Programmare Una Tesi

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ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

Corso di Laurea in Scienze dell’Informazione - Cesena

Programmare la Tesi

Martedì 28 Marzo 2006


Ore 9-11
Aula A

a cura di
Antonella Carbonaro e Serena Papi
Cos’è una tesi
La tesi di laurea, a differenza dei progetti
svolti nel corso degli studi, è

ØUn lavoro prettamente originale e


individuale: anche se è ammesso
sviluppare una tesi in collaborazione o
gruppo, il contributo individuale è sempre
predominante e le due dissertazioni finali
sono sostanzialmente differenti.

ØNon è un esercizio di cui il relatore


Tipi di Tesi
Nel nostro corso di Laurea le tesi possono essere
catalogate in 3 tipologie:

ØTesi di Rassegna: ha lo scopo di creare un documento in


grado di raccogliere e organizzare l’argomento assegnato,
con l’obiettivo di produrre un documento chiaro in cui
vengano ben esposti i problemi e siano ben trattate le
soluzioni proposte nella recente letteratura.

ØTesi di Progetto: è caratterizzata dalla realizzazione


(implementazione) di un progetto, che, anche se non
presenta aspetti innovativi, costituisce un frammento
funzionale di un più vasto progetto.
Tipi di Tesi
ØTesi di Ricerca: è caratterizzata da una attività
creativa, in cui è presente un contributo personale.

Una buona tesi di ricerca prevede una prima fase


di rassegna, in cui affronta la letteratura esistente
alla base del problema assegnato. Segue poi lo
sviluppo di una proposta personale nella
risoluzione del problema che abbia l’obiettivo di
migliorare i risultati proposti in letteratura.
Valutazione
Lo studente si presenta alla dissertazione della tesi con una votazione
ottenuta facendo la media ponderata in base ai crediti ( per il vecchio
ordinamento la media è aritmetica) moltiplicata per 110/30. (le lodi non
fanno punteggio)

Per chi si iscrive alla specialistica dal vecchio ordinamento la media di


base è la vecchia media

Alla media viene aggiunto il voto di laurea inizialmente proposto dal


relatore e dal quale l’eventuale controrelatore può dissociarsi. La
commissione è sovrana nel determinare il voto finale e tiene conto del
parere del relatore, del controrelatore, della qualità della dissertazione e
della presentazione orale.
Tesi esterne
Tesi in Azienda: Un’azienda esterna, o un’organizzazione,
propone al corso di laurea, o ad uno dei suoi docenti, un’attività
progettuale, parallela alle attività commerciali e istituzionali, che
possa essere svolta da un laureando.
In tal caso oltre al relatore, docente del corso di laurea, si affianca un
correlatore esterno (interno all’azienda) che segue il laureando
nell’attività di tesi

Tesi all’Estero: E’ possibile svolgere la tesi di laurea all’estero. In


tal caso oltre al relatore, docente del corso di laurea, si affianca un
correlatore esterno, docente dell’università estera che segue il
laureando nella sua attività di tesi.

Ogni anno l'Ateneo assegna alle Facoltà un finanziamento


finalizzato all'erogazione di borse per tesi all'estero.
Realizzazione della tesi
ü Scelta del relatore

ü Le ricerche bibbliografiche – a cura della dott.ssa


Elena Collina

ü Svolgimento della tesi

ü Stesura della tesi

ü Presentazione della tesi


Scelta del Relatore
v La tesi va chiesta ad un docente del proprio Corso di Studi.

v Solitamente quando ci si rivolge ad un docente egli illustra un


argomento generico in modo da inquadrare lo studente
all’interno di progetti che il docente cura.

v E’ anche possibile proporre specifici argomenti se lo studente ha


particolare interesse e predisposizione per un argomento, magari
in collaborazione con istituzioni o aziende esterne. Ovviamente
tale argomento deve essere connesso con gli interessi di ricerca
del docente.

v Il correlatore è, di solito, un collaboratore del relatore che segue


ed aiuta lo studente durante il lavoro di tesi.
Svolgimento della Tesi
Fase1:Effettuare una approfondita ricerca bibliografica di settore.
Raccogliere l’eventuale materiale di partenza

Fase2:Implementazione degli algoritmi oggetto di studio,


Realizzazione del codice alla base del progetto.
In questa fase può essere presente un ulteriore studio
approfondito allo scopo di modificare/migliorare l’efficienza
del metodo studiato apportando il proprio contributo
personale.

