Corso Di Laurea in Fisioterapia
Corso Di Laurea in Fisioterapia
Corso Di Laurea in Fisioterapia
LA TESI DI LAUREA
GUIDA ALLA REALIZZAZIONE
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1. FINALITA DELLA TESI
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La tesi un momento istituzionale in cui lo studente pu dimostrare la
propria capacit di pensiero e di elaborazione delle esperienze teorico -
professionali ricevute nel corso dei tre anni.
La tesi di Laurea prevista dallordinamento del Corso di Laurea in
Fisioterapia e consiste nella redazione e nella discussione di un elaborato
scritto, allestito sotto la guida di un Docente del Corso di Laurea , deve perci
rappresentare unoccasione coerente con gli obiettivi didattici del curriculum
formativo e pertinente allo specifico professionale.
Pertanto, gli argomenti della tesi possono riguardare ogni campo ed
aspetto relativo alla fisioterapia. Possono interessare la prevenzione, la
valutazione funzionale, lintervento strumentale, lintervento terapeutico-
educativo/riabilitativo, laspetto organizzativo, economico, legislativo, sociale,
lavorativo, occupazionale, etico, relazionale, purch connessi con gli ambiti
della disabilit e della fisioterapia. Possono essere, inoltre, oggetto di tesi
anche argomenti relativi alle scienze di base purch anchessi collegati
all'
ambito delle disabilit e della fisioterapia.
2. TIPOLOGIE DI TESI
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2.2 Tesi sperimentale
Lavoro che prevede la formulazione e la dimostrazione di unipotesi o di
una metodologia tramite una sperimentazione diretta, secondo procedure gi
riconosciute o meno.
Il focus sul quale ruota tutto il lavoro il rigore metodologico nella
sperimentazione e nellanalisi ed interpretazione dei dati.
La strutturazione della tesi deve essere coerente con quella di un lavoro
scientifico e quindi deve essere chiaro e ben definito lo scopo e deve contenere
rigorosamente le seguenti sezioni: Introduzione o quadro di riferimento,
materiali e metodi, risultati, discussione, conclusioni.
La tesi sperimentale deve seguire un progetto in cui includere due
campioni di soggetti omogenei tra di loro; ad uno di questi sar applicato
loggetto della sperimentazione, allaltro un altro tipo di trattamento (ad es.
placebo). I partecipanti dovranno fornire un consenso informato. La numerosit
del campione (fondamentale per la significativit dei risultati) dovr essere
correlato alla disponibilit della/e strutture coinvolte.
Sarebbe utile che i dati raccolti con lo studio fossero elaborati
statisticamente, esistono programmi informatici a questo scopo
(www.evidencebasednursing.it sezione aiuti e link), in modo da dare
significativit ai risultati ottenuti.
Fanno parte delle tesi sperimentali anche:
Presentazione di Case report: applicazione di una sperimentazione di un
particolare trattamento, o su una particolare patologia di cui non si hanno tracce in
letteratura. Prevede lindividuazione di outcome specifici e sensibili al fine di dare
significativit allo studio. Pu riguardare anche pi di un paziente.
Tesi empirica: dimostrazione di unipotesi tramite non una sperimentazione
diretta ma unindagine di tipo conoscitivo, es. tramite questionari
Nel capitolo 5 Struttura della tesi troverete alcuni esempi sulle varie
tipologie di lavori.
3. IL RELATORE
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Il Relatore sempre un docente del Corso di Laurea in Fisioterapia
la scelta del Relatore dipende dallargomento della Tesi
il Relatore indica e definisce con lo studente largomento della tesi
affida allo studente i compiti atti alla stesura, ne guida, controlla,
corregge e valuta il lavoro,
pu fornire allo studente spunti bibliografici, indicazioni su dove
reperire il materiale di documentazione e suggerimenti sulla
composizione del lavoro
E compito dello studente la composizione del disegno della tesi, la
ricerca delle fonti e la stesura della tesi stessa, il garantire la riservatezza dei
dati raccolti, il richiedere al/ai Responsabile/i del Servizio lautorizzazione per
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la raccolta dati, sia in caso di unindagine, che nel caso di applicazione di un
modello concettuale riabilitativo ad una situazione terapeutica reale (nei casi
complessi pu chiedere lintervento della sede formativa) .
