Arte Di Quinta

Scarica in formato pdf o txt
Scarica in formato pdf o txt
Sei sulla pagina 1di 25

NEOCLASSICISMO

CONTESTO STORICO-CULTURALE (1750 – 1815):


- Illuminismo e rivoluzione
· Assoluta fiducia nella ragione —> unica strada per la verità (Montesquieu, Voltaire)
· Rifiuto del recente passato (Ancient regime)
· Grazie agli scavi archeologici a Pompei ed Ercolano 81738) nasce un grande interesse
per la classicità —> nascono i primi musei aperti al pubblico

JOHANN JOACHIM WINCKELMANN (1717 – 1768):


- Tedesco
- Primo storico dell’arte moderno
· “Pensieri sull’imitazione dell’arte greca” (1755)
· “Storia dell’arte dell’antichità” (1764)
- Affronta l’arte con criteri sistematici
- È fortemente avverso al Barocco —> lo ritiene il secolo della corruzione
- Teorizza i caratteri dell’arte
1. IL BELLO IDEALE —> idea neoplatonica di bellezza —> l’artista è colui che
seleziona gli aspetti migliori della natura e mentalmente li ricompone producendo
l’opera d’arte
2. IMITAZIONE DEI GRECI —> per raggiungere il bello ideale bisogna imitare i greci
—> imitazione non significa copia meccanica delle forme, bensì conoscenza
approfondita del modello e restituzione dello spirito
3. NOBILE SEMPLICITÀ E QUIETA GRANJDEZZA —> l’opera non deve esprimere forti
passioni, bensì grazia, armonia e compostezza. Anche in presenza di un fatto
tragico andrà rappresentato il preludio o il momento successivo allo svolgimento
dovuto alle passioni

NEOCLASSICISMO IN PITTURA:
“Il giuramento degli Orazi”, 1784, olio su tela, Jacques-Louis David

“La morte di Marat”, 1793, olio su tela, Jacques-Louis David


NEOCLASSICISMO IN SCULTURA:

“Amore e psiche”, 1788 – 1793, marmo, Canova

NEOCLASSICISMO IN ARCHITETTURA:

“Altes Museum”, Berlino, 1823 – 1828, Karl Frederic Schinkel

+ Porta di Brandeburgo

ROMANTICISMO, GOTIC REVIVAL E RESTAURO


Gli scavi di Pompei del 1736 suscitano una grande domanda e un interesse per la classicità —> inizia
ad esserci uno sguardo razionalista sulla storia —> il passato ha un valore da conservare —> nasce
così il concetto di RESTAURO

EUGENE EMMANUEL VIOLLET-LE-DUC:


- Primo teorico del restauro —> “il restauro ha un fondamento stilistico” —> bisogna
accogliere lo stile dell’opera e del suo periodo storico ed edificare completando o
ricostruendo in quel medesimo stile —> a tal fine risulta giustificato anche “fare ciò che gli
antichi avrebbero voluto fare, ma non hanno potuto” —> per ottenere tale risultato tutti i
mezzi tecnici sono leciti

! Il restauro stilistico teorizzato da Viollet-Le-Duc parte proda un equivoco di fondo ovvero che “lo
stile sia una realtà storica e formale, unitaria e coerente, ben delimitata nel tempo e nei suoi modi
figurali” —> MA SE UN’OPERA AVESSE PIÙ STILI IN SÉ?

Cittadella di
Carcassonne,
1853 – 1910
Restauro della Fleches di Notre Dame Paris, 1857 – 1885

Ogni monumento ha:


- Valore estetico —> da preservare
- Valore storico —> da non perdere
- Valore identitario —> il monumento si inserisce in un luogo e ha un’identità precisa
- Valore didattico
—> Un restauro deve far convivere questi aspetti e bilanciarli

PITTURA ROMANTICA:
Temi:
- Evasione dalla realtà
- Il soprannaturale
- Il mistero e la religione
- La passione
- La natura imponente e forte
- I sentimenti
- Il sublime —> sproporzione
- Il patriottismo
- La libertà
- Ripresa della tradizione
- Atmosfera sognante
- Indefinito

“La zattera della medusa”, 491 x 716 cm, 1818,


Theodore Gericault
- Tragico episodio di cronaca
- Momento di forte tensione psicologica
- Torso del belvedere
- Pretesa universale —> è un’opera pubblica, un
monumento
“La libertà che guida il popolo”, 260 x 325 cm, 1830,
Eugene Delacroix

—> patriottismo

“Viandante sul mare di nebbia”, 1817, Caspar David


Fridrich

—> sublime
—> l’uomo nella natura
—> viaggio

Il bacio, 1859, Francesco Hayez


L’OTTOCENTO IN PITTURA: IL REALISMO
“realismo” —> corrente legata alla realtà borghese seicentesca che rinasce in Francia intorno agli
anni 30 dell’Ottocento

In Italia —> “verismo”

“Gli spaccapietre”, 1849, Courbet

Tema: disumanità del lavoro

“Funerali a Ornans”, 1855, Courbet

—> denuncia l’indifferenza che l’uomo ha


verso la morte —> nessuno è davvero
interessato ad essere lì perché partecipare
a un funerale qualcosa che “deve essere
fatto” —> religiosità nei paesi non è pura

