Invarianza Idraulica
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Un sistema di drenaggio nel suo complesso deve essere eciente e compatibile con lambiente circostante, cio: la frequenza delle insucienze idrauliche della rete (e dei conseguenti allagamenti) deve essere economicamente compatibile con i danni arrecati agli insediamenti residenziali e produttivi; le massime portate recapitate ai corpi idrici ricettori non devono eccedere la loro capacit idraulica di trasporto; i carichi inquinanti euenti dagli scarichi delle acque meteoriche e dagli impianti di trattamento devono essere globalmente compatibili con i ricettori (non devono produrre eetti di tossicit n acuti n di lungo periodo per accumulo).
Invarianza idraulica Dimensionamento di opere di invaso I modelli di simulazione dei sistemi di drenaggio
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Nuova ingegneria idraulica: alla crescente urbanizzazione si risponde con il criterio dellimpatto zero; volumi, portate e velocit delle correnti di piena sono vincolati a valori pianicati lungo tutti gli alvei; il controllo a monte delle piene distribuito mediante inltrazioni e laminazioni concentrate o diuse; le correnti di piena sono rallentate; diminuiscono i fenomeni erosivi e i problemi di stabilit; possibile la riqualicazione a scopi ambientali e civili dei umi; gli interventi rispondono a criteri di sostenibilit e con costi minori.
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si modicano le condizioni preesistenti in termini di permeabilit delle superci (chiusura fossi); si attua una trasformazione di interi comparti che comporta un aumento di impermeabilizzazione dei suoli; avviene una impermeabilizzazione per ampliamenti netti delle superci coperte da pavimentazione o da volumi edilizi.
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Come calcolo il coeciente udometrico? Qual il tempo di ritorno di riferimento? Come calcolo i coecienti dausso alla rete (prima e dopo la trasformazione del territorio)? Come scelgo le modalit delle azioni compensative (laminazione, inltrazione, ecc.)? Come calcolo i volumi di laminazione o la percentuale di area da destinare a inltrazione? Come distinguo le azioni compensative in relazione allimportanza degli interventi?
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La normativa di riferimento
Alcune regioni e province che hanno legiferato in materia:
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Regione Lombardia: criterio di compatibilit basato su massimi valori ammessi per i coecienti udometrici in relazione alla destinazione duso delle aree trasformate (PRRA 1995 e PTUA 2006 - Delibera G.R. n. 8/2244 del 29.03.2006). Regione Emilia-Romagna (Autorit dei Bacini Regionali Romagnoli): criterio di invarianza basato sulluguaglianza dei coecienti udometrici prima e dopo la trasformazione utilizzando per il calcolo il metodo italiano dellinvaso (PAI e Delibera n. 3/2 del 20.10.2003). Regione Veneto: criterio dellinvarianza basato sulluguaglianza dei coecienti udometrici prima e dopo la trasformazione utilizzando per il calcolo un metodo a scelta fra alcuni specicati (Delibera G.R. n. 2948 del 06.10.2009). Regione Friuli Venezia Giulia: criterio dellinvarianza introdotto solo di recente (L.R. n. 16 del 11.08.2009, art. 16, Parere geologico). Regione Puglia: L. n. 13/2008; DGR 2753/2010. Provincia Autonoma di Bolzano: L. 18.06.2002 n. 81 (art. 46). Provincia di Torino: PTCP 2010, approvato con D.C.R. n. 291-26243 del 01.08.2003.
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Regione Lombardia
Nella pianicazione della Regione Lombardia (PRRA 1995 e PTUA 2006 - Delibera G.R. n. 8/2244 del 29.03.2006) tutti i centri urbani compresi nel territorio tratteggiato della gura devono limitare le portate pluviali scaricate dai sistemi di drenaggio urbano nei corsi dacqua, eventualmente per mezzo di serbatoi di laminazione.
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Regione Lombardia
Poich le portate di picco durante le piogge pi intense possono raggiungere valori anche di 200 l/s/ha, tale regolamentazione impone ladozione di strategie drastiche per la riduzione delle portate di piena. La stessa regolamentazione richiede inoltre che le nuove urbanizzazioni devono limitare le portate pluviali in modo da non richiedere adeguamenti delle reti di drenaggio urbano di valle.
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Regione Emilia-Romagna
Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico: adottato con deliberazione del Comitato Istituzionale RER n. 3/2 del 03.10.2002 e approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 350 del 17.03.2003.
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Artt. 3, 4, 5, 6: Aree con elevata, moderata, bassa e potenziale probabilit di allagamento; Art. 9: Invarianza idraulica.