E inoltre compito dello studente tenere i contatti con il relatore,
consegnargli di volta in volta capitoli o parti del manoscritto ai fini della
revisione/correzione, in tempo utile e concordato con il relatore stesso.
Il relatore non ne un co-autore ne un correttore di bozze, non corregge
ogni dettaglio ma cerca di supportare lo studente su problemi di tipo
contenutistico.
4. IL PERCORSO
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E utile individuare un procedimento ad anello in cui meglio definire prima una
struttura generica poi ricercare le fonti (per poter restringere e rendere pi
efficace la ricerca) e poi riscrivere la struttura in maniera pi dettagliata,
seguendo le fasi di: analisi impostazione stesura revisione.
Quando?
E consigliabile iniziare la raccolta bibliografica in tempo utile per la
realizzazione del progetto. I tempi sono definiti e concordati con il Relatore.
4.3 Stesura
a) sintassi e lessico Uso efficace del linguaggio
La tesi un testo di carattere tecnico-scientifico, pertanto il linguaggio da
utilizzare deve essere puramente referenziale. Occorre:
.Omettere le parole inutili
.Omettere ridondanze
.Preferire la costruzione positiva alla negativa
b) lo stile Periodare semplice
.Utilizzare frasi brevi, semplici ed incisive, con poche subordinate.
.Aggettivi e avverbi con parsimonia ed evitare assolutamente i superlativi.
.Non utilizzare frasi di collegamento fra paragrafi e capitoli
.Il titolo del capitolo, paragrafo o sezione devono essere sufficientemente
esaurienti. In caso contrario spezzare il tema con un nuovo paragrafo.
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Per mettere in risalto alcuni concetti, su cui si intende richiamare
lattenzione del lettore
Per mettere in risalto un concetto riguardo un brano riprodotto da altri
testualmente, in tal caso va data notizia al lettore nel contesto o in
apposita nota
4.5 Verifica
Titolo: contiene la parola chiave? Corrisponde ai contenuti?
Struttura del lavoro: le divisioni del testo sono logiche? Le parti sono
proporzionate?
Introduzione o premessa: dichiarato loggetto o il tema? Sono dichiarati gli
obiettivi? indicata larticolazione del lavoro?
Corpo o parte centrale: ricca, esauriente, completa dal punto di vista dei
contenuti? Sono strutturati e connessi i contenuti? Vengono sottolineati i punti
problematici? Vi un utilizzo corretto delle fonti bibliografiche?
Conclusione: vengono sintetizzati i risultati? Vengono evidenziati elementi di
criticit, problemi aperti o nuove piste di ricerca?
Bibliografia: ha i riferimenti corretti? sufficiente? Completa e articolata?
Corretta dal punto di vista formale?
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La tesi deve essere cos strutturata:
5.1 Titolo
Viene concordato con il Relatore e deve essere breve, incisivo e deve
richiamare il tema centrale della tesi, senza presentare sigle e acronimi.
5.2 Riassunto (Abstract)
E la sintesi del contenuto della tesi. Non deve essere pi lungo di una
pagina (500 parole). Pu essere discorsivo oppure strutturato a sezioni
(background, obiettivo, materiali e metodi, risultati, discussione e conclusioni).
5.3 Indice
Permette di capire come strutturata la tesi e quali siano gli argomenti
trattati. Elenca le parti, i capitoli, i paragrafi, e i sottoparagrafi, permettendo una
ricerca rapida e funzionale degli argomenti esposti nellelaborato. (vedi cap. 7)
5.4 Introduzione
E'come una lettera d' accompagnamento con la quale si affida il proprio
lavoro al lettore e al suo giudizio. Di solito si redige a fine stesura, non supera
le 2-3 pagine e contiene:
-perch stato scelto largomento
-una breve descrizione di come ha avuto origine il lavoro (l' occasione, la
circostanza);
-lo scopo o finalit della tesi (anche attraverso ipotesi o quesiti)
-come stato organizzato il percorso , in quale ambito
-lorganizzazione interna della tesi e il percorso seguito nell' ambito dello studio.