“L’Angelus”, 1857 – 1859, Milllet

—> religiosità pura

“Il vagone di terza classe”, 1863 – 1865,


Daumier

—> volti tristi


—> quadro di denuncia sociale
SIMBOLISMO
! ciò che è importante è il significato

Punto focale: IDEA —> non la realtà oggettiva

Es. occhio mongolfiera

DIVISIONISMO
! Corrente pittorica che si sviluppa nell’Italia settentrionale tra l’Ottocento e il Novecento

Obiettivo: rendere la massima luminosità —> accostando colori puri, non mischiati
Tecnica: piccoli tratti
Soggetti: paesaggi e natura, scene di vita quotidiana (con significati simbolici)
Tema: sociale —> la crisi dell’Ottocento (povertà, mal vivenza e sfruttamento)

“Le due madri”, 1894, Giovanni Segantini

“Per ottanta centesimi”, 1896, Angelo Corbelli

—> rappresenta il duro lavoro delle mondine


nelle risaie di Vercelli

“Il quarto Stato”, 1901, Giuseppe Pellizza da


Volpedo

—> ascesa del proletariato: una folla di


uomini e donne che, insieme, marciano per i
propri diritti. Sono contadini e lavoratori
pronti a manifestare per i propri diritti,
guidati da due uomini e una donna che, a
piedi scalzi e con in braccio un bambino
piccolo, esorta i manifestanti a seguirla
L’OTTOCENTO IN PITTURA: L’IMPRESSIONISMO
- Il movimento impressionista nasce in Francia nel 1867
- I pittori impressionisti cercano, osservando la natura, di cogliere la prima impressione visiva,
quella che l’occhio riceve senza soffermarsi sui particolari
· Pennellate veloci (luce, colore, spontaneità)
· Colori vivaci e accostamento di colori puri (no sfumatura)
· Focus sulle emozioni

Le caratteristiche dell’impressionismo esaltano alcuni aspetti innovativi dell’arte, in parte già avviati
dalla pittura realista:
- nuovi soggetti: si rappresentano paesaggi naturali, scene di vita quotidiana nelle grandi città,
gli interni dei caffè, i teatri;
- si studiano le leggi dell’ottica —> gli impressionisti dedicano studi accurati ai fenomeni fisici
e percettivi della luce.

!!! L’invenzione della fotografia influenza l’arte. I pittori di questo periodo si servono della fotografia
nello studio del taglio dell’inquadratura.

“Impressione, levar del sole”, 1872, Monet

! Manifesto impressionismo —> opera che dà nome al


movimento

“I papaveri”, 1873, Monet

—> Natura protagonista (le persone non hanno volto)


—> Se ci si avvicinano si capisce che sono papaveri (sono
solo delle macchie rosse)

“Le ninfee dell’orangerie”, 1914 – 1926, Monet


“Il bar delle folies-bergère”, 1881, Manet

! Rappresentazione dei luoghi borghesi


! Attenzione alla psicologia del personaggio
! Grande attenzione ai dettagli

“La scuola di danza”, 1873 – 1876, Degas

—> Taglio fotografico


—> Prospettive esagerate

“Ballo al Moulin de la Galette”, 1876, Renoir

—> Rappresenta la nuova borghesia che ha tempo


libero e va in vacanza

“La colazione dei canottieri”, 1880 – 1882


L’OTTOCENTO IN PITTURA: POST-IMPRESSIONISMO
CEZANNE
- La sua vita è riflessa nelle sue opere
- Stile che cambia nel tempo —> vuole mostrare l’essenza degli oggetti
· Stile sintetico ed essenziale
· Il quadrato è la forma prediletta
! è sia impressionista che cubista

1. Paul Cézanne è stato un pittore francese, considerato uno dei più grandi artisti del XIX secolo.
Nacque in una famiglia ricca. Il confronto con il genitore (imprenditore di successo), uomo sicuro
di sé, autoritario e conservatore, lasciò il segno nel carattere dell’artista, rendendolo insicuro e
irascibile.
2. Il padre, pur non apprezzando la scelta del figlio di divenire artista, gli permise di frequentare le
migliori scuole di Francia e lo aiutò economicamente assegnandogli un modesto assegno
mensile. Fu al Collegio Bourbon che nel 1852 Cézanne strinse una lunga amicizia con Zola.
3. A ventidue anni (1861) Cézanne si trasferì a Parigi, capitale dell’arte europea. Lì conobbe
Pissarro e con lui cominciò a frequentare il Café Guerbois, luogo di ritrovo di quelli che
sarebbero diventati “gli impressionisti”. Fu grazie a quelle amicizie che Cézanne partecipò alla
prima mostra impressionista, nello studio del fotografo Nadar a Parigi, nel 1874. L’artista prese
parte anche alla terza mostra del gruppo ma non aderì mai del tutto al movimento, continuando
ostinatamente a inviare le proprie opere al Salon —> i suoi dipinti, troppo audaci e innovativi,
venivano puntualmente rifiutati dai rigidi giudici del Salon che accettarono di esporre una sua
opera solo nel 1882 e solo grazie all’intercessione del pittore Antoine Guillemot, suo amico e
membro della giuria.
4. Modo di dipingere rivoluzionario —> non si limitava a rappresentare la natura così come la
vedeva ma voleva rappresentarla per come era, sforzandosi di coglierne l’essenza “eterna”. Per
fare questo rifiutava le tradizionali regole della prospettiva, per mostrare il soggetto ritratto da
diversi punti di osservazione.
5. Questa sua incessante ricerca fu di ispirazione all’amico Zola per la stesura del romanzo
L’Oeuvre (L’opera, pubblicata nel 1886), che racconta di un artista alla fallimentare ricerca di un
nuovo modo di fare arte —> Cézanne taglia i rapporti con l’amico.
6. Con la morte del padre, avvenuta nel 1886, Cézanne ne ereditò i beni e diventò ricco. Stanco
della vita parigina, nel 1891 si trasferì in Provenza per proseguire la sua ricerca artistica nella
quiete della campagna, dedicandosi al ciclo delle Bagnanti (1900-1905).
7. Cézanne morì nel 1906 tornando a casa da una sessione di pittura, venne sorpreso da un
temporale e cadde a terra perdendo i sensi. Fu presto soccorso e portato a casa ma il freddo e le
ferite lo fecero ammalare gravemente portandolo alla morte in pochi giorni.

