Copione Subaru Baracca
Copione Subaru Baracca
Copione Subaru Baracca
Tre sedie, due davanti e una dietro. Sulla sedia a sinistra sta Giovanni. Davanti
alla sedia anteriore a sinistra un volante. Sulla sedia a destra Giacomo.
Giovanni entra in scena sbadigliando, apre la macchina alla sua maniera e si siede.
Nel frattempo arriva Giacomo sbadigliando.....
Giacomo: Ma mi spieghi perchè dobbiamo partire alle 6 di mattina per andare a fare
uno spettacolo?
Giovanni: (con tono alto) Non apri la portiera quando entri in macchina?
Giovanni: (con tono soddisfatto) Giacomo, hai visto il nuovo modello della Subaru?
(GIACOMO OSSERVA ATTENTAMENTE) La Subaru S-V (INDICANDO LA LEVA A DESTRA) Guarda
qua le marce, (GIRA IL VOLANTE NEL SENSO OPPOSTO) e qua le frecce.
Giovanni: (PUNTANDO LA LEVA VERSO L'ALTO) Invece se la metto cosi becco tutte le
frequenze per la radio
Giovanni: (CON FARE SUPERIORE) ma certo, metti che fai un incidente grave? Sposti
il piantone e ti salvi la vita
Aldo: si pronto!
Giacomo: pronto!
Aldo: E pronto!
Giacomo: pronto
Giacomo: (SICURO DI SE) se dice pronto vuol dire che non e pronto
Giovanni: e non vuol dire che e pronto quindi digli qualcosa, non so io....
Aldo: pronto
Giovanni: chi è?
Giacomo: chi è?
Giacomo: chi è?
Giacomo: (CON TONO ALTO) cioè dici una cosa e ne pensi un'altra?
Giovanni: (CON TONO TRANQUILLO) cosa vuol dire che lo hai pagato poco? (GLI LANCIA
UN SGUARDO ESCLAMANDO) enter
Aldo: pronto
Aldo: si!
Aldo: (CON TONO IMPAURITO) ma quanto siete cretini siete voi veramente? Mi avette
fatto prendere una paura! Comunque stavo già facendo il passaporto falso
Giovanni: (ESCALAMADO) Siii, senti fatti trovare giù che fra 2 minuti siamo li -
Aldo: sono già giù
I 2 SI METTONO IN VIAGGIO
Giovanni: va’ quello lì! (Suona il clacson). Spostati! Ciccio, allora? Allora?
(Mima il gesto degli abbaglianti e muove le palpebre come stesse abbagliando)
Giacomo: rilassati!
Giacomo: si, ma alle sei del mattino sei già così incazzato?
Giacomo: a parte che rovini un’atmosfera che a Milano c’è solo alle sei del mattino
Giacomo: dai, senti che silenzio, che pace… c’è anche una luce particolare… fa una
città quasi magica, oserei dire…
Giovanni: è vero
Giacomo: vero? Va’, va’ (indica col dito e sorride come un bambino): i viados che
tornano a casa…
Giacomo: Mi fa imbestialire!
Giovanni: dai, chiamalo, non possiamo star qua una vita.
Giovanni: no, non c’è l’agavisiiii (schiaccia il tasto immaginario)… c’è la manetta
(ruota l’immaginaria manovella)
Giacomo: Aldoooo!
Giacomo: cioè, arriva, neanche saluta: Vai dietro! L’educazione? L’hai dimenticata
su in solaio, eh?
Giacomo: allora: a me non mi prendi per il culo, hai capito? Se vuoi che vada
dietro mi devi dare una motivazione valida. Sennò da qua non mi schiodo.
Giacomo: finché mangi la merda (ripete il gesto) è chiaro che stai male nelle
curve, dai…
Giovanni: Giacomo per favore dai, vai dietro. Sennò non partiamo più
Giovanni (lo interrompe arrabbiato): cosa tiri su il sedile che ha quattro porte?!
Quattro porte e tiri su il sedile?
Giovanni: modello SV
(Aldo invece di aprire la portiera mima l’alzata di una saracinesca, poi passa
all’interno dell’auto e mima la chiusura della saracinesca. Gli altri due lo
guardano)
Giacomo: scusa (ad Aldo), puoi farti avanti un pelo per favore?
Gia: e cosa faccio, te lo dico a Pizzo Calabro di andare avanti un pelo? (ALDO SI
SPOSTA DI POCO) Ti ho chiesto di farti avanti un pelo!
Aldo: Giovanni, mi sono già fatto avanti di tue tocchi così, ancora altro po’ e
faccio compagnia al radiatore!
Gia: Wish? (Si sposta indietro con la sedia, poi gira alla sia destra e va indietro
un casino. Quando si ferma è lontanissimo dagli altri)
Gio: quando fai le curve, non c’è neanche bisogno di girare il volante, va via lei
da sola. È comodo.
