Photoshop.
Per creare una palette composita, aggiungete i colori da un set di immagini, quindi create e salvate la palette. Per creare una
palette composita per un batch di immagini, aggiungete i colori da altre immagini ottimizzate.
10 Per applicare la palette composita all’immagine (o alle immagini) per cui è stata creata, aprite l’immagine o le immagini
e selezionate la palette composita:
• Se la palette composita appare nel menu Algoritmo di riduzione del colore nella palette Ottimizza, selezionatela. Il menu
Algoritmo di riduzione del colore comprende tutte le palette memorizzate nella cartella Predefiniti/Colori ottimizzati,
nella cartella di Adobe Photoshop.
• Caricate la palette composita (consultate “Per caricare una tavola colore” a pagina 579).
Immagine senza ottimizzazione ponderata (a sinistra) e con ottimizzazione ponderata sui livelli di testo e forme vettoriali (a destra)
Quando create un livello di testo o di forma, Photoshop e ImageReady generano automaticamente delle maschere. Potete
anche creare maschere manualmente e memorizzarle in canali alfa. Quando applicate le impostazioni di ottimizzazione con
una maschera, le aree bianche della maschera descrivono il livello di qualità maggiore dell’immagine, mentre le aree nere
quello di qualità inferiore. Il livello di ottimizzazione nelle aree grigie della maschera si riduce in base a una scala lineare.
L’ottimizzazione ponderata è disponibile per determinate impostazioni nel pannello o nella palette Ottimizza, come
indicato dal pulsante maschera . Per accedere alla finestra dell’ottimizzazione ponderata, fate clic sul pulsante maschera.
Nota: per l’impostazione Perdita, un valore più elevato indica in realtà maggiore compressione, con un proporzionale degrado
della qualità.
1 Nel pannello o nella palette Ottimizza, selezionate un’impostazione JPEG nel menu Predefinito o scegliete JPEG nel
menu del formato di file.
2 Fate clic sul pulsante maschera a destra della casella di testo Qualità.
3 Scegliete la maschera da usare:
Tutti i livelli testo Usa le maschere di tutti i livelli di testo nell’immagine.
Tutti i livelli forma vettoriale Usa le maschere di tutti i livelli di forme nell’immagine.
Canale Specifica un canale alfa. In ImageReady, potete scegliere Salva selezione per creare un nuovo canale alfa basato sulla
selezione corrente.
1 Nel pannello o nella palette Ottimizza, selezionate un’impostazione GIF nel menu Predefinito o scegliete GIF nel menu
del formato di file.
2 Fate clic sul pulsante maschera a destra della casella di testo Perdita.
3 Scegliete la maschera da usare:
Tutti i livelli testo Usa le maschere di tutti i livelli di testo nell’immagine.
Tutti i livelli forma vettoriale Usa le maschere di tutti i livelli di forme nell’immagine.
Canale Specifica un canale alfa. In ImageReady, potete scegliere Salva selezione per creare un nuovo canale alfa basato sulla
selezione corrente.
4 Per visualizzare in anteprima i risultati dell’ottimizzazione ponderata, selezionate Anteprima.
5 Definite l’intervallo di qualità:
• Per impostare il livello più alto di qualità, trascinate la linguetta sinistra (bianca) sul cursore, immettete un valore nella
casella Minimo o usate le frecce per modificare il valore corrente.
• Per impostare il livello più basso di qualità, trascinate la linguetta destra (nera) sul cursore, immettete un valore nella
casella Massimo o usate le frecce per modificare il valore corrente.
Nota: la perdita comporta una riduzione di qualità; il livello più alto di qualità dell’immagine è quindi definito dal valore
Minimo, quello più basso è definito dal valore Massimo. Questa impostazione di qualità è l’opposto di quella del formato JPEG.
1 Nel pannello o nella palette Ottimizza, selezionate un’impostazione GIF o PNG-8 dal menu Predefinito o scegliete GIF
o PNG-8 dal menu del formato di file.
2 Fate clic sul pulsante maschera a destra della casella di testo Dithering.
3 Scegliete la maschera da usare:
Tutti i livelli testo Usa le maschere di tutti i livelli di testo nell’immagine.
Tutti i livelli forma vettoriale Usa le maschere di tutti i livelli di forme nell’immagine.
Canale Specifica un canale alfa. In ImageReady, potete scegliere Salva selezione per creare un nuovo canale alfa basato sulla
selezione corrente.
1 Nel pannello o nella palette Ottimizza, selezionate un’impostazione GIF o PNG-8 dal menu Predefinito o scegliete GIF
o PNG-8 dal menu del formato di file.
2 Scegliete un algoritmo di riduzione del colore e specificate il numero massimo di colori.
3 Fate clic sul pulsante maschera a destra del menu a comparsa Algoritmo di riduzione del colore.
4 Scegliete la maschera da usare:
Tutti i livelli testo Usa le maschere di tutti i livelli di testo nell’immagine.
Tutti i livelli forma vettoriale Usa le maschere di tutti i livelli di forme nell’immagine.
Canale Specifica un canale alfa. In ImageReady, potete scegliere Salva selezione per creare un nuovo canale alfa basato sulla
selezione corrente.
5 Per visualizzare in anteprima i risultati dell’ottimizzazione ponderata, selezionate Anteprima.
6 Fate clic su OK.
1 Per visualizzare la finestra di dialogo Impostazioni di output effettuate una delle seguenti operazioni:
• Quando salvate un’immagine ottimizzata, scegliete Altro dal menu a comparsa Impostazioni nella finestra Salva
ottimizzato o Salva ottimizzato come. Quando usate questo metodo per accedere alla finestra di dialogo Impostazioni di
output, le opzioni Salva e Carica non sono disponibili.
• (ImageReady) Scegliete le vostre preferenze dal sottomenu File > Impostazioni di output o dal menu della finestra del
documento. Usate questo metodo per caricare e salvare le impostazioni.
• (Photoshop) Scegliete Modifica impostazioni di output dal menu a comparsa Ottimizza nella finestra Salva per Web.
Usate questo metodo per caricare e salvare le impostazioni.
2 (Facoltativo) Per visualizzare le opzioni di output predefinite, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Impostazioni.
3 Modificate ogni gruppo di opzioni secondo necessità. Per passare a un altro gruppo di opzioni, scegliete un set di opzioni
dal menu a comparsa sotto al menu Impostazioni. Fate clic su Successivo per visualizzare il set di impostazioni successivo
nell’elenco del menu; fate clic su Precedente per visualizzare il set precedente.
4 (Facoltativo) Per salvare le impostazioni di output, impostate le opzioni nel modo desiderato e fate clic su Salva. Digitate
un nome di file, scegliete una posizione per il file salvato e fate clic su Salva.
Potete salvare le impostazioni di output ovunque. Tuttavia, se salvate il file in Predefiniti/Impostazioni output ottimizzate,
nella cartella di Photoshop, il file apparirà nel menu a comparsa Impostazioni sia in Photoshop che in ImageReady.
5 (Facoltativo) Per caricare le impostazioni di output, fate clic su Carica, selezionate un file, quindi fate clic su Apri.
Consultate anche
“Usare la finestra di dialogo Salva per Web” a pagina 563
Rientro Specifica un metodo per il rientro delle righe di codice: le impostazioni delle tabulazioni dell’applicazione, un
numero specificato di spazi o nessun rientro.
Term. righe Specifica una piattaforma per la compatibilità dei fine riga.
Includi commenti Aggiunge commenti esplicativi al codice HTML. In ImageReady, questa opzione è necessaria quando
desiderate aggiornare il file risultante con il comando File > Aggiorna HTML.
Aggiungi sempre attributo Alt Aggiunge l’attributo ALT agli elementi IMG, secondo gli standard di accessibilità Web degli
enti governativi.
Racchiudi sempre attributi tra virgolette Racchiude tutti gli attributi di tag tra virgolette. Le virgolette sono necessarie per
assicurare la compatibilità con alcuni browser meno recenti e per aderire a pieno alle regole HTML.
Chiudi tutti i tag Aggiunge tag di chiusura per gli elementi HTML nel file, per conformità XHTML.
Includi margini zero nel tag Body Rimuove i margini interni predefiniti nella finestra del browser.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 584
Guida utente
Crea più file HTML Genera un’unica pagina HTML per ciascuna sezione contenente uno stato selezionato.
Denominazione file HTML Imposta le convenzioni di denominazione durante la generazione di più file HTML.
Celle vuote Specifica la modalità di conversione delle sezioni vuote in celle della tabella. Selezionate GIF, IMG W&H per
usare GIF a 1 pixel con valori di larghezza e altezza specificati nel tag IMG. Selezionate GIF, TD W&H per usare GIF a 1
pixel con valori di larghezza e altezza specificati nel tag TD. Selezionate NoWrap, TD W&H per inserire un attributo
NoWrap non standard nei dati di tabella e valori di larghezza e altezza specificati nei tag TD.
TD W&H Specifica quando includere gli attributi di larghezza e altezza dei dati della tabella: Sempre, Mai o Auto
(impostazione consigliata).
Celle di spaziatura Specifica quando aggiungere una riga e una colonna di celle vuote più grandi attorno alla tabella
generata: Auto (impostazione consigliata), Auto (basso), Sempre, Sempre (basso) o Mai. Nei layout di tabelle in cui i
margini di sezione non sono allineati, l’aggiunta di celle più grandi può evitare la rottura della tabella in alcuni browser.
Genera CSS Genera un foglio di stile CSS (Cascading Style Sheet) invece di una tabella HTML.
Riferimento Specifica come sono indicate le posizioni delle sezioni nel file HTML quando usate il foglio CCS:
• Lato client Include tutto il codice richiesto per la mappa nel file HTML dell’immagine.
• Lato server NCSA Crea un file .map separato oltre al file HTML, mediante specifiche NCSA.
• Lato server CERN Crea un file .map separato oltre al file HTML, mediante specifiche CERN.
Importante: Photoshop e ImageReady non possono generare mappe immagine lato server per immagini contenenti sezioni.
• Lato client e lato server NCSA Crea una mappa immagine compatibile con lato client e lato server tramite specifiche
NCSA.
• Lato client e lato server CERN Crea una mappa immagine compatibile con lato client e lato server tramite specifiche
CERN.
Nota: per informazioni sull’uso della specifica NCSA o CERN per mappe immagine lato server, rivolgetevi al vostro provider
Internet.
Posizionamento Specifica la posizione della dichiarazione della mappa immagine (il tag <MAP>) nel file HTML:
• Alto Posiziona la dichiarazione della mappa di immagine nella parte superiore della sezione del testo HTML.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 585
Guida utente
• Testo Posiziona la dichiarazione della mappa di immagine sopra al tag <IMG SRC> della relativa sezione.
• Basso Posiziona la dichiarazione della mappa di immagine nella parte inferiore della sezione del testo HTML.
I campi consentono di modificare l’ordine e la formattazione delle parti del nome di file (ad esempio, potete indicare lo stato
rollover con un’abbreviazione invece della parola intera).
Compatibilità nome file Selezionate una o più opzioni per rendere il nome file compatibile con Windows (nomi di file più
lunghi), Mac OS 9 (nomi di file troncati dopo 31 caratteri) e UNIX.
File ottimizzati Scegliete una delle seguenti opzioni:
• Inserisci immagini nella cartella, per specificare una cartella in cui salvare le immagini ottimizzate (disponibile solo per
documenti con più sezioni).
• Usa estensione intera, (ImageReady) per salvare i file con estensioni di quattro lettere per i file JPEG e WBMP, se
richiesto.
• Copia immagine di sfondo al salvataggio, per copiare nella cartella delle immagini della pagina Web il file immagine
specificato dalle opzioni Sfondo.
• Includi copyright, (Photoshop) per includere nell’immagine le informazioni sul copyright (consultate “Per aggiungere i
metadati mediante la finestra di dialogo Info file” a pagina 88).
Consultate anche
“Per aggiungere i metadati mediante la finestra di dialogo Info file” a pagina 88
Nota: per visualizzare le informazioni EXIF complete di un file, visualizzatelo in Adobe Bridge.
Aggiungi metadati XMP Aggiunge un gruppo di informazioni Adobe esclusive che facilitano l’utilizzo dei file in più
applicazioni.
• Scrivi set minimo di XMP Include solo una piccola parte dei metadati XMP, tra cui ora di modifica e di output,
dimensioni e formato del file.
• Includi riferimento a file sorgente Aggiunge al file XMP un blocco di informazioni che forniscono il percorso del file.
• Scrivi XMP in file a parte Scrive i dati XMP del file in un file a parte invece di incorporarle nel file immagine.
1 Scegliete Finestra > Info o fate clic sulla linguetta della palette Info per visualizzare la palette.
2 (Photoshop) Scegliete Opzioni palette dal menu della palette. In Primo rilevamento colore o Secondo rilevamento
colore, scegliete Colore Web nel menu Metodo e fate clic su OK.
3 Posizionate il puntatore sul colore di cui desiderate visualizzare i valori esadecimali.
Dopo aver selezionato lo strumento contagocce, spostate il puntatore sopra il colore che desiderate copiare, quindi fate clic
con il pulsante destro del mouse (Windows) o tenete premuto Ctrl (Mac OS) e scegliete un comando per copiare il colore
dal menu di scelta rapida. In ImageReady fate clic prima sul colore che desiderate usare come colore di primo piano.
3 Per incollare il colore in un file HTML, aprite l’applicazione di destinazione e selezionate Modifica > Incolla con il file
HTML visualizzato.
Salvare le immagini
Salvare i file delle immagini
Photoshop e ImageReady offrono diverse opzioni di salvataggio. ImageReady è stato concepito essenzialmente per la
creazione di immagini per il Web e, se non trovate il formato di file o l’opzione desiderata, potete usare Photoshop.
Per mantenere tutte le caratteristiche di Photoshop nell’immagine modificata (livelli, effetti, maschere, stili, ecc.), salvatene
una copia in formato Photoshop (PSD). Come la maggior parte dei formati, PSD supporta file con dimensione massima di
2 GB. In Photoshop, se usate documenti con dimensioni superiori a 2 GB, potete salvare l’immagine in Formato documento
grande (PSB), Dati raw di Photoshop (immagine con un solo livello) e TIFF (dimensione massima di 4 GB).
Per salvare le immagini a 16 bit per canale con il comando Salva con nome, potete scegliere solo fra i formati Photoshop,
Photoshop PDF, Dati raw di Photoshop, Formato documento grande (PSB), Cineon, Formato PNG e TIFF. Quando usate
il comando Salva per Web con immagini a 16 bit per canale, Photoshop le converte in immagini a 8 bit per canale.
Per salvare le immagini a 32 bit per canale con il comando Salva con nome, potete scegliere solo fra i formati Photoshop,
OpenEXR, Portable Bit Map, Radiance e TIFF.
Quando lavorate con un file di un progetto di Adobe Version Cue, nella barra del titolo del documento sono visualizzate
informazioni sullo stato del file.
Salva per Web (Photoshop), Salva ottimizzato (ImageReady) e Salva ottimizzato come (ImageReady) Consentono di
salvare un’immagine ottimizzata per il Web.
Consultate anche
“I formati di file” a pagina 610
Per copiare un’immagine senza salvarla sul disco rigido, usate Duplica. Per memorizzare una versione temporanea
dell’immagine, create un’istantanea con la palette Storia.
Consultate anche
“Per duplicare un’immagine in Photoshop” a pagina 45
“Per salvare le immagini da fotocamera in formato Raw in Camera Raw” a pagina 200
Canali alfa Salva le informazioni dei canali alfa con l’immagine. Se si disabilita questa opzione, i canali alfa vengono
eliminati dall’immagine salvata.
Livelli Conserva tutti i livelli dell’immagine. Se questa opzione è disattivata o non disponibile, tutti i livelli visibili vengono
convertiti in un unico livello o uniti (secondo il formato selezionato).
Annotazioni Salva le annotazioni con l’immagine.
Tinte piatte Salva le informazioni dei canali di tinte piatte con l’immagine. Se si disabilita questa opzione, le tinte piatte
vengono eliminate dall’immagine salvata.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 590
Guida utente
Usa impostazione prova, Profilo ICC (Windows) o Incorpora profilo colore (Mac OS) Crea un documento con gestione del
colore.
Nota: le seguenti opzioni di anteprima e di estensione dei file sono disponibili solo se in Gestione file, nella finestra Preferenze,
avete selezionato Chiedi prima di salvare per le opzioni Anteprime immagine e Aggiungi estensione del file.
Miniatura (Windows) Salva i dati miniatura per il file.
Opzioni Anteprime immagine (Mac OS) Salvano i dati delle miniature per il file. Le miniature appaiono nella finestra di
dialogo Apri.
Usa estensione minuscole Rende l’estensione del file in minuscolo.
Opzioni Estensione file (Mac OS) Specificano il formato delle estensioni dei file. Per aggiungere l’estensione di formato al
nome di un file, selezionate Aggiungi; con Usa minuscole l’estensione è in lettere minuscole.
Consultate anche
“Per incorporare un profilo di colore in un documento” a pagina 240
Dimensione reale Salva una versione del file a 72 ppi per applicazioni che supportano solo immagini di Photoshop a bassa
risoluzione.
Miniatura Macintosh Visualizza l’anteprima nella finestra di dialogo Apri.
Consultate anche
“Formato documento grande” a pagina 613
Per gli utenti più esperti, il formato Photoshop PDF offre varie opzioni per rendere il documento compatibile con PDF/X,
una funzione essenziale ad esempio quando si invia il documento a una grande tipografia. PDF/X (Portable Document
Format Exchange) è un sottogruppo di Adobe PDF che elimina le variabili di colore, font e abbondanza che possono
generare problemi di stampa. Potete inoltre specificare opzioni di protezione per limitare l’accesso al documento PDF. La
crittografia RC4 a 128 bit (Acrobat 6) offre un’opzione che consente di visualizzare metadati e miniature in un documento
PDF protetto utilizzando Adobe Bridge.
Potete salvare le impostazioni dei PDF come predefiniti e creare così file Photoshop PDF coerenti. I predefiniti di Adobe
PDF sono condivisi dalle applicazioni di Adobe Creative Suite, inclusi Photoshop, InDesign, Illustrator, GoLive e Acrobat.
Per gli utenti di Adobe Creative Suite sono disponibili ulteriori informazioni sulle impostazioni condivise dei PDF per le
applicazioni di Adobe Creative Suite nella PDF Integration Guide e sul CD-ROM di Adobe Creative Suite.
Consultate anche
“PDF” a pagina 614
2 Nella finestra di dialogo Salva Adobe PDF, scegliete un predefinito di Adobe PDF specificando se il file Photoshop PDF
verrà stampato su una stampante o proofer desktop, inviato a una tipografia, distribuito tramite posta elettronica,
visualizzato sul Web, e così via. Per informazioni, consultate “Predefiniti di Adobe PDF” a pagina 592.
Il predefinito rappresenta la soluzione più semplice per impostare le opzioni per un file Photoshop PDF. Dopo aver scelto
il predefinito, fate clic su Salva PDF per generare il file Photoshop PDF. Se desiderate aggiungere opzioni di protezione o
adattare le opzioni di salvataggio del PDF, eseguite gli altri punti di questa procedura.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 592
Guida utente
3 (Facoltativo) Per specificare la compatibilità con gli standard PDF/X e con le versioni di Acrobat, scegliete le opzioni dei
menu Standard e Compatibilità. Per ulteriori informazioni, consultate “Standard di Adobe PDF” a pagina 593 e “Livelli di
compatibilità di Adobe PDF” a pagina 594.
4 (Facoltativo) Per impostare le opzioni generali di salvataggio del file PDF, selezionate Generale nel riquadro di sinistra
della finestra di dialogo Salva Adobe PDF. Per informazioni dettagliate su ciascuna opzione, consultate “Opzioni generali
per Adobe PDF” a pagina 594.
Nota: gli utenti delle precedenti versioni di Photoshop possono aprire un PDF contenente dati di Photoshop come PDF generico
con i livelli uniti. Scegliete File > Apri come, quindi PDF generico dal menu Tipo file (Windows) o scegliete File > Apri, quindi
PDF generico dal menu Formato (Mac OS).
5 (Facoltativo) Per impostare le opzioni di compressione e ricampionamento verso il basso del file PDF, selezionate
Compressione nel riquadro di sinistra della finestra di dialogo Salva Adobe PDF. Per ulteriori informazioni, consultate
“Opzioni di compressione e ricampionamento verso il basso per Adobe PDF” a pagina 595.
6 (Facoltativo) Per impostare le opzioni di gestione del colore e PDF/X, selezionate Output nel riquadro di sinistra della
finestra di dialogo Salva Adobe PDF. Per ulteriori informazioni, consultate “Opzioni di gestione del colore e PDF/X per
Adobe PDF” a pagina 596.
7 (Facoltativo) Per proteggere il documento PDF, selezionate Protezione nel riquadro di sinistra della finestra di dialogo
Salva Adobe PDF. Specificate la password e le autorizzazioni per il documento PDF. Consultate anche “Opzioni di
protezione dei documenti PDF” a pagina 596.
Nota: il livello di crittografia dipende dal tipo di compatibilità impostato per il documento PDF. Scegliete un’impostazione
diversa dell’opzione Compatibilità per aumentare o ridurre il livello di crittografia.
8 (Facoltativo) Nel riquadro di sinistra della finestra di dialogo Salva Adobe PDF, selezionate Riepilogo. Potete così
verificare le opzioni selezionate.
9 (Facoltativo) Per riutilizzare le impostazioni di salvataggio del PDF, fate clic su Salva predefinito e salvate le impostazioni
come predefinito per PDF. Al successivo salvataggio di un file Photoshop PDF, il nuovo predefinito appare nel menu
Predefinito Adobe PDF e nella finestra di dialogo Opzioni PDF in tutte le applicazioni di Adobe Creative Suite. Consultate
anche “Per salvare un predefinito di Adobe PDF” a pagina 597.
10 Fate clic su Salva PDF. La finestra Salva Adobe PDF viene chiusa e viene creato il file PDF.
Consultate anche
“La compressione dei file” a pagina 610
del profilo intento di output è U.S. Web Coated (SWOP). I file PDF creati con queste impostazioni possono essere aperti
con Acrobat 4.0, Acrobat Reader 4.0 e successive.
PDF/X-3:2002 Controlla i file PostScript in entrata verificandone la conformità agli standard PDF/X-3:2002 e crea un file
compatibile con PDF/X-3:2002. Se il file non supera i controlli di conformità, viene visualizzato un messaggio di errore.
Potete annullare il salvataggio o continuare salvando un file non conforme allo standard PDF/X. Come PDF/X-1a, PDF/X-
3 è uno standard ISO per lo scambio di contenuto grafico. La differenza principale sta nel fatto che lo standard PDF/X-3
consente l’utilizzo della gestione del colore e del colore indipendente dalla periferica, oltre ai colori CMYK e a tinte piatte.
I file PDF creati con queste impostazioni possono essere aperti con Acrobat 4.0, Acrobat Reader 4.0 e successive.
Qualità tipografica Crea file PDF per stampe di alta qualità (ad esempio per la stampa digitale o per le selezioni dei colori
su fotounità o platesetter), ma che non sono compatibili con PDF/X. In questo caso la qualità del contenuto è della massima
importanza. L’obiettivo è conservare tutte le informazioni del file PDF che serviranno alla tipografia o al service di
prestampa per stampare il documento correttamente. Le immagini a colori e in scala di grigio con risoluzioni superiori ai
450 ppi vengono ricampionate verso il basso fino a 300 ppi, mentre per quelle monocromatiche con risoluzioni superiori a
1800 ppi il ricampionamento le porta a 1200 ppi. Il predefinito Qualità tipografica incorpora tutti i sottogruppi di font
utilizzati nel documento (se autorizzati) e crea un’immagine a risoluzione più elevata rispetto alle impostazioni Standard.
Quando esportate un documento che contiene font i cui bit di autorizzazione non consentono l’incorporamento, viene
visualizzato un messaggio di errore e i font vengono sostituiti. Questi file PDF possono essere aperti con Acrobat 5.0,
Acrobat Reader 5.0 e successive.
Importante: se inviate il file Photoshop PDF a una tipografia o a un service di prestampa, concordate la risoluzione di output
e le altre impostazioni, oppure richiedete un file .joboptions contenente le impostazioni consigliate. Potrebbe essere necessario
personalizzare le impostazioni per un determinato service di stampa e fornire al service un file .joboptions personale. Le
impostazioni di Adobe PDF sono salvate come file con estensione .joboptions.
Dimensioni file minime Crea file PDF per la visualizzazione sul Web o su una Intranet, per la distribuzione tramite posta
elettronica e la visualizzazione a video o per la visualizzazione su piccoli dispositivi portatili (ad esempio cellulari). Questo
set di opzioni utilizza la compressione, il ricampionamento verso il basso e una risoluzione dell’immagine relativamente
bassa. Converte tutti i colori in sRGB e incorpora i font solo se è assolutamente necessario. Inoltre ottimizza i file per byte
serving. Questi file PDF possono essere aperti con Acrobat 5.0, Acrobat Reader 5.0 e successive.
Consultate anche
“Standard di Adobe PDF” a pagina 593
PDF/X-1a (2001 e 2003) PDF/X-1a è uno standard ISO per lo scambio di contenuto grafico. Richiede che tutti i font siano
incorporati, che i rettangoli di selezione vengano specificati e che il colore sia in CMYK, a tinte piatte o entrambi. I file
compatibili con PDF/X devono contenere informazioni sulle condizioni di stampa per cui sono stati preparati. I file PDF
creati con l’impostazione di compatibilità con PDF/X-1a possono essere aperti con Acrobat 4.0, Acrobat Reader 4.0 e
successive.
PDF/X-3 (2002 e 2003) Come PDF/X-1a, PDF/X-3 è uno standard ISO per lo scambio di contenuto grafico. La differenza
principale sta nel fatto che lo standard PDF/X-3 consente l’utilizzo della gestione del colore e del colore indipendente dalla
periferica (CIE Lab, spazi colorimetrici basati su ICC, CalRGB e CalGray), oltre ai colori CMYK e a tinte piatte. Potete così
usare i profili di colore ICC per specificare i dati cromatici successivamente nella periferica di output. I file PDF creati con
l’impostazione di compatibilità con PDF/X-3 possono essere aperti con Acrobat 4.0, Acrobat Reader 4.0 e successive.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 594
Guida utente
In termini generali, dovete usare la versione più recente (in questo caso la versione 1.6), a meno che non abbiate esigenze
specifiche di compatibilità, visto che la versione più recente include tutte le ultime funzioni e funzionalità. Tuttavia, se create
documenti che verranno distribuiti a un gran numero di utenti, è consigliabile scegliere Acrobat 4.0 (PDF 1.3) o Acrobat
5.0 (PDF 1.4), affinché tutti gli utenti possano aprire e stampare il documento. La tabella seguente raffronta alcune delle
funzionalità dei file Adobe PDF creati usando le diverse impostazioni di compatibilità.
Acrobat 4.0 (PDF 1.3) Acrobat 5.0 (PDF 1.4) Acrobat 6.0 (PDF 1.5) Acrobat 7.0 (PDF 1.6)
I file PDF possono essere aperti I file PDF possono essere aperti La maggior parte dei file PDF La maggior parte dei file PDF
con Acrobat 3.0, Acrobat Reader con Acrobat 3.0, Acrobat Reader possono essere aperti con Acrobat possono essere aperti con Acrobat
3.0 e successive. 3.0 e successive. Tuttavia, le 4.0, Acrobat Reader 4.0 e 4.0, Acrobat Reader 4.0 e
caratteristiche specifiche delle successive. Tuttavia, le successive. Tuttavia, le
versioni successive potrebbero caratteristiche specifiche delle caratteristiche specifiche delle
essere non disponibili o non versioni successive potrebbero versioni successive potrebbero
visualizzabili. Se la versione del file essere non disponibili o non essere non disponibili o non
PDF è successiva a quella visualizzabili. Se la versione del file visualizzabili. Se la versione del file
supportata dall’applicazione, PDF è successiva a quella PDF è successiva a quella
viene visualizzato un messaggio di supportata dall’applicazione, supportata dall’applicazione,
avviso. viene visualizzato un messaggio di viene visualizzato un messaggio di
avviso. avviso.
Gestione del colore ICC Gestione del colore ICC Gestione del colore ICC Gestione del colore ICC
supportata. supportata. supportata. supportata.
Non può contenere grafica con Supporta l’uso di trasparenza nella Supporta l’uso di trasparenza nella Supporta l’uso di trasparenza nella
effetti di trasparenza. Prima della grafica. grafica. grafica.
conversione in PDF 1.3, le
trasparenze devono essere unite.
I livelli non sono supportati. I livelli non sono supportati. Mantiene i livelli durante la Mantiene i livelli durante la
creazione di file PDF da creazione di file PDF da
applicazioni che supportano la applicazioni che supportano la
generazione di documenti PDF generazione di documenti PDF
con livelli, quali ad esempio con livelli, quali ad esempio
Illustrator CS o InDesign CS. Illustrator CS o InDesign CS.