“Mont Sainte-Victoire”, 1892 – 1895

—> semplicità
“I Giocatori di carte”, 1890 – 1895

! analisi delle forme reali e la loro descrizione mediante


semplificazione

—> luce

“Natura morta con mele e arance”, 1899

! Trasformare gli oggetti in forme essenziali


! Distrutta la prospettiva da sempre ricercata —> Per dare
profondità alla scena sovrappone il volume degli oggetti

“Le grandi bagnanti”, 1898 – 1905

! forme e masse, sempre più stilizzate e tendenti all'astratto.

! figure e paesaggio sono ridotti a forme essenziali che si


compongono in combinazioni di luce e colore

“Ritratto di Ambroise Vollard”, 1910

—> Considerato come una delle prime ispirazioni che


porteranno alla nascita del cubismo

! l’estrema sintesi dei tratti e delle forme rimandano a


figure geometriche riempite con ampie campiture orientate
in molteplici direzioni.

! Le linee di contorno marcate danno ulteriore solidità a


un'impostazione già granitica e volumetrica.
VAN GOGH
- Nasce nei Paesi Bassi 1853
- Inizia a dipingere tardi all’età di 27 anni
- Nel 1886 si trasferisce a Parigi —> conosce artisti importanti (Monet, Degas, Renoir) —>
scopre l’impressionismo —> la sua pittura, fino a quel momento fedele alla tradizione
olandese, densa di chiaroscuri e tonalità profonde letteralmente esplode in un caleidoscopio
di frammenti colorati intensi e luminosi —> è però anche il luogo del caos, della
sregolatezza, del confronto e della dura legge del mercato che non lo comprende e lo
respinge, il luogo delle tante delusioni d’amore, dove la sua sensibilità e la sua autostima
vengono costantemente messe sotto pressione.
- Van Gogh si sposta verso sud, alla ricerca di pace, solitudine e calore. Ad Arles Vincent ci
arriva nel febbraio del 1888. In Provenza arriva la primavera ed è tutto un fiorire di prati e di
alberi, Vincent Van Gogh è inebriato e appagato dalla bellezza della natura, pensa di aver
trovato finalmente un luogo in cui vivere. Pensa ad una casa, una casa con un giardino, dove
gli alberi da frutta siano anche all’interno, dipinti sulle
pareti, da dove, affacciandosi a una finestra si possa
vedere il fiume e nelle limpide notti d’estate guardare le
stelle che si riflettono sull’acqua. Una casa per sé e i suoi
amici, dove vivere, lavorare e non sentirsi più solo. È la
celebre casa gialla, vicino alla stazione di Arles, dove
Vincent arreda (e poi immortala in un quadro) la sua
camera da letto fatta di colore e dove per pochi mesi vive
felice con il suo amico Paul Gauguin.
- La felicità dura poco o forse è solo nell’attesa, i due pittori, così diversi per temperamento e
visione artistica entrano presto in conflitto e Vincent resta profondamente ferito nel
comprendere che per Paul la casa gialla è solo una tappa del suo cammino e non la meta
definitiva come lui spera. La ferita dell’anima, sfocia attraverso un gesto autolesionista,
quando Vincent si taglia un orecchio quasi a punirsi per come ha trattato l’amico
- Guarito in fretta, Van Gogh si rituffa con furore nel lavoro, sua unica consolazione, unica
fonte di gioia. Le crisi depressive però si fanno vive sempre più di frequente e la gente di
Arles lo vede ormai come un pazzo. Di sua iniziativa sceglie di farsi ricoverare nell’ospedale
psichiatrico di Saint-Rémy. È il mese di aprile del 1889.
- Vincent resta a Saint-Rémy per più di un anno e contrariamente a quanto si possa pensare è
per lui un periodo di serenità. Disegna, dipinge, continua la fitta corrispondenza con il
fratello, si sente protetto e al sicuro. Anche in ospedale c’è una finestra che ama, una
finestra che si affaccia sul borgo che la sera riposa tranquillo all’ombra dei cipressi.
- Nel 1890 si suicida