Gia: (come ci fosse l’eco per la distanza) Amiciiii, amiciiii (i due lo ignorano)
che tempo fa a Melegnanoooo?
Gio: vieni avanti, deficiente (Giacomo si muove) Aspetta (Giacomo si ferma) sta
passando un pullman (Giacomo torna dietro ai due)
Gio: adesso?
Aldo: ti faccio il pieno. Ti dico che sono pieno! Ho la vescica che sembra…
Gio: allora: sei adulto? La puoi tenere. Non posso fermarmi così
Aldo: se la pensi così a me non me ne frega niente. Tu vai, vai, tanto ti piscio in
macchina
Giacomo: ma dai, proprio qui ti devi mettere a farla? (Anche Giovanni dice qualcosa
per disapprovare Aldo) Ma vai lontano!
Aldo: adesso, mentre sta fluendo che faccio? Vado carponi carponi fino là? (Solleva
e muove il piede destro)
(Giacomo e Giovanni fanno il rumore del motore quando accelera: memmemeeh. Aldo
corre indietro come se fosse seminato)
Giacomo: (urlando per farsi sentire d Aldo che viene lasciato indietro) Ciao Aldo,
(a Giovanni) vai!
Giovanni: bastardo! (Gira il volante, Aldo salta sul posto, si gira di schiena al
pubblico e cambia la posizione delle mani, poi si rigira e infila un piede nella
cintura e allarga le braccia. “Surfa” su un piede solo, poi infila la testa nella
cintura. Giovanni frena e Aldo torna a fianco dell’auto e rientra)
Giacomo: gran bella idea, soprattutto se consideri che mancano ancora 1500
chilometri!
Giovanni: dai, dopo questa brutta curva a esse (muove il volantino a esse. Aldo sta
male, si gira e vomita tra le gambe di Giacomo)
Giacomo e Giovanni: ma nooo, daaai, che schifoooo!
(Aldo fa per vomitare, Giovanni lo prende per il naso e gli tiene la testa)
Aldo: sazio!
Aldo: io sono abbastanza sensibile al verde, infatti ora sta bene guardando il
verde,(indica alla sua destra) guarda un gattino!
Gio: ma lo sai come son fatti i gatti. All’ultimo momento ti attraversano e no fai
in tempo a schivarli
Gio: ho capito, io pensavo che lui attraversasse invece lui deficiente è stato
fermo, è colpa mia? C’è un gatto anomalo, è colpa mia? Non ho fatto apposta, io amo
gli animali
Aldo: porca miseria, da che lo visto vivo, trac che l’ho visto morto
Aldo: che trapasso veloce però, adesso ho una figura indelebile nella mia testa che
mi alzerò la notte urlando ne sono sicuro…
Aldo: Adesso lo so
Giacomo:(ad Aldo, con tono saccente) ma dietro finisce dopo (si risiede)
Aldo: (urla eccitato e punta col dito) guarda una famiglia di ricci coi ricciolini!
Giovanni: era rimasto senza mamma… un po’ d’umanità in questa macchina, ragazzi!
Eeeh, non so io!
Giovanni:(DOPO QUALCHE SECONDO CON IRONIA) Va!! Ridendo e scherzando siamo arrivati
a Pizzo-Calabro
Aldo: Beh nelle mutande pizzicava (LEGGENDO IL FOGLIO) Scailab via Washington 35
Giovanni: (RIVOLTO AD ALDO) Va beh dai chiedi a qualcuno sennò stiamo in ballo una
vita
Giovanni: Beh è automatica (ALDO ALLA SIGNORA) via Washington (SI GIRA VERSO
GIOVANNI SPAVENTATO) Cosa fai acceleri? (GUARDANDO LA SIGNORA ESCLAMA) La signora
sta correndo dietro la macchina per darci un'informazione molto gentilmente,
(SPAVENTATO) E' caduta!!!!!
Aldo: Tutto io devo fare (SI ALZA E APRE LO SPORTELLO DELLA MACCHINA COME SE FOSSE
UNA CASSAFORTE, FA 3 PASSI VERSO DESTRA E SI GUARDA ATTORNO)
Giacomo: Porta qua il foglio dai Aldo! - Aldo: (ARROTOLA IL FOGLIO E SE LO INFILA
IN BOCCA MA I 2 LO BLOCCANO)
Aldo: (DISPERATO) Ho sbagliato una cosa, se avessi sbagliato il numero civico non
mi facevate tutto questo processo! Ho sbagliato guarda caso la cosa più importante
(INCOMPRENSIBILE) E gne dicco niente
Aldo: Ho sbagliato comunque Ottobre con Novembre, mica ho ho sbagliato Giugno con
Ferragosto
Giacomo: Sai cosa farei adesso? Ti darei una criccata proprio qui sulla testa
Aldo: Tu pari, parli tanto! Ma perchè non lo fai così la facciamo finita
Giacomo: Sai perchè non lo faccio? Perchè questa macchina il crick non ce l'ha....
Guarda
BUIO – FINE