Supporta lo spazio cromatico Supporta lo spazio cromatico Supporta lo spazio cromatico Supporta lo spazio cromatico
DeviceN con 8 coloranti. DeviceN con 8 coloranti. DeviceN con un massimo di 31 DeviceN un massimo di 31
coloranti. coloranti.
Le dimensioni massime delle Le dimensioni massime delle Le dimensioni massime delle Le dimensioni massime delle
pagine sono di 114,3 cm. pagine sono di 508 cm. pagine sono di 508 cm. pagine sono di 508 cm.
È possibile incorporare font a È possibile incorporare font a È possibile incorporare font a È possibile incorporare font a
doppio byte. doppio byte. doppio byte. doppio byte.
Crittografia RC4 a 40 bit Crittografia RC4 a 128 bit Crittografia RC4 a 128 bit Crittografie RC4 a 128 bit e AES
supportata. supportata. supportata. (Advanced Encryption Standard) a
128 bit supportate.
Visualizza PDF dopo il salvataggio Apre il file PDF appena creato nell’applicazione di visualizzazione PDF predefinita.
La sezione Compressione della finestra di dialogo Opzioni PDF è divisa in tre sezioni, ciascuna delle quali offre le seguenti
opzioni per la compressione e il ricampionamento di immagini a colori, in scala di grigio e monocromatiche nei disegni.
Downsampling Se intendete usare il file PDF su Internet, usate il ricampionamento verso il basso per consentire una
maggiore compressione. Se intendete stampare il file PDF ad alta risoluzione, non utilizzate il downsampling. Deselezionate
questa opzione per disattivare tutte le opzioni di downsampling.
Downsampling significa ridurre il numero di pixel di un’immagine. Per ricampionare verso il basso immagini a colori, in
scala di grigio o monocromatiche, scegliete un metodo di interpolazione (downsampling medio, downsampling bicubico o
subsampling) e specificate la risoluzione desiderata in pixel per pollice (ppi), quindi specificate una risoluzione nella casella
di testo Per immagini superiori a. Il ricampionamento verso il basso verrà applicato a tutte le immagini con risoluzione
superiore a questa soglia.
immagini a 4 bit o quella a 8 bit con immagini a 4 o 8 bit, il metodo ZIP è senza perdita di informazioni: non vengono
rimossi dati per ridurre le dimensioni del file e la qualità dell’immagine rimane inalterata. La compressione ZIP a 4 bit
applicata a immagini a 8 bit può tuttavia compromettere la qualità dell’immagine, poiché si verifica una perdita di
informazioni.
Dimensione porzione Specifica le dimensioni delle porzioni usate in immagini con compressione JPEG 2000. Se per
ottimizzare le immagini più piccole di 1024 x 1024 pixel usate valori di qualità bassi, la dimensione di porzione massima
garantisce risultati migliori. Una dimensione di porzione pari a 1024 è generalmente adatta alla maggior parte delle
immagini. Le dimensioni di porzione più basse vengono solitamente usate per immagini di dimensioni ridotte (per la
visualizzazione su dispositivi quali i cellulari).
Converti immagine a 16 bit/canale in 8 bit/canale Converte le immagini a 16 bit per canale in immagini a 8 bit per canale.
Se l’opzione è deselezionata, ZIP è il solo metodo di compressione disponibile. Se l’impostazione di compatibilità del
documento è Acrobat 5 (PDF 1.4) o versioni precedenti, l’opzione Converti immagine a 16 bit/canale in 8 bit/canale non è
disponibile e le immagini vengono automaticamente convertite a 8 bit per canale.
Nota: quando si seleziona Converti in destinazione e la destinazione non corrisponde al profilo del documento, accanto
all’opzione appare un’icona di avviso.
Destinazione Descrive la gamma della periferica di output RGB o CMYK finale, quale il monitor o uno standard SWOP.
Tramite questo profilo, Photoshop converte le informazioni sul colore del documento (definite dal profilo di origine nella
sezione Spazi di lavoro della finestra di dialogo Impostazioni colore) nello spazio cromatico della periferica di output.
Criterio inclusione profilo Specifica se includere o meno un profilo di colore nel file.
Nome profilo intento di output Specifica le condizioni di stampa configurate per il documento. Per creare file compatibili
con PDF/X occorre un profilo intento di output. Questo menu è disponibile solo quando si seleziona uno standard (o un
predefinito) PDF/X nella finestra di dialogo Opzioni PDF. Le opzioni disponibili variano se la gestione del colore è attivata
o disattivata. Ad esempio, se è disattivata, il menu elenca i profili stampante disponibili. Se è attivata, il menu elenca lo stesso
profilo selezionato in Profilo destinazione (purché sia una periferica di output CMYK), oltre ad altri profili stampante
predefiniti.
Condizione di output Descrive le condizioni di stampa desiderate. Questa voce può essere utile per il destinatario del
documento PDF.
Identificatore condizione di output Puntatore a ulteriori informazioni sulla condizione di stampa desiderata. Questo
identificatore viene inserito automaticamente per le condizioni di stampa incluse nel registro ICC.
Nome registro Indica l’indirizzo Web dove reperire ulteriori informazioni sul registro. L’URL viene inserito
automaticamente per i nomi di registro ICC.
Importante: se dimenticate una password, non vi è modo di recuperarla dal documento. È consigliabile conservare le password
in un luogo separato e sicuro per poterle recuperare se le dimenticate.
Usa una password per limitare stampa, modifica e altre operazioni Limita l’accesso al documento PDF. Se il file PDF viene
aperto in Adobe Acrobat, l’utente può visualizzarlo ma deve immettere la Password autorizzazioni per modificare, stampare
o eseguire altre operazioni sul file. Se il file viene aperto in Photoshop, Illustrator o InDesign, l’utente deve immettere la
Password autorizzazioni per visualizzare, modificare, stampare o eseguire altre operazioni sul file PDF. Selezionate questa
opzione e digitate una password nella casella di testo Password autorizzazioni.
Stampa consentita Specifica se l’utente può stampare il documento PDF. Potete scegliere se il documento potrà essere
stampato ad alta o bassa risoluzione.
Modifiche consentite Specifica se l’utente può modificare il documento PDF e potete definire il grado di modifica
consentito.
Consenti copia di testo, immagini e altri contenuti Consente all’utente di accedere al contenuto del documento PDF.
Consenti accesso al testo a dispositivi di lettura video per ipovedenti Consente ai dispositivi di lettura di accedere al
contenuto del documento PDF.
Consenti metadati in solo testo Consente alle applicazioni di accedere e di eseguire ricerche di metadati nel documento
PDF.
In Photoshop, potete salvare il predefinito usando il comando Predefiniti Adobe PDF o facendo clic sul pulsante Salva
predefinito nella finestra di dialogo Salva Adobe PDF. I predefiniti di Adobe PDF sono salvati come file con estensione
.joboptions. Questa funzione è utile se desiderate che il fornitore o la tipografia vi invii un file .joboptions con i predefiniti
di Adobe PDF più adeguati per il loro flusso di lavoro.
Nota: per salvare un predefinito per PDF in una ubicazione diversa da quella predefinita, effettuate una delle operazioni
seguenti: nella finestra di dialogo Predefiniti Adobe PDF, fate clic sul pulsante Salva con nome e scegliete la destinazione. Nella
finestra di dialogo Salva, scegliete la destinazione e fate clic su Salva.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 598
Guida utente
Consultate anche
“Per salvare un file in formato Photoshop PDF” a pagina 591
❖ Scegliete Modifica > Predefiniti Adobe PDF, quindi effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per salvare le impostazioni creando un nuovo predefinito, fate clic sul pulsante Nuovo, selezionate le impostazioni nella
finestra di dialogo Modifica predefinito PDF e fate clic su OK.
• Per modificare un predefinito di Adobe PDF, selezionatelo nel riquadro Predefiniti, fate clic su Modifica e modificate le
impostazioni nella finestra di dialogo Modifica predefinito PDF.
Nota: anche se non è possibile modificare i predefiniti di Adobe PDF installati con Photoshop, potete selezionarne uno e fare
clic sul pulsante Nuovo. Nella finestra di dialogo Modifica predefinito PDF, potete modificare le impostazioni e salvarle come
nuovo predefinito.
• Per eliminare un predefinito di Adobe PDF, selezionatelo nel riquadro Predefiniti, quindi fate clic sul pulsante Elimina.
Non potete eliminare i predefiniti di Adobe PDF installati con Photoshop.
• Per caricare un predefinito di Adobe PDF, fate clic sul pulsante Carica, scegliete il file del predefinito, quindi fate clic sul
pulsante Carica. Il predefinito viene aggiunto al riquadro Predefiniti.
Quando cercate un predefinito di Adobe PDF da caricare, nella finestra di dialogo Carica appaiono soltanto i file con
estensione .joboptions.
• Per chiudere la finestra di dialogo Predefiniti Adobe PDF, fate clic su Chiudi.
• Per salvare un predefinito in una posizione diversa da quella predefinita, fate clic sul pulsante Salva con nome, assegnate
un nome al predefinito (se necessario), selezionate la destinazione e fate clic su Salva.
Consultate anche
“Per salvare un predefinito di Adobe PDF” a pagina 597
Interlacciamento Consente di visualizzare nel browser versioni dell’immagine a bassa risoluzione durante il caricamento
del file. Il tempo di caricamento “sembra” così più breve ma il file è di dimensioni maggiori.
Nota: potete anche salvare l’immagine come uno o più file GIF con i comandi Salva per Web (Photoshop) o Salva ottimizzato
(ImageReady).
ADOBE PHOTOSHOP CS2 599
Guida utente
Consultate anche
“GIF” a pagina 612
Nota: potete anche salvare l’immagine come uno o più file JPEG con i comandi Salva per Web (Photoshop) o Salva ottimizzato
(ImageReady).
1 Scegliete File > Salva con nome, quindi JPEG dal menu Formato.
2 Nella finestra Opzioni JPEG, selezionate le opzioni desiderate e fate clic su OK.
Alone Offre vari colori alone per simulare l’aspetto della trasparenza di sfondo nelle immagini che contengono una
trasparenza.
Opzioni immagine Specifica la qualità dell’immagine. Scegliete un’opzione nel menu Qualità, trascinate il cursore Qualità
o immettete un valore da 0 a 12 nella casella Qualità.
Opzioni formato Specifica il formato del file JPEG.
Dimensione Visualizza il tempo di caricamento stimato, dopo aver selezionato una velocità per il modem. Dimensione è
disponibile solo se è stato attivato anche Anteprima.
Nota: alcune applicazioni potrebbero non leggere un file CMYK salvato in formato JPEG. Inoltre, se un’applicazione Java non
riesce a leggere un file JPEG (in qualunque metodo di colore), provate a salvarlo senza la miniatura di anteprima.
Consultate anche
“Opzioni di formato per il salvataggio di un file JPEG” a pagina 599
Linea di base ottimizzata Crea un file con colori ottimizzati e di dimensioni leggermente inferiori.
Progressione ottimizzata Visualizza una serie di versioni sempre più dettagliate dell’immagine (potete specificarne il
numero) durante il caricamento dei dati.
Nota: non potete salvare in formato JPEG 2000 le immagini Due tonalità, Multicanale e Bitmap. Per salvare queste immagini
in formato JPEG 2000, dovete prima convertirle in RGB.
1 Scegliete File > Salva con nome, quindi JPEG 2000 dal menu Formato.
2 Immettete un nome di file, scegliete una posizione, selezionate le opzioni di salvataggio e fate clic su Salva. Si apre la
finestra di dialogo JPEG 2000.
Nota: per salvare un file compatibile con JP2, selezionate Profilo ICC (Windows) o Incorpora profilo colore (Mac OS) nella
finestra di dialogo Salva come. In caso contrario, l’opzione Compatibile con JP2 non sarà disponibile nella finestra JPEG 2000.
Questa opzione aumenta leggermente la dimensione del file JPF. Tenete presente che non tutti i visualizzatori JP2 supportano
i profili ICC e i metadati dei file JPF. La fedeltà cromatica e altre caratteristiche potrebbero pertanto non corrispondere alle
aspettative.
3 (Facoltativo) Specificate un valore nella casella di testo Dimensione file per impostare le dimensioni finali del file salvato.
Il valore nella casella Qualità verrà modificato per garantire la massima qualità per la dimensione di file specificata.
4 Selezionate una delle opzioni seguenti:
Senza perdita Consente di comprimere l’immagine senza ripercussioni sulla qualità. Questa opzione produce file di
dimensioni maggiori. Deselezionate Senza perdita per ridurre le dimensioni del file. Trascinate il cursore a comparsa
Qualità o specificate un valore nella casella Qualità per definire la qualità dell’immagine. A un valore elevato assicura una
qualità dell’immagine migliore, ma anche una maggiore dimensione del file.
Se specificate un valore di qualità in conflitto con la dimensione di file immessa in precedenza, Photoshop cambia il valore
di Dimensione file.
Modalità rapida Consente un’anteprima o una codifica più rapida dell’immagine. La modalità rapida non supporta il
controllo delle dimensioni del file, l’ottimizzazione progressiva e la codifica con perdita di informazioni con un filtro
wavelet intero.
Includi metadati Consente di includere le informazioni sui file. Se il file dell’immagine contiene tracciati di cui desiderate
salvare le informazioni nel file JPEG2000, selezionate questa opzione.
Includi impostazioni colore Incorpora il profilo di colore nell’immagine.
Deselezionate Includi metadati e Includi impostazioni colore per ridurre la dimensione del file.
Includi trasparenza Consente di mantenere la trasparenza esistente nell’immagine originale. L’opzione Includi trasparenza
è visualizzata in grigio se l’immagine non contiene trasparenze.
Compatibile con JP2 Consente di creare un file che può essere aperto in applicazioni di visualizzazione che supportano il
formato JPEG 2000 standard (JP2), ma non il formato JPEG 2000 esteso (JPF).
Scegliete Fluttuante o Intero in base all’immagine in uso e al risultato desiderato. Intero garantisce un aspetto globalmente
uniforme dell’immagine. Fluttuante rende più nitida l’immagine, ma potrebbe causare una riduzione della qualità lungo i
bordi.
Dimensione porzione Specifica le dimensioni delle porzioni usate nell’immagine. Se per ottimizzare le immagini più
piccole di 1024 x 1024 pixel usate valori di qualità bassi, la dimensione di porzione massima garantirà risultati migliori.
Una dimensione porzione pari a 1024 è adatta alla maggior parte delle immagini. Quando create file di piccole dimensioni
(per cellulari, ecc.), usate una dimensione di porzione più piccola.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 601
Guida utente
Formato metadati Specifica i formati dei metadati da includere nel file dell’immagine. JPEG 2000 XML è il formato
specifico per i dati XML di JPEG 2000 ed è disponibile solo per i file che contengono questo tipo di dati. XMP è il formato
per i dati di Info file ed EXIF è per i dati delle fotocamere digitali.
Formato impostazioni colore Specifica il formato delle impostazioni colore da includere nel file dell’immagine. Profilo ICC
è l’opzione predefinita e include l’intero profilo ICC specificato nella finestra di dialogo Salva come. Profilo ICC con
restrizioni è dedicato ai dispositivi portatili quali cellulari e PDA. Il profilo ICC con restrizioni deve essere in un file in
formato JP2.
Area di interesse Consente di scegliere un canale alfa per definire un’area di interesse se il documento di Photoshop
contiene uno o più canali alfa.
Dopo aver caricato il canale come area di interesse, scegliete un valore per Migliora, per aumentare o diminuire la qualità
dell’area rispetto al resto dell’immagine. Poiché Migliora non cambia la dimensione del file dell’immagine, se migliorate
l’area all’interno del canale alfa diminuirà la qualità dell’area esterna al canale, e viceversa.
Le opzioni Area di interesse e Migliora non sono disponibili se il documento di Photoshop non contiene un canale alfa.
Nota: il canale (alfa, di tinte piatte o Maschera veloce) usato per definire l’area di interesse verrà rimosso dal file JPEG 2000
finale salvato.
7 Per visualizzare l’anteprima dell’immagine così come apparirà in un visualizzatore per JPEG 2000, scegliete un ordine di
ottimizzazione al punto 6. L’opzione Anteprima tiene conto dell’ottimizzazione dell’immagine e la apre di conseguenza.
Nell’area Anteprima di scaricamento della finestra JPEG 2000, scegliete una velocità di scaricamento dal menu a comparsa
per visualizzare il tempo di scaricamento stimato, quindi fate clic su Anteprima.
Per migliorare la visione dell’immagine, potete usare il menu a comparsa Impostate lo zoom dell’anteprima, per ingrandirla
o rimpicciolirla. Potete anche usare gli strumenti zoom e mano per regolare l’area di visualizzazione dell’anteprima.
Consultate anche
“Formato JPEG” a pagina 612
Nota: potete anche salvare l’immagine come uno o più file PNG con i comandi Salva per Web (Photoshop) o Salva ottimizzato
(ImageReady).
1 Scegliete File > Salva con nome, quindi Formato PNG dal menu Formato.
2 Selezionate un’opzione Interlacciato:
Nessuno Visualizza l’immagine nel browser solo a caricamento completato.
Interlacciamento Consente di visualizzare nel browser versioni dell’immagine a bassa risoluzione durante il caricamento
del file. Il tempo di caricamento “sembra” così più breve ma il file è di dimensioni maggiori.
Consultate anche
“Formato PNG” a pagina 614
1 Scegliete File Salva con nome, quindi Photoshop EPS dal menu Formato.
2 Nella finestra di dialogo Opzioni EPS, selezionate le opzioni desiderate e fate clic su OK:
Anteprima Crea un’immagine a bassa risoluzione da visualizzare nell’applicazione di destinazione. Scegliete TIFF per file
EPS da usare su sistemi sia Windows che Mac OS. Un’anteprima a 8 bit è a colori e una a 1 bit è in bianco e nero con aspetto
seghettato. Un’anteprima a 8 bit crea un file di dimensioni superiori rispetto alle anteprime a 1 bit (consultate anche “La
profondità di bit” a pagina 209).
Codifica Determina il modo in cui l’immagine viene trasmessa a una periferica di output PostScript.
Includi retino mezzetinte e Includi funzione di trasferimento Controllano le specifiche di stampa professionale. Consultate
il tipografo prima di selezionare queste opzioni.
Bianchi trasparenti Visualizza le area bianche come trasparenti. Questa opzione è disponibile solo per immagini in metodo
Bitmap.
Gestione colore PostScript Converte i dati dei file nello spazio cromatico della stampante. Non selezionate questa opzione
se intendete inserire l’immagine in un altro documento con gestione colore.
Nota: solo le stampanti PostScript Level 3 supportano la Gestione colore PostScript per le immagini CMYK. Per stampare
un’immagine CMYK con una stampante Level 2 con Gestione colore PostScript, convertite l’immagine in metodo Lab prima di
salvarla in formato EPS.
Includi dati vettoriali Mantiene nel file eventuali elementi di grafica vettoriale, quali forme o testo. Tuttavia, i dati vettoriali
dei file EPS e DCS sono disponibili solo per altre applicazioni: se riaprite il file in Photoshop vengono rasterizzati. Questa
opzione è disponibile solo se il file contiene dati vettoriali.
Interpolazione immagine Applica l’anti-alias nella stampa di un’immagine a bassa risoluzione.
Consultate anche
“Formato Photoshop EPS” a pagina 611
Binaria Genera un file di dimensioni ridotte e lascia intatti i dati originali. Tuttavia, alcune applicazioni di impaginazione,
di spool di stampa e per la stampa in rete potrebbero non supportare i file binari in formato Photoshop EPS.
JPEG Comprime il file eliminando alcuni dati dell’immagine. Sono disponibili due tipi di compressione JPEG: JPEG
(qualità massima) e JPEG (qualità bassa). I file con codifica JPEG possono essere stampati solo su stampanti PostScript
Level 2 (o successivo) e potrebbero non venire stampati correttamente in selezione colori.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 603
Guida utente
1 Scegliete File > Salva con nome, quindi Photoshop DCS 1.0 o Photoshop DCS 2.0 dal menu Formato.
2 Nella finestra Formato DCS, selezionate le opzioni desiderate e fate clic su OK.
Questa finestra di dialogo include le stesse opzioni disponibili per i file EPS. Inoltre, il menu DCS consente di creare un file
composito a 72 ppi da inserire in un’applicazione d’impaginazione o usare per la stampa di bozza dell’immagine:
Formato DCS 1.0 Crea un file per ciascun canale di colore dell’immagine CMYK. Potete anche creare un quinto file in scala
di grigio o composito a colori. Per visualizzare il file composito, dovete conservare tutti e cinque i file nella stessa cartella.
Formato DCS 2.0 Conserva nell’immagine i canali di tinte piatte. Potete salvare i canali di colore come file multipli (come
per il formato DCS 1.0) o come file singolo. Salvando in un unico file si risparmia spazio su disco. Potete anche includere
una versione in scala di grigio o composita a colori.
Consultate anche
“Formati Photoshop DCS 1.0 e 2.0” a pagina 612
1 Scegliete File > Salva con nome, quindi Dati raw di Photoshop dal menu Formato.
2 Nella finestra Opzioni dati raw di Photoshop, effettuate una delle seguenti operazioni:
• (Mac OS) Specificate il tipo e il generatore di file o accettate i valori predefiniti.
• Specificate un parametro per Intestazione.
• Selezionate l’opzione per salvare i canali in ordine interlacciato o non interlacciato.
Nota: il formato Dati raw di Photoshop non è uguale a quello della fotocamera.
Consultate anche
“File da fotocamera in formato Raw e Dati raw di Photoshop” a pagina 189
Consultate anche
“Formato BMP” a pagina 611
ADOBE PHOTOSHOP CS2 604
Guida utente
❖ Scegliete File > Salva con nome, quindi Cineon dal menu Formato.
Consultate anche
“Formato Cineon” a pagina 612
1 Scegliete File > Esporta > Documento originale, quindi Filmato QuickTime dal menu Salva come (Windows) o Formato
(Mac OS).
2 Immettete un nome di file, scegliete una posizione e fate clic su Salva.
3 Nella finestra di dialogo Opzioni compressione, scegliete un tipo di compressione dal menu a comparsa, specificate le
opzioni di compressione e fate clic su OK.
Quando lavorate in Photoshop, prima di salvare un documento (ad esempio un’animazione) in formato QuickTime, dovete
passare a ImageReady.
Potete mantenere i livelli di un file PSD quando lo esportate da ImageReady e lo importate in Macromedia Flash. Usate il
comando Livelli come file per esportare i singoli livelli in file SWF distinti. Quando i file SWF vengono importati in un
documento SWF, appariranno su livelli separati. Con il comando Fotogrammi di animazione come file potete anche esportare
i singoli fotogrammi dell’animazione in file SWF separati. Anche in questo caso, i file SWF appariranno su livelli distinti quando
li importate in Macromedia Flash.
Consultate anche
“SWF (ImageReady)” a pagina 616
3 Selezionate Attiva testo dinamico per mappare le variabili di testo in testo dinamico SWF. Il testo dinamico SWF
scompare durante l’importazione in Macromedia® Flash™. Pertanto, la mappatura delle variabili di testo in testo dinamico
SWF è utile solo se il file SWF generato viene direttamente pubblicato sul Web.
4 In Opzioni bitmap, accettate l’impostazione Selezione automatica del menu Formato o scegliete un formato adatto alle
immagini bitmap. Se scegliete JPEG, specificate un valore in Qualità JPEG da usare come livello di compressione.
5 In Opzioni testo, dal menu Incorpora font scegliete Nessuno, Set completo o Set parziale per specificare i caratteri da
incorporare.
Se scegliete Set parziale, fate clic sulla combinazione desiderata dei pulsanti Include tutti i caratteri maiuscoli, Include tutti
i caratteri minuscoli, Include tutti i numeri o Include tutta la punteggiatura per specificare i caratteri del set parziale.
Potete anche indicare caratteri specifici da incorporare nella casella di testo Extra.
Nota: se possibile, il testo PSD e i livelli vettoriali sono convertiti in testo e oggetti vettoriali SWF. Se gli effetti di livello o i metodi
di fusione impediscono la mappatura nativa di testo e vettori, questi possono essere convertiti in oggetti bitmap.
7 Nella finestra di dialogo Esportazione in formato Macromedia Flash, immettete un nome, scegliete una destinazione e
fate clic sul Salva.
Consultate anche
“SWF (ImageReady)” a pagina 616
Consultate anche
“SWF (ImageReady)” a pagina 616
• (ImageReady) Scegliete File > Esporta > Documento originale, quindi Formato file Targa dal menu Salva come
(Windows) o Formato (Mac OS).
2 Immettete un nome di file, scegliete una posizione e fate clic su Salva.
3 Nella finestra Opzioni Targa, selezionate una risoluzione e l’opzione Compressione (RLE) se desiderate comprimere il
file, quindi fate clic su OK.
Consultate anche
“Targa” a pagina 616
1 Scegliete File > Salva con nome, quindi TIFF dal menu Formato e fate clic su Salva.
2 Nella finestra Opzioni TIFF, selezionate le opzioni desiderate e fate clic su OK.
Compressione immagine Specifica un metodo per la compressione dei dati immagine compositi.
Ordine pixel Scrive il file TIFF con i dati dei canali interlacciati o organizzati in base al piano. In precedenza Photoshop
scriveva i file sempre con l’ordine dei canali interlacciato. In teoria, il file con ordine planare può essere letto e scritto a
velocità superiore e offre una compressione leggermente migliore. Entrambi gli ordini dei canali sono compatibili con le
versioni precedenti di Photoshop.
Ordine byte Seleziona la piattaforma su cui il file verrà letto. Questa opzione è utile se non sapete con quale programma
verrà aperto il file. Photoshop e le applicazioni più recenti sono in grado di leggere i file usando l’ordine di byte di PC IBM
o Macintosh.
Salva piramide immagine Mantiene le informazioni sulla risoluzione multipla. Photoshop non offre opzioni per l’apertura
di file a risoluzione multipla e l’immagine viene aperta alla risoluzione più alta usata nel file. L’apertura di file a risoluzione
multipla è invece supportata da Adobe InDesign e alcuni server di immagini.
Salva trasparenza Mantiene la trasparenza come canale alfa aggiuntivo quando il file viene aperto in un’altra applicazione.
La trasparenza viene sempre mantenuta quando il file viene riaperto in Photoshop o ImageReady.
Compressione livelli Specifica un metodo di compressione per i dati dei pixel nei livelli (da non confondere con i dati
compositi). Molte applicazioni non possono leggere i dati dei livelli di un file TIFF, come fa invece Photoshop. È
consigliabile salvare il lavoro come un solo file TIFF con dati di livello (sebbene il file risulti di dimensioni maggiori),
anziché salvare e gestire un file PSD a parte che li contenga. Per unire i livelli, scegliete Elimina livelli e salva una copia.
Nota: per ottenere un messaggio di conferma prima di salvare un’immagine con più livelli, selezionate Chiedi prima di salvare
file TIFF con livelli, in Gestione file nella finestra Preferenze.
Consultate anche
“TIFF” a pagina 616
Consultate anche
“TIFF” a pagina 616
ADOBE PHOTOSHOP CS2 607
Guida utente
1 Scegliete File > Esporta > Livelli come file. Per esportare solo determinati livelli, selezionateli nella palette Livelli prima
di scegliere questo comando.
Nota: nella palette Livelli fate clic su un livello per selezionarlo. Tenete premuto Maiusc e fate clic per selezionare una serie di
livelli. Tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic per selezionare livelli non contigui.
2 Nella finestra Esporta livelli come file, in Opzioni file fate clic su Scegli per selezionare la destinazione dei file esportati.
3 Immettete un nome nella casella Nome base per specificare un nome per il file.
Fate clic su Imposta per specificare le opzioni per la denominazione dei file. Scegliete gli elementi dai menu a comparsa o
immettete del testo nei campi da combinare con i nomi predefiniti di tutti i file. Gli elementi includono nome del livello e
del documento, numero del livello, data di creazione del file, punteggiatura ed estensione del file.
• Per Applica, scegliete Formato unico per tutti i livelli o Formato a parte per ogni livello.
5 In Opzioni formato, scegliete un’impostazione dal menu a comparsa Predefinito o specificate manualmente il formato e
la compressione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 608
Guida utente
Se usate un formato diverso per ogni livello, scegliete un altro livello e impostatene le opzioni di formato. Effettuate questa
operazione per tutti i livelli da esportare.
Potete salvare un’impostazione personalizzata per usarla in futuro. Regolate le impostazioni. L’opzione Senza nome viene
scelta automaticamente nel menu Predefinito. Fate clic sull’icona Salva le attuali impostazioni del livello , assegnate un
nome all’impostazione e salvatela nella cartella Impostazioni ottimizzate. Per eliminare un’impostazione, sceglietela dal
menu Predefinito e fate clic sull’icona cestino .
