Storia - Studio Di Archeologia Medievale Sulle Spade PDF
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Spade Medievali
Capellaro Federico
<<La guerra si fa con gli uomini; ma si fa anche con i mezzi di offesa e di difesa. Qualitativamente e quantitativamente, questi mezzi sono espressione del
livello tecnico della societ che li produce, delle usanze guerresche dei popoli
che li adoperano, delle iniziative e delle reazioni tanto degli individui che
delle comunit e dei poteri costituiti. Sotto molti punti di vista la storia della
guerra riconduce alla storia delle tecniche>>.
(Philippe Contamine)
<<La storia del metallo la storia della civilt. Sono due realt inseparabili:
luna dipende dallaltra per il proprio sviluppo>>
(Citato da Vasco La Salvia
in Archeometallurgy of lombard sword,
from artifacts to a history of craftsmanship)
Scrima Torino
II
Premessa
Spada, espada, pe, sword, Schwert sono tutti termini che indicano
quellarma che noi tutti conosciamo molto bene, la cui immagine, correlata al
medioevo, scolpita nelle nostre menti insieme a quella del guerriero di nobile animo che normalmente riconosciuto nella figura del cavaliere, il paladino della giustizia vestito della sua lucente armatura nellatto di brandire la
sua fidata spada...
Come spesso accade, anche questimmagine non rispecchia le molteplici realt della storia: questo surrogato di idealizzazioni romantiche non fa altro che
gettare confusione in un ambito in cui gi normalmente la storia viene conciliata e trasformata in immagini fantastiche tanto lontane dalla nostra societ
quanto inverosimili da non poter essere considerate altro che fantasie per
bambini o utopie in cui rifugiarsi per fuggire al mondo di tutti i giorni. A
questo si somma anche un disinteresse per i fatti reali che ha portato a considerare et come il medioevo dei periodi oscuri popolati da uomini incolti ed
inferiori, a cui noi non siamo debitori di nulla (e dunque privi di interesse per
la nostra evoluta societ moderna); spesso ci si dimentica che il mondo di
Oggi stato creato dal mondo di Ieri e che, anche durante il periodo del medioevo, numerosi furono gli eventi che hanno condizionato e modellato la nostra attuale societ.
Un approccio di studi pi serio e scientifico, nonch interdisciplinare, pu
portare a comprendere, anche solo parzialmente, alcune delle realt storiche
del medioevo.
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III
Introduzione
Questo lavoro vorrebbe cercare di mostrare in un quadro generale le differenti tipologie di quellarma denominata spada, in uso durante let medievale
nel continente europeo, nonch alcuni degli aspetti legati allevoluzione,
alluso, ed alla produzione di questo strumento.
Una spada non semplicemente una spada, n tanto meno tutte le spade sono
uguali. Non possibile credere o non si pu pensare che, per un lasso di tempo che approssimativamente va dal VI al XVI secolo, sia esistito un unico ed
invariato modello di spada (oppure di una qualsiasi altra arma o armatura).
Nello studio della spada e della sua evoluzione vi sono alcuni fattori importanti da tenere bene a mente. Innanzi tutto la spada viene prodotta nei diversi
periodi medievali in contesti culturali e sociali differenti, e la sua evoluzione
si sviluppa lungo il corso degli anni in maniera strettamente correlata a quella
delle armature e delle tecniche di combattimento. Influenzandosi a vicenda,
questi elementi hanno portato alla continua evoluzione dei mezzi di offesa, di
difesa e delle arti del maneggio della spada.
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IV
Levoluzione delle forme dunque causata da pi fattori strettamente correlati in corrispondenza biunivoca. Le armature devono proteggere dalle armi e le
armi devono riuscire a penetrare le armature. Larmamento e la stessa arte
della guerra cambiano nel corso dei secoli, evolvendosi sia nei mezzi impiegati sia nei loro modi duso. Tuttavia non facile poter asserire se siano gli
strumenti ad influenzare il loro stesso modo di utilizzo oppure se il modo
duso porti allevoluzione degli strumenti.
Le fonti a cui possiamo attingere per procedere in una ricerca sono numerose:
v fonti archeologiche (rinvenimenti di spade negli scavi, studi archeometallurgici...)
v fonti iconografiche (dipinti, miniature, arazzi...)
v fonti scritte (cronache, registri, trattati...)