“la notte stellata”, 1889


! Van Gogh la dipinse Notte stellata dall'ospedale psichiatrico
! Il sonno non è riposo, la calma non è stasi e la notte non è buio.
! Le stelle sono vive —> luci buone che si alimentano di sogni, che
danno speranza.
! Il cielo amplifica le sensazioni del pittore. —> è un turbine
creativo, che non porta distruzione ma accoglie la natura e tutto
quello che contiene in un abbraccio avvolgente.
—> Il dipinto trasmette intatto il silenzio che doveva circondare il pittore in quella notte magica ma
anche il gesto forte, irruento con cui ha distribuito il colore sulla tela.
“gli autoritratti”
Gli autoritratti di Van Gogh sono la rappresentazione del modo in cui l'artista concepisce il suo ruolo:
un personaggio non integrato nella società, ma proprio per questo capace di vedere oltre i confini
consueti, come un veggente o una guida per la società stessa che lo esclude. Allo stesso tempo i
suoi ritratti diventano "fotografie" dei suoi stati d'animo, documentano le diverse fasi emotive, oltre
che artistiche, della sua esistenza. Nella sequenza dei suoi autoritratti l'artista si manifesta, dunque,
come un individuo dalla personalità multipla, che oscilla tra la coscienza di sé come guida
dell'umanità e l'angoscia di ritrovarsi incompreso ed escluso. La stesura pittorica cambia ogni volta,
raccontando la sofferenza di una personalità fragile, alla perenne ricerca di sè stesso. In Autoritratto
con cappello di feltro grigio del 1887, che mostra ancora un'influenza impressionista, Van Gogh
indossa cappello, giacca e cravatta da parigino, ma la sua testa è circondata da una sorta di aureola,
come se si sentisse un predestinato. L'aureola ritorna anche nell'Autoritratto dedicato a Pau
Gauguin, eseguito ad Arles nel 1888, dove sembra alludere al ruolo che l'artista stesso si attribuisce
come "sacerdote" della comunità di artisti che sogna di fondare nel Sud della Francia. La sua figura
appare come nel vuoto, in uno spazio irreale. Scomparsa la cravatta borghese, ora indossa un
medaglione simbolico. Il suo viso ha tratti orientali, il cranio è rasato come un monaco. L'Autoritratto
con l'orecchio bendato e pipa (1889) è il documento di un dolore: la mutilazione esibita attraverso la
benda è descritta anche dal suo sguardo perso, come il fumo della pipa che si disperde nell'aria.
Dello stesso anno è l'Autoritratto, dove l'aureola è sostituita dalle onde delle pennellate, testimoni
delle crisi nervose subite. L'artista non domina più l'energia che sente in sé, ma ne è sopraffatto. I
toni si riducono a variazioni di blu e marrone.

GAUGUEN (1848 – 1903)


Cresciuto in Perù, Paul Gauguin trascorse la sua infanzia a Lima e la sua adolescenza come marinaio
intorno al mondo. Arrivato a Parigi nel 1872, lasciò tutto e la sua famiglia per fuggire ai confini del
mondo francese. Nel 1888 raggiunse Van Gogh ad Arles, ma alla fine brusca e infelice della loro
convivenza artistica lo spinse ad andare in Bretagna e, infine, nelle isole della Polinesia. Dopo un
primo periodo come impressionista, egli decise di abbandonare questa visione che riteneva essere
troppo dipendente dalla natura —> essa doveva essere superata per rappresentare il mondo
interiore —> inizia a fare un’arte astratta e simbolica. Il mezzo per raggiungere la nuova visione era il
colore, intenso, libero, affrancato dalla fedeltà al reale.

Nel periodo post-impressionista si individuano due fasi:


- Periodo bretone
· Primitivismo (ciò che è lontano nel tempo o nello spazio)
· Sintetismo —> pittura fatta di forme semplificate e antinaturalistiche, circondate da
spessi profili neri e riempite di colore piatto quanto esplosivo, per la scelta di toni
accesi e violenti

“la visione dopo il sermone”, 1888

—> l’artista intende rappresentare il sentimento che


induceva le persone a credere di vedere la lotta di Giacobbe
con l’angelo all’uscita dalla chiesa dopo averne ascoltato il
racconto in un sermone

—> no prospettiva
—> più piani sovrapposti

“Il Cristo giallo”, 1889

! L’antico crocifisso ligneo, policromo, della Cappella di Trémalo presso


Pont-Aven ispira Il Cristo giallo, ambientato non, come ci si aspetterebbe,
all'interno di un edificio sacro, ma in aperta campagna. Sotto la croce e
decentrate, le tre Marie della tradizione cristiana prendono le sembianze
di semplici donne bretoni che indossano il costume tradizionale. Il colore è
stridente e irreale: il Cristo è giallo, come gialla è la campagna
retrostante. Sono rosse, invece, le chiome degli alberi che punteggiano il
paesaggio in una natura immaginifica, non più copiata dal vero.