Consultate anche
“La compressione dei file” a pagina 610
In ImageReady, potete inoltre assegnare impostazioni di formato diverse a ogni fotogramma o un unico formato a tutti i
fotogrammi esportati. I nomi vengono assegnati automaticamente ai fotogrammi salvati. Potete tuttavia impostare opzioni
per controllare la creazione dei nomi. Tutte le impostazioni del formato vengono salvate con il documento di ImageReady
e saranno disponibili ogni volta che usate questa funzione.
2 Nella finestra Esporta fotogrammi di animazione come file, in Opzioni file fate clic su Scegli per selezionare la
destinazione dei file esportati.
3 Immettete un nome nella casella Nome base per specificare un nome per il file.
Fate clic su Imposta per specificare le opzioni per la denominazione dei file. Gli elementi includono nome del documento,
numero del fotogramma, data di creazione del file, punteggiatura ed estensione del file.
4 Se avete selezionato i fotogrammi nella palette Animazione prima di scegliere il comando Fotogrammi di animazione
come file, potete attivare l’opzione Solo fotogrammi selezionati per esportare solo questi ultimi. Se questa opzione non è
attivata, verranno esportati indistintamente tutti i fotogrammi dell’animazione.
Per visualizzare l’anteprima dell’immagine esportata per un fotogramma specifico, selezionate Anteprima, quindi scegliete
il fotogramma usando il menu a comparsa Anteprima o i pulsanti di spostamento.
5 In Opzioni formato, scegliete un’impostazione dal menu a comparsa Predefinito o specificate manualmente il formato e
la compressione.
Per salvare un’impostazione personalizzata da riusare in futuro, fate clic sull’icona Salva l’attuale formato predefinito ,
assegnate un nome all’impostazione e salvatela nella cartella Impostazioni ottimizzate. Per eliminare un’impostazione,
sceglietela dal menu Predefinito e fate clic sull’icona Elimina l’attuale predefinito di formati .
Opzioni browser Specifica la larghezza e l’altezza dell’immagine in Viewpoint Media Player. Selezionate Apri in browser
Web per avviare il browser predefinito e caricare il file HTML generato dopo aver fatto clic su OK.
Formati di file
I formati di file
I formati dei file di grafica si differenziano per come rappresentano i dati dell’immagine (pixel o vettori), per la tecnica di
compressione e per le funzioni di Photoshop e ImageReady supportate. Escluse alcune eccezioni, ad esempio Formato
documento grande (PSB), Dati raw di Photoshop e TIFF, la maggior parte dei formati non supportano documenti di
dimensioni superiori a 2 GB.
Nota: se un formato di file non compare nella finestra di dialogo o nel sottomenu adeguato, potreste dover installare uno
specifico plug-in.
Consultate anche
“Salvare i file delle immagini” a pagina 588
LZW (Lemple-Zif-Welch) Compressione senza perdita supportata dai formati TIFF, PDF, GIF e dal linguaggio PostScript;
particolarmente efficace per immagini con ampie aree di un solo colore.
JPEG (Joint Photographic Experts Group) Compressione con perdita supportata dai formati JPEG, TIFF, PDF e dal
linguaggio PostScript; consigliata per le immagini a tono continuo come le fotografie. JPEG usa la compressione con
perdita. Per specificare la qualità dell’immagine, scegliete un’opzione dal menu Qualità, trascinate il cursore Qualità o
immettete un valore da 0 a 12 (Photoshop) o da 0 a 100 (ImageReady) nella casella Qualità. Per risultati di stampa ottimali,
selezionate la compressione con qualità massima. I file JPEG possono essere stampati solo su stampanti PostScript Level 2
(o superiore) e potrebbero non venire stampati correttamente in selezione colore.
CCITT Famiglia di tecniche di compressione senza perdita per immagini in bianco e nero, supportata dai formati PDF e
PostScript. CCITT deriva dal francese e sta per “comitato consultivo internazionale per la telefonia e la telegrafia”.
ZIP Compressione senza perdita supportata dai formati PDF e TIFF. Come per LZW, anche la compressione ZIP è
particolarmente efficace per immagini contenenti ampie aree di un unico colore.
PackBits (ImageReady) Compressione senza perdita che usa uno schema run-length; supportata dal formato TIFF solo in
ImageReady.
Se salvate un file PSD, potete impostare una preferenza per ottimizzarne la compatibilità. Otterrete così una versione
composita di un’immagine a più livelli, salvata all’interno di un file e che può essere letta da altre applicazioni, incluse le
versioni precedenti di Photoshop. Manterrete inoltre l’aspetto dei livelli fusi.
In Photoshop, potete salvare come file PSD le immagini a 16 bit per canale e quelle a 32 bit per canale con un’ampia gamma
dinamica.
Se modificate o salvate un’immagine con una versione precedente di Photoshop, le caratteristiche non supportate verranno
ignorate.
Consultate anche
“Per salvare le immagini da fotocamera in formato Raw in Camera Raw” a pagina 200
Formato BMP
BMP è il formato di immagine standard di Windows su computer compatibili DOS e Windows. Supporta i metodi di colore
RGB, Scala colore, Scala di grigio e Bitmap. Per l’immagine potete specificare un formato Windows o OS/2® e una
profondità fino a 32 bit per canale. Per le immagini a 4 e 8 bit in formato Windows, potete anche specificare la compressione
RLE.
In genere, le immagini BMP vengono composte dal basso verso l’alto; per invertire il senso, selezionate Inverti ordine righe.
Potete anche selezionare un metodo di codifica alternativo facendo clic su Metodi avanzati. Inverti ordine righe e Metodi
avanzati sono i metodi più utili ai programmatori di giochi e ad altri utenti che usano DirectX.
Il formato EPS supporta i metodi di colore Lab, CMYK, RGB, Scala di colore, Due tonalità, Scala di grigio e Bitmap; non
supporta i canali alfa, mentre supporta i tracciati di ritaglio. Il formato DCS (Desktop Color Separations), una versione di
EPS standard, consente di salvare le selezioni colore di immagini CMYK. Usate il formato DCS 2.0 per esportare immagini
contenenti canali di tinte piatte. Per stampare i file EPS, occorre una stampante PostScript.
Photoshop usa i formati EPS TIFF ed EPS PICT per aprire le immagini salvate in formati che creano un’anteprima ma che
non sono supportati da Photoshop (ad esempio QuarkXPress®). Potete modificare e usare un file di anteprima aperto come
un qualsiasi altro file a bassa risoluzione. L’anteprima EPS PICT è disponibile sono in Mac OS.
Nota: i formati EPS TIFF e EPS PICT servivano maggiormente nelle versioni precedenti di Photoshop. La versione attuale di
Photoshop prevede funzioni di rasterizzazione per l’apertura di file con dati vettoriali.
Formato Cineon
Sviluppato da Kodak, Cineon è un formato digitale a 10 bit per canale adatto per la composizione, la manipolazione e il
ritocco elettronico. Con questo formato potete eseguire l’output su pellicola senza compromettere la qualità dell’immagine.
È usato con il sistema per pellicola digitale Cineon, che trasferisce le immagini di pellicole nel formato Cineon per
trasferirle di nuovo su pellicola.
Formato Filmstrip
Il formato Filmstrip viene usato per le animazioni RGB o per filmati creati con Adobe Premiere®. Se ridimensionate,
ricampionate, eliminate i canali alfa o modificate il metodo di colore o il formato di un file Filmstrip in Photoshop, non
potrete salvarlo di nuovo in questo formato. Per ulteriori informazioni, consultate l’Aiuto di Adobe Premiere.
GIF
Il formato GIF (Graphics Interchange Format) è comunemente usato per visualizzare, sul Web e su altri servizi online,
grafica e immagini in scala di colore in documenti HTML (HyperText Markup Language). GIF è un formato compresso
con la tecnica LZW che riduce al minimo la dimensione del file e il tempo di trasferimento. Inoltre, mantiene la trasparenza
delle immagini in scala di colore, ma non supporta i canali alfa.
IFF
Il formato IFF (Interchange File Format) è disponibile tramite un plug-in facoltativo. È un formato di archiviazione dati a
uso generico, che può associare e memorizzare più tipi di dati. IFF è flessibile e ha estensioni che supportano immagini fisse,
audio, musica, video e testo. Il formato include Maya IFF e IFF (in passato noto come Amiga IFF).
Formato JPEG
Il formato JPEG (Joint Photographic Experts Group) è comunemente usato per visualizzare sul Web e su altri servizi online
fotografie e immagini a tono continuo salvate in file HTML. Supporta i metodi di colore CMYK, RGB e Scala di grigio, ma
non i canali alfa. A differenza del formato GIF, JPEG conserva tutte le informazioni sui colori di un’immagine RGB ma
comprime la dimensione del file eliminando dei dati in modo selettivo.
Un’immagine JPEG si decomprime automaticamente all’apertura. Maggiore è il livello di compressione, minore è la qualità
dell’immagine e viceversa. Nella maggior parte dei casi, l’opzione di qualità Massima produce un risultato identico
all’originale.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 613
Guida utente
Nota: per visualizzare i file delle immagini JPEG 2000 sul Web, il browser deve includere un plug-in che consenta la
visualizzazione di questo tipo di file.
A differenza dei file JPEG standard, che hanno compressione con perdita, il formato JPEG 2000 supporta la compressione
senza perdita facoltativa. JPEG 2000 supporta anche i file a colori a 16 bit, i file in scala di grigio e le trasparenze a 8 bit; può
inoltre mantenere i canali alfa e di tinte piatte. Scala di grigio, RGB, CMYK e Lab sono gli unici metodi supportati dal
formato JPEG 2000.
Per ridurre la dimensione del file e mantenere la qualità nelle aree critiche di un’immagine, questo formato supporta inoltre
l’uso di un’area di interesse. Mediante un canale alfa potete specificare l’area di interesse in cui mantenere i dettagli,
consentendo una compressione più elevata e minori dettagli nelle altre aree.
Consultate anche
“Le maschere e i canali alfa” a pagina 303
Nota: la maggior parte delle applicazioni e le versioni precedenti di Photoshop non supportano documenti di dimensioni
superiori a 2 GB.
Prima di salvare un documento in formato PSB, dovete selezionare l’opzione Attiva formato per documenti grandi (.psb)
nella finestra Preferenze. Potete tuttavia aprire un file PSB esistente e salvarlo in formato PSB anche se l’opzione Attiva
formato per documenti grandi (.psb) non è selezionata nella finestra Preferenze.
Consultate anche
“Salvare documenti grandi” a pagina 590
Formato OpenEXR
OpenEXR (EXR) è un formato di file usato nel campo degli effetti visivi per immagini con un’ampia gamma dinamica.
Questo formato per pellicole assicura un’elevata fedeltà e un’ampia gamma dinamica ed è ideale per la produzione di film.
Sviluppato da Industrial Light and Magic, OpenEXR supporta numerosi metodi di compressione senza perdita e con
perdita. Una pellicola OpenEXR può contenere un numero arbitrario di canali e il formato supporta sia le immagini a 16
che quelle a 32 bit.
PCX
PCX è il formato comunemente usato da computer IBM compatibili. Quasi tutti i software per PC supportano la versione
5 del formato PCX. Per i file in formato versione 3, che non supportano le palette colori personali, viene usata una palette
colori VGA standard.
Il formato PCX supporta i metodi di colore Bitmap, Scala di grigio, Scala colore ed RGB, ma non i canali alfa. PCX supporta
il metodo di compressione RLE. Le immagini possono avere una profondità di 1, 4, 8 o 24 bit.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 614
Guida utente
PDF
PDF (Portable Document Format) è un formato di file flessibile, multipiattaforma e multiapplicazione. Basati sul modello
di imaging PostScript, i file PDF consentono una visualizzazione accurata rispettando i font, l’impaginazione e gli elementi
di grafica vettoriale e bitmap. Inoltre i file PDF possono contenere funzioni di ricerca e di navigazione elettronica all’interno
dei documenti, come i collegamenti. PDF supporta le immagini a 16 bit per canale. Adobe Acrobat offre inoltre la funzione
Ritocco oggetto per apportare modifiche minime alle immagini di un file PDF. Per ulteriori informazioni sull’uso di
immagini nei file PDF, consultate l’Aiuto di Acrobat.
Nota: la funzione Ritocco oggetto è adatta per le revisioni dell’ultimo minuto di immagini e oggetti. È consigliabile modificare
le immagini in Photoshop prima di salvarle in formato PDF.
Photoshop e ImageReady riconoscono due tipi di formati PDF: Photoshop PDF e PDF generico. Potete aprire entrambi
questi tipi di file, ma potete salvare le immagini solo in formato Photoshop PDF.
File Photoshop PDF Vengono creati con il comando Salva con nome di Photoshop. I file Photoshop PDF possono contenere
una sola immagine.
Il formato Photoshop PDF supporta tutti i metodi di colore (ad eccezione del metodo Multicanale) e le caratteristiche del
formato Photoshop standard. Il formato Photoshop PDF supporta inoltre la compressione JPEG e ZIP, tranne per le
immagini bitmap che usano la compressione CCITT Group 4.
File PDF generici Vengono creati con applicazioni diverse da Photoshop, quali Adobe Acrobat e Adobe Illustrator e
possono contenere più pagine e immagini. Quando aprite i file in formato PDF generico in Photoshop, l’immagine viene
rasterizzata.
File PICT
Il formato PICT è usato dai programmi di grafica e impaginazione per Mac OS come formato di file intermedio per
trasferire immagini tra diverse applicazioni. Supporta immagini RGB con un solo canale alfa e immagini in scala di colore,
in scala di grigio e bitmap senza canali alfa. È inoltre particolarmente efficace per comprimere immagini contenenti ampie
aree in tinta unita. Questo tipo di compressione può risultare efficace per i canali alfa contenenti ampie aree di bianco e
nero.
Quando salvate un’immagine RGB in formato PICT, potete scegliere una risoluzione in pixel a 16 o 32 bit. Per le immagini
bitmap e in scala di grigio, potete scegliere tra 2, 4 o 8 bit per pixel. Nei sistemi Mac OS con QuickTime, sono disponibili
quattro opzioni di compressione JPEG.
Risorsa PICT
(Mac OS) Una risorsa PICT è un file PICT con nome e ID di risorsa. Il formato Risorsa PICT supporta immagini RGB con
un solo canale alfa e immagini in scala di colore, in scala di grigio e bitmap senza canali alfa.
Potete usare il comando Importa o Apri per aprire una risorsa PICT. Quando salvate un file come risorsa PICT, potete
specificare l’ID e il nome della risorsa. Come con altri file PICT, potete specificare inoltre la profondità di bit e le opzioni
di compressione.
Formato Pixar
Il formato Pixar è specifico per applicazioni grafiche di fascia alta, come quelle usate per il rendering di immagini e
animazioni tridimensionali. Supporta le immagini RGB e in scala di grigio con un solo canale alfa.
Formato PNG
Ideato come alternativa non soggetta a licenza al GIF, il formato PNG (Portable Network Graphics) viene usato per
comprimere le immagini senza perdita e per visualizzarle sul Web. A differenza del formato GIF, PNG supporta immagini
a 24 bit e produce una trasparenza dello sfondo senza bordi scalettati; tuttavia, non è supportato da alcuni browser Web.
Questo formato supporta le immagini RGB, in scala colore, in scala di grigio e bitmap senza canali alfa. Il formato PNG
mantiene la trasparenza nelle immagini in scala di grigio e RGB.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 615
Guida utente
Il formato Portable Bit Map funge da linguaggio comune per una grande famiglia di filtri di conversione bitmap, fra i quali
Portable FloatMap (PFM), Portable Graymap (PGM), Portable Pixmap (PPM) e Portable Anymap (PNM). I file in formato
PBM memorizzano le immagini monocromatiche, mentre quelli PGM anche le bitmap in scala di grigio e, infine, quelli
PPM le bitmap a colori. Il formato PNM non è formato a sé stante, ma può comprendere file PBM, PGM e PPN. PFM è un
formato con immagini a virgola mobile, che può essere usato per file HDR a 32 bit.
Nota: (Windows) affinché il formato QuickTime Movie appaia nel menu Tipo file dovete installare QuickTime. Quando
lavorate in Photoshop, prima di salvare un documento (ad esempio un’animazione) in formato QuickTime, dovete passare a
ImageReady.
Il formato consiste in flussi di byte che descrivono le informazioni sui colori nell’immagine. Ogni pixel è descritto in
formato binario, in cui 0 corrisponde al nero e 255 al bianco (per immagini con canali a 16 bit, il valore del bianco è 65.535).
Photoshop indica il numero di canali necessario per descrivere l’immagine ed eventuali canali supplementari nel file. Potete
specificare l’estensione del file (Windows), il tipo di file (Mac OS), il creatore del file (Mac OS) e l’intestazione.
In Mac OS, il tipo di file è generalmente identificato da un ID di quattro caratteri, ad esempio TEXT indica un file di testo
ASCII. Anche il creatore del file è spesso un ID a quattro caratteri. La maggior parte delle applicazioni Mac OS hanno un
ID univoco per il creatore del file, registrato presso il gruppo Apple Computer Developer Services.
Il parametro di intestazione specifica il numero di byte di informazioni che appaiono nel file prima dei dati effettivi
dell’immagine. Tale valore determina la quantità di zeri inseriti all’inizio del file come segnaposto. Per impostazione
predefinita, non esiste intestazione (dimensione intestazione = 0). Potete immettere un’intestazione se aprite il file in
formato Raw. Oppure, potete salvare il file senza intestazione e usare un programma per la modifica dei file, quale HEdit
(Windows) o Norton Utilities® (Mac OS), per sostituire gli zeri con le informazioni d’intestazione.
L’immagine può essere salvata in formato interlacciato o non interlacciato. Con il primo, i valori dei colori (rosso, verde e
blu ad esempio) vengono salvati in sequenza. La scelta dipende dai requisiti dell’applicazione in cui il file verrà aperto.
Nota: il formato Dati raw di Photoshop non corrisponde ai file immagine raw di una fotocamera digitale. Un file da fotocamera
in formato Raw utilizza un formato proprietario specifico della fotocamera, sostanzialmente un negativo digitale senza filtri,
regolazione del bilanciamento del bianco e altre opzioni di elaborazione della fotocamera.
Consultate anche
“Salvare documenti grandi” a pagina 590
ADOBE PHOTOSHOP CS2 616
Guida utente
Formato Radiance
Radiance (HDR) è un formato di file a 32 bit per canale, usato per immagini con un’ampia gamma dinamica. È stato
originariamente concepito per il sistema Radiance, uno strumento professionale per visualizzare l’illuminazione in
ambienti virtuali. Memorizza infatti la quantità di luce di ogni pixel da visualizzare sullo schermo e non solo i colori. I livelli
di luminosità gestiti dal formato Radiance sono nettamente superiori ai 256 livelli dei formati per immagini a 8 bit per
canale. I file Radiance (HDR) sono solitamente utilizzati per la modellazione 3D.
Scitex CT
Il formato CT (Scitex Continuous Tone) viene usato per l’elaborazione professionale delle immagini con sistemi Scitex.
Richiedete a Creo le utility necessarie per trasferire a un sistema Scitex i file salvati in formato Scitex CT. Questo formato
supporta le immagini CMYK, RGB e in scala di grigio e non supporta i canali alfa.
Le immagini CMYK salvate in formato Scitex CT producono generalmente file di dimensioni elevate. Questi file vengono
generati in input da uno scanner Scitex. I file Scitex CT possono essere stampati su pellicola con un’unità di rasterizzazione
Scitex, che produce le selezioni mediante un sistema di retinatura brevettato Scitex. Si tratta di un sistema che raramente
produce effetti moiré ed è spesso richiesto per lavori a colori professionali (ad esempio, pubblicità su riviste).
SWF (ImageReady)
Il formato di file Macromedia Flash (SWF) è usato per la riproduzione di composizioni animate. Le composizioni animate
possono essere utili per la navigazione e l’interattività di un sito Web. I browser con il plug-in Macromedia Flash Player
possono leggere i file in formato SWF. Poiché consente di salvare le animazioni come immagini vettoriali per contenere la
dimensione del file, questo formato è ideale per animazioni con aree di colore in tinta unita e oggetti con il massimo
dettaglio. I file SWF possono anche contenere immagini raster (bitmap) e filmati QuickTime. Tuttavia, le immagini raster
e i filmati QuickTime possono aumentare notevolmente la dimensione di un file SWF.
• Potete scegliere un formato di compressione per le immagini bitmap incorporate, ad esempio JPEG, Scala colore e
Truecolor. JPEG è il formato predefinito per le immagini bitmap incorporate nei file SWF. Ricordate tuttavia che gli
oggetti bitmap aumentano in genere la dimensione del file della composizione.
• Il formato SWF supporta solo sfondi in tinta unita. Le sfumature o le texture applicate allo sfondo di una composizione
vengono esportate come oggetto di sfondo, ovvero un oggetto bitmap che appare dietro a tutti gli altri oggetti della
composizione.
• SWF è un formato di flusso e la composizione viene attivata non appena è stata scaricata una determinata quantità di dati.
Nota: quando lavorate in Photoshop, prima di salvare un documento (ad esempio un’animazione) in formato SWF, dovete
passare a ImageReady.
Targa
Il formato Targa® (TGA) è stato ideato per sistemi con scheda video Truevision® ed è generalmente supportato da
applicazioni a colori MS-DOS. Questo formato supporta le immagini RGB a 16 bit (5 bit x 3 canali di colore, più un bit non
usato), 24 bit (8 bit x 3 canali di colore) e 32 bit (8 bit x 3 canali di colore più un canale alfa a 8 bit). Supporta inoltre i file
in scala di colore e in scala di grigio senza canali alfa. Quando salvate un’immagine RGB in questo formato, potete scegliere
una profondità di pixel e selezionare una codifica RLE per la compressione.
TIFF
Il formato TIFF o TIF (Tagged-Image File Format) viene usato per scambiare file fra diverse applicazioni e piattaforme.
TIFF è un formato di immagine bitmap flessibile supportato da quasi tutte le applicazioni di grafica bitmap, elaborazione
immagini e impaginazione. Inoltre, quasi tutti gli scanner desktop sono in grado di produrre immagini TIFF. I file TIFF
possono avere una dimensione massima di 4 GB. Photoshop CS supporta documenti grandi salvati in formato TIFF. La
maggior parte delle applicazioni e le versioni precedenti di Photoshop non supportano tuttavia documenti con dimensione
superiore a 2 GB.
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Il formato TIFF supporta i file CMYK, RGB, Lab, in scala di colore e in scala di grigio con canali alfa e Bitmap senza canali
alfa. Photoshop può salvare i livelli in un file TIFF; tuttavia, se aprite il file in un’altra applicazione, l’immagine appare in un
unico livello. Photoshop è inoltre in grado di salvare in formato TIFF annotazioni, trasparenze e dati relativi alle piramidi
a risoluzione multipla.
In Photoshop, le immagini TIFF possono avere una profondità di 8, 16 o 32 bit per canale. Potete salvare immagini con
un’ampia gamma dinamica come file TIFF a 32 bit per canale.
Consultate anche
“Salvare documenti grandi” a pagina 590
Formato WBMP
Il formato WBMP è il formato standard di ottimizzazione delle immagini per i dispositivi mobili, quali i telefoni cellulari.
Supporta il colore a 1 bit: le immagini WBMP contengono solo pixel in bianco e nero.
Consultate anche
“Confrontare i formati di grafica per il Web” a pagina 570
Finestra di dialogo Info file Visualizza i dati delle fotocamere (EXIF), le proprietà dei file, la descrizione e le parole chiave,
la storia delle modifiche e le informazioni sul copyright e gli autori aggiunte al file. Potete inoltre aggiungere o modificare
le parole chiave, la descrizione e le informazioni sul copyright. La finestra di dialogo Info file è accessibile sia in Bridge che
in Photoshop.
Barra di stato Visualizza informazioni come la percentuale di ingrandimento e le dimensioni del file corrente per
l’immagine attiva, e brevi istruzioni sullo strumento selezionato.
Palette Info Oltre alle informazioni cromatiche relative alla posizione del puntatore, la palette Info include altre utili
misure, secondo lo strumento in uso. In Photoshop, la palette Info visualizza inoltre un suggerimento per usare lo
strumento selezionato, informazioni sullo stato del documento e, se richiesto, valori a 8, 16 o 32 bit.
Inoltre, Photoshop esamina automaticamente le immagini aperte per individuare eventuali filigrane Digimarc. Quando
viene rilevata una filigrana, Photoshop visualizza un simbolo di copyright nella barra del titolo della finestra dell’immagine
e le relative informazioni nelle sezioni Stato Copyright, Avviso Copyright e URL informazioni copyright della finestra Info
file.
In Windows e Mac OS, potete aggiungere informazioni ai file salvati nei formati Photoshop, Formato documento grande
(PSB), TIFF, JPEG, EPS e PDF. In Mac OS, potete aggiungere informazioni anche a file salvati in altri formati supportati
da Photoshop, ad eccezione di GIF. Le informazioni aggiunte vengono incorporate nel file mediante lo standard XMP
(eXtensible Metadata Platform), XMP offre alle applicazioni Adobe e ai suoi partner una struttura comune XML con cui
ADOBE PHOTOSHOP CS2 618
Guida utente
standardizzare i processi di creazione, elaborazione e interscambio dei metadati nelle varie fasi dei flussi di lavoro di
publishing. Quando salvate un file con parole chiave in Photoshop, tali parole non vengono visualizzate nella finestra
Proprietà documento di Adobe Acrobat quando aprite il file in questa applicazione.
Nota: è possibile aggiungere metadati in ImageReady usando le opzioni della palette Ottimizza.
Consultate anche
“Informazioni sul pannello Metadati in Bridge” a pagina 86
Per fare in modo che un documento di Photoshop sia leggibile in Acrobat, dovete salvare il documento nel formato PDF
(Portable Document Format) e chiedere ai revisori di usare Acrobat per aggiungere note o annotazioni audio.
Quindi importate le annotazioni in Photoshop.
Le note e le annotazioni audio sono visualizzate nell’immagine come piccole icone non stampabili e sono associate a una
posizione nell’immagine piuttosto che a un livello. Potete mostrare o nascondere le annotazioni, aprirle per visualizzarne o
modificarne il contenuto e riprodurre quelle audio. Potete anche aggiungere annotazioni audio alle azioni e impostarle in
modo che vengano riprodotte durante una determinata azione o una pausa.
Potete inoltre importare entrambi i tipi di annotazione dai documenti Photoshop salvati in formato PDF o dai documenti
Acrobat salvati in formato PDF o FDF (Form Data Format).
Se volete eliminare le annotazioni dal documento, selezionate lo strumento nota o annotazioni audio e fate clic su Cancella
tutto, nella barra delle opzioni. Tutte le note e le annotazioni audio vengono eliminate dal documento.
Consultate anche
“Per eliminare note e annotazioni audio” a pagina 620
ADOBE PHOTOSHOP CS2 619
Guida utente
Colore Seleziona il colore per l’icona della nota e la barra del titolo della relativa finestra. Facendo clic sulla casella del
colore, si apre il Selettore colore di Adobe, dove potete selezionare un colore.
3 Fate clic nella posizione in cui volete inserire la nota, o trascinate per creare una finestra di dimensioni personalizzate.
4 Fate clic all’interno della finestra e immettete il testo desiderato. Se digitate un testo che eccede le dimensioni della
finestra della nota, viene attivata la barra di scorrimento. Inserite il testo desiderato.
Se avete installato sul computer il software necessario per scrivere in alfabeti diversi (quali romano, giapponese o cirillico)
potete passare liberamente da un sistema all’altro. Fate clic con il pulsante destro del mouse (Windows) o tenendo premuto
Ctrl (Mac OS) per visualizzare il menu di scelta rapida e scegliere il sistema di testo desiderato.
5 Per chiudere la nota e creare l’icona, fate clic sulla casella di chiusura.
Nota: quando ridimensionate un’immagine, le dimensioni delle icone delle annotazioni e della finestra delle note restano
inalterate. Le icone e la finestra delle note rimangono nella loro posizione rispetto all’immagine. Quando ritagliate
un’immagine, tutte le annotazioni nell’area ritagliata vengono eliminate; per recuperare le annotazioni, annullate il comando
Ritaglia.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 620
Guida utente
Una filigrana digitale incorporata in un’immagine permette di visualizzare informazioni circa il suo autore. Questo aspetto
è particolarmente significativo quando gli autori di immagini cedono in licenza le loro opere. Quando copiate un’immagine
con filigrana incorporata, copiate anche la filigrana e tutte le informazioni corrispondenti.
Per ulteriori informazioni su come incorporare filigrane digitali Digimarc, consultate il sito Web Digimarc, all’indirizzo
www.digimarc.com.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 621
Guida utente
• 100 x 100 pixel, se non prevedete di modificare o di comprimere l’immagine prima di usarla.