Direttiva inerente le veriche idrauliche: approvata con deliberazione del Comitato Istituzionale RER n. 3/2 del 20.10.2003.
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Regione Emilia-Romagna
Il sistema di invarianza idraulica necessario per aumentare il volume specico di invaso preesistente in funzione di quanto intensa la trasformazione, ovvero di come varia il coeciente di ausso: w = w0 0
1 1n
15 I wo P
w : volume specico da calcolare; w0 = 50 mc/ha: volume disponibile per la laminazione prima della trasformazione; 0 : coeciente di ausso prima della trasformazione; : coeciente di ausso dopo la trasformazione; n = 0.48: esponente della cpp per piogge di durata inferiore allora; 15 mc/ha: volume specico disponibile per la laminazione in superci impermeabili e permeabili diverse dallagricola; I : percentuale di supercie impermeabile e permeabile trasformata rispetto allarea agricola; P: percentuale di supercie agricola inalterata.
Matteo Nicolini - Universit degli Studi di Udine Analisi, controllo e modellazione dei deussi di piena 13
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Regione Emilia-Romagna
Il sistema di invarianza idraulica composto da un volume di invaso abbinato ad un tubo di scarico con strozzatura. Inoltre, si impone linvarianza del coeciente udometrico: 0
1 1n
w Q
= =
w0
15 I wo P con A =
2 Dn 4
(1) (2)
0.6A 2 g h
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Il sistema di invarianza idraulica composto da un volume di invaso abbinato ad un tubo di scarico con strozzatura. Inoltre, si impone linvarianza del coeciente udometrico: 0
1 1n
w Q
= =
w0
15 I wo P con A =
2 Dn 4
(3) (4)
0.6A 2 g h
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Schema di applicazione della formula: w = w0 0
1 1n
15 I wo P
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Schema di applicazione della formula: w = w0 0
1 1n
15 I wo P
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Regione Emilia-Romagna
Schema di applicazione della formula: w = w0 0
1 1n
15 I wo P
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Esempio di applicazione della formula:
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Calcolo parametri principali:
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Calcolo volume minimo di invaso:
3.5408
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Calcolo diametro di scarico:
(dati di progetto)
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Verica della vasca:
0.603
1191.11
696.7
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Metodo italiano diretto: denisce la portata critica come quella portata che risulta esattamente pari (per la durata critica) alla portata di riempimento della rete nella sezione considerata. Quindi: w a
1 n
c Qc w
= = =
(2.6 + n)
(46) ( a)
1 1 n
uc S = 2168S n Wr + W0 104 S
w n 1
(47) (48)
nelle quali a espresso in m/oran e w in m3 /ha. N.B.: per n = 0.4 e = 20%, uc = c = 58%!
Matteo Nicolini - Universit degli Studi di Udine Analisi, controllo e modellazione dei deussi di piena 50
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(0 a) n w0
1 n 1
(50)
(51)
15 I wo P
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descrizione della variante oggetto di studio; descrizione delle caratteristiche dei luoghi; valutazione delle caratteristiche sopra descritte in riferimento ai contenuti della variante; proposta di misure compensative e/o di mitigazione del rischio.
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0.1 per le aree agricole; 0.2 per le superci permeabili (aree verdi); 0.6 per per le superci semi-permeabili (grigliati drenanti con sottostante materasso ghiaioso, strade in terra battuta o stabilizzato); 0.9 per le superci impermeabili (tetti, terrazze, strade, piazzali, ...).
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Tuttavia sempre consigliabile produrre stime delle portate con pi metodi diversi e considerare ai ni delle decisioni i valori pi cautelativi o comunque ritenuti appropriati dal progettista in base alle opportune considerazioni caso per caso. Il volume da destinare a laminazione delle piene sar quello necessario a garantire che la portata di eusso rimanga costante.
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In caso di terreni ad elevata capacit di accettazione delle piogge (coeciente di ltrazione maggiore di 103 m/s e frazione limosa inferiore al 5%), in presenza di falda freatica sucientemente profonda e di regola in caso di piccole superci impermeabilizzate, possibile realizzare sistemi di inltrazione. Tuttavia le misure compensative andranno di norma individuate in volumi di invaso per la laminazione di almeno il 50% degli aumenti di portata. Qualora si voglia aumentare la percentuale di portata attribuita allinltrazione, no ad una incidenza massima del 75%, il progettista dovr documentare, attraverso appositi elaborati progettuali e calcoli idraulici, la funzionalit del sistema a smaltire gli eccessi di portata prodotti dalle superci impermeabilizzate rispetto alle condizioni antecedenti la trasformazione, almeno per un tempo di ritorno di 100 anni nei territori di collina e montagna e di 200 anni nei territori di pianura.
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