Queste diverse tipologie di fonti, combinate insieme ci possono fornire un
quadro realistico di quali tipologie di spade siano esistite ed inoltre possono
darci alcune informazioni relative al loro modo duso, alla loro produzione ed
alla loro diffusione sul territorio.
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Capitolo 1
Dalla prima apparizione, circa 4.000 anni fa, le spade divennero presto larma
preminente per la difesa personale. Derivato probabilmente dalle forme del
pugnale in metallo che si allungano [a loro volta derivate dal pugnale litico
(ovvero in pietra)], il modello iniziale doveva essere sostanzialmente corto;
solo in seguito, con lo sviluppo del metallo, primo fra tutti quello del bronzo,
giunse a superare la lunghezza di 90 centimetri.
Goffredo di Crollanza, nella sua celebre Enciclopedia AraldicoCavalleresca attribuisce linvenzione della spada a Tubalkain, figlio di Lamech e Zilla, discendente di Caino, ricordato nella Genesi (4,22) come il
fabbro, padre di quanti lavorano il rame ed il ferro.
Questarma ha riscosso sempre un grande interesse nel corso dei secoli, creandosi intorno una potente aura simbolica e magica, che le confer importanza fino a giungere addirittura a mitizzarla (si pensi alla portentosa Excalibur,
la spada di re Art oppure alla fida Durlindana di Orlando). Inoltre non bisogna dimenticare che presso alcune popolazioni, la spada rappresentava un riconoscimento del rango sociale (ad esempio fra i popoli germanici solo gli
uomini liberi avevano il diritto di portare al fianco una spada per difendersi)
ed ancora essa poteva essere utilizzata durante cerimonie solenni per consolidare il riconoscimento di privilegi da parte di unautorit (come
uninvestitura a cavaliere, conte, marchese...e addirittura aveva un importante
valore simbolico durante le incoronazioni reali). La spada, nelle sue differenti
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Raggio Atomico
(in )
1.72
1.57
1.79
1.75
1.53
1.81
1.78
Elettronegativit
1.83
1.90
2.54
1.93
1.65
2.33
1.96
bcc = cubico a corpo centrato; fcc = cubico a facce centrate; hcp = esagonale
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1.2 Ferro
Il ferro non si trova allo stato nativo. E' invece abbondante come ossido, carbonato, solfuro, ecc. Lunica fonte di ferro puro (con lievi tracce di nichel) quello di origine meteoritica.
Ossidi:
v Gli ossidi rossi, con formula Fe2O3, sono noti con vari nomi: ematite, ocra rossa, terra rossa, sinopia, bolo armeno ecc.
v Gli ossidi gialli, con formula FeO*OH, sono chiamati: goetite, limonite, ocra gialla, terra gialla; l'ocra gialla (FeOOH) riscaldata all'aria si trasforma in ocra rossa (Fe2O3) secondo la reazione
2FeO*OH Fe2O3 + H2O.
v Un altro ossido di ferro, di colore scuro, la magnetite, Fe3O4 =
Fe2O3*FeO. Quest'ossido magnetico contiene sia ferro bivalente che
trivalente. Per le sue propriet magnetiche la magnetite venne impiegata per la prima volta nell'Oceano Pacifico come ago della bussola
nel contesto della navigazione marittima.
Carbonati:
v Ad esempio la siderite (FeCO3), il cui nome, cos come il termine
siderurgia, deriva dal latino sidera (stelle) forse connessi al ferro
presente nelle meteoriti che cadevano dal cielo.
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Solfuri:
v Ad esempio la pirite FeS2.
La metallurgia del ferro consiste nella riduzione del ferro presente nei minerali.
Questi minerali erano arrostiti bruciando carbone di legna in bassi-forni (con
altezza di circa un metro e con diametro interno di circa trenta centimetri). La
grandezza di un forno era condizionata dalla quantit di aria che si riusciva a
insufflare da una serie di mantici mossi a mano e disposti a raggiera attorno al
forno. In Occidente le dimensioni dei forni aumentano solo nel Medioevo con
l'uso di mantici mossi ad acqua. La temperatura ottenibile nei bassi-forni non
permetteva di ottenere ferro liquido (la cui temperatura di fusione di 1535 C)
ma ferro dolce, pastoso e molto impuro. A differenza dell'oro, dell'argento, del
rame e del bronzo, il ferro antico, non raggiungendo lo stato liquido, non si poteva versare in stampi.