• 256 x 256 pixel, se prevedete di tagliare, ruotare, comprimere o modificare in altro modo l’immagine dopo averle
applicato la filigrana.
• 750 x 750 pixel, se prevedete che l’immagine venga stampata a 300 dpi o risoluzione maggiore.
Non esiste invece alcun limite massimo delle dimensioni.
Compressione dei file Sebbene, in genere, una filigrana Digimarc resiste ai metodi di compressione con perdita come il
JPEG, è consigliabile preferire la qualità dell’immagine alla dimensione del file scegliendo un’impostazione di compressione
JPEG 4 o superiore. Inoltre, maggiore è l’impostazione di Durata filigrana che scegliete quando la incorporate, maggiori
sono le probabilità di ritenere la filigrana digitale dopo la compressione.
Flusso di lavoro La creazione di una filigrana digitale deve essere una delle ultime operazioni da eseguire, prima
dell’eventuale compressione del file.
• Apportate all’immagine tutte le modifiche del caso (ridimensionamento, correzione del colore, ecc.) fino ad ottenere il
risultato desiderato.
• Incorporate la filigrana Digimarc.
• Se necessario, comprimete l’immagine salvandola in formato JPEG o GIF.
• Se l’immagine è destinata alla stampa, effettuate la selezione colore.
• Leggete la filigrana e usate il misuratore dell’intensità del segnale per assicurarvi che l’immagine contenga una filigrana
di intensità adeguata alle vostre esigenze.
• Pubblicate l’immagine con la filigrana digitale.
Consultate anche
“Usare l’impostazione Durata filigrana” a pagina 622
1 Aprite l’immagine a cui volete applicare la filigrana. Potete incorporare una sola filigrana digitale per immagine. Il filtro
Includi filigrana non funziona con un’immagine che ne contiene già una.
Se lavorate con un’immagine a più livelli, dovete unirli in un unico livello prima di inserire la filigrana, per evitare che questa
riguardi solo il livello attivo.
Nota: per aggiungere una filigrana digitale a un’immagine in scala di colore, convertitela prima in un’immagine RGB,
incorporate la filigrana, quindi riconvertire l’immagine in scala di colore (l’aspetto può risultare diverso da quello iniziale). Per
assicurarvi di avere incorporato la filigrana, attivate il filtro Leggi filigrana.
3 Se usate il filtro per la prima volta, fate clic su Personalizza. Per ottenere un ID Digimarc, fate clic su Informazioni per
avviare il browser Web e visitate il sito Web www.digimarc.com; oppure, contattate Digimarc al numero telefonico
visualizzato nella finestra di dialogo. Immettete il PIN e l’ID nella casella di testo ID Digimarc e fate clic su OK.
Una volta inserito l’ID, il pulsante Personalizza diventa Cambia, per consentirvi all’occasione di inserire un nuovo ID
Digimarc.
4 Digitate l’anno del copyright, l’ID di transazione o l’ID immagine per l’immagine.
5 Selezionate uno dei seguenti attributi:
Uso riservato Limita l’uso dell’immagine.
Contenuto per adulti Indica che il contenuto dell’immagine è riservato agli adulti (in Photoshop, questa opzione non limita
l’accesso alle immagini per adulti; tuttavia potrebbe esserne limitata la visualizzazione in versioni future di altre
applicazioni).
6 Per Output di destinazione specificate se l’immagine è realizzata per i monitor, il Web o la stampa.
7 Per Durata filigrana, trascinate il cursore o inserite un valore, come descritto nella sezione successiva.
8 Selezionate Verifica per valutare la durata della filigrana dopo l’incorporamento.
9 Fate clic su OK.
L’impostazione dipende dall’uso a cui è destinata l’immagine e dal ruolo delle filigrane. Ad esempio, una Durata filigrana
più elevata potrebbe essere indicata per immagini JPEG destinate a un sito Web. Una durata maggiore assicura la resistenza
della filigrana; la maggiore visibilità non incide molto sulle immagini JPEG a media risoluzione. Digimarc consiglia di
provare diverse impostazioni fino a determinare quella che meglio si adatta alla maggior parte delle vostre immagini.
Digimarc consiglia di controllare il misuratore prima di pubblicare le immagini (ad esempio, se comprimete le immagini
con filigrana da includere in un sito Web). Il misuratore dell’intensità del segnale è inoltre utile per confrontare l’efficacia
di diverse impostazioni di Durata filigrana.
Per attivare/disattivare Aggiungi estensione del file per un solo file, tenete premuto Opzione quando scegliete un formato
di file nella finestra Salva come.
Dimensione reale Salva una versione del file a 72 ppi per applicazioni che supportano solo immagini di Photoshop a bassa
risoluzione. Per i file non EPS, si tratta di un’anteprima PICT.
Miniatura Macintosh Visualizza l’anteprima nella finestra di dialogo Apri.
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Generali (Windows) o Photoshop > Preferenze > Generali (Mac OS).
2 Specificate la posizione di salvataggio dei dati del registro storie:
Metadati Salva il registro storie come metadati incorporati nel file.
File di testo Salva il registro storie in un file di testo. Selezionate File di testo. Nella finestra di dialogo Salva, scegliete la
destinazione, assegnate un nome al file di testo e fate clic su Salva.
Entrambi Salva il registro storie come metadati e in un file di testo. Selezionate Entrambi. Nella finestra di dialogo Salva,
scegliete la destinazione, assegnate un nome al file di testo e fate clic su Salva.
3 Usate il menu Voci del registro modifiche per specificare il livello di dettaglio del registro storie:
Solo sessioni Registra l’orario e la data di inizio di tutte le sessioni di modifica, senza includere informazioni sulle
modifiche apportate al file.
Concise Registra tutte le sessione di modifica del file (sia l’orario di inizio che di fine) e include anche le modifiche registrate
nella palette Storia.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 624
Guida utente
Dettagliate Registra le stesse informazioni dell’opzione Concise, oltre alle informazioni sul percorso del file e l’account con
cui sono state eseguite le modifiche (compresi i dettagli non registrati nella palette Storia, quali le modifiche delle
preferenze).
Consultate anche
“Le informazioni sui file” a pagina 617
Provino a contatto
2 Nella finestra Provino a contatto II, specificate le immagini da usare scegliendo una delle seguenti opzioni dal menu Usa
nell’area Immagini sorgente:
Documenti aperti correnti Usa le immagini aperte in Photoshop.
Cartella Consente di specificare la cartella contenente le immagini da usare facendo clic su Sfoglia (Windows) o Scegli
(Mac OS). Selezionate Includi tutte le sottocartelle per includere le immagini in esse contenute.
Immagini selezionate da Bridge Usa immagini visualizzate in Bridge. Se, prima di scegliere il comando Provino a contatto
II, non selezionate delle immagini specifiche, vengono usate tutte le immagini aperte in Bridge. Le immagini nelle
sottocartelle non vengono incluse.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 625
Guida utente
3 Nell’area Documento, specificate le dimensioni, la risoluzione e il metodo di colore per il provino a contatto. Selezionate
Unisci tutti i livelli per creare un provino con tutte le immagini e il testo su un singolo livello. Deselezionate questa opzione
affinché ogni immagine sia collocata su un livello distinto e ogni didascalia su un livello di testo distinto.
4 Nell’area Miniature, specificate le opzioni di layout per le anteprime delle miniature.
• Per Posiziona, scegliete se inserire le miniature in orizzontale (da sinistra a destra e dall’alto al basso) o in verticale
(dall’alto al basso e da sinistra a destra).
• Immettete il numero di colonne e righe desiderate. Le dimensioni massime per ciascuna miniatura e l’anteprima della
disposizione specificata sono visualizzate a destra.
• Selezionate Usa spaziatura automatica affinché le miniature vengano distanziate automaticamente nel provino a contatto.
Se deselezionate questa opzione, potete specificare la spaziatura orizzontale e verticale attorno alle miniature.
L’anteprima del provino a contatto nella finestra viene aggiornata automaticamente mentre specificate la spaziatura.
• Selezionate Ruota per rientrare meglio, per ruotare le immagini indipendentemente dal loro orientamento e inserirle in
modo efficiente nel provino.
Quando questa opzione è deselezionata, le miniature appaiano con l’orientamento corretto (a sinistra). Se invece è selezionata, le immagini
vengono ruotate (a destra) per facilitare l’inserimento.
5 Selezionate Usa nome file come didascalia per etichettare le miniature con i rispettivi nomi di file. Usate il menu per
specificare il tipo e la dimensione del font per la didascalia.
6 Fate clic su OK.
• (Bridge) Scegliete Strumenti > Photoshop > Pacchetto immagini. Se prima di scegliere Pacchetto immagini non avete
selezionato un’immagine specifica, verrà usata la prima immagine elencata in Bridge.
Se usate solo l’immagine superiore o un’immagine selezionata in Bridge, passate al punto 3.
2 Aggiungete una o più immagini al layout effettuando una delle seguenti operazioni:
• Nell’area Immagini sorgente della finestra Pacchetto immagini, scegliete File o Cartella dal menu Usa e fate clic su Sfoglia
(Windows) o Scegli (Mac OS). Se scegliete Cartella, potete selezionare l’opzione Includi tutte le sottocartelle per includere
le immagini contenute nelle sottocartelle.
• Fate clic su un segnaposto nel layout di anteprima e cercate l’immagine da selezionare.
Fate clic su un segnaposto nel layout di anteprima di Pacchetto immagini per cercare l’immagine da selezionare.
Potete modificare un’immagine del layout facendo clic su un segnaposto e cercando un’altra immagine da selezionare.
3 Nell’area Documento della finestra Pacchetto immagini, selezionate il formato pagina, il layout, la risoluzione e il metodo
di colore. Nella parte destra della finestra di dialogo appare una miniatura del layout selezionato. Potete anche creare layout
personalizzati.
4 Selezionate Unisci tutti i livelli per creare un pacchetto di immagini con tutte le immagini e il testo delle etichette su un
singolo livello. Deselezionate questa opzione per creare un pacchetto in cui ogni immagine sia collocata su un livello
distinto e ogni etichetta su un livello di testo distinto. Se collocate le immagini e le etichette su livelli distinti, potete
aggiornare il pacchetto di immagini anche dopo averlo salvato. Tuttavia, i livelli aumentano le dimensioni del file del
pacchetto di immagini.
5 Nell’area Etichetta, scegliete l’origine per il testo dell’etichetta dal menu Contenuto o scegliete Nessuno. Se scegliete Testo
personalizzato, digitate il testo per l’etichetta nel campo Testo personalizzato.
6 Specificate il font, la dimensione del font, il colore, l’opacità, la posizione e la rotazione per le etichette.
7 Fate clic su OK.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 627
Guida utente
Trascinamento di un segnaposto in una nuova posizione nel layout del pacchetto di immagini
6 Nell’area Griglia della finestra di modifica del layout per Pacchetto immagini, selezionate Allinea per visualizzare una
griglia che faciliti il posizionamento degli elementi nel layout personalizzato. Digitate un valore nella casella Dimensione
per modificare l’aspetto della griglia.
7 Per aggiungere o eliminare un segnaposto, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su Aggiungi zona per aggiungere un segnaposto al layout.
• Selezionate un segnaposto e fate clic su Elimina zona per eliminarlo dal layout.
8 Per modificare un segnaposto, selezionatelo ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Digitate dei valori nelle caselle Larghezza e Altezza per ridimensionare il segnaposto.
• Fate clic e trascinate una maniglia per ridimensionare il segnaposto. Se ridimensionate un segnaposto rettangolare
contenente un’immagine, l’immagine verrà calamitata all’interno del segnaposto verticale od orizzontale in base al modo
in cui viene ridimensionata la zona.
• Digitate dei valori nelle caselle X e Y per spostare il segnaposto.
• Digitate dei valori nelle caselle Posizione e Dimensione per posizionare e ridimensionare il segnaposto.
• Fate clic e trascinate il segnaposto nella posizione desiderata nel layout.
9 Fate clic su Salva.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 628
Guida utente
C
Presentazione PDF
A. Prima diapositiva B. Transizione a comparsa da destra C. Seconda diapositiva
2 Nella finestra di dialogo Presentazione PDF, fate clic su Sfoglia e selezionate i file da aggiungere alla presentazione.
Selezionate Aggiungi file aperti per aggiungere i file aperti in Photoshop.
Per eliminare i file non necessari, selezionateli nella finestra File sorgente e fate clic su Elimina.
I file nella finestra File sorgente sono usati per generare le pagine nella presentazione PDF, partendo dal file superiore per
la prima pagina e continuando con i file seguenti per le pagine successive. Per modificare la sequenza, selezionate il file e
trascinatelo in una nuova posizione della finestra File sorgente.
Nota: se volete che un file appaia più volte nella presentazione PDF, selezionate il file e fate clic sul pulsante Duplica. Potete
quindi trascinare il file duplicato nella posizione desiderata nella finestra File sorgente.
3 Nell’area Opzioni di output della finestra Presentazione PDF, selezionate una o più delle seguenti opzioni:
Documento a più pagine Crea un documento PDF con le immagini in pagine distinte.
4 Se avete selezionato Presentazione come opzione di output, nell’area Opzioni presentazione potete specificare le seguenti
opzioni:
Avanza ogni [5] secondi Indica la durata di visualizzazione di un’immagine prima che si passi all’immagine successiva. La
durata predefinita è 5 secondi.
Ripeti dopo ultima pagina Indica che la presentazione verrà ripetuta una volta raggiunta la fine. Per interrompere la
presentazione una volta visualizzata l’immagine finale, deselezionate questa opzione.
Transizione Indica la transizione per il passaggio da un’immagine all’altra. Scegliete una transizione dal menu Transizione.
Consultate anche
“La compressione dei file” a pagina 610
Consultate anche
“Le variabili” a pagina 673
• Adobe InDesign 2.0 e versioni successive supporta l’inserimento di file Photoshop PSD. Non dovete salvare o esportare
l’immagine Photoshop in un formato file diverso. Le aree trasparenti vengono visualizzate e stampate correttamente.
• Per la maggior parte degli altri programmi di impaginazione l’immagine dovrà essere salvata come file TIFF o EPS.
Tuttavia, se l’immagine contiene aree totalmente trasparenti, dovete definire queste aree con un tracciato di ritaglio. Per
informazioni sul migliore formato per l’importazione di immagini da Photoshop, consultate la documentazione del
programma di impaginazione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 630
Guida utente
Se il programma di impaginazione non supporta i file Photoshop PSD, attenetevi alle seguenti istruzioni:
1 Se un’immagine contiene uno sfondo trasparente o alcune aree che devono essere trasparenti, create un tracciato di
ritaglio attorno alle aree opache dell’immagine. Anche se avete cancellato lo sfondo attorno all’immagine, dovete definire
l’area con un tracciato di ritaglio prima di convertire il file in formato TIFF o EPS. Altrimenti, il programma di
impaginazione potrebbe considerare bianche le aree trasparenti.
2 Scegliete File > Salva con nome.
3 Nella finestra di dialogo Salva come, scegliete un formato dal menu Formato. Il formato scelto dipende dall’output finale
per il documento. Per stampare con una stampante non PostScript, scegliete TIFF. Per stampare con una stampante
PostScript, scegliete Photoshop EPS. Quindi, fate clic su Salva.
4 Nella finestra di dialogo Opzioni TIFF o Opzioni EPS, impostate le seguenti opzioni. Lasciate le altre opzioni sulle
impostazioni predefinite e fate clic su OK.
• Finestra di dialogo Opzioni TIFF: impostate Compressione immagine su Nessuna.
• Finestra di dialogo Opzioni EPS (Windows): impostate Anteprima su TIFF (8 bit/pixel) e Codifica su ASCII85.
• Finestra di dialogo Opzioni EPS (Mac OS): impostate Anteprima su Mac (8 bit/pixel) e Codifica su ASCII85.
Se il programma di impaginazione visualizza come bianco le aree trasparenti, provate a stampare il documento. Alcuni
programmi di impaginazione non visualizzano correttamente i tracciati di ritaglio, ma li stampano comunque
correttamente.
Per informazioni sui tracciati di ritaglio, scegliete Aiuto > Esporta immagine trasparente. Questo assistente interattivo vi
aiuta a preparare le immagini con trasparenze da esportare in un’applicazione di impaginazione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 631
Guida utente
Potete anche usare solo parte di un’immagine di Photoshop quando la stampate o la aprite in un’altra applicazione. Ad
esempio, vi potrebbe interessare solo un oggetto in primo piano ma non lo sfondo. Un tracciato di ritaglio consente di isolare
l’oggetto in primo piano e rendere trasparente tutto ciò che lo circonda, sia in stampa che quando inserite l’immagine
in un’altra applicazione.
Immagine importata in Illustrator o InDesign senza (a sinistra) e con tracciato di ritaglio (a destra)
Consultate anche
“Per salvare un tracciato come tracciato di ritaglio” a pagina 631
Consultate anche
“I tracciati di lavoro” a pagina 404
Consultate anche
“Per eliminare un punto di ancoraggio” a pagina 419
“Per convertire un tracciato in un bordo di selezione usando le impostazioni correnti” a pagina 420
• Il collegamento consente di inserire un collegamento nel file OLE contenitore associato al file di Photoshop sul disco
rigido.
• L’incorporamento consente di inserire il file di Photoshop nel file OLE contenitore.
Se inserite l’immagine in un’applicazione contenitore, potete farvi doppio clic sopra per modificarla in Photoshop. Una
volta chiusa in Photoshop, l’immagine viene aggiornata nell’applicazione contenitore.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 633
Guida utente
Per inserire una bitmap con risoluzione dello schermo non collegata in un’applicazione
OLE
❖ Con lo strumento sposta , trascinate una selezione nell’applicazione contenitore OLE. Quando rilasciate l’oggetto,
questo appare come una bitmap a 72 ppi, che non può essere aggiornata automaticamente in Photoshop.
Per facilitare la creazione di immagini per i video, Photoshop offre la modalità di visualizzazione Correzione proporzioni
pixel, che visualizza l’immagine con una proporzione specifica. Per anteprime più accurate, Photoshop offre inoltre il
comando Anteprima video, che consente di ottenere immediatamente un’anteprima del documento su una periferica di
visualizzazione, come ad esempio un monitor video. Per usare questa funzione, dovete collegare la periferica al computer
tramite FireWire (consultate anche “Per visualizzare un’anteprima del documento su un monitor video” a pagina 637).
Quando usate il computer per creare un documento per il video, tenete presente che l’immagine visualizzata sul monitor è
composta da pixel di forma sostanzialmente quadrata. I monitor video visualizzano immagini analogiche, che non
implicano alcuna forma di pixel. I pixel non quadrati sono generalmente usati dai dispositivi di codifica per video. Quando
importate un’immagine creata con un programma di grafica a pixel quadrati in un programma di editing video quale Adobe
Premiere, i pixel quadrati vengono ridimensionati in base ai pixel non quadrati della codifica video. Questo
ridimensionamento produce un’immagine distorta.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 634
Guida utente
C
Ridimensionamento delle proporzioni in pixel
A. Immagine con pixel quadrati visualizzata sul monitor di un computer B. Immagine con pixel quadrati visualizzata su un monitor video
C. La stessa immagine con le proporzioni in pixel corrette visualizzata su un monitor video
Quando create immagini da usare in un video, tenete presente anche quanto segue:
• Le applicazioni di editing video, quali Adobe Premiere, non supportano immagini a 16 bit per canale.
• Alcune di esse possono importare un singolo livello di un file Photoshop (PSD) con più livelli.
• Se il file immagine di Photoshop ha una trasparenza, alcune applicazioni video, quali Adobe Premiere, la mantengono.
• Se il file usa una maschera di livello o più livelli, non dovete unire i livelli in un unico livello; è tuttavia consigliabile
includere una copia con un solo livello del file PSD nel formato PSD per ottimizzare la compatibilità con versioni
precedenti. In questo modo potrete importare correttamente il file di Photoshop nell’applicazione di editing video (ad
esempio Adobe Premiere).
Photoshop offre azioni che facilitano la creazione di immagini per video, automatizzando operazioni come quelle di
limitazione della gamma di luminanza e dei livelli di saturazione di un immagine per la conformità con gli standard di
trasmissione, il ridimensionamento e la conversione di un immagine in pixel non quadrati per presentazioni su DVD (NTSC e
PAL, con proporzioni standard e widescreen), la creazione di un canale alfa da tutti i livelli visibili, la regolazione delle aree
dell’immagini che potrebbero causare sfarfallii di interlacciamento e la generazione di aree di sicurezza titolo.
A
B
Per definire ulteriori opzioni, fate clic su Avanzate e specificate un profilo colore e proporzioni in pixel specifiche.
Importante: per impostazione predefinita, i documenti con pixel non quadrati vengono aperti con l’opzione Correzione
proporzioni pixel attivata. L’immagine viene così ridimensionata e potrete verificare come apparirà sulla periferica di output
(in genere un monitor video).
3 (Facoltativo) Scegliete Visualizza > Correzione proporzioni pixel per disattivare l’opzione e visualizzare l’immagine così
come apparirà su un monitor di computer (con pixel quadrati).
Immagine di un cerchio in un documento NTSC DV 720x480 visualizzata su un monitor di computer (con pixel quadrati) con l’opzione
Correzione proporzioni pixel attivata (in alto) e disattivata (in basso)
Potete visualizzare la stessa immagine con l’opzione Correzione proporzioni pixel attivata e disattivata. Aprite l’immagine
con pixel non quadrati, attivando l’opzione Correzione proporzioni pixel, e scegliete Finestra > Ordina > Nuova finestra
per [nome del documento]. Con la nuova finestra attiva, scegliete Visualizza > Correzione proporzioni pixel per disattivare
l’opzione.
4 Se avete collegato al computer una periferica di visualizzazione, ad esempio un monitor video, tramite FireWire, per
visualizzare l’anteprima del documento sulla periferica, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per impostare le opzioni di output per la visualizzazione dell’immagine sulla periferica, scegliete File > Esporta >
Anteprima video.
• Per visualizzare immediatamente l’immagine sulla periferica senza impostare alcuna opzione di output, scegliete File >
Esporta > Invia anteprima video a dispositivo.
Consultate anche
“Per visualizzare un’anteprima del documento su un monitor video” a pagina 637
ADOBE PHOTOSHOP CS2 636
Guida utente
Consultate anche
“Per creare una nuova immagine” a pagina 173
OK Sostituisce le proporzioni in pixel correnti con i valori predefiniti. Le proporzioni personali vengono eliminate.
Per ridurre i problemi e i tempi di rendering in After Effects, effettuate le seguenti operazioni:
• Verificate che ogni livello abbia un nome univoco, perché After Effects gestisce i livelli in base al nome. I nomi duplicati
possono causare problemi quando aggiornate la sequenza.
• Per importare una versione composita di un file di Photoshop con più livelli insieme a una versione su più livelli, scegliete
Sempre dal menu Ottimizza compatibilità file PSD nella sezione Gestione file della finestra di dialogo Preferenze.
Se create un file in Photoshop per esportarlo in un progetto video di After Effects, usate una delle dimensioni di file
predefinite per video della finestra Nuovo.
Nota: il plug-in Video Preview non blocca la periferica di visualizzazione. Quando Photoshop va in background e un’altra
applicazione passa in primo piano, l’anteprima viene disattiva e la periferica viene sbloccata, affinché altre applicazioni la
possano usare per le anteprime.
1 Collegate una periferica di visualizzazione (ad esempio un monitor video) al computer tramite FireWire.
2 Aprite un documento in Photoshop ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Se non volete impostare le opzioni di output per la visualizzazione del documento su una periferica, scegliete File >
Esporta > Invia anteprima video a dispositivo. Potete saltare i punti successivi di questa procedura.
• Per impostare le opzioni di output per la visualizzazione del documento su una periferica, scegliete File > Esporta >
Anteprima video.
Si apre la finestra di dialogo Anteprima video. Se le proporzioni in pixel non corrispondono alle impostazioni della
periferica di visualizzazione, appare un messaggio di avviso.
Nota: il comando Invia anteprima video a dispositivo usa le impostazioni precedenti della finestra di dialogo Anteprima video.
3 In Impostazioni dispositivo, specificate le opzioni per la periferica usata per visualizzare l’immagine:
• (Solo Mac OS) Per specificare una modalità di output, selezionate NTSC o PAL. Se la modalità di output e la periferica
non corrispondono (ad esempio se selezionate NTSC come modalità di output e collegate una periferica in modalità
PAL), sull’anteprima appariranno delle macchie nere.
• Per specificare le proporzioni della periferica di visualizzazione, scegliete Standard (4:3) o Widescreen (16:9) dal menu
Proporzioni.
Nota: l’impostazione delle proporzioni determina le opzioni di posizionamento disponibili.
4 In Opzioni immagine, scegliete un’opzione di Posizionamento per stabilire come apparirà l’immagine sulla periferica di
visualizzazione:
Centro Posiziona il centro dell’immagine al centro dello schermo, ritagliando le parti esterne ai margini di visualizzazione
della periferica usata per l’anteprima.
Pillarbox Visualizza un’immagine in 4:3 su uno schermo a 16:9 con il centro dell’immagine al centro dello schermo e delle
bande grigie sui lati destro e sinistro. Questa opzione è disponibile soltanto se scegliete Widescreen (16:9) per le proporzioni
della periferica.
Ritaglia a 4:3 Visualizza un’immagine in 16:9 su uno schermo a 4:3 con il centro dell’immagine al centro dello schermo
senza distorsione, tagliando i bordi sinistro e destro del fotogramma che fuoriescono dai margini della periferica usata per
l’anteprima. Questa opzione è disponibile soltanto se scegliete Standard (4:3) per le proporzioni della periferica.
Letterbox Ridimensiona le immagini in 16:9 per adattarle a uno schermo a 4:3. A causa delle diverse proporzioni
dell’immagine in 16:9 e dello schermo a 4:3, sopra e sotto l’immagine appaiono delle bande grigie. Questa opzione conserva
le proporzioni dello schermo senza tagliare o distorcere l’immagine. Questa opzione è disponibile soltanto se scegliete
Standard (4:3) per le proporzioni della periferica.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 638
Guida utente
Ritaglia a 14:9/Letterbox Visualizza un’immagine widescreen tagliata in base alle proporzioni 14:9 con bande nere sopra e
sotto l’immagine. Questa opzione conserva le proporzioni dello schermo senza distorcere l’immagine. Questa opzione è
disponibile soltanto se scegliete Standard (4:3) per le proporzioni della periferica.
5 Scegliete un’opzione dal menu Dimensione per specificare se i pixel del documento devono essere ridimensionati in base
alla periferica di visualizzazione:
Non scalare Non applica alcun ridimensionamento verticale all’immagine. Se l’altezza dell’immagine è superiore a quella
del monitor, l’immagine viene tagliata.
Scala per adattare a fotogramma Aumenta o diminuisce proporzionalmente l’altezza e la larghezza dell’immagine per
adattarla al fotogramma. Con questa opzione, un’immagine in 16:9 appare su un monitor a 4:3 in formato letterbox e
un’immagine in 4:3 appare su un monitor a 16:9 in formato pillarbox.
6 Selezionate la casella di controllo Applica le proporzioni pixel all’anteprima, per visualizzare l’immagine usando le
proporzioni dei pixel (non quadrati) del documento. Deselezionate questa opzione per visualizzare l’immagine come
appare sul monitor del computer (pixel quadrati).
Per impostazione predefinita, la casella di controllo Applica le proporzioni pixel all’anteprima è selezionata, per mantenere
le proporzioni dei pixel dell’immagine. In generale è consigliabile deselezionare questa opzione se le proporzioni dei pixel
del documento sono presumibilmente quadrate e volete visualizzare l’immagine come appare sul monitor del computer
(pixel quadrati).
Stampare da Photoshop
La stampa
La stampa è il processo di invio di un’immagine a una periferica di output. Si può stampare su carta o su pellicola (positiva
o negativa), su lastra o direttamente su una macchina da stampa digitale. Sia che dobbiate fornire un’immagine a un service
di prestampa o stamparla con una stampante desktop, la conoscenza di alcune nozioni di base sulla stampa vi agevolerà il
lavoro e vi aiuterà a ottenere il risultato desiderato.
Tipi di stampa Per molti utenti di Photoshop, la stampa di un file consiste nell’inviare un’immagine a una stampante a getto
d’inchiostro. Photoshop è in grado di inviare le immagini a periferiche di diverso tipo, per stamparle direttamente su carta
o per convertirle in immagini positive o negative su pellicola. In quest’ultimo caso, la pellicola può essere usata per creare
una lastra per la stampa in tipografia.
Tipi di immagini Le immagini più semplici, quali la grafica al tratto, usano un solo colore in un livello di grigio. Le immagini
più complesse, quali le fotografie, sono caratterizzate da toni di colore che variano. Questo tipo di immagine viene detta
immagine a tono continuo.