5.5 Quadro di riferimento o presupposti teorici
Che cosa stato detto e fatto sullargomento
Ricavato sulla base della revisione della letteratura.
E una rassegna critica delle conoscenze disponibili rispetto allargomento ed
una descrizione del quadro concettuale fisioterapico/riabilitativo utilizzato ed
eventualmente dati di letteratura sullapplicazione di tale modello in situazioni
simili a quella scelta.
Il quadro teorico deve essere mirato al tipo di tesi scelta, pertinente all' area
tematica e deve motivare le parole chiave del titolo.
5.6 Materiali e metodi
E la descrizione del lavoro svolto: su chi si condotto lo studio, su che
cosa stato condotto lo studio, come stato condotto, con quali strumenti.
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c.outcome
d.follow up
e.risultati
f.descrizione degli interventi
g.procedure
h.strumenti terapeutici
i.durata e frequenza dei trattamenti, ecc
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Lutilizzo di un modello concettuale, un progetto rieducativo, un modello
organizzativo, quale utilit ha per la pratica riabilitativa? E possibile applicarlo?
(I risultati dello studio possono essere inseriti/applicati allinterno della pratica
fisioterapica?)
5.10 Bibliografia
Per redigere la bibliografia si suggerisce di adottare uno dei due seguenti
modelli :
-Bibliografia ordinata alfabeticamente e numerata. Nel testo della tesi i
rimandi alle citazioni bibliografiche devono comparire con il cognome
dellautore, lanno di pubblicazione ed eventualmente le pagine.
-Bibliografia ordinata numericamente secondo lordine di comparsa di
citazione nel testo. Nel testo della tesi i rimandi alle citazioni bibliografiche
devono comparire con il numero associato in bibliografia.
(vedi capitolo 7)
5.11 Esempi
Di seguito alcuni esempi di indici delle varie tipologie di tesi, che possono
essere utili alla comprensione della strutturazione e collocazione dei contenuti.
5.11.1 Tesi compilative:
INDICE
Capitolo 1 INTRODUZIONE
1.1 Quadro di riferimento: il rientro a domicilio della
Persona disabile
Capitolo 2 MATERIALI E METODI
2.1 Strategie di ricerca
2.2 Criteri di inclusione/esclusione degli studi
Capitolo 3 ANALISI CRITICA DELLA LETTERATURA
3.1 Disabilit e dimissione
3.1.1 Art.1 (......)
3.1.2 Art.2(......)
3.1.3 Art.3 (......)
3.2 Disabilit e domicilio
3.2.1 Art.1 (......)
3.2.2 Art.2(......)
3.2.3 Art.3 (......)
ecc...