Fase3:Sperimentazione del codice prodotto e successiva analisi


delle prestazioni e dei risultati
Stesura della Tesi
v La dissertazione rappresenta la parte conclusiva del lavoro di
tesi. E’ l’unico materiale che rimane agli atti a comprovare la
conclusione degli studi.
Creare un documento chiaro e piacevole, ben
organizzato strutturalmente e a livello di
contenuti, redatto secondo precise regole di
formattazione.

v Per i nostri corsi di studi è ammesso scrivere la tesi in lingua


inglese

Come scrivere una tesi:


- Umberto Eco, Come si fa una tesi di laurea, Bompiani, 2001
- Emilio Matricciani, La tesi scientifica, Paravaia, 2000
Stesura della Tesi
E’ necessario organizzare la presentazione partendo da basi
comuni, che possano essere capite da un lettore di settore, e
introdurre via via i concetti nuovi necessari, senza effettuare
troppi salti bruschi.

Possono essere lasciati per scontati gli argomenti trattati nel


corso degli studi, o posti in appendice se si ritengono necessari
alla comprensione.

Tre regole fondamentali:


v Fornire prima il problema, poi la soluzione
v Fornire prima i concetti noti, poi spiegare ad uno ad uno quelli
meno noti o nuovi
v Fornire prima una spiegazione di cosa si intende fare e perché e
poi, solo successivamente, spiegare nel dettaglio come si intende
farlo.
Frontespizio
ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITÁ DI BOLOGNA
SEDE DI CESENA
FACOLTÁ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’INFORMAZIONE
Il frontespizio deve essere
redatto secondo le indicazioni
fornite dalla segreteria
didattica.
TITOLO DELLA RELAZIONE FINALE
Deve contenere, titolo della
tesi, il corso nell’ambito del
quale si colloca la tesi, nome e
cognome dello studente, nome Relazione finale in :
Nome del Corso
e cognome del relatore e dei
correlatori.

Relatore: Presentata da:


Chiar.mo Prof. Nome Cognome Nome Cognome Stud.

Sessione III
Anno Accademico 2004/2005
Indici
• La tesi deve iniziare con l’indice dei contenuti che viene generato
automaticamente se vengono correttamente seguite le istruzioni
di redazione basate sul foglio di stile.
Utilizzo degli stili di Word

• Possono poi essere inseriti indici delle figure o delle tabelle.


Introduzione
L’introduzione è il primo capitolo della tesi ma
è l’ultimo ad essere scritto.

L’introduzione presenta il lavoro svolto durante il periodo di tesi e


ne offre la chiave di lettura, per questo motivo essa viene scritta
solo al termine della redazione degli altri capitoli.
L’introduzione è particolarmente importante proprio perché
inquadra il resto del lavoro e deve quindi essere scritta con molta
attenzione.
Introduzione
L’introduzione è lunga circa 3/5 pagine e deve contenere:

•il quadro di riferimento, che descrive il contesto in cui si colloca


il lavoro di tesi e l’importanza che ha questo contesto nell’attuale
stato della ricerca o delle tecnologie (circa una pagina).

•L’obiettivo della tesi, che descrive gli scopi della tesi (circa
mezza pagina).

•I risultati raggiunti, riassunti a partire dalla struttura generale


della tesi (circa una pagina). Questa parte evidenzia i contributi
originali apportati dallo studente.

•Un sommario (lungo circa una pagina) che organizzi la struttura


della tesi, in cui si enuncia brevemente il contenuto di ciascuno
dei capitoli che compongono la tesi.
Testo
• La tesi è divisa in capitoli e i capitoli in paragrafi.

• Il primo capitolo (fuori numerazione) è


l’introduzione.

• L’ultimo capitolo è solitamente dedicato a


conclusioni e sviluppi futuri della tesi.

• I capitoli centrali della tesi vanno concordati con il


relatore (o correlatore) con cui viene steso un
indice di massima prima di iniziare la redazione.
Bibliografia
• La bibliografia è un elenco ordinato di riferimenti al
materiale che è stato letto o consultato durante la
realizzazione della tesi.

• La bibliografia è una parte fondamentale del


lavoro di tesi e testimonia l’estensione e la serietà
della ricerca che ha preceduto la realizzazione
della tesi.

• E' bene che sia la più ampia possibile ed è


consigliabile riportare riferimenti precisi a tutto il
materiale bibliografico utilizzato.
Appendici
• La tesi può essere corredata da appendici
che includono quelle parti del documento
che non costituiscono un contenuto
primario.

• Possono per esempio essere riportate come


appendici il codice oppure le definizioni di
linguaggi o protocolli.
Impaginazione
• L'Università di Bologna richiede che le tesi rispettino un
formato standard in termini di numero di righe e di caratteri
per riga:
32-35 righe ciascuna di 65-70 caratteri
• Le tesi consegnate in segreteria devono essere stampate
fronte-retro e rilegate in cartoncino leggero. Maggiori
informazioni sulle specifiche di stampa della tesi sono
fornite direttamente dalla segreteria studenti.