- Periodo polinesiano
· Primitivismo —> gli uomini erano più felici perché erano più legati alla fede e perché
erano più simili ai bambini

“la Orana Maria” (1891)


I dipinti polinesiani mescolano ispirazioni diverse, come la Orana
Maria, espressione maori per il latino 'Ave Maria'. Maria indossa un
pareo rosso a decori bianchi, mentre Gesù Bambino, nudo, è
ritratto a cavalcioni sulle sue spalle, un modo tenero e affettuoso,
ma non tradizionale, per presentare il figlio di Dio. In processione
verso di loro, due indigene con le mani giunte e un angelo dalle
grandi ali dorate. Il dipinto unisce le scene sacre dell'Annunciazione
e dell'Adorazione dei pastori, fuori dal contesto usuale, tra fiori,
palmizi e caschi di banane. Le donne che avanzano sono ispirate,
inoltre, alle danzatrici del tempio buddista di Borobudur, nell'isola
di Giava, di cui l'artista possedeva fotografie: le mani giunte non
sono necessariamente una preghiera, ma il gesto di benvenuto
tipicamente orientale.
Caratteristica pittura:
- Prospettiva di grandezza e sovrapposizione
- Colori forti
- Contorni neri e segnati
L’OTTOCENTO IN ARCHITETTURA E URBANISTICA: LA NASCITA DELLA
SOCIETÀ INDUSTRIALE
L’URBANISTICA OTTOCENTESCA NELLA CITTÀ INDUSTRIALE BORGHESE E I PRINCIPALI
PIANI URBANISTICI:
! Durante l’Ottocento ci fu una crescita demografica significativa la quale si aggiungeva ad una
crescente industrializzazione per cui dalla campagna i contadini si spostavano verso la città in gran
numero —> nasce la necessità di una ristrutturazione urbanistica

- Piano Hausmann (politico che ha il compito di soddisfare le esigenze urbanistiche) a Parigi


· Demolisce i quartieri medievali
· Crea i boulevard
· Migliora l’igiene pubblica e crea un’importante rete fognaria
· Quartieri moderni
· Ferrovia che circonda la città
· Parchi (vecchie riserve di caccia dei ricchi)
· Stile: belle arti o “beaux art” —> classicità, simmetria ed equilibrio

- Piano Cerdà a Barcellona


· Concezione di salubrità —> vengono creati spazi ampi e
luminosi + acqua corrente
· Concezione di equilibrio a simmetria
· Ramblas = grandi viali
· Bario = quartiere
· Manzanas (mela) = isolato
· Vengono create strade tutte perpendicolari e parallele
tra di loro —> È tutto molto lineare e geometrico
· Dentro ogni isolato è presente un giardino
· L’altezza degli edifici permette di ottenere un angolo di
45° che permette al sole di illuminare ogni piano

ARCHITETTURA IN FERRO E VETRO:


- Crystal Palace
· Londra 1851
· Ingegnere Joseph Paxton
· Realizzato in occasione dell’Expo
· È costruita interamente in acciaio e vetro —> materiali
prefabbricati —> facili da montare
· Nel 1937 venne distrutto forse per un incendio ai cavi o
forse per la vetroresina che ha dato avvio ad un incendio
· È il simbolo di un’innovazione —> grazie
all’industrializzazione è nata una nuova architettura

- Torre Eiffel
· 320 metri di altezza
· Parigi 1889
· Ingegnere Eugen Eiffel
· Struttura completamente in ferro battuto —> materiale flessibile
· Realizzate in occasione dell’Expo

- Galleria Vittorio Emanuele II


· Milano 1865 – 1869
· Giuseppe Mengoni
· Espressione della modernizzazione, della crescita economica della borghesia e
dell’innovazione tecnologica

SECESSIONE VIENNESE:
- Movimento artistico e architettonico che nasce a Vienna tra il XIX e il XX secolo
- Rifiuto dell’accademismo
- Ricerca dell’originalità
- Influenzato dall’art & craft e dall’Art Nouveau
- Il loro lavoro era documentato dalla rivista "Ver Sacrum".
- Guida del movimento fu l'architetto Otto Wagner, maestro dei giovani Olbrich e Hoffmann.
Entrambi lavorarono ispirandosi al concetto di opera d'arte totale. Il pittore protagonista
della Secessione viennese fu Gustav Klimt: la sua opera si concentrò sulla rappresentazione
della figura femminile, la sintesi estrema delle forme e l'appiattimento dello spazio a favore
di fondi oro e superfici de-corate.

Oldrich: palazzo della secessione, 1897 – 1898

—> fulcro dellla secessione e dell’arte europea d’avanguardia


! L’edificio è pensato come un’opera d’arte totale, Ovvero
un’unità inscindibile di pittura, Architettura e decorazione

Il bacio, 1907 – 1908, Klimt


! Richiamo al mito di amore e psiche
! Sfondo indefinito e piatto e in un prato che è di pura decorazione

! Un amore che può sembrare vorace o rappresentare la perfetta


fusione di elementi opposti: le forme femminili circolari e fluttuanti,
e quelle maschili, lineari e rigide