Nella metallurgia del ferro, il carbone aveva almeno tre funzioni: bruciava, ossidandosi (2C+O22CO), permettendo di ottenere le alte temperature necessarie; riduceva gli ossidi di ferro a ferro metallico (ad esempio 3C+Fe2O3
2Fe+3CO). Questa reazione iniziava a circa 700-800 C, quando, una frazione
del carbone, crescendo con la temperatura, si scioglieva nel ferro, producendo
una lega ferro-carbonio. Nel processo metallurgico si otteneva una massa spugnosa, pastosa, contenente pochi granuli di lega ferro-carbonio e molte scorie.
Questa massa veniva forgiata attraverso la percussione a caldo, per espellere le
scorie ed aggregare i granuli di ferro metallico. In generale si otteneva un ferro
dolce con scarsissimo contenuto di carbonio. I manufatti risultanti si piegavano
facilmente e si potevano raddrizzare manualmente. Per rendere duro e resistenScrima Torino
Per contrasto interessare notare come la metallurgia del ferro non sia stata scoperta
nell'America precolombiana che, pertanto, non mai arrivata all'et del Ferro.
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Capitolo 2
Le spade dellEuropa medievale (circa dal 500 al 1500 d.C.) sono evoluzioni
delle spade celtiche in acciaio, le quali derivano a loro volta dalle spade a
doppio taglio in bronzo, forgiate a partire gi dal 1.500 a.C. circa. Allinizio
dellepoca medievale queste spade tendono ad avere delle lame lunghe intorno ai 90 centimetri e presentano unimpugnatura che ne permette lutilizzo ad
una sola mano (laltra mano di solito era impiegata per impugnare lo scudo).
Essenzialmente le prime spade medievali, e molte di quelle che possiamo
trovare nei periodi successivi, erano progettate per colpire di taglio, avendo
lame sorprendentemente fragili, specialmente verso la punta, che spesso era
arrotondata. Con lavanzare del tempo tuttavia le spade si fanno pi robuste e
le punte sempre pi affilate, e dunque vengono ottimizzate per colpire di punta, visto che il colpo di taglio era reso sempre meno efficace dai
miglioramenti apportati agli equipaggiamenti difensivi e dalla nascita delle
prime armature costruite con piastre metalliche, che presto sostituirono luso
della cotta di maglia (armatura in anelli di ferro intrecciati) tipica del periodo
alto medievale. Questa nuova tipologia di armature rende inoltre inutile
lutilizzo dello scudo e fa in modo che limpugnatura delle spade si evolva
per permettere di essere impugnate a due mani. Appare la spada a due mani il
cui utilizzo acquista presto una grande popolarit.
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In questa figura si possono notare gli elementi comuni e le sostanziali differenze che si possono riscontrare tra le spade medievali europee dei differenti
periodi (in questo caso sono prese in esame una spada vichinga del IX secolo,
in alto, ed una spada del XV secolo, in basso).
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Le lame erano composte da diverse barre metalliche saldate tra loro che correvano lungo tutta la spada; a loro volta le differenti barre erano realizzate
dalla fusione di pi strati metallici differenti, che dopo essere stati saldati venivano sottoposti a torsione. Tali strutture sovrapposte ed affiancate permettevano al fabbro di selezionare differenti combinazioni e realizzare cos diffe-
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renti tipologie di lame unendo dei tipi di ferro con diverse propriet; inoltre
alcuni strati potevano essere carburizzati per incrementarne la durezza, aumentando il contenuto di carbonio (C).
Idealmente, il semplice acciaio (che una sintesi di ferro contenente una piccola quantit di carbonio) avrebbe dovuto essere il materiale pi usato per
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KRIS indonesiano
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KINDJAL turco
KINDJAL indiano
Secondo alcune teorie questa tecnica di saldatura a barre stratificate deriverebbe proprio dalloriente: tuttavia i rinvenimenti archeologici dimostrano
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come gi in tempi antichi tale metodo fosse conosciuto anche in gran parte
dellEuropa3.
Herbert Maryon4 introdusse nel 1948 il termine pattern-welding (saldatura a
barre stratificate), nello studio di una spada rinvenuta vicino ad Ely (Inghilterra), attribuita al periodo delle migrazioni, e nel 1960 pubblic una descrizione dettagliata del procedimento di saldatura a strati.