• Ogni capitolo deve cominciare in una pagina con numero


dispari. Perciò, se il capitolo precedente termina a pagina
dispari, occorre aggiungere una pagina vuota per allineare
la numerazione.
Stili
• Scrivendo la tesi con un editor di testi come MS Word o
OpenOffice Writer, è preferibile utilizzare un foglio di stile,
ovvero definire le convenzioni sulla forma dei titoli
delle varie parti della tesi utilizzando gli stili.

Questo consente di far produrre automaticamente il


sommario della tesi. Nel definire gli stili occorre ricordare
che gli spazi prima e dopo i titoli devono essere specificati
nello stile del titolo e NON inseriti con delle andate a capo.

• Possono essere usati fogli di stile diversi purché conformi


alle specifiche della segreteria.
Carattere e Paragrafo
• Il font tipicamente per il corpo del testo è Times New Roman 12 o 13.
• L’interlinea deve consentire di rispettare il vincolo delle 32-35 righe
per pagina.
• Il corpo del testo deve essere giustificato.
• Per i titoli si usano Times New Roman e Arial, allineati a sinistra per i
titoli di paragrafo, centrati per i titoli di capitolo. Occorre prestare
attenzione che i titoli non siano in corrispondenza dell'ultima riga di
una pagina.
• L'italico è usato per dare enfasi alle parole o per introdurre termini
tecnici e/o stranieri; in questo ultimo caso di solito si usa l'italico
solo la prima volta.
• Si usa invece il font Courier New per il codice, i comandi.
• Nell'intestazione della pagina solitamente è riportato il titolo del
capitolo a pagina pari e quello del paragrafo a pagina dispari.
• Nel piè di pagina va invece inserita la numerazione delle pagine
Riferimenti Bibliografici
La bibliografia deve essere fatta inserendo nel testo un
riferimento chiuso tra parentesi quadre e costruito di solito da
3 caratteri (solitamente le prime lettere dei primi 3 autori, o
del primo autore) e da 2 cifre relative all'anno di
pubblicazione. Per distinguere riferimenti diversi in cui il primo
autore e l'anno siano identici si aggiunge alla sigla una lettera
(ES: [XML99a] e [XML99b]).

ES:………Questo progetto si propone di definire un


sistema per la costruzione di ipertesti adattivi basato
su XML [XML99]. …………….
Riferimenti Bibliografici
In fondo alla tesi si trova la bibliografia che riprende le sigle
usate, in ordine alfabetico, e specifica per intero il
riferimento bibliografico.

Per gli autori si cita solitamente l'iniziale del nome (o dei


nomi) seguito dal cognome e quando gli autori sono più di
uno, si indicano tutti nell'ordine in cui appaiono sullo scritto
originale, separati da virgola.

Poi appare il titolo dell’articolo o del libro (solitamente in


italico) seguito dalla rivista in cui è pubblicato o dalla casa
editrice nel caso di testo
Libri
• I libri devono essere citati utilizzando il seguente
schema:
• Autore, Titolo, Numero di edizione (se diversa
dalla prima) , Editore, Luogo di pubblicazione,
Anno di pubblicazione.

ES:
[WEN87] E.Wenger, Artificial Intelligence and
Tutoring Systems, Morgan Kaufmann Publishers,
Los Altos, CA, 1987.
Articoli su periodici e riviste
Gli articoli su periodici e le riviste devono essere
citati utilizzando il seguente schema:

Autore, "Titolo articolo", Nome della rivista, Anno,


Volume (Numero), Pagine.

ES:
[RBK98], H.A. Rowley, S. Baluja, T. Kanade, “Neural
Network-Based Face Recogntion”, IEEE Transactions on
PAMI, 1998, 20(1), pp.23-38.
Atti di convegni e capitoli di libri
Gli atti di convegni (proceedings) e i capitoli di libri devono
essere citati utilizzando il seguente schema:

Autore/i, "Titolo articolo", in: Titolo dell'opera o del


congresso, Nome Curatore del volume (ed.), Editore,
Luogo di pubblicazione, Anno di pubblicazione, Eventuale
volume, Pagine.

ES:
[DON00] A. Doncescu, “Organized mesh design applied in
the body simulation”, in Proc. of 6th International
Conference on Computer Graphics and Image Processing
(GKPO 2000), MGV vol. 9, no. 1/2, 2000, pp. 93-102.
Pagine Web
• Le citazioni di pagine Web (URL) devono essere fatte
utilizzando il seguente schema:

Autore, "Titolo articolo", URL, Anno.