! Gli amanti diventano così una cella unica, sospesi in un tempo in


uno spazio indefinito

2° pannello del fregio di Beethoven, 1902, Klimt

Nel 1902 l'artista partecipò alla decorazione interna del


Padiglione della Secessione creando per il pian terreno un fregio
che si sviluppa su tre pareti, per 34 metri. Realizzato su tavole
poi apposte alle pareti, l'opera è dipinta a olio con inserimenti di
materiali diversi come polvere d'oro, vetro, madreperla, bottoni
e perfino sabbia. Klimt vi racconta per immagini la Nona sinfonia di Beethoven, secondo
l'interpretazione di Wagner: vi si trova l'opposizione tra il Male e il Bene, che trionfa grazie alla
mediazione della Poesia, simbolo del potere salvifico dell'arte. Nel primo pannello sono
rappresentate le suppliche del debole genere umano: tre figure nude implorano un cavaliere
dall'armatura dorata, simbolo della Forza. Nel secondo pannello, Forze ostili minacciano il cavaliere:
il Gigante Tifeo (gorilla gigantesco) precede le figure di Malattia, Follia, Morte. Il terzo pannello,
L'anelito alla felicità, si conclude con l'abbraccio tra due amanti, probabilmente il Cavaliere e la
Poesia. Nel corso della ricerca pittorica successiva, progressivamente Klimt arrivò a eliminare le
figure maschili per sviluppare quelle femminili, elaborando un'immagine della femminilità sensuale
e ambivalente, ora fiera e crudele, ora radiosa e materna (esaltata da una gravidanza che per la
prima volta viene esibita senza pudore), ora rinsecchita dagli anni (Le tre età della donna, 1905).

Stazione di Karlplatz, 1899, Wagner

L’ART NOUVEAU:
- Il termine Art Nouveau deriva dall’insegna del negozio di Samuel Bing.
- Il movimento nasce a Parigi nel 1895 —> ha un nome diverso in base alla città (es. Liberty
milanese)
- Si basa sul gusto della borghesia —> un gusto estetico della vita quotidiana
- È influenzata dall’arte giapponese (che nel 1858 si era aperto al mondo occidentale) e dallo
sviluppo industriale
- Consiste in un revival gotico ed è simbolo artistico dell’estetismo —> la forma deve essere
bella ma deve svolgere bene anche la sua funzione
- Utilizza molto linee sinuose motivi floreali

Caratteristiche principali:
- Irrazionale
- Arte organica ispirata alla natura —> la natura è un nuovo punto di riferimento —>
prevalgono le linee sinuose e i colori

Victor Horta: Hotel Tassel (Belgio) – 1893

—> Considerato il primo esempio di Art Nouveau in Europa:


- grande attenzione ai dettagli: maniglie, intarsi, vetrate, mosaici
sui pavimenti, ecc.
- Utilizzo del ferro in forme sinuose ed eleganti
- Impiego dell’artigianato di più alto livello
- Definizione unitaria degli spazi, idealmente collegati dalla
sinuosa scala interna
LIBERTY MILANESE:

Casa Galimberti

MODERNISMO CATALANO DI GAUDÍ:


Il modernismo Catalano nasce per vari fattori:
- L’esposizione universale del 1988 a Barcellona
- Reinaixenca catalana
- Un nuovo piano urbanistico di Cerdà
- Gaudí

NB: CURVA CATENARIA


- Peso uniformemente distribuito
- Curva che non ha bisogno di contrafforti
- Rappresenta l’ottimizzazione dell’arco
· Arco a tutto tondo (romano)
· Arco sesto acuto (gotico)
· Curva catenaria

GAUDÌ:
Casa Battlò
Tra gli edifici progettati a Barcellona spicca Casa Batlló (1904 –
1906), nel quartiere dell'Eixample legato all'ampliamento
urbanistico di Cerdà. Nell'edificio gli elementi decorativi si
integrano alla struttura: la superficie del palazzo si muove
come la pelle di un essere vivente, con effetti che ricordano le
venature dei vegetali. La facciata è coperta con piatti e mosaici
di maiolica policroma ridotta a frammenti; il tetto, rivestito di
scaglie dai colori cangianti, ricorda la schiena di un armadillo.
Nella parte inferiore dell'edificio si aprono vetrate colorate
simili a fauci o enormi occhi spalancati. Gaudì progetta con
grande libertà inventiva e fantasia inesauribile, rielaborando
modelli formali diversi: il Gotico, l'arte bizantina, le decorazioni
moresche e islamiche.
Casa Milà, 1905 – 1907
· Linee sinuose
· Volta catalana in Malta e mattoni (secondo la
tradizione catalana) —> modo di procedere che si
auto corregge

L'audacia innovativa prosegui nello stesso


quartiere con la Casa Milá, detta la Pedrera
(letteralmente 'cava di pietra'), un grande
complesso abitativo (sei piani e otto appartamenti
per piano). La facciata ondulata dell'edificio è
ottenuta dall'unione di blocchi di pietra giuntati
alla perfezione e segue una successione fluida di linee serpentinate che sottolineano la suddivisione
in piani. Le finestre e gli ingressi sembrano bocche di caverne, cavità scure a contrasto con la
superficie della pietra che risplende sotto la luce; le inferriate dei balconi rielaborano motivi
naturalistici; il materiale stesso, trattato con una lavorazione martellinata che rivela la porosità della
pietra, pare scavato da intemperie naturali più che da artigiani.

Sagrada Familia
A soli trentuno anni Gaudì ricevette la commissione per l'opera
che lo impegnò per tutta la vita: la Sagrada Familia a
Barcellona, destinata a rimanere incompiuta. L'insieme, con
pianta a croce latina, cinque navate e tre facciate, ricerca la
verticalità delle cattedrali gotiche, da cui deriva l'idea delle
guglie, dei pinnacoli e delle vetrate policrome che colorano le
superfici in cemento dell'interno. Il progetto si basa sull'idea
che la linea retta sia propria dell'uomo, un prodotto della sua
attività razionale, mentre quella curva sia propria della natura e
di Dio. Gaudi era solito operare con grande libertà, cambiando
senza sosta i suoi stessi progetti ed evitando la ripetizione: ad
esempio, le colonne di uno stesso edificio hanno sezioni e
curvature sempre diverse; ogni dettaglio è studiato con una
ferrea logica interna, evitando il più possibile la simmetria, la
regolarità e la staticità delle forme.