J.W. Anstee5, Lena Thalin-Bergman6 e Jaap Ypey7 hanno dato ulteriori contributi in questo campo, insieme agli studi metallurgici di R. F. Telycote e B.
J. J. Gilmour8 e a quelli radiografici di Janet Lang e Barry Ager9.
Essenzialmente tutti i disegni identificati in questa tipologia di spada sono elaborati a partire da barre stratificate, composte spesso da sette strati alternati
di differenti tipi di ferro saldati tra loro. A seconda del disegno finale desiderato ogni singola barra sarebbe stata lavorata per torsione verso sinistra o verso destra, oppure non attorcigliata e lasciata piana. In seguito le barre venivano posizionate le une accanto alle altre, mostrando differenti disegni a secon-
Su questegomento vedere le mappe allinterno del lavoro di Wilfried Menghin Das Schwert im Fruhen
Mittelalter, Germanisches National Museum, 1983, Nurnberg.
4
Maryon Hernert, Pattern-welding and Damascening of Sword-blades: part I - Pattern-Welding, Studies in
conservation 5 (1960), p. 22-29.
5
Anstee J.W. and Biek L., The Forging of a Pattern-welded Sword in Davidson H. R. Ellis, The Sword in
Anglo-Saxon England (Oxford, Oxford University Press, 1962) p. 217-224.
6
Thalin-Bergman Lena, Blacksmithing in Preshistoric Sweden in Karin Calissendorff, et. al., Iron and Man in
Prehistoric Sweden (Stockolm: Jernkontoret, 1979), p.75-101.
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16
da della torsione applicata. I disegni inoltre variavano rendendo piatte le barre prima della saldatura finale.
Larmaiolo Dan Maragni ha realizzato degli studi su modelli in argilla, con
barre composte da 16 strati alternati, le cui sezioni sono state fotografate progressivamente durante la torsione:
Man mano che viene applicata la torsione la superficie di una barra diminuisce. Nella figura precedente si possono vedere alcune evoluzioni dei disegni
mentre la superficie viene gradualmente ridotta a causa della torsione applicata. Si pu notare come vi siano tre sostanziali differenze decorative:
v disegni a fasce di linee diagonali quasi parallele (dallo 0% al 10% circa)
v disegni a linee curve (dal 15% al 35% circa)
v disegni a scacchiera (dal 40% al 50% circa)
Variazioni possono essere ottenute anche usando pi o meno strati nelle singole barre:
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Per creare disegni ancora pi elaborati potevano essere usate anche particolari
leghe. Il ferro (Fe) ricco di fosforo (P), che rimane di colore pi chiaro quando
viene esposto ad agenti leggermente acidi, veniva a volte impiegato per aumentare i contrasti fra gli strati delle singole barre. Variazioni nel contenuto di
carbonio (C) causano inoltre differenze nei disegni, che emergono anche qualora vengano usate qualit simili di ferro a causa delle scorie e degli elementi
di traccia aggiunti alla fusione durante la saldatura. Nei lavori moderni si utilizzano le leghe di nichel ( Ni ) per enfatizzare i contrasti.
Uno studio particolarmente interessante sulle origini della lavorazione del metallo a barre stratificate il lavoro di R. Plainer The Celtic Sword10, in cui
sono ampiamente documentate le tecniche di produzione. Da questo studio
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Pleiner Radomir, The Celtic Sword (Ox ford: Clarendon Press, 1993).
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PERIODO VICHINGO
PERIODO NORMANNO
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In queste immagini, scaricate dalla rete, non bisogna tenere conto dei rettangoli ad esse sovrapposti, che in origine servivano essenzialmente per permettere lingrandimento desiderato
della porzione della lama.
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La tecnica della fabbricazione delle spade a saldatura a barre stratificate consiste nellinserimento da 2 a 4 barre nella porzione centrale della lama, dalla base adiacente allelsa fino a pochi centimetri dalla punta. Molte spade presentano complessi disegni ottenuti affiancando barre lavorate a torsione con barre
non attorcigliate e quasi tutte le possibili combinazioni sono riscontrabili nei
reperti archeologici. Ad esempio dalla spada di Sutton Hoo emerge un modello a 4 barre alternate (lavorate a torsione o diritte) il cui disegno ripreso specularmente su entrambe le facce della lama.