Retinatura Per creare l’illusione di toni continui, le stampanti scompongono le immagini in una serie di punti. Nella stampa
di foto su macchine da stampa, questo processo è detto retinatura. La variazione delle dimensioni dei punti in un retino
mezzetinte crea l’illusione ottica di gradazioni di grigio o di colori continui nell’immagine.
Nota: sebbene le stampanti a getto d’inchiostro usino punti per creare l’illusione di toni continui, i punti sono di dimensione
uniforme e più piccoli di quelli della maggior parte delle macchine da stampa.
Selezione del colore La grafica che deve essere riprodotta in tipografia e che contiene più colori, deve essere stampata su
lastre separate, una per ogni colore. Questo processo, detto selezione del colore, solitamente richiede l’impiego di inchiostri
cyan, giallo, magenta e nero (CMYK). In Photoshop, potete regolare la generazione delle varie lastre.
Qualità dei particolari La qualità dei particolari in un’immagine stampata dipende dalla risoluzione e dalla frequenza del
retino. Maggiore è la risoluzione di una periferica di output, maggiore è la frequenza di retino (linee per pollice) che potete
usare. Molti driver delle stampanti a getto d’inchiostro offrono impostazioni semplificate per la stampa di alta qualità.
La stampa desktop
A meno che non lavoriate in una tipografia o in un service, userete quasi sicuramente una stampante desktop, ad esempio
a getto d’inchiostro, a sublimazione o laser, e non una fotounità. Photoshop consente un ampio controllo della stampa
dell’immagine.
Il monitor usa la luce per visualizzare un’immagine, mentre una stampante desktop usa inchiostri, coloranti e pigmenti. Per
questa ragione è impossibile per una stampante desktop riprodurre tutti i colori visualizzati dal monitor. Tuttavia, inserendo
nel flusso di lavoro alcune tecniche come la gestione del colore, potete ottenere una buona corrispondenza con le stampanti
desktop. Quando lavorate con un’immagine destinata alla stampa, tenete presenti le seguenti problematiche:
• Se l’immagine è in modalità RGB, non convertitela in CMYK se usate una stampante desktop. Eseguite tutte le operazioni
in modalità RGB. In genere, le stampanti desktop accettano i dati RGB e utilizzano un software interno per convertirli
in CMYK. Se inviate dati CMYK, la maggior parte delle stampanti desktop applicherà comunque una conversione con
risultati imprevedibili.
• Per produrre un’anteprima dell’immagine sui dispositivi configurati sul sistema, usate il comando Prova colori.
• Per una precisa riproduzione dei colori tra monitor e pagina stampata, è necessario includere la gestione del colore nel
flusso di lavoro. Lavorate con un monitor calibrato e associato a un profilo. Create inoltre un profilo personalizzato per
la combinazione specifica stampante-carta. Il profilo fornito con la vostra stampante garantisce solo risultati mediocri,
ma sarà sempre meglio che non usare affatto un profilo.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 640
Guida utente
Consultate anche
“Effettuare le prove colore a video” a pagina 233
Stampare le immagini
Photoshop offre i seguenti comandi di stampa:
Formato di stampa e Stampa Le opzioni disponibili dipendono dalla stampante, dai driver della stampante e dal sistema
operativo.
Stampa con anteprima Offre le opzioni di stampa, output e gestione del colore di Photoshop.
Stampa online Consente di inviare direttamente il file di stampa a un servizio online che eseguirà la stampa.
Stampa una copia Stampa la copia di un file senza passare per la finestra di dialogo.
Nota: non potete stampare immagini direttamente da ImageReady. Per stampare un’immagine aperta in ImageReady, usate il
comando Modifica in Photoshop per aprirla in Photoshop. La risoluzione dello schermo (72 ppi) delle immagini aperte in
ImageReady potrebbe non essere sufficiente per una stampa di alta qualità.
A B
2 Verificate che Altre opzioni sia selezionato (in questo caso appare il pulsante Meno opzioni). Effettuate una o più
operazioni tra quelle elencate:
• Regolate la posizione e le proporzioni dell’immagine in relazione alle dimensioni e all’orientamento della carta
selezionati.
• Impostate le opzioni di Output e Gestione colore del menu a scomparsa.
3 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su Stampa per stampare l’immagine.
• Fate clic su Annulla per chiudere la finestra di dialogo senza salvare le opzioni.
• Fate clic su OK per salvare le opzioni e chiudere la finestra di dialogo.
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic su Stampa uno per stampare una copia dell’immagine.
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic su Ripristina per ripristinare le opzioni di stampa.
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic su Ricorda per salvare le opzioni di stampa senza chiudere
la finestra di dialogo.
Nota: se appare una finestra di avvertenza che segnala che l’immagine è più grande dell’area stampabile della carta, fate clic su
Annulla, quindi scegliete File > Stampa con anteprima e selezionate Adatta al supporto. Per modificare le dimensioni e il layout
della carta, fate clic su Formato di stampa e riprovate a stampare il file.
Il formato di output di un’immagine dipende dalle impostazioni delle dimensioni del documento nella finestra Dimensione
immagine. Il ridimensionamento in scala applicato nella finestra di dialogo Stampa modifica solo le dimensioni e la
risoluzione dell’immagine stampata. Ad esempio, se ridimensionate un’immagine a 72 ppi del 50% nella finestra di dialogo
Stampa, l’immagine viene stampata a 144 ppi; tuttavia le dimensioni del documento nella finestra Dimensione immagine
restano inalterate.
Molti driver delle stampanti, quali AdobePS e LaserWriter, prevedono un’opzione di ridimensionamento nella finestra
Formato di stampa. Tale ridimensionamento incide sull’intera pagina, incluse le dimensioni di tutti gli indicatori di pagina
(quali gli indicatori di taglio e le didascalie); l’opzione di ridimensionamento nella finestra Stampa agisce solo sulle
dimensioni dell’immagine stampata (e non degli indicatori).
Nota: i valori di Scala, Altezza e Larghezza riportati nella finestra di dialogo Stampa potrebbero non essere esatti se impostate
una percentuale di ridimensionamento in Formato di stampa. Per evitare imprecisioni, specificate il ridimensionamento solo
nella finestra Stampa.
Consultate anche
“Regolare le dimensioni e la risoluzione di un’immagine” a pagina 165
3 Selezionate Includi dati vettoriali. Se necessario, potete scegliere un algoritmo di codifica (ASCII, ASCII85, Binaria o
JPEG) dal menu a comparsa Codifica. Questa selezione consente di scegliere il tipo di salvataggio dei dati e di verificare la
quantità di spazio su disco necessaria. Se Includi dati vettoriali appare in grigio, l’immagine non contiene dati vettoriali.
4 Fate clic su Stampa.
Nota: se appare una finestra di avvertenza che segnala che l’immagine è più grande dell’area stampabile della carta, fate clic su
Annulla, quindi scegliete File > Stampa con anteprima e selezionate Adatta al supporto. Per modificare le dimensioni e il layout
della carta, fate clic su Formato di stampa e riprovate a stampare il file.
Fate clic sul pulsante Altre opzioni per visualizzare le opzioni per la prestampa e la gestione del colore
3 Nell’area Stampa, selezionate Documento. Il profilo viene visualizzato fra parentesi sulla stessa riga.
4 Nell’area Opzioni, scegliete Consenti alla stampante di determinare i colori dall’elenco a discesa Trattamento del colore.
5 (Facoltativo) Scegliete un intento di rendering per la conversione dei colori nello spazio del profilo di destinazione. La
maggior parte dei driver delle stampanti non PostScript ignora questa opzione e utilizza l’interno di rendering percettivo.
Per ulteriori informazioni, consultate “Intenti di rendering” a pagina 245.
6 Accedete alle opzioni di gestione del colore del driver della stampante tramite la seconda finestra di stampa, che viene
visualizzata automaticamente quando fate clic su Stampa. In Windows, fate clic su Proprietà per accedere alle opzioni del
driver della stampante. In Mac OS, usate il menu a comparsa della seconda finestra di stampa per accedere alle opzioni del
driver della stampante.
Nei driver delle stampanti a getto d’inchiostro le opzioni di gestione del colore sono solitamente denominate ColorSync
(Mac OS) o ICM (Windows).
7 Specificate le impostazioni di gestione del colore affinché questa venga gestita dal driver durante la stampa.
Ciascun driver della stampante offre opzioni diverse per la gestione del colore. Se non sapete come attivare la gestione del
colore, consultate la documentazione della stampante.
Nota: se appare una finestra di avvertenza che segnala che l’immagine è più grande dell’area stampabile della carta, fate clic su
Annulla, quindi scegliete File > Stampa con anteprima e selezionate Adatta al supporto. Per modificare le dimensioni e il layout
della carta, fate clic su Formato di stampa e riprovate a stampare il file.
Consultate anche
“Stampare con la gestione del colore” a pagina 236
5 (Facoltativo) Impostate una delle seguenti opzioni. Nella maggior parte dei casi è consigliabile utilizzare le impostazioni
predefinite.
Intento di rendering Specifica il tipo di conversione utilizzato da Photoshop per convertire i colori nello spazio
colorimetrico di destinazione (consultate “Intenti di rendering” a pagina 245).
Compensazione punto nero Conserva i particolari presenti nelle ombre dell’immagine simulando tutta la gamma dinamica
della periferica di output.
6 Accedete alle opzioni di gestione del colore del driver della stampante tramite la seconda finestra di stampa, che viene
visualizzata automaticamente quando fate clic su Stampa. In Windows, fate clic su Proprietà per accedere alle opzioni del
driver della stampante. In Mac OS, usate il menu a comparsa della seconda finestra di stampa per accedere alle opzioni del
driver della stampante.
Nei driver delle stampanti a getto d’inchiostro le opzioni di gestione del colore sono solitamente denominate ColorSync
(Mac OS) o ICM (Windows).
7 Affinché le impostazioni del profilo della stampante non sostituiscano quelle del profilo personalizzato, disattivate tutte
le opzioni di gestione del colore della stampante.
Ciascun driver della stampante offre opzioni diverse per la gestione del colore. Se non sapete come disattivare la gestione
del colore, consultate la documentazione della stampante.
Consultate anche
“Stampare con la gestione del colore” a pagina 236
ADOBE PHOTOSHOP CS2 645
Guida utente
1 Scegliete Visualizza > Imposta prova e scegliete le condizioni di output da simulare. Questa operazione può essere
eseguita utilizzando un predefinito o creando una prova personale (consultate “Per effettuare le prove colore a video” a
pagina 234).
Se non scegliete Personale, la visualizzazione cambia automaticamente in base alla prova selezionata. Se invece scegliete
Personale, appare la finestra Personalizza condizione prova. Per visualizzarle in Predefinito impostazione prova della
finestra Stampa, è necessario salvare le impostazioni personali. Per personalizzare una prova, seguite le istruzioni.
2 Dopo aver selezionato una prova, scegliete File > Stampa con anteprima.
3 Verificate che Altre opzioni sia selezionato (in questo caso appare il pulsante Meno opzioni) e scegliete Gestione colore
dal menu a comparsa.
4 Nell’area Stampa, selezionate Prova. Il profilo visualizzato fra parentesi deve corrispondere all’impostazione della prova
selezionata precedentemente.
5 Nell’area Opzioni, scegliete Consenti a Photoshop di determinare i colori dal menu a comparsa Trattamento del colore.
6 In Profilo stampante, scegliete il profilo per la periferica di output.
7 (Facoltativo) Impostate una delle seguenti opzioni. Nella maggior parte dei casi è consigliabile utilizzare le impostazioni
predefinite.
Intento di rendering Specifica il tipo di conversione utilizzato da Photoshop per convertire i colori nello spazio
colorimetrico di destinazione Quando eseguite una prova colori, selezionate Colorimetrico assoluto o Colorimetrico
relativo (consultate “Intenti di rendering” a pagina 245).
Predefinito impostazione prova Questa opzione è disponibile se avete selezionato Prova nell’area Stampa. Scegliete dal
menu a scomparsa una delle prove personali disponibili sul disco rigido.
Simula colore carta Simula l’aspetto dei colori sulla carta che si ottiene con la periferica simulata. Questa opzione genera le
prove colori più accurate, ma non è disponibile per tutti i profili.
Simula inchiostro nero Simula la luminosità dei colori scuri che si ottiene con la periferica simulata. Questa opzione genera
le prove più accurate per i colori scuri, ma non è disponibile per tutti i profili.
8 Accedete alle opzioni di gestione del colore del driver della stampante tramite la seconda finestra di stampa, che viene
visualizzata automaticamente quando fate clic su Stampa. In Windows, fate clic su Proprietà per accedere alle opzioni del
driver della stampante. In Mac OS, usate il menu a comparsa della seconda finestra di stampa per accedere alle opzioni del
driver della stampante.
Nei driver delle stampanti a getto d’inchiostro le opzioni di gestione del colore sono solitamente denominate ColorSync
(Mac OS) o ICM (Windows).
9 Affinché le impostazioni del profilo della stampante non sostituiscano quelle del profilo personalizzato, disattivate tutte
le opzioni di gestione del colore della stampante.
Ciascun driver della stampante offre opzioni diverse per la gestione del colore. Se non sapete come disattivare la gestione
del colore, consultate la documentazione della stampante.
7 Affinché le impostazioni del profilo della stampante non sostituiscano quelle del profilo personalizzato, disattivate tutte
le opzioni di gestione del colore della stampante.
Ciascun driver della stampante offre opzioni diverse per la gestione del colore. Se non sapete come disattivare la gestione
del colore, consultate la documentazione della stampante.
In genere, il flusso di lavoro varia a seconda dell’impianto di prestampa. Prima di iniziare un flusso di lavoro per la stampa
commerciale, contattate gli addetti alla prestampa e concordate il da farsi. Ad esempio, è possibile che dobbiate convertire
in CMYK per adeguare i file a impostazioni di prestampa specifiche. Di seguito vengono riportati alcuni possibili scenari
per la preparazione di file immagine per ottenere risultati di stampa prevedibili:
• Lavorate sempre in modalità RGB e accertatevi che al file dell’immagine sia associato il profilo dello spazio di lavoro
RGB. Se lo stampatore o l’addetto alla prestampa utilizza un sistema di gestione del colore, il profilo usato per il file
dovrebbe consentire loro di effettuare una conversione accurata in CMYK prima di produrre le pellicole o le lastre di
stampa.
• Usate il metodo RGB finché non avete finito di modificare l’immagine. Quindi convertite l’immagine in CMYK ed
effettuate eventuali regolazioni aggiuntive per colore e tonalità. Controllate in modo particolare le aree di luce e di ombra
dell’immagine. Per le correzioni, usate il comando Livelli, Curve o Tonalità/saturazione. Queste regolazioni dovranno
essere molto limitate. Quindi inviate il file CMYK allo stampatore.
• Inserire l’immagine RGB o CMYK in un documento di Adobe InDesign o Adobe Illustrator. In genere, per produrre
immagini con una macchina da stampa commerciale, invece di Photoshop, si usa un’applicazione di impaginazione come
ADOBE PHOTOSHOP CS2 647
Guida utente
Adobe InDesign o un programma specifico come Adobe Illustrator. Per ulteriori informazioni su come importare file di
Photoshop in Adobe InDesign o Adobe Illustrator, consultate l’Aiuto di Adobe InDesign o quello di Adobe Illustrator.
Quando lavorate su un’immagine destinata alla stampa commerciale, tenete presente quanto segue:
• Se conoscete le caratteristiche della macchina da stampa, potete specificare i valori di output per le aree di luce e ombra
per mantenere alcuni particolari.
• Se stampate un’immagine su una stampante desktop per avere un’anteprima del risultato finale, tenete presente che la
stampante desktop non è in grado di riprodurre fedelmente l’output di una macchina da stampa commerciale. Una prova
colori professionale offre un’anteprima più precisa del risultato finale.
• Se lo stampatore o il service vi ha fornito un profilo, potete selezionarlo con il comando Imposta prova e visualizzare una
prova colori a monitor con il comando Prova colori. Questo metodo offre un’anteprima a monitor del risultato finale.
Nota: alcuni stampatori preferiscono ricevere i documenti in formato PDF, soprattutto se essi devono essere conformi agli
standard PDF/X (consultate “Per salvare un file in formato Photoshop PDF” a pagina 591.
Consultate anche
“Effettuare le prove colore a video” a pagina 233
A B C D
carnival series
E F G H
Indicatori di pagina
A. Barra delle sfumature B. Etichetta C. Crocini di registro D. Barra colore progressiva E. Indicatore di taglio in angolo F. Indicatore di taglio
centrato G. Descrizione H. Indicatore a stella
Nota: le opzioni non supportate dalla stampante in uso non sono disponibili.
Trasferimento Regola le funzioni di trasferimento per compensare l’ingrossamento o la riduzione dei punti, a seguito del
trasferimento dell’immagine su pellicola. Questa opzione è riconosciuta solo quando stampate direttamente da Photoshop
o salvate il file come EPS e stampate su una stampante PostScript. In genere, è preferibile regolare l’ingrossamento dei punti
con le impostazioni della finestra di dialogo Imposta CMYK; tuttavia le funzioni di trasferimento sono utili anche per
compensare una periferica di output calibrata male.
Interpolazione Riduce l’aspetto seghettato di un’immagine a bassa risoluzione ridefinendola automaticamente in stampa a
una risoluzione superiore. Questo ricampionamento può tuttavia ridurre la nitidezza dell’immagine. Alcune stampanti
PostScript Level 2 (o superiori) supportano funzioni di interpolazione; se la vostra ne è sprovvista, questa opzione non avrà
effetto.
Barre di calibrazione Stampa una scala progressiva di 11 livelli di grigio, che rappresenta un passaggio di densità da 0% a
100%, in incrementi del 10%. Con le selezioni colore in CMYK, sulla sinistra di ogni lastra CMYK viene stampata una barra
di tonalità; sulla destra, una barra di colore progressiva.
Nota: le barre di calibrazione, i crocini di registro, gli indicatori di taglio e le etichette vengono stampati solo se le dimensioni
del foglio sono maggiori di quelle dell’immagine.
Crocini di registro Stampa i crocini di registro sull’immagine (indicatori a cerchio e a stella), usati principalmente per
allineare le selezioni del colore.
Indicatori di taglio angoli Stampa gli indicatori di taglio che indicano il punto in cui la pagina verrà tagliata. Potete
stampare gli indicatori di taglio sugli angoli.
Indicatori di taglio centrati Stampa gli indicatori di taglio che indicano il punto in cui la pagina verrà tagliata. Potete
stampare gli indicatori di taglio al centro di ciascun bordo.
Descrizione Stampa il testo descrittivo immesso nella finestra Info file, fino a 300 caratteri. Il testo descrittivo viene sempre
stampato in Helvetica normale a 9 punti (consultate “Le informazioni sui file” a pagina 617).
Etichette Stampa il nome del file sull’immagine.
Emulsione sotto Rende leggibile il testo quando l’emulsione è verso il basso, cioè quando lo strato fotosensibile di una
pellicola o carta fotografica non è rivolto verso di voi. Normalmente le immagini stampate su carta hanno l’emulsione
rivolta verso l’alto e il testo leggibile quando lo strato fotosensibile è rivolto verso di voi. Le immagini stampate su pellicola
hanno invece l’emulsione sotto.
Negativo Stampa una versione invertita dell’intero output, comprese tutte le maschere e i colori di sfondo. A differenza del
comando Inverti del menu Immagine, l’opzione Negativo converte in negativo solo la stampa e non l’immagine a video. Se
intendete stampare delle selezioni direttamente su pellicola, probabilmente userete il negativo, anche se in molti paesi è
frequente stamparle in positivo. Il vostro tipografo vi potrà consigliare l’opzione adeguata al vostro caso. Per determinare il
lato dell’emulsione, esaminate la pellicola sviluppata sotto una luce intensa. Il lato opaco indica l’emulsione, quello lucido la
base. Consultate il tipografo per sapere se vi occorre una pellicola positiva o negativa, con emulsione sopra o sotto.
Consultate anche
“Ricampionare” a pagina 165
ADOBE PHOTOSHOP CS2 649
Guida utente
I retini mezzetinte sono composti da punti che controllano la quantità di inchiostro depositata in una determinata
posizione durante la stampa. Le variazioni di dimensione e densità dei punti creano l’illusione di gradazioni di grigio o
colori continui. Per un’immagine in quadricromia vengono usati quattro retini mezzetinte: cyan, magenta, giallo e nero
(uno per ogni inchiostro usato in stampa).
45
105 90 75
45
Retini mezzetinte con inchiostro in quadricromia a diversi angoli di retino; i punti correttamente a registro formano delle rosette.
Nella stampa tradizionale, per produrre una mezzatinta si posiziona un retino tra la pellicola e l’immagine, quindi si espone
la pellicola. In Photoshop, potete specificare gli attributi del retino mezzetinte prima di produrre la pellicola o l’output su
carta. Per ottenere risultati ottimali, occorre impostare la periferica di output (ad esempio una fotounità PostScript) al
giusto limite di densità e calibrare correttamente la sviluppatrice. In caso contrario, potrebbero verificarsi risultati
imprevedibili.
Prima di creare i retini mezzetinte, verificate insieme al tipografo le impostazioni di frequenza, angolo e punti. Se non
ricevete dal vostro tipografo istruzioni contrarie, usate le impostazioni di angolo predefinite.
usare, quindi fate clic su OK. Photoshop inserisce i valori nella finestra di dialogo Retino mezzetinte. La modifica di tali
valori potrebbe causare effetti moiré.
• Se usate una stampante PostScript Level 2 (o superiore) oppure una fotounità dotata di un controller Emerald, accertatevi
che l’opzione Usa Accurate Screens sia selezionata nella finestra Auto retinatura (o nella finestra Retino mezzetinte nel
caso di immissione manuale dei valori). L’opzione Usa Accurate Screens consente al programma di accedere alle corrette
angolazioni e frequenze di retino per un output ad alta risoluzione. Se la periferica di output non è una stampante
PostScript Level 2 (o successivo) o se non è dotata di un controller Emerald, questa opzione non ha effetto.
6 Per Forma, scegliete la forma del punto desiderata. Per assegnare la stessa forma del punto a tutti e quattro i retini,
selezionate Usa stessa forma per tutti gli inchiostri.
Se scegliete Personale nel menu Forma compare la finestra Funzione punto di stampa personale. Per la stampa con
algoritmi di retini non standard, potete definire le forme del punto specificandone il codice PostScript. Per informazioni
sull’uso dei comandi PostScript, consultate PostScript Language Reference pubblicata da Addison-Wesley o rivolgetevi al
produttore della fotounità.
Per un output ottimale su una stampante PostScript, la risoluzione dell’immagine dovrebbe essere pari alla frequenza del
retino mezzetinte moltiplicata per 1,5 o 2. Se la risoluzione è più di due volte e mezzo la frequenza del retino, appare un
messaggio di errore. Per stampare su una stampante non PostScript o della grafica al tratto, consultate la documentazione
della stampante per determinare la risoluzione ottimale.
Consultate anche
“Dimensioni in pixel e risoluzione dell’immagine” a pagina 162
Pantone 7453 C
Canali colorimetrici stampati su pagine separate
Nota: se stampate un’immagine da un’altra applicazione e desiderate stampare i canali di tinte piatte in lastre di tinte piatte,
salvate il file in formato DCS 2.0. Il formato DCS 2.0 conserva i canali di tinte piatte ed è supportato da applicazioni quali
Adobe InDesign e QuarkXPress.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 651
Guida utente
Consultate anche
“Per salvare un file in formato Photoshop EPS” a pagina 602
4 Fate clic su Stampa. Le selezioni vengono stampate per ognuno dei colori nell’immagine.
Per preparare un’immagine con i canali di tinte piatte da stampare con un’altra
applicazione
1 Se l’immagine è a due tonalità, passate al metodo colore Multicanale.
2 Salvate l’immagine in formato DCS 2.0.
3 Nella finestra Formato DCS 2.0, deselezionate le opzioni Includi retino mezzetinte e Includi funzione di trasferimento.
4 Aprite o importate l’immagine in Photoshop, quindi impostate gli angoli di retino. Ricordate di comunicare al tipografo
la tinta piatta desiderata per ogni lastra.
Nota: potete inserire un file PSD contenente tinte piatte direttamente in InDesign senza una speciale preparazione.
Consultate anche
“Per salvare un file in formato Photoshop EPS” a pagina 602
I file con codifica JPEG sono più piccoli rispetto ai file binari e richiedono minor tempo per la stampa; tuttavia, l’uso della
codifica JPEG riduce la qualità dell’immagine. Solo le stampanti PostScript Level 2 (o superiori) supportano la codifica
JPEG; l’invio di un file con codifica JPEG a una stampante PostScript Level 1 può causare errori di linguaggio PostScript.
Alcuni programmi di spooling, reti informatiche e driver delle stampanti di terze parti non supportano file binari o con
codifica JPEG. Inoltre, alcune periferiche di output PostScript consentono il trasferimento di dati di immagine binari o con
codifica JPEG solo tramite porte AppleTalk o Ethernet, ma non parallele o seriali. Nei casi citati, potete selezionare il
metodo di codifica ASCII85. I file ASCII85, tuttavia, contengono circa il doppio dei caratteri e richiedono il doppio del
tempo per il trasferimento dei dati rispetto ai file binari.
A B
Applicazione dell’abbondanza per correggere errori di registro
A. Fuori registro, senza l’applicazione dell’abbondanza B. Fuori registro, con l’applicazione dell’abbondanza
L’abbondanza consente di correggere problemi di registro nei colori a tinta unita. In genere, non occorre applicare
l’abbondanza nelle immagini a toni continui, quali le fotografie. Un uso eccessivo dell’abbondanza può produrre dei bordi
evidenti. Questi problemi potrebbero non essere visibili a monitor, ma apparire poi in stampa. Per l’abbondanza, Photoshop
adotta regole standard:
Le due tonalità consentono di aumentare la gamma di tonalità di un’immagine in scala di grigio. Sebbene una riproduzione
in scala di grigio possa visualizzare fino a 256 livelli di grigio, una macchina da stampa può riprodurre solo 50 livelli di
grigio per inchiostro. Un’immagine in scala di grigio stampata con un solo inchiostro nero, può risultare quindi più
scadente rispetto alla stessa immagine stampata con due, tre o quattro inchiostri, ognuno dei quali in grado di riprodurre
fino a 50 livelli di grigio.
Talvolta, le immagini a due tonalità vengono stampate con un inchiostro nero per le ombre e uno grigio per i mezzitoni e
le luci. Più frequentemente le due tonalità vengono stampate con un inchiostro a colori, per le zone di luce. Si ottiene così
un’immagine lievemente colorizzata e un incremento significativo della gamma dinamica dell’immagine. Le immagini a
due tonalità sono ideali per la stampa con un colore a tinta piatta (ad esempio un colore PANTONE) usato per evidenziare.
Nelle immagini a due tonalità si usano diversi inchiostri per riprodurre diversi livelli di grigio; pertanto Photoshop le tratta
come immagini in scala di grigio, a 8 bit e canale singolo. Nel metodo Due tonalità, non potete accedere direttamente a
singoli canali di immagine (come nei metodi RGB, CMYK e Lab). Potete invece manipolare i canali con le curve della
finestra di dialogo Opzioni due tonalità.
6 Fate clic sulla casella della curva accanto alla casella dell’inchiostro e regolate la curva due tonalità per ciascun colore.
7 Se necessario, impostate i colori di sovrastampa.
8 Fate clic su OK.
Per applicare un effetto due tonalità solo a parte dell’immagine, convertite l’immagine a due tonalità in Multicanale; le
curve due tonalità vengono così convertite in canali di tinte piatte. Per le aree da stampare come scala di grigio standard,
cancellate l’area corrispondente del canale di tinta piatta.
Consultate anche
“Le tinte piatte” a pagina 397
3 Regolate la curva due tonalità di ogni inchiostro trascinando un punto del grafico o inserendo i valori per le diverse
percentuali degli inchiostri.
• Nel grafico della curva, l’asse orizzontale va dalle aree di luce (a sinistra) a quelle di ombra (a destra). La densità
dell’inchiostro aumenta lungo l’asse verticale. Sulla curva potete definire fino a 13 punti. Quando definite due valori
ADOBE PHOTOSHOP CS2 654
Guida utente
lungo la curva, Photoshop calcola i valori intermedi. Mentre regolate la curva, i valori sono automaticamente inseriti
nelle caselle di testo delle percentuali.
• Il valore immesso nella casella di testo indica la percentuale di inchiostro usato per stampare il valore in scala di grigio
nell’immagine originale. Ad esempio, immettete 70 nella casella di testo del 100% per stampare con un punto di
inchiostro al 70% le aree di ombra al 100%.
4 Fate clic su Salva nella finestra Curva due tonalità per salvare le curve definite.
5 Fate clic su Carica per caricare queste curve o quelle create nella finestra di dialogo Curve, incluse quelle realizzate con
l'opzione Altro.