Capitolo 4 RISULTATI
4.1 Sintesi degli studi inclusi
4.2 Risultati
4.3 Discussione
Capitolo 5 QUADRO NORMATIVO VIGENTE
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5.1 Nota storica e contesto nazionale
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4.1 Descrizione e analisi dei risultati dello studio
4.1.1 Presentazione ed esposizione grafica dei
risultati
4.2 Discussione dei risultati
Capitolo 5 CONCLUSIONI
5.1 Conclusioni
Tesi empirica:
Es: Studio sulla percezione da parte del paziente della relazione terapeutica al
fine di elaborare delle raccomandazioni utili per lattivit del fisioterapista( Tesi
di laurea di Annalisa Sama A/A 2004/05) ( tab.5)
Indice
Capitolo 1 INTRODUZIONE
1.1 Premessa
1.2 Dalla medicina centrata sulla malattia alla medicina
centrata sul paziente
1.3 Caratteristiche della relazione terapeutica
1.3.1 Relazione daiuto
1.3.2 Setting
1.3.3 motivazione e compliance
1.3.4 ()
Capitolo 2 CAPACITA RELAZIONALI
2.1 Cosa sono le capacit relazionali
2.2 Proposte di vari autori sulla relazione terapeutica
2.1.2 Proposta di ()
2.1.3 Proposta di ()
2.3 Lempatia
2.4 La comunicazione
2.4.1Definizione di processo comunicativo
2.4.1 canali di comunicazione
()
Capitolo 3 MATERIALI E METODI
3.1 Obiettivo della sperimentazione
3.2 Descrizione del questionario
3.3 Partecipanti allo studio
3.4 Setting
3.5 Modalit di somministrazione
Capitolo 4 RISULTATI
4.1 Dati questionario Europep-ita
4.2 Le osservazioni dei partecipanti
Capitolo 5 DISCUSSIONE
5.1 Discussione dei risultati
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5.2 Raccomandazioni
Capitolo 6 CONCLUSIONI
6. FONTI DINFORMAZIONE
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Le fonti utili a raccogliere informazioni necessarie alla stesura della tesi
possono essere:
6.1 fonti tradizionali:
a. i trattati: sono utili per rispondere a bisogni stabili di informazione cio
di elementi che non cambiano nel tempo es. anatomia
b. testi e manuali, che tendono ad invecchiare molto velocemente
c. la letteratura grigia: sono gli atti dei convegni, di conferenze, di
seminari, le tesi e costituiscono la raccolta dei pareri di pi esperti
d. le riviste: le riviste non indicizzate, gli editoriali, le lettere e le
comunicazioni presenti nelle riviste
e. il fisioterapista esperto (lezioni, insegnamenti trasmessi in tirocinio ecc)
(ma poco oggettivi)
6.2 le fonti innovative (da preferirsi per obiettivit e validit)
1. le banche dati biomediche
2. i nuovi strumenti editoriali; pubblicazioni secondarie, giornali elettronici,
linee guida, revisioni sistematiche
6.3 Le banche biomediche
Forniscono citazioni ed abstract degli autori e non sempre full text. Le due
banche dati pi importanti sono:
Medline: il pi conosciuto database contenente citazioni bibliografiche di
pi di 4000 riviste biomediche mondiali. L'accesso
gratuito.(http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi)
Cinhal: contenente citazioni bibligrafiche specifiche per le professioni
sanitarie non mediche. L' accesso a pagamento.
6.4 I nuovi strumenti editoriali
O pubblicazioni secondarie comprendono revisioni sistematiche e linee
guida.
Queste pubblicazioni vengono redatte riprendendo secondo criteri di
selezione e metodologici prestabiliti i contenuti di articoli scientificamente solidi
e dalle conclusioni valide gi pubblicati da altre riviste e forniscono un
condensato della migliore evidenza disponibile.
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- JoannaBriggs (accesso gratuito)
http://www.joannabriggs.edu.au/about/home.php
un sito australiano per EBN (evidence based nursing) fornisce
informazioni per la migliore pratica clinica
Banche dati di linee guida
- pnlg (accesso gratuito)
il programma nazionale delle linee guida consultabile on line
http://www.pnlg.it/
Elabora raccomandazioni di comportamento clinico basate sugli studi
scientifici pi aggiornati
- National Guideline Clearinghouse (accesso gratuito)
http://www.guideline.gov/
Banca dati di linee guida americane, permette il collegamento con la
societ che le ha prodotte per il recupero dei full test.
- PEDro un' iniziativa del Centre for Evidence-Based Physiotherapy
(CEBP).
http://www.pedro.fhs.usyd.edu.au/italian/index_italian.html
PEDro il database delle evidenze scientifiche in fisioterapia. E'stato
creato per dare un accesso rapido a dati bibliografici e ad abstract di studi
randomizzati controllati e revisioni sistematiche in fisioterapia.
La maggior parte degli studi clinici del database hanno un punteggio che
rappresenta la valutazione della loro qualit per aiutare il lettore a discriminare
velocemente gli studi che hanno maggiori probabilit di essere validi ed
interpretabili, da quelli che non lo sono.