Una delle spade del Museo Nazionale di Helsinki, pubblicate da Leppaho12,
mostra particolari disegni a forma di lisca di pesce, ottenuti giustapponendo 3
barre di circa 0,7 centimetri di larghezza e caratterizzate da linee diagonali, alternando nuovamente barre lavorate a torsione a barre semplici.
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In questo dettaglio di una spada a doppio taglio del IX secolo (collezione privata), invece possiamo vedere la lama formata sulla sinistra da 3 bande lavorate a torsione: la barra centrale stata lavorata con una torsione opposta a quelle vicine creando un disegno particolare a lisca di pesce. Sulla destra tutte e tre
le bande si raddrizzano creando un disegno a linee parallele. Nella lunghezza
complessiva della lama (74 centimetri) troviamo pi di sette volte queste due
tipologie di disegno (a lisca di pesce e a linee rette) ed il modello si ripete speculare sullaltro lato della lama (alternando le bande lisce del primo lato con
bande lavorate a torsione sul secondo e viceversa). Indicativamente la lama
composta da circa 6 barre.
Oltre ad una variazione dei disegni presenti sulle superfici della spada, sono
abbastanza variabili anche i disegni riscontrabili nella sezione trasversale delle
lame.
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Cassiodoro Flavio Magno Aurelio (490-583d.C.) fu statista, storico ed erudito, nonch ministro alla corte di
Teodorico.
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nascosta al sole potesse servire a far s che la spada restasse fredda, in modo
che, quando fosse stata estratta e ci si fosse soffiato sopra, la condensa
dellalito sulla superficie lucida avrebbe evidenziato i disegni sulla lama, dando limpressione che un serpente uscisse da sotto la guardia ed in seguito
scomparisse di nuovo sotto di essa quando la condensa si asciugava.
Esistono molti altri riferimenti antichi su questa tipologia di armi, ben documentati nei lavori di H. R. Ellis Davidson14 e Ewart Oakeshott15.
14
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Le spade vichinghe normalmente si aggirano intorno ai 94 centimetri di lunghezza complessiva e possono mostrare, soprattutto sul finire di tale periodo,
un incremento dellassottigliamento nella punta ed una profonda scanalatura
centrale in entrambe le facce della lama. Il disegno a saldatura stratificata
diminuisce intorno al IX secolo, per essere rimpiazzato da scritte intarsiate
nel ferro (di solito nomi) e da disegni composti con elementi decorativi naturalistici intrecciati, forgiati a caldo sulla superficie della lama, cos come di
solito era in uso anche nel modello di saldatura a strati. I pomoli e le guardie
generalmente avevano una base in ferro che qualche volta veniva coperta con
metalli non ferrosi, spesso intrecciati con disegni geometrici.
Il termine spada vichinga va usato con molta attenzione perch pu generare delle incomprensioni: potrebbe portare a pensare che tale tipologia di spada derivi esclusivamente da quei modelli in uso presso le popolazioni
dellEuropa centro-settentrionale e che si sia poi diffusa in tutta lEuropa solo
tramite il commercio. Tuttavia ci errato, perch identici modelli sono distribuiti negli scavi archeologici su una pi vasta area geografica europea
contemporaneamente16.
16
E pi precisamente nel Nord Europa (Norvegia, Danimarca, Inghilterra), Centro Europa (Germania, Francia, Jugoslavia) e Europa Meridionale (Italia centro-settentrionale)
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Infine entro la seconda met del XI secolo sembra che i marchi di fabbricazione ed i disegni cedano il posto ad iscrizioni pi complesse incise sul ferro
e di solito consistenti in invocazioni, come ad esempio il latino <<IN NOMINE DOMINI>> (nel nome del Signore), senza che vi sia ormai pi traccia
della struttura a barre stratificate.
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2.3
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La diversit fra i modelli tipologici delle spade inizia ad aumentare, con varianti e forme specializzate che permangono contemporaneamente. Le spade
da taglio continuano ad esistere in differenti forme, in particolare nei luoghi
dove vennero combattute le crociate. Tuttavia allinizio del 1250 circa, con
lincremento dellutilizzo per la protezione del corpo di armature a piastre
metalliche, aumenta il grado di affusolamento della punta delle spade, per
permetterne un migliore utilizzo come armi da punta mantenendo comunque
una discreta qualit del taglio.