Quando lavorate con immagini a due tonalità, potete usare la palette Info per visualizzare le percentuali di inchiostro.
Impostate l’opzione di rilevamento del colore su Colore reale per vedere le percentuali di inchiostro applicate nella stampa
dell’immagine. Questi valori riflettono le modifiche apportate nella finestra Curva due tonalità.
Consultate anche
“La finestra di dialogo Curve” a pagina 259
Per vedere come appariranno i colori in stampa, regolate la visualizzazione sullo schermo secondo un campione stampato
di inchiostri sovrastampati. Questa regolazione influenza solo l’aspetto dei colori di sovrastampa sullo schermo, non in
stampa. Prima di regolare questi colori, verificate di aver calibrato il monitor.
Photoshop include diversi set di curve a due, tre e quattro tonalità. Questi set contengono le impostazioni più comuni per
le curve e i colori e sono un buon punto di partenza per creare combinazioni personali.
1 Una volta definito il colore degli inchiostri, scegliete Immagine > Metodo > Multicanale.
L’immagine viene convertita in un’immagine multicanale, dove ogni canale è rappresentato come canale di tinta piatta. Il
contenuto di ogni canale di tinta piatta riflette accuratamente le impostazioni due tonalità, ma l’anteprima composita a
video può non essere esatta quanto l’anteprima in metodo Due tonalità.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 655
Guida utente
Nota: se apportate delle modifiche all’immagine in metodo Multicanale, non potrete tornare allo stato due tonalità originale,
a meno che non lo attiviate nella palette Storia. Per regolare la distribuzione di inchiostro e visualizzare l’effetto sulle singole
lastre di stampa, eseguite le regolazioni nella finestra di dialogo Curve due tonalità prima di convertire in metodo Multicanale.
Fate clic sul pulsante Auto nella finestra Retino mezzetinte per impostare i valori ottimali di angolo e frequenza di retino.
Se usate una stampante PostScript Level 2 (o superiore) o una fotounità con controller Emerald, accertatevi che sia
selezionata l’opzione Usa Accurate Screens nella finestra Auto retinatura.
Nota: gli angoli e le frequenze del retino consigliati per le immagini a quattro tonalità si basano sul presupposto che il canale 1
sia l’inchiostro più scuro e il canale 4 quello più chiaro.
Non è necessario convertire le immagini a due tonalità in immagini CMYK per stampare delle selezioni: è sufficiente
scegliere Selezioni dal menu a comparsa Profilo nella sezione Gestione colore della finestra Stampa, per l’impostazione delle
opzioni della stampante La conversione in metodo CMYK converte tutti i colori personali nei loro equivalenti CMYK.
Azioni
Le azioni
Un’azione è una serie di comandi che può essere rieseguita su un singolo file o un gruppo di file. Ad esempio, un’azione può
richiamare prima il comando Dimensione immagine per cambiare le dimensioni in pixel dell’immagine, quindi il filtro
Maschera di contrasto per regolare il contrasto dei contorni e infine il comando Salva per salvare il file nel formato
desiderato.
La maggior parte dei comandi e delle operazioni possono essere registrate come azioni. Le azioni possono includere delle
interruzioni per permettervi di eseguire le operazioni che non possono essere registrate (quali l’uso di uno strumento di
pittura). Le azioni possono anche includere controlli modali per l’inserimento di valori in eventuali finestre di dialogo,
mentre viene eseguita un’azione.
Sia Photoshop che ImageReady offrono diverse azioni predefinite. Potete usare queste azioni così come sono,
personalizzarle in base alle vostre esigenze o creare nuove azioni (consultate “Per caricare un set di azioni” a pagina 664).
Le azioni sono alla base dell’uso dei droplet, piccole applicazioni che elaborano automaticamente i file trascinati sulla loro
icona (consultate “I droplet” a pagina 668).
A
B
D E
Palette Azioni di Photoshop
A. Set di azioni B. Azione C. Comandi registrati D. Comando escluso E. Controllo modale (attiva/disattiva il controllo modale)
Eseguire le azioni
Quando eseguite un’azione, nel documento attivo viene riprodotta una serie di comandi registrati. In un’azione potete anche
escludere o eseguire uno o più comandi specifici. Se l’azione comprende un controllo modale, potete specificare i valori
nella finestra di dialogo o usare uno strumento modale quando l’azione si interrompe.
Nota: in modalità pulsante, fate clic su un pulsante per eseguire l’intera azione, eccetto i comandi precedentemente esclusi.
Passo-passo Completa un comando e ridisegna l’immagine prima di passare al comando successivo nell’azione.
Pausa per Determina la durata della pausa dopo ciascun comando nell’azione.
3 Selezionate Pausa per annotazione audio per completare la riproduzione delle annotazioni audio nell’azione prima di
iniziare il passaggio successivo. Deselezionate questa opzione affinché l’azione prosegua durante la riproduzione di
un’annotazione audio.
4 Fate clic su OK.
Registrare le azioni
Registrare le azioni
Tenete presenti le seguenti indicazioni quando registrate le azioni:
• Le operazioni e gli strumenti modali, nonché tutti gli strumenti che registrano le posizioni, si basano sulle unità di
misura specificate per il righello. Sono dette modali le operazioni e gli strumenti che hanno effetto dopo aver premuto
Invio/A capo, ad esempio i comandi di trasformazione e ritaglio. Gli strumenti che registrano la posizione sono gli
strumenti selezione, sezione, sfumatura, bacchetta magica, lazo, forma, tracciato, contagocce e nota.
(Photoshop) Quando registrate un’azione da riprodurre su file di dimensioni diverse, è consigliabile usare le percentuali
come unità del righello. In questo modo, l’azione verrà riprodotta sempre nella stessa posizione relativa dell’immagine.
• Per fare in modo che un’azione ne richiami un’altra, registrate il comando Esegui del menu della palette Azioni.
• In ImageReady, potete trascinare un comando dalla palette Storia all’azione nella palette Azioni in cui volete registrare il
comando. I comandi in corsivo non sono registrabili in un’azione.
• Photoshop e ImageReady non possono condividere le stesse azioni.
1 Aprite un file.
2 Nella palette Azioni, fate clic su Nuova azione o scegliete Nuova azione dal menu della palette Azioni.
3 Specificate un nome per l’azione.
4 (Photoshop) Scegliete un set dal menu a comparsa.
5 Se lo desiderate, impostate una o entrambe le seguenti opzioni:
• Assegnate una scelta rapida da tastiera all’azione. Potete scegliere qualsiasi combinazione di tasti funzione, Ctrl
(Windows) o Comando (Mac OS) e Maiusc (ad esempio, Ctrl+Maiusc+F3), con le seguenti eccezioni: in Windows, non
potete usare il tasto F1, né F4 o F6 insieme al tasto Ctrl.
• (Photoshop) Assegnate un colore di visualizzazione in modalità pulsante.
6 Fate clic su Registra. Il pulsante Registra della palette Azioni diventa rosso .
Importante: quando registrate il comando Salva con nome, non cambiate il nome del file. Se specificate un nome di file,
Photoshop lo registrerà e lo userà ogni volta che l’azione viene eseguita. Se prima di salvare vi dovete spostare in un’altra
cartella, specificate la nuova posizione senza indicare il nome del file.
8 Per interrompere la registrazione, fate clic sul pulsante Stop, scegliete Smetti registrazione dal menu della palette
Azioni oppure premete Esc. Per riprendere la registrazione nella stessa azione, scegliete Inizia registrazione dal menu della
palette Azioni.
Nota: la riproduzione di azioni contenenti tracciati complessi può richiedere grandi quantità di memoria. Se si verificano
problemi, aumentate la quantità di memoria a disposizione di Photoshop.
Le interruzioni
Potete inserire un’interruzione nell’azione che permetta di eseguire un’operazione non registrabile (ad esempio, l’uso di uno
strumento di pittura). Al termine dell’operazione, fate clic su Esegui nella palette Azioni per completare l’azione. Potete
inserire un’interruzione durante o dopo la registrazione di un’azione.
Potete anche inserire un breve messaggio da visualizzare quando l’azione si interrompe. Ad esempio, potete creare un
promemoria di ciò che dovete fare prima di continuare l’azione. Photoshop consente di includere un pulsante Continua
nella finestra del messaggio. In questo modo potete verificare una determinata condizione del file (ad esempio una
selezione) e continuare se non è necessario alcun intervento. ImageReady fornisce automaticamente il pulsante Continua.
Un controllo modale è contrassegnato dall’icona di una finestra di dialogo a sinistra del comando, dell’azione o del set
nella palette Azioni. Le azioni e i set che contengono anche dei comandi modali appaiono come icone di finestre di dialogo
rosse . In Photoshop, potete impostare un controllo modale solo in modalità elenco (non in modalità pulsante).
1 Per espandere l’elenco dei comandi di un’azione, fate clic sul triangolo a sinistra dell’azione desiderata.
2 Fate clic sulla spunta a sinistra del nome del comando da escludere; fate nuovamente clic per includere il comando. Per
escludere o includere tutti i comandi in un’azione, fate clic sulla casella di spunta a sinistra del nome dell’azione.
Quando escludete un comando, la spunta scompare. Inoltre la spunta dell’azione principale diventa rossa ad indicare che
alcuni comandi dell’azione sono stati esclusi.
Il comando può essere inserito durante o dopo la registrazione dell’azione. Un comando inserito viene riprodotto solo
quando l’azione è eseguita; quando lo inserite il file rimane quindi invariato. Nell’azione non vengono registrati valori per
il comando. Se il comando apre una finestra di dialogo, questa appare durante la riproduzione e l’azione viene
temporaneamente sospesa finché non fate clic su OK o Annulla.
Nota: quando usate il comando Inserisci elemento da menu per inserire un comando che apre una finestra di dialogo, non
potete disattivare il controllo modale nella palette Azioni.
Le condizionali (ImageReady)
Una condizionale è un’istruzione che rappresenta una situazione che deve essere soddisfatta per poter proseguire con il
passaggio successivo di un’azione. Si impostano sia le condizioni che i passaggi da compiere se la condizione è soddisfatta.
Le condizionali sono estremamente utili nel limitare il numero di elementi su cui dovrà operare un’azione. Ad esempio,
supponete di dover importare centinaia di immagini in una galleria di fotografie sul Web, di cui alcune devono essere
ridimensionate. In questo caso, potete aggiungere all’azione una condizionale che controlli le dimensioni di tutti i file e
modifichi solo quelli troppo grandi, con notevole risparmio di tempo e spazio. Le condizionali sono utili anche per
nidificare azioni all’interno di azioni; l’azione nidificata verrà eseguita solo al verificarsi di determinate condizioni.
Includi Determina il numero di passaggi da eseguire per completare l’azione. I passaggi saranno eseguiti solo se la
condizione è soddisfatta; in caso contrario verranno ignorati.
Ignora Determina il numero di passaggi successivi da ignorare se la condizione è soddisfatta. Se la condizione di Ignora
non è soddisfatta, i passaggi verranno eseguiti.
Ignora i successivi passaggi dell’azione Termina l’azione senza eseguire i passaggi rimanenti se la condizione è soddisfatta;
in caso contrario esegue tutti i passaggi.
Annulla esecuzione dell’azione Termina l’azione a questo punto se la condizione è soddisfatta.
Ripeti Determina quante volte deve essere ripetuto il numero specificato di passaggi precedenti.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 662
Guida utente
Nota: in Photoshop, potete impostare una cartella di output quando elaborate i file con il comando Batch (consultate “Per
eseguire l’elaborazione in batch dei file” a pagina 666).
1 Selezionate l’azione per cui volete specificare una cartella di output nella palette Azioni.
2 Scegliete Inserisci Imposta cartella output dal menu della palette Azioni, oppure fate clic sul pulsante Inserisci un
passaggio sul fondo della palette, quindi scegliete Inserisci Imposta cartella output.
3 Selezionate una cartella e fate clic su OK.
5 Per impedire che le immagini di dimensioni inferiori a quelle specificate vengano ridimensionate, selezionate Non
ingrandire.
6 Fate clic su OK per continuare a registrare l’azione.
Gestire le azioni
Per ridisporre i comandi all’interno di un’azione
❖ Nella palette Azioni, trascinate il comando nella nuova posizione all’interno della stessa o di un’altra azione. Quando la
riga evidenziata appare nella posizione desiderata, rilasciate il pulsante del mouse.
Le azioni vengono salvate automaticamente in Palette Azioni, nella cartella delle impostazioni di Adobe Photoshop CS2 o
di Adobe ImageReady CS2. Se il file Palette Azioni viene rimosso tutte le azioni create in Photoshop verranno perse. Potete
salvare le azioni in un file separato, che può essere recuperato in caso di necessità. In Photoshop potete inoltre caricare i
vari set di azioni forniti con il programma.
Nota: la posizione predefinita della cartella delle impostazioni di Adobe Photoshop CS2 varia a seconda del sistema operativo
in uso. Usate il comando di ricerca del vostro sistema operativo per individuarla.
Per salvare le azioni in un file di testo, tenete premuto Ctrl+Alt (Windows) o Comando+Opzione (Mac OS) e scegliete il
comando Salva azioni. Potete usare questo file per esaminare o stampare il contenuto dell’azione. Tuttavia, non potete
ricaricare il file di testo in Photoshop.
Sebbene ImageReady non consenta di creare set, potete organizzare manualmente le azioni all’interno della cartella Azioni
predefinite ImageReady. Se, ad esempio, la palette Azioni contiene troppe azioni, create una nuova cartella all’interno della
cartella Azioni predefinite ImageReady e spostatevi le azioni meno usate. Le azioni spostate vengono eliminate dalla palette
finché non le reinserite nella cartella Azioni predefinite ImageReady.
• Per creare un nuovo set di azioni, fate clic sul pulsante Nuovo set nella palette Azioni o scegliete Nuovo set dal menu
della palette. Immettete quindi il nome del set e fate clic su OK.
Nota: se intendete creare una nuova azione e raggrupparla in un nuovo set, ricordate di creare prima il set. Successivamente,
il nuovo set creato apparirà nel menu a comparsa alla creazione della nuova azione.
• Per spostare un’azione in un altro set, trascinate l’azione sul set desiderato. Quando la riga evidenziata appare nella
posizione desiderata, rilasciate il pulsante del mouse.
• Per rinominare un set di azioni, scegliete Opzioni set dal menu a comparsa nella palette Azioni, quindi immettete il nome
desiderato e fate clic su OK.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 665
Guida utente
• Convertire un gruppo di file in formato JPEG, PSD o TIFF, oppure convertire simultaneamente i file in tutti i tre formati.
• Elaborare un gruppo di file da fotocamera in formato Raw usando le stesse opzioni.
• Ridimensionare le immagini in base a dimensioni specifiche in pixel.
• Incorporare un profilo colore o convertire un gruppo di file in sRGB e salvarli come immagini JPEG per il Web.
• Includere metadati del copyright nelle immagini convertite.
Usate questa opzione per le immagini in formato PSD o JPEG, se il profilo colore del file non corrisponde a quello di lavoro.
Potete scegliere un profilo colore per convertire la prima immagine e tutte le immagini della cartella.
Nota: le impostazioni applicate con Elaboratore immagini sono temporanee e vengono usate solo con questa opzione. Per
elaborare l’immagine vengono usate le impostazioni correnti dell’immagine in formato Raw, a meno che non le modifichiate
con Elaboratore immagini.
Ridimensiona Ridimensiona l’immagine in base ai valori di larghezza e altezza impostati. L’immagine mantiene comunque
le sue proporzioni originali.
Converti profilo in sRGB Converte il profilo colore in sRGB. Per salvare il profilo insieme all’immagine, accertatevi che
Includi profilo ICC sia selezionato.
Salva come PSD Salva le immagini in formato Photoshop all’interno di una cartella denominata PSD nella cartella di
destinazione.
Massimizza compatibilità Salva una versione composita di un’immagine con più livelli, al fine di garantire la compatibilità
con applicazioni che non leggono immagini con più livelli.
Salva come TIFF Salva le immagini in formato TIFF all’interno di una cartella denominata TIFF nella cartella di
destinazione.
Compressione LZW Salva il file TIFF usando lo schema di compressione LZW.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 666
Guida utente
Il comando Batch
Il comando Batch esegue un’azione su una cartella di file. Se disponete di una fotocamera digitale o di uno scanner con
alimentatore di documenti, potete anche importare ed elaborare più immagini con un’unica azione. Lo scanner o la
fotocamera digitale possono richiedere un modulo plug-in di acquisizione che supporti le azioni.
Nota: se il plug-in di terze parti non supporta l’importazione contemporanea di più documenti, potrebbe non funzionare
durante l’elaborazione in batch o se usato come parte di un’azione. Per ulteriori informazioni, contattate il produttore del plug-
in.
Quando eseguite l’elaborazione in batch dei file, potete lasciare tutti i file aperti, chiudere e salvare le modifiche apportate
ai file originali o salvare le versioni modificate dei file in una nuova posizione (lasciando gli originali inalterati). Se salvate
i file elaborati in una nuova posizione, potete creare una nuova cartella di destinazione prima di iniziare l’operazione.
Per eseguire l’elaborazione in batch con più azioni, create una nuova azione che esegua tutte le altre azioni, quindi eseguitela
in batch. Per eseguire l’elaborazione in batch di più cartelle, create in una cartella gli alias per le altre cartelle da elaborare.
Quindi selezionate Includi tutte le sottocartelle.
Per una migliore elaborazione in batch, diminuite il numero di stati della storia salvati e deselezionate l’opzione Crea
automaticamente la prima istantanea nella palette Storia.
Importa Elabora le immagini provenienti da una fotocamera digitale, uno scanner o un documento PDF.
Bridge Elabora i file selezionati in Adobe Bridge. Se non selezionate alcun file, vengono elaborati quelli contenuti nella
cartella Bridge corrente.
Sopprimi avvertenze profilo colore Disattiva i messaggi sui criteri per i colori.
Sopprimi finestre opzioni di Apri file Nasconde le finestre di dialogo delle opzioni di apertura dei file. Questa opzione è
utile quando si eseguono in batch azioni su immagini da fotocamera in formato Raw. In questo caso vengono usate le
impostazioni predefinite o precedentemente specificate.
Salva e chiudi Salva i file nelle posizioni correnti e sovrascrive i file originali.
Cartella Salva i file modificati in un’altra posizione. Fate clic su Scegli per specificare la cartella di destinazione.
6 Se l’azione contiene un comando Salva con nome, scegliete Ignora comandi Azione “Salva con nome” per salvare i file
nella cartella specificata (o nella cartella originaria, se scegliete Salva e chiudi). Per usare questa opzione, l’azione deve
contenere un comando Salva con nome, sia che includa o meno la posizione o il nome del file; in caso contrario, i file non
verranno salvati.
Alcune opzioni di salvataggio non sono disponibili nel comando Batch, quali ad esempio le opzioni TIFF o di compressione
JPEG. Se volete utilizzarle, registratele nell’azione, quindi scegliete l’opzione Ignora comandi Azione “Salva con nome” per
essere certi che i file vengano salvati dove specificato nel comando Batch.
Se avete registrato un’azione che esegue il salvataggio con un nome di file e in una cartella specifici e l’opzione Ignora
comandi Azione “Salva con nome” è deselezionata, il file verrà ogni volta sovrascritto. Se avete registrato il passaggio Salva
con nome nell’azione senza specificare un nome di file, il comando Batch esegue il salvataggio ogni volta nella stessa
cartella, ma con il nome file del documento che sta salvando.
7 Se scegliete la destinazione Cartella, specificate la convenzione da usare per i nomi dei file e selezionate le opzioni di
compatibilità per i file elaborati:
• In Denominazione file, selezionate gli elementi dai menu a comparsa o immettete il testo da unire ai nomi predefiniti di
tutti i file. I campi consentono di modificare l’ordine e la formattazione delle parti del nome di file. Dovete includere
almeno un campo univoco per ogni file (ad esempio, nome file, numero seriale o lettera seriale) per impedire la
sovrascrittura dei file. Numero di serie iniziale specifica il numero di partenza per ciascun campo numero di serie. I
campi Lettera seriale iniziano sempre con la lettera “A” per il primo file.
• In Compatibilità nome file, scegliete Windows, Mac OS e UNIX per rendere i file compatibili con i sistemi operativi
Windows, Mac OS e UNIX.
Quando salvate con le opzioni del comando Batch, i file vengono di solito salvati nello stesso formato di quelli originali. Per
creare un’elaborazione in batch che salvi i file in un formato diverso, registrate il comando Salva con nome seguito da Chiudi
come parte dell’azione originale. Quindi, durante l’impostazione dell’elaborazione, scegliete Ignora comandi Azione “Salva in”
come opzione di destinazione.
8 Selezionate un’opzione per la gestione degli errori dal menu a comparsa Errori:
Smetti per errori Interrompe l’elaborazione fino alla conferma del messaggio di errore.
Registra errori su file Registra ciascun errore in un file senza interrompere l’elaborazione in batch. Se vengono registrati
degli errori, dopo l’elaborazione appare un messaggio. Per analizzare un file di errori, apritelo con un editor di testo al
termine dell’esecuzione del comando Batch.
Nota: per far sì che questa procedura funzioni, l’azione deve contenere un passaggio “Salva con nome”, visto che il comando
Batch non salva automaticamente i file.
Questa procedura vi consente, ad esempio, di applicare contrasto, ridimensionare e salvare le immagini come JPEG nelle
loro cartelle originarie. Sarà sufficiente creare un’azione che presenti un passaggio Contrasta, un passaggio Ridimensiona,
e infine un passaggio “Salva come JPEG”. Quando elaborate in batch questa azione, selezionate Includi tutte le sottocartelle,
scegliete Salva e chiudi come destinazione e selezionate Ignora comandi Azione “Salva con nome”.
Droplet
I droplet
Un droplet è una piccola applicazione che esegue un’azione su una o più immagini trascinate sull’icona del droplet in
Photoshop o in ImageReady. Potete salvare un droplet sul desktop o in un’altra posizione su disco.
A B
Droplet
A. Photoshop B. ImageReady
Le azioni stanno alla base della creazione dei droplet: prima di poter creare un droplet, dovete registrare l’azione nella
palette Azioni (consultate “Registrare le azioni” a pagina 658).
In ImageReady potete creare i droplet anche con la palette Ottimizza e applicare le impostazioni di tale palette a singole
immagini o batch di immagini.
Sopprimi finestre opzioni di Apri file Nasconde le finestre di dialogo delle opzioni di apertura dei file. Questa opzione è
utile quando si eseguono in batch azioni su immagini da fotocamera in formato Raw. In questo caso vengono usate le
impostazioni predefinite o precedentemente specificate.
Salva e chiudi Salva i file nelle posizioni correnti e sovrascrive i file originali.
Cartella Salva i file modificati in un’altra posizione. Fate clic su Scegli per specificare la cartella di destinazione.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 669
Guida utente
Nota: potete registrare un’azione che esegue un salvataggio con un nome file e una cartella specifici. Se create una tale azione
e disattivate l’opzione Ignora comandi Azione “Salva con nome”, lo stesso file verrà ogni volta sovrascritto. Se registrate il
passaggio Salva con nome nell’azione senza specificare un nome di file, il droplet esegue il salvataggio ogni volta nella stessa
cartella, ma con il nome file del documento che sta salvando.
6 Se l’azione contiene un comando Salva con nome, scegliete Ignora comandi Azione “Salva con nome” per salvare i file
nella cartella specificata (o nella cartella originaria, se scegliete Salva e chiudi). Per usare questa opzione, l’azione deve
contenere un comando Salva con nome, sia che includa o meno la posizione o il nome del file; in caso contrario, i file non
verranno salvati.
Alcune opzioni di salvataggio non sono disponibili nel comando Batch, quali ad esempio le opzioni TIFF o di compressione
JPEG. Se volte utilizzarle, registratele nell’azione, quindi scegliete l’opzione Ignora comandi Azione “Salva con nome” per
essere certi che i file vengano salvati dove specificato nel comando Batch.
7 Se scegliete la destinazione Cartella, specificate la convenzione da usare per i nomi dei file e selezionate le opzioni di
compatibilità per i file elaborati:
• In Denominazione file, selezionate gli elementi dai menu a comparsa o immettete il testo da unire ai nomi predefiniti di
tutti i file. Gli elementi includono nome del documento, numero o lettera seriale, data di creazione del file ed estensione
del file. Numero di serie iniziale specifica il numero di partenza per ciascun campo numero di serie. I campi Lettera
seriale iniziano sempre con la lettera “A” per il primo file.
• In Compatibilità, scegliete Windows, Mac OS e UNIX per rendere i file compatibili con i sistemi operativi Windows,
Mac OS e UNIX.
8 Selezionate un’opzione per la gestione degli errori dal menu a comparsa Errori:
Smetti per errori Interrompe l’elaborazione fino alla conferma del messaggio di errore.
Registra errori su file Registra ciascun errore in un file senza interrompere l’elaborazione in batch. Se vengono registrati
degli errori, dopo l’elaborazione appare un messaggio. Per analizzare un file di errori, apritelo con un editor di testo al
termine dell’esecuzione del comando Batch.
2 Create il droplet:
• Trascinate il nome dell’azione dalla palette Azioni al desktop. Il nome del droplet è uguale a quello dell’azione da cui è
stato creato. Potete rinominare il droplet nello stesso modo in cui rinominate le altre icone del desktop.
• Selezionate un’azione e scegliete Crea droplet dal menu della palette Azioni. Assegnate un nome al droplet, scegliete una
posizione in cui salvarlo, quindi fate clic su Salva.
• Dopo aver spostato su un sistema Mac OS un droplet di Photoshop creato in Windows, trascinatelo sull’icona di
Photoshop della scrivania. Photoshop avvia il droplet aggiornandolo per l’uso in Mac OS.
• Dopo aver spostato da Windows a un sistema Mac OS un droplet di ImageReady, trascinatelo sull’icona di ImageReady
per usarlo sul sistema Mac OS.
• Quando create un droplet in Mac OS, usate l’estensione .exe per renderlo compatibile sia con Windows che con Mac OS.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 670
Guida utente
• Eventuali riferimenti a nomi di file non sono supportati nel trasferimento di un droplet tra diversi sistemi operativi. Tutti
i passaggi con riferimenti a nomi di file o cartelle (come i comandi Apri e Salva con nome o i comandi di regolazione che
caricano le impostazioni da un file) interrompono l’azione per richiedere all’utente di specificare il nome.
A B
Droplet
A. Photoshop B. ImageReady
2 In ImageReady potete controllare l’elaborazione del droplet in uno dei seguenti modi:
• Per interrompere temporaneamente l’elaborazione, fate clic su Pausa nella finestra di dialogo Avanzamento batch. Fate
clic su Riprendi per riprendere l’elaborazione.
• Fate clic su Stop per annullare l’elaborazione.
richiedono l’input da parte dell’utente durante l’elaborazione, a meno che non specifichiate che ImageReady deve apparire
in primo piano richiedendo l’input dell’utente. ImageReady viene visualizzato al termine dell’esecuzione del droplet.
Nota: durante l’elaborazione in background non potete creare o modificare le immagini correnti con ImageReady.
Visualizza immagine Mostra le immagini durante l’elaborazione.
Pausa prima di salvare Interrompe l’elaborazione delle immagini prima del salvataggio.
Script
Gli script
Photoshop supporta le funzioni di automazione tramite scripting. In Windows potete usare qualsiasi linguaggio di scripting
che supporti COM Automation, come ad esempio Visual Basic. In Mac OS potete usare tutti i linguaggi, quali AppleScript,
che consentono di inviare eventi Apple. Questi linguaggi non sono compatibili tra le diverse piattaforme, ma sono in grado
di controllare più applicazioni quali Adobe Photoshop, Adobe Illustrator, Microsoft Office e altre.
Potete anche usare JavaScript su entrambe le piattaforme. Il supporto per JavaScript consente di scrivere script di Photoshop
da eseguire su Windows o Mac OS. Per modificare ed eseguire il debug degli script, dovete ricorrere a strumenti esterni.
Nota: fate riferimento alla documentazione di scripting inclusa con l’installazione dell’applicazione Photoshop: AppleScript
Reference.pdf, JavaScript Reference Guide.pdf, Guida script Photoshop.pdf e Photoshop VisualBasic Reference Guide.pdf.
Queste guide sono memorizzate nella cartella Photoshop CS/Guida script.
5 Fate clic su Aggiungi. L’evento e il relativo script o azione vengono elencati nella finestra di dialogo.
6 Per disattivare ed eliminare singoli eventi, selezionateli dall’elenco e fate clic su Rimuovi. Per disattivare tutti gli eventi,
senza però eliminarli dall’elenco, deselezionate Attiva eventi per esecuzione di script/azioni.
Potete generare la grafica esportandoli da Photoshop o ImageReady, o creare dei modelli da usare in altri programmi, quali
Adobe GoLive e Adobe Graphics Server.