7. NORME EDITORIALI
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le indicazioni che seguono sono riferite allutilizzo di Microsoft Word
7.1 Formato
Ogni pagina deve essere strutturata nel seguente modo:
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Pagine di 32-35 righe, ciascuna di 65-70 caratteri di tipo
prestabilito (arial, times, courier o helvetica);
Allineamento giustificato;
Interlinea: 1.5;
Margine destro e sinistro: 3;
Margine superiore ed inferiore: 3,5;
Rilegatura: 0,5 a pagine affiancate (fronte e retro);
Figure e tavole in formato UNI (A4, A3);
Contenitore delle tavole adeguatamente dimensionato (A3 e
spessore corretto).
http://www.medicina.unibo.it/NR/rdonlyres/096C028A-FDBF-4934-85A0-
705A8ABA06E8/62886/Frontespizio.doc
7.4 Iconografia
Le tabelle, le figure e i grafici vanno inseriti nel punto pi vicino al testo in
cui sono citate.
Devono essere numerati progressivamente di solito con un numero romano (I,
II, III,) ed avere un riferimento allinterno del testo.
Non devono eccedere il profilo del corpo del testo.
Immagini: occorre inserire la didascalia che permetta di comprenderne il
significato anche senza leggere il contenuto del testo.
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Grafici: opportuno evitare grafici troppo complessi (tridimensionali,
ecc). Ricordare inoltre di eliminare le griglie. Utilizzate per le linee o le
colonne colori molto diversi fra loro.
Tabelle: devono riportare il titolo.
Qualora si utilizzino figure e/o tabelle provenienti da altre pubblicazioni,
necessario riportarne la fonte, come per le altre citazioni.
7.5 Citazioni
Qualora si riporti integralmente una frase tratta da un autore, questa deve
essere scritta in corsivo e fra virgolette, riportando fra parentesi autore, anno e
pagina (es. Eco U.........2004, pag 33).
E anche possibile inserire i riferimenti nelle note, posizionando il cursore
dopo la citazione e selezionando dal men inserisci lopzione: nota a pi di
pagina. (????)
7.6. Indice
Generalmente un indice deve rispettare le seguenti caratteristiche:
CAPITOLI in maiuscolo e grassetto
Paragrafi in grassetto
Sottoparagrafi sottolineati e non numerati
Qualora lelaborato sia diviso in PARTI, queste vanno riportate in indice
in maiuscolo e grassetto, senza numerazione, ed andranno seguite dai vari
capitoli, con numerazione progressiva (tab.6)
ESEMPIO DI INDICE
( secondo norma ISO 2145)
Parte 1 TITOLO
1.0 Cap.1TITOLO del capitolo pag..XX
1.1 Titolo del paragrafo pag..XX
1.2 . pag..XX
Titolo del sottoparagrafo pag..XX
Parte 2 TITOLO
2.0 Cap.2 TITOLO del capitolo pag..XX
2.1 Titolo del paragrafo pag..XX
7.7 Bibliografia
Deve essere scritta in ordine alfabetico, avr una struttura diversa a seconda
del documento da citare.
Esempi di riferimenti bibliografici:
Testo:
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Cognome Iniziale nome (di tutti gli autori): Titolo del libro. Edizione.
Luogo di edizione: Casa Editrice, anno: pagina iniziale pagina finale
consultate.
Capitolo di un libro:
Cognome Iniziale nome (di tutti gli autori): Titolo del capitolo. In:
(citare il libro in cui contenuto tale capitolo) autori del libro (a cura
dinel caso in cui vengano citati libri in inglese Eds): titolo del libro.
Edizione. Luogo di edizione: Casa Editrice, anno: pagina iniziale
pagina finale consultate.
Cognome Iniziale nome (di tutti gli autori): Titolo articolo. Titolo
rivista abbreviato, anno; Vol: pagina iniziale - pagina finale.
Es. Pascarella R., Ponziani L., Ferri M., Ercolani C., Zinghi G.F.: Le
pseudartrosi asettiche della diafisi femorale. Chir. Organi Mov., 2000; 85:
29-34.