Verso la fine del XIII secolo appare inoltre una tipologia di spada ormai interamente specializzata per colpire di punta, conosciuta con il nome di stocco, che tende ad essere unappuntita barra di metallo a sezione trasversale
triangolare, quadrata o a diamante che termina con una punta il pi possibile
acuta.
Per quanto riguarda le tecniche di produzione gli studi moderni a nostra disposizione sono scarsi e tuttavia dobbiamo presupporre un grande incremento
della perizia metallurgica dato che le lame si fanno sempre pi strette e pi
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Passiamo ora ad esaminare alcuni aspetti tecnici sulle varie parti che compongono la spada e sulle sue tecniche di utilizzo. Innanzi tutto essa si componeva di differenti parti: la lama, lelsa, limpugnatura ed il pomolo ed ognuna
di queste parti poteva essere usata sia per difendere e per attaccare.
Pomolo
Elsa
FORTE
PomoloImpugnatura
Elsa Guardia
FORTE
MEDIO
MEDIO
DEBOLE
DEBOLE
La lama era divisa in tre sezioni, che partendo dalla punta erano: il debole, il
medio ed il forte. Il debole era lunica parte ad essere realmente affilata17 ed
era quella che si usava normalmente per ferire lavversario a lunga distanza.
Il medio serviva per eseguire dei bloccaggi (le cos dette prese di ferro) che
erano la base per eseguire tecniche di gioco stretto (ovvero a distanza ravvicinata). Il forte era di solito la parte della lama che si usava per effettuare le
parate ed era quella pi vicina alla guardia..
La guardia era la sezione che si trovava fra la lama e limpugnatura e serviva
per proteggere le mani da eventuali colpi che fossero scivolati sulla lama. Poteva assumere diverse forme tramite le quali variava lesecuzione di alcune
tecniche avanzate. Anche la guardia poteva essere usata per ferire
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Pi volte stato ripetuto che la spada un arma in tutte le sue parti, ma una
pi chiara esemplificazione pu darla questa immagine presente in un manoscritto tedesco della met del XV secolo.
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trattate in questa sezione poich sono meglio giustificabili alla luce delle fonti
manoscritte del periodo basso medievale.
Il manoscritto I.33 (XIII secolo) il testo pi antico giunto fino a noi che tratta
di scherma occidentale: in esso sono trattate tecniche di spada a una mano usata in coppia al boccoliere (scudo rotondo dalle piccole dimensioni).
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Da queste immagini possiamo tentare di comprendere alcune tecniche di attacco e di difesa ed inoltre possibile notare differenti forme nelle spade.
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Da queste immagini si pu notare come tale spada fosse usata, con tecniche
differenti sia, nel combattimento in armatura (a destra) che in tenuta leggera20 (a sinistra). In questo caso palese come le anche le armature influenzino il maneggio della spada: infatti tutti gli attacchi vengono portati impugnando la spada con una mano sulla lama e laltra sullimpugnatura colpendo
esclusivamente di punta nelle superfici non protetette dallarmatura.
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Del 1423 il Solothurner Fetchtbuch, che mostra la tecnica della scuola tedesca.
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Da notare come limpugnatura con una delle due mani sulla lama utilizzata
anche con equipaggiamento leggero qualora si arrivi a distanza ravvicinata
dellavversario.
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Del 1470 invece il Codex Wallerstein, redatto sulla scia dei fechtbuch tedeschi.
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Le tecniche esposte da tutti questi testi sono molto simili e sicuramente i vari
maestri si sono influenzati lun laltro nella stesura dei loro rispettivi trattati
anche a distanza di molti anni. E tuttavia ognuno aggiunge, modifica o omette
alcune delle tecniche descritte dagli altri. Alla luce di questi manoscritti ora
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pi comprensibile la grande variet tipologica nei modelli delle spade di questo periodo tardomedievale, dove presto, alle soglie del XVI secolo, inizieranno ad essere impiegate quelle armi che funzionano con la polvere nera, che
determineranno il rapido declino delluso della spada.