Per creare grafica dai modelli e dai set di dati, attenetevi alle seguenti istruzioni generali:
Flower
Le variabili
Le variabili sono utili per definire gli elementi di un modello che variano. Potete definire tre tipi di variabili. Le variabili
Visibilità mostrano o nascondono il contenuto di un livello. Le variabili Sostituzione pixel sostituiscono i pixel di un livello
con i pixel di un altro file immagine. Le variabili Sostituzione testo sostituiscono una stringa di testo in un livello di testo.
Nota: GoLive riconosce tutte le variabili di visibilità e di testo, ma non le variabili Sostituzione pixel.
B
A
B
C
Sostituzione pixel Sostituisce i pixel di un livello con i pixel di un altro file immagine.
2 Fate clic su Nuovo set di dati . In ImageReady, il primo set di dati viene creato automaticamente.
3 Selezionate una variabile dal menu a comparsa Nome o dall’elenco in fondo alla finestra di dialogo.
4 Modificate i dati della variabile:
• Per le variabili Visibilità , selezionate Visibile per visualizzare il contenuto del livello, Invisibile per nasconderlo.
• Per le variabili Sostituzione pixel , fate clic su Seleziona file (Photoshop) o su Sfoglia/Scegli (ImageReady) e selezionate
un file immagine sostitutivo. Per non modificare lo stato corrente del livello, fate clic su Non sostituire prima di applicare
il set di dati.
Nota: l’opzione Non sostituire non ripristina il file allo stato originario, se sono state precedentemente applicate altre
sostituzioni.
Consultate anche
“Importare set di dati da file esterni” a pagina 676
❖ Scegliete Immagine > Applica set di dati. Scegliete il set di dati dall’elenco e visualizzate l’anteprima dell’immagine nella
finestra del documento. Per applicare un set di dati, fate clic su Applica o OK (ImageReady per Windows). Fate clic su
Annulla se state visualizzando l’anteprima e non desiderate modificare l’immagine di base.
Potete anche applicare un set di dati e visualizzarne l’anteprima nella pagina Set di dati della finestra di dialogo Variabili.
Per ulteriori informazioni sull’uso dei modelli PSD per creare grafica basata su dati, consultate l’Aiuto in linea di Adobe
GoLive e Adobe Graphics Server Developer Guide.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 676
Guida utente
La sintassi del file esterno è la seguente (dove ogni riga che inizia con “NomeVariabile” o “Valore” costituisce una riga
separata nel file):
NomeVar i abi le1< s ep> NomeVar iabi l e2< s ep > < s e p > Nome Var i abi l e N < n r>
Va lore1-1< s ep> Va l ore2-1< s ep> < s ep> Va l ore N- 1 < n r>
Va lore1-2< s ep> Va l ore2-2< s ep> < s ep> Va l ore N- 2 < n r>
Va lore1-M<s ep>Valore2-M<s ep> <s ep>Va loreN-M<nr>
Tutti i nomi delle variabili sono elencati nella prima riga, nell’ordine in cui vengono forniti i valori nelle righe successive.
Ogni riga successiva rappresenta un set di dati e contiene i valori di ogni data variabile.
Se <sep> o <nr> sono parte del valore della variabile, l’intero valore deve essere racchiuso tra virgolette.
Nel file di testo devono essere definite tutte le variabili definite nel documento PSD. Se il numero di variabili del file di testo
non corrisponde a quello del documento, verrà visualizzato un errore.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 677
Guida utente
Usando un modello per fiori con variabili per tulipano o girasole, potete creare un file di testo simile al seguente:
{ contenuto d i Most r a F iore.t xt }
Var i abi le1, Var i abi le2, Var i abi le3
t r u e, T U L I PA NO, c : \ D o c u m e nt i \ tu l ip ano.jpg
fals e, GIRASOLE, c:\D o c umenti\g iras ole.jpg
f a l s e, C A L L A , c : \ D o c u m e nt i \ c a l l a . jp g
tr ue, VIOL ET TA, c:\D o c umenti\violett a.jpg
Nota: se il file di testo si trova nella stessa cartella del file immagine, potete usare un percorso relativo per la posizione
dell’immagine. Ad esempio, l’ultima voce dell’esempio potrebbe essere: true, VIOLETTA, violet.jpg.
Se il set di scelte rapide predefinito è insufficiente, è possibile creare set aggiuntivi. Ad esempio, potete creare set separati
per diverse aree di lavoro scelte dal menu Finestra > Area di lavoro.
Come alternativa all’utilizzo delle scelte rapide da tastiera, per l’accesso a numerosi comandi potete utilizzare i menu di
scelta rapida. I menu di scelta rapida visualizzano i comandi specifici per l’elemento attivo, ad esempio uno strumento, una
selezione o una palette. Per visualizzare un menu di scelta rapida, fate clic con il pulsante destro del mouse (Windows) oppure
tenete premuto il tasto Control (Mac OS) e fate clic sulla finestra del documento o sulla palette.
Menu delle palette Consente di personalizzare le scelte rapide da tastiera per le voci nei menu delle palette.
Strumenti Consente di personalizzare le scelte rapide da tastiera per gli strumenti della finestra degli strumenti.
4 Nella colonna delle scelte rapide dell’elenco di riepilogo selezionate la scelta rapida da modificare.
5 Digitate una nuova scelta rapida.
Se la scelta rapida da tastiera è già assegnata a un altro comando o strumento del set, viene visualizzato un messaggio di
avvertenza. Fate clic su Accetta per assegnare la scelta rapida al nuovo comando o strumento e cancellare la scelta rapida
assegnata in precedenza. Dopo aver riassegnato una scelta rapida, potete fare clic su Annulla modifiche per annullare la
modifica, o su Accetta e mostra conflitto per assegnare una nuova scelta rapida all’altro comando o strumento.
6 Dopo aver modificato le scelte rapide, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per salvare tutte le modifiche apportate al set corrente di scelte rapide da tastiera, fate clic sul pulsante Salva set . Le
modifiche al set personalizzato vengono salvate. Se state salvando modifiche al set Predefiniti di Photoshop, si apre la
finestra di dialogo Salva. Immettete un nome per il nuovo set e fate clic su OK.
• Per creare un nuovo set sulla base del set corrente di scelte rapide, fate clic sul pulsante che consente di creare un nuovo
set . Nella finestra di dialogo Salva, immettete un nome per il nuovo set nella casella di testo Nome, quindi fate clic
su Salva. La nuova scelta rapida da tastiera apparirà nel menu a comparsa sotto il nuovo nome.
• Fate clic su Ripristina per annullare l’ultima modifica salvata senza chiudere la finestra di dialogo.
• Fate clic su Usa impostazioni predefinite per ripristinare la scelta rapida predefinita.
• Fate clic su Riepiloga per esportare il set di scelte rapide visualizzato. Il file HTML creato può essere aperto in un browser
per visualizzare il set di scelte rapide.
• Fate clic su Annulla per annullare le modifiche e chiudere la finestra di dialogo.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 679
Guida utente
Nota: se non avete salvato il set di modifiche apportate, fate clic su Annulla per annullare tutte le modifiche e uscire dalla
finestra di dialogo.
Fate clic sulla riga di un comando e aggiungete la nuova scelta rapida digitandola nella casella di testo vuota.
Per utenti di Mac OS X: in ImageReady, quando è attiva la preferenza Usa scelte rapide sistema, al posto di alcune scelte
rapide di ImageReady vengono eseguite le corrispondenti scelte rapide del sistema operativo. Ad esempio, se la preferenza
è attiva, Comando + H nasconde l’applicazione; se non è attiva, Comando + H mostra/nasconde gli Extra. Per impedire
questo comportamento, premete Ctrl e il tasto di scelta rapida o scegliete ImageReady > Preferenze > Generale e
deselezionate Usa scelte rapide sistema.
ADOBE PHOTOSHOP CS2 680
Guida utente
Scorre gli strumenti con lo stesso tasto di scelta Maiusc + tasto di scelta rapida (*quando la Maiusc + tasto di scelta rapida (*quando la
rapida preferenza Usa tasto Maiusc. per scambiare preferenza Usa tasto Maiusc. per scambiare
strumento è disattivata) strumento è disattivata)
Scorre gli strumenti nascosti Alt + clic + strumento (*tranne gli strumenti Opzione + clic + strumento (*tranne gli
aggiungi punto di ancoraggio, elimina punto strumenti aggiungi punto di ancoraggio,
di ancoraggio e cambia punto di ancoraggio) elimina punto di ancoraggio e cambia punto di
ancoraggio)
Strumento sposta V V
Strumento lazo L L
Strumento taglierina C C
Strumento sezione K K
§
Strumento selezione sezioni K*, O K*, O§
Strumento toppa*
Strumento pennello B B
Strumento matita
Strumento gomma† E E
Strumento sfumatura* G G
Strumento secchiello
Strumento sfoca* R R
Strumento contrasta*
Strumento sfumino*
Strumento scherma* O O
Strumento brucia*
Strumento spugna*
ADOBE PHOTOSHOP CS2 681
Guida utente
Strumento penna* P P
Strumento rettangolo U U
Strumento ellisse
Strumento poligono*
Strumento nota* N N
Strumento contagocce† I I
Strumento misura*
Strumento mano† H H
Strumento zoom† Z Z
§
Strumento mappa immagine rettangolare P P
§
Strumento mappa immagine circolare
§
Strumento rettangolo scheda R R
§
Strumento rettangolo capsula
* Non in ImageReady
§
Solo in ImageReady
†
Usate gli stessi tasti di scelta rapida per gli strumenti di Estrai*, Fluidifica e Crea pattern*
Tasti per la selezione degli strumenti nella finestra degli strumenti Estrai
Risultato Windows Mac OS
Strumento riempimento G G
Strumento contagocce I I
Strumento ripulisci C C
Tasti per la selezione degli strumenti nella finestra degli strumenti Fluidifica
Risultato Windows Mac OS
Strumento ricostruisci R R
Strumento piega S S
Strumento gonfiamento B B
Strumento riflessione M M
Strumento turbolenza T T
Riduce o aumenta la dimensione del pennello , (virgola) o . (punto) , (virgola) o Maiusc + . (punto)
Seleziona lo strumento zoom out Alt + Barra spaziatrice Opzione + Barra spaziatrice
Attiva/disattiva Evidenziazione migliore Ctrl con lo strumento evidenziatore bordi Comando con lo strumento evidenziatore
selezionato bordi selezionato
Riempie l’area di primo piano e l’estrazione Maiusc + clic con lo strumento riempimento Maiusc + clic con lo strumento riempimento
anteprime selezionato selezionato
Riduce/aumenta la dimensione del pennello di Freccia giù/Freccia su nella casella di testo Freccia giù o Freccia su nella casella di testo
1 Dimensione pennello† Dimensione pennello†
Riduce/aumenta la dimensione del pennello di Freccia sinistra/Freccia destra quando è Freccia sinistra/Freccia destra quando è
1 visualizzato l’indicatore di dimensione visualizzato l’indicatore di dimensione
pennello† pennello†
Ricampiona continuamente la distorsione Alt + trascinamento in anteprima con lo Opzione + trascinamento in anteprima con lo
strumento ricostruisci, modalità Muovi, strumento ricostruisci, modalità Muovi,
Amplifica o Affine selezionata Amplifica o Affine selezionata
Riduce/aumenta la dimensione del pennello di Freccia giù/Freccia su nella casella di testo Freccia giù/Freccia su nella casella di testo
2, o la densità, la pressione, la velocità o la Dimensione pennello, Densità, Pressione, Dimensione pennello, Densità, Pressione,
variazione turbolenza di 1 Velocità o Variazione turbolenza† Velocità o Variazione turbolenza†
Riduce/aumenta la dimensione del pennello di Freccia sinistra/Freccia destra con il cursore Freccia sinistra/Freccia destra con il cursore
2, o la densità, la pressione, la velocità o la Dimensione pennello, Densità, Pressione, Dimensione pennello, Densità, Pressione,
variazione turbolenza di 1 Velocità o Variazione turbolenza visualizzato† Velocità o Variazione turbolenza visualizzato†
†
Tenete premuto Maiusc per ridurre/aumentare di 10
Va alla porzione precedente di Storia porzioni Freccia sinistra, Pag Su Freccia sinistra, Pag Su
Va alla porzione successiva di Storia porzioni Freccia destra, Pag Giù Freccia destra, Pag Giù
Scosta la selezione quando visualizzate Freccia destra, Freccia sinistra, Freccia su o Freccia destra, Freccia sinistra, Freccia su o
l’originale Freccia giù Freccia giù
Aumenta lo scostamento della selezione Maiusc + Freccia destra, Freccia sinistra, Freccia Maiusc + Freccia destra, Freccia sinistra, Freccia
quando visualizzate l’originale su o Freccia giù su o Freccia giù
* Non in ImageReady
Applica un nuovo filtro su quello selezionato Alt + clic su un filtro Opzione + clic su un filtro
Apre/chiude tutti i triangoli di visualizzazione Alt + clic su un triangolo di visualizzazione Opzione + clic su un triangolo di
visualizzazione
Strumento zoom Z Z
Strumento mano H H
Seleziona più punti nel pannello Curve Clic sul primo punto, Maiusc + clic per i punti Clic sul primo punto, Maiusc + clic per i punti
aggiuntivi aggiuntivi
Aggiunge un punto alla curva nel pannello Ctrl + clic nell’anteprima Ctrl + clic nell’anteprima
Curve
Sposta il punto selezionato nel pannello Curve Tasti freccia Tasti freccia
(di una unità)
Visualizza le luci che verranno ritagliate in Alt + trascinamento del cursore Esposizione od Opzione + trascinamento del cursore
anteprima Ombre Esposizione od Ombre
Strumento zoom Z Z
Strumento mano H H
Sposta l’immagine selezionata di 1 pixel Freccia destra, Freccia sinistra, Freccia su o Freccia destra, Freccia sinistra, Freccia su o
Freccia giù Freccia giù
Mostra il bordo di un’immagine Alt + spostamento del puntatore Opzione + spostamento del puntatore
sull’immagine sull’immagine
Strumento zoom Z Z
Strumento mano H H
Zoom in Ctrl + + (più), Ctrl + Barra spaziatrice Comando + + (più), Comando + Barra
spaziatrice
Zoom out Ctrl + - (trattino), Alt + Barra spaziatrice Comando + - (trattino), Opzione + Barra
spaziatrice
Adatta alla visualizzazione Ctrl + 0 (zero), doppio clic sullo strumento Comando + 0 (zero), doppio clic sullo
mano strumento mano
Esegue lo zoom al centro al 100% Doppio clic sullo strumento zoom Doppio clic sullo strumento zoom
Crea una selezione flottante dalla selezione Ctrl + Alt + T Comando + Opzione + T
corrente
Riempie una selezione con l’immagine sotto il Alt + trascinamento Opzione + trascinamento
puntatore
Crea un duplicato di una selezione flottante Ctrl + Alt + trascinamento Comando + Opzione + trascinamento
Vincola il trascinamento ad angoli di 90 gradi Maiusc + trascinamento oggetto Maiusc + trascinamento oggetto
Seleziona un piano sotto un altro piano Ctrl + clic sul piano Comando + clic sul piano
selezionato
Esegue il rendering delle griglie dei piani Alt + clic su OK Opzione + click su OK
Crea un piano di un quadro intero, ad angolo Doppio clic sullo strumento crea piano Doppio clic sullo strumento crea piano
retto rispetto alla telecamera
Togli saturazione* Strumento spugna + Maiusc + Alt + D Strumento spugna + Maiusc + Opzione + D
* Non in ImageReady
Adatta l’immagine alla finestra Doppio clic sullo strumento mano Doppio clic sullo strumento mano
Ingrandisce al 100% Doppio clic sullo strumento zoom Doppio clic sullo strumento zoom
Passa allo strumento zoom in Ctrl + Barra spaziatrice Comando + Barra spaziatrice
Passa allo strumento zoom out Alt + Barra spaziatrice Opzione + Barra spaziatrice
Sposta la selezione dello zoom mentre Barra spaziatrice + trascinamento Barra spaziatrice + trascinamento
trascinate lo strumento zoom*
Applica la percentuale di zoom e mantiene Maiusc + Invio nella palette Navigatore Maiusc + A capo nella palette Navigatore
attiva la casella percentuale di zoom*
Rimpicciolisce una determinata area Ctrl + trascinamento sull’anteprima nella Comando + trascinamento sull’anteprima nella
dell’immagine* palette Navigatore palette Navigatore
Scorre l’immagine con lo strumento mano* Barra spaziatrice + trascinamento o Barra spaziatrice + trascinamento o
trascinamento della casella dell’area trascinamento della casella dell’area
visualizzazione nella palette Navigatore visualizzazione nella palette Navigatore
Scorre verso l’alto o il basso di una schermata Pag Su o Pag Giù† Pag Su o Pag Giù†
Scorre verso l’alto o il basso di 10 unità Maiusc + Pag Su o Pag Giù† Maiusc + Pag Su o Pag Giù†
* Non in ImageReady
§
Solo in ImageReady
†
Tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) per scorrere verso sinistra (Pag Su) o verso destra (Pag Giù)
Riposiziona il riquadro di selezione durante la Qualsiasi strumento di selezione (eccetto Qualsiasi strumento di selezione (eccetto
selezione‡ colonna singola e riga singola) + Barra colonna singola e riga singola) + Barra
spaziatrice + trascinamento spaziatrice + trascinamento
Aggiunge o interseca una selezione Qualsiasi strumento di selezione + Maiusc + Qualsiasi strumento di selezione + Maiusc +
trascinamento trascinamento
Sottrae un’area da una selezione Qualsiasi strumento di selezione + Alt + Qualsiasi strumento di selezione + Opzione +
trascinamento trascinamento
Interseca una selezione Qualsiasi strumento di selezione + Maiusc + Alt Qualsiasi strumento di selezione + Maiusc +
+ trascinamento Opzione + trascinamento
Vincola la forma e disegna il riquadro di Maiusc + Alt + trascinamento Maiusc + Opzione + trascinamento
selezione dal centro‡
Passa allo strumento sposta Ctrl (tranne quando lo strumento mano, Comando (tranne quando lo strumento mano,
sezione, tracciato*, forma*, mappa immagine sezione, tracciato*, forma*, mappa immagine
rettangolare§, mappa immagine circolare§, rettangolare§, mappa immagine circolare§,
mappa immagine poligonale§ o qualsiasi mappa immagine poligonale§ o qualsiasi
strumento penna* è selezionato) strumento penna* è selezionato)
Passa dallo strumento lazo magnetico allo Alt + trascinamento Opzione + trascinamento
strumento lazo*
Passa dallo strumento lazo magnetico allo Alt + clic Opzione + clic
strumento lazo poligonale*
Sposta la copia della selezione Strumento sposta + Alt + trascinamento Strumento sposta + Opzione + trascinamento
selezione‡ selezione‡
Sposta l’area di selezione di 1 pixel Qualsiasi selezione + Freccia destra, Freccia Qualsiasi selezione + Freccia destra, Freccia
sinistra, Freccia su o Freccia giù† sinistra, Freccia su o Freccia giù†
Sposta la selezione di 1 pixel Strumento sposta + Freccia destra, Freccia Strumento sposta + Freccia destra, Freccia
sinistra, Freccia su o Freccia giù†‡ sinistra, Freccia su o Freccia giù†‡
Sposta il livello di 1 pixel se non è stata Ctrl + Freccia destra, Freccia sinistra, Freccia su Comando + Freccia destra, Freccia sinistra,
effettuata alcuna selezione sul livello o Freccia giù† Freccia su o Freccia giù†
Accetta il ritaglio o esce dal ritaglio Strumento taglierina + Invio o Esc Strumento taglierina + A capo o Esc
Crea il goniometro* Strumento misura + Alt + trascinamento punto Strumento misura + Opzione + trascinamento
di fine punto di fine
Blocca la guida sulle tacche del righello Maiusc + trascinamento guida Maiusc + trascinamento guida
(*tranne quando l’opzione Visualizza > Effetto
calamita non è attivata)
Converte la guida in orizzontale o verticale Alt + trascinamento guida Opzione + trascinamento guida
* Non in ImageReady
§
Solo in ImageReady
†
Tenete premuto Maiusc per spostare di 10 pixel
‡Si applica agli strumenti forma
Seleziona più punti di ancoraggio Strumento selezione diretta + Maiusc + clic Strumento selezione diretta + Maiusc + clic
Seleziona l’intero tracciato Strumento selezione diretta + Alt + clic Strumento selezione diretta + Opzione + clic
Duplica un tracciato Strumento penna (qualsiasi strumento penna), Strumento penna (qualsiasi strumento penna),
selezione tracciato o selezione diretta + Ctrl + selezione tracciato o selezione diretta +
Alt + trascinamento Comando + Opzione + trascinamento
ADOBE PHOTOSHOP CS2 690
Guida utente
Chiude il tracciato Strumento penna magnetica + doppio clic Strumento penna magnetica + doppio clic
Chiude il tracciato con segmenti linea retta Strumento penna magnetica + Alt + doppio Strumento penna magnetica + Opzione +
clic doppio clic
Strumento contagocce Qualsiasi strumento di pittura + Alt o qualsiasi Qualsiasi strumento di pittura + Opzione o
strumento forma + Alt (*tranne quando qualsiasi strumento forma + Opzione (*tranne
l’opzione Tracciati è selezionata) quando l’opzione Tracciati è selezionata)
Seleziona il colore di sfondo Strumento contagocce + Alt + clic Strumento contagocce + Opzione + clic
Elimina il campionatore colore* Strumento campionatore colore + Alt + clic Strumento campionatore colore + Opzione +
clic
Imposta opacità, tolleranza, forza o Qualsiasi strumento di pittura o modifica + Qualsiasi strumento di pittura o modifica +
esposizione per la modalità pittura tasti numerici (es., 0 = 100%, 1 = 10%, 4 e 5 in tasti numerici (es., 0 = 100%, 1 = 10%, 4 e 5 in
rapida successione = 45%) (*quando l’opzione rapida successione = 45%) (*quando l’opzione
Aerografo è attivata, usate Maiusc + tasti Aerografo è attivata, usate Maiusc + tasti
numerici) numerici)
Imposta il flusso per la modalità pittura* Qualsiasi strumento di pittura o modifica + Qualsiasi strumento di pittura o modifica +
Maiusc + tasti numerici (es., 0 = 100%, 1 = 10%, Maiusc + tasti numerici (es., 0 = 100%, 1 = 10%,
4 e 5 in rapida successione = 45%) (*quando 4 e 5 in rapida successione = 45%) (*quando
l’opzione Aerografo è attivata, omettete l’opzione Aerografo è attivata, omettete
Maiusc) Maiusc)
Riempie la selezione/il livello con il colore di Alt + Backspace o Ctrl + Backspace† Opzione + Ritorno unitario o Comando +
primo piano o di sfondo Ritorno unitario†
Collega i punti con una linea retta Qualsiasi strumento di pittura + Maiusc + clic Qualsiasi strumento di pittura + Maiusc + clic
* Non in ImageReady
§ Solo in ImageReady
†Tenete premuto Maiusc per mantenere la trasparenza
Riesegue la trasformazione libera con dati Ctrl + Maiusc + Alt + T Comando + Maiusc + Opzione + T
duplicati
Sposta il testo nell’immagine Ctrl + trascinamento testo quando è Comando + trascinamento testo quando è
selezionato un livello di testo selezionato un livello di testo
Seleziona 1 carattere a sinistra/destra o una Maiusc + Freccia sinistra/Freccia destra o Maiusc + Freccia sinistra/Freccia destra o
riga in alto/basso, oppure una parola a Freccia giù/Freccia su oppure Ctrl + Maiusc + Freccia giù/Freccia su oppure Comando +
sinistra/destra Freccia sinistra/Freccia destra Maiusc + Freccia sinistra/Freccia destra
Sposta 1 carattere a sinistra/destra o una riga in Freccia sinistra/Freccia destra, Freccia Freccia sinistra/Freccia destra, Freccia
alto/basso, oppure una parola a sinistra/destra giù/Freccia su o Ctrl + Freccia sinistra/Freccia giù/Freccia su o Comando + Freccia
destra sinistra/Freccia destra
Crea un nuovo livello di testo quando un livello Maiusc + clic Maiusc + clic
di testo è selezionato nella palette Livelli
Seleziona una parola, una frase, un paragrafo o Doppio clic, triplo clic, quattro clic o cinque clic Doppio clic, triplo clic, quattro clic o cinque clic
un brano
Ridimensiona il testo all’interno di un Ctrl + trascinamento di una maniglia del Comando + trascinamento di una maniglia del
rettangolo di selezione quando ridimensionate rettangolo di selezione rettangolo di selezione
il rettangolo*
Sposta la casella di testo mentre la create Barra spaziatrice + trascinamento Barra spaziatrice + trascinamento
* Non in ImageReady
Allinea a sinistra, al centro o a destra* Strumento testo orizzontale + Ctrl + Maiusc + L, Strumento testo orizzontale + Comando +
CoR Maiusc + L, C o R
Allinea in alto, al centro o in basso* Strumento testo verticale + Ctrl + Maiusc + L, C Strumento testo verticale + Comando + Maiusc
oR + L, C o R
Sceglie scala verticale 100%* Ctrl + Maiusc + Alt + X Comando + Maiusc + Opzione + X
Attiva/disattiva la sillabazione del paragrafo* Ctrl + Maiusc + Alt + H Comando + Maiusc + Opzione + H
Riduce/aumenta l’interlinea di 2 punti/pixel Alt + Freccia giù o Freccia su†† Opzione + Freccia giù o Freccia su††
Riduce/aumenta lo scorrimento della linea di Maiusc + Alt + Freccia giù o Freccia su†† Maiusc + Opzione + Freccia giù o Freccia su††
base di 2 punti/pixel
Riduce/aumenta crenatura/spaziatura di Alt + Freccia sinistra o Freccia destra†† Opzione + Freccia sinistra o Freccia destra††
20/1000 em
* Non in ImageReady
†
Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) per ridurre/aumentare di 10
††
Tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) per ridurre/aumentare di 10
Disegna sezione quadrata dal centro verso Maiusc + Alt + trascinamento Maiusc + Opzione + trascinamento
l’esterno
ADOBE PHOTOSHOP CS2 693
Guida utente
Riposiziona la sezione durante la creazione Barra spaziatrice + trascinamento Barra spaziatrice + trascinamento
della sezione
Apre menu di scelta rapida Clic con il pulsante destro del mouse sulla Ctrl + clic sulla sezione
sezione
§ Solo in ImageReady
Imposta le opzioni (tranne le palette Azioni, Alt + clic sul pulsante Nuovo Opzione + clic sul pulsante Nuovo
Animazione, Stili, Pennelli*, Strumenti
predefiniti* e Composizioni livelli)
Elimina senza conferma (tranne la palette Alt + clic sul cestino Opzione + clic sul cestino
Pennelli*)
Carica come selezione Ctrl + clic sulla miniatura del canale, del livello Comando + clic sulla miniatura del canale, del
o del tracciato Ctrl + Alt + clic sul livello in livello o del tracciato Comando + Opzione +
ImageReady clic sul livello in ImageReady
Aggiunge alla selezione corrente Ctrl + Maiusc + clic sulla miniatura del canale, Comando + Maiusc + clic sulla miniatura del
del livello o del tracciato Ctrl + Maiusc + Alt + canale, del livello o del tracciato Comando +
clic sul livello in ImageReady Maiusc + Opzione + clic sul livello in
ImageReady
Sottrae dalla selezione corrente* Ctrl + Alt + clic sulla miniatura del canale, del Comando + Opzione + clic sulla miniatura del
tracciato o del livello canale, del tracciato o del livello
Interseca la selezione corrente* Ctrl + Maiusc + Alt + clic sulla miniatura del Comando + Maiusc + Opzione + clic sulla
canale, del tracciato o del livello miniatura del canale, del tracciato o del livello
Evidenzia la barra delle opzioni Selezione strumento + Invio Selezione strumento + A capo
Aumenta/diminuisce le unità di 10 in un menu Maiusc + Freccia su/Freccia giù Maiusc + Freccia su/Freccia giù
a comparsa
* Non in ImageReady
Attiva un comando e disattiva tutti gli altri, o Alt + clic sulla spunta accanto a un comando Opzione + clic sulla spunta accanto a un
attiva tutti i comandi* comando
Modifica le opzioni del set di azioni Alt + doppio clic sul set di azioni Opzione + doppio clic sul set di azioni
Visualizza la finestra di dialogo Opzioni Doppio clic sul set o sull’azione Alt + doppio Doppio clic sul set o sull’azione Opzione +
clic sul set o sull’azione in ImageReady doppio clic sul set o sull’azione in ImageReady