ES:
[XML99] W3 Recommendation, “Extensible Markup Language
(XML)”, http://www.w3.org/XML/, 1999

• Non sempre autore e anno di pubblicazione sono


esplicitamente indicati nel documento on line. In questo caso
si cita indicando come autore il sito e come anno, l’anno in cui
lo studente ha visitato la pagina.

ES:
[W3C-WAI] W3 Consortium, “Web Accessibility Initiative Home
page”, http://www.w3.org/WAI/, 2005
Immagini, grafici e tabelle
• Le immagini e i grafici devono servire per descrivere
informazioni e non per abbellire o allungare la tesi.

• Ogni figura deve essere numerata e commentata da una


didascalia. Se la didascalia non consente di descrivere
compiutamente la figura, un’ulteriore descrizione può
essere inserita nel testo della tesi riferendosi alla figura con
il suo numero d'ordine.

• Solitamente la figura e la didascalia sono centrate rispetto


alla pagina e la didascalia è in italico. ES:

Figura 1: Architettura del sistema


• Quanto detto vale anche per le tabelle.
Date importanti
• Entro la data prevista dalla sessione di laurea
15 maggio: laurea a giugno-luglio;
15 settembre: laurea a ottobre-dicembre
15 gennaio: laurea a febbraio-marzo;
occorre presentare in segreteria la domanda di tesi con il
titolo provvisorio e la firma del relatore.

• La data vera di "chiusura" della tesi viene decisa


consensualmente dallo studente e dal suo relatore. La
durata della tesi di solito è proporzionale al numero di
crediti che vale.

• La consegna del documento di tesi consiste nel suo


deposito in Segreteria di Facoltà (1 copia) al più tardi 15
giorni prima della data di laurea. (eventuale Cd con la tesi
può essere lasciato in biblioteca)
Relatore-Controrelatore
• Il relatore deve informare la Commissione Tesi del Corso
di Laurea sulla richiesta di un controrelatore.

• La consegna del documento di tesi al controrelatore è a


cura del candidato e avviene circa 10 gg prima della data
di laurea.

• Gli studenti debbono inoltre consegnare al relatore o


correlatore una copia cartacea della tesi, una copia
elettronica del testo e delle figure (su disco o per e-mail), e
il software prodotto.
Nota: RESTITUITE TUTTO IL MATERIALE (libri, tesi,
documenti, ecc.) prestativi durante il periodo di tesi.
La Presentazione
• Il candidato ha a disposizione 7-10 minuti per
l'esposizione, e si deve aspettare una o più domande
durante o alla fine dell'esposizione stessa.

• E’ opportuno meditare sull'ordine di esposizione degli


argomenti. Pochi minuti per esporre il lavoro di molti mesi è
certamente poco, ma in genere è sufficiente a descriverne
il contesto ed i principali contributi originali.

• Di solito si prepara una presentazione con uno strumento


come MS Powerpoint.

• La presentazione non ha lo scopo di aiutare il candidato ad


esporre il suo lavoro: deve piuttosto aiutare i presenti a
capire ciò che il candidato sostiene.
Quante slide?
• Un errore molto comune è quello di esagerare con la
lunghezza della presentazione: ricordare che mediamente
occorre almeno un minuto per esporre il significato di una
slide di una presentazione.

• Un altro errore è di riempire troppo le slide, magari usando


un font piccolo, difficile da leggere.

• E’ buona norma usare invece un font di dimensione di


almeno 24 pica.

• Inoltre, è meglio aiutare la comprensione usando figure (un


vecchio adagio recita: “una figura vale mille parole”). Se
siete insicuri delle vostre qualità oratorie preparatevi delle
note a parte, e non appesantite il contenuto della
presentazione.
Quali slide?
Preparare non più di 10 slide, organizzate come segue:

• 1. Titolo della tesi, nome del candidato, data e luogo.


(Frontespizio)

• 2. Sommario della presentazione (non quello della tesi!)

• 3-9 Contenuto della presentazione

• 10. Conclusioni e sviluppi futuri.


Come presentare
• Decidere come e cosa presentare è un'arte.

• La pagina 2 ha la funzione di introdurre la presentazione,


che viene sviluppata nel seguito.

• L'ultima pagina, quella delle conclusioni, idealmente


contiene:

• a) riassunto dei principali risultati,

• b) valutazione critica,

• c) ulteriori sviluppi auspicati, previsti o in corso.


Il voto finale
• Il voto di Laurea si esprime in 110/110.

Alla media va sommato il voto di tesi di laurea. Il voto di tesi


di laurea viene inizialmente proposto dal relatore; il
controrelatore può associarsi o dissociarsi dalla proposta.

La commissione di laurea è sovrana nel determinare il voto


finale, e tiene conto del parere del relatore, del parere del
controrelatore, della qualità della dissertazione scritta e della
presentazione orale.