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Conclusioni
Nel seguire il percorso evolutivo delle spade medievali europee, abbiamo essenzialmente esaminato tre grandi gruppi distinti cronologicamente: let della migrazioni germaniche (400700 d.C.), let vichinga (700-1066 d.C.), il periodo normanno (1066-1180 d.C.) e la fine
dellalto ed il basso medioevo (1180-1500). Ognuno di questi periodi ha nelle sue spade degli
elementi che le contraddistinguono, sia nelle forme che negli aspetti compositivi, nonch nelle
tecniche di produzione. Ogni spada inoltre costruita per un determinato utilizzo ed ogni sua
parte ne influenza le tecniche duso. Pertanto, per uno studio ancora pi approfondito servir
un approccio critico e scientifico che tenda ad un iniziale studio sincronico della singola arma
per poi collegarla diacronicamente ad altre spade coeve ad essa e poi ancora a quelle degli altri periodi in modo da valutare sia gli elementi simili che quelli dissimili. Emergeranno allora
delle domande a cui bisogner dare una risposta per avere una visione generale dinsieme: bisogner determinare Chi ha costruito una spada (popolo, gruppo culturale, nazione, paese);
Come larma sia stata realizzata (tecniche di produzione, conoscenze metallurgiche); Perch abbia assunto determinate forme (modi e tecniche di combattimento) e Quale sia il legame con le spade precedenti (da dove arrivano le forme, scambi interculturali, commercio,
evoluzione).
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Glossario
Acciaio:
Debole:
Porzione finale della lama che si trova subito dopo il medio (vedi voce
glossario), lunica parte affilata della lama.
Forte:
Gioco Largo:
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lunga, nelle quali lavversario deve essere colpito con il debole della
lama (vedi voce glossario).
Gioco Stretto:
Medio:
Porzione centrale della lama che si trova fra il forte (vedi voce glossario) ed il debole (vedi voce glossario) e serve per eseguire delle parate
che consentono di effettuare le cos dette prese di ferro.
Metallo:
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Metallografia:
Metallurgia:
Scienza che si occupa degli aspetti sia pratico-tecnologici sia teorici legati alla produzione e allelaborazione dei metalli. La parte della metallurgia che si occupa del ferro e delle sue leghe detta propriamente siderurgia. La metallurgia si divide in metallurgia estrattiva e metallurgia
fisica. La m. estrattiva riguarda la preparazione e la riduzione dei minerali e lelaborazione dei metalli. Secondo i metodi usati per
lottenimento del metallo dal minerale, la m. estrattiva si divide in: pirometallurgia, consistente nella riduzione del minerale con carbone; elettrometallurgia, in cui il metallo ottenuto per elettrolisi di sali fusi, o
mediante forni elettrici nei quali il carbone svolge solo azione chimica;
idrometallurgia, nella quale il minerale viene lisciviato con una soluzione in modo da ottenere un sale solubile del metallo. Lelaborazione
del metallo ricavato con uno dei metodi citati, per ottenere un metallo
puro o una lega di determinata composizione, comprende vari processi
come la raffinazione, laffinazione e lalligazione. La m. fisica riguarda
essenzialmente le varie tecnologie per lottenimento di un pezzo metal-
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Misura:
distanza entro la quale i colpi portati con una spada sono efficaci, esistono due misure, la misura del gioco largo (vedi voce glossario) e
quella del gioco stretto (vedi voce glossario).
Pomellata:
colpo eseguito con il pomolo della spada, ovvero la parte finale subito
sotto limpugnatura.
Prese di Ferro:
Tecniche di bloccaggio della lama nemica alla base del gioco stretto
(vedi voce glossario)
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Sbalestramento:
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Bibliografia
Philippe Contamine, La guerra nel medioevo, 1986, Societ Editrice il Mulino, Bologna
Tiziano Mannoni, Enrico Giannichedda, Archeologia della produzione, 1996, Einaudi, Torino
Soprintendenza archeologica della Lombardia, Leredit longobarda, ritrovamenti archeologici nel milanese e nelle terre dellAdda a cura di Silvia Lusuardi Siena, in particolare le
schede 8.1 e 8.2 sulle tecniche di lavorazione dei metalli a cura di Paola Sesino
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Bibliografia Telematica
Lee A. Jones, The serpent in the sword: pattern-welding in early medieval sword,
http://www.aiusa.com/medsword/serpent2.html
Vasco La Salvia, Archeometallurgy of lombard sword, from artifacts to a history of craftsmanship, http://192.167.112.135/NewPages/EDITORIA/home1.html , 1998, Firenze
Metallurgia, http://helios.unive.it/~termo/Dispensa/LAMETALLURGIA.htm
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