Cognome Iniziale nome (di tutti gli autori): Titolo dellarticolo. Titolo
rivista. [online serial]. Disponibile: scrivere il sito dove pu essere
reperito (data di accesso al sito)
Pagina web:
Cognome Iniziale nome (di tutti gli autori): Titolo dellintero lavoro [online]
Disponibile: sito dove pu essere reperito (data di accesso)
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E consigliabile scrivere i vari capitoli utilizzando inizialmente file separati,
per una pi agevole consultazione/correzione durante la fase bozza.
Solo una volta ultimato il lavoro, si uniranno i vari file, ricordando per di
lasciare separato quello contenente frontespizio e indice.
In tal modo, dal men di Word Inserisci - numeri di pagina - formato, potrete
scegliere di far partire la numerazione dal numero corretto (cio quello
corrispondente alla pagina dellintroduzione).
8.CONSIGLI UTILI
_____________________________________________
1. Non pensare che una tesi pi lunga sia migliore di una breve. A volte
tesi sintetiche, ma di contenuto, sono migliori di tesi lunghe e prolisse.
2. Poni particolare attenzione alla bibliografia. Cerca di citare tutte gli scritti
utilizzati. Per facilitarti il lavoro scrivi i riferimenti bibliografici
contemporaneamente alla scrittura della tesi, ossia ogni qualvolta utilizzi
una fonte aggiungila alla bibliografia.
3. Scrivi labstract solo alla fine, ossia quando hai dei risultati visibili.
4. Imposta lindice fin da subito, perlomeno dei capitoli principali. Questo ti
servir per avere una guida da seguire.
5. Se pensi di fare una tesi sperimentale, tieni conto del tempo che hai a
disposizione.
6. Cerca di tenerti almeno una settimana di tempo a disposizione per la
rilegatura della Tesi (4 copie in cartaceo ed una su CD che contenga
anche la presentazione).
7. Preparati un discorso, che non superi i 10 minuti, per la presentazione
della tesi.
8. Ricordati di rispettare i tempi di consegna della domanda di Laurea, del
titolo della tesi, della copia definitiva della Tesi, presso la Segreteria
della Facolt di Medicina e Chirurgia
9. Non consegnare la tesi al Relatore solo una volta che lhai ultimata,
onde evitare correzioni dellultimo minuto.
9. VALUTAZIONE
_____________________________________________
Il Regolamento del Corso di Laurea in Fisioterapia dellUniversit di
Bologna non prevede una valutazione differenziata fra tesi compilative e
sperimentali, pertanto i criteri adottati nella valutazione degli elaborati da parte
della Commissione desame sono i seguenti:
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2. Rigore espositivo: argomentazione fondata e verificabile - presenza di
revisione della letteratura,
3. Grado di leggibilit: equilibrio tra chiarezza espositiva e pertinenza
terminologica,
4. Architettura interna del lavoro: presenza delle opportune sezioni ed
equilibrio fra esse,
5. Esaustivit della trattazione dellargomento,
6. Modalit espressiva e qualit della presentazione.
Il Relatore esprimer una valutazione della tesi sui criteri sopra riportati, e la
sua valutazione avr valore del 50% sulla complessiva.
10. PRESENTAZIONE
_____________________________________________
La presentazione della tesi, generalmente viene effettuata elaborando slide
col programma Power Point.
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Evitate le lettere maiuscole, scegliete piuttosto di evidenziare le parole, se
necessario, utilizzando sottolineature, grassetto o differenti colori.
Limitate luso di differenti colori e caratteri nella stessa diapositiva
Animazioni
Le entrate possono essere utili a scopo didattico o per mantenere la
suspense, ma possono anche risultare distraenti ed irritanti
Scegliete unentrata semplice e coerente da una diapositiva allaltra
Grafici e tabelle
Preferite i grafici, che danno unidea pi immediata delle tabelle
Non inserite troppi valori sullasse Y
Eliminate le griglie
Usate colori molto contrastanti vicini fra loro (ricordate che a volte il
passaggio da un computer allaltro modifica i colori!)
Ricordate che i grafici tridimensionali sono pi complessi da interpretare,
di quelli semplici.
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