Riproduce l’intera azione Ctrl + doppio clic sull’azione Comando + doppio clic sull’azione
ADOBE PHOTOSHOP CS2 694
Guida utente
Espande/riduce tutti i componenti di un’azione Alt + clic sul triangolo Opzione + clic sul triangolo
Riproduce un comando Ctrl + clic sul pulsante Esegui Comando + clic sul pulsante Esegui
Crea una nuova azione e inizia la registrazione Alt + clic sul pulsante Nuova azione Opzione + clic sul pulsante Nuova azione
senza conferma
Seleziona elementi contigui dello stesso tipo* Maiusc + clic su azione/comando Maiusc + clic su azione/comando
Seleziona elementi non contigui dello stesso Ctrl + clic su azione/comando Comando + clic su azione/comando
tipo*
* Non in ImageReady
Seleziona/deseleziona più fotogrammi Maiusc + clic sul secondo fotogramma Maiusc + clic sul secondo fotogramma
contigui
Seleziona/deseleziona più fotogrammi non Ctrl + clic su più fotogrammi Comando + clic su più fotogrammi
contigui
Incolla usando le impostazioni precedenti Alt + comando Incolla fotogrammi del menu a Opzione + comando Incolla fotogrammi del
senza visualizzare la finestra comparsa della palette menu a comparsa della palette
Elimina il pennello* Alt + clic sul pennello Opzione + clic sul pennello
Rinomina il pennello* Doppio clic sul pennello Doppio clic sul pennello
* Non in ImageReady
§ Solo in ImageReady
ADOBE PHOTOSHOP CS2 695
Guida utente
Imposta le opzioni per il pulsante Salva Alt + clic sul pulsante Opzione + clic sul pulsante
selezione come canale
Crea un nuovo canale di tinta piatta Ctrl + clic sul pulsante Crea nuovo canale Comando + clic sul pulsante Crea nuovo canale
Seleziona/deseleziona nella selezione di più Maiusc + clic sul canale colore Maiusc + clic sul canale colore
canali colore
Seleziona/deseleziona il canale alfa e lo Maiusc + clic sul canale alfa Maiusc + clic sul canale alfa
mostra/nasconde come maschera rossa
Visualizza le opzioni del canale Doppio clic sulla miniatura del canale alfa o di Doppio clic sulla miniatura del canale alfa o di
tinta piatta tinta piatta
Seleziona il colore di sfondo Alt + clic sul colore nella barra dei colori Opzione + clic sul colore nella barra dei colori
Visualizza il menu Barra colori Clic con il pulsante destro del mouse sulla barra Ctrl + clic sulla barra dei colori
dei colori
Scorre i colori Maiusc + clic sulla barra dei colori Maiusc + clic sulla barra dei colori
Seleziona il colore di sfondo Alt + clic sul campione Opzione + clic sul campione
Seleziona più colori contigui; l’ultimo colore su Maiusc + clic su un secondo campione Maiusc + clic su un secondo campione
cui si fa clic diventa il colore di primo piano
Seleziona più colori non contigui; l’ultimo Ctrl + clic su più campioni Comando + clic su più campioni
colore su cui si fa clic diventa il colore di primo
piano
Aggiunge il colore di sfondo corrente Alt + clic sul pulsante Nuovo colore o Opzione + clic sul pulsante Nuovo colore o
trascinamento dell’icona colore dalla palette trascinamento dell’icona colore dalla palette
Strumenti alla tavola colore Strumenti alla tavola colore
Aggiunge il colore di primo piano corrente Clic sul pulsante Nuovo colore o trascinamento Clic sul pulsante Nuovo colore o trascinamento
dell’icona colore dalla palette Strumenti al dell’icona colore dalla palette Strumenti al
pulsante Nuovo colore pulsante Nuovo colore
Rinomina un’istantanea* Doppio clic sul nome dell’istantanea Doppio clic sul nome dell’istantanea
Duplica qualsiasi stato dell’immagine, tranne Alt + clic sullo stato dell’immagine Opzione + clic sullo stato dell’immagine
quello corrente*
Cancella definitivamente la storia (impossibile Alt + Cancella storia (nel menu a comparsa Opzione + Cancella storia (nel menu a
annullare l’operazione)* della palette Storia) comparsa della palette Storia)
* Non in ImageReady
ADOBE PHOTOSHOP CS2 696
Guida utente
Modifica le modalità di rilevamento del colore* Clic sull’icona del contagocce Clic sull’icona del contagocce
* Non in ImageReady
Crea nuova composizione livelli + casella Alt + clic sul pulsante Crea nuova Opzione + clic sul pulsante Crea nuova
composizione livelli composizione livelli
Apre la finestra Opzioni di composizione livelli Doppio clic sulla composizione livelli Doppio clic sulla composizione livelli
Rinomina Doppio clic sul nome della composizione livelli Doppio clic sul nome della composizione livelli
Carica la trasparenza del livello come selezione Ctrl + clic sulla miniatura del livello Comando + clic sulla miniatura del livello
Crea un nuovo livello vuoto con finestra di Alt + clic sul pulsante Nuovo livello Opzione + clic sul pulsante Nuovo livello
dialogo
Crea un nuovo livello sotto il livello di Ctrl + clic sul pulsante Nuovo livello Comando + clic sul pulsante Nuovo livello
destinazione
Aggiunge alla selezione dei livelli nella palette Maiusc + Alt + [ o ] Maiusc + Opzione + [ o ]
Livelli
Sposta il livello di destinazione in giù/in su Ctrl + Maiusc + + (più) o – (meno) Comando + + (più) o – (meno)
Unisce una copia di tutti i livelli visibili nel Ctrl + Maiusc + Alt + E Comando + Maiusc + Opzione + E
livello di destinazione
Sposta il livello in fondo o in cima Ctrl + Maiusc + , (virgola) o . (punto) Comando + Ctrl + + (più) o – (meno)
Copia il livello corrente nel livello sottostante Alt + comando Unisci sotto del menu a Opzione + comando Unisci sotto del menu a
comparsa della palette comparsa della palette
Copia tutti i livelli visibili in un nuovo livello in Alt + comando Unisci visibili del menu a Opzione + comando Unisci visibili del menu a
cima alla sovrapposizione comparsa della palette comparsa della palette
Mostra/nasconde solo questo livello/gruppo di Clic con il pulsante destro del mouse sull’icona Ctrl + clic sull’icona occhio
livelli o tutti i livelli/gruppi di livelli occhio
Mostra/nasconde tutti gli altri livelli Alt + clic sull’icona occhio Opzione + clic sull’icona occhio
attualmente visibili
Modifica le opzioni di effetto/stile di livello Doppio clic su effetto/stile di livello Doppio clic su effetto/stile di livello
Nasconde l’effetto/lo stile di livello Alt + doppio clic su effetto/stile di livello Opzione + doppio clic su effetto/stile di livello
Mostra/nasconde tutti i livelli e gli effetti§ Alt + clic sul triangolo di espansione del Opzione + clic sul triangolo di espansione del
gruppo di livelli gruppo di livelli
Modifica lo stile di livello Doppio clic sul livello Doppio clic sul livello
Disattiva/attiva la maschera vettoriale Alt + clic sulla miniatura della maschera Opzione + clic sulla miniatura della maschera
vettoriale vettoriale
Apre la finestra Opzioni visualizzazione Doppio clic sulla miniatura della maschera di Doppio clic sulla miniatura della maschera di
maschera livello livello livello
Attiva/disattiva la maschera di livello Maiusc + clic sulla miniatura della maschera di Maiusc + clic sulla miniatura della maschera di
livello livello
Attiva/disattiva la maschera di livello o Alt + clic sulla miniatura della maschera di Opzione + clic sulla miniatura della maschera
l’immagine composita livello di livello
Attiva/disattiva la modalità maschera rossa per * o Maiusc + Alt + clic * o Maiusc + Opzione + clic
la maschera di livello*
Seleziona tutto il testo e, temporaneamente lo Doppio clic sulla miniatura del livello di testo Doppio clic sulla miniatura del livello di testo
strumento testo
Crea una maschera di ritaglio Alt + clic sulla linea tra due livelli Opzione + clic sulla linea tra due livelli
Rinomina un livello Doppio clic sul nome del livello Doppio clic sul nome del livello
Crea un nuovo set di livelli sotto il livello/set di Ctrl + clic sul pulsante Nuovo set di livelli Comando + clic sul pulsante Nuovo set di livelli
livelli corrente
Crea un nuovo set di livelli con finestra di Alt + clic sul pulsante Nuovo set di livelli Opzione + clic sul pulsante Nuovo set di livelli
dialogo
Crea una maschera di livello che nasconde Alt + clic sul pulsante Aggiungi maschera di Opzione + clic sul pulsante Aggiungi maschera
tutto o la selezione livello di livello
Crea una maschera vettoriale che mostra tutto Ctrl + clic sul pulsante Aggiungi maschera di Comando + clic sul pulsante Aggiungi
o la selezione livello maschera di livello
Crea una maschera vettoriale che nasconde Ctrl + Alt + clic sul pulsante Aggiungi maschera Comando + Opzione + clic sul pulsante
tutto o la selezione di livello Aggiungi maschera di livello
Visualizza le proprietà del gruppo di livelli Clic con il pulsante destro del mouse sul Ctrl + clic sul gruppo di livelli, doppio clic sul
gruppo di livelli, doppio clic sul gruppo gruppo
Visualizza le opzioni di livello§ Alt + doppio clic sul livello Opzione + doppio clic sul livello
* Non in ImageReady
§ Solo in ImageReady
ADOBE PHOTOSHOP CS2 698
Guida utente
Aggiunge un tracciato alla selezione Ctrl + Maiusc + clic sul nome del tracciato Comando + Maiusc + clic sul nome del
tracciato
Sottrae il tracciato dalla selezione Ctrl + Alt + clic sul nome del tracciato Comando + Opzione + clic sul nome del
tracciato
Mantiene l’intersezione del tracciato come Ctrl + Maiusc + Alt + clic sul nome del tracciato Comando + Maiusc + Opzione + clic sul nome
selezione del tracciato
Imposta le opzioni per il pulsante Riempi Alt + clic sul pulsante Opzione + clic sul pulsante
tracciato con colore di primo piano, Disegna il
tracciato con il pennello, Carica tracciato come
una selezione, Crea un tracciato di lavoro a
partire dalla selezione o Crea un nuovo
tracciato
Crea un nuovo campione dal colore di primo Clic su un’area vuota della palette Clic su un’area vuota della palette
piano*
Seleziona il colore di sfondo Ctrl + clic sul campione Comando + clic sul campione
Elimina il colore Alt + clic sul campione Opzione + clic sul campione
Seleziona più colori contigui§ Maiusc + clic su un secondo colore Maiusc + clic su un secondo colore
§
Seleziona più colori non contigui Ctrl + clic su più colori Comando + clic su più colori
* Non in ImageReady
§
Solo in ImageReady
Modifica il nome della mappa immagine e Doppio clic sulla miniatura della mappa Doppio clic sulla miniatura della mappa
visualizza la palette Mappa immagine immagine immagine
Modifica l’azione del mouse per uno stato di Doppio clic sulla miniatura dello stato di Doppio clic sulla miniatura dello stato di
rollover rollover rollover
Modifica il nome della sezione Immagine e Doppio clic sulla miniatura della sezione Doppio clic sulla miniatura della sezione
visualizza la palette Sezione Immagine Immagine
Attiva/disattiva la visibilità dei fotogrammi di Clic con il pulsante destro del mouse sullo stato Ctrl + clic sullo stato con un’icona di
animazione con un’icona di fotogramma animato e scelta di fotogramma animato e scelta di un nuovo stato
un nuovo stato dal menu di scelta rapida dal menu di scelta rapida
Crea un rollover per una mappa immagine Ctrl + clic sul pulsante Crea rollover in base al Comando + clic sul pulsante Crea rollover in
livello base al livello
ADOBE PHOTOSHOP CS2 699
Guida utente
Tasti funzione
Risultato Windows Mac OS
Annulla/ripristina* F1
Taglia* F2 F2
Copia* F3 F3
Incolla* F4 F4
§
Mostra/nasconde la palette Animazione F11 Ctrl + F11
* Non in ImageReady
§
Solo in ImageReady
Apri Adobe Bridge da un'altra applicazione Ctrl + Alt + O, Ctrl + Maiusc + O Comando + Opzione + O, Comando + Maiusc +
Creative Suite O
Passa ad aree di lavoro definite dall’utente Da Ctrl + F6 a Ctrl + F12 Da Comando + F6 a Comando + F12
Copia le impostazioni Camera Raw dal file Alt + Ctrl + C Opzione + Comando + C
selezionato
Incolla le impostazioni Camera Raw nel file Alt + Ctrl + V Opzione + Comando + V
selezionato
Sincronizza la vista locale e la vista server del Maiusc + Ctrl + B Maiusc + Comando + B
file Version Cue selezionato
Rende i file Version Cue selezionati alternative Maiusc + Ctrl + G Maiusc + Comando + G
reciproche
Crea una versione salvata del file Version Cue Maiusc + Ctrl + V Maiusc + Comando + V
selezionato
Apre la finestra di dialogo delle versioni Maiusc + Alt + Ctrl + V Maiusc + Opzione + Comando + V
Version Cue
Passa alla cartella (in vista cartella) o alla riga Freccia su Freccia su
precedente
Passa alla cartella (in vista cartella) o alla riga Freccia giù Freccia giù
successiva
Passa al livello precedente (in vista cartella) Ctrl + Freccia su Comando + Freccia su
Aggiunge un elemento alla selezione Maiusc + Freccia destra, Freccia sinistra, Freccia Maiusc + Freccia destra, Freccia sinistra, Freccia
su o Freccia giù su o Freccia giù
Avvia File Bridge in formato ingrandito e Ctrl + clic sull'icona di Open Bridge nella barra Comando + clic sull'icona di Open Bridge nella
nasconde automaticamente le palette delle opzioni barra delle opzioni
Visualizza l'Aiuto F1 F1
Seleziona la voce successiva (aggiuntivo) Maiusc + freccia giù Maiusc + freccia giù
Indice
A Adobe Stock Photos Adobe Version Cue, utilità di
abbondanza Vedere anche account Stock Photo amministrazione
regolare le tinte piatte acquisto 96, 97, 98 duplicare progetti 148
sovrapposte 400 carrello degli acquisti 97 eliminare progetti 149
Abbondanza, comando 652 composizioni 95, 96 esportare progetti 149
abbondanze di colore 652 in Bridge 71 impostare le preferenze dell’area di
aberrazione cromatica 198 lavoro 144
informazioni 93
Accentua passaggio, filtro 473 informazioni 142
nuovo scaricamento di foto 100
accesso modificare proprietà del
preferenze 100 progetto 148
creare nell’utilità di ricerca con parole chiave 94
amministrazione di Version aerografo 436
Cue 152 suggerimenti per la ricerca 95 Affresco, filtro 463
inserire nell’utilità di visualizzazione dettagli ordine 98 Aggiorna, comando 77
amministrazione di Version Adobe Studio 7 Aggiorna, comando, in Version
Cue 142 Adobe Studio Exchange 8 Cue 108
livelli di privilegio, in Version Adobe Version Cue aggiornamenti 9
Cue 154
cartella di progetto 107 aggiornamenti RSS 83
Account Stock Photo
cartelle 107 Aggiornamento fuori cache, nella
creazione 99 palette Istogramma 252
connettere a progetti remoti 108
modifica delle informazioni 99, aggiungere testo HTML alle
100 disconnettere 124
sezioni 530
vantaggi 98 funzioni, disponibilità 102
Aggiungi ai Preferiti, comando 80
Account Stock Photos in Bridge 71
Aggiungi alla palette composita,
accesso 99 migrare alla versione 2.0 145 comando 579
modifica delle informazioni 99 pubblicare progetti con Aggiungi disturbo, filtro 468
GoLive 146
Adatta allo schermo, comando 49 Aggiungi, opzione 401
Adobe Version Cue, aree di lavoro
Adattata, palette Colori 215 Aiuto
creare ID utente 152
Adobe Acrobat esercitazioni 6
file di registro 144, 156
lavorare con Version Cue 103 versione PDF 7
modificare la visualizzazione 109
Adobe Bridge Allinea alla selezione, comando 362
rinominare 144
Vedere anche finestra Bridge Allinea livelli, comando 362
visualizzare informazioni 155
aggiungere file ai progetti Version Allinea sezioni, comando 524
Cue 119 Adobe Version Cue, progetti
allineamento Vedere allineamento
creare progetti Version Cue 112 aggiungere file 118
allineamento, pulsanti 362
eliminare file Version Cue 128, 129 aprire 108
allineare
eliminare progetti Version aprire file 117
Vedere anche Effetto calamita,
Cue 127 backup e ripristino 150 comando
impostazioni colore di Creative connettere a progetti remoti 108 forme 418
Suite 227, 228 copiare 149 livelli 361
mostrare file di Version Cue 117 copiare e spostare i file 120 livelli collegati 296
Adobe GoLive copie di lavoro 107 mappe immagine 536
lavorare con Version Cue 103 creare e modificare 111 selezioni 284
Adobe Illustrator disconnettersi 125 sezioni 524
file, aprire 175, 176 limitare l’accesso 152 alone, colore
importare grafica tramite proprietà 148
inserimento 178 scegliere 216
sincronizzare 138 Alone, comandi
usare file Photoshop 630
usare il blocco di protezione 148 comando Elimina alone
Adobe InDesign
visualizzare le informazioni 110 bianco 294
metadati in 85
comando Elimina alone nero 294
Adobe Premiere 612
comando Elimina margine 294
Adobe Press 8
ALT, elemento HTML 530, 534
INDICE 703
Altera testo, comando 486 informazioni 618 opzione Esporta Appunti 299
altera, strumento 346 modificare 620 rasterizzare immagini 299
alterare i livelli di testo 486 mostrare o nascondere 620 salvare dopo la chiusura di
alterare, annullare in livelli di riprodurre 620 Photoshop 299
testo 487 salvare 589 Apri come, comando 175
alternative visualizzare nella finestra di Apri con Camera Raw, comando 78
creare, in Bridge 138 dialogo Salva per Web 564 Apri con, comando 78
gruppi, in Version Cue 137 annotazioni audio. Vedere Apri recente, comando 174
in Version Cue 134 annotazioni Apri, comando 175, 177, 561
rendere principale 136 Annulla scorrimento di tutti i colori, immagini in Photoshop 174
comando 577
rimuovere 137 in Bridge 78
Annulla, comando 64
salvare, in Version Cue 135 aprire
ANPA, colori 222
spostare in un altro gruppo di file come animazioni 561
alternative 138 anteprima
file EPS 176
visualizzare, in Bridge 135 calcoli di canale 401
file PDF 175
visualizzare, in Version Cue 136 famiglia e stili di font 493
file Photo CD 177
Altro, filtri 473 immagine stampata 168
filmati QuickTime come
Alza di livello area mappa immagine in un browser 537 animazioni 561
basata su livello, comando 533 livelli 357 Aprire e chiudere file in Bridge 73
Amministratore di sistema, oggetti estratti 303 area del contenuto 71
privilegio, in Version Cue 154 pagine Web 514 area riservata alle palette 28, 33
ampiezza di rilevamento, strumento rollover 550
lazo magnetico 286 aree di lavoro
valori cromatici e pixel 252 colori dei menu 60
angolo
Anteprima documento, eliminare menu 60
luce globale 377 comando 551, 675
opzione per pennello 429 in Bridge 74
Anteprima documento, pulsante
Animazione, palette 554 della finestra degli informazioni 58
animazioni strumenti 675 modificare la dimensione dei
Anteprima rollover, pulsante 551 font 58
Vedere anche fotogrammi di
animazione anteprima, visualizzare più personalizzare i menu 59
aggiungere fotogrammi 554, 555 rapidamente 208 aree di lavoro di Adobe Version Cue
aprire file come 561 Anteprime immagine, opzione 590 eliminare i collegamenti 124
aprire filmati QuickTime come anti-alias impostare le preferenze 105
animazioni 561 file Adobe Illustrator 177 Aree mascherate, opzione 306
creare 553, 561 file EPS 177 arrotondare
eliminare 556 selezioni 293 selezioni 292
importare file come 561 stili di livello 374 artefatti JPEG 318
informazioni 553 testo 483 Artistico, filtri 463
modificare i livelli in 552 Aperto, stato file, in Version Cue 116 asiatico, testo
modifiche al fotogramma 1 o allo apice, testo allineare i caratteri 508
stato Normale 552 informazioni 492 attributi dei font OpenType 509
ottimizzare 560 Apple, Selettore colore 223 eccezioni di formattazione 505
ripetere in sequenza (loop) 558 AppleScript 671 impostare le opzioni 507
ritardo 558 Applica immagine, comando 400 informazioni 507
ritardo fotogramma 558 Applica texture, filtro 462, 473 Kinsoku Shori 512
salvare 560 applicare traccia Mojikumi 511
visualizzare in anteprima 559 bordi di selezione 292 Mojisoroe 508
annotazioni selezioni 447, 449 opzioni di composizione 513
aggiungere 618 applicato, colore 438 opzioni per l’interruzione di
aprire 620 applicazioni Adobe, integrazione 629 linea 513
audio 619 applicazioni, passare da Tate-chu-yoko 508
creare 619 un’applicazione all’altra 31 tsume 508
eliminare 620 Appunti Aspetto del nero, preferenze 230
eseguire in azioni 657 copiare tra applicazioni 299 Assegna profilo, comando 241
importare 619 eliminare 70 assegnazione nuovo nome ai file 85
INDICE 704
Attiva testo dinamico, opzione 605 salvare in Photoshop 663 blocco file, rimuovere in Version
Attiva/disattiva colore Web per specificare cartelle di output 662 Cue 150
selezione, comando 577 Azioni, palette BMP, formato di file
attività automatizzate informazioni 656 informazioni 611
risorse 7 scelte rapide da tastiera 693 salvare 603
Attraversa, metodo di fusione 368 bordi
Aumenta classificazione, B smussare 420
comando 81 bordi bagnati, o effetto
bacchetta magica, strumento 287
Aumenta dimensione font, acquerello 436
comando 87 background 7
Bordi brillanti, filtro 471
automatizzare Bagliore diffuso, filtro 466
bordi di livelli 361
Vedere anche azioni Bagliore esterno, effetto 373
bordi di selezione
batch di set di dati 676 Bagliore interno, effetto 373
applicare traccia 292
con azioni 656 barra delle opzioni
chiudere 285
con droplet 668 informazioni 28
convertire in tracciati 421
elaborazione batch 666 modificare la dimensione dei
font 58 cornice della selezione 292
salvare modelli per altre da tracciati 420
applicazioni Adobe 675 spostare 43
barra di stato definire tracciati 421
tramite scripting 671
informazioni 29 effetto calamita 55
automatizzare provini a contatto 624
barrato, testo 497 per testo 490
autore, informazioni, visualizzare 29
base, colore (nei metodi di Bordo, comando 292
avvertenza fuori gamma, nel Selettore
colore 219 fusione) 438 bordo, effetti 462
avvertenza non sicuro per il Web, nel Bassorilievo, filtro 470 Bridge Center 71
Selettore colore 219 Batch, comando 666 Bridge, finestra
Avvertimento gamma, comando 256 bilanciamento colore componenti principali 71
azioni digitalizzare 173 regolazione 74
aggiungere comandi 661 regolare automaticamente 277 Bridge. Vedere anche Adobe Bridge
annullare 657 regolare con comando Curve 260 browser, anteprima 537
caricare in Photoshop 663 regolazioni generali 280 browser, dithering 573
controlli modali 660 Sostituisci colore, comando 274 Brucia lineare, metodo 439
creare nuove 658 Bilanciamento colore, comando 269 brucia, strumento 335
duplicare 663 bilanciamento del bianco per file Buffer di pattern 70
elaborare file con droplet 670 Raw 194 Burasagari 513
eliminare 663 binaria, codifica in file EPS e DCS 602
contagocce, strumento Copia stato, comando 551 Crea porzione, filtro 473
informazioni 253 Copia stile livello, comando 378 Crea selezione, comando 420
nel comando Copia, comando 79 Crea sezione da guide, comando 516
Tonalità/saturazione 268 copiare Crea sezione da selezione,
Conté Crayon, filtro 462, 470 Vedere anche Duplica, comandi comando 516
Contenuto Web, cartella durante il trascinamento 297 Crea tracciato di lavoro,
informazioni 107 comando 421
fotogrammi di animazione 556
Contenuto Web, palette 545 Crea tracciato di lavoro, comando
grafica PostScript dagli (per testo) 489
Contiguo, opzione 334, 442 Appunti 299
creare cornici 311
contorni 376 mediante trascinamento 298
Cristallizza, filtro 469
Contorni accentuati, filtro 466 selezioni 297
cursori
Contorni con inchiostro, filtro 466 sezioni 523
a comparsa 34
Contorni poster, filtro 464 stati rollover 551
a scorrimento 34
Contorni strappati, filtro 471 stili 378
cursori a scorrimento 34
contorni, librerie 376 tra applicazioni 298
Cursori colore dinamici, opzione 455
Contrassegna in uso, comando 139 Copie in conflitto, stato file, in
Version Cue 116 Cursori colori Web, comando 221
Contrasta bordi, filtro 470
copyright, informazioni curve
Contrasta maggiormente, filtro 470
aggiungere 620 disegnare 408, 409
Contrasta, filtro 319, 470
visualizzare 29 rimodellare 416
contrasta, strumento 335
Core IPTC 86 smussate o nette, creare 414
contrasto
Corpo nero, opzione 217 Curve, comando
regolare 262
correggere errori aggiungere punti 261
regolare automaticamente 278
annullare l’ultima azione 64 Automatico, opzioni 279
Contrasto automatico, comando
ripristinare l’immagine salvata 64 impostare valori di
informazioni 278 destinazione 265
opzioni 279 Correzione colore selettiva,
comando 276 impostare valori di luce e
Contrasto migliore, filtro 319 ombra 264
Correzione lente, filtro 316
contrasto selettivo 321 informazioni 259
Correzione proporzioni pixel,
controlli modali 659 comando 635 regolare bilanciamento colore e
controllo ortografico gamma tonale 260
correzioni colore. Vedere regolazioni
informazioni 484 tonalità e colore regolare colore e tonalità 260
Controllo ortografico, comando 485 Corrispondenza colore, comando scelte rapide 261
Controllo sfocatura, filtro 464 corrispondenza colori tra usare gli strumenti contagocce per
livelli 272 regolare le tonalità 262
Converti in forma, comando 490
Converti in profilo, comando 242 informazioni 271
regolare colore 273 D
Converti in sezione utente,
comando 517 corrispondenza colori 272 dati fotocamera, aggiunta ai file 88
Converti in testo indipendente, Corrispondenza, comando del menu Dati raw di Photoshop, formato
comando 484 Livello 553 informazioni 615
Converti in testo paragrafo, Costante, opzione 275 salvare 603
comando 484 Crea alternative, comando, in Dati Web, cartella 107
Converti in versione corrente, Version Cue 137 DCS, formato di file
comando 133 Crea cache per sottocartelle, codifica binaria 602
convertire i colori in un altro valore comando 76
RGB 577 DCS 1.0 603
Crea droplet, comando
convertire i colori per impedirne il DCS 2.0 603
in palette Azioni 669
dithering 577 informazioni 396, 612
in palette Ottimizza 671
convoluzione 473 JPEG, codifica 602
in sottomenu Automatizza 668
Coordinate polari, filtro 467 per immagini con canali di tinte
Crea fotogrammi dai livelli, piatte 651
Copia fotogrammi, comando 556 comando 561
Copia non in linea, stato file, in salvare file 602
Crea livello tagliato, comando 357
Version Cue 116 Definisci pattern, comando 450
Crea livello, comando 379
Copia obsoleta, stato file, in Version Definisci pennello, comando 428
Cue 116 Crea palette composita, comando 579
Deforma, filtro 467
Copia sezione, comando 523 Crea pattern 451
descrizione in Version Cue 107
INDICE 708
Usato da me, stato file, in Version promuovere, in Version Cue 133 palette Colori 215
Cue 116 salvare, in Version Cue 130 palette colori del sistema 217
utenti usare, in Version Cue 129 Selettore colore 223
assegnare a progetti Version visualizzare e confrontare in WMMP, opzioni di
Cue 146, 147, 148 Version Cue 131 ottimizzazione 572
livelli di privilegio, in Version visualizzare tutte, in Bridge 132
Cue 154 X
versioni dei file. Vedere versioni
Utilizzo memoria, preferenza 105 XHTML
versioni prova 9
Vetro colorato, filtro 473 pagine Web conformi a
XHTML 583
Vetro, filtro 462, 466
XMP (eXtensible Metadata Platform)
VGA, palette dei colori 613
informazioni 85
INDICE 727
Z
Zig zag, filtro 467
zona di anteprima di riferimento 47
zoom
ingrandire e ridurre 47
trascinare 48
zoom, strumento 50
ZoomView, formato
esportare immagini 609
informazioni 609