ARTS & CRAFT:


- Movimento artistico inglese nato nell’ottocento
- Allo scopo di tornare all’artigianato tradizionale —> c’è uno sguardo verso il passato
- Ispirato all’elemento naturale —> nascono molti giardini all’inglese

WILLIAM MORRIS:
- Precursore dei moderni designer
- È proprietario di industria —> cerca di applicare l’arte all’industria —> inserisce l’arte nel
processo industriale per rendere il bello più accessibile a tutti
- Diventa famoso per le sue carte da parati

! commissiona la costruzione della Red House —> la casa a prima vista riprende uno stile
medioevale ma non cerca di imitarlo e citarlo direttamente. I mattoni in facciata, i tetti pendenti, i
camini alti e l’articolazione stessa dei corpi fa pensare alle tipologie dell’architettura medievale. La
differenza fondamentale è che non si rifece all’architettura inglese di campagna, dove invece il
riferimento era palladio con le ville vicentine adattate al contesto inglese. La casa presenta la prima
pianta moderna, con un’asimmetria apparentemente casuale. Non si impongono regole rigide alla
struttura, ma la conformazione degli spazi è adattata alle comodità di chi la deve vivere. La casa
Palladiana non era per forza confortevole, questo invece risponde a esigenze umane. Nacque così il
concetto di comfort. Non si impone rigidità ma la forma deve essere come un abito che si adatta
perfettamente al corpo di chi lo indossa. La forma risulta dalla successione dei locali.
Per gli arredi interni della Red House, Morris volle prodotti con un carattere e che dialogassero con
la casa, non elementi standard. Al centro della produzione degli arredi di questa casa c’è un amore
per il dettaglio e per il materiale di costruzione. L’oggetto non è semplicemente un oggetto, ma è
qualcosa che ha una sua anima, non sono strettamente legati al piacere estetico ma devono anche
tenere conto della funzionalità e della sostanza.

IL NOVECENTO E LE AVANGUARDIE
! Le avanguardie sono il prodotto che nasce nel Novecento dalla realtà europea che è diventata una
realtà industriale e che ha generato una grande massa di individui

“avanguardia” —> parte dell’esercito che per prima andava ad esplorare il territorio nemico che per
informare il resto dell’esercito —> un’avanguardia non c’è se non c’è la massa —> l’avanguardia
esiste grazie alla massa dalla quale si stacca

! Il termine si riferisce quindi a tutti i movimenti di opposizione e di sperimentazione di forme nuove


sia nell'ambito letterario quanto in quello pittorico, musicale e artistico in genere.

1. FUTURISMO
! Il futurismo nacque come un movimento letterario —> le premesse teoriche furono espresse dal
poeta Marinetti

Parole chiavi futurismo: velocità, movimento, dinamismo, sovversione del sistema convenzionale

Il treno, Vittorio Corona

“Rissa in galleria”, 1910


“Elasticità”, Boccioni, 1912

“La città che sale”, Boccioni, 1910

La città elettrica di Antonio Sant’Elia, 1914 [p. 152]

- Cemento in vista
- Audacità ingegneristica

Collegamenti
- Sfruttamento acqua per fare qualcosa di utile —> biotecnologie
(clonaggio e clonazione)
- Futurismo in letteratura
- Fisica – motore elettrico o fissione
- Storia: scoppio Prima guerra mondiale
- Inglese: rivoluzione industriale

“la città futurista”, disegno di Sant’Elia

“dinamismo di un cane al guinzaglio”, Balla

—> Riproduzione della sequenza dei movimenti di un cane a


passeggio con la sua padrona —> Esprimono velocità ed energia

2. CUBISMO
Il cubismo nasce nel 1906 – 1907 con “Les demoiselle d’avignon”
(premessa: già Cézanne aveva evidenziato e aveva prediletto le linee essenziali della realtà)

PICASSO
- Nasce a Malaga
- Studia a Barcellona, Parigi e poi vanno nel sud della Francia
- Tre fasi:
· Periodo realista – periodo blu —> Picasso vive a Parigi —> dipinge con una vena
malinconica: rappresentano un’umanità povera, marginale e cupa.
· Periodo rosa —> a riscattare la povertà rimangono solo i legami affettivi
· Epoca eroica —> cubismo —> rinuncio dell’artista naturalismo accademico —> egli
era assolutamente consapevole del suo talento, ma il rischio di questa abilità era di
rimanerne prigioniero, restando un vero copista, seppure eccellente

“les demoiselles d'avignon”, 1907

- Probabilmente cinque prostitute


- Sembra di vederla attraverso uno specchio rotto
- Maschere africane
- Naso visto di lato e occhi visti di fronte
- I colori si alternano tra caldi e freddi —> sintesi delle
fasi della sua vita
- Cubismo = non è un’arte astratta —> il soggetto c’è
sempre
- Ispirazioni: primitivismo

“guernica”, 1937,

7,76 m x 3,5 m —> è un manifesto

! Scena di un bombardamento Massacrante

Fruttiera: tradizione
Con Cezanne c’è stato un cambiamento radicale
nell’arte dal quale non si torna più indietro —> inizia
il CUBISMO.

Primo ritratto: fase blu


Secondo ritratto: fase rosa
Primi due ritratti – influenza: postimpressionismo

Ultimi tre ritratti – influenza: arte cubista (dal 1906


con Les demoiselles d’Avignon)
3. ESPRESSIONISMO
Caratteri principali
- Violenza del colore
- Rifiuto della prospettiva tradizionale
- Negazione del volume e del chiaroscuro

La tavola imbandita, 1896


La stanza rossa d Matisse, espressionismo, 1908

! Risultato di un processo di semplificazione estrema e di


accentuazione del ruolo del colore —> fauvesse —> belve dei
colori —> grande violenza cromatica espressionista
! Verde è colore complementare del rosso – si genera un forte
contrasto
! Volume appiattito
! Pittura come espressione di emozioni resa attraverso il colore

“La musica” di Matisse “La danza” di Matisse

La danza esprime movimento —> curve —> linea continua


! Primitivismo
! Stacco netto dei colori —> chiarezza compositiva
Movimento + dinamicità VS. staticità della musica

Collegamenti:
- Avanguardia = novità —> biotecnologie
- Primitivismo e ritorno alla natura, mondo dei sogni di Freud, il bambino, il sogno
“Ritratto con la riga verde”

! Matisse sperimenta la forza dei colori che esplodono violenti


attorno e sul volto della figura, che risulta innaturale per il fuoco
cromatico da cui è assediata e, al tempo stesso, sorprendentemente
vera, per lo sguardo diretto e penetrante che rivolge all’osservatore.
Quella riga così astratta e acida mette in evidenza la vera natura del
ritratto: il suo essere prima di tutto una disposizione sapiente di colori
freddi e caldi a contrasto. Il volto, il busto, e lo sfondo sono tutti sullo
stesso piano nel loro essere colore, a tratti più denso e pastoso, a
tratti più liquido, in stesure volutamente sommarie.

“Interno con melanzane”, 1911, Matisse

IL RINNOVAMENTO DELL’ARCHITETTURA: IL MOVIMENTO MODERNO


LA BAUHAUS

RAZIONALISMO
FUNZIONALISMO

VILLE SAVOYE, LE CORBUSIER, 1929/1931


5 punti chiave della nuova architettura
- Pilastrini che alzano struttura
- Pianta libera (no muri portanti)
- Facciata libera (non è portante)
- Finestre a nastro
- Tetto terrazzo

Casa si sviluppa in tre livelli


- 1° livello: cornice di pilotis che sorreggono la struttura, piano terra con pareti curviforme
(parcheggi, residenza autista, lavanderia)
- 2° livello: zona residenziale
- 3° livello: tetto giardino con solarium

!!!! passeggiata architettonica (Promenade archituctural) che lega i livelli e dà più luminosità alla
struttura
!!!! materiale: cemento armato dipinto di bianco
!!!! no facciata monumentale
Modulor di Le Corbusier

! Idea dell’uomo perfetto in quanto


proporzionale (sezione aurea)

5 punti dell’architettura moderna di Le


Corbusier
- Pilotis
- Pianta libera
- Facciata libera
- Finestra a nastro
- Tetto giardino

Collegamenti:
- Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci
- Modernismo (stacco dalla tradizione e
ricerca dell’innovamento)
in inglese
fisica
scienze

PADIGLIONE DELLA GERMANIA ALL’ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI BARCELLONA DEL 1929, MIES


VAN DER ROHE

Travertino romano onice dell’Atlantide

Marmo verde delle Alpi sedia Barcellona

Padiglione di Mies Van der Rohe


!!! SINCRONISMO
Edificio che riassume in sé i punti chiavi dell’architettura razionalistica:
- Legame tra interno ed esterno (no porte e no finestre, ma varchi e fenditure)
- Riduzione degli elementi strutturali -> pilotis cruciformi (8 metallici ricoperti da materiale
riflettente) che hanno minimo impatto visivo ma massima resistenza + scuretto che
alleggerisce struttura
- Tetto piatto che è solo una copertura
- Pianta libera (no muri portanti ma pareti che creano una ambiente che però è continuo)

Materiali:
- Marmo verde delle alpi
- Marmo verde di Tinos
- Onice dorato rosso dell’Atlantide
- Travertino romano

Arredi raffinati ed essenziali:


- Tappeto rosso
- Poltrone Barcellona designate proprio per l’evento e anche per il re spagnolo tant’è che
diventano quasi un trono.

! Rapporto con Bau House: essenzialità della struttura che non ha linee curve ma solo linee
ortogonali.
! Relazione con natura presa anche da Frank Lloyd Wright. Differenza è che le strutture di
quest’ultimo sono più strutturate e pesanti

RAZIONALISMO ITALIANO
Villa Figini, Milano, 1934/ 1935
Materiali: cemento armato
5 punti chiave sulla casa:
o Pilotì
o Pianta libera
o Facciata libera
o Finestre a nastro
o Tetto giardino

RITORNO ALL’ORDINE

ASTRATTISMO

DADA-SURREALISMO

ARCHITETTURA DEL DOPOGUERRA (RICOSTRUZIONE)

DESIGN ITALIANO